Politica Internazionale

Politica Internazionale

Cerca nel blog

lunedì 10 giugno 2019

USA e Messico raggiungono l'accordo per evitare i dazi commerciali


Dal punto di vista economico, l’accordo tra USA e Messico, consente ai due paesi di evitare cirisi pericolose, non solo dal punto di vista economico ma anche politico. Se fossero entrati in vigore i dazi di Trump gli Stati Uniti avrebbero avuto una contrazione del prodotto interno lordo dello 0,7% per i problemi che avrebbe patito il settore automobilistico e quello della grande distribuzione. D’altronde l’allarme era stato dato ampiamente dalla Federal Reserve statunitense, dalla borsa di Wall Street e dallo stesso partito repubblicano, che era pronto a boicottare il decreto presidenziale. Quindi un danno al prestigio politico del presidente americano proprio all’interno del suo partito a circa un anno dalle elezioni presidenziali. Anche sul piano diplomatico vi era la concreta possbilità di una apertura dello stato di crisi con il vicino stato messicano: un problema sui confini, che si sarebbe andato ad aggiungere alle diverse crisi internazionali in cui gli USA si stanno districando. Ma se queste erano le potenziali conseguenze nel terreno americano, anche in quello messicano una crisi con il principale partner commerciale avrebbe potuto generare, sul piano interno, conseguenze non gradite. Le richieste USA, per evitare i dazi al Messico, erano quelle di bloccare la frontiera messicana con il Guatemala, condurre una repressione nei confronti del racket che favorisce l’emigrazione illegale ed operare il dibrigo delle pratiche dei richiedenti asilo sul suolo messicano, anziché su quello americano. Nessuna di questerichieste è stata però soddisfatta, il Messico ha inviato seimila uomini della Guardia Nazionale presso il confine meridionale. Per il resto non si sa se non vi è stata la volontà ad accogliere le richieste americane o,piuttosto, una impossibilità pratica di esaudire la volontà statunitense. Per mettere in pratica il controllo della frontiera meridionale occorre debellare la presenza delle organizzazioni malavitose che controllano il traffico di uomini e ciò comporta uno sforzo, dove la sola presenza militare non è sufficiente, ma è richiesto un impegno notevole da parte dei servizi segreti ed una lotta alla corruzione presente nell’apparato burocratico messicano. Queste difficoltà sono ben note agli americani e ciò provoca dei seri interrogativi su quanto poteva attendersi il presidente americano. Il sospetto legittimo è che Trump abbia usato la solita tattica che prevede un annuncio roboante, per poi ottenere un risultato inferiore di quanto richiesto, ma che deve essere esaltato dall’apparato della Casa Bianca come un successo. Del resto lo stesso Trump ha rivendicato come la sua strategia ottenga dei risultati tangibili.  Tuttavia rimane ragionevole pensare che la presenza dei seimila uomini della Guardia Nazionale potrà rallentare, anche in modo considerevole, il flusso migratorio ma la vera domanda è per quanto. Al momento il Messico ha fatto la cosa che costava meno sforzo ed ha ottenuto il blocco dei dazi più che per la sua manovra di facciata, per l’impossibilità di mandare in crisi l’industria americana da parte del presidente USA e per l’opposizione dei settori finanziari, economici e politici, statunitensi. Che poi il merito di una manovra diversiva messicana, sia ascritto alla strategia dell’inquilino della Casa Bianca non cambiale cose: tra poco il traffico migratorio verso gli Stati Uniti riprenderà come prima. Piuttosto il problema delle condizioni igieniche dei centri di accoglienza di Arizona e Texas è in continuo aggravamento, per le tante e continue presenze che si registrano; ciò crea una difficoltà tangibile ed evidente ai funzionari americani, che si trovano impossibilitati ad assicurare i più elementari standard di sicurezza sanitaria. Ma a questa situazione, ben nota a Washington, non corrisponde una adeguata assistenza proveniente dalle istituzioni centrali, che sembrano avere adottato come tattica di risoluzione del problema, proprio la mancanza di una assistenza adeguata ai migranti, forse per convincerli a desistere nel proposito di emigrare clandestinamente negli Stati Uniti.

Nessun commento:

Posta un commento