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martedì 15 marzo 2011
Per la Palestina il momento è d'oro
La Palestina da segni di cercare una nuova strategia per trovare una intesa comune tra le anime dei territori, per arrivare all'obiettivo tanto cercato. Per Israele la divisione tra Hamas e l'Autorità Paletinese era un metodo di sicuro controllo; ma ora da Hamas arriva la richiesta di un incontro immediato nella striscia di Gaza per concordare una strategia comune e superare le divisioni, che hanno separato le due anime della Palestina. Israele guarda con apprensione a questa unione, perchè occorrerà vedere in che lato della barricata andrà a svilupparsi: se verso le posizioni più moderate dell'Autorità Palestinese o se verso l'estremismo di Hamas. La decisione di richiedere l'unità del movimento deve essere maturata in funzione dell'impulso decisivo che hanno avuto le rivolte di piazza, che spesso hanno riunito sotto di un unico ombrello tendenze diverse. Fino ad ora in Palestina e Cisgiordania, non si era arrivati a superare storiche divisioni e su questo contava anche Israele, impegnata a monitorare l'evoluzione della situazione politica dei paesi confinanti, ma abbastanza tranquilla sulla situazione dei territori. Se, invece, questa tendenza vedrà una realizzazione per Israele si concretizzerà il dover fronteggiare un blocco unico. Difficile prevedere ora la strategia che adotterà questo blocco, se riuscirà ad arrivare ad una unione, la strategia della violenza non pare pagare, più facile cercare un appoggio esterno alla propria battaglia per forzare i tempi della trattativa per lo stato palestinese, anche in ragione della necessità israeliana di ingraziarsi i nuovi governi derivanti dalle rivolte, ed anche per alleggerire la posizione USA, che necessità di concentrare i suoi sforzi in altre zone calde. Dal punto di vista diplomatico, mai altro momento, storicamente, pare più propizio per la nascita dello stato palestinese. Se Israele buca questo appuntamento potrebbe avere ritorni talmente negativi, da pentirsene.
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