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mercoledì 18 maggio 2011
Egitto: le forze armate smentiscono di lavorare per l'amnistia di Mubarak
l Consiglio supremo delle forze armate egiziane, l'organo che sta governando l'Egitto in questo periodo di transizione, ha negato di stare elaborando un piano che possa prevedere l'amnistia per Mubarak. L'esigenza di sottolineare l'estraneità a questa eventuale misura è nata dopo che è circolata la notizia che lo stesso Mubarak stesse preparando un messaggio alla nazione per discolparsi degli addebiti che gli sono stati mossi e di rinuciare alle sue ricchezze, per cui è incriminato per appropriazione indebita, in cambio di una amnistia. Il sospetto nell'opinione pubblica egiziana che è maturato subito dopo avere conosciuto la notizia è stato quello di una collaborazione tra le forze armate ed il vecchio presidente, per coprire le malefatte di ambo le parti, una sorta di complicità, quindi, negli anni trascorsi con Mubarak al governo. In questo momento neppure il potentissimo esercito egiziano può permettersi di transigere su argomenti così delicati; ogni giorno, sebbene non venga dato più risalto alla cosa, Il Cairo è percorso da manifestazioni in favore della democrazia ed i militari, pur rappresentando l'unico elemento di stabilità, non sono visti benevolmente dall'intera società egiziana, proprio per i loro trascorsi. Le forze armate non possono permettersi di avere ancora il benchè minimo legame con il vecchio regime ed hanno affermato di non volere intralciare il processo legale che dovrà verificare i reati dei governi Mubarak e dal quale l'Egitto intero aspetta giustizia. I sentimenti dell'opinione pubblica, quindi, non paiono lasciare spiragli ad un possibile perdono per Mubarak ed il suo entourage, troppo vicini i lutti della repressione, troppo radicato il risentimento per i metodi brutali che si sono susseguiti per 30 anni, troppo il peggioramento della qualità della vita, sia economica che sociale nello stato delle piramidi.
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