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lunedì 1 agosto 2011

Tra Israele e Libano sparatoria pericolosa

La situazione al confine israelo-libanese ritorna ad essere difficile. Una sparatoria tra soldati delle due nazioni sarebbe avvenuta nelle prime ore del 1 Agosto, intorno alla linea blu, il confine tracciato dall'ONU nel 2000, a seguito del ritiro dell'esercito israeliano, dopo i ventidue anni di occupazione. Le versioni delle due parti ovviamente non collimano, per i libanesi, gli israeliani sarebbero penetrati per almeno 30 metri fuori dal loro territorio, mentre per gli israeliani i loro soldati sarebbero stati oggetto del fuoco nemico all'interno della propria frontiera. La scaramuccia, se inquadrata come singolo episodio rientra nella "normale" dialettica tra i due stati, tuttavia questa lettura in questo momento appare errata, in ragione della diatriba sui confini marini tra le due nazioni, che rischia di innescare un motivo ulteriore di riscaldamento nella regione. Israele intende interpretare in modo estensivo la prassi internazionale per spostare i propri confini marini, facendo così rientrare sotto la propria giurisdizione una porzione di mare sotto la quale sarebbero stati trovati dei giacimenti di idrocarburi. La mossa israeliana appare molto avventata, soprattutto in questo momento, attraversato da notevoli problemi nella regione. Presente questa questione, entrambi gli eserciti hanno sicuramente innalzato il livello di attenzione lungo la frontiera e non è escluso che la pressione sulle rispettive truppe sia la vera responsabile della sparatoria. Tuttavia dato l'innalzamento del livello della tensione, occorrerrebbe che le Nazioni Unite mettessero la questione del confine marino israele-libanese al centro dei loro lavori al più presto per evitare di andare verso l'apertura di un possibile nuovo conflitto.

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