Nei giorni scorsi una vettura con due cittadini sudanesi ed in territorio sudanese è stata colpita da un attacco aereo ad opera di un velivolo non identificato. La diplomazia sudanese ha affermato di essere certa che l'aereo era israeliano. Dal canto suo Israele nega ogni addebito
ma diversi elementi confermerebbero questa pista. Il traffico d'armi dall'Iran ad Hamas attraversa il terrritorio sudanese, dopo essere partito dal porto di Bandar Habbas; già nel 2009 un convoglio era stato attaccato dal cielo al confine tra Sudan ed Egitto, con 119 vittime.
La finalità di questi raid è di bloccare il traffico d'armi sofisticate con cui l'Iran rifornisce Hamas; la capacità militare e tecnologica israeliana può arrivare facilmente a colpire obiettivi fuori dal suo territorio grazie alla disponibilità di droni, aerei senza pilota, che vengono guidati dalle basi dell'esercito della stella di David.
La guerra sotterranea con l'Iran, raprresenta uno dei fronti, "caldi", di Tel Aviv, che monitora continuamente le vie battute dai fornitori d'armi; tuttavia la priorità è sabotare il programma nucleare di Teheran con attacchi informatici che bloccano i programmi iraniani e con attentati le cui vittime sono esperti nucleari che collaborano con la repubblica teocratica.
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