Politica Internazionale

Politica Internazionale

Cerca nel blog

venerdì 31 ottobre 2014

L'azione militare USA contro il califfato rischia di favorire Assad

Gli Stati Uniti ammettono che concentrare tutta la strategia militare contro lo stato islamico, ha finito per favorire Assad. I bombardamenti degli aerei americani contro le forze del califfato sono avvenute sia in Iraq, che in Siria, dove non sono state autorizzate,ma neppure contrastate da Damasco, neppure con proteste diplomatiche, tanto da fare propendere qualche analista per un nuovo ruolo di Assad nella veste di alleato americano. Questa ipotesi è stata smentita da Washington, che afferma di non potere sostenere politicamente e militarmente uno sforzo bellico su di un territorio così ampio. In realtà gli sforzi degli USA sarebbero ancora più concentrati sul suolo irakeno, tralasciando la difesa dei sunniti più moderati presenti in Siria, obiettivo sia delle forze del califfato che di quelle di Assad. In ogni caso è innegabile che il dittatore di Damasco abbia ottenuto dei benefici dalle azioni che hanno indebolito le forze dello stato islamico e che gli hanno permesso di concentrare la sua azione repressiva contro zone ben determinate del paese sotto controllo delle forze moderate. Assad sfrutta la concentrazione delle azioni militari americane contro il califfato e pone in essere una tattica che mira a conquistare più territorio possibile in vista di una fine del conflitto in modo da presentare al tavolo delle trattative una situazione a lui favorevole. Per questo motivo in molti ambienti statunitensi vengono  mosse critiche alla condotta della Casa Bianca, che in questo momento appare effettivamente più concentrata sulla salvaguardia dell’Iraq, con l’esclusione della città di Kobani dove si sono concentrati i bombardamenti in difesa dell’enclave curda. In Siria la situazione umanitaria è piuttosto critica nella zona dove si concentra l’azione di Assad favorito dal ritiro dei jihadisti. L’inviato dell’ONU, il diplomatico italiano ha proposto la creazione  di zone libere dal combattimento dove condensare la popolazione civile, da porre sotto l’egida della Nazioni Unite. Una di queste zone  sarebbe stata individuata nella città di Aleppo, sottoposta ad attacchi sia da parte dei ribelli, che delle forze regolari siriane. La simultanea situazione di avversità tra le forze ribelli moderate ed il governo di Damasco, contro lo stato islamico, riconosciuto da entrambe estremamente pericoloso, può favorire una soluzione politica che permetta alla popolazione civile di trovare una sorta di tregua dai combattimenti. Questo aspetto potrebbe però nascondere una tattica di Assad, resa a rinforzarlo sul terreno per la maggiore dotazione bellica, se questa ipotesi corrisponde a verità nascerebbe la necessità della presenza di una forza di interposizione neutrale, come i caschi blu, difficilmente reperibile in questa fase del conflitto. Tuttavia un eventuale negoziato potrebbe porre le basi per una soluzione politica del conflitto, con la controindicazione della continua presenza di Assad al tavolo delle trattative. Su questo aspetto le valutazioni americane non sono chiare, se Washington si è sempre dichiarata contraria alla permanenza al potere di Assad è anche vero che l’importanza del ruolo iraniano contro il califfato è cresciuta, mentre la questione del negoziato sul nucleare di Teheran continua a rivestire particolar importanza per Obama. Ponendo che la questione del califfato possa essere risolta, i tempi in cui potrà essere definita incideranno molto sulla presenza o meno di Assad ancora sulla scena. Per Damasco è importante che una eventuale risoluzione del conflitto non sia troppo veloce, perché potrebbe permettere agli USA ed ai suoi alleati come la Turchia e le monarchie del Golfo di concentrarsi sulla sconfitta del regime siriano. Se gli USA non vogliono doversi schierare apertamente in un conflitto contro Assad, come finora hanno evitato, dovrebbero intensificare gli aiuti alle forze moderate, come, invece, non pare avvenire. Sono stati diversi, infatti, gli appelli disattesi effettuati dalle forze moderate, che hanno anche contestato la scelta di difendere Kobani, senza una altrettanta concentrazione sulle zone siriane. La realtà è che è dall’inizio del conflitto siriano, ben prima che nascesse il califfato, che Washington non ha ancora preso una decisione seria e definitiva riguardo ad Assad e questa indecisione cronica è stato uno degli elementi che ha favorito la nascita dello stato islamico. Gli USA devono prendere una decisione su Damasco, altrimenti i sospetti che Assad sia diventato un alleato occulto diventerà sempre di più un interrogativo troppo imbarazzante. 

The US military action against the caliphate is likely to favor Assad

The United States admitted that concentrate all the military strategy against the Islamic state, has come to favor Assad. The bombing of the American aircraft against the forces of the caliphate were made both in Iraq and in Syria, where they have been authorized, but not opposed by Damascus, even with diplomatic protests, so much to do favor some analysts for a new role in Assad as an American ally. This hypothesis was disproved by Washington, who claims to be unable to support politically and militarily a war effort over a territory as large. In fact, the efforts of the United States would be even more focused on Iraqi soil, leaving the defense of the more moderate Sunnis in Syria, a goal of both the forces of the caliphate than those of Assad. However, it is undeniable that the dictator of Damascus has received benefits from the actions that have weakened the forces of the Islamic state, and that allowed him to focus its enforcement action against precisely defined areas of the country under the control of the forces of moderation. Assad exploits the concentration of American military action against the caliphate and puts in place a tactic that aims to conquer as much territory as possible with a view to ending the conflict in order to present to the negotiating table a situation favorable to him. For this reason, in many environments the United States are critical moves to the conduct of the White House, which at this time is actually more focused on the preservation of Iraq, with the exception of the city of Kobani where they are concentrated bombing in defense of Kurdish enclave . In Syria, the humanitarian situation is quite critical in the area where the action is concentrated Assad favored the withdrawal of the jihadists. The UN envoy, the Italian diplomat has proposed the creation of free zones where combat condense the civilian population, to be placed under the auspices of the United Nations. One of these areas would be located in the city of Aleppo, is under attack by the rebels, which the Syrian regular forces. The simultaneous situation of adversity moderated between the rebel forces and the government of Damascus, against the Islamic state, recognized by both extremely dangerous, can promote a political solution that will allow the civilian population to find some sort of respite from the fighting. This could, however, hide a tactic Assad, made to reinforce it on the ground for greater allocation of war, if this hypothesis is true would arise the necessity of the presence of a neutral peacekeeping force, as the blue helmets, hard to find at this stage of the conflict. However, any negotiations could lay the groundwork for a political solution to the conflict, with the continued presence of contraindications Assad to the negotiating table. On this aspect the feedback America are not clear, though Washington has always opposed to Assad's hold on power is also true that the importance of the role of Iran against the Caliphate has grown, while the issue of nuclear talks in Tehran continues to play particularly important for Obama. Assuming that the issue of the caliphate can be resolved, the time in which it can be defined much affect on whether or not Assad still on the scene. Damascus is important that a possible resolution of the conflict is not too fast, because it could allow the US and its allies such as Turkey and the Gulf monarchies to focus on the defeat of the Syrian regime. If the United States does not want openly having to deploy in a conflict against Assad, as they have so far avoided, should step up aid to moderate forces, as, on the other hand, does not seem to happen. They were different, in fact, rejected the appeals made ​​by the moderate forces, who also objected to the choice of defending Kobani without an equal focus on areas of Syria. The reality is that it is the beginning of the Syrian conflict, well before the birth of the Caliphate, which Washington has not yet made a final decision with respect to serious and chronic indecision Assad and this was one of the factors that has led to the birth of the Islamic state . The US must make a decision on Damascus, otherwise suspicions that Assad has become a secret ally become more and more a question too embarrassing.

La acción militar de Estados Unidos contra el califato es probable que favorezca a Assad

Los Estados Unidos admitió que concentre toda la estrategia militar contra el estado islámico, ha venido a favorecer a Assad. El bombardeo del avión estadounidense contra las fuerzas del califato se hicieron tanto en Irak como en Siria, donde han sido autorizados, pero no se opuso por Damasco, incluso con protestas diplomáticas, por lo que hay mucho que hacer a favor algunos analistas para un nuevo papel en el Assad como un aliado americano. Esta hipótesis fue desmentida por Washington, que afirma ser incapaz de apoyar política y militarmente una guerra sobre un territorio tan grande. De hecho, los esfuerzos de los Estados Unidos serían aún más centrado en suelo iraquí, dejando a la defensa de los sunitas más moderados en Siria, un objetivo tanto de las fuerzas del califato que los de Assad. Sin embargo, es innegable que el dictador de Damasco ha recibido beneficios de las acciones que han debilitado las fuerzas del Estado islámico, y que le permitió enfocar su acción legal en contra de las áreas definidas con precisión del país bajo el control de las fuerzas de la moderación. Assad explota la concentración de la acción militar estadounidense contra el califato y pone en marcha una táctica que tiene como objetivo conquistar tanto territorio como sea posible con el fin de poner fin al conflicto con el fin de presentar a la mesa de negociaciones una situación favorable para él. Por esta razón, en muchos entornos de los Estados Unidos son movimientos críticos a la conducta de la Casa Blanca, que en este momento es realmente más centrado en la preservación de Irak, con la excepción de la ciudad de Kobani donde se concentran los bombardeos en defensa del enclave kurdo . En Siria, la situación humanitaria es muy crítica en la zona donde se concentra la acción Assad favoreció la retirada de los yihadistas. El enviado de la ONU, el diplomático italiano ha propuesto la creación de zonas francas, donde se condensan combate a la población civil, que se coloca bajo los auspicios de las Naciones Unidas. Una de estas áreas estaría ubicada en la ciudad de Alepo, está bajo el ataque de los rebeldes, que las fuerzas regulares sirias. La situación simultánea de la adversidad moderado entre las fuerzas rebeldes y el gobierno de Damasco, contra el estado islámico, reconocido por ambos extremadamente peligroso, puede promover una solución política que permita a la población civil para encontrar algún tipo de respiro de los combates. Esto podría, sin embargo, esconde una Assad táctica, realizado para reforzar en el suelo de una mayor asignación de guerra, si esta hipótesis es verdadera surgiría la necesidad de la presencia de una fuerza de mantenimiento de la paz neutrales, como los cascos azules, difícil de encontrar en esta etapa de el conflicto. Sin embargo, las negociaciones podrían sentar las bases para una solución política al conflicto, con la continuación de la presencia de contraindicaciones Assad a la mesa de negociaciones. En este aspecto las votaciones Latina no están claras, aunque Washington se ha opuesto siempre a la espera de Assad en el poder también es cierto que la importancia del papel de Irán contra el Califato ha crecido, mientras que el tema de las conversaciones nucleares de Teherán sigue jugar particularmente importante para Obama. Suponiendo que la cuestión del califato se puede resolver, el tiempo en el que se puede definir tanto afecta o no a Assad todavía en la escena. Damasco es importante que una posible resolución del conflicto no es demasiado rápido, ya que podría permitir que los EE.UU. y sus aliados como Turquía y las monarquías del Golfo para centrarse en la derrota del régimen sirio. Si Estados Unidos no quiere abiertamente tener que desplegar en un conflicto contra Assad, ya que han evitado hasta ahora, deben intensificar la ayuda a las fuerzas moderadas, como, por otra parte, no parece que suceda. Eran diferentes, de hecho, rechazó las apelaciones presentadas por las fuerzas moderadas, que también se opusieron a la elección de la defensa de Kobani sin un enfoque de igualdad en las áreas de Siria. La realidad es que es el comienzo del conflicto sirio, mucho antes del nacimiento del Califato, que Washington aún no ha tomado una decisión final con respecto a la indecisión grave y crónica Assad y este fue uno de los factores que ha llevado al nacimiento del Estado islámico . Los EE.UU. deben tomar una decisión sobre Damasco, de lo contrario las sospechas de que Assad se ha convertido en un aliado secreto vuelto más y más una cuestión demasiado embarazoso.

Die US-Militäraktion gegen das Kalifat dürfte Assad begünstigen

Die Vereinigten Staaten zugelassen, dass alle militärischen Strategie gegen den islamischen Staat zu konzentrieren, ist gekommen, um Assad zu begünstigen. Die Bombardierung der amerikanischen Flugzeug gegen die Kräfte des Kalifats wurden sowohl im Irak und in Syrien, wo sie zugelassen worden, aber nicht durch Damaskus Gegensatz auch bei diplomatischen Protesten, so viel zu Gunsten einer neuen Rolle in der Assad tun einige Analysten als amerikanischer Verbündeter. Diese Hypothese wurde durch Washington, der nicht imstande zu sein politisch und militärisch einen Kriegseinsatz über ein Gebiet so groß unterstützt behauptet widerlegt. In der Tat würde die Bemühungen der Vereinigten Staaten zu sein noch fokussierter auf irakischem Boden, so dass die Verteidigung der moderateren Sunniten in Syrien, einem Ziel, sowohl die Kräfte des Kalifats als die von Assad. Es ist jedoch nicht zu leugnen, dass der Diktator von Damaskus hat profitiert von den Maßnahmen, die die Kräfte des islamischen Staates geschwächt haben empfangen, und das ermöglichte es ihm, seine Durchsetzungsmaßnahmen gegen genau definierte Gebiete des Landes unter der Kontrolle der Kräfte der Mäßigung zu konzentrieren. Assad nutzt die Konzentration der amerikanischen Militäraktion gegen das Kalifat und schafft einen Taktik, die, so viel Land wie möglich im Hinblick auf die Beendigung des Konflikts, um an den Verhandlungstisch zu präsentieren eine für ihn günstige Situation erobern will. Aus diesem Grund in vielen Umgebungen die Vereinigten Staaten sind entscheidend bewegt sich das Verhalten des Weißen Hauses, die zu diesem Zeitpunkt ist eigentlich mehr auf die Erhaltung des Irak, mit Ausnahme der Stadt Kobani wo sie konzentriert Bombenanschlag sind in der Verteidigung der kurdischen Enklave . In Syrien ist die humanitäre Lage in dem Gebiet, wo die Action konzentriert Assad begünstigt den Rückzug der Dschihadisten ziemlich kritisch. Der UN-Gesandte hat die italienischen Diplomaten die Schaffung von Freihandelszonen, wo Kampf kondensieren die Zivilbevölkerung, die unter der Schirmherrschaft der Vereinten Nationen gestellt werden vorgeschlagen. Einer dieser Bereiche würde in der Stadt Aleppo befinden, ist unter Beschuss von den Rebellen, die die syrischen regulären Truppen. Die gleichzeitige Situation der Not zwischen den Rebellen und der Regierung von Damaskus moderiert, gegen den islamischen Staat, sowohl extrem gefährlich erkannt wird, kann eine politische Lösung, mit denen die Zivilbevölkerung, eine Art Atempause von den Kämpfen zu finden zu fördern. Dies könnte jedoch zu verbergen eine Taktik Assad, gemacht, um ihn auf den Boden zu verstärken Forderung nach einer Aufstockung des Krieges, wenn diese Hypothese wahr wäre die Notwendigkeit der Anwesenheit einer neutralen Friedenstruppe auftreten, da die Blauhelme, schwer in dieser Phase finden der Konflikt. Allerdings könnten etwaige Verhandlungen die Grundlage für eine politische Lösung des Konflikts zu legen, mit der anhaltende Präsenz von Kontraindikationen Assad an den Verhandlungstisch. Zu diesem Aspekt das Feedback Amerika sind nicht klar, aber Washington hat immer Assads Machtposition gegenüber ist auch wahr, dass die Bedeutung der Rolle des Iran gegen das Kalifat ist gewachsen, während die Frage der Atomgespräche in Teheran weiterhin spielen für Obama besonders wichtig. Unter der Annahme, dass die Frage des Kalifats gelöst werden können, die Zeit, in der es viel definierten Einfluss auf, ob Assad noch auf der Szene werden. Damaskus ist wichtig, dass eine mögliche Lösung des Konflikts ist nicht zu schnell, weil es die USA und ihre Verbündeten wie der Türkei und die Golfmonarchien ermöglichen könnte, auf die Niederlage des syrischen Regimes zu konzentrieren. Wenn die Vereinigten Staaten wollen nicht offen mit den in einem Konflikt gegen Assad bereitstellen, wie sie bisher vermieden, sollte auf der anderen Seite intensivieren Beihilfen, die gemäßigten Kräfte, wie, scheint nicht zu passieren. Sie waren anders, in der Tat, hat die Klagen durch die gemäßigten Kräfte, die auch auf die Wahl der Verteidigung Kobani ohne gleich Schwerpunkt auf Gebieten Syriens widersprochen hat. Die Realität ist, dass es der Beginn der syrischen Konflikt, auch vor der Geburt des Kalifats, die Washington noch nicht auf schweren und chronischen Unentschlossenheit Assad machte eine endgültige Entscheidung mit Respekt und das war einer der Faktoren, die zur Entstehung des islamischen Staates geführt hat . Die USA müssen eine Entscheidung über Damaskus machen, sonst Verdacht, dass Assad hat sich zu einem geheimen Verbündeten mehr und mehr eine Frage zu peinlich.

L'action militaire américaine contre le califat est susceptible de favoriser Assad

Les États-Unis ont admis que concentrer toute la stratégie militaire contre l'Etat islamique, est venu à favoriser Assad. Le bombardement de l'aviation américaine contre les forces du califat ont été faites à la fois en Irak et en Syrie, ils ont été autorisés, mais pas d'opposition de Damas, même avec des protestations diplomatiques, tant à faire faveur des analystes pour un nouveau rôle dans Assad comme un allié américain. Cette hypothèse a été réfutée par Washington, qui prétend être incapable de soutenir politiquement et militairement un effort de guerre sur un territoire aussi vaste. En fait, les efforts des États-Unis seraient encore plus ciblée sur le sol irakien, laissant la défense des sunnites plus modérés en Syrie, un objectif à la fois les forces du califat que ceux de Assad. Cependant, il est indéniable que le dictateur de Damas a reçu des prestations des actions qui ont affaibli les forces de l'Etat islamique, et qui lui a permis de concentrer ses mesures d'exécution contre des zones bien déterminées du pays sous le contrôle des forces de la modération. Assad exploite la concentration de l'action militaire américaine contre le califat et met en place une tactique qui vise à conquérir le plus de territoire possible en vue de mettre fin au conflit en vue de présenter à la table de négociation une situation favorable pour lui. Pour cette raison, dans de nombreux environnements les Etats-Unis sont coups critiques à la conduite de la Maison Blanche, qui en ce moment est en fait plus axé sur la préservation de l'Irak, à l'exception de la ville de Kobani où ils sont concentrés les bombardements de la défense de l'enclave kurde . En Syrie, la situation humanitaire est très critique à l'endroit où l'action se concentre Assad a favorisé le retrait des djihadistes. L'émissaire de l'ONU, le diplomate italien a proposé la création de zones franches où les combats condenser la population civile, à être placé sous les auspices de l'Organisation des Nations Unies. L'un de ces domaines seraient situés dans la ville d'Alep, est sous attaque par les rebelles, où les forces régulières syriennes. La situation simultanée de l'adversité modérée entre les forces rebelles et le gouvernement de Damas, contre l'Etat islamique, reconnu par tous les deux extrêmement dangereux, peut promouvoir une solution politique qui permettra à la population civile de trouver une sorte de répit dans les combats. Cela pourrait, cependant, cacher un Assad tactique, fait à renforcer sur le sol pour une meilleure répartition de la guerre, si cette hypothèse est vraie résulterait la nécessité de la présence d'une force de maintien de la paix neutre, que les casques bleus, difficile de trouver à ce stade de le conflit. Toutefois, les négociations pourraient jeter les bases d'une solution politique au conflit, avec la présence continue de contre-Assad à la table des négociations. Sur cet aspect de la rétroaction Amérique ne sont pas claires, bien que Washington a toujours opposé à l'emprise d'Assad sur le pouvoir est également vrai que l'importance du rôle de l'Iran contre le califat a augmenté, tandis que la question de pourparlers sur le nucléaire à Téhéran continue à jouer particulièrement important pour Obama. En supposant que la question du califat peut être résolu, le délai dans lequel il peut être défini beaucoup affecte ou non Assad toujours sur la scène. Damas est important qu'une éventuelle résolution du conflit ne soit pas trop rapide, car elle pourrait permettre aux Etats-Unis et ses alliés comme la Turquie et les monarchies du Golfe à se concentrer sur la défaite du régime syrien. Si les Etats-Unis ne veulent pas avoir ouvertement à se déployer dans un conflit contre Assad, comme ils l'ont jusqu'ici évité, devrait renforcer l'aide aux forces modérées, comme, d'autre part, ne semble pas se produire. Ils étaient différents, en fait, a rejeté les appels lancés par les forces modérées, qui a également contesté le choix de défendre Kobani sans un accent égal sur les zones de la Syrie. La réalité est qu'il est le début du conflit syrien, bien avant la naissance du califat, que Washington n'a pas encore pris une décision finale à l'égard de l'indécision grave et chronique Assad et ce fut l'un des facteurs qui a conduit à la naissance de l'Etat islamique . Les États-Unis devons prendre une décision sur Damas, autrement soupçons que Assad est devenu un allié secret de plus en plus une question trop embarrassant.

A ação militar dos EUA contra o califado é susceptível de favorecer Assad

Os Estados Unidos admitiram que concentrar toda a estratégia militar contra o Estado islâmico, veio a favorecer Assad. O bombardeio da aeronave americana contra as forças do califado foram feitas tanto no Iraque e na Síria, onde foram autorizados, mas não a oposição de Damasco, mesmo com protestos diplomáticos, tanto para fazer favor alguns analistas para um novo papel no Assad como um aliado americano. Esta hipótese foi refutada por Washington, que afirma ser incapaz de sustentar politicamente e militarmente um esforço de guerra sobre um território tão grande. De fato, os esforços dos Estados Unidos seria ainda mais focado em solo iraquiano, deixando a defesa dos sunitas mais moderados na Síria, uma meta de tanto as forças do califado que os de Assad. No entanto, é inegável que o ditador de Damasco recebeu benefícios a partir das ações que enfraqueceram as forças do Estado islâmico, e que lhe permitiu centrar a sua acção contra áreas bem definidas do país sob o controle das forças da moderação. Assad explora a concentração da ação militar americana contra o califado e coloca no lugar uma tática que visa conquistar o máximo de território possível, com vista a pôr termo ao conflito, a fim de apresentar à mesa de negociações uma situação favorável para ele. Por esta razão, em muitos ambientes Estados Unidos são movimentos fundamentais para a condução da Casa Branca, que neste momento é realmente mais focado na preservação do Iraque, com exceção da cidade de Kobani onde se concentram bombardeio em defesa do enclave curdo . Na Síria, a situação humanitária é bastante crítica na área onde a ação está concentrada Assad favoreceu a retirada dos jihadistas. O enviado da ONU, o diplomata italiano propôs a criação de zonas francas, onde combate condensam a população civil, a ser colocado sob os auspícios das Nações Unidas. Uma dessas áreas seria localizado na cidade de Aleppo, está sob ataque de rebeldes, que as forças regulares sírias. A situação simultânea de adversidade moderado entre as forças rebeldes e do governo de Damasco, contra o Estado islâmico, reconhecido por ambos extremamente perigoso, pode promover uma solução política que permita que a população civil para encontrar algum tipo de trégua dos combates. Isso pode, no entanto, esconde uma Assad tática, feito para reforçá-lo no chão para maior alocação de guerra, se esta hipótese é verdadeira surgiria a necessidade da presença de uma força de paz neutra, como os capacetes azuis, difícil de encontrar nesta fase da o conflito. No entanto, qualquer negociação poderia lançar as bases para uma solução política para o conflito, com a presença contínua de contra-Assad à mesa de negociações. Sobre este aspecto o feedback América não são claras, embora Washington sempre se opôs à espera de Assad no poder também é verdade que a importância do papel do Irã contra o Califado cresceu, enquanto a questão de negociações nucleares em Teerã continua a jogar particularmente importante para Obama. Supondo-se que a questão do califado pode ser resolvido, o tempo em que ela pode ser definida tanto efeito sobre se deve ou não Assad ainda em cena. Damasco é importante que uma possível resolução do conflito não é muito rápido, pois poderia permitir que os EUA e seus aliados, como a Turquia e as monarquias do Golfo para se concentrar na derrota do regime sírio. Se os Estados Unidos não querem ter abertamente para implantar em um conflito contra Assad, como eles têm até agora evitado, deve reforçar a ajuda às forças moderadas, como, por outro lado, não parece acontecer. Eles eram diferentes, de fato, rejeitou os apelos feitos pelas forças moderadas, que também se opuseram à escolha de defender Kobani sem um foco igual nas áreas da Síria. A realidade é que é o início do conflito sírio, bem antes do nascimento do Califado, que Washington ainda não tomou uma decisão final com respeito à indecisão grave e crônica Assad e este foi um dos fatores que levou ao nascimento do Estado islâmico . Os EUA devem tomar uma decisão sobre Damasco, caso contrário, as suspeitas de que Assad se tornou um aliado secreto tornar-se cada vez mais uma questão muito embaraçoso.

Военные действия США против халифата, скорее всего, в пользу Асада

Соединенные Штаты признали, что сосредоточиться всю военную стратегию против исламского государства, пришел в пользу Асада. Бомбардировки американской авиации против сил халифата были сделаны как в Ираке, и в Сирии, где была разрешена, но не против Дамаска, даже с дипломатическими протестами, так, чтобы сделать одолжение некоторых аналитиков для новой роли в Асадом как союзника Америки. Эта гипотеза была опровергнута Вашингтоне, который утверждает, что не в состоянии поддерживать в политическом и военном военный усилия над территорией как большой. На самом деле, усилия США будет еще больше ориентирован на иракской земле, оставляя оборону более умеренных суннитов в Сирии, цель обеих сил халифата, чем у Асада. Тем не менее, нельзя отрицать, что диктатор Дамаске получил выгоду от действий, которые ослабили силы исламского государства, и что позволило ему сосредоточить свое принудительные действия против точно определенных районах страны под контролем сил умеренности. Асад использует концентрацию американской военной акции против халифата и ставит на место тактику, направленную на завоевание столько территории, сколько возможно, с целью прекращения конфликта, чтобы представить к столу переговоров обстановку, благоприятную для него. По этой причине, во многих средах Соединенные Штаты являются критическими перемещается в ведении Белого дома, который в это время на самом деле больше сосредоточены на сохранении Ирака, за исключением города Kobani где они сосредоточены бомбардировки в защиту курдского анклава , В Сирии, гуманитарная ситуация довольно критически в области, где действие сосредоточено Асад выступает за вывод джихадистов.Посланник ООН, итальянский дипломат предложил создать свободные зоны, где боевая конденсируются гражданское население, чтобы быть помещены под эгидой Организации Объединенных Наций. Один из этих областей будет находиться в городе Алеппо, находится под атакой повстанцев, которые сирийские регулярные войска. Одновременное ситуация невзгод модератора между силами повстанцев и правительства Дамаска, против исламского государства, признается как крайне опасно, может способствовать политическое решение, которое позволит гражданское население, чтобы найти какую-то передышку от боевых действий. Это может, однако, скрыть тактика Асада, сделанный, чтобы укрепить его на землю для большей выделении войны, если эта гипотеза верна возникнет необходимость в присутствии нейтрального миротворческих сил, а голубые каски, трудно найти на данном этапе конфликт. Тем не менее, любые переговоры могут заложить основу для политического решения конфликта, с постоянным присутствием противопоказаний Асада за стол переговоров. На этом аспекте обратная связь Америка не ясны, хотя Вашингтон всегда против удержания Асада на власть также верно, что важность роли Ирана против Халифата вырос, в то время как вопрос о ядерных переговоров в Тегеране продолжает играть особенно важно для Обамы. Если предположить, что вопрос о халифате может быть решен, время, в котором он может быть определена намного влияет на том, является ли Асад все еще на сцене. Дамаск важно, что это возможно разрешение конфликта является не слишком быстро, потому что она может позволить США и их союзников, таких как Турция и монархии Персидского залива, чтобы сосредоточиться на разгроме сирийского режима. Если Соединенные Штаты не хотят открыто необходимости развертывания в конфликте против Асада, как они до сих пор избегали, следует активизировать помощь умеренных сил, как, с другой стороны, кажется, не случится. Они были разные, на самом деле, отклонил жалобы сделанные умеренных сил, которые также возражали против выбора защищающейся Kobani без равного внимания на территории Сирии. Реальность такова, что это начало сирийском конфликте, а до рождения Халифата, который Вашингтон до сих пор не принял окончательного решения относительно серьезной и хронической нерешительности Асада, и это было одним из факторов, что привело к рождению исламского государства , США должны принять решение о Дамаске, в противном случае подозрения, что Асад стал тайный союзник становится все более и более вопрос слишком неловко.