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lunedì 6 ottobre 2014
Sorpresa nel primo turno delle elezioni brasiliane
Nelle elezioni brasiliane si verifica una sorpresa: l’accesso al ballottaggio come secondo più votato del candidato del partito socialdemocratico Neves. Dunque se il primo posto di Dilma Rousseff, la presidente uscente era praticamente scontato, il sorpasso del candidato che ha ottenuto il secondo posto sulla ex ministro dell’ambiente Marina Silva, costituisce la vera novità della scena politica brasiliana. L’esponente del partito socialista era stata a lungo favorita, secondo i sondaggi poteva anche insidiare la Rousseff al primo posto, ma ha ottenuto, alla fine dello scrutinio dl primo turno, soltanto il 21,14% dei voti contro il 41,08% della Rousseff ed il 34,2% di Neves. Occorre dire che la vera contrapposizione elettorale, sul piano politico, era tra le due candidate donne, entrambe progressiste, anche se su posizioni differenti, e l’esponente socialdemocratico, che si richiama ad una visione più liberista e conservatrice. La rimonta di Neves, che ancora all’inizio del mese di settembre era dato al 14% è dovuta essenzialmente alla combinazione di tre fattori: il primo è costituito dalla fine dell’effetto Campos, il candidato socialista, da molti accreditato per la vittoria, deceduto in un incidente aereo, che ha determinato una sorta di predestinazione per la Silva, il secondo la concentrazione della battaglia elettorale entro il terreno progressista, che ha indebolito la candidata del partito socialista, grazie alla maggiore esposizione mediatica che la legge consentiva alla Rousseff, ed, infine, il terzo, le caratteristiche peculiari di Neves, che proprio per la sua differente visuale politica, costituiva l’unico soggetto con idee alternative alle candidate progressiste. I voti raccolti dall’esponente socialdemocratico, costituiscono ora una buona base di partenza per cercare di insidiare la Rousseff, che ora rientra a pieno titolo nel ruolo di favorita. Resta però per 21% ottenuto dalla Silva, che potrebbe sovvertire il pronostico più scontato. Resta difficile fare una previsione su come eserciteranno il loro voto al secondo turno i sostenitori della Silva, ideologicamente dovrebbero essere più vicini alla Rousseff, ma la campagna politica del presidente uscente si è diretta proprio contro l’esponente del partito socialista, in omaggio ad una tattica che rispondeva all’esigenza di eliminare il candidato più prossimo, potrebbe avere causato profondi risentimenti, tanto da favorire Neves. Le prime reazioni parlavano addirittura di una possibile alleanza tra quest’ultimo e la Silva, per rovesciare la supremazia della Rousseff. In realtà si tratta di due soggetti politici molto distanti, dove il secondo arrivato è il portabandiera di politiche più liberali di quelle del governo in carica e, quindi, apparentemente inconciliabili con il programma dell’esponente del partito socialista. Le previsioni potrebbero favorire una astensione dal voto dei sostenitori della Silva, che, secondo i pronostici, non potrebbero che favorire la Rousseff. Tuttavia Neves potrebbe ottenere consensi insperati con il programma che prevede un maggiore controllo della spesa pubblica ed un impulso ad una economia che denuncia una crescita inferiore al previsto, per allargare la ricchezza nei ceti più deboli. La risposta della Rousseff sarà di insistere sulle conquiste sociali raggiunte dal governo. Ancora tre settimane e sapremo chi guiderà il Brasile.
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