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Politica Internazionale
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mercoledì 3 luglio 2013
Le esercitazioni navali di Cina e Russia e le loro implicazioni
Le esercitazioni navali previste per questa settimana tra Cina e Russia, rappresentano per Pechino la più grande simulazione militare mai eseguita. La Cina è stata a lungo un partner di Mosca negli acquisti di materiale bellico in tempi recenti, mentre tra i due paesi le relazioni diplomatiche al tempo della guerra fredda erano tutt'altro che buone, per visioni opposte del comunismo. Se la Russia è uscita dal suo passato sovietico, la Cina ha mantenuto la sua impalcatura ideologica, modellandola sulle necessità della grande spinta economica che l'ha condotta ad diventare la seconda potenza globale. Ufficialmente le grandi manovre navali rientrano in un piano che mira a coordinare gli eserciti regionali, anche con fini di anti terrorismo e non saranno un episodio isolato, giacché sono già previste nuove esercitazioni a partire dal prossimo 27 luglio. La partnership militare tra le forze armate dei due paesi non rappresenta una novità, dato che esercitazioni congiunte avvengono già da circa 10 anni, ma un episodio su così grande scala non era ancora avvenuto. Pechino, preventivamente, ha dichiarato che queste manovre non sono la premessa per future alleanze o possono rappresentare una minaccia per gli altri paesi, tuttavia la marina cinese precedentemente ha partecipato ad esercitazioni anti pirateria, davanti alla Somalia, insieme agli USA, in maniera molto limitata. Difficile, però, non leggere nelle esercitazioni una sintonia sempre maggiore tra Pechino e Mosca, anche come sviluppo della comune visione della politica internazionale, che, specie negli ultimi tempi, ha tenuto spesso bloccata l'azione del Consiglio di sicurezza dell'ONU. Se la formazione di un blocco alternativo e compatto agli USA ed all'occidente, pare ancora lontana, per ragioni di opportunità sia politica che economica, non si può non notare che le posizioni di Cina e Russia sono state spesso, se non convergenti, molto vicine su grandi questioni internazionali e, sopratutto, molto distanti da Washington. Della volontà cinese di assumere un ruolo sempre più centrale nello scenario internazionale, tanto da contendere la leadership agli USA, è, ormai, stata effettuata una presa d'atto, anche in ragione del sempre maggiore attivismo di Pechino su tutto lo scacchiere mondiale, sia dal lato economico, che, sebbene più sottilmente e come diretta conseguenza dell'aspetto commerciale, da quello politico, mentre, per ora, l'aspetto militare è rimasto in secondo piano, nonostante il notevole aumento del budget per un totale adeguamento del settore militare alle più avanzate e sofisticate tecnologie. Nel frattempo i rapporti tra Washington e Pechino, pur rimasti nella sostanziale correttezza diplomatica, hanno subito diverse traversie relative alle problematiche commerciali, alla invadenza americana nelle regioni del sud est asiatico, ritenuta dalla Cina una zona di sua pertinenza, fino ad arrivare alle delicate questioni sulla pirateria informatica. La situazione tra Russia ed USA è ancora più tesa, a causa della strategia di Putin di risvegliare l'antica rivalità che vigeva nella guerra fredda; inoltre la questione siriana ha posto su posizioni estremamente contrapposte le due parti, che parteggiano rispettivamente per gli opposti schieramenti in campo. La Cina, da sola e per il momento, non può insidiare la potenza statunitense, la distanza è quasi colmata dal punto di vista commerciale, ma come blasone politico ed anche capacità tecnico tattica militare, Pechino è ancora distante da Washington; viceversa la Russia è ormai troppo distante dagli USA, anche se le conoscenze maturate nurante l'era sovietica, proprio sul fronte militare, costituiscono ancora un bagaglio importante da utilizzare anche come merce di scambio. Insomma se divise, Cina e Russia, pur avendo un potenziale enorme, sono ancora, in una visione globale della potenza della nazione (blasone, prestigio internazionale, fattore militare e politico, aspetto produttivo) inferiori agli USA, una potenziale alleanza, anche non troppo stringente, può seriamente impensierire la Casa Bianca. Ciò è vero sopratutto relativamente a singoli scenari internazionali più che nel suo complesso, perchè immaginare un rapporto troppo stretto tra Mosca e Pechino appare impossibile, più verosimile, invece, che si possano verificare, in maniera sempre più frequente, alleanze tattiche di volta in volta in relazione ai temi che potranno presentarsi sul panorama internazionale. In realtà ciò si è già verificato, ma il rapporto militare che sta diventando più saldo permette di ipotizzare la volontà di entrambi i paesi di andare verso rapporti sempre più collaborativi, non solo contro gli USA ma anche contro altre potenze, specialmente di tipo regionale. Ciò potrebbe portare ad una nuova separazione del mondo in due blocchi? L'ipotesi è difficile se si pensa alla rigida separazione relativa alla guerra fredda, tuttavia un assemblaggio più elastico e duttile relativamente alle casistiche internazionali che si potranno presentare è una ipotesi tutt'altro che remota e che apre la possibilità di scenari totalmente nuovi.
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