Politica Internazionale

Politica Internazionale

Cerca nel blog

martedì 23 agosto 2011

L'incapacità di Israele ne determina l'isolamento

La situazione diplomatica di Israele sta precipitando. Il paese ha scelto la via della durezza nel confronto ed il suo errore, più che pagarlo sul piano militare lo sta scontando su quello internazionale. Tel Aviv non ha saputo interpretare i sentimenti del popolo egiziano e si è da subito schierata con il vecchio faraone che gli garantiva la rendita di posizione della tranquillità della frontiera con Il Cairo. Non intercettando la volontà popolare egiziana, ha acuito i sentimenti avversi di quel popolo per l'eterna questione palestinese; i militari al potere in Egitto, hanno dovuto cedere qualcosa e la frontiera con Hamas è stata aperta. Oltre che una politica miope sulla questione palestinese, il governo israeliano in carica ha mostrato una totale imperizia sui rapporti internazionali, che, di fatto, ne hanno determinato l'isolamento diplomatico. I recenti fatti alla frontiera con l'Egitto e le mosse seguenti del ministero degli esteri di Israele, dimostrano che il paese sta conducendo una tattica suicida, che mette a repentaglio il popolo israeliano. L'escalation negativa ha messo i pericolo anche i rapporti con la Giordania, che temendo l'allargamento della tensione fin dentro i propri territori, non è stata affatto rassicurata dal governo di Tel Aviv. Se si guarda la carta geografica si comprende facilmente che Israele ha deteriorato i rapporti con tutti i vicini. Di Egitto e Giordania si è già visto, resta il Libano, con cui i rapporti erano già difficoltosi ed ora risultano aggravati per la disputa dei confini marini, la Siria è in subbuglio ed ha usato i profughi palestinesi sul suo territorio per distogliere l'attenzione dai propri problemi. Oltre i confini continuano i pessimi rapporti con la Turchia ed il silenzio americano parla più di ogni dichiarazione. La mancata disponibilità a risolvere il problema palestinese, ed anzi aggravandone la situazione ha già fatto perdere ad Israele numerose simpatie ed il paese è precipitato di nuovo nel timore totale degli attentati. Anche la reazione agli atti terroristici, nonostante la smentita di Hamas, ha dimostrato che Israele non è capace di deviare dalla solita ottica: attentato uguale Hamas, senza dimostrare la capacità di capire altre direttrici terroristiche. Senza un cambio di rotta politica, la nazione israeliana e con esso tutta la regione, è destinata ad un gramo destino.

Nessun commento:

Posta un commento