La crisi politica italiana, che ha visto le dimissioni del primo ministro Mario Draghi, ha origini, che risiedono in una classe politica ed anche sociale inadatta ed incompetente, nel populismo e nel sovranismo e non ultime in una situazione internazionale dove gli amici della Russia sono stati tacitati dall’estrema violenza usata da Mosca contro la popolazione civile ucraina. La classe politica italiana è ulteriormente scesa di livello dopo le elezioni del 2018, che hanno visto il successo di un movimento che ha portato in parlamento una serie di persone assolutamente inadatte a ricoprire il ruolo di rappresentante del popolo italiano, tuttavia questo risultato si è poi rivelato analogo in gran parte degli eletti anche negli altri partiti: un insieme di inesperti con l’unico obiettivo di cercare una alternativa ad un lavoro che non sapevano trovare. Risulta significativo che alcun rappresentante eletto sia riuscito a ricoprire la carica di presidente del Consiglio e si sia dovuto cercare al di fuori di Camera e Senato. Per ovviare alla mediocrità della classe politica, come ultima soluzione il Presidente della Repubblica è dovuto ricorrere ad una personalità che costituiva una eccellenza mondiale per la carriera fino ad ora percorsa. Il prestigio dell’Italia è accresciuto e così i vantaggi economici e politici per il paese italiano ed il governo, seppure in un contesto di difficoltà interno, per la presenza di partiti di tendenze opposte, ed internazionale per il contesto attuale, è riuscito, almeno in parte, a portare avanti riforme essenziali. Certamente non tutte le parti sociali potevano dirsi soddisfatte, ma era la soluzione migliore, tuttavia la necessità di rincorrere l’unico partito all’opposizione “Fratelli d’Italia”, formazione di estrema destra a portato al dissesto del governo: prima l’ex premier Conte alla guida dei populisti di sinistra ha sottoposto al governo una lista di richieste, anche corrette, ma non ricevibili dai partiti di centro destra al governo. L’intenzione era evidentemente quella di esasperare una situazione già complessa proprio per cercare di migliorare dei sondaggi fortemente negativi facendo appello ad uno spirito del movimento che è sempre più ridotto. Questo tentativo ha provocato la rincorsa ai sondaggi dei partiti del centro destra al governo, che già temevano le stime troppo positive dell’estrema destra ed hanno scelto di non appoggiare più il governo, senza avere il coraggio di votare palesemente contro, per migliorare il loro gradimento in forte discesa. Si è così sacrificato un governo che aveva in programma riforme ed aiuti a famiglie ed imprese soltanto per consentire, forse, l’elezione dei soliti noti e con la minaccia di avere in tempo di pandemia, guerra inflazione e siccità una premier di estrema destra che ha solo una esperienza come ministra della gioventù, una esperienza non certo sufficiente a guidare un paese in un momento come questo. In più si deve rilevare che i partiti che hanno fatto cadere il governo Draghi, a parte Forza Italia, Lega e Movimento cinque stelle hanno sempre simpatizzato per la Russia e questo sospetto non può che essere considerato. Non che sia stata una azione deliberata in tal senso, ma le posizioni contro le forniture di armi all’Ucraina venivano proprio da queste parti politiche, in nome della pace, in realtà a favore di convinzioni a favore di Mosca e di Putin. L’Italia esce molto male da questa vicenda a livello interno ed internazionale e perde una occasione importante per tornare a contare in Europa e nel mondo, il futuro del paese italiano si annuncia molto difficile con le sfide autunnali che si prospettano sia per la pandemia, che, soprattutto, per le sfide economiche che rischiano di disgregare definitivamente un tessuto sociale afflitto da una profonda diseguaglianza.
Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
Cerca nel blog
venerdì 22 luglio 2022
Perchè è caduto il governo italiano
Why the Italian government fell
The Italian political crisis, which saw the resignation of Prime Minister Mario Draghi, has origins, which reside in an unsuitable and incompetent political and also social class, in populism and sovereignty and not least in an international situation where the friends of Russia are been silenced by the extreme violence used by Moscow against the Ukrainian civilian population. The Italian political class has dropped further in level after the 2018 elections, which saw the success of a movement that brought in parliament a number of people absolutely unsuitable to fill the role of representative of the Italian people, however this result was then revealed to be similar in most of the elected officials also in the other parties: a group of inexperienced people with the sole objective of looking for an alternative to a job they could not find. It is significant that no elected representative has managed to hold the office of Prime Minister and has had to search outside the Chamber and Senate. To remedy the mediocrity of the political class, as a last resort the President of the Republic had to resort to a personality who constituted a world-class excellence for his career so far. The prestige of Italy has increased and so the economic and political advantages for the Italian country and the government, albeit in a context of internal difficulty, due to the presence of parties of opposite tendencies, and international for the current context, has succeeded, at least in part, to carry out essential reforms. Certainly not all the social partners could be said to be satisfied, but it was the best solution, however the need to chase after the only opposition party "Brothers of Italy", a far-right formation that led to the collapse of the government: first the former Prime Minister Conte at the helm of the left populists has submitted to the government a list of requests, even correct, but not admissible by the ruling center-right parties. The intention was obviously to exacerbate an already complex situation precisely to try to improve strongly negative polls by appealing to a spirit of the movement that is increasingly reduced. This attempt has provoked a run-up to the polls of the parties of the center right in the government, which already feared the too positive estimates of the far right and have chosen to no longer support the government, without having the courage to vote openly against, to improve their appreciation in strong descent. A government was thus sacrificed which had plans for reforms and aid to families and businesses only to allow, perhaps, the election of the usual suspects and with the threat of having a far-right premier in times of pandemic, war, inflation and drought. she only has experience as a youth minister, certainly not enough experience to lead a country at a time like this. In addition, it should be noted that the parties that brought down the Draghi government, apart from Forza Italia, Lega and the Five Star Movement, have always sympathized with Russia and this suspicion can only be considered. Not that it was a deliberate action to that effect, but the positions against arms supplies to Ukraine came precisely from these political parties, in the name of peace, actually in favor of pro-Moscow and Putin convictions. Italy comes out very badly from this affair at an internal and international level and loses an important opportunity to return to count in Europe and in the world, the future of the Italian country promises to be very difficult with the autumn challenges that lie ahead both for the pandemic, that, above all, due to the economic challenges that risk definitively disrupting a social fabric afflicted by profound inequality.
¿Por qué cayó el gobierno italiano?
La crisis política italiana, que supuso la dimisión del primer ministro Mario Draghi, tiene orígenes que residen en una clase política y social inadecuada e incompetente, en el populismo y la soberanía y no menos importante en una situación internacional en la que se silencia a los amigos de Rusia. por la extrema violencia utilizada por Moscú contra la población civil ucraniana. La clase política italiana ha bajado aún más de nivel después de las elecciones de 2018, que vieron el éxito de un movimiento que llevó al parlamento a un número de personas absolutamente inadecuadas para desempeñar el papel de representante del pueblo italiano, sin embargo, este resultado luego se reveló como similar en la mayoría de los representantes electos también en los otros partidos: un grupo de personas sin experiencia con el único objetivo de buscar una alternativa a un trabajo que no pudieron encontrar. Es significativo que ningún representante electo logró ocupar el cargo de Primer Ministro y tuvo que buscar fuera de la Cámara y el Senado. Para remediar la mediocridad de la clase política, el Presidente de la República tuvo que recurrir en última instancia a una personalidad que constituía una excelencia de talla mundial para su carrera hasta el momento. El prestigio de Italia ha aumentado y con ello las ventajas económicas y políticas para el país italiano y el gobierno, aunque en un contexto de dificultad interna, por la presencia de partidos de tendencias opuestas, e internacional por el contexto actual, ha logrado, al al menos en parte, para llevar a cabo reformas esenciales. Ciertamente, no se puede decir que todos los interlocutores sociales estén satisfechos, pero fue la mejor solución, sin embargo, la necesidad de perseguir al único partido de oposición "Hermanos de Italia", una formación de extrema derecha que llevó al colapso del gobierno: Primero, el ex primer ministro Conte al frente de los populistas de izquierda ha presentado al gobierno una lista de solicitudes, incluso correctas, pero no admisibles por parte de los partidos gobernantes de centroderecha. Evidentemente, la intención era agudizar una situación ya compleja precisamente para intentar mejorar los sondeos fuertemente negativos apelando a un espíritu del movimiento cada vez más reducido. Este intento ha provocado una subida a las urnas de los partidos de centro derecha en el gobierno, que ya temían las valoraciones demasiado positivas de la extrema derecha y han optado por no apoyar más al gobierno, sin tener el coraje de votar abiertamente. contra, para mejorar su apreciación en bajada fuerte. Se sacrificó así un gobierno que tenía planes de reformas y ayudas a familias y empresas solo para permitir, quizás, la elección de los sospechosos de siempre y con la amenaza de tener un primer ministro de extrema derecha en tiempos de pandemia, guerra, inflación y sequía. ella solo tiene experiencia como ministra de jóvenes, ciertamente no la suficiente experiencia para liderar un país en un momento como este. Además, cabe señalar que los partidos que derribaron al gobierno de Draghi, además de Forza Italia, Lega y el Movimiento Cinco Estrellas, siempre han simpatizado con Rusia y esta sospecha solo puede ser considerada. No es que haya sido una acción deliberada en ese sentido, pero las posiciones contra el suministro de armas a Ucrania provinieron precisamente de estos partidos políticos, en nombre de la paz, en realidad a favor de las convicciones pro-Moscú y Putin. Italia sale muy mal de este asunto a nivel interno e internacional y pierde una importante oportunidad de volver a contar en Europa y en el mundo, el futuro del país italiano promete ser muy difícil con los retos otoñales que tiene por delante tanto para la pandemia, que, sobre todo, por los desafíos económicos que corren el riesgo de desbaratar definitivamente un tejido social aquejado por una profunda desigualdad.
Warum die italienische Regierung gestürzt ist
Die italienische politische Krise, die zum Rücktritt von Ministerpräsident Mario Draghi geführt hat, hat ihre Ursachen in einer ungeeigneten und inkompetenten politischen und auch gesellschaftlichen Klasse, in Populismus und Souveränität und nicht zuletzt in einer internationalen Situation, in der die Freunde Russlands zum Schweigen gebracht werden durch die extreme Gewalt, die Moskau gegen die ukrainische Zivilbevölkerung anwendet. Die politische Klasse Italiens ist nach den Wahlen von 2018 weiter gesunken, als eine Bewegung erfolgreich war, die eine Reihe von Personen ins Parlament brachte, die absolut ungeeignet waren, die Rolle des Vertreters des italienischen Volkes zu übernehmen, wie sich dieses Ergebnis dann jedoch herausstellte ähnlich in den meisten gewählten Vertretern auch in den anderen Parteien: eine Gruppe unerfahrener Menschen mit dem einzigen Ziel, eine Alternative zu einem Job zu suchen, den sie nicht finden konnten. Es ist bezeichnend, dass es keinem gewählten Vertreter gelang, das Amt des Ministerpräsidenten zu bekleiden, und dass er außerhalb der Kammer und des Senats suchen musste. Um der Mittelmäßigkeit der politischen Klasse abzuhelfen, musste der Präsident der Republik als letztes Mittel auf eine Persönlichkeit zurückgreifen, die für seine bisherige Karriere eine herausragende Leistung von Weltrang darstellte. Das Ansehen Italiens hat zugenommen und damit die wirtschaftlichen und politischen Vorteile für das italienische Land und die Regierung, wenn auch in einem Kontext interner Schwierigkeiten, aufgrund der Präsenz von Parteien mit gegensätzlichen Tendenzen und international für den aktuellen Kontext, gelungen zumindest teilweise, um wesentliche Reformen durchzuführen. Sicherlich waren nicht alle Sozialpartner zufrieden, aber es war die beste Lösung, aber die Notwendigkeit, der einzigen Oppositionspartei "Brüder von Italien", einer rechtsextremen Formation, nachzujagen, führte zum Sturz der Regierung: Zunächst hat der ehemalige Premierminister Conte an der Spitze der Linkspopulisten der Regierung eine Liste mit Forderungen vorgelegt, die zwar korrekt, aber von den regierenden Mitte-Rechts-Parteien nicht zulässig sind. Die Absicht bestand offensichtlich darin, eine ohnehin schon komplexe Situation zu verschärfen, gerade um zu versuchen, stark negative Umfragen zu verbessern, indem man an einen zunehmend reduzierten Geist der Bewegung appellierte. Dieser Versuch hat in den Umfragen der Mitte-Rechts-Parteien in der Regierung einen Anlauf ausgelöst, die bereits die zu positiven Einschätzungen der extremen Rechten befürchteten und sich entschieden haben, die Regierung nicht mehr zu unterstützen, ohne den Mut zu haben, offen abzustimmen dagegen, um ihre Wertschätzung bei starkem Abstieg zu verbessern. So wurde eine Regierung geopfert, die Pläne für Reformen und Hilfen für Familien und Unternehmen hatte, nur um vielleicht die Wahl der üblichen Verdächtigen zu ermöglichen und mit der Drohung, in Zeiten von Pandemie, Krieg, Inflation und Dürre einen rechtsextremen Ministerpräsidenten zu haben. sie hat nur Erfahrung als Jugendministerin, sicherlich nicht genug Erfahrung, um in einer Zeit wie dieser ein Land zu führen. Darüber hinaus sollte beachtet werden, dass die Parteien, die die Regierung Draghi gestürzt haben, abgesehen von Forza Italia, Lega und der Fünf-Sterne-Bewegung, immer mit Russland sympathisiert haben und dieser Verdacht nur in Erwägung gezogen werden kann. Nicht, dass es eine bewusste Aktion in diesem Sinne gewesen wäre, aber die Positionen gegen Waffenlieferungen an die Ukraine kamen genau von diesen politischen Parteien, im Namen des Friedens, eigentlich zugunsten von pro-Moskau- und Putin-Gesinnungen. Italien kommt aus dieser Affäre auf interner und internationaler Ebene sehr schlecht heraus und verpasst eine wichtige Gelegenheit, wieder in Europa und in der Welt zu zählen, die Zukunft des italienischen Landes verspricht sehr schwierig zu werden mit den Herbstherausforderungen, die beiden bevorstehen die Pandemie, die vor allem auf die wirtschaftlichen Herausforderungen zurückzuführen ist, die Gefahr laufen, ein von tiefgreifender Ungleichheit betroffenes soziales Gefüge endgültig zu zerstören.
Pourquoi le gouvernement italien est tombé
La crise politique italienne, qui a vu la démission du Premier ministre Mario Draghi, a des origines qui résident dans une classe politique et sociale inadaptée et incompétente, dans le populisme et la souveraineté et surtout dans une situation internationale où les amis de la Russie sont réduits au silence. par l'extrême violence utilisée par Moscou contre la population civile ukrainienne. La classe politique italienne a encore baissé de niveau après les élections de 2018, qui ont vu le succès d'un mouvement qui a amené au parlement un nombre de personnes absolument inaptes à remplir le rôle de représentant du peuple italien, mais ce résultat s'est ensuite révélé être semblable chez la plupart des élus aussi dans les autres partis : un groupe de personnes inexpérimentées avec pour seul objectif de chercher une alternative à un emploi qu'elles ne trouvaient pas. Il est significatif qu'aucun élu n'ait réussi à occuper la fonction de Premier ministre et ait dû chercher à l'extérieur de la Chambre et du Sénat. Pour remédier à la médiocrité de la classe politique, en dernier ressort le président de la République a dû recourir à une personnalité qui constituait jusqu'ici une excellence de classe mondiale pour sa carrière. Le prestige de l'Italie a augmenté et ainsi les avantages économiques et politiques pour le pays italien et le gouvernement, bien que dans un contexte de difficulté interne, en raison de la présence de partis de tendances opposées, et international pour le contexte actuel, ont réussi, à du moins en partie, pour mener à bien les réformes indispensables. Certes, on ne peut pas dire que tous les partenaires sociaux soient satisfaits, mais c'était la meilleure solution, cependant la nécessité de courir après le seul parti d'opposition "Frères d'Italie", une formation d'extrême droite qui a conduit à la chute du gouvernement : d'abord l'ancien Premier ministre Conte à la tête des populistes de gauche a soumis au gouvernement une liste de demandes, même correctes, mais non recevables par les partis de centre-droit au pouvoir. L'intention était évidemment d'exacerber une situation déjà complexe justement pour essayer d'améliorer des sondages fortement négatifs en faisant appel à un esprit du mouvement de plus en plus réduit. Cette tentative a provoqué une ruée vers les urnes des partis du centre droit au gouvernement, qui craignaient déjà les estimations trop positives de l'extrême droite et ont choisi de ne plus soutenir le gouvernement, sans avoir le courage de voter ouvertement. par contre, pour améliorer leur appréciation en forte descente. Ainsi a été sacrifié un gouvernement qui avait des plans de réformes et d'aide aux familles et aux entreprises uniquement pour permettre, peut-être, l'élection des suspects habituels et avec la menace d'avoir un Premier ministre d'extrême droite en temps de pandémie, de guerre, d'inflation et de sécheresse. elle n'a d'expérience qu'en tant que ministre de la jeunesse, certainement pas assez d'expérience pour diriger un pays à un moment comme celui-ci. En outre, il convient de noter que les partis qui ont fait tomber le gouvernement Draghi, à l'exception de Forza Italia, de la Lega et du Mouvement cinq étoiles, ont toujours sympathisé avec la Russie et cette suspicion ne peut qu'être prise en compte. Non pas qu'il s'agissait d'une action délibérée en ce sens, mais les positions contre les livraisons d'armes à l'Ukraine venaient précisément de ces partis politiques, au nom de la paix, en fait en faveur des convictions pro-Moscou et Poutine. L'Italie sort très mal de cette affaire au niveau interne et international et perd une occasion importante de revenir compter en Europe et dans le monde, l'avenir du pays italien s'annonce très difficile avec les défis automnaux qui s'annoncent tant pour la pandémie, cela, surtout, en raison des défis économiques qui risquent de bouleverser définitivement un tissu social affligé par de profondes inégalités.
Por que o governo italiano caiu
A crise política italiana, que viu a demissão do primeiro-ministro Mario Draghi, tem origens, que residem em uma classe política e também social inadequada e incompetente, no populismo e na soberania e não menos em uma situação internacional onde os amigos da Rússia são silenciados pela extrema violência usada por Moscou contra a população civil ucraniana. A classe política italiana caiu ainda mais de nível após as eleições de 2018, que viram o sucesso de um movimento que trouxe ao parlamento um número de pessoas absolutamente inadequadas para ocupar o papel de representante do povo italiano, mas esse resultado se revelou então semelhante na maioria dos eleitos também nos outros partidos: um grupo de pessoas inexperientes com o único objetivo de procurar uma alternativa a um emprego que não encontravam. É significativo que nenhum representante eleito tenha conseguido ocupar o cargo de primeiro-ministro e tenha que procurar fora da Câmara e do Senado. Para remediar a mediocridade da classe política, como último recurso o Presidente da República teve que recorrer a uma personalidade que constituía uma excelência de classe mundial para sua carreira até então. O prestígio da Itália aumentou e assim as vantagens econômicas e políticas para o país italiano e o governo, ainda que em um contexto de dificuldade interna, devido à presença de partidos de tendências opostas, e internacionais para o contexto atual, conseguiram, ao mesmo tempo, pelo menos em parte, para levar a cabo reformas essenciais. Certamente nem todos os parceiros sociais estavam satisfeitos, mas foi a melhor solução, no entanto a necessidade de perseguir o único partido de oposição "Irmãos da Itália", uma formação de extrema-direita que levou ao colapso do governo: Em primeiro lugar, o ex-primeiro-ministro Conte, à frente dos populistas de esquerda, apresentou ao governo uma lista de pedidos, até corretos, mas não admissíveis pelos partidos de centro-direita no poder. A intenção era obviamente agravar uma situação já complexa justamente para tentar melhorar as pesquisas fortemente negativas apelando para um espírito do movimento cada vez mais reduzido. Essa tentativa provocou uma corrida às urnas dos partidos de centro-direita no governo, que já temiam as estimativas muito positivas da extrema direita e optaram por não mais apoiar o governo, sem ter coragem de votar abertamente contra, para melhorar sua apreciação em forte descida. Assim, foi sacrificado um governo que tinha planos de reformas e ajuda a famílias e empresas apenas para permitir, talvez, a eleição dos suspeitos do costume e com a ameaça de ter um primeiro-ministro de extrema-direita em tempos de pandemia, guerra, inflação e seca. ela só tem experiência como ministra da juventude, certamente não experiência suficiente para liderar um país em um momento como este. Além disso, deve-se notar que os partidos que derrubaram o governo Draghi, além de Forza Italia, Lega e Movimento Cinco Estrelas, sempre simpatizaram com a Rússia e essa suspeita só pode ser considerada. Não que tenha sido uma ação deliberada nesse sentido, mas as posições contra o fornecimento de armas para a Ucrânia vieram justamente desses partidos políticos, em nome da paz, na verdade a favor de convicções pró-Moscou e Putin. A Itália sai muito mal deste caso a nível interno e internacional e perde uma importante oportunidade de voltar a contar na Europa e no mundo, o futuro do país italiano promete ser muito difícil com os desafios do outono que se avizinham tanto para a pandemia, isso sobretudo devido aos desafios económicos que correm o risco de romper definitivamente um tecido social assolado por profundas desigualdades.
Почему итальянское правительство пало
Итальянский политический кризис, приведший к отставке премьер-министра Марио Драги, коренится в неподходящем и некомпетентном политическом, а также социальном классе, в популизме и суверенитете и, не в последнюю очередь, в международной ситуации, когда друзьям России затыкают рот. крайним насилием, применяемым Москвой против мирного населения Украины. Итальянский политический класс еще больше упал в своем уровне после выборов 2018 года, когда был достигнут успех движения, которое привело в парламент ряд людей, абсолютно не подходящих для выполнения роли представителя итальянского народа, однако затем выяснилось, что этот результат был то же самое в большинстве избранных представителей и в других партиях: группа неопытных людей с единственной целью поиска альтернативы работе, которую они не могли найти. Показательно, что ни одному избранному представителю не удалось занять должность премьер-министра, и его пришлось искать за пределами Палаты и Сената. Чтобы исправить посредственность политического класса, в качестве последнего средства президент республики должен был прибегнуть к личности, которая до сих пор представляла собой превосходство мирового уровня в его карьере. Престиж Италии вырос, и поэтому экономические и политические преимущества для итальянской страны и правительства, хотя и в контексте внутренних трудностей, из-за присутствия партий противоположных тенденций, и международных для текущего контекста, преуспели в по крайней мере частично, для проведения существенных реформ. Конечно, нельзя сказать, что все социальные партнеры были довольны, но это было лучшее решение, однако необходимость гнаться за единственной оппозиционной партией «Братья Италии», крайне правой формацией, привела к краху правительства: Сначала бывший премьер-министр Конте у руля левых популистов подал в правительство список требований, пусть правильных, но недопустимых правящими правоцентристскими партиями. Намерение, очевидно, состояло в том, чтобы усугубить и без того сложную ситуацию именно для того, чтобы попытаться улучшить резко отрицательные результаты опросов, апеллируя к духу движения, которое все больше снижается. Эта попытка спровоцировала набег на выборы правоцентристских партий в правительстве, которые и так опасались слишком позитивных оценок ультраправых и предпочли больше не поддерживать правительство, не набравшись смелости проголосовать открыто. против, чтобы улучшить их оценку в сильном спуске. Таким образом, было принесено в жертву правительство, у которого были планы реформ и помощи семьям и бизнесу, только для того, чтобы, возможно, допустить избрание обычных подозреваемых и с угрозой ультраправого премьера во время пандемии, войны, инфляции и засухи. у нее есть только опыт работы министром по делам молодежи, чего явно недостаточно, чтобы руководить страной в такое время. Кроме того, следует отметить, что партии, свергнувшие правительство Драги, кроме Forza Italia, Lega и Движения пяти звезд, всегда симпатизировали России, и это подозрение можно только учитывать. Не то чтобы это было преднамеренное действие в этом направлении, но позиции против поставок оружия на Украину исходили именно от этих политических партий, во имя мира, фактически в пользу промосковских и путинских убеждений. Италия очень плохо выходит из этого дела на внутреннем и международном уровне и теряет важную возможность вернуться в счет в Европе и в мире, будущее итальянской страны обещает быть очень трудным с осенними вызовами, которые ждут впереди как для пандемии, что, прежде всего, связано с экономическими вызовами, которые рискуют окончательно разрушить социальную ткань, пораженную глубоким неравенством.
意大利政府為何倒台
導致總理馬里奧德拉吉辭職的意大利政治危機的根源在於不合適和無能的政治和社會階層,民粹主義和主權,尤其是在俄羅斯朋友被壓制的國際局勢中莫斯科對烏克蘭平民使用的極端暴力。意大利政治階層在 2018 年選舉後進一步下降,這場運動取得了成功,將一些絕對不適合擔任意大利人民代表角色的人帶入議會,但隨後發現這一結果是大多數當選代表在其他政黨中也有類似的情況:一群沒有經驗的人,其唯一目標是尋找他們找不到的工作的替代品。重要的是,沒有任何民選代表能夠擔任總理一職,不得不在眾議院和參議院之外進行搜查。為了彌補政治階層的平庸,作為最後的手段,共和國總統不得不求助於迄今為止在他的職業生涯中構成世界級卓越的人物。意大利的聲望提高了,因此意大利國家和政府的經濟和政治優勢,儘管在內部困難的背景下,由於相反傾向的政黨的存在,以及目前的國際背景,已經成功,在至少部分是為了進行必要的改革。當然,不能說所有社會夥伴都滿意,但這是最好的解決方案,但需要追逐唯一的反對黨“意大利兄弟”,這是一個導致政府垮台的極右翼陣型:首先,由左翼民粹主義者掌舵的前總理孔戴向政府提交了一份請求清單,即使是正確的,但執政的中右翼政黨不予受理。其意圖顯然是要加劇已經復雜的局勢,正是為了試圖通過呼籲日益減少的運動精神來改善強烈的負面民意調查。這一企圖激起了政府中右翼政黨的民意調查,他們已經擔心極右翼的過於積極的估計,選擇不再支持政府,沒有勇氣公開投票反對,以提高他們對強大血統的欣賞。因此,犧牲了一個政府,該政府計劃進行改革並為家庭和企業提供援助,只是為了允許選舉通常的嫌疑人,並威脅在大流行、戰爭、通貨膨脹和乾旱時期有一位極右翼總理。她只有青年部長的經驗,在這種時候肯定不足以領導一個國家。此外,需要注意的是,推翻德拉吉政府的各方,除了Forza Italia、Lega和五星運動之外,一直都同情俄羅斯,這種懷疑只能考慮。並不是說這是故意採取的行動,而是反對向烏克蘭供應武器的立場恰恰來自這些政黨,以和平的名義,實際上支持親莫斯科和普京的信念。意大利在國內和國際層面上的表現都非常糟糕,失去了重返歐洲和世界的重要機會,意大利國家的未來將非常艱難,因為雙方都面臨著秋季挑戰大流行病,首先是由於經濟挑戰有可能徹底破壞受嚴重不平等影響的社會結構。
イタリア政府が崩壊した理由
マリオ・ドラギ首相の辞任を見たイタリアの政治危機は、不適当で無能な政治的および社会的階級、人口主義と主権、そして特にロシアの友人が沈黙している国際的な状況にある起源を持っていますウクライナの民間人に対してモスクワが使用した極端な暴力によって。イタリアの政治的階級は、2018年の選挙後、さらにレベルが低下しました。この選挙では、イタリア国民の代表の役割を果たすにはまったく不適切な多くの人々が議会に持ち込まれた運動が成功しましたが、この結果は次のように明らかになりました。選出された代表者のほとんどが他の政党でも同様です。彼らが見つけられなかった仕事の代替案を探すことを唯一の目的とする経験の浅い人々のグループ。選出された代表者が首相の職に就くことができず、商工会議所と上院の外を捜索しなければならなかったことは重要です。階級国家の平凡さを改善するために、共和国大統領は最後の手段として、これまでの彼のキャリアのために世界クラスの卓越性を構成する人格に頼らなければなりませんでした。イタリアの名声が高まったため、反対の傾向の政党の存在による内部の困難の文脈ではあるが、現在の文脈では国際的な、イタリアの国と政府の経済的および政治的利点は成功しました。少なくとも部分的には、本質的な改革を実行するために。確かにすべての社会的パートナーが満足しているとは言えませんが、それが最善の解決策でしたが、政府の崩壊につながった極右政党である唯一の野党「イタリアの同胞」を追いかける必要がありました。最初に、左翼のポピュリストの指揮をとる前首相コンテは、政府に要求のリストを提出しました。それは正しいですが、中道右派の与党は認めません。その意図は明らかに、すでに複雑な状況を悪化させ、ますます減少する運動の精神に訴えることによって、強く否定的な世論調査を改善しようとすることでした。この試みは、極右のあまりにも前向きな見積もりをすでに恐れており、公然と投票する勇気を持たずにもはや政府を支持しないことを選択した、政府の中道右派の政党の世論調査への準備を引き起こした。に対して、強い降下で彼らの感謝を向上させるために。したがって、おそらく通常の容疑者の選挙を許可するためだけに、パンデミック、戦争、インフレ、干ばつの時に極右首相を持つという脅威を伴う改革と家族や企業への援助の計画を持っていた政府が犠牲になりました。彼女は青年大臣としての経験しかなく、確かにこのような時期に国を率いるのに十分な経験はありません。さらに、フォルツァ・イタリア、レガ、五つ星運動を除いて、ドラギ政権を崩壊させた政党は常にロシアに同情しており、この疑惑は考慮に入れることができるだけであることに注意する必要があります。それがその趣旨の意図的な行動であったというわけではありませんが、ウクライナへの武器供給に対する立場は、平和の名の下に、実際には親モスクワとプーチンの信念を支持して、これらの政党から正確に来ました。イタリアは、国内および国際レベルでこの事件から非常にひどく出て、ヨーロッパと世界で数えるために戻る重要な機会を失います、イタリアの国の未来は、両方のために前にある秋の挑戦で非常に難しいと約束しますパンデミック、とりわけ、深刻な不平等に苦しむ社会構造を決定的に混乱させるリスクのある経済的課題によるものです。
لماذا سقطت الحكومة الإيطالية
الأزمة السياسية الإيطالية ، التي شهدت استقالة رئيس الوزراء ماريو دراجي ، ترجع أصولها إلى طبقة سياسية واجتماعية غير ملائمة وغير كفؤة ، في الشعبوية والسيادة ، وليس أقلها في الوضع الدولي حيث يتم إسكات أصدقاء روسيا. بسبب العنف الشديد الذي تستخدمه موسكو ضد السكان المدنيين الأوكرانيين. تراجعت الطبقة السياسية الإيطالية أكثر في المستوى بعد انتخابات 2018 ، التي شهدت نجاح حركة جلبت إلى البرلمان عددًا من الأشخاص غير مناسبين تمامًا لشغل دور ممثل الشعب الإيطالي ، ولكن تم الكشف عن هذه النتيجة بعد ذلك. متشابه في معظم الممثلين المنتخبين أيضًا في الأحزاب الأخرى: مجموعة من الأشخاص عديمي الخبرة بهدف وحيد هو البحث عن بديل لوظيفة لم يتمكنوا من العثور عليها. ومن الجدير بالذكر أنه لم يتمكّن أي ممثل منتخب من شغل منصب رئيس الوزراء واضطر إلى البحث خارج مجلس النواب ومجلس الشيوخ. لمعالجة ضعف الطبقة السياسية ، كان على رئيس الجمهورية ، كملاذ أخير ، أن يلجأ إلى شخصية شكلت تميزًا عالميًا في حياته المهنية حتى الآن. لقد زادت هيبة إيطاليا ونجحت المزايا الاقتصادية والسياسية للدولة الإيطالية والحكومة ، وإن كان ذلك في سياق صعوبة داخلية ، بسبب وجود أطراف ذات ميول معاكسة ، ودولية للسياق الحالي ، فقد نجحت ، في على الأقل جزئيًا ، لتنفيذ الإصلاحات الأساسية. بالتأكيد لا يمكن القول إن جميع الشركاء الاجتماعيين راضون ، لكنه كان الحل الأفضل ، ولكن الحاجة إلى ملاحقة حزب المعارضة الوحيد "إخوان إيطاليا" ، وهو تشكيل يميني متطرف أدى إلى انهيار الحكومة: أولاً ، قدم رئيس الوزراء السابق كونتي على رأس الشعبويين اليساريين إلى الحكومة قائمة بالطلبات ، حتى وإن كانت صحيحة ، لكنها غير مقبولة من قبل أحزاب يمين الوسط الحاكمة. كان من الواضح أن النية كانت تفاقم وضع معقد بالفعل لمحاولة تحسين استطلاعات الرأي السلبية بقوة من خلال مناشدة روح الحركة التي يتم تقليصها بشكل متزايد. أثارت هذه المحاولة جولة استطلاعية لأحزاب يمين الوسط في الحكومة ، التي كانت تخشى بالفعل التقديرات الإيجابية للغاية لليمين المتطرف واختارت التوقف عن دعم الحكومة ، دون أن تتحلى بالشجاعة للتصويت علانية. ضد ، لتحسين تقديرهم في النسب القوي. وهكذا تم التضحية بحكومة لديها خطط للإصلاحات ومساعدة العائلات والشركات فقط للسماح ، ربما ، بانتخاب المشتبه بهم المعتادين مع التهديد بوجود رئيس وزراء يميني متطرف في أوقات الوباء والحرب والتضخم والجفاف. لديها خبرة فقط كوزيرة للشباب ، وبالتأكيد ليست لديها خبرة كافية لقيادة دولة في مثل هذا الوقت. بالإضافة إلى ذلك ، تجدر الإشارة إلى أن الأحزاب التي أسقطت حكومة دراجي ، باستثناء فورزا إيطاليا وليجا وحركة الخمس نجوم ، كانت دائمًا متعاطفة مع روسيا ولا يمكن النظر في هذا الشك إلا. لم يكن ذلك عملاً متعمدًا لهذا الغرض ، لكن المواقف ضد إمدادات الأسلحة لأوكرانيا جاءت على وجه التحديد من هذه الأحزاب السياسية ، باسم السلام ، في الواقع لصالح الإدانات المؤيدة لموسكو وبوتين. خرجت إيطاليا بشكل سيء للغاية من هذه القضية على المستويين الداخلي والدولي وتفقد فرصة مهمة للعودة إلى الاعتماد في أوروبا وفي العالم ، يعد مستقبل الدولة الإيطالية بأن يكون صعبًا للغاية مع تحديات الخريف التي تنتظرهم على حد سواء. الوباء ، وذلك ، قبل كل شيء ، بسبب التحديات الاقتصادية التي تهدد بشكل نهائي بتعطيل النسيج الاجتماعي الذي يعاني من عدم المساواة العميقة.
giovedì 21 luglio 2022
Iran, Russia e Turchia si incontrano in un vertice trilaterale
La Russia esce dall’isolamento internazionale da quando ha iniziato la guerra di aggressione contro l’Ucraina. Nella capitale iraniana Putin ha incontrato Erdogan ed il padrone di casa, il presidente dell’Iran Raisi. Oltre la scusa del negoziato per sbloccare il trasporto del grano, i tre capi di stato hanno parlato di temi circa la cooperazione tra i tre paesi per debellare definitivamente le organizzazioni terroristiche per garantire la popolazione civile nel rispetto del diritto internazionale. Risulta curioso che proprio tre paesi che continuano a violare il diritto internazionale da diverso tempo si richiamino proprio al suo rispetto. In realtà i tre paesi hanno una visione particolare del rispetto delle norme internazionali, cioè quella funzionale ai loro singoli interessi; in questa fase la Russia vuole prendere parte dell’Ucraina, se non tutta, perché la considera come zona di propria influenza, la Turchia vuole debellare le milizie curde in Siria e l’Iran sconfiggere lo Stato islamico, non in quanto tale, ma perché formato da sunniti. Erdogan e Putin hanno fatto un incontro bilaterale, che aveva come tema principale il grano, ma dove il presidente russo ha lamentato la presenza delle sanzioni, in questo caso sui fertilizzanti, che bloccano la produzione agricola, contribuendo ad aumentare i problemi della denutrizione mondiale, tuttavia la presenza della Turchia appare oltremodo singolare perché è pur sempre un componente dell’Alleanza Atlantica: è chiaro che la strategia di Erdogan ha come obiettivo una rilevanza internazionale ma è un comportamento che non può essere stato concordato con la NATO e che qualifica la Turchia come un membro sempre meno affidabile. Nel frattempo l’Iran ha sottolineato la legittimità dell’invasione del paese ucraino da parte di Mosca, motivandola con la necessità di fermare l’avanzata occidentale e l’obiettivo americano di rendere più debole Mosca. Per l’Iran l’organizzazione di questo vertice trilaterale è la risposta alla visita di Biden ad Israele ed Arabia Saudita, storici nemici di Teheran. Uno degli altri motivi dell’incontro è stata la Siria: Russia ed Iran sostengono il regime di Assad, mentre le ambizioni della Turchia sul Kurdistan siriano sono ormai tristemente note: l’obiettivo sarebbe quello di fare terminare la guerra siriana, che, ormai, è in corso da undici anni e, proprio a questo scopo, Mosca e Teheran hanno fatto pressioni su Ankara affinché Washington non fornisca più aiuto ai ribelli che controllano le aree dove Assad non riesce a ristabilire il suo dominio. L’obiettivo minimo per la Turchia è quello di avere una striscia di territorio di trenta chilometri tra il confine turco e la zona occupata dai curdi, per raggiungere questo scopo Erdogan ha minacciato un intervento armato, a cui, però sono contrari sia la Russia, che l’Iran, favorevoli ad un ritorno nella zona della sovranità di Assad e perché sono stati entrambi sollecitati dai curdi per avere protezione da eventuali attacchi da parte di Ankara. I tre paesi formano il comitato di garanzia per la Siria, detto di Astana, e riconosciuto dalle Nazioni Unite; secondo il regime siriano la Turchia starebbe approfittando di questo ruolo per perseguire i propri fini, anziché operare per la fine del conflitto siriano. L’incontro è servito anche per cercare di aumentare di quattro volte gli scambi commerciali, da 7.500 a 30.000 milioni di dollari, tra Turchia ed Iran. Occorre ricordare che Ankara ha decisamente cambiato in positivo i suoi rapporti con l’Arabia Saudita, dopo l’omicidio sul suo territorio di un giornalista arabo di opposizione, tralasciando la questione e sviluppando accordi commerciali con i sauditi, per risollevare l’economia turca in crisi. La ripresa di queste relazioni aveva causato la protesta iraniana, che il recente vertice ha avuto come scopo anche il ristabilire contatti positivi tra i due paesi. In effetti lo sviluppo di una espansione commerciale serve ad entrambe le parti: per l’Iran è una maniera di aggirare le sanzioni e per la Turchia costituisce l’ennesimo tentativo di risollevare un’economia in grave crisi, tuttavia dal punto di vista geopolitico non si comprende se Ankara è un alleato inaffidabile dell’occidente o se questi contatti, sia con l’Iran, che con Mosca, non siano il tentativo di mantenere una sorta di collegamento con questi paesi su mandato ufficioso proprio da parte occidentale. La differenza, ovviamente, è molto rilevante e può determinare il futuro politico della Turchia.
Iran, Russia and Turkey meet in a trilateral summit
Russia has emerged from international isolation since it began the war of aggression against Ukraine. In the Iranian capital, Putin met Erdogan and the landlord, the president of Iran Raisi. In addition to the excuse of the negotiations to unblock the transport of grain, the three heads of state talked about issues about cooperation between the three countries to definitively eradicate terrorist organizations to guarantee the civilian population in compliance with international law. It is curious that precisely three countries that have continued to violate international law for some time are referring precisely to its respect. In reality, the three countries have a particular vision of respect for international standards, that is, one that is functional to their individual interests; at this stage Russia wants to take part of Ukraine, if not all of it, because it considers it as an area of its own influence, Turkey wants to defeat the Kurdish militias in Syria and Iran to defeat the Islamic State, not as such, but because formed by Sunnis. Erdogan and Putin held a bilateral meeting, which had wheat as its main theme, but where the Russian president complained about the presence of sanctions, in this case on fertilizers, which block agricultural production, helping to increase the problems of world malnutrition. however, the presence of Turkey appears extremely singular because it is still a component of the Atlantic Alliance: it is clear that Erdogan's strategy has as its objective an international relevance but it is a behavior that cannot have been agreed with NATO and that qualifies Turkey as a less and less reliable member. Meanwhile, Iran has stressed the legitimacy of Moscow’s invasion of the Ukrainian country, motivating it with the need to stop the Western advance and the American goal of weakening Moscow. For Iran, the organization of this trilateral summit is the answer to Biden's visit to Israel and Saudi Arabia, historical enemies of Tehran. One of the other reasons for the meeting was Syria: Russia and Iran support the Assad regime, while Turkey's ambitions on Syrian Kurdistan are now sadly known: the goal would be to end the Syrian war, which, by now, it has been going on for eleven years and, precisely to this end, Moscow and Tehran have pressured Ankara to stop Washington from providing more aid to the rebels who control the areas where Assad is unable to reestablish his rule. The minimum objective for Turkey is to have a strip of territory of thirty kilometers between the Turkish border and the area occupied by the Kurds, to achieve this, Erdogan has threatened an armed intervention, which, however, both Russia are against. that Iran, in favor of a return to the area of Assad's sovereignty and because they were both urged by the Kurds to have protection from any attacks by Ankara. The three countries form the guarantee committee for Syria, known as Astana, and recognized by the United Nations; according to the Syrian regime, Turkey is taking advantage of this role to pursue its own ends, rather than working towards the end of the Syrian conflict. The meeting also served to try to increase trade by four times, from 7,500 to 30,000 million dollars, between Turkey and Iran. It should be remembered that Ankara has definitely positively changed its relations with Saudi Arabia, after the murder of an opposition Arab journalist on its territory, ignoring the issue and developing trade agreements with the Saudis, to revive the Turkish economy in crisis. The resumption of these relations had caused the Iranian protest, which the recent summit also aimed at re-establishing positive contacts between the two countries. In fact, the development of a commercial expansion serves both sides: for Iran it is a way of circumventing sanctions and for Turkey it constitutes yet another attempt to revive an economy in serious crisis, however from a geopolitical point of view it is not it is clear whether Ankara is an unreliable ally of the West or whether these contacts, both with Iran and with Moscow, are not an attempt to maintain a sort of connection with these countries on an unofficial mandate from the West. The difference, of course, is very significant and can determine Turkey's political future.
Irán, Rusia y Turquía se reúnen en cumbre trilateral
Rusia ha salido del aislamiento internacional desde que comenzó la guerra de agresión contra Ucrania. En la capital iraní, Putin se reunió con Erdogan y el propietario, el presidente de Irán Raisi. Además de la excusa de las negociaciones para desbloquear el transporte de granos, los tres jefes de Estado abordaron temas de cooperación entre los tres países para erradicar definitivamente las organizaciones terroristas para garantizar a la población civil el cumplimiento del derecho internacional. Es curioso que precisamente tres países que han seguido violando el derecho internacional durante algún tiempo se refieran precisamente a su respeto. En realidad, los tres países tienen una visión particular del respeto a los estándares internacionales, es decir, funcional a sus intereses individuales; en esta etapa Rusia quiere tomar parte de Ucrania, si no toda, porque la considera como un área de influencia propia, Turquía quiere derrotar a las milicias kurdas en Siria e Irán para derrotar al Estado Islámico, no como tal, sino porque formado por sunnitas. Erdogan y Putin sostuvieron una reunión bilateral, que tuvo como tema principal el trigo, pero donde el presidente ruso se quejó de la presencia de sanciones, en este caso sobre los fertilizantes, que bloquean la producción agrícola, contribuyendo a incrementar los problemas de desnutrición mundial. la presencia de Turquía parece extremadamente singular porque sigue siendo un componente de la Alianza Atlántica: está claro que la estrategia de Erdogan tiene como objetivo una relevancia internacional pero es un comportamiento que no puede haber sido pactado con la OTAN y que califica a Turquía como un país menos y miembro menos confiable. Mientras tanto, Irán ha subrayado la legitimidad de la invasión de Moscú al país ucraniano, motivándola con la necesidad de frenar el avance occidental y el objetivo estadounidense de debilitar a Moscú. Para Irán, la organización de esta cumbre trilateral es la respuesta a la visita de Biden a Israel y Arabia Saudita, enemigos históricos de Teherán. Otro de los motivos de la reunión fue Siria: Rusia e Irán apoyan al régimen de Assad, mientras que ahora se conocen con tristeza las ambiciones de Turquía sobre el Kurdistán sirio: el objetivo sería poner fin a la guerra siria, que, a estas alturas, continúa. durante once años y, precisamente con este fin, Moscú y Teherán han presionado a Ankara para que impida que Washington proporcione más ayuda a los rebeldes que controlan las zonas donde Assad no puede restablecer su dominio. El objetivo mínimo para Turquía es tener una franja de territorio de treinta kilómetros entre la frontera turca y la zona ocupada por los kurdos, para lograrlo, Erdogan ha amenazado con una intervención armada, a lo que, sin embargo, se oponen tanto Rusia como Irán, a favor de un retorno a la zona de soberanía de Assad y porque ambos fueron instados por los kurdos a tener protección de cualquier ataque de Ankara. Los tres países forman el comité de garantía para Siria, conocido como Astana, y reconocido por Naciones Unidas; según el régimen sirio, Turquía se está aprovechando de este papel para perseguir sus propios fines, en lugar de trabajar para el final del conflicto sirio. El encuentro sirvió también para intentar multiplicar por cuatro los intercambios comerciales entre Turquía e Irán, pasando de 7.500 a 30.000 millones de dólares. Cabe recordar que Ankara ha cambiado definitivamente de forma positiva sus relaciones con Arabia Saudí, tras el asesinato de un periodista árabe opositor en su territorio, ignorando el tema y desarrollando acuerdos comerciales con los saudíes, para reactivar la economía turca en crisis. La reanudación de estas relaciones había provocado la protesta iraní, que la reciente cumbre también pretendía restablecer contactos positivos entre los dos países. De hecho, el desarrollo de una expansión comercial sirve a ambos lados: para Irán es una forma de eludir las sanciones y para Turquía constituye un intento más de reactivar una economía en grave crisis, sin embargo desde un punto de vista geopolítico no lo es. claro si Ankara es un aliado poco fiable de Occidente o si estos contactos, tanto con Irán como con Moscú, no son un intento de mantener una especie de conexión con estos países por mandato no oficial de Occidente. La diferencia, por supuesto, es muy significativa y puede determinar el futuro político de Turquía.
Iran, Russland und die Türkei treffen sich zu einem trilateralen Gipfeltreffen
Russland hat sich aus der internationalen Isolation herausgearbeitet, seit es den Angriffskrieg gegen die Ukraine begonnen hat. In der iranischen Hauptstadt traf Putin Erdogan und den Vermieter, den Präsidenten des Iran Raisi. Neben dem Vorwand der Verhandlungen zur Freigabe des Getreidetransports sprachen die drei Staatsoberhäupter über Fragen der Zusammenarbeit zwischen den drei Ländern zur endgültigen Ausrottung terroristischer Organisationen, um der Zivilbevölkerung die Einhaltung des Völkerrechts zu garantieren. Es ist merkwürdig, dass genau drei Länder, die seit einiger Zeit gegen das Völkerrecht verstoßen, sich genau auf dessen Einhaltung beziehen. In Wirklichkeit haben die drei Länder eine besondere Vision der Achtung internationaler Standards, dh eine, die ihren individuellen Interessen entspricht; In diesem Stadium will Russland die Ukraine beteiligen, wenn nicht alles, weil es sie als ein Gebiet seines eigenen Einflusses betrachtet, die Türkei will die kurdischen Milizen in Syrien besiegen und den Iran nicht, um den Islamischen Staat zu besiegen solche, sondern weil von Sunniten gebildet. Erdogan und Putin hielten ein bilaterales Treffen ab, dessen Hauptthema Weizen war, bei dem sich der russische Präsident jedoch über das Vorhandensein von Sanktionen beschwerte, in diesem Fall gegen Düngemittel, die die landwirtschaftliche Produktion blockieren und dazu beitragen, die Probleme der weltweiten Mangelernährung zu verschärfen. Die Anwesenheit der Türkei erscheint äußerst einzigartig, weil sie immer noch Bestandteil des Atlantischen Bündnisses ist: Es ist klar, dass die Strategie von Erdogan eine internationale Relevanz zum Ziel hat, aber es ist ein Verhalten, das nicht mit der NATO vereinbart werden konnte und das die Türkei als weniger qualifiziert und weniger zuverlässiges Mitglied. Unterdessen hat der Iran die Legitimität der Invasion Moskaus in das ukrainische Land betont und ihn mit der Notwendigkeit motiviert, den westlichen Vormarsch und das amerikanische Ziel, Moskau zu schwächen, zu stoppen. Für den Iran ist die Organisation dieses trilateralen Gipfels die Antwort auf Bidens Besuch in Israel und Saudi-Arabien, den historischen Feinden Teherans. Einer der anderen Gründe für das Treffen war Syrien: Russland und der Iran unterstützen das Assad-Regime, während die Ambitionen der Türkei in Bezug auf Syrisch-Kurdistan inzwischen leider bekannt sind: Ziel wäre es, den Syrienkrieg zu beenden, den sie inzwischen führt seit elf Jahren, und genau zu diesem Zweck haben Moskau und Teheran Ankara unter Druck gesetzt, Washington daran zu hindern, den Rebellen, die die Gebiete kontrollieren, in denen Assad seine Herrschaft nicht wiederherstellen kann, mehr Hilfe zu leisten. Mindestziel für die Türkei ist ein 30 Kilometer langer Territoriumsstreifen zwischen der türkischen Grenze und dem von den Kurden besetzten Gebiet, um dies zu erreichen, hat Erdogan mit einer bewaffneten Intervention gedroht, wogegen jedoch sowohl Russland als auch Iran dagegen sind. für eine Rückkehr in das Gebiet von Assads Souveränität und weil sie beide von den Kurden gedrängt wurden, Schutz vor etwaigen Angriffen Ankaras zu haben. Die drei Länder bilden das von den Vereinten Nationen anerkannte Garantiekomitee für Syrien, bekannt als Astana; Nach Angaben des syrischen Regimes nutzt die Türkei diese Rolle, um ihre eigenen Ziele zu verfolgen, anstatt auf das Ende des Syrienkonflikts hinzuarbeiten. Das Treffen diente auch dem Versuch, den Handelsaustausch zwischen der Türkei und dem Iran um das Vierfache von 7.500 auf 30.000 Millionen Dollar zu steigern. Es sei daran erinnert, dass Ankara seine Beziehungen zu Saudi-Arabien nach der Ermordung eines oppositionellen arabischen Journalisten auf seinem Territorium definitiv positiv verändert hat, indem es das Thema ignorierte und Handelsabkommen mit den Saudis ausarbeitete, um die türkische Wirtschaft in der Krise wiederzubeleben. Die Wiederaufnahme dieser Beziehungen hatte den iranischen Protest ausgelöst, den der jüngste Gipfel auch auf die Wiederherstellung positiver Kontakte zwischen den beiden Ländern abzielte. Tatsächlich dient die Entwicklung einer kommerziellen Expansion beiden Seiten: Für den Iran ist es eine Möglichkeit, Sanktionen zu umgehen, und für die Türkei stellt es einen weiteren Versuch dar, eine Wirtschaft in einer schweren Krise wiederzubeleben, was es aus geopolitischer Sicht jedoch nicht ist klar, ob Ankara ein unzuverlässiger Verbündeter des Westens ist oder ob diese Kontakte, sowohl mit dem Iran als auch mit Moskau, nicht der Versuch sind, auf inoffiziellem Mandat des Westens eine Art Verbindung zu diesen Ländern aufrechtzuerhalten. Der Unterschied ist natürlich sehr bedeutsam und kann die politische Zukunft der Türkei bestimmen.
L'Iran, la Russie et la Turquie se rencontrent lors d'un sommet trilatéral
La Russie est sortie de son isolement international depuis le début de la guerre d'agression contre l'Ukraine. Dans la capitale iranienne, Poutine a rencontré Erdogan et le propriétaire, le président de l'Iran Raisi. Outre l'excuse des négociations pour débloquer le transport des céréales, les trois chefs d'Etat ont évoqué les questions de coopération entre les trois pays pour éradiquer définitivement les organisations terroristes afin de garantir à la population civile le respect du droit international. Il est curieux que précisément trois pays qui ont continué à violer le droit international pendant un certain temps se réfèrent précisément à son respect. En réalité, les trois pays ont une vision particulière du respect des normes internationales, c'est-à-dire fonctionnelle à leurs intérêts particuliers ; à ce stade, la Russie veut prendre une partie de l'Ukraine, sinon la totalité, car elle la considère comme une zone de sa propre influence, la Turquie veut vaincre les milices kurdes en Syrie et en Iran pour vaincre l'État islamique, pas comme tel, mais parce que formé par les sunnites. Erdogan et Poutine ont tenu une réunion bilatérale, qui avait pour thème principal le blé, mais où le président russe s'est plaint de la présence de sanctions, en l'occurrence sur les engrais, qui bloquent la production agricole, contribuant à aggraver les problèmes de malnutrition dans le monde. la présence de la Turquie apparaît extrêmement singulière car elle reste une composante de l'Alliance atlantique : il est clair que la stratégie d'Erdogan a pour objectif une pertinence internationale mais c'est un comportement qui ne peut pas avoir été convenu avec l'OTAN et qui qualifie la Turquie de moins et membre moins fiable. Pendant ce temps, l'Iran a souligné la légitimité de l'invasion du pays ukrainien par Moscou, le motivant par la nécessité d'arrêter l'avancée occidentale et l'objectif américain d'affaiblir Moscou. Pour l'Iran, l'organisation de ce sommet trilatéral est la réponse à la visite de Biden en Israël et en Arabie saoudite, ennemis historiques de Téhéran. L'une des autres raisons de la rencontre était la Syrie : la Russie et l'Iran soutiennent le régime d'Assad, tandis que les ambitions de la Turquie sur le Kurdistan syrien sont désormais tristement connues : l'objectif serait de mettre fin à la guerre syrienne, qui, à ce jour, se poursuit depuis onze ans et, précisément à cette fin, Moscou et Téhéran ont fait pression sur Ankara pour qu'elle empêche Washington de fournir davantage d'aide aux rebelles qui contrôlent les zones où Assad est incapable de rétablir son pouvoir. L'objectif minimum pour la Turquie est d'avoir une bande de territoire d'une trentaine de kilomètres entre la frontière turque et la zone occupée par les Kurdes, pour y parvenir, Erdogan a menacé d'une intervention armée, ce à quoi, pourtant, tant la Russie que l'Iran, en faveur d'un retour dans l'espace de souveraineté d'Assad et parce qu'ils étaient tous les deux exhortés par les Kurdes à se protéger d'éventuelles attaques d'Ankara. Les trois pays forment le comité de garantie pour la Syrie, connu sous le nom d'Astana et reconnu par les Nations Unies ; selon le régime syrien, la Turquie profite de ce rôle pour poursuivre ses propres fins, plutôt que de travailler à la fin du conflit syrien. La réunion a également servi à tenter de multiplier par quatre les échanges commerciaux entre la Turquie et l'Iran, de 7 500 à 30 000 millions de dollars. Rappelons qu'Ankara a définitivement modifié positivement ses relations avec l'Arabie saoudite, après l'assassinat d'un journaliste arabe d'opposition sur son territoire, ignorant la question et développant des accords commerciaux avec les Saoudiens, pour relancer l'économie turque en crise. La reprise de ces relations avait provoqué la protestation iranienne, que le récent sommet visait également à rétablir des contacts positifs entre les deux pays. En fait, le développement d'une expansion commerciale sert les deux camps : pour l'Iran, c'est un moyen de contourner les sanctions et pour la Turquie, c'est une énième tentative de relance d'une économie en grave crise, mais d'un point de vue géopolitique ce n'est pas le cas clairement si Ankara est un allié peu fiable de l'Occident ou si ces contacts, tant avec l'Iran qu'avec Moscou, ne sont pas une tentative de maintenir une sorte de lien avec ces pays sur un mandat officieux de l'Occident. La différence, bien sûr, est très importante et peut déterminer l'avenir politique de la Turquie.
Irã, Rússia e Turquia se reúnem em cúpula trilateral
A Rússia emergiu do isolamento internacional desde que começou a guerra de agressão contra a Ucrânia. Na capital iraniana, Putin conheceu Erdogan e o senhorio, o presidente do Irã Raisi. Além da desculpa das negociações para desbloquear o transporte de grãos, os três chefes de Estado falaram sobre questões sobre a cooperação entre os três países para erradicar definitivamente as organizações terroristas e garantir à população civil o cumprimento do direito internacional. É curioso que precisamente três países que continuam a violar o direito internacional há algum tempo se refiram precisamente ao seu respeito. Na realidade, os três países têm uma visão particular de respeito às normas internacionais, ou seja, funcional aos seus interesses individuais; nesta fase a Rússia quer fazer parte da Ucrânia, senão toda ela, porque a considera como uma área de sua própria influência, a Turquia quer derrotar as milícias curdas na Síria e no Irã para derrotar o Estado Islâmico, não como tal, mas porque formado por sunitas. Erdogan e Putin realizaram um encontro bilateral, que teve o trigo como tema principal, mas onde o presidente russo reclamou da presença de sanções, neste caso sobre fertilizantes, que bloqueiam a produção agrícola, contribuindo para aumentar os problemas de desnutrição mundial. a presença da Turquia parece extremamente singular porque ainda é um componente da Aliança Atlântica: é claro que a estratégia de Erdogan tem como objetivo uma relevância internacional, mas é um comportamento que não pode ter sido acordado com a OTAN e que qualifica a Turquia como um país menos e membro menos confiável. Enquanto isso, o Irã ressaltou a legitimidade da invasão de Moscou ao país ucraniano, motivando-a com a necessidade de deter o avanço ocidental e o objetivo americano de enfraquecer Moscou. Para o Irã, a organização desta cúpula trilateral é a resposta à visita de Biden a Israel e Arábia Saudita, inimigos históricos de Teerã. Um dos outros motivos do encontro foi a Síria: Rússia e Irã apoiam o regime de Assad, enquanto as ambições da Turquia no Curdistão sírio agora são tristemente conhecidas: o objetivo seria acabar com a guerra na Síria, que, até agora, vem acontecendo há onze anos e, justamente para isso, Moscou e Teerã pressionaram Ancara a impedir Washington de fornecer mais ajuda aos rebeldes que controlam as áreas onde Assad não consegue restabelecer seu governo. O objetivo mínimo para a Turquia é ter uma faixa de território de trinta quilômetros entre a fronteira turca e a área ocupada pelos curdos, para isso, Erdogan ameaçou uma intervenção armada, que, no entanto, tanto a Rússia são contra. a favor de um retorno à área de soberania de Assad e porque ambos foram instados pelos curdos a terem proteção contra quaisquer ataques de Ancara. Os três países formam o comitê de garantia para a Síria, conhecido como Astana, e reconhecido pelas Nações Unidas; de acordo com o regime sírio, a Turquia está aproveitando esse papel para perseguir seus próprios objetivos, em vez de trabalhar para o fim do conflito sírio. A reunião serviu também para tentar aumentar as trocas comerciais entre a Turquia e o Irã por um fator de quatro, de 7.500 para 30.000 milhões de dólares. Deve ser lembrado que Ancara mudou definitivamente positivamente suas relações com a Arábia Saudita, após o assassinato de um jornalista árabe da oposição em seu território, ignorando o assunto e desenvolvendo acordos comerciais com os sauditas, para reviver a economia turca em crise. A retomada dessas relações causou o protesto iraniano, que a recente cúpula também visava restabelecer contatos positivos entre os dois países. De facto, o desenvolvimento de uma expansão comercial serve a ambos os lados: para o Irão é uma forma de contornar as sanções e para a Turquia constitui mais uma tentativa de reanimar uma economia em grave crise, mas do ponto de vista geopolítico não é claro se Ancara é um aliado não confiável do Ocidente ou se esses contatos, tanto com o Irã quanto com Moscou, não são uma tentativa de manter uma espécie de conexão com esses países por um mandato não oficial do Ocidente. A diferença, é claro, é muito significativa e pode determinar o futuro político da Turquia.
Иран, Россия и Турция встречаются на трехстороннем саммите
Россия вышла из международной изоляции с тех пор, как начала агрессивную войну против Украины. В иранской столице Путин встретился с Эрдоганом и арендодателем, президентом Ирана Раиси. Помимо повода для переговоров по разблокированию перевозки зерна, главы трех государств обсудили вопросы сотрудничества между тремя странами по окончательному искоренению террористических организаций, чтобы гарантировать гражданскому населению соблюдение норм международного права. Любопытно, что ровно три страны, продолжающие какое-то время нарушать международное право, имеют в виду именно его уважение. На самом деле у трех стран особое видение соблюдения международных стандартов, то есть такое, которое отвечает их личным интересам; на данном этапе Россия хочет забрать часть Украины, если не всю, потому что рассматривает ее как зону своего влияния, Турция хочет победить курдских ополченцев в Сирии и Иран, чтобы победить Исламское государство, а не как такие, а потому сформированы суннитами. Эрдоган и Путин провели двустороннюю встречу, главной темой которой была пшеница, но на которой российский президент пожаловался на наличие санкций, в данном случае на удобрения, которые блокируют сельскохозяйственное производство, помогая усугубить проблемы недоедания в мире. присутствие Турции кажется крайне странным, поскольку она по-прежнему является частью Атлантического альянса: ясно, что стратегия Эрдогана имеет своей целью международное значение, но такое поведение не может быть согласовано с НАТО и квалифицирует Турцию как менее и менее надежный член. Тем временем Иран подчеркивал легитимность вторжения Москвы в Украину, мотивируя это необходимостью остановить продвижение Запада и американской целью ослабить Москву. Для Ирана организация этого трехстороннего саммита является ответом на визит Байдена в Израиль и Саудовскую Аравию, исторических врагов Тегерана. Еще одной причиной встречи была Сирия: Россия и Иран поддерживают режим Асада, а амбиции Турции в отношении сирийского Курдистана теперь печально известны: целью было бы окончание сирийской войны, которая, к настоящему времени, продолжается. в течение одиннадцати лет, и именно с этой целью Москва и Тегеран оказывали давление на Анкару, чтобы помешать Вашингтону оказывать дополнительную помощь повстанцам, которые контролируют районы, где Асад не может восстановить свое правление. Минимальная цель для Турции - иметь полосу территории в тридцать километров между турецкой границей и территорией, оккупированной курдами, для достижения этого Эрдоган пригрозил вооруженной интервенцией, против чего, однако, выступает как Россия, так и Иран, в пользу возвращения в зону суверенитета Асада и потому, что они оба были призваны курдами иметь защиту от любых нападений со стороны Анкары. Три страны образуют гарантийный комитет для Сирии, известный как Астана и признанный Организацией Объединенных Наций; согласно сирийскому режиму, Турция использует эту роль в своих интересах, а не стремится к прекращению сирийского конфликта. Встреча также послужила попыткой увеличить торговый обмен между Турцией и Ираном в четыре раза, с 7 500 до 30 000 миллионов долларов. Следует помнить, что Анкара определенно положительно изменила свои отношения с Саудовской Аравией, после убийства оппозиционного арабского журналиста на своей территории, игнорирование вопроса и разработка торговых соглашений с саудовцами для оживления турецкой экономики в условиях кризиса. Возобновление этих отношений вызвало иранский протест, который на недавнем саммите также был направлен на восстановление позитивных контактов между двумя странами. По сути, развитие коммерческой экспансии служит обеим сторонам: для Ирана это способ обойти санкции, а для Турции – очередная попытка оживить экономику, находящуюся в серьезном кризисе, однако с геополитической точки зрения это не так. Ясно, является ли Анкара ненадежным союзником Запада или эти контакты, как с Ираном, так и с Москвой, не являются попыткой поддерживать некую связь с этими странами по неофициальному мандату Запада. Разница, конечно, очень существенная и может определить политическое будущее Турции.
伊朗、俄羅斯和土耳其舉行三邊峰會
自從開始對烏克蘭的侵略戰爭以來,俄羅斯已經擺脫了國際孤立。在伊朗首都,普京會見了埃爾多安和房東、伊朗總統拉伊西。除了以談判暢通糧食運輸為藉口外,三位元首還談到了三國合作徹底剷除恐怖組織、保障平民遵守國際法等問題。奇怪的是,在一段時間內持續違反國際法的恰恰是三個國家所指的恰恰是對國際法的尊重。實際上,這三個國家對尊重國際標準有一種特殊的看法,即符合各自利益的標準;在這個階段,俄羅斯想要成為烏克蘭的一部分,如果不是全部的話,因為它認為它是一個自己影響的領域,土耳其想要擊敗敘利亞和伊朗的庫爾德民兵來擊敗伊斯蘭國,而不是像這樣,卻是因為由遜尼派組成。埃爾多安和普京舉行了雙邊會議,以小麥為主題,但俄羅斯總統抱怨制裁的存在,在這種情況下,化肥阻礙了農業生產,有助於增加世界營養不良的問題。然而,土耳其的存在顯得極為獨特,因為它仍然是大西洋聯盟的一個組成部分:很明顯,埃爾多安的戰略目標具有國際相關性,但這是一種無法與北約達成一致的行為,並且使土耳其有資格成為一個不那麼重要的國家。和不太可靠的成員。與此同時,伊朗強調莫斯科入侵烏克蘭國家的合法性,其動機是需要阻止西方的推進和美國削弱莫斯科的目標。對伊朗而言,此次三邊峰會的舉辦,是拜登出訪德黑蘭歷史宿敵以色列和沙特阿拉伯的答案。會議的其他原因之一是敘利亞:俄羅斯和伊朗支持阿薩德政權,而土耳其對敘利亞庫爾德斯坦的野心現在可悲的是:目標是結束敘利亞戰爭,而敘利亞戰爭目前一直在進行十一年來,正是為此,莫斯科和德黑蘭向安卡拉施壓,要求其阻止華盛頓向控制阿薩德無法重建統治地區的叛軍提供更多援助。土耳其的最低目標是在土耳其邊界和庫爾德人佔領的地區之間擁有一條 30 公里的領土,為了實現這一目標,埃爾多安威脅要進行武裝干預,然而,俄羅斯都反對。伊朗,支持重返阿薩德主權地區,因為庫爾德人都敦促他們保護他們免受安卡拉的任何襲擊。這三個國家組成了被聯合國承認的敘利亞擔保委員會,被稱為阿斯塔納;根據敘利亞政權的說法,土耳其正在利用這一角色來追求自己的目的,而不是努力結束敘利亞衝突。會議還試圖將土耳其和伊朗之間的貿易往來增加四倍,從 7,500 美元增加到 300 億美元。應該記住的是,在一名反對派阿拉伯記者在其領土上被謀殺後,安卡拉無疑已經積極改變了與沙特阿拉伯的關係,無視這個問題並與沙特簽訂貿易協定,以重振陷入危機的土耳其經濟。這些關係的恢復引起了伊朗的抗議,最近的峰會還旨在重新建立兩國之間的積極接觸。事實上,商業擴張的發展對雙方都有好處:對伊朗來說,這是一種規避制裁的方式,對土耳其來說,這是重振處於嚴重危機中的經濟的又一次嘗試,但從地緣政治的角度來看,它不是清楚安卡拉是否是西方不可靠的盟友,或者這些與伊朗和莫斯科的接觸是否不是試圖在西方的非官方授權下與這些國家保持某種聯繫。當然,這種差異非常重要,可以決定土耳其的政治未來。
イラン、ロシア、トルコが三国間首脳会談で会合
ロシアは、ウクライナに対する侵略戦争が始まって以来、国際的な孤立から抜け出しました。イランの首都で、プーチンはエルドアンとイランライシの大統領である家主に会いました。穀物の輸送を阻止するための交渉の言い訳に加えて、3つの国家元首は、国際法に準拠して民間人を保証するためにテロ組織を完全に根絶するための3国間の協力に関する問題について話し合った。しばらくの間国際法に違反し続けてきた正確に3カ国がその尊重に正確に言及しているのは不思議です。実際には、3か国は、国際基準を尊重するという特定のビジョンを持っています。つまり、それぞれの国の利益のために機能するものです。この段階で、ロシアはウクライナのすべてではないにしても、ウクライナに参加したいと考えています。ウクライナはそれ自体の影響力のある地域と見なしているため、トルコはシリアとイランのクルド人民兵を打ち負かしてイスラム国を打ち負かしたいと考えています。そのような、しかしスンニ派によって形成されたため。エルドアン首相とプーチン大統領は、小麦を主なテーマとした二国間会議を開催したが、ロシア大統領が制裁措置の存在について不満を述べた。この場合、農業生産を阻害し、世界の栄養失調の問題を増大させるのに役立つ肥料について。トルコの存在は依然として大西洋同盟の構成要素であるため、非常に特異であるように見えます。エルドアン首相の戦略がその目的として国際的な関連性を持っていることは明らかですが、それはNATOと合意できなかった行動であり、トルコをより少ないものとして認定します。信頼性の低いメンバー。一方、イランは、モスクワのウクライナへの侵略の正当性を強調し、西側の前進を阻止する必要性とモスクワを弱体化させるというアメリカの目標を動機付けている。イランにとって、この三国間首脳会談の組織は、テヘランの歴史的敵であるイスラエルとサウジアラビアへのバイデンの訪問への答えです。会議のその他の理由の1つはシリアでした。ロシアとイランはアサド政権を支持していますが、シリアのクルディスタンに対するトルコの野心は今では悲しいことに知られています。目標はシリア戦争を終わらせることです。 11年間、そして正確にこの目的のために、モスクワとテヘランは、アサドが彼の支配を再確立することができない地域を支配する反政府勢力にワシントンがより多くの援助を提供するのを止めるようにアンカラに圧力をかけました。トルコの最小の目的は、トルコとの国境とクルド人が占領する地域との間に30キロメートルの領土を設けることであり、これを達成するために、エルドアン首相は武力介入を脅かしましたが、ロシアはどちらも反対しています。アサドの主権の領域への復帰を支持し、彼らは両方ともクルド人によってアンカラによる攻撃から保護するように促されたためです。 3か国は、アスタナとして知られ、国連によって承認されたシリアの保証委員会を形成しています。シリア政権によると、トルコはシリア紛争の終結に向けて取り組むのではなく、この役割を利用して独自の目的を追求しています。この会議はまた、トルコとイランの間の貿易交流を7,500百万ドルから30,000百万ドルへと4倍に増やすことを試みるのに役立った。アンカラは、その領土で野党のアラブ人ジャーナリストが殺害された後、問題を無視し、サウジアラビアとの貿易協定を発展させ、危機に瀕しているトルコ経済を復活させるために、サウジアラビアとの関係を確実に積極的に変えたことを忘れてはなりません。これらの関係の再開はイランの抗議を引き起こしました、そしてそれは最近のサミットもまた両国間の前向きな接触を再確立することを目的としました。実際、商業拡大の発展は双方に役立ちます。イランにとっては制裁を回避する方法であり、トルコにとっては深刻な危機の中で経済を復活させるためのさらに別の試みを構成しますが、地政学的観点からはそうではありません。アンカラが西側の信頼できない同盟国であるかどうか、またはイランとモスクワの両方とのこれらの接触が、西側からの非公式な任務でこれらの国との一種の関係を維持する試みではないかどうかを明確にします。もちろん、その違いは非常に重要であり、トルコの政治的未来を決定する可能性があります。
تجتمع إيران وروسيا وتركيا في قمة ثلاثية
خرجت روسيا من العزلة الدولية منذ أن بدأت الحرب العدوانية ضد أوكرانيا. في العاصمة الإيرانية ، التقى بوتين بأردوغان ومالك الأرض ، رئيس إيران رئيسي. بالإضافة إلى ذريعة المفاوضات لإلغاء حظر نقل الحبوب ، تحدث رؤساء الدول الثلاثة عن قضايا تتعلق بالتعاون بين الدول الثلاث للقضاء نهائيا على المنظمات الإرهابية لضمان التزام السكان المدنيين بالقانون الدولي. ومن الغريب أن ثلاث دول على وجه التحديد استمرت في انتهاك القانون الدولي لبعض الوقت تشير على وجه التحديد إلى احترام القانون الدولي. في الواقع ، تتمتع الدول الثلاث برؤية خاصة لاحترام المعايير الدولية ، أي أنها تعمل وفقًا لمصالحها الفردية ؛ في هذه المرحلة تريد روسيا أن تأخذ جزءًا من أوكرانيا ، إن لم يكن كلها ، لأنها تعتبرها منطقة نفوذها ، وتريد تركيا هزيمة الميليشيات الكردية في سوريا وإيران لهزيمة تنظيم الدولة الإسلامية ، وليس كهدف. مثل هذا بل لأن أهل السنة هم من صنعه. وعقد أردوغان وبوتين اجتماعا ثنائيا كان محوره الرئيسي للقمح ، لكن الرئيس الروسي اشتكى من وجود عقوبات ، في هذه الحالة على الأسمدة التي تعيق الإنتاج الزراعي ، مما يساعد على زيادة مشاكل سوء التغذية في العالم. يبدو وجود تركيا فريدًا للغاية لأنها لا تزال مكونًا من مكونات الحلف الأطلسي: من الواضح أن استراتيجية أردوغان لها أهمية دولية كهدف لها ، لكنها سلوك لا يمكن الاتفاق عليه مع الناتو ويؤهل تركيا على أنها أقل من ذلك. وعضو أقل موثوقية. في غضون ذلك ، شددت إيران على شرعية غزو موسكو للدولة الأوكرانية ، وحفزتها بضرورة وقف التقدم الغربي والهدف الأمريكي المتمثل في إضعاف موسكو. بالنسبة لإيران ، فإن تنظيم هذه القمة الثلاثية هو الرد على زيارة بايدن لإسرائيل والسعودية ، العدوين التاريخيين لطهران. أحد الأسباب الأخرى للاجتماع كانت سوريا: روسيا وإيران تدعمان نظام الأسد ، في حين أن طموحات تركيا بشأن كردستان السورية معروفة الآن للأسف: الهدف سيكون إنهاء الحرب السورية ، التي ما زالت مستمرة حتى الآن. على مدى أحد عشر عامًا ، وتحقيقاً لهذه الغاية بالتحديد ، ضغطت موسكو وطهران على أنقرة لمنع واشنطن من تقديم المزيد من المساعدة للمتمردين الذين يسيطرون على المناطق التي لا يستطيع الأسد إعادة تأسيس حكمه فيها. الحد الأدنى لهدف تركيا هو أن يكون لها قطاع من الأراضي يبلغ طوله ثلاثين كيلومترًا بين الحدود التركية والمنطقة التي يحتلها الأكراد ، ولتحقيق ذلك ، هدد أردوغان بتدخل مسلح ، لكن روسيا تعارضه. لصالح العودة إلى منطقة سيادة الأسد ولأن الأكراد حثوا كليهما على الحماية من أي هجمات تشنها أنقرة. تشكل الدول الثلاث لجنة ضمان سوريا ، المعروفة باسم أستانا ، والمعترف بها من قبل الأمم المتحدة. وفقًا للنظام السوري ، تستغل تركيا هذا الدور لتحقيق أهدافها الخاصة ، بدلاً من العمل على إنهاء الصراع السوري. كما سعى الاجتماع إلى محاولة زيادة التبادل التجاري بين تركيا وإيران بمعدل أربعة أضعاف ، من 7500 إلى 30 ألف مليون دولار. تجدر الإشارة إلى أن أنقرة غيرت بالتأكيد علاقاتها مع السعودية بشكل إيجابي ، بعد مقتل صحفي عربي معارض على أراضيها ، متجاهلة الموضوع وطوّرت اتفاقيات تجارية مع السعوديين ، لإحياء الاقتصاد التركي في أزمة. وكان استئناف هذه العلاقات قد تسبب في احتجاجات إيرانية استهدفت القمة الأخيرة إعادة الاتصالات الإيجابية بين البلدين. في الواقع ، فإن تطوير التوسع التجاري يخدم كلا الجانبين: بالنسبة لإيران هو وسيلة للالتفاف على العقوبات وبالنسبة لتركيا فإنه يشكل محاولة أخرى لإنعاش الاقتصاد في أزمة خطيرة ، ولكن من وجهة النظر الجيوسياسية فهي ليست كذلك. من الواضح ما إذا كانت أنقرة حليفًا غير موثوق به للغرب أو ما إذا كانت هذه الاتصالات ، سواء مع إيران أو مع موسكو ، ليست محاولة للحفاظ على نوع من الاتصال مع هذه الدول بتفويض غير رسمي من الغرب. الفرق كبير بالطبع ويمكن أن يحدد مستقبل تركيا السياسي.
martedì 12 luglio 2022
Evitare la crisi delle democrazie per evitare l'avanzamento dei regimi autocratici
Aldilà della potenza bellica della Russia o della Cina, esiste un fattore molto più preoccupante per l’occidente: la scarsa convinzione e determinazione delle sue popolazioni a contrastare una idea alternativa in senso negativo, mediante l’elemento fondante su cui si basa tutta la costruzione occidentale, circa la democrazia. Non sono in discussione le prassi attraverso cui si esercita e si mette in pratica il sistema democratico, quanto il suo mancato rinnovo e la mancanza di vitalità della pratica democratica, che, viene data come dato acquisito, senza un necessario rinnovo. Uno dei segnali più evidenti è la sempre maggiore mancata partecipazione al voto, fattore già ben presente negli Stati Uniti, che si sta imponendo anche in Europa, eleggendo i rappresentanti istituzionali con percentuali di votanti sempre più ridotte. Il fenomeno è in forte aumento e deriva dalla scarsa fiducia verso i politici, che non hanno saputo affrontare con la dovuta perizia i tempi attuali, dove le trasformazioni economiche, tecnologiche hanno portato ad un peggioramento generale delle condizioni, grazie al mancato contrasto di una diseguaglianza sempre più aumentata. La disparità economica ha portato disparità sociale con un risentimento comprensibile a cui non si è voluto mettere riparo e che rappresenta la questione centrale nel peggioramento dei sistemi democratici. Se il populismo ha avuto delle oggettive facilitazioni ad affermarsi, lasciando però più che percezioni negative dovute all’incapacità di esercitare adeguate politiche di governo, i partiti e movimenti che si sono mossi in senso opposto a questa tendenza, non hanno saputo imprimere una spinta positiva per la risoluzione dei problemi. Si è determinata una sorta di immobilità, che spesso ha costretto a collaborazioni contro natura, compromessi che non hanno fatto altro che favorire immobilità e sostanziale rinvio dei problemi. Al contrario nelle situazioni contingenti appare necessaria una velocità di decisione che è necessaria contro regimi dittatoriali o autocratici. Quando, poi questa necessità di velocità di decisione si trasferisce dall’ambito statale a quello sovranazionale i rallentamenti addirittura aumentano, bloccati da regolamenti orami superati dai tempi, con regole assurde come quelle relative all’unanimità circa ogni decisione. Certamente già in condizioni normali ciò costituisce una percezione di mancato funzionamento del sistema democratico e la sospensione, seppure leggera, dettata dalla pandemia ha evidenziato come le regole democratiche non hanno offerto alternative per affrontare l’emergenza sanitaria a decisioni prese, forzatamente, in ambiti ristretti. Con un confronto militare in atto non si può non notare come Putin ed il suo sistema autoritario sia più efficiente contro una miriade di stati con regole proprie e che necessitano di continui dibattiti parlamentari. Il problema è che si è arrivati impreparati ad una situazione come quella del conflitto ucraino, una guerra in Europa, senza una organizzazione capace di mantenere l’efficacia democratica unita alle esigenze dalla situazione. Putin ha scommesso molto su questo aspetto, in realtà ottenendo l’effetto opposto sul versante politico, mentre per l’aspetto militare il risultato appare differente, anche la Cina ha cercato, come politica funzionale ai suoi scopi, di dividere l’Unione mantenendo una critica costante ai sistemi democratici, entrambe le due potenze hanno agito anche in maniera non ortodossa mediante i sistemi informatici e finanziando gruppi populisti e contrari all’ordine democratico. Questi segnali sono stati recepiti dai governi occidentali, ma sono rimasti nel campo ristretto degli addetti ai lavori, senza diventare allarmi veri e propri per i ceti sociali, soprattutto i medi e quelli bassi, sempre più alle prese con le difficoltà economiche. Ecco perché una riduzione delle diseguaglianze insieme con il miglioramento dei servizi e quindi della qualità della vita, possono essere un metodo valido per fare apprezzare maggiormente la democrazia a chi se ne sta allontanando sempre di più ed essere propedeutica ad una azione a livello di stati per il rafforzamento dell’idea libertaria contro le dittature sempre più emergenti.
Avoiding the crisis of democracies to avoid the advancement of autocratic regimes
Beyond the war power of Russia or China, there is a much more worrying factor for the West: the lack of conviction and determination of its populations to oppose an alternative idea in a negative sense, through the founding element on which the whole construction is based. Western, about democracy. The practices through which the democratic system is exercised and put into practice are not in question, but rather its lack of renewal and the lack of vitality of democratic practice, which is given as an acquired fact, without a necessary renewal. One of the most evident signs is the increasing lack of participation in the vote, a factor already well present in the United States, which is also gaining momentum in Europe, by electing institutional representatives with increasingly reduced percentages of voters. The phenomenon is growing sharply and derives from the lack of confidence in politicians, who have not been able to deal with the current times with due expertise, where economic and technological transformations have led to a general worsening of conditions, thanks to the lack of contrast of an inequality. more and more increased. Economic disparity has led to social disparity with an understandable resentment that has not been sheltered and which represents the central issue in the deterioration of democratic systems. If populism has had objective facilitations to assert itself, leaving however more than negative perceptions due to the inability to exercise adequate government policies, the parties and movements that have moved in the opposite direction to this trend have not been able to give a positive push for troubleshooting. A sort of immobility has arisen, which has often forced unnatural collaborations, compromises that have done nothing but favor immobility and substantial postponement of the problems. On the contrary, in contingent situations a speed of decision appears necessary which is necessary against dictatorial or autocratic regimes. Then, when this need for speed of decision moves from the state to the supranational sphere, the slowdowns even increase, blocked by regulations now outdated by the times, with absurd rules such as those relating to unanimity on every decision. Certainly already in normal conditions this constitutes a perception of failure of the democratic system and the suspension, albeit slight, dictated by the pandemic has highlighted how democratic rules have not offered alternatives to face the health emergency to decisions taken, forcibly, in restricted areas. . With a military confrontation in progress, it is impossible not to notice how Putin and his authoritarian system are more efficient against a myriad of states with their own rules and which require continuous parliamentary debates. The problem is that we arrived unprepared for a situation like that of the Ukrainian conflict, a war in Europe, without an organization capable of maintaining democratic effectiveness combined with the needs of the situation. Putin has bet a lot on this aspect, actually obtaining the opposite effect on the political side, while for the military aspect the result appears different, even China has tried, as a policy functional to its purposes, to divide the Union while maintaining a constant criticism of democratic systems, both powers have also acted in an unorthodox way through information systems and by financing populist groups and anti-democratic order. These signals have been received by Western governments, but have remained in the restricted field of professionals, without becoming real alarms for the social classes, especially the middle and lower ones, increasingly grappling with economic difficulties. This is why a reduction of inequalities together with the improvement of services and therefore of the quality of life, can be a valid method to make those who are moving away from it more and more appreciate democracy and be preparatory to action at the level of states to the strengthening of the libertarian idea against the increasingly emerging dictatorships.
Evitar la crisis de las democracias para evitar el avance de regímenes autocráticos
Más allá del poder bélico de Rusia o China, hay un factor mucho más preocupante para Occidente: la falta de convicción y determinación de sus poblaciones para oponerse a una idea alternativa en sentido negativo, a través del elemento fundacional sobre el que se asienta toda la construcción. Western, sobre la democracia. No se cuestionan las prácticas a través de las cuales se ejerce y pone en práctica el sistema democrático, sino su falta de renovación y la falta de vitalidad de la práctica democrática, que se da como un hecho adquirido, sin una necesaria renovación. Uno de los signos más evidentes es la creciente falta de participación en el voto, un factor ya muy presente en Estados Unidos, que también está cobrando fuerza en Europa, al elegir representantes institucionales con porcentajes de votantes cada vez más reducidos. El fenómeno crece con fuerza y deriva de la falta de confianza en los políticos, que no han sabido afrontar con la debida pericia los tiempos actuales, donde las transformaciones económicas y tecnológicas han llevado a un empeoramiento general de las condiciones, gracias a la falta de contraste de una desigualdad cada vez más aumentada. La disparidad económica ha llevado a la disparidad social con un comprensible resentimiento que no ha sido abrigado y que representa el tema central en el deterioro de los sistemas democráticos. Si el populismo ha tenido facilitaciones objetivas para afirmarse, dejando sin embargo percepciones más que negativas por la incapacidad de ejercer políticas gubernamentales adecuadas, los partidos y movimientos que se han movido en sentido contrario a esta tendencia no han podido dar un impulso positivo a solución de problemas. Ha surgido una especie de inmovilismo que ha obligado muchas veces a colaboraciones antinaturales, compromisos que no han hecho sino favorecer el inmovilismo y la postergación sustancial de los problemas. Por el contrario, en situaciones contingentes parece necesaria una rapidez de decisión que es necesaria frente a regímenes dictatoriales o autocráticos. Entonces, cuando esta necesidad de rapidez en la decisión pasa del ámbito estatal al ámbito supranacional, incluso aumentan las ralentizaciones, bloqueadas por normas ya desfasadas por los tiempos, con reglas absurdas como las relativas a la unanimidad en todas las decisiones. Ciertamente ya en condiciones de normalidad esto constituye una percepción de falla del sistema democrático y la suspensión, aunque leve, dictada por la pandemia ha puesto en evidencia cómo las reglas democráticas no han ofrecido alternativas para enfrentar la emergencia sanitaria a decisiones tomadas, por la fuerza, en espacios restringidos. . Con una confrontación militar en curso, es imposible no notar cómo Putin y su sistema autoritario es más eficiente contra una miríada de estados con sus propias reglas y que requieren continuos debates parlamentarios. El problema es que llegamos desprevenidos a una situación como la del conflicto de Ucrania, una guerra en Europa, sin una organización capaz de mantener la eficacia democrática combinada con las necesidades de la situación. Putin ha apostado mucho por este aspecto, obteniendo en realidad el efecto contrario en el aspecto político, mientras que en el aspecto militar el resultado parece diferente, incluso China ha intentado, como política funcional a sus propósitos, dividir la Unión manteniendo una constante crítica a los sistemas democráticos, ambos poderes también han actuado de manera heterodoxa a través de sistemas de información y financiando grupos populistas y de orden antidemocrático. Estas señales han sido recibidas por los gobiernos occidentales, pero se han quedado en el ámbito restringido de los profesionales, sin convertirse en verdaderas alarmas para las clases sociales, especialmente las medias y bajas, cada vez más enfrentándose a dificultades económicas. Es por ello que la reducción de las desigualdades junto con la mejora de los servicios y por tanto de la calidad de vida, puede ser un método válido para hacer que quienes cada vez se alejan más de ella aprecien más la democracia y se preparen para la acción a nivel de los estados para el fortalecimiento de la idea libertaria frente a las cada vez más emergentes dictaduras.
Die Krise der Demokratien vermeiden, um den Aufstieg autokratischer Regime zu vermeiden
Abgesehen von der Kriegsmacht Russlands oder Chinas gibt es für den Westen einen viel besorgniserregenderen Faktor: die mangelnde Überzeugung und Entschlossenheit seiner Bevölkerung, sich einer alternativen Idee im negativen Sinne durch das Gründungselement, auf dem die gesamte Konstruktion basiert, entgegenzustellen Western, über Demokratie. Nicht die Praktiken, durch die das demokratische System ausgeübt und in die Praxis umgesetzt wird, werden in Frage gestellt, sondern dessen Mangel an Erneuerung und der Mangel an Vitalität der demokratischen Praxis, die als erworbene Tatsache ohne notwendige Erneuerung gegeben ist. Eines der offensichtlichsten Anzeichen ist die zunehmende mangelnde Beteiligung an der Wahl, ein Faktor, der in den Vereinigten Staaten bereits gut vorhanden ist, der auch in Europa an Dynamik gewinnt, indem institutionelle Vertreter mit immer geringeren Wähleranteilen gewählt werden. Das Phänomen nimmt stark zu und rührt vom fehlenden Vertrauen in die Politik her, die mit der aktuellen Zeit, in der der wirtschaftliche und technologische Wandel aufgrund fehlender Kontraste zu einer allgemeinen Verschlechterung der Verhältnisse geführt hat, nicht mit der gebotenen Expertise umgehen konnte einer Ungleichheit, die immer mehr zunimmt. Wirtschaftliche Ungleichheit hat zu sozialer Ungleichheit mit einem verständlichen Ressentiment geführt, das nicht unterdrückt wurde und das das zentrale Problem bei der Verschlechterung demokratischer Systeme darstellt. Wenn der Populismus objektive Erleichterungen hatte, sich durchzusetzen, jedoch mehr als negative Wahrnehmungen aufgrund der Unfähigkeit, eine angemessene Regierungspolitik zu betreiben, hinterlassen haben, konnten die Parteien und Bewegungen, die sich in die entgegengesetzte Richtung zu diesem Trend bewegt haben, keinen positiven Schub geben Fehlerbehebung. Es ist eine Art Unbeweglichkeit entstanden, die oft unnatürliche Kooperationen erzwungen hat, Kompromisse, die nichts anderes bewirkt haben, als die Unbeweglichkeit und die wesentliche Verschiebung der Probleme zu begünstigen. Im Gegenteil, in kontingenten Situationen erscheint eine Entscheidungsgeschwindigkeit erforderlich, die gegen diktatorische oder autokratische Regime erforderlich ist. Wenn sich dann dieses Bedürfnis nach Entscheidungsgeschwindigkeit von der staatlichen in die supranationale Sphäre verlagert, nehmen die Verlangsamungen sogar noch zu, blockiert durch inzwischen überholte Regelungen mit absurden Regeln wie denen zur Einstimmigkeit bei jeder Entscheidung. Sicherlich stellt dies bereits unter normalen Bedingungen eine Wahrnehmung des Versagens des demokratischen Systems dar, und die von der Pandemie diktierte, wenn auch geringfügige Aussetzung hat deutlich gemacht, dass demokratische Regeln keine Alternativen zur Bewältigung des Gesundheitsnotstands zu Entscheidungen geboten haben, die in Sperrgebieten erzwungen wurden. . Bei einer laufenden militärischen Konfrontation ist es unmöglich zu übersehen, wie effektiv Putin und sein autoritäres System gegen eine Vielzahl von Staaten mit eigenen Regeln sind, die ständige parlamentarische Debatten erfordern. Das Problem ist, dass wir auf eine Situation wie die des Ukraine-Konflikts, einen Krieg in Europa, unvorbereitet angekommen sind, ohne eine Organisation, die in der Lage ist, die demokratische Wirksamkeit in Verbindung mit den Erfordernissen der Situation aufrechtzuerhalten. Putin hat viel auf diesen Aspekt gesetzt und auf der politischen Seite tatsächlich den gegenteiligen Effekt erzielt, während auf der militärischen Seite das Ergebnis anders erscheint, sogar China hat versucht, als Politik, die seinen Zwecken dient, die Union zu spalten, während es eine Konstante beibehält Kritik an demokratischen Systemen haben beide Mächte auch auf unorthodoxe Weise durch Informationssysteme und durch die Finanzierung populistischer Gruppen und antidemokratischer Ordnungen gehandelt. Diese Signale sind von den westlichen Regierungen empfangen worden, blieben aber im eingeschränkten Bereich von Fachleuten, ohne wirkliche Alarmsignale für die sozialen Schichten zu werden, insbesondere für die mittleren und unteren, die zunehmend mit wirtschaftlichen Schwierigkeiten zu kämpfen haben. Deshalb kann ein Abbau von Ungleichheiten zusammen mit der Verbesserung der Dienstleistungen und damit der Lebensqualität eine gültige Methode sein, um denjenigen, die sich zunehmend von ihr distanzieren, mehr Wertschätzung für die Demokratie zu vermitteln und Maßnahmen auf staatlicher Ebene vorzubereiten die Stärkung des libertären Gedankens gegen die immer stärker werdenden Diktaturen.
Eviter la crise des démocraties pour éviter l'avancée des régimes autocratiques
Au-delà de la puissance de guerre de la Russie ou de la Chine, il existe un facteur bien plus inquiétant pour l'Occident : le manque de conviction et de détermination de ses populations à s'opposer à une idée alternative dans le sens négatif, à travers l'élément fondateur sur lequel repose toute la construction Western, sur la démocratie. Ce ne sont pas les pratiques par lesquelles le système démocratique s'exerce et se met en pratique qui sont en cause, mais plutôt son manque de renouvellement et le manque de vitalité de la pratique démocratique, qui est donné comme un acquis, sans renouvellement nécessaire. L'un des signes les plus évidents est le manque croissant de participation au vote, un facteur déjà bien présent aux États-Unis, qui prend également de l'ampleur en Europe, en élisant des représentants institutionnels avec des pourcentages d'électeurs de plus en plus réduits. Le phénomène est en forte croissance et découle du manque de confiance dans les politiques, qui n'ont pas été en mesure d'affronter l'actualité avec l'expertise requise, où les transformations économiques et technologiques ont conduit à une aggravation générale des conditions, grâce au manque de contraste d'une inégalité de plus en plus accrue. La disparité économique a entraîné la disparité sociale avec un ressentiment compréhensible qui n'a pas été abrité et qui représente l'enjeu central de la détérioration des systèmes démocratiques. Si le populisme a eu des facilités objectives pour s'affirmer, laissant cependant plus que des perceptions négatives dues à l'incapacité d'exercer des politiques gouvernementales adéquates, les partis et mouvements qui ont évolué en sens inverse de cette tendance n'ont pas été en mesure de donner une impulsion positive à dépannage. Une sorte d'immobilité s'est installée, qui a souvent forcé des collaborations contre nature, des compromis qui n'ont fait que favoriser l'immobilisme et un ajournement substantiel des problèmes. Au contraire, dans les situations contingentes, une rapidité de décision apparaît nécessaire qui est nécessaire contre les régimes dictatoriaux ou autocratiques. Puis, lorsque ce besoin de rapidité de décision passe de l'État à la sphère supranationale, les ralentissements s'accroissent même, bloqués par des réglementations désormais dépassées par l'époque, avec des règles absurdes comme celles relatives à l'unanimité sur toute décision. Certes, déjà dans des conditions normales, cela constitue une perception d'échec du système démocratique et la suspension, bien que légère, dictée par la pandémie a mis en évidence à quel point les règles démocratiques n'ont pas offert d'alternative pour faire face à l'urgence sanitaire aux décisions prises, de force, dans des zones restreintes. . Avec un affrontement militaire en cours, il est impossible de ne pas remarquer à quel point Poutine et son système autoritaire sont plus efficaces contre une myriade d'États aux règles propres et qui nécessitent des débats parlementaires continus. Le problème est que nous sommes arrivés sans préparation à une situation comme celle du conflit ukrainien, une guerre en Europe, sans une organisation capable de maintenir une efficacité démocratique combinée aux nécessités de la situation. Poutine a beaucoup misé sur cet aspect, obtenant en fait l'effet inverse du côté politique, alors que pour l'aspect militaire le résultat apparaît différent, même la Chine a tenté, comme une politique fonctionnelle à ses fins, de diviser l'Union tout en maintenant une constante critique des systèmes démocratiques, les deux puissances ont également agi de manière peu orthodoxe par le biais de systèmes d'information et en finançant des groupes populistes et un ordre antidémocratique. Ces signaux ont été reçus par les gouvernements occidentaux, mais sont restés dans le champ restreint des professionnels, sans devenir de véritables alarmes pour les classes sociales, notamment les classes moyennes et inférieures, de plus en plus aux prises avec des difficultés économiques. C'est pourquoi une réduction des inégalités conjuguée à l'amélioration des services et donc de la qualité de vie, peut être une méthode valable pour faire apprécier davantage la démocratie à ceux qui s'en éloignent de plus en plus et préparer une action au niveau des États pour le renforcement de l'idée libertaire face aux dictatures de plus en plus naissantes.
Evitar a crise das democracias para evitar o avanço dos regimes autocráticos
Para além do poder bélico da Rússia ou da China, há um fator muito mais preocupante para o Ocidente: a falta de convicção e determinação de suas populações em se opor a uma ideia alternativa no sentido negativo, através do elemento fundador em que toda a construção se baseia .Ocidental, sobre democracia. Não estão em questão as práticas pelas quais o sistema democrático é exercido e posto em prática, mas sim sua falta de renovação e a falta de vitalidade da prática democrática, que se dá como um fato adquirido, sem uma renovação necessária. Um dos sinais mais evidentes é a crescente falta de participação na votação, fator já bem presente nos Estados Unidos, que também ganha força na Europa, ao eleger representantes institucionais com percentuais de eleitores cada vez mais reduzidos. O fenômeno está crescendo acentuadamente e deriva da falta de confiança nos políticos, que não souberam lidar com os tempos atuais com a devida competência, onde as transformações econômicas e tecnológicas levaram a um agravamento geral das condições, graças à falta de contraste de uma desigualdade cada vez mais aumentada. A disparidade econômica levou à disparidade social com um ressentimento compreensível que não foi abrigado e que representa a questão central na deterioração dos sistemas democráticos. Se o populismo teve facilitações objetivas para se afirmar, deixando no entanto mais do que percepções negativas pela incapacidade de exercer políticas governamentais adequadas, os partidos e movimentos que caminharam na direção oposta a essa tendência não conseguiram dar um impulso positivo para solução de problemas. Surgiu uma espécie de imobilidade, que muitas vezes forçou colaborações não naturais, compromissos que não fizeram nada além de favorecer a imobilidade e o adiamento substancial dos problemas. Pelo contrário, em situações contingentes parece necessária uma velocidade de decisão que é necessária contra regimes ditatoriais ou autocráticos. Então, quando essa necessidade de celeridade decisória passa do estado para a esfera supranacional, as desacelerações ainda aumentam, bloqueadas por regulamentações já ultrapassadas pelo tempo, com regras absurdas como as relativas à unanimidade em todas as decisões. Certamente já em condições normais isso constitui uma percepção de fracasso do sistema democrático e a suspensão, ainda que leve, ditada pela pandemia destacou como as regras democráticas não ofereceram alternativas para enfrentar a emergência sanitária às decisões tomadas, à força, em áreas restritas. . Com um confronto militar em andamento, é impossível não notar como Putin e seu sistema autoritário são mais eficientes contra uma infinidade de estados com suas próprias regras e que exigem debates parlamentares contínuos. O problema é que chegamos despreparados para uma situação como a do conflito ucraniano, uma guerra na Europa, sem uma organização capaz de manter a eficácia democrática aliada às necessidades da situação. Putin apostou muito neste aspecto, chegando mesmo a obter o efeito contrário do lado político, enquanto no aspecto militar o resultado parece diferente, mesmo a China tem tentado, como política funcional aos seus propósitos, dividir a União mantendo uma constante críticas aos sistemas democráticos, ambos os poderes também atuaram de forma pouco ortodoxa por meio de sistemas de informação e financiando grupos populistas e antidemocráticos. Esses sinais foram recebidos pelos governos ocidentais, mas permaneceram no campo restrito dos profissionais, sem se tornarem verdadeiros alarmes para as classes sociais, especialmente as médias e baixas, cada vez mais lutando com dificuldades econômicas. É por isso que a redução das desigualdades, aliada à melhoria dos serviços e, portanto, da qualidade de vida, pode ser um método válido para fazer com que aqueles que dela se distanciam cada vez mais apreciem a democracia e estejam preparados para a ação no nível dos Estados para o fortalecimento da ideia libertária contra as ditaduras cada vez mais emergentes.
Избежать кризиса демократий, чтобы избежать продвижения авторитарных режимов
Помимо военной мощи России или Китая, есть гораздо более тревожный фактор для Запада: отсутствие убежденности и решимости его населения противостоять альтернативной идее в негативном смысле через основополагающий элемент, на котором основана вся конструкция. ...вестерн, о демократии. Вопрос не в практиках, посредством которых осуществляется и претворяется в жизнь демократическая система, а скорее в ее отсутствии обновления и недостатке жизненности демократической практики, которая дается как приобретенный факт без необходимого обновления. Одним из наиболее очевидных признаков является растущее неучастие в голосовании, фактор, уже хорошо присутствующий в Соединенных Штатах, который также набирает силу в Европе, избирая институциональных представителей со все более уменьшающимся процентом избирателей. Явление резко растет и происходит от недоверия к политикам, которые не смогли справиться с текущими временами с должным опытом, где экономические и технологические преобразования привели к общему ухудшению условий, благодаря отсутствию контраста неравенства все больше и больше возрастали. Экономическое неравенство привело к социальному неравенству с понятным недовольством, которое не было укрыто и которое представляет собой центральную проблему ухудшения демократических систем. Если популизм имел объективные возможности для самоутверждения, оставляя, однако, более чем негативное восприятие из-за неспособности проводить адекватную государственную политику, то партии и движения, которые двигались в направлении, противоположном этой тенденции, не смогли дать позитивного толчка для исправление проблем. Возникла своего рода неподвижность, которая часто вынуждала к неестественному сотрудничеству, компромиссам, которые только способствовали неподвижности и существенному откладыванию проблем. Наоборот, в случайных ситуациях оказывается необходимой скорость принятия решений, необходимая против диктаторских или автократических режимов. Потом, когда эта потребность в быстроте принятия решений переходит из государственной в наднациональную сферу, замедления даже усиливаются, блокируясь устаревшими ныне регламентами, с абсурдными правилами, вроде тех, что касаются единогласия по каждому решению. Безусловно, уже в нормальных условиях это свидетельствует о несостоятельности демократической системы, а приостановка, хотя и незначительная, продиктованная пандемией, показала, что демократические правила не предлагают альтернатив для решения чрезвычайной ситуации в области здравоохранения решениям, принятым принудительно в ограниченных зонах. . В условиях военного противостояния невозможно не заметить, насколько Путин и его авторитарная система более эффективны против множества государств со своими правилами и требующими непрерывных парламентских дебатов. Проблема в том, что мы прибыли неподготовленными к ситуации, подобной ситуации украинского конфликта, войны в Европе, без организации, способной поддерживать демократическую эффективность в сочетании с потребностями ситуации. Путин сделал большую ставку на этот аспект, фактически получив противоположный эффект с политической стороны, в то время как для военного аспекта результат выглядит другим, даже Китай попытался, как функциональная для своих целей политика, разделить Союз, сохраняя при этом постоянное критикуя демократические системы, обе державы также действовали неортодоксальным образом через информационные системы и финансирование популистских групп и антидемократических порядков. Эти сигналы были восприняты западными правительствами, но остались в узком кругу профессионалов, не став настоящими тревогами для социальных классов, особенно среднего и низшего, все более борющихся с экономическими трудностями. Вот почему сокращение неравенства вместе с улучшением услуг и, следовательно, качества жизни может быть действенным методом для того, чтобы те, кто все больше дистанцируется от нее, больше ценили демократию и готовились к действиям на уровне государств, чтобы усиление либертарианской идеи против все более и более возникающих диктатур.
避免民主危機,避免專制政權的進步
除了俄羅斯或中國的戰爭力量之外,西方還有一個更令人擔憂的因素:其民眾缺乏信念和決心,通過整個建設所基於的創始因素來反對消極意義上的替代思想西方,講民主。民主制度的實踐和實踐不是問題,而是它缺乏更新和民主實踐缺乏活力,這是一個既定事實,沒有必要的更新。最明顯的跡象之一是參與投票的人數越來越少,這一因素在美國已經很明顯,而在歐洲也正在通過選舉選民比例越來越低的機構代表而獲得動力。這種現象正在急劇增長,源於對政治家缺乏信心,他們無法以應有的專業知識應對當前時代,由於缺乏對比,經濟和技術轉型導致條件普遍惡化的不平等。越來越多。經濟差距導致社會差距與一種可以理解的不滿情緒並沒有得到掩飾,這是民主制度惡化的核心問題。如果說民粹主義有客觀的推動力,但由於無法執行適當的政府政策而留下的負面看法不止是負面看法,那麼與這一趨勢相反的政黨和運動也無法積極推動民粹主義的發展。故障排除。出現了一種靜止狀態,這常常迫使不自然的合作、妥協,這些妥協無濟於事,只會有利於靜止狀態和問題的實質性推遲。相反,在偶然情況下,決策速度似乎是必要的,這對於反對獨裁或專制政權是必要的。然後,當這種對決策速度的需求從國家轉移到超國家領域時,放緩甚至加劇,受到現在已經過時的法規的阻礙,以及與每個決策一致的荒謬規則。當然,在正常情況下,這已經構成了對民主制度失敗的看法,並且由大流行決定的暫停(儘管是輕微的)突顯了民主規則如何沒有提供替代方案來應對在限制區域內強行做出的衛生緊急情況。 .隨著軍事對抗的進行,不可能不注意到普京和他的威權制度如何更有效地對抗無數擁有自己規則並需要議會持續辯論的國家。問題是我們到達時對烏克蘭衝突和歐洲戰爭這樣的局勢毫無準備,沒有一個能夠結合局勢需要保持民主有效性的組織。普京在這方面下了很大的賭注,實際上在政治方面取得了相反的效果,而在軍事方面,結果似乎有所不同,甚至中國也試圖作為符合其目的的政策,在保持不變的情況下分裂聯盟在批評民主制度的同時,這兩個大國還通過信息系統和資助民粹主義團體和反民主秩序以非正統的方式行事。這些信號雖然被西方政府接收到,但仍停留在專業人士的受限領域,並未真正敲響社會階層,尤其是中下層,日益陷入經濟困境的社會階層。這就是為什麼減少不平等以及改善服務和生活質量可以成為一種有效的方法,讓那些越來越遠離民主的人更加欣賞民主,並準備在國家層面採取行動加強自由主義思想以對抗日益興起的獨裁政權。