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martedì 7 maggio 2013

Il Segretario di Stato USA in visita a Mosca

In un periodo denso di temi per la politica internazionale, la visita a Mosca del Segretario di Stato degli Stati Uniti, John Kerry, diventa un appuntamento che promette di essere cruciale per i temi sul tappeto. L'incontro avviene in un momento di particolare tensione tra le due superpotenze, che hanno visto incrinare i loro rapporti dopo la salita al potere di Putin, che ha fatto dell'orgoglio russo uno dei punti cardine della propria politica, facendo leva proprio sulla rivalità con gli USA dai tempi dell'impero sovietico. Le principali questioni dell'incontro bilaterale riguarderanno la Siria, la Corea del Nord, l'Afghanistan ed anche il problema ceceno, tornato alla ribalta dopo l'attentato di Boston. Sulla Siria vi sono le principali fonti di disaccordo tra i due paesi, dato che Mosca resta uno degli ultimi alleati di Damasco, sebbene per propri interessi legati all'unica base navale russa presente nel Mediterraneo, situata proprio nelle acque siriane. Migliori prospettive si annunciano sul tema iraniano, dato che la Russia non gradisce la proliferazione nucleare in un paese relativamente vicino, così come vi sono simili vedute sulla questione nordcoreana. Più problematici i colloqui sul tema dei diritti umani in Russia, dai quali non sono attesi particolari risultati, sopratutto dopo che il Cremlino, tra le tante associazioni umanitarie straniere chiuse con l'accusa di ingerenza, ha messo fine all'attività dell'agenzia degli USA per lo sviluppo internazionale. Altre tensioni riguardano il divieto di adozione di bambini russi da parte di statunitensi, come rappresaglia a causa della pubblicazione da parte di Washington della lista dei funzionari del governo di Mosca, ritenuti colpevoli della morte in carcere di un noto avvocato russo contrario alla corruzione. Malgrado le grandi differenze entrambi i paesi avvertono la necessità di un confronto continuo sui grandi temi di politica estera, per sviluppare una collaborazione continuativa e da incrementare. A tale proposito la recente intesa di collaborazione contro il terrorismo, siglata dopo i fatti di Boston, potrà costituire una buona base di partenza per successive forme di parternariato.

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