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giovedì 23 maggio 2013

L'interpretazione di Hezbollah della guerra siriana

L'analisi che Hezbollah fa della crisi siriana è quella che vede impegnato il mondo occidentale, Stati Uniti ed Israele in testa, per distruggere quello che viene considerato dalle milizie islamiche del Libano, il governo legittimo del paese. Si tratta di una lettura perfettamente conforme a quanto dichiarato più volte da Assad, che non considera la guerra civile in corso, come un tentativo di cancellare una dittatura per affermare riforme democratiche nel paese, quanto un prolungato atto terroristico funzionale agli scopi di altri paesi. In realtà ciò può essere vero solo in parte: Israele aveva tutto da perdere da una caduta di Assad all'inizio dei combattimenti, malgrado la sua alleanza con l'Iran, tra Tel Aviv e Damasco si era instaurata una condizione di non belligeranza, che permetteva al paese israeliano di controllare agevolmente la frontiera nei pressi del Golan. D'altro canto Assad, pur in stretto contatto con Teheran, non aveva alcun interesse a cambiare lo status quo. L'evoluzione della guerra in atto ha però fatto diventare l'Iran maggiormente influente per l'appoggio dato alle forze regolari e questo ha determinato l'innalzamento del livello di attenzione di Israele e quindi degli USA; ma all'inizio non era così: sull'onda delle primavere arabe le opposizioni hanno richiesto riforme che non sono state concesse ed il tentativo di soffocare nel sangue le rivolte ha scatenato lo scenario attuale. Più importante è, invece, probabilmente il ruolo dei paesi del Golfo, che mirano ad un cambio di governo in Siria, per favorire l'affermazione dei sunniti, in modo da avere un alleato strategico fortemente legato ai paesi sauditi, sopratutto in chiave anti Iran e quindi contro gli sciti. Questa strategia serve a contrastare anche le azioni che gli sciti stanno compiendo in Iraq, tramite attentati sempre più frequenti, per isolare porzioni di territorio, appunto a maggioranza scita, dal governo di Bagdad. Quanto affermato da Hezbollah, che in Siria sarebbe in atto una trama ordita da Israele a proprio vantaggio, sembra, perciò, una lettura errata o volutamente presentata in modo non veritiero. Del resto usare Israele come capro espiatorio è sempre comodo nei paesi arabi, più difficile richiamarsi apertamente ad una guerra interna all'islam, anche perchè ciò non è funzionale agli scopi di Hezbollah, che cerca di sfruttare ogni occasione politica per rigirarla contro Tel Aviv. Come corollario all'analisi, il vice segretario generale del partito della milizia sciita libanese Hezbollah, Naim Qassem ha dichiarato che l'organizzazione non resterà indifferente alla situazione, lanciando minacce contro lo stato sionista. Nessuna novità e dichiarazioni di quasi circostanza, che sono state accolte a Tel Aviv con il solito silenzio e con la consueta preparazione dei militari israeliani pronti a fronteggiare i possibili lanci di missili dal Libano meridionale. Anche la motivazione portata da Hezbollah che la guerra civile in corso sia pretestuosa, perchè le opposizioni non intendono sedersi intorno ad un tavolo per la pace, appare debole, perchè la causa delle mancate trattative è dovuta al rifiuto del regime ed alla mancanza di unità dei ribelli, divisi tra laici ed islamisti, con questi ultimi impegnati a creare nel paese un califfato. L'intenzione di Hezbollah è comunque quella di evitare che il paese cada in mano ai ribelli o agli occidentali; questa motivazione è totalmente funzionale alla sopravvivenza stessa del movimento, che senza l'appoggio della Siria, vedrebbe determinata una situazione dove anche l'alleanza con l'Iran sarebbe drasticamente ridotta, condannando il movimento ad un isolamento, anticamera della sconfitta e della estinzione. Con queste premesse risulta molto comprensibile l'accorato appello del presidente libanese Michel Suleiman alle Nazioni Unite ed alla Lega Araba la protezione per il suo paese dalle ripercussioni degli sviluppi della guerra siriana.

The interpretation of Hezbollah's Syrian War

The analysis that Hezbollah is the Syrian crisis is the one that he committed the Western world, the United States and Israel in the head, to destroy what is considered by Islamic militias in Lebanon, the legitimate government of the country. It is a reading conforms perfectly to what was stated several times by Assad, who does not consider the ongoing civil war, as an attempt to delete a dictatorship to affirm democratic reforms in the country, as a prolonged terrorist act serves the purposes of other countries. In fact this may be true only in part: Israel had everything to lose by a fall of Assad at the beginning of the fighting, despite its alliance with Iran, between Tel Aviv and Damascus had established a state of non-belligerency, which Israel allowed the country to easily control the border near the Golan. On the other hand Assad, while in close contact with Tehran, had no interest in changing the status quo. The evolution of the war on Iran, however, has made him the most influential for the support given to the regular forces, and this led to an increase in the level of attention of Israel and the U.S., but at the beginning it was not so: in the wake of the Arab Spring opposition have called for reforms that have not been granted and the attempt to stifle the blood riots sparked the current scenario. More important, however, is probably the role of the Gulf countries, aiming at a change of government in Syria, to promote the acceptance of the Sunnis, in order to have a strategic ally strongly linked to countries Saudis, especially in an anti Iran and then against the Scythians. This strategy also serves to counteract the actions that the Scythians are making in Iraq, attacks by becoming more frequent, to isolate portions of land, in fact a majority growth, the government of Baghdad. As stated by Hezbollah, which Syria would act in a plot hatched by Israel to its own advantage, it seems, therefore, an incorrect reading or deliberately presented in a way not true. The rest use Israel as a scapegoat is always comfortable in Arab countries, more difficult to refer openly to a war inside Islam, in part because it is not functional for the purposes of Hezbollah, which seeks to take every opportunity to spin this policy against Tel Aviv. As a corollary to the analysis, the deputy secretary general of the party of the Lebanese Shiite militia Hezbollah, Naim Qassem said that the organization will not remain indifferent to the situation, launching threats against the Zionist state. Nothing new and declarations of almost circumstance, which were accepted in Tel Aviv with the usual silence and with the usual preparation of the Israeli military ready to face the possible firing of rockets from southern Lebanon. Motivation is also carried by Hezbollah that the ongoing civil war is spurious, because the opposition parties do not intend to sit around a table for peace, appears weak, because due to the lack negotiations is due to the refusal of the regime and the lack of unity of rebels, divided between secularists and Islamists, with the latter pledged to create a caliphate in the country. The intention of Hezbollah is, however, to prevent the country from falling into the hands of rebels or to Westerners, this motivation is totally functional to the very survival of the movement, that without the support of Syria, would see a certain situation where even the alliance with Iran would be drastically reduced, condemning the movement to an isolation, vestibule of defeat and extinction. With this background it is very understandable the heartfelt plea of ​​Lebanese President Michel Suleiman at the United Nations and the Arab League to protect his country from the effects of developments in the Syrian War.

La interpretación de la guerra siria de Hezbolá

El análisis que Hezbollah es la crisis de Siria es la que cometió el mundo occidental, los Estados Unidos e Israel en la cabeza, para destruir lo que es considerado por las milicias islámicas en el Líbano, el gobierno legítimo del país. Es una lectura conforma perfectamente a lo que se ha dicho en varias ocasiones por Assad, que no considera la guerra civil en curso, como un intento de eliminar una dictadura para afirmar las reformas democráticas en el país, como un acto terrorista prolongada sirve a los propósitos de otros países. De hecho, esto puede ser cierto sólo en parte: Israel tenía todo que perder con una caída de Assad al comienzo de la lucha, a pesar de su alianza con Irán, entre Tel Aviv y Damasco había establecido un estado de no beligerancia, que Israel permitió al país para controlar fácilmente la frontera cerca del Golán. Por otra parte Assad, mientras está en contacto cercano con Teherán, no tenía ningún interés en cambiar el status quo. La evolución de la guerra contra Irán, sin embargo, él, el más influyente para el apoyo a las fuerzas regulares de hecho, y esto llevó a un aumento en el nivel de atención de Israel y los EE.UU., pero al principio no fue así: a raíz de la oposición Primavera Árabe han pedido reformas que no han sido concedidas y el intento de sofocar los disturbios de sangre provocado la situación actual. Más importante, sin embargo, es probable que el papel de los países del Golfo, con miras a un cambio de gobierno en Siria, para promover la aceptación de los sunitas, con el fin de tener un aliado estratégico fuertemente ligada a los países sauditas, especialmente en un anti Irán y luego contra los escitas. Esta estrategia también sirve para contrarrestar las acciones que los escitas están haciendo en Irak, los ataques de los cada vez más frecuentes, para aislar partes de la tierra, de hecho un crecimiento mayor, el gobierno de Bagdad. Como se ha dicho por parte de Hezbolá, que Siria se actuaría en un complot urdido por Israel en su propio beneficio, al parecer, por lo tanto, una interpretación errónea o deliberadamente presenta de una manera que no es cierto. El resto usar a Israel como chivo expiatorio es siempre cómodo en los países árabes, más difícil referirse abiertamente a la guerra dentro del Islam, en parte porque no es funcional para los propósitos de Hezbollah, que trata de aprovechar todas las oportunidades para hacer girar esta política contra Tel Aviv. Como corolario de este análisis, el secretario general adjunto del partido de los libaneses milicia chií Hezbolá, Naim Qassem dijo que la organización no va a permanecer indiferente ante la situación, lanzando amenazas contra el Estado sionista. Nada nuevo y declaraciones de casi circunstancia, que fueron aceptadas en Tel Aviv con el silencio habitual y con la preparación habitual de los militares israelíes listo para enfrentar el posible lanzamiento de cohetes desde el Líbano meridional. La motivación también es llevado por Hezbollah que la guerra civil es falsa, ya que los partidos de oposición no tienen la intención de sentarse alrededor de una mesa para la paz, parece débil, ya que debido a las negociaciones de la falta se debe a la negativa del régimen y la falta de unidad de rebeldes, divididos entre laicos e islamistas, con este último se comprometió a crear un califato en el país. La intención de Hezbolá es, sin embargo, para evitar que el país caiga en manos de los rebeldes o para los occidentales, esta motivación es totalmente funcional para la supervivencia misma del movimiento, que sin el apoyo de Siria, se observa una cierta situación en la que incluso la alianza con Irán se reduciría drásticamente, condenando el movimiento a un aislamiento, el vestíbulo de la derrota y la extinción. Con estos antecedentes, es muy comprensible la sentida petición del presidente libanés, Michel Suleiman, en las Naciones Unidas y la Liga Árabe para proteger a su país de los efectos de la evolución de la Guerra Siria.

Die Interpretation der syrischen Krieg der Hisbollah

Die Analyse, dass die Hisbollah die syrische Krise ist das eine, dass er die westliche Welt, die Vereinigten Staaten und Israel in den Kopf, um zu zerstören, was von islamischen Milizen im Libanon, die legitime Regierung des Landes betrachtet verpflichtet. Es ist eine Lesung passt sich perfekt zu dem, was mehrmals von Assad, der nicht der Auffassung, die andauernden Bürgerkriegs, erklärte als einen Versuch, eine Diktatur zu löschen, um demokratische Reformen in dem Land bekräftigen, wie eine verlängerte terroristischen Akt dient den Zwecken der anderen Ländern. In der Tat kann dies nur zum Teil wahr: Israel hatte alles, was von einem Sturz des Assad zu Beginn der Kämpfe zu verlieren, trotz seiner Allianz mit Iran, zwischen Tel Aviv und Damaskus hatte wurde ein Zustand des Nicht-Kriegszustand, die Israel erlaubt das Land leicht zu steuern, die Grenze in der Nähe des Golan. Auf der anderen Seite Assad, während in engem Kontakt mit Teheran, hatte kein Interesse an einer Änderung des Status quo. Die Entwicklung des Krieges gegen den Iran, aber hat ihn die einflussreichste für die Unterstützung der regulären Truppen, und dies zu einem Anstieg in der Höhe der Aufmerksamkeit von Israel und den USA geführt, aber am Anfang war es nicht so: im Zuge des Arabischen Frühlings Opposition für Reformen, die nicht erteilt worden sind und der Versuch, die Unruhen zu ersticken Blut löste das aktuelle Szenario genannt. Noch wichtiger aber ist wahrscheinlich die Rolle der Golfstaaten, die auf eine Änderung der Regierung in Syrien, um die Akzeptanz der Sunniten zu fördern, um einen strategischen Verbündeten stark in Länder Saudis, insbesondere in einer anti Iran verbunden haben und dann gegen die Skythen. Diese Strategie dient auch dazu, die Aktionen, die die Skythen im Irak machen, Angriffe immer häufiger, um Teile des Landes zu isolieren, in der Tat eine Mehrheit Wachstum, die Regierung von Bagdad entgegenzuwirken. Wie von der Hisbollah, die Syrien in einem Grundstück von Israel zu seinem eigenen Vorteil zu handeln geschlüpft wäre erklärte, scheint es daher ein falscher Messwert oder absichtlich in einer Weise, nicht wahr präsentiert. Der Rest verwenden Israel als Sündenbock ist immer in den arabischen Ländern komfortabel, schwieriger zu offen beziehen sich auf einen Krieg im Islam, zum Teil, weil es nicht funktional für die Zwecke der Hisbollah, die jede Gelegenheit nutzen, um diese Politik gegen Tel Aviv spinnen nehmen will. Als logische Folge der Analyse, der stellvertretende Generalsekretär der Partei der libanesischen Schiiten-Miliz Hisbollah, Naim Kassem sagte, dass die Organisation nicht gleichgültig bleiben, um die Situation, die Einleitung Drohungen gegen den zionistischen Staat. Nichts Neues und Erklärungen von fast Umstand, der in Tel Aviv mit der üblichen Stille und mit der üblichen Vorbereitung des israelischen Militärs bereit, um den möglichen Abschuss von Raketen aus dem Südlibanon konfrontiert wurden angenommen. Motivation wird auch durch die Hisbollah, dass die anhaltende Bürgerkrieg unecht ist, weil die Oppositionsparteien nicht beabsichtigen, um einen Tisch für den Frieden sitzen durchgeführt, wird schwach, weil aufgrund der fehlenden Verhandlungen ist aufgrund der Weigerung des Regimes und die mangelnde Einheitlichkeit der Rebellen, zwischen Säkularisten und Islamisten aufgeteilt, wobei letztere sich verpflichtet, ein Kalifat im Land zu schaffen. Die Absicht der Hisbollah ist jedoch, das Land vor dem Absturz in die Hände der Rebellen oder des Westens zu verhindern, ist diese Motivation absolut funktionell für das Überleben der Bewegung, dass ohne die Unterstützung von Syrien, würde eine bestimmte Situation, in der auch die Allianz unter mit dem Iran würde drastisch reduziert werden, verurteilen die Bewegung zu einer Isolation, Vorraum der Niederlage und vom Aussterben bedroht. Mit diesem Hintergrund ist es sehr verständlich, die herzliche Bitte des libanesischen Präsidenten Michel Suleiman bei den Vereinten Nationen und der Arabischen Liga, um sein Land vor den Auswirkungen von Entwicklungen in der syrischen Krieg zu schützen.

L'interprétation de guerre syrien du Hezbollah

L'analyse que le Hezbollah est la crise syrienne est celui qui a commis le monde occidental, les Etats-Unis et Israël dans la tête, de détruire ce qui est considéré par les milices islamiques au Liban, le gouvernement légitime du pays. C'est une lecture parfaitement conforme à ce qui a été dit à plusieurs reprises par Assad, qui ne considère pas la guerre civile, comme une tentative de supprimer une dictature d'affirmer réformes démocratiques dans le pays, comme un acte terroriste prolongée sert les besoins d'autres pays. En fait, cela peut être vrai en partie seulement: Israël avait tout à perdre d'une chute de Assad au début des combats, malgré son alliance avec l'Iran, entre Tel Aviv et Damas avaient établi un état de non-belligérance, qui Israël a permis au pays de contrôler facilement la frontière près du Golan. D'autre part Assad, en étant en contact étroit avec Téhéran, n'avait aucun intérêt à changer le statu quo. L'évolution de la guerre contre l'Iran, cependant, lui a le plus d'influence pour le soutien apporté aux forces régulières fait, et cela a conduit à une augmentation du niveau d'attention d'Israël et des États-Unis, mais au début ce n'était pas le cas: à la suite de l'opposition du Printemps arabe ont appelé à des réformes qui n'ont pas été accordées et la tentative d'étouffer les émeutes de sang déclenché le scénario actuel. Plus important, cependant, est probablement le rôle des pays du Golfe, visant à un changement de gouvernement en Syrie, afin de promouvoir l'acceptation des sunnites, afin d'avoir un allié stratégique fortement lié au pays Saoudiens, en particulier dans un anti Iran puis contre les Scythes. Cette stratégie sert aussi à contrecarrer les actions que les Scythes font en Irak, les attaques deviennent plus fréquentes, pour isoler des portions de terre, en fait une croissance de la majorité, le gouvernement de Bagdad. Comme indiqué par le Hezbollah, la Syrie qui agirait dans un complot ourdi par Israël pour son propre avantage, il semble, par conséquent, une lecture erronée ou délibérément présentée d'une manière pas vrai. Le reste d'utiliser Israël comme bouc émissaire est toujours à l'aise dans les pays arabes, plus difficile de se référer ouvertement à une guerre à l'intérieur de l'islam, en partie parce qu'il n'est pas fonctionnel pour les besoins du Hezbollah, qui cherche à profiter de chaque occasion pour faire tourner cette politique de lutte contre Tel Aviv. Comme corollaire de cette analyse, le secrétaire général adjoint du parti du Hezbollah de la milice chiite libanaise, Naim Qassem a déclaré que l'organisation ne restera pas indifférent à la situation, lançant des menaces contre l'Etat sioniste. Rien de nouveau et les déclarations de près de circonstance, qui ont été acceptés à Tel-Aviv avec le silence habituel et avec la préparation habituelle de l'armée israélienne prête à affronter les tirs de roquettes possible du Sud-Liban. La motivation est également porté par le Hezbollah que la guerre civile est faux, parce que les partis d'opposition n'ont pas l'intention de s'asseoir autour d'une table pour la paix, apparaît faible, parce que grâce à des négociations de l'absence est due au refus du régime et l'absence d'unité de rebelles, divisés entre laïcs et islamistes, ces derniers se sont engagés à créer un califat dans le pays. L'intention du Hezbollah est, cependant, pour empêcher le pays de tomber dans les mains des rebelles ou des Occidentaux, cette motivation est totalement fonctionnel pour la survie même du mouvement, que sans le soutien de la Syrie, verrait une certaine situation où même l'alliance avec l'Iran serait considérablement réduit, condamnant le mouvement à un isolement, vestibule de la défaite et de l'extinction. Dans ce contexte, il est très compréhensible l'appel angoissé du président libanais Michel Sleimane à l'ONU et la Ligue arabe pour protéger son pays contre les effets de l'évolution de la guerre de Syrie.

A interpretação da Guerra Síria do Hezbollah

A análise que o Hezbollah é a crise síria é a de que ele cometeu o mundo ocidental, os Estados Unidos e Israel na cabeça, para destruir o que é considerado por milícias islâmicas no Líbano, o governo legítimo do país. É uma leitura conforma perfeitamente com o que foi afirmado várias vezes por Assad, que não considera a guerra civil em curso, como uma tentativa de excluir uma ditadura afirmar reformas democráticas no país, como um ato terrorista prolongada serve os fins de outros países. Na verdade, isso pode ser verdade apenas em parte: Israel tinha tudo a perder por uma queda de Assad, no início da luta, apesar de sua aliança com o Irã, entre Tel Aviv e Damasco havia estabelecido um estado de não-beligerância, que Israel permitiu que o país para controlar facilmente a fronteira perto do Golan. Por outro lado Assad, enquanto em contato com Teerã, não tinha interesse em mudar o status quo. A evolução da guerra contra o Irã, no entanto, fez dele o mais influente pelo apoio dado às forças regulares, e isso levou a um aumento no nível de atenção de Israel e os EUA, mas no começo não foi assim: na esteira da Primavera Árabe oposição pediram reformas que não foram concedidas ea tentativa de sufocar os distúrbios sanguíneos provocou o cenário atual. Mais importante, porém, é, provavelmente, o papel dos países do Golfo, visando uma mudança de governo na Síria, para promover a aceitação dos sunitas, a fim de ter um aliado estratégico fortemente ligada a países sauditas, especialmente em um anti Irã e depois contra os citas. Esta estratégia também serve para neutralizar as ações que os citas estão fazendo no Iraque, ataques, tornando-se mais freqüentes, para isolar porções de terra, na verdade, um crescimento maioria, o governo de Bagdá. Como afirmado pelo Hezbollah, a Síria que atuaria em uma trama chocado por Israel em proveito próprio, ao que parece, portanto, uma leitura incorreta ou deliberadamente apresentado de uma forma não é verdade. O resto usar Israel como bode expiatório é sempre confortável nos países árabes, mais difícil de se referir abertamente à guerra dentro do Islã, em parte porque não é funcional para os fins do Hezbollah, que procura aproveitar todas as oportunidades para girar esta política contra Tel Aviv. Como corolário da análise, o vice-secretário-geral do partido da milícia xiita libanês Hezbollah, Naim Qassem disse que a organização não vai ficar indiferente à situação, lançando ameaças contra o Estado sionista. Nada de novo e as declarações de quase circunstância, que foram aceites em Tel Aviv com o silêncio habitual e com a preparação usual de os militares israelenses pronto para enfrentar o possível lançamento de foguetes a partir do Líbano do sul. Motivação também é realizado pelo Hezbollah de que a guerra civil em curso é espúria, porque os partidos da oposição não pretende sentar-se em torno de uma mesa para a paz, parece fraco, pois devido às negociações falta é devido à recusa do regime e da falta de unidade de rebeldes, divididos entre secularistas e islamistas, com este último se comprometeu a criar um califado no país. A intenção do Hezbollah é, no entanto, para evitar que o país caia nas mãos dos rebeldes ou para os ocidentais, esta motivação é totalmente funcional para a própria sobrevivência do movimento, que sem o apoio da Síria, iria ver uma determinada situação onde até mesmo a aliança com o Irã seria drasticamente reduzida, condenando o movimento para um isolamento, vestíbulo da derrota e extinção. Com este pano de fundo que é muito compreensível o apelo do presidente libanês, Michel Suleiman, nas Nações Unidas e da Liga Árabe para proteger o país dos efeitos da evolução da guerra da Síria.

Интерпретация сирийской войны Хезболла

Анализ, который Хезболла сирийского кризиса является тот, который он совершил в западном мире, Соединенные Штаты и Израиль в голове, чтобы уничтожить то, что, по мнению исламских боевиков в Ливане, законным правительством страны. Это чтение соответствует совершенно тому, что указано несколько раз Асада, который не считает, что продолжающаяся гражданская война, а попытка удалить диктатуре утверждать демократические реформы в стране, как длительное террористический акт служит целям других стран. На самом деле это может быть верно лишь отчасти: Израиль потеряли все в результате падения Асада в начале боевых действий, несмотря на свой союз с Ираном, между Тель-Авивом и Дамаском создало состояние не-воинственностью, которая Израиль позволил стране легко контролировать границу в районе Голанских высот. С другой стороны Асада, а в тесном контакте с Тегераном, не был заинтересован в изменении статус-кво. Эволюция войны с Ираном, однако, сделала его самым влиятельным за поддержку, оказанную в регулярные войска, и это привело к увеличению уровня внимания Израиль и США, но в начале это было не так: в результате арабской весны оппозиции призвали к реформам, которые не были предоставлены и попытка задушить крови беспорядки вызвали текущий сценарий. Более важным, однако, является, вероятно, роль стран Персидского залива, направленный на смену правительства в Сирии, в целях содействия принятию суннитов, для того, чтобы иметь стратегический союзник тесно связан с Саудовской Аравией стран, особенно в борьбе Ирана а затем против скифов. Эта стратегия также служит, чтобы противодействовать действиям, что скифы делают в Ираке, атаки становятся все более частыми, чтобы изолировать часть земли, на самом деле большинство роста, правительство Багдада. Как заявил Хезболла, Сирия будет действовать в заговор со стороны Израиля в свою пользу, кажется, следовательно, неправильное чтение или намеренно представлен таким образом, не соответствует действительности. Остальные используют Израиль в качестве козла отпущения всегда удобны в арабских странах, более трудно говорить открыто война внутри ислама, отчасти потому, что не работает для целей Хезболла, которая стремится использовать любую возможность вращаться эту политику в отношении Тель-Авива. Как следствие анализа, заместитель генерального секретаря партии ливанской шиитской Хезболлы милиция, Наим Касем заявил, что организация не останется равнодушным к ситуации, запуск угрозы сионистского государства. Ничего нового и декларации почти обстоятельства, которые были приняты в Тель-Авиве с обычной тишине и с обычной подготовкой израильские военные готовы к возможным ракетные обстрелы с территории Южного Ливана. Мотивация также осуществляется Хезболла, что продолжающаяся гражданская война ложным, потому что оппозиционные партии не намерены сесть за стол за мир, кажется слабой, так как из-за отсутствия переговоров в связи с отказом режима и отсутствие единства Повстанцы, разделена между светской и исламисты, причем последний пообещал создать халифат в стране. Намерение Хезболла, однако, чтобы предотвратить страну от падения в руки повстанцев или Запада, эта мотивация полностью функциональным для самого существования этого движения, что без поддержки Сирии, увидит определенные ситуации, когда даже альянс с Ираном была бы существенно уменьшить, осуждая движение изоляция, вестибюль поражение и исчезновение. На этом фоне то вполне понятно, сердечную просьбу президента Ливана Мишеля Сулеймана в Организации Объединенных Наций и Лиги арабских государств, чтобы защитить свою страну от последствий событий в сирийской войне.