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sabato 12 febbraio 2011
Il cotone esempio di risorsa che scarseggia
Il cotone raggiunge il record del prezzo dal 1860, il periodo della guerra civile americana. Gli USA sono il maggiore esportatore di cotone del pianeta ed hanno venduto l'intero raccolto dello scorso anno, intaccando le scorte. L'aumento del prezzo del cotone è salito del 150% dall'inizio del 2010 in concomitanza con la ripresa della domanda per il tessile. Le cause dell'aumento del prezzo non sono di natura metereologica ma è dovuto essenzialmente a due fattori: le restrizioni indiane all'export e la elevata domanda proveniente dal mercato cines La disponibilità di valuta di Pechino non ferma la corsa all'acquisto nonostante il prezzo elevato per mantenere alto il livello di produzione, ciò andrà sicuramente ad incidere sui prezzi finali dei prodotti finali contribuendo ad innalzare il fenomeno inflattivo. L'esempio del cotone e della sua filiera è l'ennesima prova della trasformazione del mercato mondiale con l'immissione dei mercati emergenti sui beni di consumo. La reazione del sistema mondiale della produzione e del consumo non è stato di autoregolamentazione, nonostante l'ingresso di nuovi soggetti produttori e l'allargamento del numero dei consumatori la risposta a livello mondo non è stata elastica, è rimasta sostanzialmente ancorata a prassi e metodi anteriori allo stravolgimento mondiale, senza razionalizzare le materie prime e costruire un sistema di consumi sostenibile e condiviso. E' chiaro che i paesi in via di sviluppo non possono gradire ne condividere una soluzione del genere perchè si sono affacciati al largo consumo da poco tempo, tuttavia le materie prime, non solo il cotone, non sono infinite e ripensare la catena produttiva e di consumo non è più procrastinabile. Ricercare e praticare una soluzione a livello generale è molto difficile però bisogna conciliare le esigenze del pianeta con quelle dei produttori, dei consumatori e del ciclo economico generale; le variabili in gioco sono diverse e difficilmente conciliabili, tuttavia è urgente razionalizzare le risorse ripensando a livello globale i tempi ed i modi della produzione: sarà la sfida decisiva per la vivibilità del pianeta e per la sua sostenibilità.
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