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giovedì 1 settembre 2011

L'attività diplomatica francese

Il presidente francese Sarkozy cerca di ritagliarsi uno spazio di manovra sempre maggiore nella diplomazia europea e mondiale. Dopo essere stato uno dei protagonisti del sostegno ai ribelli libici, anticipando la risoluzione dell'ONU, ora la massima carica di Parigi, sta cercando di compattare l'Unione Europea per un voto comune favorevole al riconoscimento dello stato palestinese. La Francia, constatando l'impasse sulla trattativa tra israeliani e palestinesi, cui si aggiunge il silenzio USA, peraltro contrari al riconoscimento della Palestina quale entità statale, cerca di riempire il vuoto diplomatico, che si è venuto a creare sull'argomento. Ergendosi a capofila della UE, su quello che sarà l'argomento centrale di politica internazionale del prossimo periodo, la Francia vuole ribadire la propria politica di avanguardia nella diplomazia mondiale. Quello che Sarkozy rivendica in nome della UE è un posto di prima fila nelle trattative che contano, cercando di portarsi al pari degli USA, che al momento sembrano, invece optare per una strategia più discreta e sopratutto volta ai problemi interni. L'organizzazione della conferenza sul dopoguerra libico, all'Eliseo, ha permesso di ribadire l'assoluta volontà di dare al paese nordafricano un assetto democratico, ancora una volta per la Francia è stata l'occasione per ribadire la propria volontà di avere una centralità nel processo di transizione dal regime di Gheddafi e quindi di essere al centro dell'attività diplomatica. Sulla Siria, Sarkozy non ha perso occasione di bacchettare Cina e Russia per il mancato appoggio alle sanzioni contro Damasco, tuttavia, contrariamente all'atteggiamento seguito per la Libia, la Francia ha ribadito che farà di tutto per affermare la democrazia in Siria, ma restando all'interno delle direttive delle Nazioni Unite. L'attivismo francese nella politica internazionale ha subito un notevole impulso già dallo scorso autunno, praticamente con l'annuncio della candidatura alle presidenziali francesi di Marine Le Pen; Sarkozy cerca di stimolare la grandeur francese con una politica estera aggressiva e di primo piano volta a nascondere le difficoltà sul piano interno, dove la sua attività governativa non ha riscosso successi degni di nota, anzi ha avuto a che fare con la recessione mondiale ed i problemi sociali mai risolti. L'avvicinarsi della scadenza elettorale delle presidenziali francesi potrà portare ancora novità in campo internazionale, la materia prima per nuove sorprese non scarseggia di certo.

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