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lunedì 29 agosto 2011
Quello che l'ONU troverà in Libia
L'ONU, come ha affermato il segretario generale Ban Ki Moon, dovrebbe approntare una missione umanitaria in Libia, dove la situazione sta diventando sempre più grave per la popolazione. I beni alimentari stanno scarseggiando ed esistono grossi problemi per l'approvigionamento idrico ed energetico. Le reti di telecomunicazioni sono profondamente danneggiate e la situazione degli ospedali è tragica perchè oltre a mancare i medicinali, mancano anche i medici fuggiti, perchè la guerra non ha risparmiato neppure i luoghi di cura. Mentre la guerra dovrebbe essere alle ultime battute, si pensa, oltre che alle emergenze anche alla ricostruzione del paese. Con una popolazione di circa sei milioni di persone e con grandi risorse energetiche e paesaggistiche a disposizione, la Libia possiede le condizioni per garantire ai suoi abitanti un benessere diffuso. Dovranno essere create le condizioni politiche in maniera da dotare il paese di un apparato democratico, basato sulla garanzia della legge. In questo senso le domande non forniscono ancora risposte sicure, i ribelli sono un aggregato di diverse tendenze, tenuti insieme dall'avversione a Gheddafi. Inoltre pezzi consistenti del vecchio apparato continuano a staccarsi dai lealisti per salire sul carro dei vincitori. Sul piano religioso, gli integralisti islamici libici non sono mai stati a favore della Jiahd totale, quanto di una Jiahd nazionale, motivo per il quale hanno avuto contrasti anche con Al Qaeda, sono presenti anche i Fratelli Musulmani, che godono di una organizzazione molto strutturata. Nella rivoluzione libica più che una immediata richiesta di democrazia, come avvenuto in Tunisia ed Egitto, la ragione principale è stata il rovesciamento della dittatura, divenuta sempre più oppressiva, di Gheddafi. Certamente il passo verso la democrazia sarà quello successivo, ma finchè non sarà finito il fattore aggregante, sarà difficile fare una disanima delle forze in campo. Il paese è stato schiacciato da una dittatura che si apprestava a festeggiare il suo quarantatresimo anniversario, non ha una struttura politica ed anche socialmente l'unica forma presente è l'organizzazione tribale. L'ONU, oltre agli aiuti materiali, dovrà anche fornire un aiuto concreto sul piano della democratizzazione del paese, troppo arretrato su questo piano. Viceversa potrebbe esserci spazio per altri dittatori singoli o collegiali.
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