Sarkozy in visita in Giappone ha dichiarato che il livello standard della sicurezza delle centrali nucleari deve essere riformata verso parametri generali a livello mondiale. La dichiarazione, del primo capo di stato in visita in Giappone dopo il disastro nucleare seguito al terremoto, ha una duplice valenza: sia come capo di stato della nazione che dipende maggiormente dall'energia nucleare, sia come presidente in carica del G-20. Proprio in sede di G-20, il presidente francese intende riunire i responsabili della politica nucleare dei paesi membri per gettare le basi della regolamentazione futura delle centrali nucleari.
Il primo ministro giapponese Naoto Kan ha appoggiato l'idea, proprio per evitare disastri come quello in corso nel suo paese. Dare regole universali di elevati standard di sicurezza rappresenta l'unica via per uniformare la produzione di energia nucleare e ricercare la prevenzione di possibili incidenti, che hanno effetti difficilmente contenibili. La strada da percorrere è quella giusta, tuttavia se sarà problematico mettere d'accordo già tutti i paesi del G-20, ancora più difficile sarà imporre a paesi fuori dall'organizzazione, si pensi all'Iran, ma non solo. Tuttavia con un accordo a livello generale, che comprenda gli stati più importanti come USA, Cina e Russia e che preveda sanzioni, anche pesanti per chi non si adegua alle norme fissate, si potrebbe prefigurare una applicazione degli standard stabiliti, in un'ottica di sicurezza maggiore per l'intero pianeta.
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