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martedì 14 gennaio 2025

L'Alleanza Atlantica ha necessità di maggiori investimenti

 Quello che il Segretario Generale dell’Alleanza Atlantica, ha fatto, durante il suo discorso al Parlamento europeo, è sembrato un vero proprio appello alla collaborazione dei paesi dell’Unione. Quasi una richiesta di aiuto, che più esplicita non poteva essere. L’imminente avvento di Trump, rappresenta una aggravante decisiva di uno stato delle cose già difficile e complicato. La situazione attuale non è quella di una pace vera e propria, anche se non è neppure presente uno stato di guerra; tuttavia il conflitto ucraino è alle porte dell’Europa e la situazione dell’impegno economico dei membri UE è ancora lontano da quel due per cento del prodotto interno lordo, che ormai è ritenuto insufficiente per mantenere l’Alleanza Atlantica ad un livello adeguato per rispondere alle criticità potenziali presenti sulla scena internazionale. Se la richiesta di Trump, di portare al 5% del prodotto interno lordo di ogni singolo membro dell’Alleanza, appare come un dato arrotondato molto per eccesso, una valore ragionevole potrebbe essere quello del tre per cento, cioè un punto percentuale in più rispetto all’attuale, peraltro raggiunto soltanto da pochi membri. Se oggi la situazione è ritenuta più o meno sicura, dopo la presidenza Trump, potrebbe non essere più tale. Anche se la minaccia del presidente eletto è stata quella di abbandonare l’Alleanza Atlantica, questa evenienza, soprattutto per ragioni economiche, è ritenuta remota, ma più probabile è ritenuto possibile che gli USA possano attuare un disimpegno, in modo da concentrarsi sui temi del presidio dell’area pacifica, zona essenziale per combattere la Cina. L’Europa, pur in un quadro generale di presenza dell’Alleanza Atlantica, deve portare un maggiore contributo e rispondere agli accordi sottoscritti per portare al 2% del PIL la spesa militare; ma troppi stati sono ancora lontani da questo obiettivo. Oltre alla necessità di raggiungere la quota stabilita, occorre una maggiore razionalizzazione nel modo di spendere per gli acquisti militari, facendo acquisiti congiunti, in grado di garantire maggiori economie di scala e una integrazione sempre più efficiente tra le varie forze armate, in assenza di una componente militare sovranazionale, che appare sempre più necessaria, per avere un maggiore raggio di manovra e di autonomia, seppure sempre all’interno dell’Alleanza Atlantica. Parallelamente è necessario sviluppare quegli strumenti atti a contrastare la guerra ibrida necessari per contrastare l’azioni di soggetti quali Russia, ma anche Cina, che tendono a condizionare la vita politica e sociale degli stati europei. La disinformazione costituisce una debolezza dell’Europa, così come l’arma dell’immigrazione irregolare funziona come fattore di destabilizzazione interna ed esterna, arrivando a mettere in difficoltà le istituzioni europee nei loro centri di comando. Le vicende ucraine hanno interrotto una situazione di stallo, dove la ragione dell’esistenza delle forze armate, nei paesi europei, era cambiata verso un utilizzo di forze di pace e di interposizione in zone critiche, ma comunque lontane dal territorio europeo. Con l’invasione russa in Ucraina, i ministeri della difesa si sono resi conto dell’inadeguatezza dell’impostazione delle loro forze armate, che avevano superato i concetti di guerra sul campo, con la conseguenza del cambiamento anche dei rispettivi arsenali. I cicli dell’economia che si sono ripetuti negli ultimi periodi non sono stati mai positivi e contraddistinti da assi livelli di crescita, una situazione che ha favorito la contrazione delle spese militari, lasciando potenziali di difesa molto bassi. Se, da un lato si  possono comprendere le remore a spendere nel settore militare, anche considerando le tesi dei pacifisti ad oltranza, resta un fatto che la minaccia russa rappresenta un dato concreto, con il quale è impossibile non tenere conto, anche per le pericolose alleanze di Mosca con la Corea del Nord e l’Iran e quindi con aree contigue al terrore internazionale. Quello che si deve affrontare non è soltanto una minaccia chiara, ma un universo opaco di nemici indistinti, contro i quali devono essere elaborate strategie efficaci. La proposta francese, di effettuare le spese militari verso aziende europee, ha una valenza diretta a privilegiare una maggiore coesione dei paesi europei, ma potrebbe incontrare le resistenze di Trump, quindi occorrerà trovare un equilibrio in grado di soddisfare le richieste politiche, ma anche le legittime aspirazioni europee, perché sul lungo periodo, anche per gli USA un’Europa militarmente più autonoma, sarà un vantaggio anche per Washington e non solo per Bruxelles.

The Atlantic Alliance needs more investment

 What the Secretary General of the Atlantic Alliance did during his speech to the European Parliament seemed like a real appeal for collaboration between the countries of the Union. Almost a request for help, which could not have been more explicit. The imminent arrival of Trump represents a decisive aggravation of an already difficult and complicated state of affairs. The current situation is not one of true peace, even if there is not even a state of war; however, the Ukrainian conflict is at Europe's doorstep and the situation of the economic commitment of EU members is still far from that two percent of the gross domestic product, which is now considered insufficient to maintain the Atlantic Alliance at an adequate level to respond to the potential critical issues present on the international scene. If Trump's request to bring the gross domestic product of each individual member of the Alliance to 5% seems like a figure rounded up a lot, a reasonable value could be three percent, that is, one percentage point more than the current one, which is also reached by only a few members. If today the situation is considered more or less safe, after the Trump presidency, it may no longer be so. Even if the president-elect's threat was to abandon the Atlantic Alliance, this eventuality, especially for economic reasons, is considered remote, but more likely it is considered possible that the US could implement a disengagement, so as to focus on the issues of the protection of the Pacific area, an essential area to fight China. Europe, even in a general framework of presence of the Atlantic Alliance, must make a greater contribution and respond to the agreements signed to bring military spending to 2% of GDP; but too many states are still far from this objective. In addition to the need to reach the established quota, greater rationalization is needed in the way of spending on military purchases, making joint purchases, capable of guaranteeing greater economies of scale and increasingly efficient integration between the various armed forces, in the absence of a supranational military component, which appears increasingly necessary, to have a greater range of maneuver and autonomy, albeit always within the Atlantic Alliance. At the same time, it is necessary to develop those tools to counter hybrid warfare that are necessary to counter the actions of entities such as Russia, but also China, which tend to influence the political and social life of European states. Disinformation is a weakness of Europe, just as the weapon of irregular immigration functions as a factor of internal and external destabilization, to the point of putting European institutions in difficulty in their command centers. The Ukrainian events have interrupted a stalemate, where the reason for the existence of the armed forces, in European countries, had changed towards the use of peacekeeping forces and interposition in critical areas, but still far from European territory. With the Russian invasion of Ukraine, the defense ministries realized the inadequacy of the approach of their armed forces, which had gone beyond the concepts of war on the field, with the consequence of also changing their respective arsenals. The economic cycles that have been repeated in recent times have never been positive and characterized by axes of growth, a situation that has favored the contraction of military spending, leaving very low defense potential. If, on the one hand, one can understand the reluctance to spend in the military sector, also considering the theses of the pacifists to the bitter end, it remains a fact that the Russian threat represents a concrete fact, which it is impossible not to take into account, also due to Moscow's dangerous alliances with North Korea and Iran and therefore with areas contiguous to international terror. What must be faced is not only a clear threat, but an opaque universe of indistinct enemies, against which effective strategies must be developed. The French proposal to make military spending towards European companies has a direct value to favor a greater cohesion of European countries, but it could meet resistance from Trump, therefore it will be necessary to find a balance capable of satisfying political requests, but also legitimate European aspirations, because in the long term, also for the USA, a more militarily autonomous Europe, will be an advantage also for Washington and not only for Brussels.

Das Atlantische Bündnis braucht mehr Investitionen

 Was der Generalsekretär des Atlantischen Bündnisses in seiner Rede vor dem Europäischen Parlament tat, schien ein echter Appell zur Zusammenarbeit zwischen den Ländern der Union zu sein. Fast schon ein Hilferuf, der deutlicher nicht hätte sein können. Der bevorstehende Amtsantritt Trumps stellt eine entscheidende Verschärfung einer bereits schwierigen und komplizierten Lage dar. Die gegenwärtige Situation ist nicht von wahrem Frieden geprägt, auch wenn nicht einmal ein Kriegszustand herrscht. Der Konflikt in der Ukraine steht jedoch vor der Haustür Europas und die wirtschaftliche Beteiligung der EU-Mitglieder liegt noch weit von den zwei Prozent des Bruttoinlandsprodukts entfernt, die inzwischen als unzureichend angesehen werden, um das Atlantische Bündnis auf einem angemessenen Niveau zu halten und auf die potenziell kritische Probleme auf der internationalen Bühne. Wenn Trumps Forderung, das Bruttoinlandsprodukt jedes Bündnismitglieds auf 5 % zu bringen, wie eine stark aufgerundete Zahl erscheint, könnte ein vernünftiger Wert drei Prozent betragen, also einen Prozentpunkt mehr als der derzeitige , der allerdings nur von wenigen Mitgliedern erreicht wird. Auch wenn die Lage heute als mehr oder weniger sicher gilt, könnte dies nach der Präsidentschaft Trumps nicht mehr der Fall sein. Auch wenn der designierte Präsident mit einem Ausstieg aus der Atlantischen Allianz gedroht hat, wird diese Möglichkeit, vor allem aus wirtschaftlichen Gründen, als unwahrscheinlich angesehen. Es wird jedoch für wahrscheinlicher gehalten, dass die USA einen Rückzug durchführen, um sich auf die Fragen der Garnisonsbesetzung zu konzentrieren. des Pazifikraums, einer für den Kampf gegen China unverzichtbaren Region. Europa muss auch im allgemeinen Rahmen der Präsenz des Atlantischen Bündnisses einen größeren Beitrag leisten und die unterzeichneten Vereinbarungen zur Erhöhung der Militärausgaben auf zwei Prozent des BIP einhalten. Doch zu viele Staaten sind von diesem Ziel noch weit entfernt. Neben der Notwendigkeit, die festgelegte Quote zu erreichen, ist eine stärkere Rationalisierung der Ausgaben für Rüstungskäufe erforderlich, indem gemeinsame Einkäufe getätigt werden, die größere Skaleneffekte und eine zunehmend effizientere Integration der verschiedenen Streitkräfte gewährleisten können, und zwar in den Fehlen einer supranationalen militärischen Komponente, die zunehmend notwendig erscheint, um über einen größeren Handlungsspielraum und mehr Autonomie zu verfügen, allerdings immer noch innerhalb der Atlantischen Allianz. Gleichzeitig ist es notwendig, jene Instrumente zur Bekämpfung der hybriden Kriegsführung zu entwickeln, die erforderlich sind, um den Handlungen von Mächten wie Russland, aber auch China, entgegenzuwirken, die tendenziell das politische und gesellschaftliche Leben der europäischen Staaten beeinflussen. Desinformation ist eine Schwäche Europas, ebenso wie die Waffe der illegalen Einwanderung ein Faktor der internen und externen Destabilisierung ist und sogar die europäischen Institutionen in ihren Kommandozentralen in Schwierigkeiten bringt. Die Ereignisse in der Ukraine haben eine Pattsituation unterbrochen, in der sich der Grund für die Existenz der Streitkräfte in europäischen Ländern in Richtung des Einsatzes von Friedenstruppen und der Intervention in kritischen Gebieten, jedoch noch immer weit entfernt von europäischem Territorium, geändert hatte. Mit der russischen Invasion in der Ukraine wurde den Verteidigungsministerien die Unzulänglichkeit der Herangehensweise ihrer Streitkräfte bewusst, die über die Konzepte der Bodenkriegsführung hinausging, mit der Folge, dass auch ihre jeweiligen Arsenale verändert wurden. Die in jüngster Zeit wiederholten Konjunkturzyklen verliefen nie positiv und waren nie durch ein stabiles Wachstumsniveau gekennzeichnet. Diese Situation begünstigte eine Kürzung der Militärausgaben und ließ ein sehr geringes Verteidigungspotenzial übrig. Wenn man einerseits die Zurückhaltung bei den Ausgaben im militärischen Bereich verstehen kann, selbst wenn man die Thesen der Pazifisten bis zum bitteren Ende durchdenkt, bleibt es eine Tatsache, dass die russische Bedrohung eine konkrete Tatsache darstellt, der man nicht widerstehen kann. zu berücksichtigen, auch aufgrund der gefährlichen Allianzen Moskaus mit Nordkorea und dem Iran und damit mit Nachbargebieten des internationalen Terrors. Wir haben es nicht nur mit einer eindeutigen Bedrohung zu tun, sondern mit einem undurchsichtigen Universum undurchsichtiger Feinde, gegen die wir wirksame Strategien entwickeln müssen. Der französische Vorschlag, Militärausgaben an europäische Unternehmen zu vergeben, trägt direkt zu einem stärkeren Zusammenhalt der europäischen Länder bei, könnte aber auf Widerstand seitens Trump stoßen. Daher muss ein Gleichgewicht gefunden werden, das den politischen Forderungen und den legitimen Interessen der europäischen Regierung gerecht wird. Denn langfristig wäre ein militärisch autonomeres Europa auch für die USA von Vorteil, nicht nur für Brüssel, sondern auch für Washington.

L’Alliance atlantique a besoin de plus d’investissements

 Ce qu’a fait le secrétaire général de l’Alliance atlantique lors de son discours au Parlement européen apparaît comme un véritable appel à la collaboration entre les pays de l’Union. Presque un appel à l’aide, on ne peut plus explicite. L’arrivée imminente de Trump représente une aggravation décisive d’une situation déjà difficile et compliquée. La situation actuelle n’est pas celle d’une véritable paix, même s’il n’y a pas d’état de guerre ; Cependant, le conflit ukrainien est aux portes de l'Europe et la situation de l'engagement économique des membres de l'UE est encore loin des 2% du produit intérieur brut, ce qui est désormais considéré comme insuffisant pour maintenir l'Alliance atlantique à un niveau adéquat pour répondre à la crise. problèmes critiques potentiels présents sur la scène internationale. Si la demande de Trump de porter le produit intérieur brut de chaque membre de l'Alliance à 5% semble être un chiffre largement arrondi, une valeur raisonnable pourrait être de trois pour cent, soit un point de pourcentage de plus que le chiffre actuel. , qui n’est cependant atteint que par quelques membres. Si aujourd’hui la situation est considérée comme plus ou moins sûre, après la présidence Trump, elle pourrait ne plus l’être. Même si la menace du président élu était d'abandonner l'Alliance atlantique, cette éventualité, notamment pour des raisons économiques, est considérée comme peu probable, mais il est plus probable que les États-Unis mettent en œuvre un désengagement, afin de se concentrer sur les questions de garnison. de la zone Pacifique, une zone essentielle pour lutter contre la Chine. L’Europe, même dans le cadre général de la présence de l’Alliance atlantique, doit apporter une plus grande contribution et répondre aux accords signés pour porter les dépenses militaires à 2% du PIB ; mais trop d’États sont encore loin de cet objectif. Outre la nécessité d'atteindre le quota établi, il est nécessaire de rationaliser davantage les dépenses consacrées aux achats militaires, en procédant à des achats communs, capables de garantir de plus grandes économies d'échelle et une intégration de plus en plus efficace entre les différentes forces armées, dans le cadre de la politique de défense. absence d’une composante militaire supranationale, qui apparaît de plus en plus nécessaire, pour disposer d’une plus grande marge de manœuvre et d’autonomie, toujours au sein de l’Alliance atlantique. Dans le même temps, il est nécessaire de développer les outils de lutte contre la guerre hybride qui sont nécessaires pour contrer les actions d’entités comme la Russie, mais aussi la Chine, qui tendent à influencer la vie politique et sociale des États européens. La désinformation est une faiblesse de l’Europe, tout comme l’arme de l’immigration irrégulière fonctionne comme un facteur de déstabilisation interne et externe, allant jusqu’à mettre en difficulté les institutions européennes dans leurs centres de commandement. Les événements ukrainiens ont mis fin à une impasse, où la raison d’être des forces armées dans les pays européens avait changé vers l’utilisation de forces de maintien de la paix et l’interposition dans des zones critiques, mais encore éloignées du territoire européen. Avec l’invasion russe de l’Ukraine, les ministères de la Défense ont pris conscience de l’inadéquation de l’approche de leurs forces armées, qui avaient dépassé les concepts de guerre sur le terrain, avec pour conséquence de modifier également leurs arsenaux respectifs. Les cycles économiques qui se sont répétés ces derniers temps n’ont jamais été positifs et caractérisés par des niveaux de croissance stables, une situation qui a favorisé la contraction des dépenses militaires, laissant un potentiel de défense très faible. Si, d'un côté, on peut comprendre la réticence à dépenser dans le secteur militaire, même en considérant jusqu'au bout les thèses des pacifistes, il n'en demeure pas moins que la menace russe représente un fait concret, qu'il est impossible de ne pas prendre en compte. Il faut également tenir compte des alliances dangereuses de Moscou avec la Corée du Nord et l'Iran, et donc avec des zones contiguës au terrorisme international. Ce à quoi nous sommes confrontés n’est pas seulement une menace claire, mais un univers opaque d’ennemis indistincts, contre lesquels des stratégies efficaces doivent être développées. La proposition française de consacrer des dépenses militaires aux entreprises européennes a une valeur directe pour favoriser une plus grande cohésion entre les pays européens, mais elle pourrait rencontrer la résistance de Trump, il faudra donc trouver un équilibre capable de satisfaire les demandes politiques, mais aussi les intérêts légitimes européens. aspirations, car à long terme, même pour les USA, une Europe plus autonome militairement sera un avantage pour Washington et pas seulement pour Bruxelles.

A Aliança Atlântica precisa de mais investimento

 O que o Secretário-Geral da Aliança Atlântica fez durante o seu discurso no Parlamento Europeu pareceu um verdadeiro apelo à colaboração entre os países da União. Quase um pedido de ajuda, que não podia ter sido mais explícito. A chegada iminente de Trump representa um agravamento decisivo de uma situação já de si difícil e complicada. A situação actual não é de verdadeira paz, mesmo que não exista sequer um estado de guerra; Contudo, o conflito ucraniano está às portas da Europa e a situação do compromisso económico dos membros da UE ainda está longe dos dois por cento do produto interno bruto, o que é agora considerado insuficiente para manter a Aliança Atlântica num nível adequado para responder à crise . potenciais questões críticas presentes no panorama internacional. Se o pedido de Trump para levar o produto interno bruto de cada membro da Aliança para 5% parece um número demasiado arredondado, um valor razoável poderá ser de três por cento, ou seja, mais um ponto percentual do que o actual. entanto é apenas alcançado por alguns membros. Se hoje a situação é considerada mais ou menos segura, depois da presidência de Trump, pode já não ser assim. Embora a ameaça do presidente eleito fosse abandonar a Aliança Atlântica, esta eventualidade, sobretudo por razões económicas, é considerada remota, mas é mais provável que se considere possível que os EUA possam implementar um desengajamento, de modo a concentrarem-se nas questões da guarnição . A Europa, mesmo no quadro geral da presença da Aliança Atlântica, deverá dar um maior contributo e responder aos acordos assinados para elevar a despesa militar para 2% do PIB; mas muitos estados ainda estão longe desta meta. Para além da necessidade de atingir a quota estabelecida, impõe-se uma maior racionalização sob a forma de despesa com as compras militares, realizando compras conjuntas, capazes de garantir maiores economias de escala e uma integração cada vez mais eficiente entre as diversas forças armadas, na ausência de uma componente militar supranacional, que se afigura cada vez mais necessária, para dispor de uma maior margem de manobra e autonomia, ainda que sempre no seio da Aliança Atlântica. Ao mesmo tempo, é necessário desenvolver ferramentas para combater a guerra híbrida que sejam necessárias para combater as ações de entidades como a Rússia, mas também a China, que tendem a influenciar a vida política e social dos Estados europeus. A desinformação é uma fraqueza da Europa, assim como a arma da imigração irregular funciona como factor de desestabilização interna e externa, chegando a colocar em dificuldades as instituições europeias nos seus centros de comando. Os acontecimentos ucranianos interromperam um impasse, onde a razão da existência das forças armadas nos países europeus se tinha alterado para a utilização de forças de paz e de interposição em zonas críticas, mas ainda distantes do território europeu. Com a invasão russa da Ucrânia, os ministérios da defesa aperceberam-se da insuficiência da abordagem das suas forças armadas, que tinha ido além dos conceitos de guerra no terreno, com a consequência de alterar também os seus respetivos arsenais. Os ciclos económicos que se repetiram nos últimos tempos nunca foram positivos e caracterizados por níveis estáveis ​​de crescimento, situação que favoreceu a contração dos gastos militares, deixando um potencial de defesa muito baixo. Se, por um lado, se pode compreender a relutância em gastar no sector militar, mesmo considerando as teses dos pacifistas até ao fim, continua a ser um facto que a ameaça russa representa um facto concreto, que é impossível não levar em conta, também devido às perigosas alianças de Moscovo com a Coreia do Norte e o Irão e, por conseguinte, com áreas contíguas ao terror internacional. O que temos de enfrentar não é apenas uma ameaça clara, mas um universo opaco de inimigos indistintos, contra os quais devem ser desenvolvidas estratégias eficazes. A proposta francesa de fazer despesas militares a favor de empresas europeias tem um valor direto ao favorecer uma maior coesão entre os países europeus, mas poderá encontrar resistências por parte de Trump, pelo que será necessário encontrar um equilíbrio capaz de satisfazer as exigências políticas, mas também as legítimas europeias.

Атлантическому альянсу нужно больше инвестиций

 То, что сделал генеральный секретарь Североатлантического альянса во время своего выступления в Европейском парламенте, выглядело как настоящий призыв к сотрудничеству между странами Союза. Почти крик о помощи, который не мог быть более явным. Предстоящий приезд Трампа представляет собой решительное ухудшение и без того сложной и запутанной ситуации. Нынешняя ситуация не является ситуацией настоящего мира, даже если нет состояния войны; Однако украинский конфликт находится на пороге Европы, а ситуация с экономическими обязательствами членов ЕС все еще далека от двух процентов валового внутреннего продукта, что в настоящее время считается недостаточным для поддержания Североатлантического альянса на адекватном уровне для реагирования на потенциально критические проблемы, существующие на международной арене. Если просьба Трампа довести валовой внутренний продукт каждого члена Альянса до 5% кажется сильно округленной цифрой, то разумным значением могло бы быть три процента, то есть на один процентный пункт больше нынешнего. , которого, однако, достигают лишь немногие члены. Если сегодня ситуация считается более или менее безопасной, то после президентства Трампа она может уже таковой не быть. Несмотря на то, что угроза избранного президента состояла в выходе из Североатлантического альянса, такая возможность, особенно по экономическим причинам, считается маловероятной, однако более вероятным считается то, что США могли бы осуществить размежевание, чтобы сосредоточиться на вопросах гарнизона. Тихоокеанского региона, важнейшего района борьбы с Китаем. Европа, даже в общих рамках присутствия Североатлантического альянса, должна внести больший вклад и отреагировать на подписанные соглашения о доведении военных расходов до 2% ВВП; но слишком многие государства еще далеки от этой цели. Помимо необходимости достижения установленной квоты, существует необходимость в большей рационализации расходов на военные закупки, осуществлении совместных закупок, способных гарантировать большую экономию за счет масштаба и более эффективную интеграцию между различными вооруженными силами, в отсутствие наднационального военного компонента, который представляется все более необходимым для обеспечения большего диапазона маневра и автономии, хотя и всегда в рамках Атлантического альянса. В то же время необходимо разработать те инструменты противодействия гибридной войне, которые необходимы для противодействия действиям таких субъектов, как Россия, а также Китай, которые имеют тенденцию оказывать влияние на политическую и общественную жизнь европейских государств. Дезинформация является слабостью Европы, так же как оружие нелегальной иммиграции действует как фактор внутренней и внешней дестабилизации, доходя до того, что создает трудности для европейских институтов в их командных центрах. Украинские события прервали тупиковую ситуацию, когда смысл существования вооруженных сил в европейских странах изменился в сторону использования миротворческих сил и вмешательства в критические районы, но все еще далеко от европейской территории. С российским вторжением на Украину министерства обороны осознали неадекватность подхода своих вооруженных сил, которые вышли за рамки концепций ведения боевых действий на местах, что повлекло за собой и изменение их арсеналов. Экономические циклы, повторявшиеся в последнее время, никогда не были положительными и не характеризовались стабильными уровнями роста, что способствовало сокращению военных расходов, в результате чего оборонный потенциал оставался крайне низким. Если, с одной стороны, можно понять нежелание тратить средства в военную сферу, даже принимая во внимание тезисы пацифистов до самого конца, то остается фактом, что российская угроза представляет собой конкретный факт, который невозможно не учитывать. принимать во внимание также ввиду опасных союзов Москвы с Северной Кореей и Ираном, а следовательно, и с территориями, соприкасающимися с международным терроризмом. Нам предстоит столкнуться не только с явной угрозой, но и с непрозрачной вселенной неясных врагов, против которых необходимо разработать эффективные стратегии. Предложение Франции о выделении военных средств европейским компаниям имеет прямую ценность для содействия большей сплоченности европейских стран, но оно может встретить сопротивление со стороны Трампа, поэтому необходимо будет найти баланс, способный удовлетворить как политические требования, так и законные европейские интересы. стремления, поскольку в долгосрочной перспективе, даже для США, более автономная в военном отношении Европа будет преимуществом для Вашингтона, а не только для Брюсселя.

大西洋聯盟需要更多投資

 大西洋聯盟秘書長在歐洲議會演講時的做法,似乎是在真誠呼籲聯盟各國加強合作。這幾乎是一聲求救的吶喊,再明確不過了。川普即將上任,讓原本就很困難、複雜的局勢更加雪上加霜。目前的局勢即使沒有處於戰爭狀態,也不算是真正的和平;然而,烏克蘭衝突已逼近歐洲,歐盟成員國經濟承諾的狀況仍遠未達到國內生產毛額的 2%,這被認為不足以維持大西洋聯盟在應對危機時的充分水準。問題。如果川普要求將北約各成員國的國內生產毛額提高到 5% 似乎是四捨五入的數字,那麼合理的值可能是 3%,也就是比目前的水平高出一個百分點,但只有少數成員達到了這一水平。如果今天人們認為情況或多或少是安全的,那麼在川普擔任總統之後,情況可能不再如此。儘管這位當選總統的威脅是放棄大西洋聯盟,但這種可能性,尤其是出於經濟原因,被認為是微乎其微的,但更有可能的是,美國可能會實施脫離接觸,以便集中精力解決駐軍問題太平洋地區是對抗中國的關鍵地區。歐洲即使在大西洋聯盟存在的整體框架內,也必須做出更大貢獻,並回應已簽署的將軍費開支佔GDP比重控制在2%的協議;但許多國家距離這一目標仍很遙遠。除了必須達到既定的配額外,還需要進一步合理化軍事採購支出方式,進行聯合採購,以確保更大的規模經濟和各武裝部隊之間日益有效的整合,缺乏超國家軍事部門,而這似乎越來越有必要,以便擁有更大範圍的機動和自主權,儘管始終在大西洋聯盟內。同時,有必要發展應對混合戰爭的工具,以對抗俄羅斯和中國等實體的行動,這些實體往往會影響歐洲國家的政治和社會生活。假訊息是歐洲的弱點,就像非法移民這項武器一樣,是造成內部和外部不穩定的因素,甚至使歐洲機構的指揮中心陷入困境。烏克蘭事件打破了僵局,歐洲國家武裝部隊存在的理由已轉向使用維和部隊和在遠離歐洲領土的關鍵地區進行幹預。隨著俄羅斯入侵烏克蘭,各國防部意識到其武裝部隊的作戰方法的不足,這種作戰方法已經超越了地面戰爭的概念,其各自的軍火庫也發生了變化。近年來重複的經濟週期從未出現過積極的、穩定的成長水平,這種情況有利於縮減軍費開支,導致國防潛力非常低。如果一方面人們可以理解不願意在軍事領域花錢,甚至考慮到和平主義者的論點,那麼俄羅斯的威脅仍然是一個具體的事實,這是不可能不承認的。北韓和伊朗的危險聯盟,以及與國際恐怖主義相鄰的地區。我們要面對的不僅是明顯的威脅,而且還是一個充滿模糊敵人的不透明世界,必須制定有效的戰略來應對。法國提出的向歐洲公司提供軍費的提議,對增強歐洲國家的凝聚力具有直接的價值,但它可能會遭到川普的抵制,因此有必要找到一種既能滿足政治要求,又能滿足歐洲合法利益的平衡點。