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mercoledì 4 maggio 2011
USA-Pakistan: alleanza al tramonto?
La morte di Bin Laden ha essenzialmente un valore simbolico, sul lato pratico non si avranno ripercussioni, se non dal punto di vista mediatico, come lo sviluppo di questi giorni sta dimostrando. Più importanti sono le implicazioni che stanno dietro all'operazione e le riflessioni sulle ricadute di politica estera. Occorre partire dal ruolo del Pakistan nella vicenda. Islamabad appare sempre più distante dall'alleanza con gli USA, l'azione contro Bin Laden dimostra, se era necessario dimostrarlo, che il Pakistan non è ritenuto un alleato affidabile nella lotta al terrorismo. Eseguire un'azione militare in territorio straniero, senza avvisare le autorità di quello stato, che dovrebbe essere un alleato, costituisce la più incontrovertibile delle prove, della considerazione e dell'affidabilità di cui gode. Il Pakistan ha avuto una politica ondeggiante con i talebani, che continuano ad essere stabilizzati sul territorio di Islamabad al confine con l'Afghanistan. Tuttavia ora sta emergendo un nuovo elemento che allontana ulteriormente il paese asiatico da Washington. L'espansione economica cinese ha da tempo individuato nel Pakistan un partner di grande potenzialità, che, a sua volta, ha cercato, su mandato cinese, di coinvolgere l'Afghanistan nella sfera di influenza di Pechino. L'Afghanistan possiede una delle miniere di rame più estese del mondo, materiale sempre più essenziale nell'industria. Kabul pare abbia declinato l'offerta, preferendo Karzai, rimanere fedele alleato americano, ma questo era scontato; non scontata la manovra pakistana che mira a sganciarsi dalla sfera americana per abbracciare l'universo cinese. Ma dietro a questa direzione intrapresa da Islamabad sta ancora un'altro attore, avversario della Cina nella corsa all'espansione economica: l'India. Tradizionale nemico del Pakistan per motivi di confini, l'India è una delle principali economie emergenti e come tale ha grande necessità di materie prime, per le quali si trova spesso in competizione con gli appetiti cinesi. Quello che emerge è un doppio confronto che si sta delineando attorno al paese afghano: da una parte USA ed India, dall'altra Cina e Pakistan. Lo scacchiere che si presenta ha delle variabili di difficile sviluppo: come conciliare infatti l'alleanza tra USA e Pakistan in un tale contesto? Se si interrompesse la pur fragile alleanza che sviluppi comporterebbe in relazione alle basi talebane presenti al confine tra Afghanistan e Pakistan. Quello che potrebbe nascere sarebbe un confronto tale da generare una totale revisione della exit strategy americana dall'Afghanistan.
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