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Politica Internazionale
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venerdì 10 maggio 2013
La Cina cerca di diventare una grande potenza diplomatica
La necessità della Cina di assumere un ruolo sempre più globale nello scenario internazionale, non solo limitato all'espansione economica, ha determinato la volontà di Pechino di misurarsi con il caso più spinoso dell'intero panorama diplomatico: la questione israelo-palestinese. Va detto subito che la sfida scelta dai cinesi è la più difficile per la situazione politica attuale e lo scenario storico che si sta trascinando da molto tempo, tuttavia, una riuscita, o anche un parziale successo, dove tanti anni di politica estera americana e non solo, hanno sostanzialmente fallito, consentirebbe alla diplomazia cinese di assumere un ruolo di primaria importanza, ribaltando la visione del paese come determinante sul piano economico, ma senza alcuna influenza nei rapporti internazionali. Si tratta di un progetto ambizioso, che, però, non ha controindicazioni, un fallimento su di una questione così difficoltosa, non pregiudicherebbe in alcun modo la costruzione del prestigio internazionale, che Pechino sta cercando faticosamente di costruirsi. Il premier cinese Li Keqiang ha sostenuto che il paese cinese intende fare da intermediario per la promozione del processo di pace in qualità di amico di Israele e Palestina, a questo proposito il presidente cinese Xi Jinping ha elaborato una proposta comprendente quattro punti per cercare di risolvere il conflitto tra i due popoli mediorientali. Alcuni analisti, tuttavia, sostengono che le intenzioni cinesi non sono soltanto quelle di ritagliarsi un posto importante nella diplomazia mondiale, ma anche di accrescere la propria influenza nella regione del medio oriente, dove gli interessi economici di Pechino sono stati danneggiati dall'avvento delle primavere arabe. In questa ottica un successo nella complicata trattativa, da concludersi possibilmente con l'affermazione dello schema dei due stati, in modo da dare finalmente ai palestinesi una piena sovranità sui propri territori, potrebbe favorire l'immagine della Cina nel mondo arabo, ritenuto strategico per il possesso delle risorse energetiche. Questa analisi non esclude, però, l'intenzione cinese di riuscire a colmare il vuoto politico che le primavere arabe hanno lasciato, infatti i rapporti di questi stati arabi con gli USA non sono più gli stessi che vigevano, quando al potere vi erano le dittature rovesciate. La Cina, mediante il grande potere economico, può, almeno in parte, rimpiazzare gli Stati Uniti, ma ha bisogno di un riconoscimento che vada aldilà della grande liquidità che può impegnare in investimenti anche ragguardevoli. Dal lato che riguarda più strettamente la questione tra Israele e palestinesi, comunque, l'impulso cinese non può che essere ben accetto, perchè non potrà che dare nuova linfa e nuove prospettive al dialogo, va detto che in astratto è forse più congeniale alle trattative un intermediario che risulta totalmente neutrale e non compromesso con alcuna parte in causa, cosa che per gli USA, ed anche la UE, non si può altrettanto affermare, a causa dei legami molto forti tra Washington e Tel Aviv. L'azione di Pechino va vista anche come un tentativo di riequilibrare il sempre maggiore interesse che gli USA stanno dedicando alla regione del sud est asiatico, attività non certo gradita dalla Cina perchè riguarda aree del pianeta particolarmente vicine al proprio territorio e dove l'azione di Washington è vista come una sorta di intrusione. Xi Jinping ha assunto un atteggiamento particolarmente morbido di fronte all'interesse mondiale suscitato dall'iniziativa cinese, tenendo a precisare che la Cina cerca di ritagliarsi, con molta cautela, un posto in uno scenario sempre più multipolare, senza cercare di rimpiazzare gli Stati Uniti nel ruolo di gendarme mondiale. In realtà queste dichiarazioni sembrano andare nella direzione opposta di una visione che preveda la presenza di una pluralità di potenze, ma, al contrario pare l'anticamera di un nuovo assetto bipolare.
China seeks to become a leading diplomatic power
The need for China to take an increasingly global role in the international arena, not only limited to economic expansion, has created the desire to Beijing to compete with the entire case thorniest diplomatic scene: the Israeli-Palestinian issue. It should be said that the challenge chosen by the Chinese is the most difficult for the current political situation and the historical scenario that has been dragging on for a long time, however, a successful, or even a partial success, where so many years of American foreign policy and not only, have essentially failed, would allow the Chinese diplomacy to assume a role of primary importance, overturning the vision of the country as a determinant in economic terms, but without any influence in international relations. It is an ambitious project, which, however, has no contraindications, a failure on a matter so difficult, is not in any way affect the construction of the international prestige that Beijing is trying hard to build. Chinese Premier Li Keqiang said that China intends to make the country as an intermediary for the promotion of the peace process as a friend of Israel and Palestine, in this regard, Chinese President Xi Jinping made a proposal consisting of four points to try to solve the conflict between the two Middle Eastern peoples. Some analysts, however, argue that the Chinese intentions are not only those to carve out an important place in world diplomacy, but also to increase its influence in the region of the Middle East, where the economic interests of Beijing have been damaged by the advent of spring Arab. In this perspective, a success in the complicated negotiation, possibly to be concluded with the statement of the scheme of the two states, so as to finally give the Palestinians full sovereignty over its territory, could help China's image in the Arab world, considered strategic for possession of energy resources. This analysis does not exclude, however, the Chinese are going to be able to fill the political vacuum left by the Arab Spring, in fact the relationship of these Arab states with the United States are no longer the same that existed when there were dictatorships in power reversed. China by the great economic power, can, at least in part, replace the United States, but needs a recognition that goes beyond the large liquidity facility that may engage in investment also substantial. From the side, which affects more closely the issue between Israel and the Palestinians, however, the impulse Chinese can only be welcomed, because it is likely to provide new blood and new perspectives to the dialogue, it must be said that in the abstract is perhaps best suited to negotiations an intermediary who is totally neutral and do not compromise with any party to the dispute, which for the U.S., and also the EU, you can not just say, because of the very strong ties between Washington and Tel Aviv. The Beijing Action should also be seen as an attempt to balance the increasing interest that the U.S. is devoting to the region of Southeast Asia, activities certainly not appreciated by China because it affects areas of the planet which are closest to their own territory and where the action of Washington is seen as a kind of intrusion. Xi Jinping has assumed a particularly soft against the interest aroused world-Chinese initiative, taking to point out that China seeks to carve out, very carefully, a place in a scenario increasingly multipolar, without trying to replace the United States in the role of world policeman. In reality, these statements seem to be going in the opposite direction of a vision that requires the presence of a plurality of power, but on the contrary it seems the prelude to a new bipolar structure.
China busca convertirse en una potencia diplomática líder
La necesidad de que China desempeñe un papel cada vez más global en el ámbito internacional, no sólo se limita a la expansión económica, ha creado el deseo de Beijing para competir con todo el caso más espinoso escena diplomática: la cuestión palestino-israelí. Hay que decir que el reto elegido por los chinos es la más difícil de la situación política actual y el escenario histórico que se arrastra desde hace mucho tiempo, sin embargo, un éxito parcial éxito, o incluso, en el que tantos años de política exterior de Estados Unidos y no sólo han fracasado en esencia, permitiría a la diplomacia china a asumir un papel de primera importancia, el vuelco de la visión del país como un factor determinante en términos económicos, pero sin ningún tipo de influencia en las relaciones internacionales. Es un proyecto ambicioso, que, sin embargo, no tiene contraindicaciones, un fracaso en una materia tan difícil, ¿no es en modo alguno afectar a la construcción del prestigio internacional que Pekín está tratando de construir. El primer ministro chino Li Keqiang dijo que China tiene la intención de convertir al país como intermediario en la promoción del proceso de paz, como un amigo de Israel y Palestina, en este sentido, el presidente chino, Xi Jinping, hizo una propuesta que consta de cuatro puntos para tratar de resolver el conflicto entre los dos pueblos de Oriente Medio. Algunos analistas, sin embargo, sostienen que las intenciones chinas no son sólo los de labrarse un lugar importante en la diplomacia mundial, sino también para aumentar su influencia en la región del Oriente Medio, donde los intereses económicos de Beijing han sido dañados por la llegada de la primavera árabe. En esta perspectiva, el éxito en la negociación complicada, posiblemente para concluir con la declaración del régimen de los dos estados, para finalmente dar la plena soberanía palestinos sobre su territorio, podría ayudar a la imagen de China en el mundo árabe, considerado estratégico para la posesión de los recursos energéticos. Este análisis no excluye, sin embargo, los chinos van a ser capaces de llenar el vacío político dejado por la primavera árabe, de hecho, la relación de estos estados árabes con Estados Unidos ya no es la misma que existía cuando había dictaduras en el poder invertido. China, por el gran poder económico, puede, al menos en parte, sustituir a los Estados Unidos, pero necesita un reconocimiento de que va más allá de la línea de liquidez grandes que pueden participar en la inversión también importante. De un lado, que afecta más de cerca el problema entre Israel y los palestinos, sin embargo, el impulso de China sólo puede ser bienvenida, ya que es probable que proporcione la sangre nueva y nuevas perspectivas para el diálogo, hay que decir que en abstracto es quizás el más adecuado para las negociaciones un intermediario que es totalmente neutral y no comprometen a ninguna de las partes en la controversia, que en los EE.UU., y la UE, no se puede simplemente decir que, debido a los fuertes lazos entre Washington y Tel Aviv. La Acción de Beijing también debe ser visto como un intento de equilibrar el creciente interés que los EE.UU. se dedica a la región del sudeste de Asia, actividades ciertamente no apreciadas por China porque afecta zonas del planeta que están más cerca de su propio territorio y en la acción de Washington es visto como un tipo de intrusión. Xi Jinping ha asumido una particular suave contra el interés suscitado la iniciativa mundial de China, llevando a señalar que China trata de crear, con mucho cuidado, un lugar en un escenario cada vez más multipolar, sin tratar de sustituir a los Estados Unidos en el papel de policía mundial. En realidad, estas declaraciones parecen ir en la dirección opuesta de una visión que requiere la presencia de una pluralidad de potencia, pero por el contrario parece que el preludio de una nueva estructura bipolar.
China strebt eine führende diplomatische Kraft geworden
Der israelisch-palästinensische Problem: Die Notwendigkeit für China eine zunehmend globale Rolle in der internationalen Arena, nicht nur auf die wirtschaftliche Expansion begrenzt, nehmen Sie hat den Wunsch nach Peking, um mit dem ganzen Fall konkurrieren heikelsten diplomatischen Szene erstellt. Es sollte gesagt werden, dass die Herausforderung von der chinesischen gewählt die schwierigste für die aktuelle politische Situation und das historische Szenario hingezogen hat für eine lange Zeit, aber eine erfolgreiche oder sogar einen Teilerfolg, ist, wo so viele Jahre der amerikanischen Außenpolitik und nicht nur haben im Wesentlichen gescheitert, würde es der chinesischen Diplomatie eine Rolle von primärer Bedeutung annehmen, die Umwälzung der Vision des Landes als Determinante in wirtschaftlicher Hinsicht, aber ohne jeglichen Einfluss in den internationalen Beziehungen. Es ist ein ehrgeiziges Projekt, das jedoch hat keine Kontraindikationen, einen Ausfall zu einer Angelegenheit so schwierig ist, ist nicht in irgendeiner Weise den Bau des internationalen Prestiges, dass Peking ist bemüht, zu bauen. Der chinesische Ministerpräsident Li Keqiang sagte, dass China, das Land als Vermittler für die Förderung des Friedensprozesses als Freund Israels und Palästinas, in dieser Hinsicht machen will, machte der chinesische Präsident Xi Jinping einen Vorschlag aus vier Punkten, um zu versuchen zu lösen der Konflikt zwischen den beiden Völkern des Nahen Osten. Einige Analysten argumentieren jedoch, dass die chinesischen Absichten nicht nur diejenigen heraus zu schnitzen einen wichtigen Platz in Welt der Diplomatie, sondern auch, um seinen Einfluss in der Region des Nahen und Mittleren Osten, wo die wirtschaftlichen Interessen von Peking durch das Aufkommen des Frühlings wurden beschädigt erhöhen Arab. In dieser Perspektive, ein Erfolg in den komplizierten Verhandlungen, möglicherweise mit der Aussage der Regelung der beiden Staaten geschlossen werden, um so schließlich den Palästinensern die volle Souveränität über sein Territorium, könnte Chinas Image in der arabischen Welt zu helfen, als strategisch für Besitz von Energieressourcen. Diese Analyse schließt nicht aus, jedoch sind die Chinesen in der Lage sein, das politische Vakuum, das durch den Arabischen Frühling zu füllen, in der Tat die Beziehung dieser arabischen Staaten mit den Vereinigten Staaten nicht mehr die gleichen, die existierte, als es noch Diktaturen an der Macht umgekehrt. China durch die große wirtschaftliche Macht, kann, zumindest teilweise, ersetzen Sie die Vereinigten Staaten, sondern braucht eine Anerkennung, die über die großen Liquiditätsfazilität, die in Investitionen auch erhebliche Eingriff kann geht. Von der Seite, die stärker wirkt sich das Problem zwischen Israel und den Palästinensern, aber der Impuls Chinese kann nur begrüßt werden, weil es wahrscheinlich, um neues Blut und neue Perspektiven für den Dialog schaffen ist, muss man sagen, dass in der Zusammenfassung ist vielleicht am besten zu Verhandlungen geeignet ein Vermittler, der völlig neutral ist und nicht mit einer Partei des Rechtsstreits, die für die USA, und auch der EU, kann man nicht einfach sagen, Abstriche machen, denn der sehr starke Bindungen zwischen Washington und Tel Aviv. Die Aktionsplattform von Peking sollte auch als ein Versuch, das zunehmende Interesse, dass die USA in die Region Südostasien widmet Ausgleich gesehen werden, Aktivitäten sicherlich nicht von China geschätzt, weil es Gebiete des Planeten, die zu ihrem eigenen Hoheitsgebiet am nächsten sind, betroffen sind und wo die Aktion von Washington als eine Art des Eindringens gesehen. Xi Jinping hat eine besonders weiche gegen die Interesse geweckt Welt-chinesische Initiative angenommen, wobei darauf hinzuweisen, dass China zu schnitzen, sehr sorgfältig, einen Platz in einer zunehmend multipolaren Szenario, ohne zu versuchen, die Vereinigten Staaten ersetzen soll in der Rolle des Weltpolizisten. Tatsächlich scheinen diese Anweisungen, die in der entgegengesetzten Richtung von einer Vision, die das Vorhandensein einer Vielzahl von Strom benötigt gehen, sondern im Gegenteil scheint es die Einführung in einen neuen bipolaren Struktur.
La Chine cherche à devenir une puissance diplomatique de premier plan
La nécessité pour la Chine de jouer un rôle de plus en plus global sur la scène internationale, ne se limite pas à l'expansion économique, a créé le désir de Pékin de rivaliser avec l'ensemble du dossier épineux scène diplomatique: la question israélo-palestinienne. Il faut dire que le défi choisi par les Chinois est le plus difficile de la situation politique actuelle et le scénario historique qui a été traîné pendant une longue période, cependant, un succès, voire un succès partiel, où tant d'années de la politique étrangère américaine et non seulement, ont essentiellement échoué, permettrait à la diplomatie chinoise à assumer un rôle de première importance, en renversant la vision du pays comme un facteur déterminant en termes économiques, mais sans aucune influence dans les relations internationales. C'est un projet ambitieux, qui, cependant, n'a pas de contre-indications, une défaillance sur un sujet si difficile, n'est en aucune façon influer sur la construction du prestige international que Pékin s'efforce de construire. Le Premier ministre chinois Li Keqiang a déclaré que la Chine a l'intention de rendre le pays d'intermédiaire pour la promotion du processus de paix comme un ami d'Israël et de la Palestine, à cet égard, le président chinois Xi Jinping a fait une proposition consistant en quatre points pour tenter de résoudre le conflit entre les deux peuples du Moyen-Orient. Certains analystes estiment toutefois que les intentions chinoises ne sont pas seulement ceux à se tailler une place importante dans la diplomatie mondiale, mais aussi d'accroître son influence dans la région du Moyen-Orient, où les intérêts économiques de Pékin ont été endommagés par l'arrivée du printemps arabe. Dans cette perspective, un succès dans la négociation compliquée, peut-être à conclure avec l'état de l'économie des deux Etats, de manière à enfin donner aux Palestiniens pleine souveraineté sur son territoire, pourrait contribuer à l'image de la Chine dans le monde arabe, considéré comme stratégique pour possession des ressources énergétiques. Cette analyse n'exclut pas, cependant, les Chinois vont être en mesure de combler le vide politique laissé par le printemps arabe, en fait, la relation entre ces pays arabes avec les États-Unis ne sont plus le même qui existait quand il y avait des dictatures au pouvoir inversée. Chine par la grande puissance économique, peut, au moins en partie, remplacer les Etats-Unis, mais a besoin d'une reconnaissance qui va au-delà de la grande facilité de trésorerie qui peuvent s'engager dans des investissements aussi considérables. Du côté, qui touche de plus près le problème entre Israël et les Palestiniens, cependant, l'impulsion chinoise ne peut être accueilli, car il est susceptible de fournir du sang neuf et de nouvelles perspectives pour le dialogue, il faut dire que dans l'abstrait est peut-être le mieux adapté aux négociations un intermédiaire qui est totalement neutre et ne transige pas avec toute partie au différend qui, pour les Etats-Unis, et également l'UE, vous ne pouvez pas dire, en raison des liens très forts entre Washington et Tel-Aviv. L'action de Beijing devrait également être considérée comme une tentative d'équilibrer l'intérêt croissant que les Etats-Unis consacre à la région de l'Asie du Sud-Est, les activités certainement pas apprécié par la Chine parce qu'elle affecte les zones de la planète qui sont les plus proches de leur propre territoire et où l'action de Washington est perçu comme une sorte d'intrusion. Xi Jinping a pris une particulièrement doux contre l'intérêt suscité initiative monde chinois, en tenant à souligner que la Chine cherche à tailler, très soigneusement, une place dans un scénario de plus en plus multipolaire, sans chercher à remplacer les Etats-Unis dans le rôle de gendarme du monde. En réalité, ces déclarations semblent aller dans le sens contraire d'une vision qui nécessite la présence d'une pluralité de pouvoir, mais au contraire il semble que le prélude à une nouvelle structure bipolaire.
China pretende se tornar uma potência diplomática líder
A necessidade de a China ter um papel cada vez mais global na arena internacional, não se limita apenas à expansão econômica, criou o desejo de Pequim para competir com todo o processo espinhoso cena diplomática: a questão israelo-palestina. Deve-se dizer que o desafio escolhido pelos chineses é o mais difícil para a situação política atual eo cenário histórico que se arrasta por um longo tempo, no entanto, um sucesso, ou até mesmo um sucesso parcial, onde tantos anos de política externa norte-americana e não só, têm essencialmente falhou, permitiria a diplomacia chinesa a assumir um papel de primordial importância, derrubando a visão do país como determinante em termos econômicos, mas sem qualquer influência nas relações internacionais. É um projeto ambicioso, que, no entanto, não tem contra-indicações, uma falha em um assunto tão difícil, não de qualquer forma afetar a construção do prestígio internacional de que Pequim está se esforçando para construir. O premier chinês Li Keqiang disse que a China tem a intenção de tornar o país como um intermediário para a promoção do processo de paz como um amigo de Israel e da Palestina, a este respeito, o presidente chinês Xi Jinping fez uma proposta que consiste em quatro pontos para tentar resolver o conflito entre os dois povos do Oriente Médio. Alguns analistas, no entanto, argumentam que as intenções chinesas não são apenas aqueles para esculpir um lugar importante na diplomacia mundial, mas também para aumentar a sua influência na região do Oriente Médio, onde os interesses econômicos de Pequim foram danificados pelo advento da primavera árabe. Nesta perspectiva, um sucesso na negociação complicada, possivelmente para ser concluído com a afirmação do esquema dos dois estados, para, finalmente, dar a plena soberania sobre o seu território palestinos, poderia ajudar a imagem da China no mundo árabe, considerada estratégica para posse dos recursos energéticos. Esta análise não exclui, no entanto, os chineses vão ser capazes de preencher o vácuo político deixado pela Primavera Árabe, na verdade, a relação destes países árabes com os Estados Unidos já não são as mesmas que existiam quando havia ditaduras no poder invertido. China pelo grande poder econômico, pode, pelo menos em parte, substituir os Estados Unidos, mas precisa de um reconhecimento que vai além da grande facilidade de liquidez que podem envolver-se em investimento também substancial. Do lado, que afeta mais de perto a questão entre Israel e os palestinos, no entanto, o impulso chinês só pode ser bem-vinda, pois é susceptível de proporcionar sangue novo e novas perspectivas para o diálogo, deve-se dizer que em abstrato é talvez o mais adequado para as negociações um intermediário que é totalmente neutro e não se comprometer com qualquer das partes em litígio, o que para os EUA, e também a UE, você não pode apenas dizer, por causa dos fortes laços entre Washington e Tel Aviv. A Acção de Pequim também deve ser visto como uma tentativa de equilibrar o crescente interesse que os EUA estão dedicando para a região do Sudeste Asiático, as atividades certamente não apreciado pela China, pois afeta áreas do planeta que estão mais próximos de seu próprio território e onde a ação of Washington é visto como uma espécie de intrusão. Xi Jinping assumiu particularmente suave contra o interesse despertado iniciativa mundo chinês, tendo ressaltar que a China pretende esculpir, com muito cuidado, um lugar em um cenário cada vez mais multipolar, sem tentar substituir os Estados Unidos no papel de polícia do mundo. Na realidade, estas afirmações parecem estar a correr na direcção oposta de uma visão que requer a presença de uma pluralidade de energia, mas, pelo contrário, parece que o prelúdio para uma nova estrutura bipolar.
Китай стремится стать ведущим дипломатическую мощь
Потребность в Китай, чтобы принять более глобальную роль на международной арене, не ограничивается только экономической экспансии, создал желание в Пекин, чтобы конкурировать с весь корпус острых дипломатической арене: израильско-палестинского вопроса. Надо сказать, что задача избран китайским является наиболее трудным для текущей политической ситуации и исторического сценария, который тянется уже в течение длительного времени, однако, успешно, или даже частичного успеха, где столько лет американской внешней политики, а не Только, по существу не удалось, позволит китайской дипломатии взять на себя роль первостепенной важности, опрокидывая видение страны как детерминант с экономической точки зрения, но без какого-либо влияния в международных отношениях. Это амбициозный проект, который, однако, не имеет противопоказаний, отказ по вопросу, так трудно, не в коей мере не затрагивает строительство международного престижа, что Пекин прилагает все усилия, чтобы построить. Китайский премьер Ли Кэцян сказал, что Китай намерен сделать страну в качестве посредника для продвижения мирного процесса в другом Израиля и Палестины, в связи с этим, председатель КНР Си Цзиньпин выступил с предложением, состоящий из четырех пунктов, чтобы попытаться решить Конфликт между двумя народов Ближнего Востока. Некоторые аналитики, однако, утверждают, что китайские намерения не только те выкроить важное место в мировой дипломатии, но и увеличить свое влияние в регионе Ближнего Востока, где экономические интересы Пекина были повреждены приходом весны Араб. С этой точки зрения, успех в сложных переговоров, возможно, будет заключено с утверждением схемы двух государств, с тем, чтобы, наконец, дать палестинцам полного суверенитета над своей территорией, может помочь имиджу Китая в арабском мире, считаются стратегическими для обладание энергоресурсами. Этот анализ не исключает, однако, китайцы собираются быть в состоянии заполнить политический вакуум, образовавшийся после арабской весны, на самом деле связь этих арабских стран с Соединенными Штатами уже не то же самое, которое существовало, когда были диктатурами у власти вспять. Китай великой экономической державой, может, по крайней мере частично, заменить Соединенные Штаты, но нуждается в признании того, что выходит за рамки крупного объекта ликвидности, которые могут участвовать в инвестиционных также существенны. Со стороны, которая влияет более тесно вопрос между Израилем и палестинцами, однако, импульс китайской можно только приветствовать, потому что это, вероятно, обеспечит новая кровь и новые перспективы для диалога, он должен сказать, что в абстрактном, пожалуй, лучше всего подходит для переговоров посредника, который является абсолютно нейтральным и не компромисс с любой из сторон в споре, который для США, а также ЕС, вы не можете просто сказать, из-за очень тесных связей между Вашингтоном и Тель-Авивом. Пекинский план действий следует также рассматривать как попытку сбалансировать растущий интерес, что США уделяет в регион Юго-Восточной Азии, деятельность, конечно, не оценили Китае, поскольку она влияет районах планеты, которые ближе всего к их собственной территории, и где действие Вашингтон рассматривается как своего рода вторжение. Си Цзиньпин принял особенно мягкой, интерес, который вызывает мира-китайской инициативы, принимая отметить, что Китай стремится, чтобы вырезать, очень осторожно, место в ситуации все более многополярном, не пытаясь заменить Соединенные Штаты в роли мирового жандарма. В действительности, эти заявления, кажется, идут в противоположном направлении видения, которое требует наличия множества власти, а, наоборот, кажется, что прелюдия к новой биполярной структуры.
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