Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
Cerca nel blog
lunedì 31 luglio 2017
Gli USA e la questione nordcoreana
Il sorvolo di due bombardieri americani sulla penisola coreana, ha voluto essere una risposta all’ultimo test missilistico di Pyongyang. Secondo diversi analisti militari la Corea del Nord avrebbe ormai acquisito la tecnologia sui vettori a lungo raggio, tanto che sia Los Angeles, che San Francisco potrebbero essere raggiunte dai missili di Pyonyang; i dubbi che restano sono ancora sulla effettiva capacità di miniaturizzare gli ordigni atomici, da installare su missili intercontinentali. Sebbene sia ormai accertato che la Corea del Nord sia una potenza nucleare, lo è, per il momento, soltanto su base convenzionale, ma non sarebbe ancora in grado di avere a disposizione ordigni atomici sufficientemente piccoli da essere trasportati da vettori capaci di coprire così grandi distanze. Tuttavia il livello della progressione tecnologica di Pyongyang sta progredendo in modo veloce e ciò rende concreta la minaccia la minaccia, per gli USA, di diventare un obiettivo raggiungibile. Trump sembra non essere in grado di gestire una situazione, che metterebbe alla prova politici ben più esperti; nonostante i propositi bellicosi enunciati in campagna elettorale e nella prima fase della sua presidenza, la Casa Bianca non riesce ad andare oltre ad appelli ripetitivi verso Pechino, Mosca e gli alleati regionali: la Corea del Sud ed il Giappone. Questi ultimi appaiono i più preoccupati per la vicinanza geografica con la Corea del Nord. Ma l’amministrazione americana insiste nell’inquadrare il problema non solo come emergenza relativa ai soli Stati Uniti, ma anche agli alleati regionali, ai quali richiede un maggiore impegno, anche sul piano militare. Questa visione ha qualche giustificazione, data proprio dalla distanza ridotta con Pyongyang, tuttavia un atto ostile contro Corea del Sud o il Giappone, obbligherebbe comunque gli americani ad intervenire. La strategia di contrasto alle velleità atomiche della Corea del Nord, resta così affidata ad una azione diplomatica, rivolta verso la Cina ed anche la Russia, che non sembra ottenere risultati apprezzabili. Se non è stato sbagliato, all’inizio, rivolgersi verso Pechino, per sollecitare una sua azione di dissuasione verso Pyongyang, ora Trump deve prendere coscienza che questa strada non ha dato i risultati sperati ed occorre una variazione tale da scongiurare una deriva pericolosa. L’obiettivo della Corea del Nord è quello di arrivare ad incontri bilaterali con Washington, in modo che la sua potenza militare sia riconosciuta in maniera ufficiale. Non si tratterebbe però di un risultato di immagine: il regime di Pyongyang mira ad un riconoscimento che vada aldilà di quello di Pechino e che comprenda una serie di aiuti economici in grado di risollevare il paese, senza che gli arsenali atomici siano intaccati. Per gli USA una tale concessione non è neppure pensabile e ciò favorisce l’attuale situazione di stallo, che da, però, tempo ai nordcoreani di progredire nella miniaturizzazione degli ordigni atomici. In questo scenario ci sono fondamentalmente tre attori, USA, Cina e Corea del Nord, che stanno giocando una partita su di una improvvisazione pericolosa. Trump, contrariamente a quanto ci si poteva attendere e probabilmente consigliato dagli ambienti militari, ha adottato un atteggiamento cauto, Pechino sembra avere deciso di non assecondare la richieste americane, se non con dichiarazioni scontate e Pyongyang ha assunto un comportamento che sembra seguire le modalità di un giocatore di azzardo, cercando di portare gli USA al limite. Ciò, chiaramente implica tutta una gamma di rischi, dove quello del confronto militare è soltanto il culmine. Sull’atteggiamento cinese è necessaria, però, una riflessione, dato che l’instabilità regionale non dovrebbe giovare ai programmi commerciali di Pechino; la Cina fornisce la percezione di volere sfruttare l’attuale stato di cose e, sopratutto, l’atteggiamento nordcoreano, che tiene in apprensione gli Stati Uniti, per cercare di arrivare ad una situazione maggiormente favorevole a Pechino; cioè un ammorbidimento degli USA sulle questioni del commercio e della riduzione dell’impegno in una regione considerata zona economica esclusiva dai cinesi. Obama non ha mai cessato di assicurare il suo appoggio a Seul e Tokyo, ed anzi considerava la regione come il nuovo fulcro dell’azione politica internazionale americana. Trump, invece, trasmette una minore convinzione su questo argomento e ciò da alla Cina il pretesto indiretto per approfittare di questa situazione. Se il presidente USA non fornirà un atteggiamento più determinato e risoluto sull’importanza della regione, darà una sensazione di debolezza e di disinteresse, che autorizzerà gli altri soggetti presenti nella zona ad aumentare il proprio peso politico, anche con azioni non diplomatiche.
The US and the North Korean question
The flight of two American bombers on the Korean peninsula meant to be an answer to Pyongyang's latest missile test. According
to several military analysts, North Korea would now gain technology on
long-haul carriers, so much that both Los Angeles and San Francisco
could be reached by Pyonyang missiles; The
remaining doubts are still on the actual ability to miniaturize atomic
weapons, to be installed on intercontinental missiles. Although
it is now established that North Korea is a nuclear power, it is, for
the time being, only on a conventional basis, but it will not yet be
able to have sufficiently small nuclear weapons to be carried by vectors
capable of covering such large distances. However,
the level of Pyongyang's technological progress is progressing fast and
this makes the threat a threat to the US for becoming an achievable
target. Trump does not seem to be able to handle a situation that would put more expert political evidence; In
spite of the bombing of the electoral campaign and in the first phase
of its presidency, the White House can not go beyond repetitive appeals
to Beijing, Moscow and regional allies: South Korea and Japan. The latter appear most concerned about their geographical proximity to North Korea. But
the American administration insists on joining the problem not only as
an emergency affecting the United States itself, but also to the
regional allies, which require greater engagement, even on a military
level. This
vision has some justification, given precisely from the reduced
distance with Pyongyang, yet a hostile act against South Korea or Japan,
however, would oblige Americans to intervene. The
North Korean nuclear power struggle strategy remains so entrenched in
diplomatic action directed at China and Russia, which does not seem to
yield appreciable results. If
it was not wrong, at the beginning, to turn to Beijing to urge its
dissuasive action towards Pyongyang, Trump now has to realize that this
road has not yielded the expected results and requires a variation to
ward off a dangerous drift. The goal of North Korea is to get to bilateral meetings with Washington, so that its military power is officially recognized. However,
this is not a result of the image: the Pyongyang regime aims at a
recognition that goes beyond Beijing and includes a number of economic
aid that can revitalize the country without the atomic arsenals being
disrupted. For
the USA, such a concession is not even conceivable, and this favors the
current stalemate, but it is time for North Koreans to progress in the
miniaturization of atomic weapons. In
this scenario there are basically three actors, the US, China and North
Korea, who are playing a game on a dangerous improvisation. Trump,
contrary to what could be expected and probably recommended by military
environments, adopted a cautious attitude, Beijing seems to have
decided not to comply with US demands, except with declassified
statements and Pyongyang has behaved that seems to follow the way A gambler, trying to bring the US to the limit. This clearly implies a whole range of risks, where military confrontation is only the culmination. However,
China's attitude is necessary, but a reflection, given that regional
instability should not benefit Beijing's trade programs; China
provides the perception of wanting to exploit the current state of
affairs and, above all, the North Korean attitude, which appeals the
United States to try to reach a more favorable situation in Beijing; That
is, a US softening on trade issues and the reduction of engagement in a
region considered to be an exclusive economic zone by the Chinese. Obama
has never ceased to secure his support in Seoul and Tokyo, and indeed
considered the region as the new core of American international
political action. Trump,
on the other hand, conveys a lesser conviction on this subject, and
this is the indirect pretext for China to take advantage of this
situation. If
the US president does not provide a more determined and resolute stance
on the importance of the region, it will give a feeling of weakness and
disinterest, which will allow other people in the area to increase
their political weight, even with non-diplomatic actions.
Los EE.UU. y la cuestión de Corea del Norte
El
sobrevuelo de dos bombarderos americanos sobre la península de Corea,
quería ser la última respuesta de prueba de misiles de Pyongyang. De
acuerdo con varios analistas militares de Corea del Norte ahora sería
adquirió la tecnología de transportistas de larga distancia, por lo que
es de Los Ángeles, San Francisco, que podría ser alcanzado por los
misiles de Pyongyang; las
dudas que permanecen todavía están en la capacidad efectiva de
miniaturizar los dispositivos nucleares para ser instalado en misiles
intercontinentales. Aunque
ahora es seguro que Corea del Norte es una potencia nuclear, que es,
por ahora, sólo sobre una base contractual, pero no sería capaz de tener
bombas atómicas lo suficientemente pequeños para ser transportados por
vectores capaces de cubrir tan grande distancias. Sin
embargo, el nivel de progreso tecnológico Pyongyang está avanzando tan
rápido y esto hace que la amenaza real amenaza para los EE.UU.,
convirtiéndose en un objetivo alcanzable. Trump parece no ser capaz de manejar una situación, que pondría a prueba la política con más experiencia; A
pesar de las intenciones belicosas establecidos en la campaña electoral
y en la primera fase de su mandato, la Casa Blanca no puede ir, así
como las repetidas apelaciones a Pekín, Moscú y aliados regionales Corea
del Sur y Japón. Este último parece más preocupado por la proximidad geográfica con Corea del Norte. Pero
la administración estadounidense insiste en la formulación de la
cuestión no sólo como una emergencia que concierna sólo a los Estados
Unidos, sino también a los aliados regionales, que requieren un mayor
compromiso, en el plano militar. Este
punto de vista tiene cierta justificación, dada su corta distancia de
Pyongyang, pero un acto hostil contra Corea del Sur o Japón, sin
embargo, obliga a los estadounidenses a intervenir. La
estrategia para luchar contra las ambiciones nucleares de Corea del
Norte, por lo tanto esté en manos de una acción diplomática, frente a
China e incluso Rusia, que no parece lograr resultados significativos. Si
no estaba mal, al principio, dar vuelta a Beijing para instar a la
acción sobre su disuasión hacia Pyongyang, ahora Trump debe ser
consciente de que este camino no ha dado los resultados deseados y para
una variación como para evitar una deriva peligrosa. El
objetivo de la RPDC es llegar a las reuniones bilaterales con
Washington, por lo que se reconoció oficialmente en su poder militar. Ellos,
sin embargo, un resultado de la imagen: el régimen de Pyongyang tiene
por objeto el reconocimiento de que va más allá de la de Pekín y que
incluye una serie de ayudas económicas que pueden revivir el país sin
arsenales atómicos se ven afectados. Para
los EE.UU., tal concesión no es ni siquiera pensable, y esto favorece
el estancamiento actual, que, sin embargo, el tiempo para que los
norcoreanos para avanzar en la miniaturización de las armas nucleares. En
este escenario hay básicamente tres actores, los EE.UU., China y Corea
del Norte, que están jugando un juego en una improvisación peligroso. Trump,
contrariamente a lo que cabría esperar y probablemente recomendado por
los militares, ha adoptado una actitud cautelosa, Pekín parece haber
decidido no dar cabida a las demandas estadounidenses, si no descontado
declaraciones y Pyongyang ha participado en una conducta que parece
seguir los caminos de un jugador, tratando de llevar los EE.UU. hasta el límite. Esto implica claramente toda una serie de riesgos, donde la confrontación militar es sólo el punto culminante. En
la actitud de China es necesario, sin embargo, una reflexión, como la
inestabilidad regional debe no beneficia a los programas comerciales de
Pekín; China
proporciona la percepción de que desea tomar ventaja de la situación
actual y, sobre todo, la actitud de Corea del Norte, que tiene en la
preocupación de los Estados Unidos, para tratar de llegar a una
situación más favorable en Beijing; es
decir, un ablandamiento de los EE.UU. en cuestiones de comercio y la
reducción de compromiso en una región considerada por la zona económica
exclusiva de China. Obama
nunca ha dejado de prestar su apoyo a Seúl y Tokio, y de hecho la
región considerada como el nuevo centro de la acción política
internacional de Estados Unidos. Trump,
sin embargo, transmite menos convicción sobre este tema y esto le da la
excusa de China indirecta para tomar ventaja de esta situación. Si
el presidente de Estados Unidos no proporcionará una actitud más
decidida y resuelta en la importancia de la región dará una sensación de
debilidad y falta de interés, que autorizar a otras personas presentes
en el área para aumentar su peso político, incluso cuando no hay
acciones diplomáticas.
Die USA und Nordkorea-Frage
Der
Überflug von zwei amerikanischen Bombern über die koreanische
Halbinsel, wollte eine letzte Raketentest Antwort auf Pjöngjang sein. Nach
mehreren Militäranalysten Nordkorea würde nun die Technologie auf
Langstreckenträger erworben, so dass ist Los Angeles, dass San Francisco
von den Raketen Pjöngjang erreicht werden könnte; die
Zweifel, die immer noch auf der effektive Fähigkeit bleibt Kern Geräte
zu miniaturisieren auf Interkontinentalraketen installiert werden. Obwohl
es jetzt sicher ist, dass Nordkorea eine Atommacht ist, ist es für
jetzt, nur auf vertraglicher Basis, aber nicht in der Lage sein, Bomben
klein genug Atom haben durch Vektoren der Lage zu bedecken, so groß
getragen werden Entfernungen. Doch
das Niveau des technologischen Fortschritts Pjöngjang schreitet voran,
so schnell und das macht die Bedrohung echte Bedrohung für die USA, ein
erreichbares Ziel geworden. Trump scheint nicht eine Situation zu handhaben zu können, dass der politischen Test erfahreneren setzen würde; Trotz
der kriegerischen Absichten im Wahlkampf und in der ersten Phase seiner
Präsidentschaft dargelegt, kann das Weiße Haus nicht so gut wie
wiederholten Appelle nach Peking, Moskau und regionalen Verbündeten
Südkorea und Japan gehen. Letztere scheinen mehr Sorgen um die geografische Nähe zu Nordkorea. Aber
die amerikanische Regierung besteht darauf, das Problem bei der
Ausarbeitung nicht nur als Notfall beziehen sich nur auf die Vereinigten
Staaten, sondern auch zu regionalen Verbündeten, die ein stärkeres
Engagement erfordern, auf der militärischen Ebene. Diese
Ansicht hat eine gewisse Berechtigung, angesichts seiner kurzen
Entfernung von Pjöngjang, aber ein feindlicher Akt gegen Südkorea oder
Japan, aber zwingen die Amerikaner zu intervenieren. Die
Strategie der nuklearen Ambitionen Nordkoreas zu bekämpfen, bleibt
somit zu einer diplomatischen Aktion anvertraut, China gegenüber und
auch Russland, die keine signifikanten Ergebnisse zu erzielen scheint. Wenn
es nicht falsch war, zunächst, schalt nach Peking Aktion auf seiner
Abschreckung gegenüber Pjöngjang zu drängen, jetzt muss Trump darüber im
Klaren sein, dass diese Straße nicht die gewünschten Ergebnisse
gebracht hat und zu einer Variation als eine gefährliche Drift zu
verhindern. Das
Ziel der KDVR ist bei bilateralen Treffen mit Washington zu kommen, so
dass seine militärischen Macht in offiziell anerkannt. Sie
würden jedoch nicht ein Bilder: das Regime in Pjöngjang zielen auf
einer Anerkennung, die über die von Peking geht und dazu gehört auch
eine Reihe von Wirtschaftshilfe, die das Land wiederbeleben kann, ohne
Atomarsenale betroffen sind. Für
die USA eine solche Konzession ist nicht einmal denkbar, und dies
begünstigt die derzeitige Pattsituation, die jedoch Zeit für die
Nordkoreaner in der Miniaturisierung von Atomwaffen voranzutreiben. In
diesem Szenario gibt es grundsätzlich drei Akteure, die USA, China und
Nordkorea, die ein Spiel auf einer gefährlichen Improvisationen spielen.
Trump,
im Gegensatz zu dem, was zu erwarten ist und wahrscheinlich vom Militär
empfohlen, eine vorsichtige Haltung angenommen hat, scheint Peking
entschieden zu haben, nicht die amerikanischen Forderungen gerecht zu
werden, wenn nicht ausgeschlossen Aussagen und Pjöngjang hat in
Verhaltensweisen, die die Art und Weise zu folgen scheinen von ein Spieler, versuchen die USA an die Grenze zu bringen. Dies bedeutet eindeutig eine ganze Reihe von Risiken, die die militärische Konfrontation nur der Höhepunkt ist. Auf
die Haltung von China notwendig ist, jedoch eine Reflexion, die
regionale Instabilität sollte nicht die kommerziellen Programme in
Peking profitieren; China
stellt die Wahrnehmung, dass Sie die Vorteile des aktuellen Standes der
Dinge nehmen wollen und vor allem der nordkoreanische Haltung, die die
Vereinigten Staaten in Sorge nimmt, um zu versuchen, auf einer
günstigeren Lage in Peking zu gelangen; das
heißt, eine Erweichung der USA über Handelsfragen und den Obligoabbau
in einer Region, die von der chinesischen ausschließlichen
Wirtschaftszone. Obama
hat nie zu schaffen, seine Unterstützung zu Seoul und Tokio, aufgehört
und in der Tat die Region als das neue Zentrum der Aktion amerikanischen
internationalen Politik betrachtet. Trump,
überträgt jedoch weniger Überzeugung zu diesem Thema, und das gibt
China die indirekte Entschuldigung Vorteil diese Situation zu nehmen. Wenn
der Präsident der USA wird nicht entschlossene und entschlossene
Haltung auf der Bedeutung der Region bietet ein Gefühl der Schwäche und
Mangels an Interesse geben, die anderen Personen, die in dem Gebiet
genehmigen wird sein politisches Gewicht zu erhöhen, auch ohne
diplomatische Aktionen.
La question des États-Unis et la Corée du Nord
Le
survol de deux bombardiers américains sur la péninsule coréenne, a
voulu être une dernière réponse de test de missiles à Pyongyang. Selon
plusieurs analystes militaires Corée du Nord maintenant acquis la
technologie sur les transporteurs long-courriers, de sorte que Los
Angeles, que San Francisco pourrait être atteint par les missiles de
Pyongyang; les
doutes qui subsistent encore sur la capacité effective de miniaturiser
les dispositifs nucléaires à installer sur des missiles
intercontinentaux. Bien
qu'il est maintenant certain que la Corée du Nord est une puissance
nucléaire, il est, pour l'instant, que sur une base contractuelle, mais
ne serait pas en mesure d'avoir des bombes atomiques suffisamment
petites pour être portés par des vecteurs capables de couvrir si grand distances. Toutefois,
le niveau des progrès technologiques Pyongyang progresse si vite, ce
qui rend la menace réelle menace pour les Etats-Unis, devenant ainsi un
objectif réalisable. Trump semble ne pas être en mesure de gérer une situation qui mettrait plus expérimenté le test politique; Malgré
les intentions belliqueuses énoncées dans la campagne électorale et
dans la première phase de sa présidence, la Maison Blanche ne peut pas
aller aussi bien que les appels répétés à Pékin, Moscou et ses alliés
régionaux Corée du Sud et le Japon. Ces derniers semblent plus préoccupés par la proximité géographique avec la Corée du Nord. Mais
l'administration américaine insiste sur le fait dans l'élaboration de
la question non seulement comme une situation d'urgence se rapportant
uniquement aux États-Unis, mais aussi aux alliés régionaux, qui exigent
un plus grand engagement, sur le plan militaire. Ce
point de vue a une certaine justification, compte tenu de sa courte
distance de Pyongyang, mais un acte d'hostilité contre la Corée du Sud
ou au Japon, cependant, oblige les Américains à intervenir. La
stratégie de lutte contre les ambitions nucléaires de la Corée du Nord,
reste donc confiée à une action diplomatique, face à la Chine et même
la Russie, qui ne semble pas obtenir des résultats significatifs. Si
ce n'était pas mal, tout d'abord, se tourner vers Pékin pour encourager
l'action sur sa dissuasion envers Pyongyang, maintenant Trump doit être
conscient du fait que cette route n'a pas donné les résultats escomptés
et à une variation pour éviter une dérive dangereuse. L'objectif
de la RPDC est d'arriver à des réunions bilatérales avec Washington, de
sorte que sa puissance militaire est officiellement reconnu dans. Ils
ne voulaient pas, cependant, un résultat d'image: le régime de
Pyongyang vise à reconnaître qui va au-delà de Pékin et qui comprend une
série d'aide économique qui peut relancer le pays sans arsenaux
atomiques sont affectés. Pour
les Etats-Unis, une telle concession est même pas pensable, ce qui
favorise l'impasse actuelle, qui, cependant, le temps pour les
Nord-Coréens d'avancer dans la miniaturisation des armes nucléaires. Dans
ce scénario, il y a essentiellement trois acteurs, les Etats-Unis, la
Chine et la Corée du Nord, qui jouent un jeu sur une improvisation
dangereuse. Trump,
contrairement à ce qu'on pouvait attendre et probablement recommandé
par l'armée, a adopté une attitude prudente, Pékin semble avoir décidé
de ne pas accueillir les demandes américaines, si les déclarations non
actualisés et Pyongyang est engagé dans un comportement qui semble
suivre les voies de un joueur, en essayant d'amener les Etats-Unis à la limite. Cela implique clairement une gamme de risques, où la confrontation militaire est seulement le point culminant. Sur
l'attitude de la Chine est nécessaire, cependant, une réflexion, car
l'instabilité régionale ne devrait pas bénéficier des programmes
commerciaux à Beijing; La
Chine fournit la perception que vous voulez profiter de l'état actuel
des choses et, surtout, l'attitude nord-coréenne qui tient concernent
les Etats-Unis, pour tenter d'arriver à une situation plus favorable à
Pékin; c'est
un assouplissement des États-Unis sur les questions commerciales et la
réduction de l'engagement dans une région considérée par la zone
économique exclusive chinoise. Obama
n'a jamais cessé d'apporter son soutien à Séoul et à Tokyo, et même
considéré la région en tant que nouveau centre de l'action politique
internationale américaine. Trump,
cependant, transmet moins de conviction à ce sujet et cela donne à la
Chine l'excuse indirecte pour tirer profit de cette situation. Si
le président américain ne fournira pas une attitude plus déterminée et
résolue sur l'importance de la région donnera un sentiment de faiblesse
et le manque d'intérêt, ce qui autorisera d'autres personnes présentes
dans la région pour augmenter son poids politique, même sans actions
diplomatiques.
Os EUA e Norte da questão coreana
O
sobrevoo de dois bombardeiros norte-americanos sobre a península
coreana, queria ser uma última resposta do teste de mísseis de
Pyongyang. De
acordo com vários analistas militares a Coréia do Norte agora adquiriu a
tecnologia em suportes de longa distância, de modo que é Los Angeles,
que San Francisco poderia ser alcançado pelos mísseis de Pyongyang; as
dúvidas que permanecem ainda na efectiva capacidade de miniaturizar
dispositivos nucleares para ser instalado em mísseis intercontinentais. Embora
agora é certo que a Coreia do Norte é uma potência nuclear, é, por
agora, apenas numa base contratual, mas não seria capaz de ter bombas
atômicas suficiente pequenos para serem transportados por vetores
capazes de cobrir tão grande distâncias. No
entanto, o nível de progresso tecnológico Pyongyang está progredindo
tão rápido e isso faz com que a ameaça real ameaça para os EUA,
tornando-se uma meta alcançável. Trump parece não ser capaz de lidar com uma situação que colocaria o teste político mais experiente; Apesar
das intenções belicosas estabelecidos na campanha eleitoral e na
primeira fase de sua presidência, a Casa Branca não pode ir além de
repetidos apelos para Pequim, Moscou e aliados regionais Coreia do Sul e
Japão. Este último parece mais preocupado com a proximidade geográfica com a Coreia do Norte. Mas
o governo americano insiste em enquadrar a questão não só como uma
emergência relacionada apenas para os Estados Unidos, mas também para os
aliados regionais, que requerem um maior compromisso, no plano militar.
Esta
visão tem alguma justificação, dada a sua curta distância de Pyongyang,
mas um ato hostil contra a Coreia do Sul ou Japão, no entanto, obrigar
os americanos para intervir. A
estratégia para combater as ambições nucleares da Coreia do Norte,
assim, permanece confiada a uma ação diplomática, de frente para a China
e até mesmo a Rússia, o que não parece para alcançar resultados
significativos. Se
ele não estava errado, em primeiro lugar, voltar-se para Beijing para
incitar ação em seu dissuasão em relação a Pyongyang, agora Trump deve
estar ciente de que esta estrada não produziu os resultados desejados e
uma variação como para evitar uma perigosa deriva. O
objetivo da RPDC é chegar a reuniões bilaterais com Washington, de modo
que seu poder militar está na reconhecida oficialmente. Eles
não seria, no entanto, um resultado de imagem: o regime de Pyongyang
visa o reconhecimento de que vai além de Pequim e que inclui uma série
de ajudas económicas que podem reviver o país sem arsenais atômicos são
afetados. Para
os EUA, tal concessão não é sequer pensável, o que favorece o impasse
atual, que, no entanto, o tempo para os norte-coreanos para avançar na
miniaturização de armas nucleares. Neste
cenário, existem basicamente três atores, os EUA, China e Coréia do
Norte, que estão jogando um jogo em uma improvisação perigoso. Trump,
ao contrário do que se poderia esperar e provavelmente recomendado
pelos militares, adotou uma atitude cautelosa, Pequim parece ter
decidido não para acomodar as exigências americanas, se não descontado
declarações e Pyongyang tenha se envolvido em conduta que parece seguir
os caminhos do um jogador, tentando trazer os EUA para o limite. Isto implica claramente toda uma gama de riscos, onde o confronto militar é apenas o clímax. Sobre
a atitude da China é necessário, no entanto, uma reflexão, como a
instabilidade regional não deve beneficiar os programas comerciais em
Pequim; China
fornece a percepção de que você quer aproveitar o actual estado de
coisas e, acima de tudo, a atitude norte-coreana que leva em preocupação
dos Estados Unidos, para tentar chegar a uma situação mais favorável em
Pequim; ou
seja, um abrandamento da os EUA em questões comerciais e a redução
compromisso em uma região considerada pela zona económica exclusiva
chinês. Obama
nunca deixou de dar o seu apoio a Seul e Tóquio, e na verdade
considerava a região como o novo centro da acção política internacional
norte-americanos. Trump,
no entanto, transmite menos convicção sobre esse assunto e isso dá
China a desculpa indireta para tirar proveito desta situação. Se
o presidente dos Estados Unidos não irá fornecer uma atitude mais
determinada e resoluta sobre a importância da região vai dar uma
sensação de fraqueza e falta de interesse, que irá autorizar outras
pessoas presentes na área para aumentar o seu peso político, mesmo sem
ações diplomáticas.
США и Северная Корея вопрос
Пролет двух американских бомбардировщиков на Корейский полуостров, хотел быть последней ракетой тест ответа на Пхеньян. По
мнению ряда военных аналитиков Северная Корея в настоящее время
приобрела технологию на дальнемагистральных носителей, так что в
Лос-Анджелесе, Сан-Франциско, что может быть достигнуто с помощью ракет
Пхеньяна; сомнения,
которые остаются до сих пор на эффективной способность миниатюризации
ядерных устройств, которые будут установлены на межконтинентальных
ракетах. Несмотря
на то, что теперь уверен, что Северная Корея является ядерной державой,
то есть, на данный момент, только на договорной основе, но не могли бы
иметь бомбы небольших достаточно атомных быть переносимые векторами,
способными охватить столь большой расстояния. Однако
уровень технического прогресса Пхеньян развивается так быстро, и это
делает угрозу реальную угрозу США, став достижимой целью. Козырь, кажется, не в состоянии справиться с ситуацией, что бы поставить политическое испытание более опытным; Несмотря
на воинственные намерения, изложенные в ходе избирательной кампании, и
на первом этапе своего президентства, Белый дом не может пойти, а также
неоднократные обращения в Пекине, Москве и региональными союзниками
Южной Кореи и Японии. Последние возникают в большей степени озабочены географической близости с Северной Кореей. Но
американская администрация настаивает на обрамление вопрос не только в
чрезвычайной ситуации, связанной только в Соединенных Штатах, но и
региональных союзников, которые требуют большей приверженности, на
военном уровне. Эта
точка зрения имеет некоторые основания, учитывая небольшое расстояние
от Пхеньяна, но враждебный акт против Южной Кореи и Японии, однако,
обязывает американцев вмешиваться. Стратегия
борьбы с ядерными амбициями Северной Кореи, таким образом, по-прежнему
возложена на дипломатические действия, лицом к Китаю и даже России,
которая, кажется, не достичь значительных результатов. Если
это не так, во-первых, обратиться в Пекин, чтобы призвать меры по ее
сдерживанию в отношении Пхеньяна, теперь Trump должны знать, что эта
дорога не принесла желаемых результатов, и к изменению, чтобы
предотвратить опасный дрейф. Цель КНДР прибудет на двусторонние встречи с Вашингтоном, так что его военная мощь в официально признанной. Они
не были бы, однако, результат изображения: режим Пхеньяна направлен на
признание того, что выходит за рамки, что Пекин и включает в себя ряд
экономической помощи, которая может возродить страну без атомных
арсеналов затронуты. Для
США, такая уступка даже не мыслит, и это способствует нынешнему тупику,
в котором, однако, время для северокорейцев продвинуться в
миниатюризации ядерного оружия. В этом случае в основном существует три актера, США, Китай и Северная Корея, которые играют в игру на опасную импровизации. Козырь,
вопреки тому, что можно было бы ожидать, и, вероятно, было
рекомендовано военным, принял осторожное отношение, Пекин, похоже,
решили не приспособить американские требования, если не сбрасывать со
счетов заявления и Пхеньян занимается поведением, что, как
представляется, следовать пути картежник, пытаясь довести США до предела. Это ясно подразумевает целый ряд рисков, где военное противостояние только кульминация. На
отношении Китая необходимо, однако, отражение, как региональная
нестабильность не должно принести пользу коммерческих программ в Пекине;
Китай
обеспечивает ощущение, что вы хотите, чтобы воспользоваться текущим
положением дел и, прежде всего, северокорейская отношение, которое
принимает во беспокойство Соединенные Штаты, чтобы попытаться прийти к
более благоприятной ситуации в Пекине; то
есть размягчение США по вопросам торговли и сокращение обязательств в
рассматриваемой области китайской исключительной экономической зоны. Обама
никогда не переставал оказывать поддержку в Сеул и Токио, и в самом
деле рассматривать регион как новый центр действия американской
международной политики. Козырь,
однако, передает меньше убежденности на эту тему, и это дает Китаю
косвенное оправдание, чтобы воспользоваться этой ситуацией. Если
президент США не обеспечит более решительные и решительный настрой на
важности региона даст ощущение слабости и отсутствия интереса, который
будет разрешать другим лицам, присутствующим в этой области, чтобы
увеличить свой политический вес, даже без каких-либо дипломатических
действий.
Iscriviti a:
Post (Atom)