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venerdì 10 febbraio 2023

普京在澤倫斯基訪問歐洲後轟炸烏克蘭

 歐盟國家對烏克蘭總統澤倫斯基的歡迎激起了莫斯科的強烈反應,對受攻擊國家的國防英雄的待遇感到惱火。 基本上有兩個方面讓普京感到惱火:首先是澤倫斯基訪問歐洲使烏克蘭問題及其入侵成為可能的國際意義,讓世界了解歐洲以實際緊湊的方式支持基輔,以及在國際上日益孤立的克里姆林宮中,這一點不太受歡迎; 其次,從軍事角度來看更糟糕的是,承諾提供進一步的軍事援助,甚至可以提供戰鬥機。 報復是從駐紮在被俄羅斯軍隊佔領的克里米亞和烏克蘭東部領土附近的俄羅斯船隻發射的巡航導彈進行的大規模轟炸。 儘管有烏克蘭軍隊首腦的通知,但沒有導彈越過屬於大西洋聯盟的羅馬尼亞,無論如何,一艘航母在距離其邊界僅 35 公里的地方通過,這引起了北約的警惕程序。 被至少一枚俄羅斯導彈越過的是摩爾多瓦國家,該國是加入歐盟的候選國家。 像往常一樣,普京密切威脅大西洋聯盟,接近可能導致衝突的錯誤併入侵未捲入衝突的國家的領空。 另一方面,克里姆林宮認為,西方國家向烏武裝提供物資和訓練,是與基輔一道間接參與衝突。 除了首都基輔外,爆炸還襲擊了該國其他重要城市,其雙重目的是摧毀發電廠和能源分配網絡等重要基礎設施,繼續實施加劇平民處境的政策反對現任烏克蘭政府:一次失敗的嘗試,實現目標的希望渺茫。 導彈的大量使用迫使烏克蘭的防空系統擁有高數量的防空導彈,攔截了俄羅斯 70% 的導彈,但同時清空了武器庫,另一個因素促成了這一點:攔截伊朗製造的無人機,80%被殲滅。 俄羅斯的戰略可能是削弱敵人的反制措施,以應對令人擔憂的春季襲擊。 正是出於這個原因,澤倫斯基的訪問對於請求緊急供應新武器來說是必要的,對於西方來說,俄羅斯的失敗對於限制克里姆林宮的負責人並使他在任何談判中處於不利地位是必要的。 然而,西方和俄羅斯之間直接對抗的可能性仍然存在,最重要的是,如果莫斯科未能實現其意圖並將被迫使用短程原子武器,從而決定美國和美國的反應他的盟友。

ゼレンスキーのヨーロッパ訪問後、プーチンはウクライナを空爆する

 ウクライナ大統領ゼレンスキーに与えられた欧州連合諸国の歓迎は、攻撃された国の防衛の英雄の扱いに苛立ち、モスクワから厳しい反応を引き起こした。 プーチン大統領を悩ませているのは、基本的に 2 つの側面がある。1 つ目は、ゼレンスキーのヨーロッパ訪問が、ウクライナ問題とその侵略に与えることを可能にした国際的な重要性であり、ヨーロッパが事実上コンパクトな方法でキエフを支持していることを世界が理解できるようにすることである。国際レベルでますます孤立しているクレムリンではあまり歓迎されない側面。 2 つ目は、軍事的な観点から見てさらに悪いことに、戦闘機にまで及ぶ可能性のある追加の軍事援助の約束でした。 報復は、ロシア軍が占領しているクリミアとウクライナ東部の領土の近くに駐留しているロシアの船から発射された巡航ミサイルによる大規模な砲撃でした。 ウクライナ軍のトップからの通信にもかかわらず、大西洋同盟に属する国であるルーマニアをミサイルが通過したことはなく、国境からわずか35キロ離れた空母の通過によってかすめられ、NATOの警告を引き起こした.手順。 少なくとも 1 つのロシアのミサイルが交差するのは、欧州連合 (EU) への加盟候補国であるモルドバの国でした。 いつものように、プーチンは大西洋同盟を緊密に脅かし、紛争を引き起こす可能性のあるエラーに近づき、紛争に関与していない国の空域に侵入します。 一方、クレムリンは、西側諸国がウクライナ軍に提供する物資と訓練は、キエフとともに紛争に間接的に参加していると考えている。 首都キエフに加えて、爆撃は国の他の重要な都市を襲い、発電所やエネルギー分配ネットワークなどの重要なインフラを破壊するという二重の目的を持っていました。現在のウクライナ政府への反対:失敗した試みであり、その目標を達成する見込みはほとんどありません. ミサイルの大量使用により、ウクライナの対空ミサイルは、ロシアのミサイルの70%を迎撃した大量の対空ミサイルを余儀なくされましたが、同時に、兵器庫を空にしました。別の要因がこれに貢献しました:イラン製無人偵察機の迎撃、80%全滅。 ロシアの戦略は、非常に恐れられている春の攻撃を見越して、敵の対抗手段を弱体化させることかもしれません。 まさにこの理由で、ゼレンスキーの旅行は、新しい武器の緊急供給を要求するために必要でした。西側にとって、ロシアの敗北は、クレムリンの首長を制限し、不利な立場での交渉に彼を連れて行くために必要でした。 しかし、西側とロシアの対立が直接的なものになる可能性は残っており、ロシアがその意図に失敗し、短距離核兵器の使用を余儀なくされた場合、米国とロシアの対応が決定される。彼の同盟国。

بوتين يقصف أوكرانيا بعد زيارة زيلينسكي لأوروبا

 أثار ترحيب دول الاتحاد الأوروبي ، الذي منحه الرئيس الأوكراني ، زيلينسكي ، رد فعل قاسًا من موسكو ، غضبًا من معاملة بطل الدفاع للأمة التي تعرضت للهجوم. هناك جانبان أساسيان يزعجان بوتين: الأول هو الأهمية الدولية التي جعلت زيارة زيلينسكي لأوروبا من الممكن إعطاءها للمسألة الأوكرانية وغزوها ، مما أتاح للعالم أن يفهم أن أوروبا تدعم كييف بطريقة مضغوطة عمليًا ، الجانب الذي لا يحظى بترحيب كبير في الكرملين المعزول بشكل متزايد على المستوى الدولي ؛ والثاني ، وهو الأسوأ بكثير من وجهة النظر العسكرية ، هو الوعد بمزيد من المساعدة العسكرية ، والتي يمكن أن تصل إلى الطائرات المقاتلة. كان الرد قصفًا مكثفًا بصواريخ كروز أطلقت من سفن روسية متمركزة بالقرب من شبه جزيرة القرم وأراضي شرق أوكرانيا التي تحتلها القوات الروسية. على الرغم من اتصال قائد القوات الأوكرانية ، لم تمر أي صواريخ عبر رومانيا ، وهي دولة تنتمي إلى حلف الأطلسي ، والتي تعرضت على أي حال لمرور حاملة على بعد 35 كيلومترًا فقط من حدودها ، مما تسبب في حالة تأهب لحلف شمال الأطلسي. إجراءات. كان يجب عبورها بصاروخ روسي واحد على الأقل كانت دولة مولدوفا ، وهي دولة مرشحة للانضمام إلى الاتحاد الأوروبي. كالعادة ، يهدد بوتين الحلف الأطلسي عن كثب ، ويقترب من الخطأ القادر على التسبب في الصراع وغزو المجال الجوي لدولة غير متورطة في الصراع. من ناحية أخرى ، يعتبر الكرملين أن الإمدادات والتدريب الذي توفره الدول الغربية للقوات المسلحة الأوكرانية مشاركة غير مباشرة في الصراع إلى جانب كييف. بالإضافة إلى العاصمة كييف ، ضربت التفجيرات مدنًا مهمة أخرى في البلاد ، وكان الغرض المزدوج منها تدمير البنية التحتية الحيوية ، مثل محطات توليد الكهرباء وشبكات توزيع الطاقة ، واستمرارًا لسياسة تفاقم أوضاع المدنيين لتوليدها من الداخل. معارضة الحكومة الأوكرانية الحالية: محاولة فاشلة وأمل ضئيل في تحقيق هدفها. أدى الاستخدام المكثف للصواريخ إلى إجبار الأوكرانية المضادة للطائرات على كمية عددية عالية من الصواريخ المضادة للطائرات ، والتي اعترضت 70٪ من الصواريخ الروسية ، لكنها في الوقت نفسه أفرغت الترسانات ، وساهم عامل آخر في ذلك. : اعتراض طائرات مسيرة إيرانية الصنع ، والتي تم القضاء عليها بنسبة 80٪. قد تكون الإستراتيجية الروسية هي إضعاف الإجراءات المضادة للعدو تحسباً لهجوم الربيع الذي كان يخشى الكثير. لهذا السبب بالتحديد ، كانت رحلة زيلينسكي ضرورية لطلب إمدادات عاجلة من الأسلحة الجديدة ، بالنسبة للغرب ، فإن هزيمة روسيا ضرورية لتقييد رأس الكرملين وإحضاره إلى أي مفاوضات في موقف غير موات. ومع ذلك ، لا يزال من بين الاحتمالات أن المواجهة بين الغرب وروسيا يمكن أن تصبح مباشرة ، قبل كل شيء ، إذا فشلت موسكو في نواياها وستضطر إلى استخدام أسلحة ذرية قصيرة المدى ، وبالتالي تحديد رد فعل الولايات المتحدة و حلفاءه.

mercoledì 11 gennaio 2023

L'Alleanza Atlantica offre garanzie a Finlandia e Svezia, anche per rafforzare l'Unione Europea

 La questione dell’adesione all’Alleanza Atlantica, da parte di Finlandia e Svezia, continua ad essere un problema per l’avversione della Turchia, che richiede contropartite da parte di Helsinki e Stoccolma, che non possono essere garantite dai vertici dell’Alleanza; nonostante questa consapevolezza il Segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Stoltenberg, si è detto ottimista e fiducioso al riguardo della conclusione positiva del processo di adesione. Le dichiarazioni di ottimismo sono avvenute durante il vertice con la Presidente della Commissione e del Presidente del Consiglio dell’Unione Europea, nell’ambito della firma della terza dichiarazione di aiuto a favore del sostegno militare all’Ucraina; tuttavia, nonostante la fiducia nell’inclusione nell’Alleanza di Finlandia e Svezia, la situazione di stallo non è stata sbloccata. La conclusione positiva del processo di adesione all’Alleanza Atlantica viene vista in un’ottica di importanza storica e politica molto rilevante, per la tradizione di neutralità dei due paesi e per la loro posizione strategica, all’interno della contrapposizione alle velleità russe contro l’Europa: proprio per queste valutazioni la ratifica dell’adesione è stata firmata da 28 membri e rifiutata soltanto da Turchia ed Ungheria. Le ragioni dei due stati contrari sono differenti: Ankara non gradisce il rifugio fornito dai paesi nordici ad esponenti curdi, andando, quindi, a sindacare ragioni di politica interna degli stati candidati, mentre su Budapest il sospetto è l’atteggiamento favorevole al presidente russo, più volte manifestato ed origine di profondi dissidi anche in ambito dell’Unione Europea. La Svezia e la Finlandia hanno cercato di compiere atti che potessero soddisfare la Turchia: come la limitazione delle attività dei curdi sui loro territori, inoltre Stoccolma ha revocato il divieto della vendita di armi ad Ankara ed ha preso la distanza dalle milizie curdo-siriane, come richiesto dalla Turchia, nonostante il ruolo riconosciuto dai paesi occidentali per la lotta contro lo Stato islamico; tuttavia queste aperture non bastano al presidente Erdogan, che, probabilmente, non può fare concessioni invise al proprio elettorato fino a dopo le elezioni del prossino Giugno. In ogni caso, come ribadito dai vertici della NATO, il rischio di attacco militare russo contro Finlandia e Svezia non è ritenuto possibile proprio per le garanzie fornite fintanto che i due paesi non saranno membri dell’Alleanza; di fatto, quindi, le due nazioni godono già della protezione dell’Alleanza Atlantica a tutti gli effetti come se ne facessero parte in maniera formale ed un eventuale attacco militare implica già una automatica risposta della NATO. L’ultima dichiarazione congiunta tra Unione Europea ed Alleanza Atlantica, ribadisce gli intenti di quelle firmate nel 2016 e nel 2018, ma avviene nel contesto della guerra di aggressione perpetrata dalla Russia e rafforza la posizione di Finlandia e Svezia nel settore euro-atlantico, portando una sostanziale novità politica che, nell’immediato è in funzione anti russa, ma nel futuro promette di avere ulteriori sviluppi oltre quelli militari. La dichiarazione del 2023, quindi, conferma il concetto strategico dell’Alleanza Atlantica, che definisce l’Unione Europea come alleato unico ed essenziale e, su queste basi, ne richiede una integrazione ancora più potenziata, soprattutto nel quadro della strategia comune della difesa e della sicurezza internazionale. Molto importante è il giudizio favorevole verso uno sviluppo autonomo delle strutture di difesa militare dell’Unione Europea, pur sempre all’interno dell’Alleanza Atlantica, tema più volte messo in discussione dal precedente presidente degli Stati Uniti, Trump. Se queste considerazioni hanno un carattere funzionale maggiormente attinente alla situazione contingente, relativa al conflitto della Russia con l’Ucraina, sono stati espressi anche giudizi, in special modo dalla presidente della Commissione dell’Unione Europea, Ursula Von der Leyen, relativi a potenziali situazioni già presenti, ma, che, per il momento, si limitano a conflitti di tipo commerciale, come i rapporti con la Cina. L’evidente volontà di Pechino di rimodellare l’ordine internazionale a proprio vantaggio, deve mettere in allarme i paesi democratici, che potrebbero rischiare di vedere alterate le loro peculiarità del modo di governare. Solo una maggiore integrazione politica e la creazione di una forza militare autonoma dell’Europa può garantire una capacità di deterrenza da minacce armate o anche da ribaltamenti della politica americana, non più stabile come una volta, possa provocare un decremento del proprio preso all’interno dell’Alleanza Atlantica, dovuto a tendenza isolazioniste già viste nel recente passato statunitense.

The Atlantic Alliance offers guarantees to Finland and Sweden, also to strengthen the European Union

 The question of Finland and Sweden joining the Atlantic Alliance continues to be a problem for Turkey's aversion, which requires counterparts from Helsinki and Stockholm, which cannot be guaranteed by the leaders of the Alliance; despite this awareness, the Secretary General of the Atlantic Alliance, Stoltenberg, said he was optimistic and confident about the positive conclusion of the accession process. The declarations of optimism took place during the summit with the President of the Commission and the President of the Council of the European Union, in the context of the signing of the third declaration of aid in favor of military support for Ukraine; however, despite the confidence in the inclusion of Finland and Sweden in the Alliance, the stalemate has not been broken. The positive conclusion of the process of accession to the Atlantic Alliance is seen from a perspective of very significant historical and political importance, due to the tradition of neutrality of the two countries and their strategic position, within the opposition to the Russian ambitions against the 'Europe: precisely because of these assessments, the ratification of membership was signed by 28 members and rejected only by Turkey and Hungary. The reasons of the two opposing states are different: Ankara does not like the refuge provided by the Nordic countries to Kurdish exponents, therefore going to question internal political reasons of the candidate states, while in Budapest the suspect is the favorable attitude towards the Russian president, manifested several times and the origin of profound disagreements also within the European Union. Sweden and Finland have tried to carry out acts that could satisfy Turkey: such as the limitation of the activities of the Kurds on their territories, Stockholm has also lifted the ban on the sale of weapons to Ankara and distanced itself from the Kurdish-Syrian militias, as requested by Turkey, despite the role recognized by Western countries in the fight against the Islamic State; however, these openings are not enough for President Erdogan, who probably cannot make unwelcome concessions to his electorate until after the elections next June. In any case, as reiterated by NATO leaders, the risk of a Russian military attack against Finland and Sweden is not considered possible precisely because of the guarantees provided as long as the two countries are not members of the Alliance; in fact, therefore, the two nations already enjoy the protection of the Atlantic Alliance in all respects as if they were part of it in a formal way and a possible military attack already implies an automatic response from NATO. The latest joint declaration between the European Union and the Atlantic Alliance reaffirms the intentions of those signed in 2016 and 2018, but takes place in the context of the war of aggression perpetrated by Russia and strengthens the position of Finland and Sweden in the Euro-Atlantic sector, bringing a substantial political novelty which, in the immediate term, has an anti-Russian function, but in the future promises to have further developments beyond the military ones. The declaration of 2023, therefore, confirms the strategic concept of the Atlantic Alliance, which defines the European Union as a unique and essential ally and, on this basis, requires its even more enhanced integration, above all within the framework of the common strategy of defense and of international security. Very important is the favorable judgment towards an autonomous development of the military defense structures of the European Union, albeit still within the Atlantic Alliance, an issue repeatedly questioned by the previous president of the United States, Trump. If these considerations have a functional nature more pertinent to the contingent situation, relating to the conflict between Russia and Ukraine, judgments have also been expressed, especially by the president of the European Union Commission, Ursula Von der Leyen, relating to potential situations already present, but which, for the moment, are limited to conflicts of a commercial nature, such as relations with China. Beijing's evident willingness to reshape the international order to its own advantage must alarm democratic countries, which could risk seeing their peculiarities in the way of governing altered. Only greater political integration and the creation of an autonomous military force in Europe can guarantee a deterrence capacity from armed threats or even from reversals of American politics, no longer as stable as it once was, which could cause a decrease in its own domestic of the Atlantic Alliance, due to isolationist tendencies already seen in the recent US past.

La Alianza Atlántica ofrece garantías a Finlandia y Suecia, también para reforzar la Unión Europea

 La cuestión de la incorporación de Finlandia y Suecia a la Alianza Atlántica sigue siendo un problema para la aversión de Turquía, que requiere contrapartes de Helsinki y Estocolmo, lo que no puede ser garantizado por los líderes de la Alianza; A pesar de esta toma de conciencia, el secretario general de la Alianza Atlántica, Stoltenberg, se mostró optimista y confiado en la conclusión positiva del proceso de adhesión. Las declaraciones de optimismo se produjeron durante la cumbre con el presidente de la Comisión y el presidente del Consejo de la Unión Europea, en el marco de la firma de la tercera declaración de ayuda a favor del apoyo militar a Ucrania; sin embargo, a pesar de la confianza en la inclusión de Finlandia y Suecia en la Alianza, el estancamiento no se ha roto. La conclusión positiva del proceso de adhesión a la Alianza Atlántica se contempla desde una perspectiva de gran trascendencia histórica y política, por la tradición de neutralidad de los dos países y su posición estratégica, dentro de la oposición a las ambiciones rusas frente a la ' Europa: precisamente por estas valoraciones, la ratificación de la adhesión fue firmada por 28 miembros y rechazada únicamente por Turquía y Hungría. Los motivos de los dos estados enfrentados son diferentes: a Ankara no le gusta el refugio que brindan los países nórdicos a los exponentes kurdos, por lo que se va a cuestionar razones políticas internas de los estados candidatos, mientras que en Budapest la sospecha es la actitud favorable hacia el presidente ruso. , manifestado varias veces y origen de profundos desacuerdos también dentro de la Unión Europea. Suecia y Finlandia han intentado llevar a cabo actos que podrían satisfacer a Turquía: como la limitación de las actividades de los kurdos en sus territorios, Estocolmo también ha levantado la prohibición de venta de armas a Ankara y se ha distanciado de las milicias kurdo-sirias. , tal como lo solicitó Turquía, a pesar del papel reconocido por los países occidentales en la lucha contra el Estado Islámico; sin embargo, estas aperturas no son suficientes para el presidente Erdogan, quien probablemente no pueda hacer concesiones no deseadas a su electorado hasta después de las elecciones de junio próximo. En cualquier caso, como reiteran los líderes de la OTAN, el riesgo de un ataque militar ruso contra Finlandia y Suecia no se considera posible precisamente por las garantías que se brindan mientras ambos países no sean miembros de la Alianza; de hecho, por tanto, las dos naciones ya disfrutan de la protección de la Alianza Atlántica en todos los aspectos como si formaran parte de ella de manera formal y un posible ataque militar ya implica una respuesta automática de la OTAN. La última declaración conjunta entre la Unión Europea y la Alianza Atlántica reafirma las intenciones de las firmadas en 2016 y 2018, pero se produce en el contexto de la guerra de agresión perpetrada por Rusia y refuerza la posición de Finlandia y Suecia en la zona euroatlántica sector, trayendo una novedad política sustancial que, en lo inmediato, tiene una función antirrusa, pero que en el futuro promete tener mayores desarrollos más allá de los militares. La declaración de 2023, por tanto, confirma el concepto estratégico de la Alianza Atlántica, que define a la Unión Europea como un aliado único e imprescindible y, sobre esta base, exige su integración aún más reforzada, sobre todo en el marco de la estrategia común de defensa y de la seguridad internacional. Muy importante es el juicio favorable a un desarrollo autónomo de las estructuras militares de defensa de la Unión Europea, aunque todavía dentro de la Alianza Atlántica, cuestión cuestionada reiteradamente por el anterior presidente de Estados Unidos, Trump. Si estas consideraciones tienen un carácter funcional más pertinente a la situación contingente, relativa al conflicto entre Rusia y Ucrania, también se han expresado juicios, especialmente de la presidenta de la Comisión de la Unión Europea, Ursula Von der Leyen, relativos a situaciones potenciales ya presentes. , pero que, por el momento, se circunscriben a conflictos de carácter comercial, como las relaciones con China. La evidente voluntad de Pekín de reconfigurar el orden internacional en beneficio propio debe alarmar a los países democráticos, que corren el riesgo de ver alteradas sus peculiaridades en la forma de gobernar. Sólo una mayor integración política y la creación de una fuerza militar autónoma en Europa pueden garantizar una capacidad de disuasión de las amenazas armadas o incluso de los cambios de rumbo de la política estadounidense, que ya no es tan estable como lo fue antes, lo que podría causar una disminución de su propio interior de la Alianza Atlántica, debido a las tendencias aislacionistas ya vistas en el pasado reciente de EE.UU.

Die Atlantische Allianz bietet Finnland und Schweden Garantien, auch um die Europäische Union zu stärken

 Die Frage des Beitritts Finnlands und Schwedens zum Atlantischen Bündnis stellt weiterhin ein Problem für die Abneigung der Türkei dar, die Gegenstücke aus Helsinki und Stockholm erfordert, was von den Führern des Bündnisses nicht garantiert werden kann; Trotz dieses Bewusstseins äußerte sich der Generalsekretär der Atlantischen Allianz, Stoltenberg, optimistisch und zuversichtlich über den positiven Abschluss des Beitrittsprozesses. Die Optimismuserklärungen wurden während des Gipfeltreffens mit dem Präsidenten der Kommission und dem Präsidenten des Rates der Europäischen Union im Zusammenhang mit der Unterzeichnung der dritten Hilfserklärung zugunsten der militärischen Unterstützung der Ukraine abgegeben; Trotz des Vertrauens in die Aufnahme Finnlands und Schwedens in das Bündnis wurde die Pattsituation jedoch nicht gebrochen. Der positive Abschluss des Beitrittsprozesses zum Atlantischen Bündnis wird aufgrund der Tradition der Neutralität der beiden Länder und ihrer strategischen Position im Gegensatz zu den russischen Ambitionen gegen die „ Europa: Gerade wegen dieser Einschätzungen wurde die Beitrittserklärung von 28 Mitgliedern unterzeichnet und nur von der Türkei und Ungarn abgelehnt. Die Gründe der beiden gegnerischen Staaten sind unterschiedlich: Ankara mag die Zuflucht, die die nordischen Länder kurdischen Exponenten bieten, nicht und wird daher innenpolitische Gründe der Kandidatenstaaten in Frage stellen, während in Budapest die positive Haltung gegenüber dem russischen Präsidenten verdächtigt wird , mehrfach manifestiert und der Ursprung tiefgreifender Meinungsverschiedenheiten auch innerhalb der Europäischen Union. Schweden und Finnland haben versucht, Maßnahmen durchzuführen, die die Türkei befriedigen könnten: wie die Begrenzung der Aktivitäten der Kurden auf ihren Territorien, Stockholm hat auch das Verbot von Waffenverkäufen an Ankara aufgehoben und sich von den kurdisch-syrischen Milizen distanziert , wie von der Türkei gefordert, trotz der von den westlichen Ländern anerkannten Rolle im Kampf gegen den Islamischen Staat; Diese Öffnungen reichen Präsident Erdogan jedoch nicht aus, der seinen Wählern wahrscheinlich erst nach den Wahlen im kommenden Juni unwillkommene Zugeständnisse machen kann. Auf jeden Fall wird, wie von NATO-Führern wiederholt, das Risiko eines russischen Militärangriffs auf Finnland und Schweden gerade wegen der gewährten Garantien nicht als möglich angesehen, solange die beiden Länder nicht Mitglieder des Bündnisses sind; Tatsächlich genießen die beiden Nationen daher bereits in jeder Hinsicht den Schutz des Atlantischen Bündnisses, als ob sie formal Teil davon wären, und ein möglicher militärischer Angriff impliziert bereits eine automatische Reaktion der NATO. Die jüngste gemeinsame Erklärung der Europäischen Union und der Atlantischen Allianz bekräftigt die Absichten derer, die 2016 und 2018 unterzeichnet wurden, findet jedoch im Kontext des von Russland geführten Angriffskriegs statt und stärkt die Position Finnlands und Schwedens im Euro-Atlantik Sektor, der eine wesentliche politische Neuheit mit sich bringt, die kurzfristig eine antirussische Funktion hat, aber in Zukunft weitere Entwicklungen jenseits der militärischen verspricht. Die Erklärung von 2023 bestätigt daher das strategische Konzept der Atlantischen Allianz, die die Europäische Union als einen einzigen und wesentlichen Verbündeten definiert und auf dieser Grundlage ihre noch stärkere Integration erfordert, vor allem im Rahmen der gemeinsamen Strategie der Verteidigung und der internationalen Sicherheit. Sehr wichtig ist das positive Urteil für eine autonome Entwicklung der militärischen Verteidigungsstrukturen der Europäischen Union, wenn auch immer noch innerhalb des Atlantischen Bündnisses, ein Thema, das vom früheren Präsidenten der Vereinigten Staaten, Trump, wiederholt in Frage gestellt wurde. Wenn diese Überlegungen funktionaler Natur sind und eher der Eventualsituation im Zusammenhang mit dem Konflikt zwischen Russland und der Ukraine entsprechen, wurden auch Urteile geäußert, insbesondere von der Präsidentin der Kommission der Europäischen Union, Ursula von der Leyen, in Bezug auf bereits bestehende potenzielle Situationen , die sich aber derzeit auf Handelskonflikte wie die Beziehungen zu China beschränken. Pekings offensichtliche Bereitschaft, die internationale Ordnung zu seinem eigenen Vorteil umzugestalten, muss demokratische Länder alarmieren, die riskieren könnten, dass ihre Besonderheiten in der Art des Regierens verändert werden. Nur eine stärkere politische Integration und die Schaffung einer autonomen Militärmacht in Europa können eine Abschreckungskapazität vor bewaffneten Bedrohungen oder sogar vor Rückschlägen in der nicht mehr so ​​stabilen amerikanischen Politik garantieren, die zu einem Rückgang der eigenen inneren Macht führen könnten Atlantische Allianz, aufgrund bereits in der jüngeren US-Vergangenheit zu beobachtender isolationistischer Tendenzen.