Politica Internazionale

Politica Internazionale

Cerca nel blog

venerdì 5 agosto 2011

Le buone intenzioni di Obama

Barack Obama vieta l’ingresso negli Stati Uniti a criminali di guerra e a chi ha violato gravemedam,entali nte i diritti umani. Inoltre verra’ creato un comitato per la prevenzione delle atrocita’ per dare modo agli USA di impedire in modo preventivo atti di violenza su grande scala. Le ragioni fondamentali di questa nuova normativa sono da ricercare nella continua ricerca dell’affermazione dei diritti umani, come valori fondamentali della nazione americana, attraverso i quali assicurare la pace e la giustizia e combattere la delinquenza. Materialmente sara’ il Dipartimento di Stato ad occuparsi dell’attuazione pratica del provvedimento, vietando l’entrata sul suolo americano ai sospetti delle violazioni dei diritti umani, per ragioni di sicurezza interna. Il governo statunitense, con questa misura, conferma la volonta’ di mettere al centro della propria azione diplomatica l’intenzione di combattere la crescente violazione dei diritti fondamentali dell’uomo anche in maniera preventiva. Obama prosegue nella direzione delle buone intenzioni, che pero’ in molti casi restano solo sulla carta. La promessa elettorale di chiudere Guantanamo e’ rimasta, in concreto sulla carta. Conciliare questa evidente violazione non solo dei diritti umani, ma anche della legislazione internazionale appare subito un contrasto evidente dalle parole del persidente statunitense. Come sara’ altrettanto difficile conciliare la misura appena varata con le visite dei funzionari e dei membri governativi, che guidano potenze economiche emergenti, che non brillano certo per il rispetto dei diritti civili. Il primo pensiero va alla Cina, con cui i rapporti economici con gli USA sono sempre piu’ stretti, ed e’ stata spesso oggetto di critiche, proprio su questo tema, da parte dell’ammnistrazione americana. La difficolta’ di applicare la nuova norma sara’ presumibilmente aggirata con l’opportuna discrezionalita’ di ogni singolo caso, ottenendone cosi’ la reale vanificazione. Certamente e’ presto emettere un giudizio cosi’ drastico ma le premesse non sono certo incoraggianti, d’altronde e’ la stessa azione complessiva di Obama che si e’ afflosciata appiattendosi su posizioni molto lontane da quelle di partenza e che quindi fa legittimamente dubitare, che una norma cosi’ giusta non vada aldila’ delle buone intenzioni.

Nessun commento:

Posta un commento