Politica Internazionale

Politica Internazionale

Cerca nel blog

martedì 19 aprile 2022

يجب ألا تصرف الحرب الأوكرانية الانتباه عن الإرهاب الإسلامي

 مع تركيز الاهتمام الدولي بشكل كامل على الصراع الأوكراني ، هناك خطر حقيقي من أن الراديكالية الإسلامية ستستغل هذا الوضع لاستعادة الأرض ، سواء من وجهة نظر الإرهاب أو من وجهة نظر احتلال الأراضي الخالية من الحماية الدولية. وهذا التخوف تؤكده تصريحات المتحدث الجديد باسم الدولة الإسلامية ، الذي لم يفوت الفرصة لحث أنصار التطرف الإسلامي على استغلال الوضع الذي يرى مواجهة دول منتشرة عادة ، وإن كانت من مواقع مختلفة ، ضد الإرهابيين والمسلحين. متطرفون إسلاميون. يكمن الخطر في تركيز الموارد والاهتمام بالنزاع الأوكراني ، الأمر الذي قد يسمح بقدر أكبر من حرية العمل ، في كل من أوروبا وروسيا. في هذا الوقت ، على الرغم من التهديدات الموجهة أكثر إلى الجزء الغربي من القارة الأوروبية ، فإن الدولة التي تبدو أكثر عرضة للخطر هي روسيا ، لأنها متورطة بشكل مباشر في الصراع ومع قوات ، غالبًا ما تستخدم ضد الإرهابيين الإسلاميين ، المنخرطة في مناطق دونباس. . ؛ ومع ذلك ، يمكن أن يؤدي الوضع الحالي إلى تحالفات فردية ومؤقتة قادرة على القتال ضد أعداء مشتركين. إن انعدام الضمير لدى بعض الجهات الفاعلة المعنية يمكن أن يدرس الانتقام غير التقليدي والعنيف ضد الدول الغربية ، المذنبة بدعم المقاومة الأوكرانية بطرق مختلفة. يمكن إنشاء سوابق خطيرة ، خاصة إذا أُجبر أحد الأطراف على تحمل عقوبات شديدة بشكل متزايد وإطالة أمد حرب كان يعتقد أنها ستنتهي بسرعة. من وجهة نظر أوروبا ، ولكن أيضًا من وجهة نظر الولايات المتحدة ، يبدو أنه من الضروري مراقبة مناطق المرء ، لكن هذا لا يكفي لأنه من الضروري منع تقدم جديد للدولة الإسلامية على الأراضي التي لها خصائص قادرة على تفضيل هذا السيناريو. إذا كان التهديد في الدول الآسيوية محدودًا ، ولكن يجب عدم التقليل من أهمية هذه الظاهرة ، فإن الوضع في مناطق جنوب الصحراء الكبرى في القارة الأفريقية يبدو أكثر إثارة للقلق ، حيث ينجح التطرف الإسلامي في فرض نفسه عن طريق سد الفجوات ، من النقص المالي في الولايات.المواطنة لا تسمح لملء. الآن يمكن للتركيز والجهد المالي لتزويد أوكرانيا بالأسلحة اللازمة ، إلى جانب الجهود الدبلوماسية المستمرة لوقف الصراع ، تحويل الموارد الشحيحة بالفعل للحفاظ على قطاع إفريقيا الوسطى من الإرهاب. من الضروري أيضًا تذكر حالة بلدان مثل أفغانستان ، حيث أدى التخلي الأمريكي إلى خلق ظروف مواتية لتسوية قواعد الإرهاب أو موقف الدول المتحالفة رسميًا في مكافحة الإرهاب ، حيث يستمر الموقف الغامض للحكومات في السماح بذلك. تواصل خطير مع التطرف الإسلامي. تبدو الصين في مأوى أكثر من هذا التجدد المحتمل للإرهاب ، بحكم نظامها السياسي أيضًا ، على أراضيها ، لكنها لا يمكن أن تفشل في التورط في حالة من القلق في العديد من بلدان إفريقيا جنوب الصحراء الكبرى ، والتي كانت موضوعًا. من التمويل الكبير. إن أحد أكثر الأخطار الملموسة ، في مرحلة الانحدار الاقتصادي وندرة الموارد ، التي تعيق التبادلات بسبب العقوبات ، هو المزيد من الانكماش في النمو ، الناجم على وجه التحديد عن الإجراءات ضد مراكز الاستخراج والإنتاج الأفريقية ؛ كما أن زيادة الأزمات الغذائية والمجاعات الناجمة عن توقف التعرض للقمح الأوكراني والأسمدة الروسية قد تسهم في ذلك. ولذلك فإن إمكانيات عمل الإرهاب الإسلامي لديها مجموعة متنوعة من الأدوات ، والتي تتجاوز الممارسات التقليدية ، والتي تعتمد بشكل حصري تقريبًا على استخدام العنف: لجذب جمهور متزايد باستمرار من الأتباع ، وذلك بفضل حالة الفقر المتزايدة باستمرار. لجزء كبير من السكان الأفارقة ؛ لهذا السبب من المهم عدم التخلي عن البلدان الأفريقية والحفاظ على حاميات عسكرية قادرة على دعم الجيوش الوطنية لحماية المجتمعات المحلية. يجب ألا نخفف السيطرة والتناقض على الاقتصادات التي تفضل الإرهاب ، مثل الاتجار بالبشر وتجارة المخدرات والأسلحة. إذا كان دعم أوكرانيا أمرًا أساسيًا لبقاء الديمقراطيات الغربية ، فلا يقل أهمية عن القتال المستمر ضد الإرهاب الإسلامي ، والذي ، وإن كان بطرق مختلفة ، يهدف دائمًا إلى مواجهة الخوف من الحفاظ على الديمقراطية ، على وجه الخصوص. هذا بالتأكيد هو لا يختلف عما يهدف إليه رئيس الكرملين.

venerdì 15 aprile 2022

L'Alleanza Atlantica destinata ad aumentare i suoi membri

 Uno degli effetti indesiderati, ed inaspettati, per Putin causati dall’invasione dell’Ucraina è stato quello di ridare vitalità all’Alleanza Atlantica, che, durante la presidenza di Trump si avviava ad una conclusione ormai annunciata. La brutalità dell’opearzione militare speciale sommate ad evidenti cause geopolitiche hanno, invece, rafforzato l’unità dei membri dell’Alleanza Atlantica, fornendo all’organizzazione nuovo impulso e vigore. L’errore, prima tattico e poi strategico di Putin è stato il risultato di una analisi poco approfondita, che ha dimostrato la scarsità degli analisti internazionali russi. Si credeva che la divisione tra Europei al loro interno e tra europei e Stati Uniti, fossero ormai insanabili e per certi versi questa analisi aveva dei fondamenti validi ed aveva possibilità di avverarsi senza provocare alcuna situazione in grado di cambiare il corso delle cose. Nella valutazione di Putin, il capo del Cremlino ha giudicato come ininfluenti, su questa partita, gli effetti provocati dall’invasione di un paese straniero. Questa valutazione ha, però avuto gli effetti opposti e non si può dire che per la Russia non ci fossero le avvisaglie per internpretare la nuova situazione: l’agitazione dei paesi baltici e della Polonia, contro l’attivismo russo avrebbero dovuto bastare per una maggiore cautela per non sacrificare una situazione geopolitica, tutto sommato, non sfavorevole a fronte della conquista dell’Ucraina in aperta violazione del diritto internazionale; che, poi, il risultato militare sia fallimentare deve aumentare ancora di più le recriminazioni da parte del governo russo per essersi collocato in una situazione che, al momento, sembra senza via di uscita. Per quanto riguarda lo stato di salute dell’Alleanza Atlantica, che i russi volevano ai minimi termini, la situazione appare molto sfavorevole per Mosca. La possibile decisione di interrompere la loro neutralità da parte di Finlandia e Svezia, porterà la Russia ad aggiungere un nuovo lato della sua frontiera dove sarà presente l’Alleanza Atlantica, proprio una delle ragioni che ha provocato l’invasione del paese ucraino. Sebbene l’Ucraina è sempre stata considerata zona di influenza esclusiva dalla Russia e Svezia e Finlandia non rientrino in questa casistica, la neutralità dei due paesi è sempre stata considerata un fatto quasi dovuto, prima all’Unione Sovietica ed ora alla Russia di Putin; l’alterazione di questo stato di cose ha provocato irritazione e nervosismo al Cremlino, dove non si è esistato a minacce nucleari più o meno esplicite; la presenza di ordigni atomici tattici, cioè a raggio di azione ridotto, sui confini russi, è comunque risaputa e la comunità internazionale ne è consapevole, tuttavia la Russia non ha perso occasione per ribadire il suo potenziale nucleare; inoltre l’adesione all’Alleanza Atlantica imporrà a Mosca di schierare su quei confini quantità ingenti di truppe, innalzando il livello della tensione, così come incrementare le unità navali presenti nel golfo finlandese. Bisogna fare presente che i due stati nordici partecipano già alle riunioni dell’Alleanza Atlantica ed i loro militari effettuano esercitazioni con le truppe dell’Alleanza, insomma vi è già una collaborazione quantitativa, che deve essere solo sancita in maniera ufficiale. Le condizioni per entrare nell’Alleanza Atlantica sono già ampiamente soddisfatte dai sitemi politici dei due stati e si tratta soltanto di una decisione che riguarda la loro sovranità, anche se va detto, che Bruxelles potrebbe temporeggiare in questo momento per non esasperare una situazione già molto tesa con Mosca; tuttavia i due paesi nordici subiscono minacce russe già da circa un anno e dalla fine del 2021 le pressioni di Mosca si ripetono, puntuali per ogni settimana; si riteine che ciò abbia provocato una crescente opinione favorevole nelle società dei due paesi, che, pare,  ormai favorevole ad abbandonare la politica del non allienamento in maniera maggioritaria. Con Svezia e Finlandia i membri dell’Allenaza Atlnatica saliberebbero a 32 e la Russia vedrebbe più che raddoppiato il proprio confine con la presenza della NATO: un risultato raggiunto dalla capacità e dalla lungimiranza di Putin, grande statista e conoscitore dei meccanismi internazionali.

The Atlantic Alliance set to increase its members

 One of the unwanted and unexpected effects for Putin caused by the invasion of Ukraine was to restore vitality to the Atlantic Alliance, which, during Trump's presidency, was heading towards a conclusion that has now been announced. The brutality of the special military operation combined with evident geopolitical causes have, on the other hand, strengthened the unity of the members of the Atlantic Alliance, providing the organization with new impetus and vigor. Putin's first tactical and then strategic error was the result of a poor analysis, which demonstrated the scarcity of Russian international analysts. It was believed that the division between Europeans within them and between Europeans and the United States were by now irremediable and in some ways this analysis had valid foundations and had the possibility of coming true without causing any situation capable of changing the course of things. In Putin's assessment, the head of the Kremlin judged the effects caused by the invasion of a foreign country as irrelevant to this game. This evaluation, however, had the opposite effects and it cannot be said that for Russia there were no signs to interpret the new situation: the agitation of the Baltic countries and of Poland, against Russian activism should have been enough for a greater caution not to sacrifice a geopolitical situation, all in all, not unfavorable in the face of the conquest of Ukraine in open violation of international law; that, then, the military result is bankruptcy must increase even more the recriminations by the Russian government for having placed itself in a situation that, at the moment, seems to have no way out. As for the state of health of the Atlantic Alliance, which the Russians wanted to a minimum, the situation appears very unfavorable for Moscow. The possible decision to interrupt their neutrality by Finland and Sweden will lead Russia to add a new side of its border where the Atlantic Alliance will be present, precisely one of the reasons that led to the invasion of the Ukrainian country. Although Ukraine has always been considered an area of ​​exclusive influence by Russia and Sweden and Finland do not fall into this category, the neutrality of the two countries has always been considered a fact almost due, first to the Soviet Union and now to Putin's Russia; the alteration of this state of affairs has caused irritation and nervousness in the Kremlin, where more or less explicit nuclear threats have not existed; the presence of tactical atomic bombs, that is, with reduced range, on the Russian borders, is in any case known and the international community is aware of it, however Russia has not missed an opportunity to reaffirm its nuclear potential; moreover, joining the Atlantic Alliance will require Moscow to deploy large quantities of troops on those borders, raising the level of tension, as well as increasing the naval units present in the Finnish Gulf. It should be noted that the two Nordic states already participate in the meetings of the Atlantic Alliance and their soldiers carry out exercises with the troops of the Alliance, in short, there is already a quantitative collaboration, which must only be officially sanctioned. The conditions for joining the Atlantic Alliance are already largely satisfied by the political systems of the two states and it is only a decision concerning their sovereignty, even if it must be said that Brussels could delay at this moment in order not to exacerbate a situation that is already very much tense with Moscow; however, the two Nordic countries have been subjected to Russian threats for about a year and from the end of 2021 the pressures from Moscow are repeated, punctual for each week; it is believed that this has provoked a growing favorable opinion in the societies of the two countries, which, it seems, is now in favor of abandoning the policy of non-alignment in a majority manner. With Sweden and Finland, the members of the Atlantic Allenaza would rise to 32 and Russia would see its border more than doubled with the presence of NATO: a result achieved by the ability and foresight of Putin, a great statesman and connoisseur of international mechanisms.

La Alianza Atlántica se prepara para aumentar sus miembros

 Uno de los efectos no deseados e inesperados que provocó para Putin la invasión de Ucrania fue devolver la vitalidad a la Alianza Atlántica, que, durante la presidencia de Trump, se encaminaba hacia una conclusión que ahora se anuncia. La brutalidad de la operación militar especial combinada con evidentes causas geopolíticas han fortalecido, por otro lado, la unidad de los miembros de la Alianza Atlántica, dotando a la organización de un nuevo impulso y vigor. El primer error táctico y luego estratégico de Putin fue el resultado de un análisis deficiente, que demostró la escasez de analistas internacionales rusos. Se creía que la división entre los europeos dentro de ellos y entre los europeos y los Estados Unidos era ya irremediable y en cierto modo este análisis tenía fundamentos válidos y tenía la posibilidad de hacerse realidad sin provocar ninguna situación capaz de cambiar el curso de las cosas. En la evaluación de Putin, el jefe del Kremlin consideró irrelevantes para este juego los efectos causados ​​por la invasión de un país extranjero. Esta valoración, sin embargo, tuvo los efectos contrarios y no se puede decir que para Rusia no hubiera indicios de interpretar la nueva situación: la agitación de los países bálticos y de Polonia, contra el activismo ruso, debería haber sido suficiente para una mayor cautela de no sacrificar una situación geopolítica, en definitiva, no desfavorable de cara a la conquista de Ucrania en abierta violación del derecho internacional; que, entonces, el resultado militar sea la bancarrota debe aumentar aún más las recriminaciones del gobierno ruso por haberse colocado en una situación que, por el momento, parece no tener salida. En cuanto al estado de salud de la Alianza Atlántica, que los rusos querían al mínimo, la situación se presenta muy desfavorable para Moscú. La posible decisión de romper su neutralidad por parte de Finlandia y Suecia llevará a Rusia a añadir un nuevo lado de su frontera donde estará presente la Alianza Atlántica, precisamente uno de los motivos que llevaron a la invasión del país ucraniano. Aunque Ucrania siempre ha sido considerada zona de influencia exclusiva de Rusia y Suecia y Finlandia no entran en esta categoría, la neutralidad de ambos países siempre se ha considerado un hecho casi debido, primero a la Unión Soviética y ahora a Putin. Rusia; la alteración de este estado de cosas ha causado irritación y nerviosismo en el Kremlin, donde no han existido amenazas nucleares más o menos explícitas; la presencia de bombas atómicas tácticas, es decir, de alcance reducido, en las fronteras rusas es en todo caso conocida y la comunidad internacional es consciente de ello, pero Rusia no ha desaprovechado la oportunidad de reafirmar su potencial nuclear; además, la incorporación a la Alianza Atlántica requerirá que Moscú despliegue grandes cantidades de tropas en esas fronteras, elevando el nivel de tensión, así como aumentando las unidades navales presentes en el Golfo de Finlandia. Cabe señalar que los dos estados nórdicos ya participan en las reuniones de la Alianza Atlántica y sus soldados realizan ejercicios con las tropas de la Alianza, en definitiva, ya existe una colaboración cuantitativa, que solo debe ser sancionada oficialmente. Las condiciones para unirse a la Alianza Atlántica ya están ampliamente satisfechas por los sistemas políticos de los dos estados y es solo una decisión relativa a su soberanía, aunque hay que decir que Bruselas podría retrasar en este momento para no agravar una situación que ya está muy tenso con Moscú; sin embargo, los dos países nórdicos han sido objeto de amenazas rusas desde hace cerca de un año y desde finales de 2021 se repiten las presiones de Moscú, puntuales para cada semana; se cree que esto ha provocado una creciente opinión favorable en las sociedades de los dos países, que, al parecer, ahora es mayoritariamente partidaria de abandonar la política de no alineamiento. Con Suecia y Finlandia, los miembros de la Allenaza Atlántica ascenderían a 32 y Rusia vería más que duplicada su frontera con la presencia de la OTAN: resultado alcanzado por la capacidad y previsión de Putin, gran estadista y conocedor de los mecanismos internacionales.

Die Atlantische Allianz will ihre Mitgliederzahl erhöhen

 Einer der unerwünschten und unerwarteten Effekte für Putin, der durch die Invasion der Ukraine verursacht wurde, war die Wiederherstellung der Vitalität der Atlantischen Allianz, die während der Präsidentschaft von Trump auf einen jetzt angekündigten Abschluss zusteuerte. Die Brutalität der militärischen Sonderoperation in Verbindung mit offensichtlichen geopolitischen Ursachen haben andererseits die Einheit der Mitglieder des Atlantischen Bündnisses gestärkt und der Organisation neuen Schwung und neue Kraft verliehen. Putins erster taktischer und dann strategischer Fehler war das Ergebnis einer schlechten Analyse, die den Mangel an russischen internationalen Analysten demonstrierte. Man glaubte, dass die Spaltung zwischen Europäern in ihnen und zwischen Europäern und den Vereinigten Staaten inzwischen unheilbar sei, und in gewisser Weise hatte diese Analyse gültige Grundlagen und die Möglichkeit, wahr zu werden, ohne eine Situation zu verursachen, die den Lauf der Dinge ändern könnte. Nach Putins Einschätzung beurteilte der Kremlchef die Auswirkungen der Invasion eines fremden Landes als irrelevant für dieses Spiel. Diese Bewertung hatte jedoch die gegenteiligen Auswirkungen, und es kann nicht gesagt werden, dass es für Russland keine Anzeichen gab, die neue Situation zu interpretieren: Die Agitation der baltischen Länder und Polens gegen russischen Aktivismus hätte für eine größere Vorsicht ausreichen müssen eine angesichts der völkerrechtswidrigen Eroberung der Ukraine alles in allem nicht ungünstige geopolitische Lage zu opfern; Dass dann das militärische Ergebnis der Bankrott ist, muss die Vorwürfe der russischen Regierung noch verstärken, sich in eine Situation gebracht zu haben, aus der es derzeit keinen Ausweg zu geben scheint. Was den Gesundheitszustand des Atlantischen Bündnisses anbelangt, den die Russen auf ein Minimum beschränken wollten, erscheint die Situation für Moskau sehr ungünstig. Die mögliche Entscheidung Finnlands und Schwedens, ihre Neutralität zu unterbrechen, wird Russland dazu veranlassen, eine neue Seite seiner Grenze hinzuzufügen, auf der das Atlantische Bündnis präsent sein wird, genau einer der Gründe, die zur Invasion des ukrainischen Landes geführt haben. Obwohl die Ukraine immer als ein Gebiet mit ausschließlichem Einfluss Russlands angesehen wurde und Schweden und Finnland nicht in diese Kategorie fallen, wurde die Neutralität der beiden Länder immer als eine fast fällige Tatsache angesehen, zuerst der Sowjetunion und jetzt Putins Russland; die Änderung dieses Zustands hat im Kreml, wo es keine mehr oder weniger expliziten nuklearen Drohungen gegeben hat, Irritationen und Nervosität hervorgerufen; das Vorhandensein von taktischen Atombomben, d. h. mit verringerter Reichweite, an den russischen Grenzen ist auf jeden Fall bekannt und der internationalen Gemeinschaft bekannt, jedoch hat Russland keine Gelegenheit verpasst, sein nukleares Potenzial zu bekräftigen; Darüber hinaus wird der Beitritt zur Atlantischen Allianz von Moskau verlangen, große Truppenmengen an diesen Grenzen zu stationieren, was die Spannungen erhöht und die im Finnischen Meerbusen präsenten Marineeinheiten verstärkt. Es sei darauf hingewiesen, dass die beiden nordischen Staaten bereits an den Treffen des Atlantischen Bündnisses teilnehmen und ihre Soldaten Übungen mit den Truppen des Bündnisses durchführen, kurz gesagt, es besteht bereits eine quantitative Zusammenarbeit, die nur noch offiziell genehmigt werden muss. Die Bedingungen für den Beitritt zum Atlantischen Bündnis sind durch die politischen Systeme der beiden Staaten bereits weitgehend erfüllt und es handelt sich lediglich um eine Entscheidung über ihre Souveränität, auch wenn gesagt werden muss, dass Brüssel in diesem Moment verzögern könnte, um die Situation nicht zu verschärfen ist bereits sehr angespannt mit Moskau; Die beiden nordischen Länder sind jedoch seit etwa einem Jahr russischen Drohungen ausgesetzt, und ab Ende 2021 wiederholt sich der Druck aus Moskau, pünktlich für jede Woche; es wird angenommen, dass dies in den Gesellschaften beider Länder eine wachsende positive Meinung hervorgerufen hat, die nun offenbar mehrheitlich dafür ist, die Politik der Blockfreiheit aufzugeben. Mit Schweden und Finnland würde die Mitgliederzahl der Atlantic Allenaza auf 32 ansteigen, und Russland würde seine Grenze durch die Präsenz der NATO mehr als verdoppeln: ein Ergebnis, das durch die Fähigkeit und Weitsicht von Putin, einem großen Staatsmann und Kenner internationaler Mechanismen, erreicht wurde.

L'Alliance atlantique s'apprête à augmenter le nombre de ses membres

 L'un des effets indésirables et inattendus pour Poutine de l'invasion de l'Ukraine a été de redonner de la vitalité à l'Alliance atlantique qui, sous la présidence de Trump, se dirigeait vers une conclusion désormais annoncée. La brutalité de l'opération militaire spéciale combinée à des causes géopolitiques évidentes ont, en revanche, renforcé l'unité des membres de l'Alliance atlantique, donnant à l'organisation un nouvel élan et une nouvelle vigueur. La première erreur tactique puis stratégique de Poutine est le résultat d'une mauvaise analyse, qui a démontré la rareté des analystes internationaux russes. On croyait que la division entre les Européens en leur sein et entre les Européens et les États-Unis était désormais irrémédiable et d'une certaine manière cette analyse avait des fondements valables et avait la possibilité de se réaliser sans provoquer aucune situation susceptible de changer le cours des choses. Selon l'évaluation de Poutine, le chef du Kremlin a jugé les effets causés par l'invasion d'un pays étranger comme sans rapport avec ce jeu. Cette évaluation a cependant eu des effets contraires et on ne peut pas dire que pour la Russie il n'y avait aucun signe permettant d'interpréter la nouvelle situation : l'agitation des pays baltes et de la Pologne, contre l'activisme russe aurait dû suffire à une plus grande prudence pour ne pas sacrifier une situation géopolitique somme toute pas défavorable face à la conquête de l'Ukraine en violation flagrante du droit international ; qu'alors le résultat militaire est la faillite doit encore accroître les récriminations du gouvernement russe pour s'être placé dans une situation qui, pour le moment, semble sans issue. Quant à l'état de santé de l'Alliance atlantique, que les Russes voulaient au minimum, la situation apparaît très défavorable pour Moscou. L'éventuelle décision d'interrompre leur neutralité par la Finlande et la Suède conduira la Russie à ajouter un nouveau côté de sa frontière où l'Alliance atlantique sera présente, précisément l'une des raisons qui ont conduit à l'invasion du pays ukrainien. Bien que l'Ukraine ait toujours été considérée comme une zone d'influence exclusive par la Russie et que la Suède et la Finlande n'entrent pas dans cette catégorie, la neutralité des deux pays a toujours été considérée comme un fait presque dû, d'abord à l'Union soviétique et maintenant à Poutine. Russie; l'altération de cet état de fait a provoqué irritation et nervosité au Kremlin, où des menaces nucléaires plus ou moins explicites n'ont pas existé ; la présence de bombes atomiques tactiques, c'est-à-dire à portée réduite, aux frontières russes est en tout cas connue et la communauté internationale en est consciente, mais la Russie n'a pas manqué une occasion de réaffirmer son potentiel nucléaire ; de plus, l'adhésion à l'Alliance atlantique obligera Moscou à déployer de grandes quantités de troupes sur ces frontières, augmentant le niveau de tension, ainsi que l'augmentation des unités navales présentes dans le golfe de Finlande. Il est à noter que les deux États nordiques participent déjà aux réunions de l'Alliance atlantique et leurs soldats effectuent des exercices avec les troupes de l'Alliance, bref, il y a déjà une collaboration quantitative, qui ne doit qu'être officiellement sanctionnée. Les conditions d'adhésion à l'Alliance atlantique sont déjà largement remplies par les systèmes politiques des deux États et il ne s'agit que d'une décision concernant leur souveraineté, même s'il faut dire que Bruxelles pourrait tarder en ce moment pour ne pas aggraver une situation qui est déjà très tendu avec Moscou ; or, les deux pays nordiques subissent les menaces russes depuis environ un an et à partir de fin 2021 les pressions de Moscou se répètent, ponctuelles pour chaque semaine ; on pense que cela a provoqué une opinion favorable croissante dans les sociétés des deux pays qui, semble-t-il, sont désormais majoritairement favorables à l'abandon de la politique de non-alignement. Avec la Suède et la Finlande, les membres de l'Atlantic Allenaza passeraient à 32 et la Russie verrait sa frontière plus que doublée avec la présence de l'OTAN : un résultat obtenu grâce à la capacité et à la prévoyance de Poutine, grand homme d'État et connaisseur des mécanismes internationaux.

A Aliança Atlântica pronta para aumentar seus membros

 Um dos efeitos indesejados e inesperados para Putin causados ​​pela invasão da Ucrânia foi devolver a vitalidade à Aliança Atlântica, que, durante a presidência de Trump, caminhava para uma conclusão agora anunciada. A brutalidade da operação militar especial aliada a evidentes causas geopolíticas fortaleceram, por outro lado, a unidade dos membros da Aliança Atlântica, dando novo ímpeto e vigor à organização. O primeiro erro tático e depois estratégico de Putin foi resultado de uma análise ruim, que demonstrou a escassez de analistas internacionais russos. Acreditava-se que a divisão entre europeus dentro deles e entre europeus e Estados Unidos já era irremediável e, de certa forma, essa análise tinha fundamentos válidos e tinha a possibilidade de se concretizar sem causar nenhuma situação capaz de mudar o curso das coisas. Na avaliação de Putin, o chefe do Kremlin julgou irrelevantes para esse jogo os efeitos causados ​​pela invasão de um país estrangeiro. Essa avaliação, no entanto, teve efeitos contrários e não se pode dizer que para a Rússia não houvesse sinais para interpretar a nova situação: a agitação dos países bálticos e da Polônia, contra o ativismo russo deveria ter sido suficiente para uma maior cautela para não sacrificar uma situação geopolítica, em suma, não desfavorável em face da conquista da Ucrânia em violação aberta do direito internacional; que, então, o resultado militar é a falência deve aumentar ainda mais as recriminações do governo russo por ter se colocado em uma situação que, no momento, parece não ter saída. Quanto ao estado de saúde da Aliança Atlântica, que os russos queriam ao mínimo, a situação parece muito desfavorável para Moscou. A eventual decisão de interromper a sua neutralidade por parte da Finlândia e da Suécia levará a Rússia a acrescentar um novo lado da sua fronteira onde estará presente a Aliança Atlântica, precisamente um dos motivos que levaram à invasão do país ucraniano. Embora a Ucrânia sempre tenha sido considerada uma área de influência exclusiva da Rússia e a Suécia e a Finlândia não se enquadrem nessa categoria, a neutralidade dos dois países sempre foi considerada um fato quase devido, primeiro à União Soviética e agora ao poder de Putin. Rússia; a alteração deste estado de coisas causou irritação e nervosismo no Kremlin, onde não existiam ameaças nucleares mais ou menos explícitas; a presença de bombas atômicas táticas, ou seja, de alcance reduzido, nas fronteiras russas, é de qualquer forma conhecida e a comunidade internacional está ciente disso, mas a Rússia não perdeu a oportunidade de reafirmar seu potencial nuclear; além disso, a adesão à Aliança Atlântica exigirá que Moscou desloque grandes quantidades de tropas naquelas fronteiras, elevando o nível de tensão, bem como aumentando as unidades navais presentes no Golfo da Finlândia. Refira-se que os dois estados nórdicos já participam nas reuniões da Aliança Atlântica e os seus soldados realizam exercícios com as tropas da Aliança, enfim, já existe uma colaboração quantitativa, que só deve ser sancionada oficialmente. As condições para aderir à Aliança Atlântica já estão amplamente preenchidas pelos sistemas políticos dos dois Estados e trata-se apenas de uma decisão sobre a sua soberania, ainda que seja necessário dizer que Bruxelas poderia adiar neste momento para não agravar uma situação que já está muito tenso com Moscou; no entanto, os dois países nórdicos estão sujeitos a ameaças russas há cerca de um ano e a partir do final de 2021 as pressões de Moscou se repetem, pontuais a cada semana; acredita-se que isso tenha provocado uma crescente opinião favorável nas sociedades dos dois países, que, ao que parece, agora é favorável ao abandono da política de não alinhamento de forma majoritária. Com a Suécia e a Finlândia, os membros da Allenaza Atlântica subiriam para 32 e a Rússia veria sua fronteira mais que dobrada com a presença da OTAN: resultado alcançado pela habilidade e clarividência de Putin, grande estadista e conhecedor dos mecanismos internacionais.