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giovedì 20 novembre 2014

Alleanza militare tra Cina e Russia

La Cina e la Russia si avvicinano sempre di più. La visita del ministro della difesa di Mosca nella capitale cinese, ha evidenziato come la cooperazione militare, tra quelle che sono la seconda e la terza forza armata del mondo, sia diventata centrale nelle relazioni tra i due paesi. Secondo la Cina questo rapporto rappresenta una priorità, che non può non riflettersi nelle relazioni diplomatiche con gli altri paesi e, soprattutto, con quelli della regione asiatica in relazione all’attenzione sempre crescente degli Stati Uniti. I due stati sono già legati da relazioni commerciali relative alle armi, fino dall’embargo sui prodotti bellici, che la Cina ha subito dall’occidente per la repressione di Tiananmen. Recentemente anche sul fronte dei prodotti energetici, sono stati sottoscritti accordi per ingenti forniture di gas russo al paese cinese. La cooperazione militare non è una novità assoluta, contingenti delle due nazioni hanno già svolto manovre congiunte, sia navali, nel Mar Cinese Orientale, sia terrestri, mentre per il 2015 sono previste ulteriori esercitazioni in diversi luoghi, tra cui il Mediterraneo. Tuttavia la particolare enfasi data alla visita cinese del ministro della difesa russo, sottolinea come l’avvicinamento tra Pechino e Mosca sia in progressivo avanzamento e, quella che sembra una vera e propria alleanza militare, non può non fare destare preoccupazioni in occidente. Sebbene questa cooperazione militare sia descritta come un contributo alla pace ed alla stabilità mondiale, quello che appare è una sorta di nuovo equilibrio del terrore, dove, agli USA ed alla UE, sono contrapposti i due stati che più sono stati condizionati dal pensiero comunista. Questo denominatore comune, ormai coniugato con l’economia di mercato senza garanzie e diritti sociali, riesce ad accomunare due paesi, che già nella politica estera hanno da tempo adottato la medesima linea di condotta della non ingerenza negli affari interni degli stati, bloccando l’attività del Consiglio di sicurezza dell’ONU. Entrambi i paesi, sul piano interno, hanno gravi deficit relativi alla democrazia e non gradiscono ingerenze e giudizi esterni sul loro operato. Risulta significativo che la Cina non abbia commentato la condotta di Mosca in Ucraina, come altrettanto ha fatto la Russia relativamente alla situazione di Hong Kong. Il rapporto tra le due nazioni non è più subalterno o di inimicizia, come negli scorsi periodi, ora è diventato paritario con grande soddisfazione da ambo le parti. I due paesi sono d’accordo sulle finalità che l’alleanza militare che si sta profilando deve avere: la creazione di un sistema di sicurezza regionale collettiva. Aldilà delle dichiarazioni è fin troppo facile vedere che l’avversario di questa unione militare non può che essere gli Stati Uniti: dal lato russo Obama, ha scelto di avversare le pretese russe sull’Ucraina, mentre dal lato cinese, la sempre più crescente presenza americana nei mari orientali, che la Cina ritiene essere propria zona di influenza, ha alzato il livello del confronto. Questa situazione rischia di creare una situazione costante di equilibrio precario, con una conseguente polarizzazione geopolitica, che potrà portare a rapporti sempre più difficili tra le parti, tra cui la UE, con ovvi riflessi sugli aspetti delle relazioni diplomatiche ed economiche. Si tratta di uno scenario certamente pessimistico, che però potrebbe essere non lontano dal vero se la presenza militare congiunta dei due paesi dovesse diventare troppo pressante, specialmente vicino a realtà particolarmente vicine a Washington, sia storicamente, come Giappone e Corea del Sud, sia che abbiano stretto rapporti con gli USA più recentemente come il Vietnam o la Cambogia. L’atteggiamento cinese verso le dispute asiatiche è stato proclamato ufficialmente dal Presidente del paese  Xi Jinping: la Cina non gradisce l’intromissione di terzi, che sarebbero gli USA sebbene non nominati, ma le questioni devono essere risolte tra i singoli paesi interessati; è impossibile non pensare alle diverse dispute territoriali circa le diverse isole contese, che la Cina ha con più di un paese asiatico e che costituiscono situazioni di pericolo e potenziali conflitti. In un quadro del genere l’alleanza militare tra Cina e Russia potrebbe rappresentare una maggiore spesa agli armamenti degli altri paesi della regione ed anche una maggiore presenza americana: tutti fattori che concorrono a stabilire un continuo confronto che potrebbe degenerare, nella migliore delle ipotesi in un raffreddamento dei rispettivi rapporti diplomatici.

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