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giovedì 6 luglio 2017

كوريا الشمالية: سلوك غامض من الصين وروسيا

وأكدت مصادر أمريكية حتى أن الصاروخ أطلق الماضي من كوريا الشمالية وسقط في المياه اليابانية، يمكن أن تصل إلى ولاية ألاسكا وثم ضرب الولايات المتحدة، كما بيونغ يانغ هددت مرارا وتكرارا. السيناريو الذي يطرح نفسه هو على الارجح الاكثر إثارة للقلق منذ نهاية الحرب الباردة. لا يمكنك إلقاء اللوم عليه في البيت الأبيض، عندما يقول أن الوضع الحالي هو بسبب الاستجابة الضعيفة للغاية على الاستفزازات الكورية الشمالية. سياسة الخط أوباما، للتركيز على عقوبات اقتصادية ودبلوماسية، ولم تهمل إلى حد كبير من قبل ترامب، الذي، على الرغم من التهديدات، لم تنفذ أي عمل عسكري، إن لم يكن المناورات المشتركة المعتادة مع القوات المسلحة لكوريا الجنوبية. ولكن السلوك الأمريكي، بدعم من أوروبا، لا يمكن أن يكون لها آثار عملية وملموسة، إذا كانت الدول الأخرى، على الرغم من توقيعها رسميا العقوبات، ثم تستمر في الحفاظ على العلاقات التجارية مع بيونغ يانغ. والواقع أن بكين حتى سجل زيادة في التجارة في الربع الأخير. إذا كان هذا هو الشك في أن الصين تستخدم كوريا الشمالية كعنصر ضغط على الولايات المتحدة، فإنه لن يكون من المستبعد جدا. من ناحية أخرى، الصين لديها مصلحة أن شبه الجزيرة الكورية لا تزال مقسمة إلى دولتين، لأنه في حال لم شمل ستكون له الغلبة سوف سيول وبكين لديها قوات الأميركية بصورة مباشرة على حدودها. إذا كانت هذه الفرضية صحيحة أجرى الصينية غامضة ومن شأنه أن يثبت خطيرة جدا. ترامب، على الرغم من وسائل سياسية كبيرة لها، ناشدت عدة مرات لبكين تمارس نفوذها على كوريا الشمالية لاعادة دولة أكثر هدوءا في المنطقة. ولكن علينا أن ندرك أن وراء الإعلانات الطقوس، وتميزت بكين قبل الجمود، والتي، في أحسن الأحوال أعطى الشجاعة للديكتاتور كوريا الشمالية. حتى الموقف الروسي، بعد أدرك الكرملين أنه لا يمكن أن تؤثر اللوبيات السياسية والعسكرية، ويبدو تغيرت ضد الولايات المتحدة: الخلاف بين واشنطن وموسكو على ضرورة فرض مزيد من العقوبات على بيونغ يانغ، يشهد أن المسافات بين البلدين هي أبعد ما تكون عن تقصير. قد يكون من الممكن ان الصين وروسيا، للاستيلاء على الضغط الكوري الشمالي لجلب الولايات المتحدة إلى رد فعل، والتي يمكن أن تولد حالة من عدم اليقين دولي كبير وتقويض القيادة الأميركية؟ الاحتمالات في السياسة الدولية لا حصر لها، ولكن طالما شعرت كوريا الشمالية صاروخا أنهم لا يستطيعون قطع المسافة من الولايات المتحدة، وكان من المستبعد جدا انتقام البنتاغون. اختبار صاروخ الماضي، ومع ذلك، فقد تغير كل شيء. واشنطن هو الآن في موقف الاضطرار للدفاع عن نفسها من هجوم نووي محتمل، بعد تلقيه تهديدات متكررة وصريحة. الشعور بأن الصين وروسيا لا تفعل ما يكفي للحد من فرص حدوث كارثة بداية لتصبح أكثر من اليقين. الانطباع هو أن بيونغ يانغ الوافدين إلى الحد الأقصى ثم تتوقف، ولكن الحقيقة هي، أنه عند هذه النقطة كان قد وصل أبدا. في السيناريوهات المحتملة التي لم تعد قادرة على تجاهل التدخل الوقائي، حتى لو كان محاولة لتدمير الترسانة النووية لبيونغ يانغ ليست سهلة. إن أسهل حل هو أن الصين كانت لتحديد أن سقوط الدكتاتورية الكورية الشمالية، والإبقاء على سيطرتها على البلاد: ان بكين لديها القوة العسكرية والاقتصادية للقيام بذلك، ولكن إذا ما استمر في الخط الحالي يعني أن هذه ليست نواياه. حرب تقليدية، من قبل الولايات المتحدة، وربما الحلفاء الإقليميين على الأرض بقيادة الولايات المتحدة، ويبدو أن التخلص منها، لأن من شأنه أن يوفر لك الوقت لبيونغ يانغ على تنفيذ تهديداتها النووية، وليس فقط للولايات المتحدة، ولكن أيضا ضد كوريا الجنوبية واليابان. الانتظار قد أبلى الولايات المتحدة، التي كانت في هذا الوقت ينبغي أن تأخذ الطريق السياسي، وخاصة مع بكين وموسكو، وهذا يضعهم في وضع غير مؤات، وهي الحالة التي يكون فيها التوتر يمكن أن يؤدي إلى تطورات خطيرة جدا.

La crisi migratoria come sintomo del fallimento dell'Europa

Il piano, che Bruxelles sta elaborando per gestire l’emergenza profughi, sembra basarsi su di un progetto che vuole coinvolgere i paesi africani per impedire le migrazioni. Al momento la distinzione che si attua è quella tra migranti per causa delle guerre, come i siriani, e migranti economici, mentre non vi è alcuna distinzione per chi è costretto ad emigrare dalle carestie di cibo e di acqua, per cui queste persone sono fatte rientrare nella categoria dei migranti economici. Queste distinzioni contengono in se una certa dose di ipocrisia, sopratutto se si pensa al trattamento riservato a quelli che fuggono realmente da conflitti presenti nelle loro zone di origine. Questa premessa è necessaria per inquadrare la situazione in cui l’unione intende muoversi per evitare che i problemi che sta patendo l’Italia, siano l’occasione di un grave conflitto diplomatico interno all’Europa. La posizione geografica del paese italiano favorisce il movimento migratorio dalla coste libiche, che si sta incrementando in maniera non più sostenibile per Roma; il problema è che questa emergenza non vuole essere suddivisa tra gli altri membri europei: all’ostilità più volte manifestata dai paesi dell’est europeo, si è aggiunta l’assenza di collaborazione dei maggiori paesi mediterranei, come Francia e Spagna. Inoltre vi è il ruolo, sempre più importante, giocato dalle Organizzazioni Internazionali non appartenenti all’Italia, che svolgono un ruolo meritevole, per quanto riguarda l’aspetto del salvataggio dei profughi, ma che non conducono queste persone nei porti dei loro paesi, ma in quelli più vicini, cioè sempre in Italia. La soluzione, nella prima fase, è quella di affidarsi ai libici per fermare il flusso dei migranti, attraverso una contribuzione economica sostanziosa; questa ipotesi presenta molte lacune, che, vanno, dalla reale volontà e capacità dei libici di svolgere questo compito, fino alla questione del trattamento ricevuto dai migranti, che, secondo numerose testimonianze, violerebbe i più elementari diritti delle persone. Questa soluzione, anche al netto delle perplessità sopra esposte, resta un piano di breve periodo, troppo soggetto a tante variabili, che ne possono precludere l’efficacia. Anche i maggiori contributi, previsti per l’Italia rappresentano una soluzione che deve essere intesa a gestire l’immediato, il proponimento è essenziale per evitare altre morti, ma non risolve la mancanza di coinvolgimento degli altri stati membri, condizione necessaria per una soluzione a livello europeo, quale elemento essenziale per continuare il dialogo tra i paesi all’interno dell’Unione. Sovvenzionare gli stati africani soltanto con denaro, una eventualità prevista da Bruxelles, appare ugualmente criticabile, sia perchè i governi ed i sistemi politici di questi stati presentano aspetti oscuri nella gestione della cosa pubblica, sia perchè sarebbe più utile sviluppare sistemi economici e produttivi in maniera congiunta, in modo da controllare direttamente l’impiego dei finanziamenti e la progressione dei progetti. Bloccare alla fonte il traffico migratorio è possibile soltanto consentendo una crescita dei paesi da dove questo fenomeno proviene, ciò è possibile con un impegno gravoso di risorse, non solo economiche, che soltanto una organizzazione sovranazionale come l’Unione Europea potrebbe garantire. Ma il problema è proprio questo: la mancata collaborazione all’Italia, lasciata sola, aldilà di tante parole, a gestire una situazione, che doveva essere più equamente divisa è il segnale e la conferma di una debolezza politica incapace di sorpassare le situazioni contingenti presenti nei singoli stati, come elezioni, gruppi di pressione al fine di potere avere una visione d’insieme, capace di permettere sforzi ed obiettivi comuni. L’incapacità di Bruxelles di gestire le crisi migratorie, probabilmente oltrepassa anche la questione finanziaria, che è stata centrale fino ad ora, proprio perchè investe la capacità di dimostrare che i valori democratici sui quali si fonda l’Europa non sono solo sulla carta. Senza trovare un’intesa valida la conseguenza dovrà essere quella di ridiscutere tutto il sistema della alleanze e della ripartizione delle contribuzioni verso Bruxelles, fino ad arrivare a porre regole certe, altrimenti il fallimento dell’Europa non potrà che essere riconosciuto.      

The migration crisis as a symptom of Europe's failure

The plan that Brussels is working on to manage the refugee emergency seems to be based on a project that wants to involve African countries in preventing migration. At present, the distinction between migrants due to wars, such as Syrians and economic migrants, is currently being distinguished, while there is no distinction for those who are forced to emigrate from food and water famines, whereby these people are made Be included in the category of economic migrants. These distinctions contain a certain amount of hypocrisy, especially if one considers the treatment reserved for those who really escape from conflicts in their areas of origin. This premise is necessary in order to frame the situation in which the Union intends to move to prevent the problems that Italy is facing, which is the occasion of a serious diplomatic conflict within Europe. The geographical position of the Italian country favors the migratory movement from the Libyan coast, which is increasing in a less sustainable way for Rome; The problem is that this emergency does not want to be broken down among other European members: the hostility that has been manifested by the East European countries has added the lack of cooperation of the major Mediterranean countries, such as France and Spain. Moreover, there is an increasingly important role played by non-Italian international organizations, who play a meritorious role in terms of the rescue of refugees but which do not lead these people to the ports of their countries but In the nearest ones, that is, always in Italy. The solution in the first phase is to rely on Libyans to stop the flow of migrants through a substantial economic contribution; This hypothesis presents many gaps, which go from the real will and ability of the Libyans to carry out this task to the question of the treatment received by the migrants, which according to numerous testimonies would violate the most elementary rights of the people. This solution, even without the above concerns, remains a short-term plan too subject to so many variables that can preclude its effectiveness. Even major contributions, foreseen in Italy, are a solution that must be designed to handle the immediate, proposal is essential to avoid further deaths, but it does not solve the lack of involvement of other member states, a condition necessary for a solution to European level as an essential element for continuing dialogue between the countries within the Union. Subsidizing African States only with money, an eventuality envisaged by Brussels, is equally critical, both because the governments and political systems of these states have obscure aspects in public affairs, and because it would be more useful to develop economic and productive systems in a way Jointly, so as to directly control the use of funding and the progress of projects. Blocking migration flows at source is only possible by allowing the growth of the countries where this phenomenon comes from, this is possible with a heavy burden of resources, not just economic, that only a supranational organization such as the European Union could guarantee. But the problem is precisely this: the failure to cooperate in Italy, left alone, beyond so many words, to manage a situation that should be more equally divided is the signal and confirmation of a political weakness that is unable to overcome the contingent situations present In individual states, such as elections, pressure groups in order to have an overview, capable of allowing common efforts and goals. The inability of Brussels to handle migratory crises probably goes beyond the financial issue, which has been central so far, just because it invests the ability to prove that the democratic values ​​on which Europe is founded are not just about paper. Without finding a valid consensus, the consequence will be to rediscover the whole system of alliances and the allocation of contributions to Brussels until it comes to laying certain rules, otherwise Europe's failure will only be recognized.

La crisis de la migración como un síntoma del fracaso de Europa

El plan, que Bruselas está llegando a manejar la emergencia de refugiados, parece estar basado en un proyecto que pretende implicar a los países africanos para prevenir la migración. Por el momento la distinción que tiene lugar entre los migrantes es a causa de las guerras, como los sirios, y los migrantes económicos, mientras que no hay distinción de aquellos forzados a migrar de la escasez de alimentos y agua, por lo que estas personas se hacen caen dentro de la categoría de los inmigrantes económicos. Estas distinciones contienen una cierta cantidad de hipocresía, sobre todo si tenemos en cuenta el tratamiento que se da a las personas que huyen de conflictos realmente presente en sus zonas de origen. Esta premisa es necesario enmarcar la situación en la que la Unión tiene la intención de moverse para evitar los problemas que están sufriendo de Italia, son una oportunidad para que un serio conflicto diplomático interna con Europa. La posición geográfica del país italiano favorece el movimiento migratorio de la costa de Libia, que está aumentando en un insostenible para Roma; el problema es que esta emergencia no quiere ser dividido entre los demás miembros europeos: la hostilidad expresada en varias ocasiones por los países europeos, se ha unido a la falta de cooperación de los principales países del Mediterráneo, como Francia y España. También está el papel más importante, que desempeñan las organizaciones internacionales que no pertenecen a Italia, que desempeñan un papel digno, en cuanto al aspecto del rescate de los refugiados, pero eso no conduce a estas personas en los puertos de sus países, pero los más cercanos, que siempre está en Italia. La solución, en la primera fase, es confiar en los libios para detener el flujo de migrantes, a través de una contribución económica sustancial; esta hipótesis tiene muchos defectos, que son, en la disposición y la capacidad de los libios para realizar esta tarea, hasta que la cuestión del trato que reciben los migrantes, que, según numerosos testimonios, violaría los derechos más básicos de las personas. Esta solución, incluso neto de las preocupaciones señaladas anteriormente, sigue siendo un plan a corto plazo, sujeto a muchas variables, que puede impedir su efectividad. Incluso más donaciones otorgados por Italia representan una solución a ser diseñado para manejar lo inmediato, el propósito es esencial para evitar más muertes, pero no resuelve la falta de implicación de otros estados miembros, una condición necesaria para una solución de nivel europeo, como un elemento esencial para continuar el diálogo entre los países de la Unión. La subvención de los Estados africanos sólo con dinero, un evento que se espera de Bruselas, aparece igualmente censurable, y porque los gobiernos y de los sistemas políticos estaban presentes los aspectos oscuros en la gestión de los asuntos públicos, y porque sería más útil para desarrollar sistemas económicos y productivos en una conjunta, con el fin de controlar directamente el uso de los fondos y el progreso de los proyectos. Bloquear el tráfico de migración de origen es posible sólo permite el crecimiento de los países en los que este fenómeno viene, lo que es posible con un fuerte compromiso de los recursos, no sólo económica, que sólo una organización supranacional como la Unión Europea podría garantizar. Pero el problema es el siguiente: la falta de cooperación de Italia, dejado solo, más allá de muchas palabras, para manejar una situación, que iba a ser más uniformemente dividir la señal y la confirmación de una debilidad política incapaz de superar estas contingencias en los estados individuales, como las elecciones, los grupos de presión con el fin de ser capaces de tener una visión general, capaz de permitir a los esfuerzos y metas. La incapacidad de Bruselas para gestionar la crisis migratoria, probablemente, va más allá de la cuestión financiera, que ha sido central hasta ahora, sólo porque se trata de la capacidad de demostrar que los valores democráticos en los que se basa Europa no sólo en el papel. Sin llegar a un acuerdo válido la consecuencia será la de volver a examinar todo el sistema de alianzas y el reparto de las contribuciones a Bruselas, hasta que se llega a poner ciertas reglas, o el fracaso de Europa sólo puede ser reconocida.

Die Migrationskrise als Symptom für das Scheitern Europas

Der Plan, der Brüssel zieht die Flüchtlingskrise zu handhaben, scheint an einem Projekt zu basieren, die afrikanischen Länder beteiligen will Migration zu verhindern. Im Moment ist der Unterschied, den Platz zwischen Migranten wegen der Kriege, wie die Syrer und Wirtschaftsmigranten nimmt, während es gibt keinen Unterschied für diejenigen, die aus Mangel an Lebensmitteln zur Migration gezwungen und Wasser, so dass diese Menschen gemacht in der Kategorie von Wirtschaftsmigranten fallen. Diese Unterscheidungen enthalten in einem gewissen Maß an Heuchelei, vor allem, wenn Sie die Behandlung zu denen der Flucht Konflikt tatsächlich in ihren Herkunftsgebieten gegeben betrachten. Diese Prämisse ist notwendig, um die Situation zu gestalten, in dem die Union die Probleme zu verhindern bewegen will, die aus Italien leiden, sind eine Chance für einen ernsthaften internen diplomatischen Konflikt mit Europa. Die geographische Lage des italienischen Landes begünstigt die Wanderungsbewegung von der libyschen Küste, die in einem unhaltbaren für Rom zunehmen; das Problem ist, dass dieser Notfall will nicht unter den anderen europäischen Mitgliedern geteilt werden: Feindseligkeit wiederholt von europäischen Ländern zum Ausdruck gebracht, hat die Nicht-Zusammenarbeit der wichtigsten Mittelmeerländer wie Frankreich und Spanien verbunden. Auch gibt es die Rolle, wichtiger noch, die von internationalen Organisationen gespielt, die Italien nicht gehören, die eine würdige Rolle spielen, wie der Aspekt der Rettung von Flüchtlingen angeht, aber das bedeutet nicht, diese Menschen in den Häfen ihrer Länder führen, aber diejenigen am nächsten, das ist immer in Italien. Die Lösung, in der ersten Phase ist auf Libyer zu verlassen, um den Fluss von Migrant, durch einen wesentlichen wirtschaftlichen Beitrag zu stoppen; Diese Hypothese hat viele Mängel, die von der Bereitschaft und Fähigkeit der Libyer sind, diese Aufgabe zu erfüllen, bis die Frage der von den Migranten erhielten eine Behandlung, die nach zahlreichen Zeugenaussagen, die grundlegendsten Rechte der Menschen verletzen würde. Diese Lösung, auch net der Bedenken oben dargelegt, bleibt ein kurzfristiger Plan, vorbehaltlich zu vielen Variablen, die ihre Wirksamkeit ausschließen können. Noch mehr von Italien vorgesehenen Zuschüssen eine Lösung darstellen entworfen werden, um die sofortigen zu handhaben, ist der Zweck wesentlich mehr Todesfälle zu verhindern, aber nicht die mangelnde Beteiligung anderer Mitgliedstaaten zu lösen, eine notwendige Bedingung für eine Lösung europäischer Ebene, als ein wesentliches Element des Dialogs zwischen den Ländern in der Union fortzusetzen. Die Subventionierung afrikanische Staaten nur mit Geld, ein Ereignis von Brüssel erwartet, erscheint ebenso zu beanstanden, und weil die Regierungen und diese politischen Systeme waren anwesend dunkle Aspekte bei der Verwaltung der öffentlichen Angelegenheiten, und weil es wäre nützlich Wirtschafts- und Produktionssysteme in einem entwickeln um gemeinsame, um die Verwendung der Mittel und den Fortschritt der Projekte direkt zu steuern. Sperren Sie die Quelle Migration Verkehr ist möglich, nur das Wachstum der Länder ermöglicht, wo dieses Phänomen kommt, was möglich ist, mit einem schweren Einsatz von Ressourcen, nicht nur wirtschaftlichen, dass nur eine supranationale Organisation wie die Europäischen Union sicherstellen könnte. Aber das Problem ist dies: die fehlende Zusammenarbeit von Italien, allein gelassen, über viele Worte, um eine Situation zu handhaben, was mehr war zu sein aufgeteilt gleichmäßig das Signal und Bestätigung einer politischen Schwäche nicht in der Lage, diese Eventualitäten zu übertreffen in den einzelnen Staaten, wie Wahlen, Lobbygruppen, um der Lage zu sein, einen Überblick zu haben, in der Lage Bemühungen und Ziele zu ermöglichen. Die Unfähigkeit von Brüssel die wandernden Krise zu bewältigen, geht wahrscheinlich über die finanzielle Frage, die von zentraler Bedeutung hat bisher, nur weil es die Fähigkeit, dass demokratischen Werte zu demonstrieren beinhaltet, auf denen Europa beruht nicht nur auf dem Papier. Ohne eine Einigung gilt die Folge wird sein, das ganze System der Allianzen und die gemeinsame Nutzung von Beiträgen nach Brüssel, erneut zu prüfen, bis Sie bestimmten Regeln setzen erhalten, oder das Scheitern von Europa nur erkannt werden kann.

La crise de la migration comme un symptôme de l'échec de l'Europe

Le plan, qui attire Bruxelles pour gérer l'urgence des réfugiés, semble reposer sur un projet qui vise à associer les pays africains pour prévenir la migration. En ce moment, la distinction qui a lieu entre les migrants en raison des guerres, comme les Syriens, et les migrants économiques, alors qu'il n'y a pas de distinction pour ceux qui sont contraints de migrer des pénuries de nourriture et d'eau, de sorte que ces gens sont faits entrent dans la catégorie des migrants économiques. Ces distinctions contiennent une certaine quantité d'hypocrisie, surtout quand on considère le traitement réservé aux personnes fuyant le conflit réellement présentes dans leur région d'origine. Cette prémisse est nécessaire de cadrer la situation dans laquelle le syndicat a l'intention de se déplacer pour éviter les problèmes qui souffrent de l'Italie, sont l'occasion d'un grave conflit diplomatique interne avec l'Europe. La position géographique du pays italienne favorise le mouvement migratoire de la côte libyenne, qui est de plus en plus dans un insoutenable pour Rome; le problème est que cette situation d'urgence ne sera pas divisé entre les autres membres européens: l'hostilité exprimée à plusieurs reprises par les pays européens, a rejoint la non-coopération des principaux pays méditerranéens, comme la France et l'Espagne. En outre, il y a le rôle, plus important encore, joué par les organisations internationales qui ne font pas partie à l'Italie, qui jouent un rôle digne, en ce qui concerne l'aspect du sauvetage des réfugiés, mais qui ne mène pas ces gens dans les ports de leur pays, mais les plus proches, qui est toujours en Italie. La solution, dans la première phase, est de compter sur les Libyens pour arrêter le flux des migrants, grâce à une contribution économique importante; cette hypothèse a beaucoup de défauts, qui sont, sur la volonté et la capacité des Libyens d'effectuer cette tâche, jusqu'à ce que la question du traitement reçu par les migrants qui, selon de nombreux témoignages, constituerait une violation des droits les plus élémentaires du peuple. Cette solution, même net des préoccupations exposées ci-dessus, reste un plan à court terme, sous réserve de trop de variables, ce qui peut empêcher son efficacité. Encore plus les subventions accordées par l'Italie représentent une solution à être conçue pour gérer l'immédiat, l'objectif est essentiel pour éviter plus de morts, mais ne résout pas le manque d'implication des autres Etats membres, une condition nécessaire pour une solution niveau européen, en tant qu'élément essentiel de poursuivre le dialogue entre les pays de l'Union. Celui des États africains seulement avec l'argent, un événement attendu de Bruxelles, apparaît tout aussi inacceptable, et que les gouvernements et de ces systèmes politiques étaient présents aspects sombres dans la gestion des affaires publiques, et parce qu'il serait plus utile de développer des systèmes économiques et productifs dans un commune, afin de contrôler directement l'utilisation des fonds et l'avancement des projets. Verrouiller le trafic de migration de la source est possible que permettant une croissance des pays où ce phénomène vient, ce qui est possible avec un engagement lourd des ressources, non seulement économique, que seule une organisation supranationale comme l'Union européenne pourrait assurer. Mais le problème est le suivant: le manque de coopération de l'Italie, laissé seul, au-delà de beaucoup de mots, de gérer une situation, qui devait être plus uniformément diviser le signal et la confirmation d'une faiblesse politique incapable de dépasser ces éventualités dans les Etats individuels, comme les élections, les groupes de pression afin d'être en mesure d'avoir une vue d'ensemble, en mesure de permettre les efforts et les objectifs. L'incapacité de Bruxelles pour gérer la crise migratoire, va probablement au-delà de la question financière, qui a été au centre jusqu'à maintenant, juste parce qu'il implique la capacité de démontrer que les valeurs démocratiques sur lesquelles repose l'Europe non seulement sur le papier. Sans accord valide la conséquence d'atteindre sera de réexaminer l'ensemble du système d'alliances et le partage des contributions à Bruxelles, jusqu'à ce que vous arrivez à mettre certaines règles, ou ne peut être reconnu l'échec de l'Europe.

A crise migração como um sintoma do fracasso da Europa

O plano, que Bruxelas está chegando ao lidar com a emergência de refugiados, parece ser baseado em um projeto que visa envolver os países africanos para evitar a migração. No momento em que a distinção que ocorre é entre migrantes por causa das guerras, como os sírios e os migrantes económicos, enquanto não há nenhuma distinção para aqueles forçados a migrar de escassez de alimentos e água, para que essas pessoas são feitas se insere na categoria de migrantes económicos. Estas distinções conter em uma determinada quantidade de hipocrisia, especialmente quando você considera o tratamento dado a pessoas que fogem de conflitos realmente presente em suas áreas de origem. Esta premissa é necessário enquadrar a situação em que a União tem a intenção de mover-se para evitar os problemas que sofrem de Itália, são uma oportunidade para um sério conflito diplomático interna com a Europa. A posição geográfica do país italiano favorece o movimento migratório da costa da Líbia, que está a crescer num insustentável para Roma; o problema é que esta emergência não quer ser dividido entre os outros membros europeus: hostilidade repetidamente expressa pelos países europeus, juntou-se à falta de cooperação dos principais países mediterrânicos, como a França e Espanha. Também há o papel, mais importante, desempenhado pelas organizações internacionais que não pertencem a Itália, que desempenham um papel digno, no que respeita ao aspecto do resgate de refugiados, mas que não leva essas pessoas nos portos de seus países, mas os mais próximos, que está sempre na Itália. A solução, na primeira fase, é contar com os líbios para interromper o fluxo de migrantes, através de uma contribuição econômica substancial; esta hipótese tem muitos problemas, que são, na vontade e capacidade dos líbios para executar esta tarefa, até que o problema do tratamento recebido pelos migrantes, que, de acordo com numerosos testemunhos, violaria os direitos mais básicos das pessoas. Esta solução, mesmo líquido das preocupações descritas acima, continua a ser um plano de curto prazo, sujeito a muitas variáveis, que podem impedir a sua eficácia. Mesmo mais subsídios fornecidos pela Itália representam uma solução a ser projetado para lidar com o imediato, o propósito é essencial para evitar mais mortes, mas não resolve a falta de envolvimento de outros Estados-Membros, uma condição necessária para uma solução para nível europeu, como um elemento essencial para continuar o diálogo entre os países da União. Subsidiar estados africanos apenas com dinheiro, um evento esperado a partir de Bruxelas, aparece igualmente censurável, e porque os governos e destes sistemas políticos estavam presentes aspectos obscuros na gestão dos assuntos públicos, e porque seria mais útil para desenvolver sistemas econômicos e produtivos em um conjunta, a fim de controlar diretamente a utilização do financiamento e do andamento dos projetos. Bloquear o tráfego de migração fonte só é possível permitir que o crescimento dos países onde esse fenômeno vem, o que é possível com um compromisso forte de recursos, não apenas econômica, que somente uma organização supranacional como a União Europeia pode assegurar. Mas o problema é este: a falta de cooperação da Itália, deixado sozinho, além de muitas palavras, para lidar com a situação, que era para ser dividido mais uniformemente o sinal e confirmação de uma fraqueza política incapaz de superar essas contingências em estados individuais, como eleições, grupos de pressão, a fim de ser capaz de ter uma visão geral, capaz de permitir que os esforços e metas. A incapacidade de Bruxelas para gerir a crise migratória, provavelmente vai além da questão financeira, o que tem sido central até agora, apenas porque envolve a capacidade de demonstrar que os valores democráticos em que a Europa se baseia não só no papel. Sem chegar a um acordo válido a conseqüência será a re-examinar todo o sistema de alianças e a partilha das contribuições para Bruxelas, até que você começa a colocar certas regras, ou o fracasso da Europa só pode ser reconhecido.