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sabato 2 aprile 2011

Le migrazioni mettono a nudo l'occidente

La Francia dice che l'Italia è giustificata a rimandare indietro i migranti in Tunisia. Questa affermazione la dice lunga sulle intenzioni e sulle possibilità dei due stati di fronte all'ondata migratoria che sta investendo la sponda nord del Mediterraneo. Quella che emerge è l'incapacità generale di gestire un fenomeno, che pur già presente in maniera consistente, ha assunto proporzioni tali da non essere più controllato. L'assunto contiene la resa totale del mondo occidentale di fronte ai problemi del cosidetto terzo mondo. Non avere a disposizione strumenti ed alternative valide per gestire il problema, denuncia una miopia di fondo che deve rimettere in discussione il ruolo dell'occidente sul panorama mondiale. Sembra di assistere al fallimento della globalizzazione o meglio della globalizzazione a senso unico. E' bastata la caduta di un dittatore per inceppare tutto il meccanismo fondato su di un castello di carta. Nessuno stato o organismo sovranazionale ha saputo mettere a punto una alternativa che andasse a sostituire un piano fondato su di un solo elemento. A parte la questione solidaristica, che va ad intercettare i sentimenti di sole porzioni della società, il problema deve essere affrontato con un'ottica rinnovata alla luce degli sconvolgimenti dei paesi arabi; quella che si è creata è una situazione da cui non si torna indietro. Non paiono efficaci azione sporadiche dove si effettuano pagamenti tampone per turare falle più grosse del buco. Il momento impone una strategia di ampio respiro con investimenti strutturati e strutturali che consentano la stanzialità dei migranti nel loro paese di origine, non è solo un problema economico, che è comunque rilevante, ma anche un problema politico, che richiede aiuti consistenti sul piano organizzativo dei nascenti sistemi politici, finalmente affrancati dalle dittature. Tuttavia in questa fase di transizione è necessaria una collaborazione comune non sul piano negativo del problema, ma su quello positivo, orientato cioè alla risoluzione del problema, anzichè all'atteggiamento esclusivamente passivo. Uscire dal cortile di casa ed unirsi per la risoluzione del problema appare l'unica strada praticabile.

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