Politica Internazionale

Politica Internazionale

Cerca nel blog

venerdì 29 aprile 2011

L'azione dei Fratelli Musulmani in Siria

In Siria i Fratelli Musulmani si appellano alla popolazione per manifestare contro il regime di Assad. Il presidente siriano è apertamente accusato di perpetrare un genocidio a danno di chi rivendica l'applicazione dei diritti civili anche trai i confini del paese. Il movimento dei Fratelli Musulmani, uno dei protagonisti della rivolta egiziana, è fuori legge in Siria, ed il fatto che chiami pubblicamente alla protesta, è un segnale eloquente di come si stiano aprendo delle brecce nelle strette maglie della censura. I Fratelli Musulmani possono mettere in campo l'esperienza già maturata durante la rivolta di piazza Tarir a Il Cairo, dove hanno assicurato ai dimostranti l'appoggio logistico e medico. Pur essendo un movimento ritenuto composto anche da fazioni estremiste, il comportamento all'interno del variegato insieme, sceso in campo per la rivoluzione egiziana, è stato improntato alla totale democraticità, senza alcuna ricerca di imporre la visuale tutt'altro che laica, che li contraddistingue. Anche nell'appello di condanna ad Assad, più che a valori religiosi, viene fatto riferimento a temi civili, quali la libertà politica e la lotta alla corruzione. Si assiste, dunque, alla ricerca di uno schema analogo a quello verificatosi in Egitto, dove attorno alla mancanza dei diritti civili e politici, si sono potuti aggregare parti diverse e talora contrastanti, della società. Va detto che il controllo in Siria appare ancora più pregnante di quello esercitato in Egitto, a causa dei molti anni di vigore della legge speciale, che limitava fortemente ogni opposizione, tuttavia sia la pressione internazionale, che le rivolte interne, hanno causato ampie spaccature nel regime, che potrebbero determinare, anche se con tempi che non paiono brevi, la caduta di Assad.

Nessun commento:

Posta un commento