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Politica Internazionale
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lunedì 2 maggio 2011
Obama più forte senza Bin Laden
La morte di Osama Bin Laden, se sarà confermata dalla presenza del cadavere, pone una pietra tombale sull'attentato dell'undici settembre. I toni trionfalistici di Obama riconciliano gli USA con se stessi e vendicano la ferita più profonda dell'immaginario collettivo americano. Il colpo avrà un'impatto tremendo sul morale degli avversari talebani, che perdono il loro capo carismatico, e mette un'ipoteca sulla rielezione del presidente americano per il suo secondo mandato. Le implicazioni di questo risultato impongono, però un'analisi più approfondita delle ripercussioni che si svilupperanno nei teatri internazionali. Lo scenario con maggiori ricadute sarà senz'altro l'Afghanistan, dove le forze contrarie alla coalizione della NATO, dovrebbero accusare il colpo soltanto dal punto di vista emotivo, l'organizzazione talebana è comunque radicata e militarmente preparata per reggere l'urto della morte del proprio capo carismatico, tuttavia se l'alleanza riuscirà a sferrare colpi ben assestati in tempi immediatamente brevi potrebbe dare la spallata decisiva e riconquistare le zone più ostiche. Nel mondo musulmano più radicale l'evento sarà sicuramente vissuto come l'ennesima ingiustizia americana, ciò potrebbe determinare anche casi di attentatori isolati, l'eventualità è oltremodo peridolosa giacchè quello che si può verificare potrebbe sfuggire al controllo delle stesse organizzazioni terroristiche. Dal punto di vista dell'organizzazione Al Qaeda, la morte di Bin Laden non pare influire sul funzionamento dell'organizzazione, che ha ormai raggiunto un livello talmente avanzato di ramificazione e differenziazione territoriale da essere ormai indipendente dal suo ideatore, che tra l'altro, aveva ormai una valenza più di simbolo che di effettiva direzione. Bin Laden sopravviverà come simbolo nella lotta contro gli americani ed i "crociati" in generale, ma la sua morte rappresenta un indubbio successo della strategia di Obama nella lotta al terrore, quello che muore è il simbolo stesso del terrorismo antioccidentale e rappresenta un peso non indifferente da mettere sul piatto del prestigio internazionale e della validità dei metodi usati. Per la politica di Obama un trionfo, che i rivali repubblicani difficilmente potranno contrastare, che apre le porte alla strada della rielezione.
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