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giovedì 14 aprile 2011

L'ivoiritè valore civico determinante in Costa d'Avorio

Con l'arresto di Ggagbo la questione ivoriana è tutt'altro che conclusa. Il lavoro di pacificazione nazionale che toccherà al presidente legittimamente eletto Ouattara, sarà ancora più difficile proprio per la difficile e cruenta conclusione del confronto tra i due candidati. La questione ivoriana è rappresentativa ed è un caso scuola per tutto il continente africano. La costruzione dello stato della Costa d'Avorio è dovuta in gran parte al presidente Boigny, in carica dal 1960 al 1993, inventore dell'ivoiritè, un concetto rivoluzionario e fondamentale su cui fondare la coesione sociale dello stato. La costruzione degli stati africani, in epoca post coloniale, è stata spesso un affare raffazzonato, portato avanti con strumenti confusi e contraddittori. Passato infatti il primo periodo di euforia, conseguente alla nascita della nuova nazione, i governanti dei nuovi paesi africani si trovarono a dirimere questioni, spesso violente, basate sull'appartenenza tribale ed etnica. Le profonde divisioni hanno sovente portato a guerre interminabili e facili strumentalizzazioni da parte degli stati ex colonialisti, che sfruttavano questa instabilità per carpire le ingenti risorse presenti sui territori, che di fatto non venivano gestite. In questo panorama la Costa d'Avorio ha sempre rappresentato un caso a se stante, nonchè un esempio da seguire. Fondamentale è stato, per lo sviluppo pacifico dello stato, il superamento del valore etnico a favore di quello di cittadinanza, applicabile sia dal punto di vista politico che culturale. La rivoluzionarietà di questo concetto ha permesso alla Costa d'Avorio di essere un paese in pace con se stesso e di prosperare grazie alla sua principale fonte di ricchezza: il cacao. Successivamente il concetto di ivoirité è stato stravolto, prendendo a pretesto il grande flusso migratorio, causato proprio dalla stabilità del paese, perchè non lo si è voluto estendere ai nuovi cittadini di provenienza di altra nazione. Questo stravolgimento si è traslato anche in politica, oltre che nel sociale, diventando la principale fonte di contrasto tra i due candidati presidenziali. L'estremizzazione dell'ivoiritè ha permesso ha Ggagbo di dirigere la rabbia politica contro il suo avversario, fatto passare come mandatario di potenze straniere. Tuttavia la propaganda del presidente uscente non ha pagato, il senso di ivoiritè, così radicato nella popolazione ha determinato il voto a favore di Outtara.

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