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giovedì 17 marzo 2011

Forse l'ONU si muove

L'ONU cerca di salvare la faccia ed evitare il bagno di sangue, che porrebbe domande concrete sulla utilità stessa della istituzione. La risoluzione proposta da Francia, Gran Bretagna e Libano prevede la realizzazione della zona di non volo in modo da pareggiare almeno le forze in campo in vista della battaglia di Bengasi, che dovrebbe essere quella decisiva. Le informazioni sono contrastanti, le dichiarazioni roboanti di Gheddafi danno per imminente la vittoria, mentre i ribelli, in parte smentiscono l'avanzata delle truppe del rais. Il precipitare degli eventi potrebbe portare all'azione militare già stasera, che potrebbe essere compiuta dalle forze armate francesi, americane e di qualche non meglio precisato paese arabo. In caso di azione imminente non sarà certo la NATO ad essere impiegata, perchè le procedure previste in caso di azione non sono state espletate; quindi l'azione, se ci sarà, dovrà essere compiuta sotto le insegne dei paesi di appartenenza. E' l'ennesimo pasticcio diplomatico, che potrebbe causare almeno qualche incomprensione con qualche paese arabo. L'impiego di forze di terra per il momento pare escluso, anche se su richiesta degli insorti, riconosciuti da Parigi, come governo legittimo della Libia, la Francia, che pare il paese più determinato, potrebbe affiancare gli insorti anche con truppe terrestri. In ogni caso la Francia spinge sull'acceleratore essendosi ormai compromessa agli occhi del rais per averlo disconosciuto come autorità della Libia. In caso di permanenza al potere di Gheddafi, Parigi potrebbe essere un obiettivo di ritorsione da parte di un uomo pronto a ricalarsi nei vecchi panni di quando faceva abbattere aerei civili.

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