Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
Cerca nel blog
venerdì 19 luglio 2013
L'Afghanistan verso le elezioni presidenziali del 2014
Le elezioni presidenziali afghane si terranno il 5 aprile 2014, ma soltanto ora il presidente in carica, Karzai, ha firmato il regolamento che ne disciplinerà lo svolgimento. Punto centrale ed urgente è la costituzione di una commissione elettorale che certifichi lo svolgimento corretto delle operazioni elettorali. Si tratta di un punto su cui vi è disaccordo profondo a causa dei metodi di selezione dei membri che dovranno fare parte della commissione stessa. Nelle ultime elezioni la maggioranza degli osservatori erano stranieri, ed avevano constatato che un terzo dei voti per Karzai non erano in realtà validi. La nuova commissione sarà esclusivamente composta da afghani, ed il timore delle opposizioni è che il presidente uscente tenti di influenzarne la composizione mediante l’inclusione di parenti o, comunque, appartenenti al clan familiare. La percezione che il paese ha di Karzai non è positiva, malgrado abbia preso le distanze dalla NATO, il presidente continua ad essere accostato e percepito come una pedina degli Stati Uniti, inoltre il caso della Banca di Kabul, che ha visto membri della sua famiglia coinvolti in casi di appropriazione indebita ha accresciuto l’avversione popolare. Del resto il fenomeno della corruzione peserà senz’altro nella competizione elettorale, sia come elemento attivo, i casi di coinvolgimento dei funzionari elettorali, che come elemento passivo, cioè l’influenza del giudizio sulla scelta del candidato in base al suo grado di corruzione. L’opposizione, che appare frammentata, per avere speranze di vittoria deve attuare una tattica simile a quella messa in pratica dai moderati iraniani e cioè superare le divisioni al suo interno e fare convergere i voti su di un unico candidato. Questa scelta consentirebbe anche una maggiore composizione di un governo multietnico, condizione ritenuta maggiormente favorevole per gestire il ritiro delle truppe NATO, previsto proprio per il 2014. Il principale movimento delle forze di opposizione è il Fronte nazionale dell’Afghanistan, nato come una unione di partiti del nord del paese ha saputo coinvolgere anche esponenti dell’etnia Pashtun. Secondo fonti locali il Fronte nazionale potrebbe dichiarare il proprio candidato entro un mese, per poi dedicarsi alla campagna elettorale.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento