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venerdì 17 maggio 2013

Il piano di Hollande per l'Unione Europea

Per uscire dall'impasse del gradimento, che è il più basso dei presidenti della quinta repubblica, François Hollande ha elaborato un piano che mira ad una rifondazione dell'Unione Europea, attraverso la costituzione di un governo sovranazionale dell'economia. L'intento è chiaro: la Francia ha necessità di uscire il più rapidamente possibile dalla situazione di crisi in cui si trova, ma le istituzioni di Parigi sono ben consce che ciò è impossibile con le singole forze del paese transalpino. L'Europa, quindi, rappresenta l'unica via di fuga, a patto che accolga positivamente le proposte francesi. Il cardine del programma è quello, appunto, di dare una nuova dimensione alle istituzioni europee per dare un futuro ai cittadini dell'Unione; sembrano parole di circostanza ma, al contrario, potrebbero rappresentera le fondamenta per costruire una prospettiva di portata continentale sulla quale costruire una Unione Europea per le persone e non per le istituzioni finanziarie, creditizie e burocratiche, che hanno svilito fino ad ora, i principi fondamentali che hanno contraddistinto la nascita e l'evoluzione dell'organizzazione di Bruxelles. Per dare corso a questo intendimento è necessaria una gestione del bilancio meno improntata al rigore, che favorisca una crescita organica ed equanime in tutti i singoli paesi e non ne favorisca, come è stato finora, soltanto alcuni. Certo la dura e rigida politica economica portata avanti negli ultimi tempi, a prezzo di sacrifici ingentissimi, ha avuto il pregio di portare una serie di vincoli di bilancio, che hanno ottenuto una situazione bonificata dalla quale ripartire, che non deve però diventare fine a se stessa, ma portare nuova competitività all'economia continentale, capace, anche, di attrarre investimenti dall'estero su cui costruire nuova occupazione. Il Presidente francese Hollande individua il momento attuale come quello giusto per partire con una iniziativa europea che si può condensare essenzialmente in quattro punti. Il primo riguarda la creazione di un governo economico europeo, in grado di sovraintendere alla programmazione ed all'indirizzo delle mosse dei singoli stati, attraverso la partecipazione di tutti le nazioni dell'area euro; questa proposta non può non scontrarsi con la visione tedesca, che prospera proprio sulla sua autonomia in virtù di una forza superiore agli altri membri della moneta unica. La Francia può godere dell'alleanza molto stretta di Italia e Spagna, ma deve superare lo scoglio delle elezioni tedesche, che bloccano sulle proprie posizioni la Cancelliera Merkel, che sta costruendo la sua campagna elettorale sulle paure dei tedeschi, dopo potrebbe però, esserci uno spazio di manovra più ampio. Il secondo punto riguarda la questione del lavoro giovanile, dove l'indice di disoccupazione è molto alto e costituisce un problema enorme a livello continentale, la cui risoluzione, anche parziale, potrebbe costituire un forte impulso per la crescita. Il terzo punto è sullo spazio di manovra del governo economico europeo, che secondo la visione di Hollande, dovrà essere in grado di proporre una strategia di portata continentale in grado di condizionare positivamente i singoli mercati. Si tratta di un progetto ambizioso, che va a scontrarsi con le rendite di posizione di partiti ed associazioni, che con uno strumento simile vedrebbero ridotta di gran lunga la propria autonomia ed la conseguente capacità di condizionare i mercati domestici. Il quarto punto è la risultante dei precedenti, in quanto ne è legato al successo, che dovrebbe permettere la costruzione politica effettiva, con un governo europeo con spazi che vadano oltre l'aspetto economico, ma riguardino finalmente la dimensione politica dell'Unione nella sua interezza. Per alcuni versi si tratta di un progetto quasi visionario, date le difficoltà oggettive presenti sul percorso, ma nella condizione attuale dell'Europa la politica dei piccoli passi non ha dato i frutti sperati ed ha relegato il sogno europeo in spazi angusti, che non ne hanno permesso lo sviluppo. Le proposte di Hollande hanno il merito di avere un largo respiro e di cercare di trovare soluzioni efficaci, sopratutto per le persone.

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