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mercoledì 24 agosto 2011

Nasce in Turchia il Consiglio nazionale contro Assad

Gli oppositori del leader siriano mirano a costruire un Consiglio Nazionale sulla falsariga di quello libico. Dovrebbe trattarsi di un organismo di coordinamento dell'opposizione al regime siriano, collocato fuori dal territorio di Damasco, per avere maggiore tutela e libertà di azione. Verosimilmente la sede sarà in Turchia, con il tacito appoggio del governo di Ankara, preoccupato per la piega che hanno preso gli eventi nel paese vicino. La Turchia ha più volte manifestato preoccupazione per i disordini in Siria, che l'hanno anche toccata materialmente con la fuga di migliaia di siriani, divenuti profughi sul suolo turco. Ad Ankara è toccata l'organizzazione materiale dei campi profughi al confine con la SIria. La pericolosità di un regime fortemente destabilizzato non fa comodo al crescente sviluppo economico turco, che ha bisogno, per sviluppare i propri commerci, delle vie di comunicazione siriane. Dopo il rifiuto della UE all'ingresso della Turchia in Europa, Ankara ha volto il proprio sguardo verso oriente, sviluppando una fitta rete di relazioni industriali e commerciali, che necessitano di una concreta stabilità dei partner economici. Frattanto la Siria, cercando di placare le reazioni internazionali, ha ospitato gli ispettori ONU, che devono accertare il rispetto dei diritti umani, tuttavia, la missione non pare avere avuto grande esito perchè le forze di sicurezza siriane hanno impedito il lavoro della commissione per ragioni di sicurezza. Ancora una volta il regime di Assad ha lamentato di essere vittima di forze terroristiche di matrice islamico estremista. Il Consiglio nazionale degli oppositori si prefigge di tenere viva la focalizzazione internazionale proprio per evitare che il mondo creda al complotto contro Assad, con l'intento di rovesciare il regime, tutt'altro che saldo al comando del paese.

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