Politica Internazionale

Politica Internazionale

Cerca nel blog

martedì 22 luglio 2014

الحاجة لفرض عقوبات أوروبية ضد روسيا

نهاية مأساوية للالماليزية الطائرة إجبار أعضاء الاتحاد الأوروبي لمراجعة البنود الفردية التي تتكون صورة غير متجانسة جدا في بروكسل، غير قادر على العثور على اتجاه مشترك لتطوير إجابة واضحة لسلوك روسيا. احتمال أكبر هو أن المتمردين الموالين لروسيا ضربت خط الطيران مع الأسلحة التي قدمتها موسكو، وعلى الرغم من محاولات الكرملين الخرقاء لتنسب مسؤولية ما حدث في كييف، وهذا يضع الدول الأوروبية، على الرغم من مختلف في مواقفهم إلى روسيا، لإعطاء رد فعل قادرة على معاقبة موسكو. حاليا الانقسام الواضح، مع دول الشرق، الذي كان ينتمي إلى حلف وارسو، الذين دعموا دائما الحاجة إلى استجابات قوية قادرة على الحد من القومية الروسية، على الدول الغربية الأخرى، والتي لأسباب اقتصادية أبدا صراحة أعلنت، أنها عقدت موقفا أكثر تصالحية، ويمر الى حل دبلوماسي الأنسب لتسوية القضية. في الحقيقة حول الانتهاكات الصارخة الروسية للقانون الدولي كان هناك، من جانب دول أوروبا الغربية، والاعتراف الكافي للجريمة، ولكن سياسة تصالحية جدا مع موسكو، التي، مع ذلك، يجب أن تأخذ بعين الاعتبار تفاقم الوضع. حتى من دون سقوط ضحايا من المدنيين من البلدان ذات السؤال الأوكرانية لم يكن لديهم للقيام، وكان الضحايا أن تكون كافية في المناطق المتنازع عليها لوضع استراتيجية لاحتواء الأزمة. لا بد، مع ذلك، أن تحدد أيضا أن الولايات المتحدة نفسها، على الرغم يجريها أعضاء في الاتحاد الأوروبي وحلف شمال الأطلسي ينتمون سابقا إلى دائرة النفوذ السوفياتي، فإنها حافظت على الانظار نحو موسكو، والتي عملت للحد من عملها. وقد ركزت العقوبات الامريكية على الأحرف الفردية والقليل آخر، التدابير لا تزال بعيدة عن اتخاذ روسيا تكف عن عملها توسعية. الرغبة في عدم الصدام مع الكرملين، وليس ذلك بكثير من وجهة نظر عسكرية، ولكن خصوصا من سياسية ودبلوماسية حصلت على عكس النتيجة المرجوة. في هذا السياق، والحقيقة المأساوية لطائرة ماليزية يأخذ شكل ظرف ضمانات، ولكنها تعمل للإشارة إلى أن مستوى عال من خطر على الاستقرار من قبل الأطراف المعنية الإقليمية والعالمية التي تحققت. وتستمد المقاومة من المملكة المتحدة وألمانيا وفرنسا وإيطاليا من ضرورة المالية والاقتصادية والطاقة، والذي ربط من خلال العقود التجارية الكبيرة، هذه الدول مع روسيا؛ إذا كان الموقف الأولي الذي يحبذ الحوار، يمكن بالتأكيد أن تدرج ذلك، فشل هذه الاستراتيجية يتطلب إعادة النظر في العلاقات الدبلوماسية مع الكرملين: حتى لو كان الواقع كما قتل طائرة يساعد على جعل التغيير انقياد أوروبا الغربية، وهيبة من هذه البلدان، ونتيجة للاتحاد الأوروبي، وحتما أن يتعرض للخطر. النتيجة المراد تحقيقها هو نبذ الخطط الروسية لزعزعة استقرار أوكرانيا، والتي دفعت بالفعل ثمنا باهظا من الطرح في شبه جزيرة القرم، وتحقيق السلام في المنطقة. حتما، فإن الخطوة الأولى في تحديد مسؤولية ما حدث للطائرة الملايو، ولكن هذا الجانب، لا غنى عنها، ويمكن تشديد موسكو لا يزال أكثر من ذلك، إذا ثبت أنه من مسؤولية الحادث. لم يتم الإعلان عن أي مفاوضات من السهل جدا وهذا هو السبب يجب أن تكون روسيا تخضع لعقوبات فعالة إجباره على سحب الدعم والأسلحة للمتمردين الموالين لروسيا. يجب بوتين الخضوع لعزلة دبلوماسية أن يقلل رضخت، من خلال مقاطعة الشركات الروسية والتكنولوجيا الإمدادات قبالة، التي تعتمد بشكل متزايد على روسيا لتنفيذ التصنيع فيها. للقيام بذلك، وليس فقط إرادة دول أوروبا الشرقية، ولكن من الضروري أن هؤلاء في الغرب لزيادة الضغط على الذهاب أيضا لتلبية الانتقام الاقتصادي المتبادل. للقيام بذلك، وهي سياسة موحدة في السياق الأوروبي، وحماية الأفراد الذين تعرضوا في النشاط المعاقبة الدولية، فرصة لتطوير استراتيجية شاملة للمستقبل، نظرا إلى أن هذه الحالات من المحتمل أن تكون موجودة على نحو متزايد في نظرة عامة دولية في سيناريو العالمية ملحوظ نحو متزايد من قبل ولكن معالم تتأثر الأوضاع المستجدة، والتي تحددها الجهات الفاعلة الدولية مع الأهداف الجديدة.

lunedì 21 luglio 2014

Per la Palestina è il momento di ricorrere agli organismi internazionali che tutelano i diritti civili

Quella che Israele sta conducendo nella striscia di Gaza è una azione in palese violazione delle norme di diritto internazionale, nella quale si prefigura il reato di genocidio. L’azione indiscriminata condotta contro le milizie di Hamas non è stata affatto selettiva, come il governo di Tel Aviv ha più volte annunciato, ma ha colpito ben più civili che appartenenti ai corpi militari dell’organizzazione che gestisce Gaza. La popolazione della striscia, oltre alle vittime deve subire la distruzione dei propri averi, lo sradicamento dalle proprie abitazioni ed attività lavorative, peraltro scarse per la politica di isolamento in cui Israele ha tenuto Gaza in tutti questi anni, ripercussioni permanenti sullo stato di salute futuro di chi avrà la fortuna di non essere colpito dagli ordigni intelligenti dell’esercito di Tel Aviv. Sono metodi che richiamano episodi molto tristi, accaduti circa settanta anni prima, che gli stessi israeliani dovrebbero rammentare molto bene e non infliggere ad altri. La giustificazione dell’autodifesa non sembra essere appropriata: la forte differenza di forze in campo non giustifica un tale accanimento, e proprio la parte più forte dovrebbe evitare di mostrare i muscoli in maniera così plateale e cercare un accordo degno di questo nome, anziché proporre continuamente soluzioni vantaggiose soltanto ad una parte. Alla base di questo stato di cose, nonostante le affermazioni israeliane, vi è una situazione di tensione creata ad arte da Tel Aviv, che ha rimandato continuamente, anche grazie all’inerzia americana, le trattative di pace, cui dovevano seguire quelle per la creazione dello stato palestinese. Il governo di Netanyahu è un esecutivo autoritario ma non autorevole, ostaggio di alchimie politiche, cui deve la sopravvivenza. Il vero nodo centrale è il rifiuto alla politica della costruzione indiscriminata degli insediamenti, che sottrae territorio ai palestinesi ed infrange gli accordi del 1967, considerati la base da cui partire per risolvere la questione palestinese. Senza una condotta leale su questo punto, mai tenuta da Tel Aviv, era inevitabile che i palestinesi rifiutassero ogni altra trattativa. Questo, però, ha creato una esasperazione difficilmente controllabile tra i palestinesi, che pare creata appositamente dagli israeliani, per poi giustificare le azioni di questi giorni. Anche se è inutile andare a cercare i primi responsabili di questa annosa situazione, sarebbe il caso che le potenze occidentali, ex colonialiste, si impegnassero in prima persona per porre fine a sofferenze che si verificano a poche ore di volo dal vecchio continente. Occorrerebbe mettere riparo alle violazioni che lo stato di Israele commette in nome della sua sopravvivenza, che in realtà è sottrazione alle legittime proprietà palestinesi, che hanno provocato lo spostamento (deportazione?) massiccio di grosse quantità di persone, con il conseguente isolamento, che ne ha provocato un impoverimento economico, portandole a livelli di pura sopravvivenza. Questi atti, pur essendo contrari al diritto internazionale, ai principi istituzionali delle Nazioni Unite ed anche alla Convenzione di Ginevra, non hanno mai prodotto adeguate risposte dalla comunità internazionale contro Tel Aviv, se non un sempre crescente isolamento politico, che non si è mai tradotto in azione preventiva per impedire le iniziative militari israeliane. Tuttavia nel 2012, con il giudizio contrario di Israele e Stati Uniti, la Palestina è stata ammessa, con il ruolo di paese osservatore, all’assemblea dell’ONU, grazie ad una maggioranza schiacciante tra gli stati membri. Se questo status giuridico non consente ai palestinesi il diritto di voto, permette l’adesione alle convenzioni internazionali che sono depositati presso l’ONU, tra cui vi è quella relativa alla salvaguardia dei diritti umani. Ciò permette di aprire contenziosi presso la Corte internazionale di giustizia e la Corte penale internazionale. Fino a questo punto la condotta di Abu Mazen è stata prudente su questo argomento, non volendo esasperare l’uso di questi strumenti, tuttavia occorre dire che, alla luce degli sviluppi attuali, un ricorso preventivo, ad esempio sulle condizioni di vita imposte da Israele agli abitanti di Gaza o sulle costruzioni abusive degli insediamenti, avrebbe avuto il merito di concentrare maggiormente l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale sulla condotta israeliana, andando a costituire un possibile argine preventivo. Abu Mazen ha agito in modo cauto per non compromettere le possibili trattative, ma questa tattica si è rivelata perdente, perché a Tel Aviv non solo non hanno apprezzato il gesto, ma ne hanno approfittato per agire in stato di impunità. Ora per i palestinesi è giunto il momento di agire presso gli organismi internazionali preposti a tutelare i diritti civili, solo con questa risposta potranno costringere Israele e cambiare le sue modalità di azione. Nello stesso tempo devono essere coinvolte tutte le organizzazioni internazionali, come la UE e la Lega Araba, per fermare le violenze israeliane, ma anche la sconsiderata azione di Hamas, che si ostina ad un lancio di missili inutile, che serve solo a Tel Aviv a giustificare la propria invasione. In questa ottica sarà essenziale per raggiungere risultati in tempi brevi, che devono essere concentrati per fermare la violenza a Gaza, quelle potenze regionali come l’Egitto e la Turchia che possono influire sul breve periodo, l’obiettivo di un cessate il fuoco generalizzato.

Palestine is the moment to turn to international organizations that protect civil rights

What Israel is conducting in the Gaza Strip is an action in blatant violation of international law, in which it prefigures the crime of genocide. The action against the militias conducted indiscriminate Hamas was not selective at all, as the government of Tel Aviv has repeatedly announced, but hit far more civilians than military forces belonging to the organization that runs Gaza. The population of the strip, as well as victims must endure the destruction of their belongings, uprooting from their homes and work activities, however, limited to the policy of isolation in which Israel took Gaza in all these years, permanent impact on the health of future of those who have the good fortune not to be impressed by the smart bombs army of Tel Aviv. Are methods that draw very sad episode, which occurred about seventy years ago, that the Israelis themselves should remember very well and do not impose on others. The justification of self does not seem to be appropriate: the strong difference of forces in the field does not justify such determination, and right of the stronger party should avoid flex its muscles in a manner so blatant and seek an agreement worthy of the name, instead of proposing continuously profitable solutions to only a part. At the base of this state of affairs, despite Israeli claims, there is a situation of tension crafted from Tel Aviv, who has continually postponed, thanks to the inertia American, peace negotiations, which were to follow those for creating of a Palestinian state. The Netanyahu government is an authoritative but not authoritarian executive hostage to political alchemy, which must survive. The real crux is the rejection of the policy of indiscriminate construction of settlements, which subtracts territory to the Palestinians and violates the agreements of 1967 and considered the basis from which to resolve the Palestinian issue. Without a loyal conduct on this point, never to be held in Tel Aviv, it was inevitable that the Palestinians refused any negotiation. However, this has created a difficult to control exasperation among Palestinians, who seems primed by the Israelis, and then justify the actions of these days. Although it is useless to look primarily responsible for this long-standing situation, it would be the case that the Western powers, the former colonialist, undertook in person to put an end to the suffering that occur in a few hours flight from the old continent. Shelter should be put to the violations that the state of Israel commits in the name of survival, which is actually subtracting the legitimate Palestinian property, which resulted in the displacement (deportation?) Massif of large amounts of people, resulting in insulation, which caused an economic impoverishment to levels of survival. These acts, despite being contrary to international law, the institutional principles of the United Nations and also the Geneva Convention, have never produced adequate responses by the international community against Tel Aviv, but a growing political isolation, which has never been translated in preventive action to prevent the Israeli military initiatives. However in 2012, with the judgment, contrary to Israel and the United States, Palestine was accepted, with the role of an observer country, the Assembly of the UN, thanks to an overwhelming majority of member states. If this legal status does not allow Palestinians the right to vote, allowing the accession to international conventions that are deposited with the United Nations, one of which is that relating to the protection of human rights. This allows you to open dispute before the International Court of Justice and the International Criminal Court. Up to this point the conduct of Abu Mazen has been prudent on this topic, not wanting to exacerbate the use of these tools, however, it must be said that, in light of current developments, a prior appeal, such as living conditions imposed by Israel Gazans or the illegal construction of settlements, would have the merit of concentrating the attention of international public opinion on the conduct of Israel's going to be a bank can estimate. Abbas has acted cautiously in order not to jeopardize the possible negotiations, but this tactic proved to be the loser, because in Tel Aviv not only did not appreciate the gesture, but we have the opportunity to act in a state of impunity. Now for the Palestinians now is the time to take action in international bodies responsible for the protection of civil rights, only with this response and will force Israel to change its mode of action. At the same time need to be involved all the international organizations, such as the EU and the Arab League to stop the violence in Israel, but also the reckless actions of Hamas, which is so determined to launch a missile useless, that only serves to Tel Aviv justify its invasion. In this context it will be essential to achieve results quickly, you need to be focused to stop the violence in Gaza, those regional powers such as Egypt and Turkey, which could impact the short term, the goal of a general cease-fire.

Palestina es el momento de recurrir a las organizaciones internacionales que protegen los derechos civiles

Lo que Israel está llevando a cabo en la Franja de Gaza es una acción en violación flagrante del derecho internacional, en el que se prefigura el delito de genocidio. La acción contra las milicias realizó indiscriminada Hamas no era selectiva en absoluto, ya que el gobierno de Tel Aviv ha anunciado en varias ocasiones, pero golpeó a muchos más civiles que las fuerzas militares que pertenecen a la organización que gobierna Gaza. La población de la franja, así como las víctimas tienen que soportar la destrucción de sus pertenencias, el desarraigo de sus hogares y las actividades de trabajo, sin embargo, limitarse a la política de aislamiento en la que Israel tomó Gaza en todos estos años, el impacto permanente sobre la salud del futuro de los que tienen la suerte de no quedar impresionado por las bombas inteligentes ejército de Tel Aviv. Son métodos que dibujan muy triste episodio, que ocurrió hace unos setenta años que los propios israelíes deben recordar muy bien y no imponer a los demás. La justificación de sí mismo no parece ser apropiado: la fuerte diferencia de fuerzas en el campo no justifica tal determinación, ya la derecha de la parte más fuerte debe evitar flexionar sus músculos de una manera tan evidente y buscar un acuerdo digno de este nombre, en lugar de proponer soluciones continuamente rentables a sólo una parte. En la base de este estado de cosas, a pesar de las afirmaciones israelíes, hay una situación de tensión en un acabado de Tel Aviv, que ha aplazado continuamente, gracias a la inercia de América, las negociaciones de paz, que iban a seguir a aquellos para la creación de de un Estado palestino. El gobierno de Netanyahu es un rehén ejecutivo autoritario pero no autoritario a la alquimia política, que debe sobrevivir. El verdadero quid es el rechazo a la política de la construcción indiscriminada de los asentamientos, lo que resta territorio a los palestinos y viola los acuerdos de 1967 y considerado como la base desde la que resolver la cuestión palestina. Sin una conducta leal en este punto, nunca, que se celebrará en Tel Aviv, era inevitable que los palestinos se negaron cualquier negociación. Sin embargo, esto ha creado una difícil controlar la exasperación entre los palestinos, que parece preparado por los israelíes, y luego justificar las acciones de estos días. A pesar de que es inútil buscar el principal responsable de esta situación desde hace mucho tiempo, sería el caso de que las potencias occidentales, el antiguo colonialista, se comprometieron personalmente a poner fin al sufrimiento que se producen en algunas horas de vuelo desde el viejo continente. Shelter se someta a las violaciónes de que el estado de Israel comete en nombre de la supervivencia, que en realidad está restando la propiedad palestina legítima, lo que provocó el desplazamiento (la deportación?) Macizo de grandes cantidades de personas, lo que resulta en el aislamiento, lo que causado un empobrecimiento económico a los niveles de supervivencia. Estos actos, a pesar de ser contrario al derecho internacional, los principios institucionales de las Naciones Unidas, así como la Convención de Ginebra, nunca han producido una respuesta adecuada de la comunidad internacional en contra de Tel Aviv, sino un aislamiento político cada vez mayor, que nunca se ha traducido en una acción preventiva para evitar que las iniciativas militares israelíes. Sin embargo, en 2012, con el juicio, en contra de Israel y Estados Unidos, Palestina fue aceptada, con el papel de país observador, la Asamblea de la ONU, gracias a una abrumadora mayoría de los Estados miembros. Si esta situación jurídica no permite a los palestinos el derecho al voto, lo que permite la adhesión a los convenios internacionales que se depositan en las Naciones Unidas, una de ellas es la relativa a la protección de los derechos humanos. Esto le permite abrir controversia ante la Corte Internacional de Justicia y la Corte Penal Internacional. Hasta este punto la conducta de Abu Mazen ha sido prudente en este tema, porque no quería exacerbar el uso de estas herramientas, sin embargo, hay que decir que, a la luz de los acontecimientos actuales, un recurso anterior, tales como las condiciones de vida impuestas por Israel los habitantes de Gaza o la construcción ilegal de asentamientos, tendría el mérito de concentrar la atención de la opinión pública internacional sobre la conducta de Israel va a ser un banco puede estimar. Abbas ha actuado con cautela a fin de no poner en peligro las posibles negociaciones, pero esta táctica resultó ser el perdedor, ya que en Tel Aviv no sólo no apreciarán el gesto, pero tenemos la oportunidad de actuar en un estado de impunidad. Ahora, para los palestinos ahora es el momento de tomar acción en los organismos internacionales encargados de la protección de los derechos civiles, sólo con esta respuesta y que obligará a Israel a cambiar su modo de acción. Al mismo tiempo, deben participar todas las organizaciones internacionales, como la UE y la Liga Árabe para detener la violencia en Israel, sino también las acciones imprudentes de Hamas, que está tan decidido a lanzar un misil inútil, que sólo sirve a Tel Aviv justificar su invasión. En este contexto, será esencial para lograr resultados rápidamente, usted necesita estar centrado para detener la violencia en Gaza, esas potencias regionales como Egipto y Turquía, los cuales podrían tener un impacto a corto plazo, el objetivo de un alto el fuego general.

Palästina ist der Moment, an internationale Organisationen, die Bürgerrechte zu schützen, drehen

Was Israel im Gaza-Streifen die Durchführung ist eine Aktion, eine eklatante Verletzung des Völkerrechts, in der sie die Verbrechen des Völkermords vorwegnimmt. Die Aktion gegen die Milizen wahllose Hamas war nicht selektiv überhaupt, da die Regierung in Tel Aviv hat mehrfach angekündigt, aber schlagen weit mehr Zivilisten als Militärkräfte auf die Organisation, die Gaza läuft gehören. Die Bevölkerung des Streifens sowie Opfer müssen die Zerstörung ihrer Habseligkeiten zu ertragen, Entwurzelung aus ihren Häusern und Tätigkeiten jedoch auf die Politik der Isolation, in der Israel hat Gaza in all diesen Jahren beschränkt, permanente Auswirkungen auf die Gesundheit der zukünftigen von denen, die das Glück haben, nicht von der intelligenten Bomben Armee von Tel Aviv beeindruckt sein. Sind Methoden, die sehr traurig Episode, die vor etwa siebzig Jahren stattgefunden, dass die Israelis selbst sollte sehr gut daran erinnern und nicht anderen aufzuzwingen ziehen. Die Rechtfertigung der Selbst scheint nicht geeignet ist: die starke Differenz der Kräfte im Bereich rechtfertigt nicht eine solche Bestimmung, und rechts von der stärkeren Partei sollte die Muskeln in einer Art und Weise so krass zu vermeiden und suchen eine Vereinbarung der diesen Namen verdient, anstatt schlägt kontinuierlich profitable Lösungen nur auf einen Teil. An der Basis dieser Sachlage, trotz der israelischen Ansprüche, gibt es eine Situation der Spannung von Tel Aviv, die ständig verschoben, dank der Trägheit American, Friedensverhandlungen, die mit denen für die Erstellung waren folgen hat Handarbeit eines palästinensischen Staates. Die Netanjahu-Regierung ist eine maßgebliche, aber nicht autoritäre politische Geisel Alchemie, die überleben müssen. Der wirkliche Knackpunkt ist die Ablehnung der Politik des wahllosen Bau von Siedlungen, die Territorium an die Palästinenser subtrahiert und verstößt gegen die Vereinbarungen von 1967 und als die Basis, um die palästinensische Problem zu beheben. Ohne eine loyale Verhalten in diesem Punkt nie in Tel Aviv stattfinden, war es unvermeidlich, dass die Palästinenser lehnte jede Verhandlung. Dies hat jedoch eine schwierige geschaffen, um Ärger unter den Palästinensern zu steuern, die von den Israelis scheint grundiert und dann rechtfertigen, die Aktionen dieser Tage. Obwohl es ist sinnlos, vor allem für diese langjährige Situation verantwortlich zu suchen, wäre es der Fall, dass die Westmächte, der ehemalige Kolonialunternahm in Person, ein Ende des Leidens, die in ein paar Flugstunden von den alten Kontinent auftreten setzen. Shelter sollte den Verletzungen gesetzt werden, dass der Staat Israel begeht im Namen des Überlebens, die eigentlich Subtraktion ist die legitime palästinensische Eigenschaft, die in der Verschiebung (Deportation?) Massif von großen Mengen von Menschen, was zu Isolation, führte die verursachte einen wirtschaftlichen Verarmung auf ein Niveau des Überlebens. Diese Handlungen, obwohl sie gegen das Völkerrecht, die institutionellen Grundlagen der Vereinten Nationen und auch der Genfer Konvention noch nie angemessene Antworten von der internationalen Gemeinschaft gegen Tel Aviv, aber eine wachsende politische Isolation, die nie übersetzt wurde hergestellt in präventive Maßnahmen, um die israelische Militär Initiativen zu verhindern. Doch im Jahr 2012, mit dem Urteil im Gegensatz zu Israel und den Vereinigten Staaten, Palästina akzeptiert wurde, mit der Rolle eines Beobachters Land, der Versammlung der Vereinten Nationen, der dank einer überwältigenden Mehrheit der Mitgliedsstaaten. Wenn diese Rechtsform nicht möglich Palästinenser das Recht zu wählen, die den Beitritt zu internationalen Übereinkommen, die mit den Vereinten Nationen hinterlegt werden, von denen eine ist, dass auf den Schutz der Menschenrechte. Dies ermöglicht Ihnen, Streit vor dem Internationalen Gerichtshof und dem Internationalen Strafgerichtshof zu öffnen. Bis zu diesem Zeitpunkt das Verhalten von Abu Mazen hat zu diesem Thema klug, nicht zu wollen, um die Verwendung dieser Werkzeuge zu verschärfen, aber es muss gesagt werden, dass im Lichte der aktuellen Entwicklungen einer früheren Beschwerde, wie die Lebensbedingungen von Israel verhängten Menschen in Gaza oder der illegale Bau von Siedlungen, das Verdienst der Konzentration der Aufmerksamkeit der internationalen Öffentlichkeit auf das Verhalten Israels sein wird eine Bank einschätzen können müsste. Abbas hat vorsichtig, um nicht die möglichen Verhandlungen gefährden gehandelt, aber diese Taktik erwies sich als die Verlierer sein, denn in Tel Aviv nicht nur nicht die Geste zu schätzen wissen, aber wir haben die Möglichkeit, in einem Zustand der Straflosigkeit zu handeln. Jetzt für die Palästinenser jetzt ist die Zeit zum Handeln in internationalen Gremien für den Schutz der Bürgerrechte, nur mit dieser Reaktion verantwortlich sind, und wird Israel zwingen, seine Wirkungsweise zu ändern. Gleichzeitig müssen alle internationalen Organisationen wie der EU und der Arabischen Liga beteiligt werden, um die Gewalt in Israel zu stoppen, sondern auch die rücksichtslose Aktionen der Hamas, die so entschlossen, eine Rakete nutzlos zu starten ist, dass nur nach Tel Aviv dient Begründung für die Invasion. In diesem Zusammenhang wird es wichtig, schnell Ergebnisse zu erzielen, müssen Sie fokussiert werden, um die Gewalt in Gaza zu stoppen, diese Regionalmächte wie Ägypten und der Türkei, die kurzfristig auswirken könnte, das Ziel einer allgemeinen Waffenstillstand.

La Palestine est le moment de se tourner vers les organisations internationales qui protègent les droits civils

Ce qu'Israël mène dans la bande de Gaza est une action en violation flagrante du droit international, dans lequel il préfigure le crime de génocide. L'action contre les milices du Hamas menée sans discernement n'était pas sélective à tous, que le gouvernement de Tel-Aviv a annoncé à plusieurs reprises, mais a frappé beaucoup plus de civils que les forces militaires appartenant à l'organisation que dirige Gaza. La population de la bande, ainsi que les victimes doivent supporter la destruction de leurs biens, le déracinement de leurs maisons et les activités de travail, cependant, limités à la politique d'isolement dans lequel Israël a pris Gaza pendant toutes ces années, l'impact permanent sur ​​la santé de l'avenir de ceux qui ont la chance de ne pas être impressionné par la bombes intelligentes armée de Tel-Aviv. Sont des méthodes qui attirent très triste épisode, qui a eu lieu il ya soixante-dix ans, que les Israéliens eux-mêmes doivent se souvenir très bien et ne pas imposer aux autres. La justification de soi ne semble pas être le cas: la forte différence de forces sur le terrain ne justifie pas une telle détermination, et à droite de la partie la plus forte devrait éviter flex ses muscles d'une manière si flagrante et rechercher un accord digne de ce nom, au lieu de proposer des solutions rentables en permanence à une seule partie. A la base de cet état de choses, malgré les affirmations israéliennes, il ya une situation de tension conçu à partir de Tel Aviv, qui a constamment reportée, grâce à l'inertie américaine, les négociations de paix, qui devait suivre celles permettant de créer d'un Etat palestinien. Le gouvernement Netanyahu est un otage exécutif autoritaire, mais pas autoritaire à l'alchimie politique, qui doit survivre. Le point crucial est le rejet de la politique de construction de colonies de peuplement aveugle, qui soustrait le territoire aux Palestiniens et viole les accords de 1967 et considérée comme la base à partir de laquelle pour résoudre la question palestinienne. Sans une conduite fidèle sur ce point, de ne jamais être tenue à Tel-Aviv, il était inévitable que les Palestiniens ont refusé toute négociation. Cependant, cela a créé une situation difficile à contrôler exaspération chez les Palestiniens, qui semble amorcée par les Israéliens, puis justifier les actions de ces jours. Bien qu'il soit inutile de chercher le principal responsable de cette situation depuis longtemps, ce serait le cas que les puissances occidentales, l'ex-colonialiste, entrepris en personne pour mettre fin à la souffrance qui se produisent dans une heures de vol de l'ancien continent quelques-uns. Shelter devrait être mis sur les violations que l'Etat d'Israël commet au nom de la survie, qui est en fait à soustraire la propriété palestinienne légitime, ce qui a entraîné le déplacement (la déportation?) Massif de grandes quantités de personnes, entraînant l'isolation, qui provoqué un appauvrissement économique à des niveaux de survie. Ces actes, en dépit d'être contraire au droit international, les principes institutionnels de l'Organisation des Nations Unies, ainsi que la Convention de Genève, n'ont jamais produit des réponses adéquates par la communauté internationale contre Tel-Aviv, mais un isolement politique croissant, qui n'a jamais été traduit dans l'action préventive pour éviter que les initiatives militaires israéliennes. Cependant en 2012, à l'arrêt, contrairement à Israël et aux Etats-Unis, la Palestine a été acceptée, le rôle d'un pays observateur, l'Assemblée de l'ONU, grâce à une écrasante majorité des Etats membres. Si ce statut juridique ne permet pas aux Palestiniens le droit de vote, ce qui permet l'adhésion aux conventions internationales qui sont déposés auprès de l'Organisation des Nations Unies, dont l'une est celle relative à la protection des droits de l'homme. Cela vous permet d'ouvrir différend devant la Cour internationale de Justice et la Cour pénale internationale. Jusqu'à ce point, la conduite de Abou Mazen a été prudent sur ​​ce sujet, ne voulant pas aggraver l'utilisation de ces outils, mais il faut dire que, à la lumière des développements actuels, un appel antérieur, tels que les conditions de vie imposées par Israël Gazaouis ou la construction illégale de colonies, aurait le mérite de concentrer l'attention de l'opinion publique internationale sur la conduite d'Israël va être une banque peut estimer. Abbas a agi avec prudence afin de ne pas compromettre les négociations possibles, mais cette tactique s'est avéré être le perdant, car à Tel-Aviv, non seulement n'a pas apprécié le geste, mais nous avons la possibilité d'agir dans une situation d'impunité. Maintenant, pour les Palestiniens est maintenant le temps de prendre des mesures dans les instances internationales chargées de la protection des droits civils, seulement avec cette réponse et va forcer Israël à changer son mode d'action. Dans le même temps besoin d'être impliqué toutes les organisations internationales, comme l'Union européenne et la Ligue arabe pour arrêter la violence en Israël, mais aussi les actions irresponsables du Hamas, qui est si déterminé à lancer un missile inutile, qui ne sert qu'à Tel Aviv justifier son invasion. Dans ce contexte, il sera essentiel d'atteindre rapidement des résultats, vous devez être concentré pour arrêter la violence dans la bande de Gaza, les puissances régionales comme l'Egypte et la Turquie, qui pourraient avoir un impact à court terme, l'objectif d'un cessez-le-feu général.

Palestina é o momento de recorrer a organismos internacionais que protegem os direitos civis

O que Israel está realizando na Faixa de Gaza é uma ação em violação flagrante do direito internacional, em que se prefigura o crime de genocídio. A ação contra as milícias conduzido indiscriminado Hamas não foi seletivo em tudo, como o governo de Tel Aviv anunciou repetidamente, mas bateu muito mais civis do que as forças militares que pertencem à organização que governa Gaza. A população da faixa, bem como as vítimas devem suportar a destruição de seus pertences, arrancando de suas casas e as atividades de trabalho, no entanto, limitada à política de isolamento em que Israel tomou Gaza em todos estes anos, o impacto permanente sobre a saúde do futuro daqueles que têm a sorte de não ficar impressionado com o exército bombas inteligentes de Tel Aviv. São métodos que extraem episódio muito triste, o que ocorreu há cerca de 70 anos atrás, que os próprios israelenses deve se lembrar muito bem e não impor aos outros. A justificativa da auto não parece ser apropriado: a forte diferença de forças no campo não justifica tal determinação, e à direita da parte mais forte deve evitar flexionar seus músculos de uma forma tão descarada e buscar um acordo digno desse nome, em vez de propor soluções continuamente rentáveis ​​para apenas uma parte. Na base deste estado de coisas, apesar das reivindicações de Israel, há uma situação de tensão criados a partir de Tel Aviv, que tem continuamente adiado, graças à inércia norte-americano, as negociações de paz, que foram a seguir aqueles para a criação de de um Estado palestino. O governo Netanyahu é um refém executivo autoritário, mas não autoritário para alquimia política, que deve sobreviver. O verdadeiro ponto crucial é a rejeição da política de construção indiscriminada de assentamentos, que subtrai território aos palestinos e viola os acordos de 1967 e considerada a base a partir da qual para resolver o problema palestino. Sem uma conduta leal quanto a este ponto, nunca a ser realizada em Tel Aviv, era inevitável que os palestinos se recusaram qualquer negociação. No entanto, isso criou um difícil controlar exasperação entre os palestinos, que parece preparado pelos israelenses, e em seguida, justificar as ações desses dias. Embora seja inútil procurar o principal responsável por esta situação de longa data, que seria o caso de que as potências ocidentais, o ex-colonialista, empreendeu em pessoa para pôr fim ao sofrimento que ocorrem em algumas horas de vôo a partir do velho continente. Shelter deve ser colocado para as violações que o Estado de Israel comete em nome da sobrevivência, o que é, na verdade subtrair a propriedade palestiniano legítimo, o que resultou no deslocamento (deportação?) Maciço de grandes quantidades de pessoas, resultando em isolamento, que causou um empobrecimento económico para níveis de sobrevivência. Esses atos, apesar de ser contrário ao direito internacional, os princípios institucionais da Organização das Nações Unidas e também a Convenção de Genebra, nunca produziu respostas adequadas por parte da comunidade internacional contra Tel Aviv, mas um isolamento político crescente, que nunca foi traduzido em ações preventivas para evitar que as iniciativas militares israelenses. No entanto, em 2012, com o acórdão, ao contrário do Israel e os Estados Unidos, a Palestina foi aceita, com o papel de país observador, da Assembleia da ONU, graças a uma esmagadora maioria de Estados membros. Se este estatuto jurídico não permite que os palestinos o direito de voto, permitindo que a adesão às convenções internacionais que são depositados com as Nações Unidas, um dos quais é o relativo à proteção dos direitos humanos. Isso permite que você abra litígio no Tribunal Internacional de Justiça e do Tribunal Penal Internacional. Até este ponto, a conduta de Abu Mazen tem sido prudente sobre este tema, sem querer agravar o uso dessas ferramentas, no entanto, deve-se dizer que, à luz dos desenvolvimentos atuais, um apelo antes, tais como condições de vida impostas por Israel os moradores de Gaza ou a construção ilegal de assentamentos, teria o mérito de concentrar a atenção da opinião pública internacional sobre a conduta de Israel vai ser um banco pode estimar. Abbas tem agido com cautela, a fim de não comprometer as possíveis negociações, mas esta tática provou ser o perdedor, porque em Tel Aviv não só não aprecio o gesto, mas nós temos a oportunidade de atuar em um estado de impunidade. Agora, para os palestinos agora é a hora de agir nos organismos internacionais responsáveis ​​pela proteção dos direitos civis, somente com esta resposta e forçará Israel a mudar seu modo de ação. Ao mesmo tempo, precisam estar envolvidas todas as organizações internacionais, como a União Europeia ea Liga Árabe para acabar com a violência em Israel, mas também as ações imprudentes do Hamas, que é tão determinado a lançar um míssil inútil, que só serve para Tel Aviv justificar a sua invasão. Neste contexto, será essencial para alcançar resultados rapidamente, você precisa estar focado para acabar com a violência na Faixa de Gaza, essas potências regionais, como Egito e Turquia, que poderiam impactar a curto prazo, o objetivo de um cessar-fogo geral.