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venerdì 29 maggio 2015
Per la Lagarde la Grecia potrebbe uscire dall'euro
Christine Lagarde ha espressamente dichiarato che l'uscita dall'euro della Grecia è una possibilità che si può verificare in modo concreto. L’impazienza dei creditori di Atene smuove la compassata atmosfera del Fondo Monetario Internazionale, a suscitare le preoccupazioni maggiori sono le spese che il governo greco ha previsto per le pensioni e gli stipendi statali, avvertiti dalla comunità finanziaria come una espressa volontà di non volere adempiere alle riforme necessarie per la restituzione del debito greco. La Lagarde ha avvertito che la gestione della possibile uscita dall’euro del paese greco non sarebbe di facile gestione, ma sarebbe sicuramente superata dal sistema della moneta unica. Al contrario il commissario europeo per gli affari economici Pierre Moscovici, ha parlato di un accordo possibile con Atene, ma ha smentito quanto dichiarato dal governo greco, che il percorso fatto con l’Unione Europea era già arrivato ai tre quarti del totale. Dall’altro lato dell’Oceano gli statunitensi ed i canadesi dimostrano un certo timore verso le conseguenze che potrebbero determinarsi con l’uscita della Grecia dall’euro, intravedendo un indebolimento sostanziale del mercato europeo, giudicato essenziale per le loro merci. A questo scopo è stata richiesta una maggiore flessibilità per consentire alla Grecia di risolvere i proprio problemi. La paura è quella che un crollo greco possa rendere troppo fragile l’economia globale, quando si intravede la possibilità della creazione di una ampia area di libero scambio tra Europa ed America. Tuttavia la rigidità che dimostra la Germania sembra indirizzare verso una direzione opposta a quella gradita dagli USA, la soluzione per la Grecia. A questo scopo si potrebbe pensare un maggiore coinvolgimento degli Stati Uniti e di altri paesi al di fuori dell’Europa, con aiuti concreti ad Atene. Ciò potrebbe evitare il rischio politico di spostare la Grecia dall’occidente verso la Russia, che si è più volte dimostrata interessata ad una alleanza con Atene, basata sulla comune appartenenza religiosa, ma con evidenti implicazioni di carattere strategico e la volontà di destabilizzare l’Alleanza Atlantica. D’altro canto proprio questi temi dovrebbero convincere la stessa Unione Europea ad un atteggiamento differente, che non quello basato esclusivamente sui soli dati finanziari. Una uscita della Grecia potrebbe aprire una voragine nell’area euro che non potrebbe non riflettersi anche nella forma politica ed istituzionale di Bruxelles. L’eventualità di uno scenario che possa portare alla dissoluzione dell’Unione Europea può partire proprio dalla possibile esclusione di Atene dall’euro. Su questi temi dovrebbe essere sensibilizzato il Fondo Monetario Internazionale, che ha delle precise responsabilità sulla crisi greca, di cui non ha mai fornito esaurienti risposte. La pericolosità delle dichiarazioni della Lagarde non è stata ben valutata dalla Presidente del Fondo Monetario ed il suo atteggiamento sembra sfiorare l’irresponsabilità. AL contrario sarebbe auspicabile una più efficace ricerca di soluzioni anziché presentare alla stampa dichiarazioni avventate.
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