Politica Internazionale

Politica Internazionale

Cerca nel blog

mercoledì 29 settembre 2021

I militari americani riconoscono la minore credibilità degli USA nei confronti degli alleati

 I più alti responsabili militari degli Stati Uniti, il Comandante di stato maggiore ed il Comandante del Comando centrale, responsabile delle operazioni in Afghanistan, sono comparsi di fronte al Senato a seguito della convocazione per rispondere sulla caotica fine del conflitto nel paese afghano, che ha riportato al potere i talebani, contro cui l’esercito statunitense stava combattendo dal 2001. Questo confronto tra vertici militari e legislatori americani ha messo in risalto la totale mancanza di accordo tra gli stessi militari ed il potere esecutivo, mancata concordanza che vale sia per Trump, che per Biden, esponendo sempre più il presidente democratico ad una pericolosa similitudine con il suo predecessore, dal quale tanto aveva preso le distanze in campagna elettorale. La discordanza tra i militari e la Casa Bianca mette in risalto la responsabilità di Biden nei pessimi rapporti che ha provocato con i propri alleati dell’Unione Europea, che sembra non seguire i consigli dei propri vertici militari. Le decisioni del presidente americano, il quale si è sempre assunto la responsabilità delle proprie decisioni, non hanno tenuto nella dovuta considerazione i consigli dei militari, optando per le analisi sbagliate dell’intelligence statunitense.  Il Capo di Stato maggiore è apparso rammaricato per la perdita di credibilità degli Stati Uniti da parte degli alleati europei, definendo espressamente un danno l’uscita non concordata dalla guerra afghana. Questa constatazione, che arriva in un momento di difficoltà all’interno dell’Alleanza Atlantica, alimenta la diffidenza degli europei in particolare e della Francia in particolare, a causa della variazione della politica estera americana verso una centralità spostata dall’Europa allo scenario asiatico. Perfino il Segretario della difesa, che non ha condiviso le valutazioni del Capo di Stato maggiore, ha dovuto ammettere che la credibilità americana potrà essere messa in dubbio, nonostante la personale convinzione di mantenere un valore di affidabilità elevato. Ma il maggiore danno al prestigio del presidente è venuto dal comandante del Comando centrale, che ha confermato che l’intenzione dei vertici militari americani era quella di mantenere un contingente di 2.500 effettivi, opzione rifiutata da Biden, ma che era stata concordata con Trump; tuttavia entrambi i due ultimi presidenti non hanno voluto prendere in considerazione una uscita non basata sulle date, ma su condizioni di conformità, come suggerito dai militari. La decisione errata è stata dovuta anche ad una informativa sbagliata dell’intelligence USA, che riteneva l’esercito regolare afghano in grado di controbattere all’offensiva talebana senza l’aiuto americano, deve essere però precisato che la formazione dei militari del paese afghano era assegnata all’esercito americano, che nonostante i diversi miliardi di dollari investiti non ha saputo portare ad una adeguata preparazione le forze armate di Kabul. Nonostante i giudizi negativi sulle modalità del ritiro, il capo di Stato maggiore ha riconosciuto che una permanenza dei militari americani avrebbe significato lo scontro sul terreno con i talebani ed anche subire le potenziale minacce delle formazioni dello Stato islamico presenti sul territorio afghano. Le conclusioni dei senatori USA sono state, che il fallimento afghano è stato dovuto ad accordi sciagurati presi da Trump con i talebani (visione democratica), sommati alla gestione disastrosa di Biden (visione repubblicana), il cui risultato finale sono state i 2.500 morti americani e lo spreco di 2,3 trilioni di dollari, che rappresentano un fallimento strategico degli Stati Uniti di portata epocale. Aldilà di questa analisi si deve aggiungere anche che il paese afghano ritornerà un territorio dove le formazioni terroristiche islamiche potranno riorganizzarsi senza alcun contrasto, una sorta di base da dove organizzare attentati verso i paesi occidentali, addestrare terroristi e cercare di riproporre modelli più ambiziosi, come quello dello stato islamico. La decisione di Biden, se per certi versi può essere compresa nel quadro delle ragioni di politica interna, riduce la percezione degli USA come grande potenza in grado di proteggere se stessa e l’occidente da una minaccia che torna sempre più minacciosa e, che se si dovesse verificare, non potrà che essere imputata alla pessima gestione di Biden stesso, che sarà perseguitato per questo motivo anche sui libri di storia.

The US military recognizes the lower credibility of the US towards allies

 The highest military officials of the United States, the Commander of the General Staff and the Commander of the Central Command, in charge of operations in Afghanistan, appeared in front of the Senate following the call to respond to the chaotic end of the conflict in the Afghan country, which has brought the Taliban back to power, against which the US military had been fighting since 2001. This confrontation between military leaders and US legislators highlighted the total lack of agreement between the military itself and the executive power, a disagreement that applies to both Trump , which for Biden, increasingly exposing the Democratic president to a dangerous similarity with his predecessor, from whom he had distanced himself so much during the election campaign. The discord between the military and the White House highlights Biden’s responsibility in the bad relations he has caused with his European Union allies, who seem not to follow the advice of their military leaders. The decisions of the American president, who has always taken responsibility for his own decisions, did not take into due consideration the advice of the military, opting for the wrong analyzes of US intelligence. The Chief of Staff appeared to regret the loss of credibility of the United States by its European allies, expressly defining an unacceptable exit from the Afghan war as a damage. This observation, which comes at a time of difficulty within the Atlantic Alliance, fuels the distrust of Europeans in particular and France in particular, due to the change in American foreign policy towards a centrality shifted from Europe to the Asian scenario. Even the Secretary of Defense, who did not agree with the assessments of the Chief of Staff, had to admit that American credibility could be questioned, despite the personal conviction of maintaining a high reliability value. But the greatest damage to the prestige of the president came from the commander of the Central Command, who confirmed that the intention of the American military leaders was to maintain a contingent of 2,500, an option rejected by Biden, but which had been agreed with Trump; however, both of the last two presidents did not want to consider an exit not based on dates, but on compliance conditions, as suggested by the military. The wrong decision was also due to a wrong information from US intelligence, which believed the Afghan regular army was able to counter the Taliban offensive without American help, but it must be specified that the training of the Afghan military was assigned to the American army, which despite the several billion dollars invested has not been able to bring the armed forces of Kabul to adequate preparation. Despite the negative judgments on the modalities of the withdrawal, the Chief of Staff acknowledged that a stay by the American military would have meant a clash on the ground with the Taliban and also subjected to the potential threats of the Islamic State formations present on Afghan territory. The conclusions of the US senators were, that the Afghan failure was due to unfortunate agreements made by Trump with the Taliban (democratic view), added to the disastrous management of Biden (republican view), the final result of which was the 2,500 American deaths. and the $ 2.3 trillion waste, which represents a strategic US failure of epochal scale. Beyond this analysis it must also be added that the Afghan country will return to a territory where Islamic terrorist formations can reorganize without any conflict, a sort of base from which to organize attacks on Western countries, train terrorists and try to propose more ambitious models, such as that of the Islamic state. Biden's decision, if in some ways it can be understood within the framework of domestic political reasons, reduces the perception of the US as a great power capable of protecting itself and the West from a threat that is becoming increasingly threatening and, that if should it occur, it can only be attributed to the poor management of Biden himself, who will be persecuted for this reason also in the history books.

El ejército de EE. UU. Reconoce la menor credibilidad de EE. UU. Hacia sus aliados

 Los más altos oficiales militares de Estados Unidos, el Comandante del Estado Mayor y el Comandante del Comando Central, a cargo de las operaciones en Afganistán, comparecieron ante el Senado tras la convocatoria para responder al caótico final del conflicto en el País afgano, que ha devuelto al poder a los talibanes, contra el cual el ejército estadounidense había estado luchando desde 2001. Este enfrentamiento entre líderes militares y legisladores estadounidenses puso de relieve la falta total de acuerdo entre el ejército y el poder ejecutivo, un desacuerdo que se aplica a Tanto Trump, que para Biden, exponiendo cada vez más al presidente demócrata a un peligroso parecido con su antecesor, de quien tanto se había distanciado durante la campaña electoral. La discordia entre el ejército y la Casa Blanca pone de relieve la responsabilidad de Biden en las malas relaciones que ha provocado con sus aliados de la Unión Europea, que parecen no seguir los consejos de sus líderes militares. Las decisiones del presidente estadounidense, que siempre se ha responsabilizado de sus propias decisiones, no tomaron en la debida consideración los consejos de los militares, optando por análisis erróneos de la inteligencia estadounidense. El Jefe de Estado Mayor pareció lamentar la pérdida de credibilidad de Estados Unidos por parte de sus aliados europeos, definiendo expresamente una salida inaceptable de la guerra afgana como un daño. Esta observación, que llega en un momento de dificultad dentro de la Alianza Atlántica, alimenta la desconfianza de los europeos en particular y de Francia en particular, debido al cambio en la política exterior estadounidense hacia una centralidad desplazada de Europa al escenario asiático. Incluso el secretario de Defensa, que no estaba de acuerdo con las valoraciones del Jefe de Estado Mayor, tuvo que admitir que la credibilidad estadounidense podía ser cuestionada, a pesar de la convicción personal de mantener un alto valor de confiabilidad. Pero el mayor daño al prestigio del presidente provino del comandante del Comando Central, quien confirmó que la intención de los líderes militares estadounidenses era mantener un contingente de 2.500, opción rechazada por Biden, pero que había sido pactada con Trump; sin embargo, los dos últimos presidentes no quisieron considerar una salida no basada en fechas, sino en condiciones de cumplimiento, como sugirieron los militares. La decisión equivocada también se debió a una información errónea de la inteligencia estadounidense, que creía que el ejército regular afgano pudo contrarrestar la ofensiva de los talibanes sin la ayuda estadounidense, pero debe especificarse que el entrenamiento del ejército afgano fue asignado al ejército estadounidense. que, a pesar de los varios miles de millones de dólares invertidos, no ha podido preparar adecuadamente a las fuerzas armadas de Kabul. A pesar de los juicios negativos sobre las modalidades de la retirada, el Jefe de Estado Mayor reconoció que una estancia del ejército estadounidense habría significado un enfrentamiento en el terreno con los talibanes y también sometido a las potenciales amenazas de las formaciones del Estado Islámico presentes en territorio afgano. . Las conclusiones de los senadores estadounidenses fueron, que el fracaso afgano se debió a los desafortunados acuerdos realizados por Trump con los talibanes (visión democrática), sumados a la desastrosa gestión de Biden (visión republicana), cuyo resultado final fueron las 2.500 muertes estadounidenses. . y el desperdicio de 2,3 billones de dólares, que representa un fracaso estratégico de Estados Unidos de escala histórica. Más allá de este análisis hay que añadir también que el país afgano volverá a un territorio donde las formaciones terroristas islámicas puedan reorganizarse sin ningún conflicto, una suerte de base desde la que organizar atentados contra países occidentales, formar terroristas y tratar de proponer modelos más ambiciosos. como el del estado islámico. La decisión de Biden, si de alguna manera se puede entender en el marco de razones políticas internas, reduce la percepción de Estados Unidos como una gran potencia capaz de protegerse a sí mismo y a Occidente de una amenaza que se torna cada vez más amenazadora y, si es que debe. De ocurrir, solo se puede atribuir a la mala gestión del propio Biden, que será perseguido por este motivo también en los libros de historia.

Das US-Militär erkennt die geringere Glaubwürdigkeit der USA gegenüber ihren Verbündeten an

 Die höchsten Militärs der Vereinigten Staaten, der Befehlshaber des Generalstabs und der Befehlshaber des Zentralkommandos, die für die Operationen in Afghanistan zuständig sind, erschienen vor dem Senat, nachdem sie aufgefordert worden waren, auf das chaotische Ende des Konflikts in den USA zu reagieren afghanisches Land, das die Taliban wieder an die Macht gebracht hat, gegen die das US-Militär seit 2001 kämpft. Diese Konfrontation zwischen Militärführern und US-Gesetzgebern hat die völlige Uneinigkeit zwischen Militär und Exekutive deutlich gemacht, eine Meinungsverschiedenheit, die für sowohl Trump, der den demokratischen Präsidenten für Biden zunehmend einer gefährlichen Ähnlichkeit mit seinem Vorgänger aussetzt, von dem er sich im Wahlkampf so sehr distanziert hatte. Die Zwietracht zwischen dem Militär und dem Weißen Haus unterstreicht Bidens Verantwortung für die schlechten Beziehungen, die er zu seinen Verbündeten in der Europäischen Union verursacht hat, die dem Rat seiner Militärführer nicht zu folgen scheinen. Die Entscheidungen des amerikanischen Präsidenten, der immer die Verantwortung für seine eigenen Entscheidungen übernommen hat, haben die Ratschläge des Militärs nicht berücksichtigt und sich für die falschen Analysen des US-Geheimdienstes entschieden. Der Generalstabschef schien den Verlust der Glaubwürdigkeit der USA durch ihre europäischen Verbündeten zu bedauern und definierte einen inakzeptablen Ausstieg aus dem Afghanistankrieg ausdrücklich als Schaden. Diese Beobachtung, die in einer schwierigen Zeit innerhalb des Atlantischen Bündnisses stattfindet, schürt das Misstrauen insbesondere der Europäer und insbesondere Frankreichs aufgrund des Wandels der amerikanischen Außenpolitik hin zu einer von Europa auf das asiatische Szenario verlagerten Zentralität. Selbst der Verteidigungsminister, der den Einschätzungen des Stabschefs nicht zustimmte, musste zugeben, dass die amerikanische Glaubwürdigkeit trotz der persönlichen Überzeugung, einen hohen Zuverlässigkeitswert zu wahren, in Frage gestellt werden konnte. Der größte Schaden für das Ansehen des Präsidenten kam jedoch vom Kommandeur des Zentralkommandos, der bestätigte, dass die US-Militärführer ein Kontingent von 2.500 Personen halten wollten, eine Option, die von Biden abgelehnt, aber mit Trump vereinbart worden war; Allerdings wollten die beiden letzten Präsidenten einen Austritt nicht nach Terminen, sondern nach Auflagen, wie vom Militär vorgeschlagen, in Erwägung ziehen. Die falsche Entscheidung war auch auf eine falsche Information des US-Geheimdienstes zurückzuführen, der glaubte, die afghanische reguläre Armee könne die Taliban-Offensive ohne amerikanische Hilfe abwehren, es muss jedoch angegeben werden, dass die Ausbildung des afghanischen Militärs der amerikanischen Armee übertragen wurde. die trotz der Investitionen von mehreren Milliarden Dollar nicht in der Lage war, die Streitkräfte Kabuls angemessen vorzubereiten. Trotz der negativen Urteile zu den Modalitäten des Rückzugs räumte der Generalstabschef ein, dass ein Aufenthalt des amerikanischen Militärs einen Zusammenstoß mit den Taliban vor Ort bedeutet hätte und auch den potenziellen Bedrohungen durch die auf afghanischem Territorium präsenten Formationen des Islamischen Staates ausgesetzt gewesen wäre . Die Schlussfolgerungen der US-Senatoren waren, dass das afghanische Scheitern auf unglückliche Vereinbarungen von Trump mit den Taliban (demokratische Sicht) zurückzuführen war, hinzu kommt die desaströse Führung von Biden (republikanische Sicht), deren Endergebnis 2.500 amerikanische Tote waren ... und die Verschwendung von 2,3 Billionen Dollar, die ein strategisches Versagen der USA von epochalem Ausmaß darstellt. Über diese Analyse hinaus muss auch hinzugefügt werden, dass das afghanische Land zu einem Territorium zurückkehren wird, in dem sich islamistische Terrorformationen ohne Konflikte neu organisieren können, eine Art Basis, um Angriffe auf westliche Länder zu organisieren, Terroristen auszubilden und ehrgeizigere Modelle vorzuschlagen, wie der des islamischen Staates. Bidens Entscheidung, wenn sie in gewisser Weise im Rahmen innenpolitischer Gründe zu verstehen ist, reduziert die Wahrnehmung der USA als Großmacht, die sich selbst und den Westen vor einer immer bedrohlicher werdenden Bedrohung schützen kann, und dies, falls dies der Fall sein sollte auftreten, kann es nur auf das schlechte Management von Biden selbst zurückgeführt werden, der aus diesem Grund auch in den Geschichtsbüchern verfolgt wird.

L'armée américaine reconnaît la moindre crédibilité des États-Unis envers ses alliés

 Les plus hauts responsables militaires des États-Unis, le commandant de l'état-major général et le commandant du commandement central, en charge des opérations en Afghanistan, ont comparu devant le Sénat suite à l'appel à répondre à la fin chaotique du conflit dans le pays afghan, qui a ramené au pouvoir les talibans, contre lequel les militaires américains se battaient depuis 2001. Cet affrontement entre chefs militaires et législateurs américains a mis en évidence l'absence totale d'accord entre les militaires et le pouvoir exécutif, un désaccord qui s'applique à tant Trump, qui pour Biden, expose de plus en plus le président démocrate à une dangereuse similitude avec son prédécesseur, dont il s'était tant distancé lors de la campagne électorale. La discorde entre l'armée et la Maison Blanche met en évidence la responsabilité de Biden dans les mauvaises relations qu'il a causées avec ses alliés de l'Union européenne, qui semblent ne pas suivre les conseils de ses chefs militaires. Les décisions du président américain, qui a toujours assumé la responsabilité de ses propres décisions, n'ont pas dûment pris en considération les conseils des militaires, optant pour des analyses erronées du renseignement américain. Le chef d'état-major a semblé regretter la perte de crédibilité des Etats-Unis par leurs alliés européens, définissant expressément une sortie inacceptable de la guerre afghane comme un dommage. Ce constat, qui intervient à un moment difficile au sein de l'Alliance atlantique, alimente la défiance des Européens en particulier et de la France en particulier, du fait de l'évolution de la politique étrangère américaine vers une centralité déplacée de l'Europe vers le scénario asiatique. Même le secrétaire à la Défense, qui n'était pas d'accord avec les appréciations du chef d'état-major, a dû admettre que la crédibilité américaine pouvait être mise en doute, malgré la conviction personnelle de maintenir une valeur de fiabilité élevée. Mais le plus grand dommage au prestige du président est venu du commandant du commandement central, qui a confirmé que l'intention des chefs militaires américains était de maintenir un contingent de 2 500, une option rejetée par Biden, mais qui avait été convenue avec Trump ; cependant, les deux derniers présidents n'ont pas voulu envisager une sortie non pas basée sur des dates, mais sur des conditions de conformité, comme suggéré par les militaires. La mauvaise décision était aussi due à une fausse information des services secrets américains, qui pensaient que l'armée régulière afghane était capable de contrer l'offensive des talibans sans l'aide américaine, mais il faut préciser que la formation de l'armée afghane était confiée à l'armée américaine, qui malgré les plusieurs milliards de dollars investis n'a pas pu amener les forces armées de Kaboul à une préparation adéquate. Malgré les jugements négatifs sur les modalités du retrait, le chef d'état-major a reconnu qu'un séjour de l'armée américaine aurait signifié un affrontement au sol avec les talibans et également soumis aux menaces potentielles des formations de l'Etat islamique présentes sur le territoire afghan. . Les conclusions des sénateurs américains étaient, que l'échec afghan était dû aux accords malheureux passés par Trump avec les talibans (vue démocratique), ajoutés à la gestion désastreuse de Biden (vue républicaine), dont le résultat final était les 2 500 morts américains. et les 2,3 billions de dollars de déchets, ce qui représente un échec stratégique américain d'une ampleur historique. Au-delà de cette analyse il faut aussi ajouter que le pays afghan reviendra sur un territoire où les formations terroristes islamiques pourront se réorganiser sans aucun conflit, une sorte de base à partir de laquelle organiser des attentats contre les pays occidentaux, former des terroristes et tenter de proposer des modèles plus ambitieux, comme celui de l'État islamique. La décision de Biden, si d'une certaine manière elle peut être comprise dans le cadre de raisons politiques intérieures, réduit la perception des États-Unis comme une grande puissance capable de se protéger et de protéger l'Occident d'une menace qui devient de plus en plus menaçante et, si elle devait se produire, cela ne peut être attribué qu'à la mauvaise gestion de Biden lui-même, qui sera également persécuté pour cette raison dans les livres d'histoire.

Os militares dos EUA reconhecem a baixa credibilidade dos EUA em relação aos seus aliados

 Os mais altos oficiais militares dos Estados Unidos, o Comandante do Estado-Maior General e o Comandante do Comando Central, encarregado das operações no Afeganistão, compareceram ao Senado após o apelo para responder ao fim caótico do conflito no País afegão, que trouxe de volta o Taleban ao poder, contra o qual os militares dos EUA lutam desde 2001. Este confronto entre líderes militares e legisladores dos EUA destacou a total falta de acordo entre os militares e o poder executivo, um desacordo que se aplica a tanto Trump, que para Biden, cada vez mais expondo o presidente democrata a uma perigosa semelhança com seu antecessor, de quem ele se distanciou tanto durante a campanha eleitoral. A discórdia entre os militares e a Casa Branca destaca a responsabilidade de Biden nas más relações que ele causou com seus aliados da União Europeia, que parecem não seguir os conselhos de seus líderes militares. As decisões do presidente americano, que sempre assumiu a responsabilidade por suas próprias decisões, não levaram em consideração os conselhos dos militares, optando por análises erradas da inteligência estadunidense. O Chefe do Estado-Maior parecia lamentar a perda de credibilidade dos Estados Unidos por seus aliados europeus, definindo expressamente uma saída inaceitável da guerra do Afeganistão como um dano. Esta constatação, que surge num momento de dificuldade no seio da Aliança Atlântica, alimenta a desconfiança dos europeus em particular e da França em particular, devido à mudança da política externa americana para uma centralidade deslocada do cenário europeu para o asiático. Até o secretário de Defesa, que não concordou com as avaliações do Chefe do Estado-Maior, teve que admitir que a credibilidade americana poderia ser questionada, apesar da convicção pessoal de manter um alto valor de confiabilidade. Mas o maior dano ao prestígio do presidente veio do comandante do Comando Central, que confirmou que a intenção dos líderes militares norte-americanos era manter um contingente de 2.500, opção rejeitada por Biden, mas já acertada com Trump; no entanto, os dois últimos presidentes não queriam considerar uma saída não com base em datas, mas em condições de cumprimento, conforme sugerido pelos militares. A decisão errada também se deveu a uma informação errada da inteligência dos EUA, que acreditava que o exército regular afegão foi capaz de conter a ofensiva do Taleban sem ajuda americana, mas deve ser especificado que o treinamento dos militares afegãos foi atribuído ao exército americano, que, apesar dos vários bilhões de dólares investidos, não foi capaz de levar as forças armadas de Cabul a uma preparação adequada. Apesar dos julgamentos negativos sobre as modalidades da retirada, o Chefe do Estado-Maior reconheceu que a permanência dos militares americanos significaria um confronto no terreno com o Taleban e também sujeitaria as potenciais ameaças das formações do Estado Islâmico presentes no território afegão . As conclusões dos senadores norte-americanos foram que o fracasso do Afeganistão se deveu aos infelizes acordos feitos por Trump com o Talibã (visão democrática), somados à gestão desastrosa de Biden (visão republicana), cujo resultado final foram 2.500 mortes de americanos .e o desperdício de US $ 2,3 trilhões, o que representa um fracasso estratégico dos EUA em escala histórica. Além desta análise, deve-se acrescentar que o país afegão retornará a um território onde as formações terroristas islâmicas podem se reorganizar sem nenhum conflito, uma espécie de base para organizar ataques a países ocidentais, treinar terroristas e tentar propor modelos mais ambiciosos, como o do estado islâmico. A decisão de Biden, se de alguma forma pode ser entendida dentro do quadro de razões políticas internas, reduz a percepção dos EUA como uma grande potência capaz de proteger a si e ao Ocidente de uma ameaça que se torna cada vez mais ameaçadora e, se deveria ocorrer, só pode ser atribuído à má gestão do próprio Biden, que será perseguido por esse motivo também nos livros de história.

Американские военные признают меньшее доверие к США по отношению к своим союзникам.

 Высшие военные должностные лица Соединенных Штатов, командующий Генеральным штабом и командующий Центральным командованием, отвечающие за операции в Афганистане, появились перед Сенатом после призыва отреагировать на хаотичное завершение конфликта в Афганистане. Афганское государство, вернувшее к власти талибов, против которых военные США боролись с 2001 года. Это противостояние между военными лидерами и законодателями США высветило полное отсутствие согласия между военными и исполнительной властью, разногласия, относящиеся к и Трампа, что, по мнению Байдена, все больше подвергает президента-демократа опасному сходству с его предшественником, от которого он так дистанцировался во время избирательной кампании. Разногласия между военными и Белым домом подчеркивают ответственность Байдена за плохие отношения, которые он создал со своими союзниками по Европейскому союзу, которые, похоже, не следуют советам его военачальников. Решения американского президента, который всегда брал на себя ответственность за свои решения, не учитывали должным образом советы военных, сделав выбор в пользу неправильного анализа американской разведки. Похоже, что начальник штаба выразил сожаление по поводу потери доверия к Соединенным Штатам их европейскими союзниками, прямо определив неприемлемый выход из афганской войны как ущерб. Это наблюдение, сделанное в период трудностей в рамках Атлантического альянса, подогревает недоверие европейцев, в частности, и Франции, в частности, в связи с изменением американской внешней политики в сторону перехода центральной роли от Европы к азиатскому сценарию. Даже министр обороны, который не согласился с оценками начальника штаба, был вынужден признать, что авторитет Америки может быть поставлен под сомнение, несмотря на личное убеждение в поддержании высокой ценности надежности. Но наибольший урон престижу президента нанес командующий Центральным командованием, который подтвердил, что намерение военного руководства США состояло в том, чтобы сохранить контингент численностью 2500 человек - вариант, отвергнутый Байденом, но согласованный с Трампом; однако оба последних президента не хотели рассматривать выход не на основании дат, а на условиях соблюдения, как это было предложено военными. Неправильное решение также было связано с неверной информацией американской разведки, которая считала, что регулярная афганская армия смогла противостоять наступлению талибов без американской помощи, но следует указать, что обучение афганских военных было поручено американской армии. который, несмотря на вложенные несколько миллиардов долларов, не смог привести вооруженные силы Кабула к должной подготовке. Несмотря на негативные суждения о способах вывода войск, начальник штаба признал, что пребывание американских военных означало бы столкновение на местах с талибами, а также подвергло бы потенциальным угрозам со стороны формирований Исламского государства, присутствующих на афганской территории. . Выводы американских сенаторов заключались в том, что неудача Афганистана была вызвана неудачными соглашениями, заключенными Трампом с Талибаном (демократическая точка зрения), а также катастрофическим руководством Байдена (республиканская точка зрения), конечным результатом которого стало убийство 2500 американцев. ... и трата на 2,3 триллиона долларов, которая представляет собой стратегическую неудачу США эпохального масштаба. Помимо этого анализа, необходимо также добавить, что афганская страна вернется на территорию, где исламские террористические формирования могут реорганизоваться без каких-либо конфликтов, своего рода базу для организации атак на западные страны, обучения террористов и попыток предложить более амбициозные модели. например, Исламского государства. Решение Байдена, если в некотором роде его можно понять в рамках внутриполитических соображений, снижает восприятие США как великой державы, способной защитить себя и Запад от угрозы, которая становится все более угрожающей и, если это необходимо, происходит, это может быть связано только с плохим менеджментом самого Байдена, который будет преследоваться по этой причине также в учебниках истории.