Nel quadro delle reazioni seguite alle sciagurate politiche dei dazi imposti da Trump, c’è da registrare l’avvicinamento tra India e Brasile per incrementare lo scambio commerciale tra i due paesi, con l’intento di arrivare, entro il 2030, ad una espansione fino a superare i 17 miliardi di euro. Questi sviluppi sarebbero il risultato dei contatti telefonici tra il primo ministro indiano Narendra Modi e il presidente brasiliano Lula, quindi contatti avvenuti tra le maggiori cariche dei due paesi. Occorre ricordare che gli USA hanno intenzione di tassare le merci indiane in entrata del 50% a causa degli acquisti di petrolio russo, mentre il 30% che la Casa Bianca vuole imporre al Brasile è dovuto all’incriminazione dell’ex presidente Bolsonaro. Il mezzo concreto per raggiungere la somma di 17 miliardi di euro di scambi, consiste nell’avere concordato un ampliamento dei sistemi dell’intesa tra Mercosur ed India, dopo l’accordo tra i due paesi avvenuto alla fine del recente vertice tra i BRICS, conclusosi a Rio de Janeiro. La sfida di Brasile ed India è di superare l’attuale e le prossime fasi economiche, che si preannunciano difficili per tutte le economie mondiali, attraverso il rilancio del multilateralismo ed una maggiore integrazione, non solo tra i due paesi, ma proprio come modello da estendere il più possibile in contrapposizione all’isolazionismo di Trump. Questo tipo di approccio deve rappresentare l’alternativa da percorrere come esempio mondiale a chi si vuole opporre a quanto Trump vuole imporre: una egemonia populista, che governa su dati volutamente distorti e spesso falsi, per indottrinare una opinione pubblica sprovvista degli strumenti per il giusto discernimento delle notizie contraffatte. Per colpire il modello di Trump l’azione deve essere perseguita in due modi contemporaneamente: dalla base sociale, rendendo più consapevoli i cittadini, attraverso l’azione di corpi sociali e dall’alto con azioni concrete delle istituzioni dei governi e delle istituzioni. In questo contesto il rafforzamento della democrazia è fondamentale, perché casi di accentramento del potere non favoriscono il ruolo delle opposizioni e del rispetto delle minoranze, purtroppo sta passando sempre più spesso il concetto che una maggioranza legittimata dal voto popolare possa imporre la propria visione in maniera assoluta, senza tenere conto di chi ha votato in modo diverso. Il passo successivo è la ricerca della riduzione della diseguaglianza, come mezzo per combattere l’ignoranza che favorisce la manovrabilità delle persone. Naturalmente senza una regolamentazione dei mezzi tecnologici e delle nuove tecnologie, raggiungere questi obiettivi appare molto difficile, perché la concentrazione di questi mezzi sono sempre più concentrati nelle mani di poche persone, spesso troppo vicine ai potenti di turno. La volontà distorta di Trump ha imposto i dazi in oltre novanta paesi, alterando il libero scambio e compromettendo lo sviluppo delle economie del mondo; creare una coalizione di tutti i paesi colpiti da Trump appare impossibile, perché esistono contrapposizioni profonde tra molti di loro, per altri il problema è il servilismo verso gli Stati Uniti, scambiato per occasione di rapporti privilegiati, tuttavia accordi ampi come quello tra Brasile ed India, capaci di creare mercati alternativi al dominio statunitense sembra possibile. Occorre anche considerare, che per adesso, gli effetti di questi dazi, negli USA, non si sono ancora sentiti, ma stime autorevoli prevedono un rincaro, a causa dei dazi, a carico dei cittadini USA, di una media di oltre il 18%, creando una situazione che non si verificava dal 1934. Questo aspetto minaccia di sorprese negative per il presidente americano, giacché ad essere colpita sarà proprio una parte del proprio elettorato, dove una parte sarà impossibile da ingannare con la falsa propaganda. Si tratterà di una prova che minaccia di essere molto severa in termini di gradimento e di apprezzamento delle politiche attuali della Casa Bianca e che potrà rappresentare un fattore di destabilizzazione da non sottovalutare. Ciò sarà un elemento di facilitazione per il successo di eventuali politiche di unione tra più paesi contro i dazi e tutto il modo di concepire il mondo da parte di Trump, viceversa senza unione di intenti a livello statale il percorso trumpiano sarà più difficile da affrontare.
Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
Cerca nel blog
venerdì 8 agosto 2025
Multilateralism between Brazil and India as a model to counter Trump
As part of the reactions to Trump's disastrous tariff policies, India and Brazil are moving closer to boosting trade between the two countries, aiming to exceed €17 billion by 2030. These developments are believed to be the result of telephone conversations between Indian Prime Minister Narendra Modi and Brazilian President Lula, thus involving contacts between the two countries' highest officials. It's worth noting that the US intends to impose a 50% tax on incoming Indian goods due to purchases of Russian oil, while the 30% tax the White House intends to impose on Brazil stems from the indictment of former President Bolsonaro. The concrete means to reach the €17 billion trade target is to have agreed to expand the Mercosur-India agreement, following the agreement between the two countries at the recent BRICS summit in Rio de Janeiro. The challenge for Brazil and India is to overcome the current and upcoming economic phases, which promise to be challenging for all global economies, through the revitalization of multilateralism and greater integration, not only between the two countries, but also as a model to be extended as widely as possible in opposition to Trump's isolationism. This approach must represent the alternative to be pursued as a global example to those who wish to oppose what Trump seeks to impose: a populist hegemony, which governs on deliberately distorted and often false data, to indoctrinate a public opinion lacking the tools to properly discern counterfeit news. To challenge Trump's model, action must be pursued simultaneously in two ways: from the grassroots, raising awareness among citizens through the action of social bodies, and from the top down, with concrete actions by governments and institutions. In this context, strengthening democracy is crucial, because instances of centralized power do not favor the role of the opposition and respect for minorities. Unfortunately, the idea that a majority legitimized by the popular vote can impose its views unconditionally, regardless of those who voted differently, is increasingly gaining traction. The next step is to seek to reduce inequality, as a means of combating the ignorance that fosters people's manipulation. Naturally, without regulation of technological resources and new technologies, achieving these goals appears extremely difficult, as these resources are increasingly concentrated in the hands of a few individuals, often too close to the powers that be. Trump's distorted will has imposed tariffs on over ninety countries, distorting free trade and compromising the development of global economies. Creating a coalition of all the countries targeted by Trump seems impossible, as many of them are deeply conflicted. For others, the problem is servility toward the United States, mistaken for an opportunity for privileged relations. However, broad agreements, such as the one between Brazil and India, capable of creating alternative markets to US dominance, seem possible. It should also be considered that, for now, the effects of these tariffs have not yet been felt in the US, but authoritative estimates predict an average increase in prices for US citizens due to the tariffs of over 18%, creating a situation not seen since 1934. This threatens to cause negative surprises for the American president, as the one affected will be precisely a segment of his own electorate, a segment of which will be impossible to fool with false propaganda. This will be a test that threatens to be very severe in terms of approval and appreciation for the White House's current policies and could represent a destabilizing factor that should not be underestimated. This will facilitate the success of any policies aimed at uniting several countries against the tariffs and Trump's entire way of understanding the world. Conversely, without unity of purpose at the state level, Trump's path will be more difficult to navigate.
El multilateralismo entre Brasil y la India como modelo para contrarrestar a Trump
Como parte de las reacciones a las desastrosas políticas arancelarias de Trump, India y Brasil se están acercando a impulsar el comercio entre los dos países, con el objetivo de superar los 17 000 millones de euros para 2030. Se cree que estos avances son el resultado de conversaciones telefónicas entre el primer ministro indio, Narendra Modi, y el presidente brasileño, Lula, lo que implica contactos entre los funcionarios de más alto rango de ambos países. Cabe destacar que Estados Unidos pretende imponer un impuesto del 50 % a los productos indios entrantes debido a las compras de petróleo ruso, mientras que el impuesto del 30 % que la Casa Blanca pretende imponer a Brasil se deriva de la acusación contra el expresidente Bolsonaro. La forma concreta de alcanzar el objetivo comercial de 17 000 millones de euros es haber acordado ampliar el acuerdo entre Mercosur y la India, tras el acuerdo entre ambos países en la reciente cumbre de los BRICS en Río de Janeiro. El desafío para Brasil e India es superar las fases económicas actuales y futuras, que prometen ser desafiantes para todas las economías globales, mediante la revitalización del multilateralismo y una mayor integración, no solo entre ambos países, sino también como un modelo a extender lo más ampliamente posible en oposición al aislacionismo de Trump. Este enfoque debe representar la alternativa a seguir como ejemplo global para quienes desean oponerse a lo que Trump pretende imponer: una hegemonía populista, que gobierna con base en datos deliberadamente distorsionados y a menudo falsos, para adoctrinar a una opinión pública que carece de las herramientas para discernir adecuadamente las noticias falsas. Para desafiar el modelo de Trump, se debe actuar simultáneamente de dos maneras: desde la base, sensibilizando a la ciudadanía a través de la acción de las organizaciones sociales, y desde arriba, con acciones concretas de los gobiernos e instituciones. En este contexto, fortalecer la democracia es crucial, ya que las instancias de poder centralizado no favorecen el papel de la oposición ni el respeto a las minorías. Desafortunadamente, la idea de que una mayoría legitimada por el voto popular puede imponer sus opiniones incondicionalmente, independientemente de quienes votaron en contra, cobra cada vez más fuerza. El siguiente paso es buscar reducir la desigualdad, como medio para combatir la ignorancia que fomenta la manipulación popular. Naturalmente, sin la regulación de los recursos tecnológicos y las nuevas tecnologías, lograr estos objetivos parece extremadamente difícil, ya que estos recursos se concentran cada vez más en manos de unos pocos individuos, a menudo demasiado cercanos a los poderes fácticos. La voluntad distorsionada de Trump ha impuesto aranceles a más de noventa países, distorsionando el libre comercio y comprometiendo el desarrollo de las economías globales. Crear una coalición de todos los países en la mira de Trump parece imposible, ya que muchos de ellos están profundamente enfrentados. Para otros, el problema es el servilismo hacia Estados Unidos, confundido con una oportunidad para establecer relaciones privilegiadas. Sin embargo, acuerdos amplios, como el entre Brasil e India, capaces de crear mercados alternativos al dominio estadounidense, parecen posibles. También debe considerarse que, por ahora, los efectos de estos aranceles aún no se han sentido en los EE. UU., pero estimaciones autorizadas predicen un aumento promedio en los precios para los ciudadanos estadounidenses debido a los aranceles de más del 18%, creando una situación no vista desde 1934. Esto amenaza con causar sorpresas negativas para el presidente estadounidense, ya que el afectado será precisamente un segmento de su propio electorado, un segmento del cual será imposible de engañar con falsa propaganda. Esta será una prueba que amenaza con ser muy severa en términos de aprobación y apreciación por las políticas actuales de la Casa Blanca y podría representar un factor desestabilizador que no debe subestimarse. Esto facilitará el éxito de cualquier política destinada a unir a varios países contra los aranceles y toda la forma de entender el mundo de Trump. Por el contrario, sin unidad de propósito a nivel estatal, el camino de Trump será más difícil de navegar.
Multilateralismus zwischen Brasilien und Indien als Modell gegen Trump
Als Reaktion auf Trumps verheerende Zollpolitik arbeiten Indien und Brasilien daran, ihren Handel zwischen den beiden Ländern zu steigern. Bis 2030 soll das Volumen 17 Milliarden Euro übersteigen. Diese Entwicklungen sind vermutlich das Ergebnis von Telefongesprächen zwischen dem indischen Premierminister Narendra Modi und dem brasilianischen Präsidenten Lula, also von Kontakten zwischen den höchsten Beamten beider Länder. Bemerkenswert ist, dass die USA aufgrund von Käufen russischen Öls eine 50-prozentige Steuer auf indische Waren erheben wollen, während die 30-prozentige Steuer, die das Weiße Haus Brasilien auferlegen will, auf die Anklage gegen den ehemaligen Präsidenten Bolsonaro zurückzuführen ist. Das konkrete Mittel zur Erreichung des 17-Milliarden-Euro-Handelsziels ist die Einigung auf eine Ausweitung des Mercosur-Abkommens zwischen Indien, im Anschluss an die Einigung zwischen den beiden Ländern beim jüngsten BRICS-Gipfel in Rio de Janeiro. Die Herausforderung für Brasilien und Indien besteht darin, die aktuellen und kommenden Wirtschaftsphasen, die für alle Volkswirtschaften weltweit eine Herausforderung darstellen, durch die Wiederbelebung des Multilateralismus und eine stärkere Integration zu überwinden – nicht nur zwischen den beiden Ländern, sondern auch als Modell, das als Gegenmodell zu Trumps Isolationismus möglichst weit verbreitet werden soll. Dieser Ansatz muss die Alternative darstellen, die als globales Beispiel für diejenigen verfolgt werden muss, die sich dem widersetzen wollen, was Trump durchsetzen will: eine populistische Hegemonie, die auf bewusst verzerrten und oft falschen Daten basiert, um eine öffentliche Meinung zu indoktrinieren, der es an den Mitteln mangelt, Falschmeldungen richtig zu erkennen. Um Trumps Modell herauszufordern, müssen Maßnahmen gleichzeitig auf zwei Wegen ergriffen werden: von der Basis aus, indem die Bürger durch soziale Einrichtungen sensibilisiert werden, und von oben nach unten, mit konkreten Maßnahmen von Regierungen und Institutionen. In diesem Zusammenhang ist die Stärkung der Demokratie von entscheidender Bedeutung, da zentralisierte Machtstrukturen die Rolle der Opposition und den Respekt vor Minderheiten nicht begünstigen. Leider gewinnt die Vorstellung, eine durch das Votum legitimierte Mehrheit könne ihre Ansichten bedingungslos durchsetzen, ungeachtet der Andersdenkenden, zunehmend an Bedeutung. Der nächste Schritt besteht darin, Ungleichheit zu verringern, um die Unwissenheit zu bekämpfen, die der Manipulation der Bevölkerung Vorschub leistet. Natürlich erscheint es ohne die Regulierung technologischer Ressourcen und neuer Technologien äußerst schwierig, diese Ziele zu erreichen, da sich diese Ressourcen zunehmend in den Händen weniger Personen konzentrieren, die den Machthabern oft zu nahe stehen. Trumps verzerrter Wille hat über 90 Ländern Zölle auferlegt, den Freihandel verzerrt und die Entwicklung der Weltwirtschaft gefährdet. Die Bildung einer Koalition aller von Trump ins Visier genommenen Länder erscheint unmöglich, da viele von ihnen tiefgreifende Konflikte aufweisen. Andere sehen das Problem in der Unterwürfigkeit gegenüber den USA, die fälschlicherweise als Chance für privilegierte Beziehungen missverstanden wird. Weitreichende Abkommen wie das zwischen Brasilien und Indien, die alternative Märkte zur US-Dominanz schaffen können, scheinen jedoch möglich. Zudem ist zu bedenken, dass die Auswirkungen dieser Zölle in den USA bislang noch nicht spürbar sind. Autoritäre Schätzungen prognostizieren jedoch einen durchschnittlichen Preisanstieg für US-Bürger aufgrund der Zölle von über 18 % und damit eine Situation, wie man sie seit 1934 nicht mehr erlebt hat. Für den amerikanischen Präsidenten drohen dadurch negative Überraschungen, denn betroffen sein wird ausgerechnet ein Teil seiner eigenen Wählerschaft, der sich mit falscher Propaganda nicht täuschen lässt. Dies wird eine Bewährungsprobe für die Zustimmung und Wertschätzung der aktuellen Politik des Weißen Hauses sein und könnte einen nicht zu unterschätzenden Destabilisierungsfaktor darstellen. Dies wird den Erfolg jeglicher Politik begünstigen, die darauf abzielt, mehrere Länder gegen die Zölle und Trumps gesamte Weltanschauung zu vereinen. Umgekehrt wird Trumps Weg ohne einheitliche Zielsetzungen auf bundesstaatlicher Ebene schwieriger zu beschreiten sein.
Le multilatéralisme entre le Brésil et l'Inde comme modèle pour contrer Trump
En réaction aux politiques tarifaires désastreuses de Trump, l'Inde et le Brésil se rapprochent d'un renforcement des échanges commerciaux entre les deux pays, visant à dépasser 17 milliards d'euros d'ici 2030. Ces développements seraient le résultat d'entretiens téléphoniques entre le Premier ministre indien Narendra Modi et le président brésilien Lula, impliquant ainsi des contacts entre les plus hauts responsables des deux pays. Il convient de noter que les États-Unis prévoient d'imposer une taxe de 50 % sur les marchandises indiennes entrantes en raison des achats de pétrole russe, tandis que la taxe de 30 % que la Maison Blanche envisage d'imposer au Brésil découle de l'inculpation de l'ancien président Bolsonaro. Le moyen concret d'atteindre l'objectif commercial de 17 milliards d'euros est d'avoir convenu d'élargir l'accord Mercosur-Inde, suite à l'accord conclu entre les deux pays lors du récent sommet des BRICS à Rio de Janeiro. Le défi pour le Brésil et l'Inde est de surmonter les phases économiques actuelles et à venir, qui promettent d'être difficiles pour toutes les économies mondiales, grâce à la revitalisation du multilatéralisme et à une plus grande intégration, non seulement entre les deux pays, mais aussi comme modèle à étendre le plus largement possible face à l'isolationnisme de Trump. Cette approche doit représenter l'alternative à suivre comme exemple mondial pour ceux qui souhaitent s'opposer à ce que Trump cherche à imposer : une hégémonie populiste, qui gouverne sur la base de données délibérément déformées et souvent fausses, pour endoctriner une opinion publique dépourvue des outils nécessaires pour discerner correctement les fausses nouvelles. Pour remettre en cause le modèle de Trump, il faut agir simultanément de deux manières : depuis la base, en sensibilisant les citoyens par l'action des organismes sociaux, et depuis le sommet, par des actions concrètes des gouvernements et des institutions. Dans ce contexte, le renforcement de la démocratie est crucial, car les instances de pouvoir centralisées ne favorisent pas le rôle de l'opposition et le respect des minorités. Malheureusement, l'idée qu'une majorité, légitimée par le vote populaire, puisse imposer ses vues sans condition, indépendamment de ceux qui ont voté différemment, gagne de plus en plus de terrain. La prochaine étape consiste à chercher à réduire les inégalités, afin de lutter contre l'ignorance qui favorise la manipulation. Naturellement, sans régulation des ressources technologiques et des nouvelles technologies, atteindre ces objectifs apparaît extrêmement difficile, car ces ressources sont de plus en plus concentrées entre les mains de quelques individus, souvent trop proches des pouvoirs en place. La volonté perverse de Trump a imposé des droits de douane à plus de quatre-vingt-dix pays, faussant le libre-échange et compromettant le développement des économies mondiales. Créer une coalition de tous les pays ciblés par Trump semble impossible, car nombre d'entre eux sont profondément conflictuels. Pour d'autres, le problème réside dans une servilité envers les États-Unis, perçue à tort comme une opportunité de relations privilégiées. En revanche, des accords de grande envergure, comme celui entre le Brésil et l'Inde, capables de créer des marchés alternatifs à la domination américaine, semblent possibles. Il convient également de noter que, pour l'instant, les effets de ces droits de douane ne se sont pas encore fait sentir aux États-Unis, mais des estimations fiables prévoient une augmentation moyenne des prix pour les citoyens américains due aux droits de douane de plus de 18 %, créant une situation inédite depuis 1934. Cela risque de réserver de mauvaises surprises au président américain, car la personne concernée sera précisément une partie de son propre électorat, une partie qu'il sera impossible de tromper avec de la propagande mensongère. Ce sera un test qui risque d'être très sévère en termes d'approbation et d'appréciation des politiques actuelles de la Maison Blanche et pourrait représenter un facteur de déstabilisation à ne pas sous-estimer. Cela facilitera le succès de toute politique visant à unir plusieurs pays contre les droits de douane et la vision du monde de Trump. À l'inverse, sans unité d'objectif au niveau des États, la voie de Trump sera plus difficile à suivre.
Multilateralismo entre Brasil e Índia como modelo para enfrentar Trump
No âmbito das reações às políticas tarifárias desastrosas de Trump, a Índia e o Brasil estão a aproximar-se do aumento do comércio entre os dois países, com o objetivo de ultrapassar os 17 mil milhões de euros até 2030. Acredita-se que estes desenvolvimentos sejam o resultado de conversações telefónicas entre o primeiro-ministro indiano Narendra Modi e o presidente brasileiro Lula, envolvendo, por isso, contactos entre as principais autoridades dos dois países. De notar que os EUA pretendem impor um imposto de 50% sobre os produtos indianos importados devido às compras de petróleo russo, enquanto o imposto de 30% que a Casa Branca pretende impor ao Brasil decorre da acusação do ex-presidente Bolsonaro. O meio concreto para atingir a meta comercial de 17 mil milhões de euros é ter acordado expandir o acordo Mercosul-Índia, após o acordo entre os dois países na recente cimeira dos BRICS no Rio de Janeiro. O desafio para o Brasil e para a Índia é ultrapassar a fase económica actual e futura, que promete ser desafiante para todas as economias globais, através da revitalização do multilateralismo e de uma maior integração, não só entre os dois países, mas também como um modelo a ser estendido o mais amplamente possível em oposição ao isolacionismo de Trump. Esta abordagem deve representar a alternativa a procurar como exemplo global para aqueles que desejam opor-se ao que Trump procura impor: uma hegemonia populista, que governa com base em dados deliberadamente distorcidos e frequentemente falsos, para doutrinar uma opinião pública desprovida de ferramentas para discernir adequadamente as notícias falsas. Para desafiar o modelo de Trump, a ação deve ser procurada simultaneamente de duas formas: de baixo para cima, com a sensibilização dos cidadãos através da ação dos órgãos sociais, e de cima para baixo, com ações concretas dos governos e das instituições. Neste contexto, o fortalecimento da democracia é crucial, pois as instâncias de poder centralizado não privilegiam o papel da oposição e o respeito pelas minorias. Infelizmente, a ideia de que uma maioria legitimada pelo voto popular pode impor as suas opiniões incondicionalmente, independentemente daqueles que votaram de forma diferente, tem vindo a ganhar cada vez mais força. O passo seguinte é procurar a redução da desigualdade, como forma de combater a ignorância que fomenta a manipulação das pessoas. Naturalmente, sem regulamentação dos recursos tecnológicos e das novas tecnologias, atingir estes objectivos parece extremamente difícil, pois estes recursos estão cada vez mais concentrados nas mãos de poucos indivíduos, muitas vezes muito próximos dos poderes instituídos. A vontade distorcida de Trump impôs tarifas a mais de noventa países, distorcendo o comércio livre e comprometendo o desenvolvimento das economias globais. Criar uma coligação de todos os países visados por Trump parece impossível, uma vez que muitos deles estão profundamente em conflito. Para outros, o problema é o servilismo em relação aos Estados Unidos, confundido com uma oportunidade para relações privilegiadas. No entanto, acordos amplos, como o entre o Brasil e a Índia, capazes de criar mercados alternativos ao domínio americano, parecem possíveis. Há ainda a considerar que, por enquanto, os efeitos destas tarifas ainda não se fizeram sentir nos EUA, mas estimativas fidedignas prevêem um aumento médio dos preços para os cidadãos americanos devido às tarifas de mais de 18%, criando uma situação que não se via desde 1934. Isto ameaça causar surpresas negativas ao presidente americano, uma vez que o afectado será precisamente um segmento do seu próprio eleitorado, um segmento do qual será impossível enganar com publicidade enganosa. Este será um teste que ameaça ser demasiado severo em termos de aprovação e apreciação das actuais políticas da Casa Branca e poderá representar um factor desestabilizador que não deve ser subestimado. Isto facilitará o sucesso de quaisquer políticas que visem unir vários países contra as tarifas e toda a forma de compreender o mundo de Trump. Por outro lado, sem unidade de propósito a nível estadual, o caminho de Trump será mais difícil de navegar.
Многосторонность отношений между Бразилией и Индией как модель противодействия Трампу
В ответ на пагубную тарифную политику Трампа Индия и Бразилия стремятся увеличить объём торговли между двумя странами, стремясь к 2030 году превысить 17 миллиардов евро. Считается, что эти события стали результатом телефонных переговоров между премьер-министром Индии Нарендрой Моди и президентом Бразилии Лулой, что подразумевает контакты между высшими должностными лицами двух стран. Стоит отметить, что США намерены ввести 50%-ный налог на ввозимые индийские товары в связи с закупками российской нефти, в то время как 30%-ный налог, который Белый дом намерен ввести для Бразилии, связан с обвинительным заключением бывшего президента Болсонару. Конкретным способом достижения целевого показателя в 17 миллиардов евро является соглашение о расширении соглашения между МЕРКОСУР и Индией в соответствии с соглашением, достигнутым между двумя странами на недавнем саммите БРИКС в Рио-де-Жанейро. Задача Бразилии и Индии – преодолеть текущий и предстоящий экономический кризис, который обещает быть сложным для всех мировых экономик, посредством возрождения многосторонности и углубления интеграции не только между двумя странами, но и в качестве модели, которую можно максимально широко распространить в противовес изоляционизму Трампа. Этот подход должен представлять собой альтернативу, которой следует следовать в качестве глобального примера для тех, кто хочет противостоять тому, что Трамп пытается навязать: популистской гегемонии, основанной на намеренно искаженных и зачастую ложных данных, для формирования общественного мнения, не обладающего инструментами для надлежащего распознавания фейковых новостей. Чтобы бросить вызов модели Трампа, необходимо действовать одновременно двумя способами: снизу, повышая осведомленность граждан через деятельность общественных организаций, и сверху вниз, посредством конкретных действий правительств и институтов. В этом контексте укрепление демократии имеет решающее значение, поскольку централизованная власть не способствует развитию роли оппозиции и уважению к меньшинствам. К сожалению, идея о том, что большинство, легитимированное всенародным голосованием, может безоговорочно навязывать свою точку зрения, независимо от тех, кто голосовал иначе, набирает всё большую популярность. Следующий шаг — стремление к сокращению неравенства как способу борьбы с невежеством, способствующим манипулированию людьми. Естественно, без регулирования технологических ресурсов и новых технологий достижение этих целей представляется крайне затруднительным, поскольку эти ресурсы всё больше концентрируются в руках нескольких лиц, зачастую слишком близких к власти. Искажённая воля Трампа привела к введению пошлин в отношении более чем девяноста стран, что нарушило свободную торговлю и поставило под угрозу развитие мировой экономики. Создание коалиции всех стран, на которые нацелился Трамп, представляется невозможным, поскольку многие из них находятся в глубоком конфликте. Для других проблема заключается в раболепии перед Соединёнными Штатами, ошибочно принимаемом за возможность установления привилегированных отношений. Однако широкие соглашения, такие как соглашение между Бразилией и Индией, способные создать альтернативные рынки, не зависящие от доминирования США, представляются возможными. Следует также учитывать, что пока последствия этих пошлин в США не ощущаются, но авторитетные оценки предсказывают средний рост цен для граждан США из-за пошлин более чем на 18%, создавая ситуацию, невиданную с 1934 года. Это грозит неприятными сюрпризами для американского президента, поскольку пострадает именно часть его собственного электората, которую невозможно обмануть лживой пропагандой. Это станет очень серьёзным испытанием с точки зрения одобрения и признания текущей политики Белого дома и может стать дестабилизирующим фактором, который нельзя недооценивать. Это будет способствовать успеху любой политики, направленной на объединение нескольких стран против пошлин и всего мировоззрения Трампа. И наоборот, без единства цели на государственном уровне Трампу будет сложнее продвигаться по пути.