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lunedì 4 aprile 2011

La Turchia prova a fermare il conflitto libico

La Turchia, unico paese islamico all'interno della NATO, prova una mediazione nel conflitto libico, con l'intento di raggiungere un cessate il fuoco. I colloqui con l'emissario di Gheddafi, il vice ministro degli esteri Obeidi, dovrebbero avvenire a breve, dopo che lo stesso ha già avuto colloqui con il governo greco. Il messaggio del rais di Tripoli è quello di arrivare ad una interruzione delle ostilità militari, dato che il quadro attuale segnala un'impasse difficile da superare. Dal punto di vista bellico si è ad un punto di stallo, i ribelli pur contando sulla forza aerea della NATO, non riescono ad avere ragione dell'artiglieria pesante di Gheddafi, che a sua volta, non riesce a fare passi avanti proprio perchè schiacciato dagli aerei dei volenterosi. Il conflitto, senza una soluzione diplomatica, resta di rimanere fermo nelle secche dell'equilibrio militare. La Turchia si pone come interlocutore affidabile perchè non ha dato il suo appoggio all'uso della forza aerea, limitandosi al blocco navale. Ankara è particolarmente al corrente della trattativa avendo già ricevuto un esponente del Consiglio Nazionale, in sostanza i ribelli. La necessità di Gheddafi di arrivare ad una soluzione è dovuta in gran parte all'isolamento internazionale, dopo che, anche l'Italia, che era il maggiore alleato di Tripoli, ha riconosciuto il Consiglio dei ribelli, come unico interlocutore della nazione libica. A margine di questi sviluppi diplomatici, il dato da sottolineare è la sempre maggiore attività della Turchia in campo internazionale, dopo la dichiarazione di disponibilità alla Siria per aiutarla nel processo di democratizzazione, i vari contatti avviati sia in campo politico che economico nella regione ora prova con il compito più difficile: quello di portare alla fine il conflitto militare libico. L'azione turca, se coronata da successo darà una grande rilevanza in campo internazionale ad Ankara, che potrà essere portata in dote ad una UE che finora l'ha rifutata; se la Turchia conseguisse un tale successo sarà problematico dirle ancora di no.

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