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mercoledì 15 novembre 2017

أقل أهمية الولايات المتحدة في جنوب شرق آسيا

لأوباما كانت أهمية في جنوب شرق آسيا المركزية لسياسة الولايات المتحدة الخارجية، إلا أن ظهور الدولة الإسلامية أجبرت المحتل السابق للبيت الأبيض لتحويل الانتباه عن المنطقة الآسيوية، والتي تعتبر حاسمة سواء من الناحية الاستراتيجية، التجارية. وقد ترك التزام إدارة أوباما الأقل تجاه إدارة أوباما إرثا صعبا لترامب، وهو وضع تزداد سوءا بسبب الأزمة الكورية الشمالية والقدرة التنافسية الصينية. مع هذا السيناريو، تعامل الرئيس الأمريكي مع رحلة إلى جنوب شرق آسيا بهدف رئيسي هو تأكيد الدور الأمريكي في المنطقة. لتحقيق هذه النتيجة، كان قادرا على القيام به لتغيير موقف القوى لزيادة الضغط على بيونغ يانغ عن برنامجها للاسلحة النووية والحصول على الميزان التجاري مع البلدان التي لديها فائض من الصادرات إلى الولايات المتحدة ترامب. إذا كان الهدف الأول يقع ضمن منطق السياسة الدولية الذي وضعه ترامب دائما في خلفية السياسة الداخلية، فإن الجانب الثاني يتعلق مباشرة بقضية الاقتصاد الأمريكي الذي يعاني من عجز تجاري كبير، مما يؤثر على الإنتاج المحلي، وبالتالي، معدل العمالة: أحد المواضيع الرئيسية للحملة الانتخابية، وأدى إلى عدد كبير من الأصوات بين الذكور والبيض والناخبين العاملين. غير أن هذه المسألة تتصل بالحاجة إلى إعادة التأكيد على دور القوة الأولى في العالم، التي لا يمكن تفسيرها في هذا السياق إلا في المقام الأول بتأكيد في المسألة الكورية الشمالية. ولكن لم يتم إحراز تقدم كبير بشأن هذا الموضوع، ولم تسبق له أي بيانات عن الماضي، وانطباع هو أن سلوك بيونج يانج ملائم للصين وروسيا، أي أنه فعال في الحفاظ على الولايات المتحدة في دولة من الضغط المستمر، والتي يمكن أن تؤدي إلى تحريك بعض ترامب خطأ. في هذا الوقت بالنسبة للصين من المهم جدا أن تكون قادرة على أن تصبح معتمدة كقوة تجارية تبدو أكثر إلى الخارج، لتصبح أعلى ممثل للعولمة والتجارة الحرة، في تناقض حاد مع السياسة الحمائية التي أطلقتها ترامب، والتي أثارت ل تراجع الولايات المتحدة الكامل للتجارة العالمية. والاشتباه هو أن المسألة الكورية الشمالية تؤيد هذه الاستراتيجية. وقد تعهدت بكين بزيادة الانفتاح على الاستثمارات الاجنبية، بيد ان هذا لم يتزامن مع زيارة ترامب فحسب، بيد ان هذا القرار لم يستمد فعليا من زيارة ترامب ولكن من هدف ان يصبح زعيم سياسة العولمة. وعلى الجانب الروسي، فإن تهديد بيونغ يانغ يجبر الولايات المتحدة على التركيز بشكل أقل على القضايا الأكثر أهمية بالنسبة لموسكو: المشكلة الأوكرانية واستراتيجية عدم الاستقرار الغربية التي تنتهجها شبكات الكمبيوتر. إذا كانت هذه الحجج صحيحة، سيكون على واشينتون حل المشكلة الكورية الشمالية مع حلفائه المعتادين، اليابان وكوريا الجنوبية؛ ولكن الحل صعب دون مشاركة مباشرة من بكين وجوهر هذا العامل هو أساس نظرية أن الصين لا تشارك بشكل صحيح، وذلك باستخدام الغموض من سلوكها بشكل فعال. وعاد ترامب الى البيت الابيض، مما ترك التصور القائل بان الولايات المتحدة تلعب دورا اقل اهمية فى جنوب شرق اسيا، لان لا دولة فى المنطقة دخلت فى اتفاقيات ثنائية جديدة مع واشنطن، ووصلت بالفعل 11 دولة الى اتفاق من حيث المبدأ وتجديد اتفاقية التجارة في المحيط الهادئ، من دون وجود الولايات المتحدة. كان دليلا آخر على تراجع الهيبة الأمريكية في المنطقة والتوصل إلى اتفاق من حيث المبدأ على وضع مدونة لقواعد السلوك، لتجنب النزاعات المحتملة بين الدول المعنية في قضية الجزر المتنازع عليها، كما حققت هذا دون تدخل من واشنطن .

mercoledì 25 ottobre 2017

Arabia Saudita: il principe ereditario assicura un cambiamento del paese attraverso un Islam più moderato

Il futuro monarca dell’Arabia Saudita ha dichiarato che il paese ha iniziato un processo per lasciare una visione religiosa, ma anche politica, integralista, per andare verso una via più moderata ed aperta nei rapporti con il mondo e le altre religioni. Il teatro di queste dichiarazioni è stata una conferenza in cui sedevano circa 2500 potenziali investitori, di cui diversi stranieri, disposti a finanziare progetti nella monarchia saudita. La necessità dell’Arabia Saudita di presentarsi come interlocutore affidabile è data da motivi economici e politici. La contrazione del prezzo del greggio ha diminuito gli introiti per il paese, che, tuttavia, ha ancora a disposizione una grande liquidità finanziaria, che può consentire una svolta nell’economia del paese, perseguita attraverso una differenziazione della struttura produttiva. Per fare ciò è necessario presentare un volto diverso del paese: l’Arabia Saudita è rimasta arroccata sulle proprie posizioni intransigenti di una visione religiosa troppo rigida, che ha sconfinato anche nella gestione politica. Il fatto di essere il paese custode dei luoghi santi dell’Islam, ha esercitato una sorta di estremizzazione della religione, che ha contribuito a giustificare l’autoritarismo dell’esercizio del potere. La negazione dei diritti politici e sociali, sopratutto alle donne, il trattamento fortemente duro e discriminatorio riservato ai lavoratori stranieri o agli sciiti, le tante condanne a morte costituiscono elementi fortemente negativi, che i grandi investimenti effettuati all’estero e la grande disponibilità di denaro non riescono a cancellare. Esiste poi il problema di politica internazionale circa l’atteggiamento tenuto dal governo verso lo Stato islamico: l’Arabia Saudita è stata sospettata di avere finanziato il califfato nella sua fase iniziale per usarlo contro la Siria ed indirettamente con l’Iran. La coalizione che i sauditi hanno creato con la Turchia e l’Egitto, oltre alle altre monarchie del Golfo, si basa sul legame religioso sunnita ed ha, come principale avversario, proprio la repubblica teocratica iraniana, un duello che si rinnova nel tempo e che ha come fondamento la supremazia religiosa all’interno della religione islamica. Il rapporto con l’occidente ed in particolare con gli USA, si è deteriorato con la presidenza Obama, ma con Trump sembra avere ripreso vigore, anche se resta la diffidenza dei militari americani. La volontà saudita è quindi quella di recitare un ruolo di maggiore importanza nella regione ed a livello globale, ma senza un aspetto più presentabile il secondo obiettivo non è praticabile. Il raggiungimento di questo scopo deve passare per forza di cose da una maggiore moderazione religiosa, attraverso la quale mitigare le durezze del regime politico. Un regime meno autoritario può favorire il dialogo con le altre nazioni, ma ciò deve essere tangibile con la concessioni di diritti politici e sociali fino ad ora negati. Certamente per dare una immagine meno arcaica della società saudita non è sufficiente dare il permesso alle donne di guidare le automobili, anche se questo gesto ha portato molta pubblicità al principe saudita. Le esigenze politiche sono fortemente connesse con quelle economiche: l’Arabia Saudita è un paese che si è concentrato sull’estrazione del petrolio, diventandone uno dei maggiori produttori, tanto da riuscire a condizionare gli andamenti del mercato, ma ciò non ha favorito la differenziazione dell’economia e lo sviluppo di un tessuto produttivo che possa essere alternativo al segmento estrattivo. L’andamento dell’economia ha compresso i profitti del petrolio e le istanze mondiali verso l’uso energie alternative e meno inquinanti decretano la necessità di investire in campi differenti da quello petrolifero; l’inizio dovrà essere quello di fare arrivare competenze, sia singole che collettive, come industrie proprietarie di conoscenze, che dovranno essere attratte da una situazione interna meno influenzata dal fattore religioso e caratterizzata da una minore arretratezza dei costumi, unita alla presenza di un diritto meno condizionato da elementi contraddistinti da una visione vetusta dell’amministrazione della giustizia. Per superare la sua immagine ultraconservatrice, lo stato saudita dovrà dimostrare, attraverso segni tangibili una modernizzazione delle sue istituzioni, che sembra nelle intenzioni del Principe Mohamed bin Salman, ma, che dovrà essere accettata anche da un ceto dirigente che sembra ancora troppo fermo sulle proprie posizioni arretrate.   

Saudi Arabia: The hereditary prince assures a change of country through a more moderate Islam

The future monarch of Saudi Arabia has stated that the country has begun a process to leave a religious vision, but also a political, fundamentalist, to go towards a more moderate and open way in relations with the world and other religions. The theater of these statements was a conference in which some 2500 potential investors, including several foreigners, were willing to finance projects in the Saudi monarchy. The need for Saudi Arabia to become a reliable interlocutor is due to economic and political reasons. Crude oil price contraction has reduced revenue for the country, but still has a large financial liquidity that can make a breakthrough in the country's economy, pursued through a differentiation in the production structure. To do this, it is necessary to present a different face of the country: Saudi Arabia has been perched on its intransigent positions of a too rigid religious vision, which has also disrupted political management. The fact that he is the guardian of the holy places of Islam has exerted a kind of extremism in religion, which has helped justify authoritarianism in the exercise of power. The denial of political and social rights, especially women, the harsh and discriminatory treatment reserved for foreign workers or Shiites, the many death sentences are extremely negative, with large investments made abroad and high availability of money they can not cancel. There is also the problem of international politics about the government's attitude towards the Islamic state: Saudi Arabia has been suspected of funding the caliphate at its early stage to use it against Syria and indirectly with Iran. The coalition that the Saudis have created with Turkey and Egypt, in addition to other Gulf monarchies, is based on the Sunni religious ties and has, as the main opponent, the Iranian theocratic republic, a duel that is renewed over time and it has as its foundation the religious supremacy within the Islamic religion. The relationship with the West and, in particular, with the US, deteriorated with President Obama, but with Trump it seems to have regained strength, even though the US military remains distrustful. The Saudi desire is therefore to play a major role in the region and globally, but without a more presentable appearance, the second objective is not practicable. The attainment of this goal must forever go through a situation of greater religious moderation, by which to mitigate the hardships of the political regime. A less authoritarian regime can foster dialogue with other nations, but this must be tangible with the concessions of political and social rights so far denied. Certainly to give a less archaic image of Saudi society is not enough to allow women to drive cars, although this gesture has brought much publicity to the Saudi prince. Political needs are strongly linked to economic ones: Saudi Arabia is a country that has focused on oil extraction, becoming one of the largest producers, so as to be able to influence market trends, but this did not favor differentiation of the economy and the development of a production fabric that can be alternative to the extractive segment. The economy's performance has squeezed oil profits and global instances towards alternative and less polluting energies decreed the need to invest in fields other than oil; the beginning will have to be to acquire skills, both individual and collective, as knowledge-based industries that will have to be attracted to an inner situation less influenced by the religious factor and characterized by a lower backwardness of the costumes combined with the presence of a right less conditioned by elements marked by a clear vision of the administration of justice. To overcome its ultraconservative image, the Saudi state will have to demonstrate, through tangible signs, a modernization of its institutions, which seems to be in the intentions of Prince Mohamed bin Salman, but which must also be accepted by a ruling class that still seems too firm on its own backward positions.

Arabia Saudita: el príncipe hereditario asegura un cambio de país a través de un Islam más moderado

El futuro monarca de Arabia Saudita declaró que el país ha iniciado un proceso para dejar una visión religiosa, sino también político, fundamentalista, para avanzar hacia una mayor y más moderado y abierto en el trato con el mundo y otras religiones. El teatro de estas declaraciones fue una conferencia en la que unos 2.500 posibles inversores, incluidos varios extranjeros, estaban dispuestos a financiar proyectos en la monarquía saudita. La necesidad de que Arabia Saudita se convierta en un interlocutor confiable se debe a razones económicas y políticas. La caída de los precios del petróleo crudo disminuyó los ingresos para el país, que, sin embargo, todavía tiene a su disposición una gran liquidez financiera, lo que puede permitir un avance en la economía del país, perseguido a través de una diversificación de la estructura productiva. Para ello, tiene que presentar una cara diferente del país: Arabia Saudita se ha mantenido posado en sus posiciones intransigentes de la visión religiosa demasiado rígido, que ha roto incluso en la gestión política. Siendo el guardián de los lugares sagrados del país del Islam, que ha ejercido una especie de extremismo religioso, que ha ayudado a justificar el ejercicio del poder autoritario. La negación de los derechos políticos y sociales, especialmente para las mujeres, el tratamiento muy duro y discriminatorio reservado para los trabajadores extranjeros o los chiítas, muchas sentencias de muerte son fuertemente elementos negativos, las grandes inversiones en el exterior y la gran oferta de dinero ellos no pueden cancelar Luego está el problema de la política internacional sobre la actitud del gobierno hacia el Estado Islámico: Arabia Saudita se ha sospechado de haber financiado el califato en su fase inicial para utilizarlo contra Siria e indirectamente con Irán. La coalición que los saudíes han creado con Turquía y Egipto, además de otras monarquías del Golfo, está basado en vínculos religiosos sunitas y tiene como su principal oponente, sólo la república teocrática de Irán, un duelo que se renueva en el tiempo y que tiene como fundamento la supremacía religiosa dentro de la religión islámica. La relación con Occidente y en particular con los EE.UU., se ha deteriorado con la presidencia de Obama, pero Trump parece haber recuperado el impulso, aunque se mantiene la desconfianza de los militares estadounidenses. El deseo de Arabia Saudita es, por lo tanto, desempeñar un papel importante en la región y en el mundo, pero sin una apariencia más presentable, el segundo objetivo no es viable. El logro de este objetivo debe pasar por una situación de mayor moderación religiosa, para mitigar las dificultades del régimen político. Un régimen menos autoritario puede fomentar el diálogo con otras naciones, pero esto debe ser tangible con las concesiones de derechos políticos y sociales hasta ahora negadas. Ciertamente, para dar una imagen menos arcaica de la sociedad saudí no es suficiente para permitir a las mujeres conducir coches, aunque este acto ha traído mucha publicidad al príncipe saudí. demandas políticas están estrechamente vinculados con los económicos: Arabia Saudita es un país que se ha centrado en la extracción de petróleo, convirtiéndose en un fabricante importante, lo suficiente como para ser capaz de influir en los movimientos del mercado, pero que no favorecieron la diferenciación de la economía y el desarrollo de un tejido productivo que puede ser alternativo al segmento extractivo. El rendimiento de la economía ha reducido las ganancias del petróleo y las instancias globales para usar energías alternativas y menos contaminantes decretó la necesidad de invertir en campos distintos al petróleo; la salida será hacer llegar habilidades, tanto individuales como colectivas, como conocimiento de su propiedad industrial, ellos serán atraídos a una situación doméstica menos influenciado por factores religiosos y se caracteriza por una menor costumbres atrasadas, junto con la presencia de una ley menos condicionado por elementos marcados por una visión clara de la administración de justicia. Para superar su imagen ultra-conservador, el estado saudí debe demostrar a través de signos tangibles modernización de sus instituciones, que aparece en las intenciones del príncipe Mohamed bin Salman, sino que también debe ser aceptado por una clase dirigente que todavía parece demasiado firme en su posiciones hacia atrás.

Saudi-Arabien: Der Erbprinz versichert einen Landwechsel durch einen moderateren Islam

Die künftige Monarch von Saudi-Arabien erklärt, dass das Land einen Prozess eine religiöse Vision zu verlassen begonnen hat, sondern auch politische, fundamentalistische, auf einem im Umgang mit der Welt und anderen Religionen immer mehr moderat und offen zu bewegen. Das Theater dieser Aussagen war eine Konferenz, in der rund 2.500 potenzielle Investoren saß, darunter mehrere Ausländer, die bereit sind Projekte in der saudischen Monarchie zu finanzieren. Die Notwendigkeit von Saudi-Arabien sich als verlässlicher Partner zu präsentieren wird von wirtschaftlichen und politischen Gründen gegeben. Der Rückgang der Rohölpreise ging der Umsatz für das Land, die jedoch immer noch zur Verfügung hat eine große finanzielle Liquidität, die einem Durchbruch in der Wirtschaft des Landes erlauben kann, durch eine Diversifizierung der Produktionsstruktur verfolgt. Dazu müssen Sie ein anderes Gesicht des Landes präsentieren: Saudi-Arabien blieb thront auf ihren unnachgiebigen Positionen zu starr religiöser Vision, die auch in der politischen Verwaltung gebrochen hat. Als Hüterin der heiligen Stätten des Islam des Landes, hat er eine Art religiösen Extremismus ausgeübt, die die Ausübung der autoritären Macht zu rechtfertigen geholfen hat. Die Verweigerung der politischen und sozialer Rechte, vor allem für Frauen, die sehr hart und diskriminierende Behandlung für ausländische Arbeitnehmer reserviert oder die Schiiten sind viele Todesurteile stark negative Elemente, die großen Investitionen im Ausland und das große Angebot an Geld gemacht sie können nicht stornieren. Dann gibt es das Problem der internationalen Politik über die Haltung der Regierung gegenüber dem islamischen Staat: Saudi-Arabien vermutet wurde der Kalifats in der Anfangsphase finanziert hat es gegen Syrien zu verwenden und indirekt mit dem Iran. Die Koalition, die die Saudis haben mit der Türkei und Ägypten geschaffen, zusätzlich zu anderen Golfmonarchien, basiert auf sunnitische religiösen Bindungen und hat als Hauptgegner, sondern nur die theokratischen Republik Iran, ein Duell, das in der Zeit erneuert wird und dass es wird in der islamischen Religion auf religiöse Vorherrschaft gegründet. Die Beziehung mit dem Westen und insbesondere mit den USA, hat sich mit der Obama-Präsidentschaft verschlechtert, aber Trump scheint an Dynamik zurückgewonnen zu haben, obwohl es das Misstrauen gegenüber dem US-Militär bleibt. Die saudische Absicht ist daher eine größere Rolle in der Region zu spielen und global, aber ohne mehr vorzeigbar Aussehen das zweite Ziel ist nicht machbar. Die Lösung dieser Aufgabe muss zwangsläufig durch eine größere religiöse Mäßigung passieren, durch die die Härte des politischen Regimes zu mildern. Ein weniger autoritäres Regime kann den Dialog mit anderen Nationen fördern, aber dies muss mit Zugeständnissen der politischen und sozialen Rechte bisher verweigert greifbar. Sicherlich macht eine weniger archaische Bild der saudischen Gesellschaft nicht ausreicht, um Frauen zu ermöglichen, Autos zu fahren, obwohl dieser Akt hat viel Publicity auf den saudischen Prinzen gebracht. Politische Forderungen sind stark mit wirtschaftlichen derjenigediejenigedasjenige verbunden: Saudi-Arabien ist ein Land, das auf der Gewinnung von Öl konzentriert hat, einen bedeutenden Hersteller immer, genug, um Marktbewegungen zu beeinflussen, aber das hat nicht die Differenzierung begünstigte Wirtschaftlichkeit und die Entwicklung einer Produktionsstruktur, die eine alternative zu dem extraktiven Segment sein kann. Die Leistung der Druckölgewinne und Weltorganisationen zu nutzen alternative Energien und Emissionsreduzierungen die Notwendigkeit in verschiedenen anderen Bereichen als Öl zu investieren verfügten; der Start wird Fähigkeiten zu tun bekommen, sowohl individuell als auch kollektiv, als proprietäres Branchenwissen, werden sie weniger von religiösen Faktoren und mit der Anwesenheit eines Gesetz durch einen niedrigeren Rückwärts Zoll, zusammen gekennzeichnet beeinflusste zu einer inneren Lage angezogen werden weniger durch Elemente gekennzeichnet durch eine veraltete Vorstellung von der Justizverwaltung beeinflusst. Um sein ultra-konservatives Bild zu überwinden, muss der saudische Staat demonstriert durch konkrete Anzeichen Modernisierung der Institutionen, das in den Absichten des Prinz Mohamed ist Salman erscheint, die aber muss auch von einer herrschenden Klasse akzeptiert werden, die immer noch zu hart scheint auf seinem Rückwärtspositionen.

Arabie Saoudite: Le prince héréditaire assure un changement de pays à travers un islam plus modéré

Le futur roi d'Arabie saoudite a déclaré que le pays a entamé un processus de quitter une vision religieuse, mais aussi politique, fondamentaliste, de se déplacer vers de plus en plus modéré et ouvert à traiter avec le monde et les autres religions. Le théâtre de ces déclarations était une conférence dans laquelle quelque 2500 investisseurs potentiels, y compris plusieurs étrangers, étaient disposés à financer des projets dans la monarchie saoudienne. La nécessité pour l'Arabie Saoudite de devenir un interlocuteur fiable est due à des raisons économiques et politiques. La contraction des prix du pétrole brut a réduit les recettes pour le pays, mais a encore une grande liquidité financière qui peut faire une percée dans l'économie du pays, poursuivie par une différenciation de la structure de production. Pour ce faire, il est nécessaire de présenter un visage différent du pays: l'Arabie Saoudite a été perchée sur ses positions intransigeantes d'une vision religieuse trop rigide, ce qui a également perturbé la gestion politique. Le fait qu'il soit le gardien des lieux saints de l'islam a exercé une sorte d'extrémisme religieux, ce qui a contribué à justifier l'autoritarisme dans l'exercice du pouvoir. Le déni des droits politiques et sociaux, en particulier pour les femmes, le traitement très difficile et discriminatoire réservé aux travailleurs étrangers ou les chiites, beaucoup de condamnations à mort sont des éléments fortement négatifs, les investissements importants effectués à l'étranger et la grande quantité d'argent ils ne peuvent pas annuler. Ensuite, il y a le problème de la politique internationale sur l'attitude du gouvernement envers l'Etat islamique: l'Arabie saoudite a été soupçonné d'avoir financé le califat dans sa phase initiale de l'utiliser contre la Syrie et indirectement avec l'Iran. La coalition que les Saoudiens ont créé avec la Turquie et de l'Egypte, en plus d'autres monarchies du Golfe, est basée sur des liens religieux sunnites et a comme principal adversaire, juste la république théocratique d'Iran, un duel qui se renouvelle dans le temps et que il a pour fondement la suprématie religieuse au sein de la religion islamique. La relation avec l'Occident et, en particulier, avec les États-Unis, s'est détériorée avec le président Obama, mais avec Trump, elle semble avoir repris de la vigueur, même si l'armée américaine reste méfiante. La volonté saoudienne est donc de jouer un rôle majeur dans la région et dans le monde, mais sans une apparence plus présentable, le second objectif n'est pas praticable. La réalisation de cet objectif doit toujours passer par une situation de plus grande modération religieuse, par laquelle atténuer les difficultés du régime politique. Un régime moins autoritaire peut favoriser le dialogue avec les autres nations, mais cela doit être tangible avec les concessions des droits politiques et sociaux jusqu'ici refusées. Certes, donner une image moins archaïque de la société saoudienne ne suffit pas pour permettre aux femmes de conduire des voitures, bien que ce geste ait apporté beaucoup de publicité au prince saoudien. Les besoins politiques sont fortement liés aux besoins économiques: l'Arabie Saoudite est un pays qui s'est concentré sur l'extraction pétrolière, devenant l'un des plus gros producteurs, afin de pouvoir influencer les tendances du marché, mais cela n'a pas favorisé la différenciation de l'économie et le développement d'un tissu de production pouvant être alternatif au segment extractif. La performance de l'économie a réduit les bénéfices pétroliers et les instances mondiales à utiliser des énergies alternatives et moins polluantes ont décrété la nécessité d'investir dans des domaines autres que le pétrole; le départ sera de faire acquérir des compétences, à la fois individuelles et collectives, que les connaissances de l'industrie exclusive, ils seront attirés par une situation intérieure moins influencée par des facteurs religieux et caractérisés par un bas coutumes rétrogrades, ainsi que la présence d'une loi moins conditionné par des éléments marqués par une vision claire de l'administration de la justice. Pour surmonter son image ultra-conservateur, l'État saoudien doit démontrer par la modernisation des signes tangibles de ses institutions, qui apparaît dans les intentions du bin prince Mohamed Salman, mais qui doit aussi être acceptée par une classe dirigeante qui semble encore trop ferme sur sa positions arrières.

Arábia Saudita: o príncipe hereditário assegura uma mudança de país através de um Islã mais moderado

O futuro monarca da Arábia Saudita afirmou que o país iniciou um processo para deixar uma visão religiosa, mas também política, fundamentalista, avançar para uma cada vez mais moderado e aberto em lidar com o mundo e as outras religiões. O teatro dessas declarações foi uma conferência em que cerca de 2500 investidores potenciais, inclusive vários estrangeiros, estavam dispostos a financiar projetos na monarquia saudita. A necessidade de a Arábia Saudita tornar-se um interlocutor confiável é devido a razões econômicas e políticas. A queda nos preços do petróleo diminuiu as receitas para o país, que, no entanto, ainda tem disponível uma grande liquidez financeira, o que pode permitir um avanço na economia do país, perseguido através de uma diversificação da estrutura de produção. Para fazer isso, você precisa apresentar uma face diferente do país: Arábia Saudita manteve-se no cimo de suas posições intransigentes da visão religiosa muito rígida, que quebrou mesmo na gestão política. O fato de ele ser o guardião dos lugares sagrados do Islã tem exercido uma espécie de extremismo na religião, o que ajudou a justificar o autoritarismo no exercício do poder. A negação de direitos políticos e sociais, especialmente para as mulheres, o tratamento altamente duro e discriminatório reservado para trabalhadores estrangeiros ou os xiitas, muitas sentenças de morte são fortemente elementos negativos, os grandes investimentos feitos no exterior e a grande oferta de dinheiro eles não podem cancelar. Depois, há o problema da política internacional sobre a atitude do governo em relação ao Estado Islâmico: Arábia Saudita tem sido suspeito de ter financiado o califado em sua fase inicial de usá-lo contra a Síria e indiretamente com o Irã. A coalizão que os sauditas têm criado com a Turquia e Egito, além de outras monarquias do Golfo, é baseado em laços religiosos sunitas e tem como seu principal adversário, apenas a república teocrática do Irã, um duelo que se renova no tempo e que Tem como base a supremacia religiosa dentro da religião islâmica. A relação com o Ocidente e, em particular, com os EUA, se deteriorou com a presidência de Obama, mas Trump parece ter um novo impulso, embora permaneça a desconfiança dos militares dos EUA. O desejo saudita é, portanto, desempenhar um papel importante na região e globalmente, mas sem uma aparência mais apresentável, o segundo objetivo não é praticável. A consecução desse objetivo deve sempre passar por uma situação de maior moderação religiosa, para mitigar as dificuldades do regime político. Um regime menos autoritário pode promover o diálogo com outras nações, mas isso deve ser tangível com as concessões dos direitos políticos e sociais até agora negados. Certamente, dar uma imagem menos arcaica da sociedade saudita não é suficiente para permitir que as mulheres dirigem carros, embora esse gesto trouxe muita publicidade ao principe saudita. demandas políticas estão fortemente ligados com os econômicos: Arábia Saudita é um país que tem incidido sobre a extração de petróleo, tornando-se um dos principais fabricantes, o suficiente para ser capaz de influenciar os movimentos do mercado, mas que não favoreceu a diferenciação da economia e o desenvolvimento de um tecido de produção que pode ser alternativo ao segmento extrativo. O desempenho da economia esmagou os lucros do petróleo e as instâncias mundiais para usar energias alternativas e menos poluidoras decretaram a necessidade de investir em campos que não sejam petróleo; o início será a de fazer chegar habilidades, tanto individuais como coletivos, como o conhecimento do setor de propriedade, eles serão atraídos para uma situação interna menos influenciado por fatores religiosos e caracterizada por uma menor costumes para trás, juntamente com a presença de uma lei menos condicionada por elementos marcados por uma clara visão da administração da justiça. Para superar sua imagem de ultra-conservadora, o estado saudita devem demonstrar através de sinais tangíveis modernização de suas instituições, que aparece nas intenções do príncipe Mohamed bin Salman, mas que também deve ser aceito por uma classe dominante que ainda parece muito firme em seu posições para trás.