Politica Internazionale

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lunedì 19 agosto 2013

在韓國與美國的聯合軍事演習開始

經過一段時間的相對對朝鮮半島的和平,這種情況很可能再次開裂。韓國與美國的聯合軍事演習的開始,實際上可能引發的反應,傳統平壤譴責這些武力示威,認為正是為了對朝鮮全國。如果當時從朝鮮,有沒有正式的反應,這似乎不大可能,在12天的軍事演習期間,平壤不會發出聲音。大量工作人員參與,其中包括50,000名韓國士兵和30,000美元的使用,將被用來模擬攻擊朝鮮。假設將考慮的是,傳統的攻擊與大規模殺傷性武器,明確提及平壤的核能力,而忽略測試我們的能力,能夠抵禦攻擊的電腦關掉複雜的防禦系統,在首爾。短暫的沉默被認為是朝鮮的分析師做了一個特別不尋常的,因為演習,涉及美國的敵人媒體表示,平壤政權的一個非常顯著的機會。你擔心的是軍事行動,可能會導致危險的變性部隊在該領域存在巨大的示範。但人們擔心,對可能發生的重大放緩,甚至停止朝韓兩國之間的對話被打破以來,最近取得的進展。關於重開開城工業園區的結果,單方面關閉平壤在最近的核危機相關措施,以滿足家庭團隊分開。應該指出,這兩個國家在技術上,國際法律,仍然在戰爭結束以來,朝鮮在上個世紀​​五十年代的衝突,因為兩國之間現有的關係僅僅是停戰。進行練習,然後到達一個階段,似乎並沒有太合適了,使一個展示武力。在聯合軍事演習,儘管他們有一個習慣,也許這是必須要仔細評估,會把在前台,到位,兩國間的外交努力。另一方面,如此廣泛的一個承諾,它可能意味著迫使手在平壤獲得有利的結論,在更快的時間,趁著北韓國的長期經濟形勢的國家的意圖,或它可以意味著承認意圖是不仁慈的行為由朝鮮,這對於太久沒有敵意的跡象,維持太保留的態度,至少非典型海關朝鮮的獨裁。這方面的考慮,可能會支持的事實,沿著軍事演習,首爾政府已進行了演習的公務員,注重從一個來自朝鮮的攻擊所帶來的風險。如果外交進展,可能會導致不同的意見,應該指出的是,往往平壤的政治戰略已經有了深刻認識的主體,行為或行動能夠帶來驚喜的最仔細的分析和學者,是完全不可預測的。

في كوريا الجنوبية في بداية المناورات العسكرية المشتركة مع الولايات المتحدة

بعد فترة من السلام النسبي في شبه الجزيرة الكورية، والموقف من شأنه أن الكراك مرة أخرى. بدء المناورات العسكرية المشتركة بين كوريا الجنوبية والولايات المتحدة، قد في الواقع، تؤدي إلى رد فعل من بيونغ يانغ، التي تدين تقليديا هذه المظاهرات بالقوة، تعتبر البلاد تهدف على وجه التحديد ضد كوريا الشمالية. إذا في الوقت الراهن من كوريا الشمالية، لم يكن هناك رد فعل رسمي، يبدو من غير المحتمل أنه في فترة الاثني عشر يوم من التدريبات العسكرية، بيونغ يانغ لا يجعل صوته مسموعا. سيتم استخدام عدد كبير من الموظفين المعنيين، والذي يتضمن استخدام 50،000 جندي كوري جنوبي و 30،000 الولايات المتحدة، في هجماتهم محاكاة من كوريا الشمالية. سوف تؤخذ في الاعتبار الافتراضات هو أن الهجمات التقليدية مع أسلحة الدمار الشامل، في إشارة واضحة إلى قدرة بيونجيانج النووية، دون إهمال لاختبار قدرة الكمبيوتر نقاوم الهجمات، وقادرة على إيقاف تشغيل الأنظمة الدفاعية المعقدة في سيول. يعتبر الصمت لحظة من كوريا الشمالية من قبل المحللين قدم غير عادية وخاصة لأن التمارين التي تنطوي على وسائل الإعلام عدو الأمريكي تمثل فرصة مهمة للغاية بالنسبة للنظام في بيونجيانج. ما تخاف هو دليل على عمل عسكري يمكن ان يتسبب في انحطاط خطير نظرا لوجود هائلة من القوات في الميدان. لكن المخاوف بشأن تباطؤ كبير ممكن أو حتى وقف التقدم المحرز في الآونة الأخيرة منذ الحوار بين الكوريتين وموزعة. النتائج المتعلقة بإعادة فتح مجمع كايسونج الصناعى، أغلقت من جانب واحد من قبل بيونغ يانغ خلال الأزمة النووية الأخيرة والتدابير ذات الصلة لتلبية المجموعات العائلات المشتتة. وتجدر الإشارة إلى أن البلدين من الناحية الفنية، والقانونية الدولية، لا تزال في حالة حرب منذ نهاية الحرب الكورية في الخمسينات من القرن الماضي، وذلك لأن العلاقة القائمة بين البلدين ليست سوى هدنة. إجراء التدريبات ثم التوصل إلى المرحلة التي لا يبدو مناسبا جدا لجعل استعراض للقوة العسكرية. على المناورات المشتركة، على الرغم من أنهم لديهم عادة، وربما كان من الضروري إجراء تقييم دقيق، من شأنها أن تضع في المقدمة، في مكان، والجهود الدبلوماسية بين البلدين. من ناحية أخرى، وهو التزام واسعة لذلك قد يعني نية لإجبار اليد في بيونغ يانغ للوصول إلى استنتاجات مواتية في وقت أسرع، والاستفادة من الوضع الاقتصادي المزمن في كوريا الشمالية من البلاد، أو أنه يمكن أن يعني الاعتراف النوايا ليست الأفعال الخيرة من قبل كوريا الشمالية، والتي لفترة طويلة جدا أي علامات على العداء، والحفاظ على هذا الموقف محفوظة جدا، على الأقل شاذة عن عادات وتقاليد الديكتاتورية الكورية الشمالية. ويمكن دعم هذا ينظر فيه جنبا إلى جنب مع حقيقة أن المناورات العسكرية، قامت حكومة سيول بتدريبات لموظفي الخدمة المدنية، مع التركيز على المخاطر الناجمة عن هجوم من كوريا الشمالية. إذا كان التقدم الدبلوماسي يمكن أن يؤدي إلى رأي آخر، تجدر الإشارة إلى أن كثيرا ما كانت استراتيجية سياسية من بيونغ يانغ قادرة على مفاجأة التحليل الأكثر حذرا والعلماء مع فهم أعمق للموضوع، مع أفعال أو تصرفات لا يمكن التنبؤ بها تماما.

Gli sviluppi egiziani

L’evoluzione della situazione egiziana impone delle riflessioni sul futuro dello stato, che hanno numerose connessioni ed inevitabili riflessi sulla politica internazionale. L’irrigidimento delle forze armate, culminato in una applicazione violenta della presa di potere ha messo in crisi le diplomazie occidentali, che erano state piuttosto morbide con il colpo di stato dei militari perché scongiurava uno scenario dove il potere confessionale aveva preso il sopravvento. Se alla vittoria elettorale di Mursi, e quindi dei Fratelli Musulmani, l’occidente aveva dovuto prendere atto della scelta del popolo egiziano, l’epilogo delle urne non è mai stato gradito ne agli USA ne alla UE, che hanno fatto sostanzialmente buon viso a cattivo gioco. L’inconciliabilità estrema emersa, tra mondo laico e mondo confessionale è sfociata in uno stato di equilibrio fortemente precario che ha obbligato l’intervento dell’esercito, la cui repressione si è estremizzata per una eccessiva chiusura degli islamisti, in cui ha giocato un ruolo non affatto secondario il contrasto, sempre più evidente, che si sta sviluppando all’interno del mondo sunnita. Quello a cui si sta assistendo è un brusco rovesciamento dei ruoli tra i sciti ed i sunniti, dove una parte considerevole dei secondi ha imboccato un radicalismo sempre più intransigente. A livello internazionale questo dualismo è rappresentato, tra i diversi casi presenti, dagli indirizzi che hanno intrapreso paesi alleati, come l’Arabia Saudita ed il Qatar, che si trovano su posizioni diametralmente opposte rispetto alla scenario egiziano. Sul piano interno appare al momento difficile trovare un accordo che metta fine ai contrasti profondi che si sono acuiti con una repressione troppo violenta, il tessuto sociale egiziano appare spaccato e condizionato da una incapacità manifesta della parte religiosa di comprendere il processo democratico necessario a ristabilire le condizioni per una pacificazione nazionale. Malgrado il comportamento violento, le forze armate sono l’unico ostacolo ad un degrado definitivo delle istituzioni del paese in una direzione autoritaria, rappresentando un ossimoro per i manuali i scienza della politica. Questo caso, destinato a fare scuola nei manuali universitari, deve però compiere una evoluzione verso uno stato di democrazia compiuta, perché la situazione può reggere soltanto nel breve periodo, pena la trasformazione in un regime militare a tutti gli effetti. In quest’ottica non può non considerarsi positiva la decisione di non procedere ad una messa fuori legge della Fratellanza Musulmana in quanto organizzazione politica. Questa mossa, malgrado i vertici dell’organizzazione siano fuori gioco, perché imprigionati, o peggio, uccisi, tiene conto di non precludere una eventuale, anche se per il momento remota, possibilità di coinvolgere nel processo democratico tutto il panorama politico del paese, ma serve, altresì, ai militari ad inviare un segnale positivo ai paesi occidentali. Dalla parte opposta le forze armate egiziane sono impegnate in un difficile contenzioso proprio con USA e UE, che sono i principali finanziatori di un paese letteralmente in ginocchio economicamente: i contributi stranieri sono essenziali per una ripresa funzionale alla pace sociale ed all’avvio del processo di pacificazione interno. Per fare fronte alle minacce di una interruzione del flusso di denaro, i militari hanno una carta importante da giocare, che è costituita dalla posizione strategica del paese nella questione israeliana. L’atteggiamento egiziano è fondamentale nell’equilibrio regionale e la posizione dei militari rappresenta una garanzia per il mantenimento dello status quo di Israele. Nello stesso tempo l’Arabia Saudita è contraria ad un ritorno della Fratellanza perché teme un riflesso all’interno della propria situazione politica. Tutte queste condizioni, che, è bene non dimenticarlo, stanno maturando nel paese arabo più influente, lasciano presagire che, malgrado le minacce e le giuste condanne per la repressione dei giorni scorsi, il futuro dell’Egitto è destinato ad andare incontro ad un sistema di governo dove i radicali islamici, nella migliore delle ipotesi, avranno un ruolo marginale . Ma le urgenze del momento sono il ristabilimento della calma e la necessaria velocità per approntare nuove elezioni che sanciscano l’affermazione di forze laiche, meglio se alleate con forze confessionali moderate, per raggiungere uno spettro il più ampio possibile del panorama politico del paese. Per quanto riguarda i radicali e gli estremisti, hanno già avuto la loro occasione di governare e l’hanno sprecata malamente, tralasciando le esigenze del paese, che sono soprattutto di natura economica, per imporre una visione troppo integralista della religione sulla vita politica, fattore che ha scatenato i disordini degli ultimi tempi.

Developments Egyptians

The evolution of the situation in Egypt, raises about the future of the state, who have many connections and inevitable impact on international politics. The tightening of the armed forces, culminating in a violent application of the takeover has challenged the Western diplomats, who had been rather soft with the coup d'etat of the military because conjured a scenario where the power of the confessional had taken over. If the electoral victory of Mursi, and thus the Muslim Brotherhood, the West had to take note of the decision of the Egyptian people, the epilogue of the polls has never been to the USA I enjoyed it to the EU, who have made the best of a substantially bad game. The irreconcilability extreme emerged between secular and denominational world has resulted in a highly precarious state of equilibrium that has forced the intervention of the army, the punishment of which is an extreme for an excessive closing of the Islamists, in which he played a role not at all secondary contrast, more and more obvious, which is being developed within the Sunni world. That to which we are witnessing is an abrupt reversal of roles between the Shiites and the Sunnis, where a considerable portion of the latter has taken an increasingly intransigent radicalism. At the international level this duality is represented among the different cases present from addresses that have undertaken allied countries, such as Saudi Arabia and Qatar, which are located on diametrically opposed positions with respect to the Egyptian scenery. On the internal level appears at the moment difficult to find an agreement that puts an end to the deep contrasts that are exacerbated by a too violent repression, the social fabric is split and Egyptian influenced by a manifest inability to understand the religious part of the democratic process necessary to restore the conditions for national reconciliation. Despite the violent behavior, the armed forces are the only obstacle to a definitive degradation of the institutions of the country in an authoritarian direction, representing an oxymoron to the manuals of the science of politics. This case, intended to make school in university textbooks, however, must make a move towards a state of complete democracy, because the situation can hold only in the short term pain of transformation into a military regime in all respects. In this can not be considered positive the decision not to proceed with a outlawed Muslim Brotherhood as a political organization. This move, in spite of the leaders of the organization are out of the game, because imprisoned, or worse, killed, takes into account not preclude a possible, although for the moment remote chance to engage in the democratic process across the political landscape of the country, but serves also to the military to send a positive signal to Western countries. On the opposite side the Egyptian armed forces are engaged in a difficult dispute with its U.S. and EU, which are the main financial backers of a country literally on his knees economically: the foreign contributions are essential for functional recovery to social peace and the start of the process of internal pacification. To meet the threat of a disruption of the flow of money, the military has an important card to play, which is constituted by the country's strategic location within the Israeli. The Egyptian attitude is fundamental stability in the region and the position of the military is a guarantee for maintaining the status quo of Israel. At the same time Saudi Arabia is opposed to a return of the Brotherhood because he fears a reflection within their political situation. All of these conditions, which is good not to forget, are maturing in the most influential Arab country, suggest that, despite the threats and the right convictions for the repression of the past few days, Egypt's future is destined to experience a system of government where Islamic radicals, at best, will have a marginal role. But the urgency of the moment are the restoration of calm and speed necessary to prepare new elections attest that the assertion of secular forces, preferably sectarian forces allied with moderate, to achieve the broadest possible spectrum of the political landscape of the country. As for the radicals and extremists, have already had their chance to govern and have wasted badly, ignoring the needs of the country, which are mainly of an economic nature, to impose an overly fundamentalist religion on political life, a factor that sparked the riots of recent times.

Desarrollos egipcios

La evolución de la situación en Egipto, plantea sobre el futuro del Estado, que tiene muchas conexiones y el impacto inevitable en la política internacional. El endurecimiento de las fuerzas armadas, que culminó en una aplicación violenta de la toma de posesión ha desafiado a los diplomáticos occidentales, que habían sido bastante suave con el golpe de estado de los militares, ya conjurado un escenario en el que el poder de la confesión se había hecho cargo. Si la victoria electoral de Mursi, por lo que los Hermanos Musulmanes, Occidente tuvieron que tomar nota de la decisión del pueblo egipcio, el epílogo de las encuestas nunca ha estado en los EE.UU. Lo disfruté a la UE, que han hecho el mejor partido de una sustancial mal partido. La extrema irreconciliable surgió entre el mundo laico y confesional se ha traducido en un estado muy precario equilibrio que ha obligado a la intervención del ejército, cuyo castigo es un extremo por un cierre excesivo de los islamistas, en la que jugó un papel no es en absoluto contraste secundaria, cada vez más evidente, que se está desarrollando en el mundo sunnita. A lo que estamos asistiendo es una reversión abrupta de los papeles entre los chiítas y los sunitas, que una parte considerable de esta última ha dado un radicalismo cada vez más intransigente. A nivel internacional, esta dualidad está representada entre los diferentes casos actuales de las direcciones que se han comprometido los países aliados, como Arabia Saudita y Qatar, que están situados en posiciones diametralmente opuestas con respecto al paisaje egipcio. En el plano interno aparece en este momento difícil encontrar un acuerdo que pone fin a los profundos contrastes que se ven agravados por una represión muy violenta, el tejido social se divide y egipcios influenciada por una manifiesta incapacidad para comprender la parte religiosa del proceso democrático necesario para restaurar el condiciones para la reconciliación nacional. A pesar de la conducta violenta, las fuerzas armadas son el único obstáculo a una degradación definitiva de las instituciones del país en una dirección autoritaria, lo que supone una contradicción con los manuales de la ciencia de la política. Este caso, la intención de hacer de la escuela en los libros de texto universitarios, sin embargo, debe hacer un movimiento hacia un estado de completa democracia, ya que la situación sólo puede tener en el dolor a corto plazo de la transformación en un régimen militar en todos los aspectos. En esto no se puede considerar positiva la decisión de no proceder con una proscrita Hermandad Musulmana como una organización política. Este movimiento, a pesar de los dirigentes de la organización están fuera del juego, ya encarcelado, o peor, asesinado, tenga en cuenta que no se opone a una posible, aunque por el momento remota posibilidad de participar en el proceso democrático a través del paisaje político del país, pero sirve también a los militares para enviar una señal positiva a los países occidentales. En el lado opuesto a las fuerzas armadas egipcias están involucrados en una disputa difícil con su EE.UU. y la Unión Europea, que son los principales proveedores de fondos de un país literalmente de rodillas económicamente: las contribuciones extranjeras son esenciales para la recuperación funcional a la paz social y el inicio del proceso de de pacificación interna. Para hacer frente a la amenaza de una interrupción del flujo de dinero, los militares tienen una tarjeta importante que desempeñar, que está constituida por la ubicación estratégica del país en el israelí. La actitud egipcia es fundamental la estabilidad en la región y la posición de los militares es una garantía para mantener el status quo de Israel. Al mismo tiempo, Arabia Saudita se opone a un retorno de la Hermandad porque teme un reflejo dentro de su situación política. Todas estas condiciones, lo cual es bueno no olvidar, están madurando en el país árabe más influyente, sugieren que, a pesar de las amenazas y de las condenas adecuadas para la represión de los últimos días, el futuro de Egipto está destinado a experimentar un sistema de gobierno donde los radicales islámicos, a lo sumo, tendrán un papel marginal. Pero la urgencia del momento es el restablecimiento de la calma y la velocidad necesaria para preparar las nuevas elecciones atestiguan que la afirmación de las fuerzas seculares, preferentemente fuerzas sectarias aliados moderados, para lograr el más amplio espectro posible de la escena política del país. En cuanto a los radicales y extremistas, ya han tenido su oportunidad de gobernar y han perdido mal, haciendo caso omiso de las necesidades del país, que son principalmente de carácter económico, para imponer una religión excesivamente integrista en la vida política, un factor que provocó los disturbios de los últimos tiempos.

Entwicklungen Ägypter

Die Entwicklung der Lage in Ägypten, wirft über die Zukunft des Staates, die viele Verbindungen und unvermeidlich Auswirkungen auf die internationale Politik haben. Die Verschärfung der Streitkräfte, die ihren Höhepunkt in einer gewalttätigen Anwendung der Übernahme hat die westlichen Diplomaten, die schon eher weich mit dem Staatsstreich des Militärs hatte da zauberte ein Szenario, in dem die Macht des konfessionellen übernommen hatte herausgefordert. Wenn der Wahlsieg der Mursi und damit die Muslimbruderschaft, hatte der Westen zur Kenntnis der Entscheidung des ägyptischen Volkes zu nehmen, der Epilog der Umfragen noch nie in den USA gewesen und ich genoss es bei der EU, die das Beste aus einem im wesentlichen gemacht haben schlechtes Spiel. Die Unversöhnlichkeit extreme entstanden zwischen säkularen und konfessionellen Welt hat in einer sehr prekären Zustand des Gleichgewichts, die die Intervention der Armee gezwungen geführt hat, die Strafe von denen eine extreme für eine übermäßige Schließung der Islamisten ist, in denen er eine Rolle gespielt überhaupt nicht sekundäre dagegen mehr und mehr klar, das wird innerhalb der sunnitischen Welt entwickelt. Das ist für die wir erleben, ist eine abrupte Umkehr der Rollen zwischen den Schiiten und der Sunniten, wo ein beträchtlicher Teil der letzteren eine immer unnachgiebig Radikalismus übernommen hat. Auf internationaler Ebene ist diese Dualität zwischen den verschiedenen Fällen Geschenk von Adressen, die verbündeten Staaten, wie Saudi-Arabien und Katar, die auf diametral entgegengesetzte Positionen in Bezug auf die ägyptische Landschaft befinden unternommen haben vertreten. Auf der internen Ebene scheint im Moment schwierig, eine Vereinbarung, die ein Ende setzt die tiefen Gegensätze, die durch einen zu gewaltsamen Unterdrückung verschärft zu finden, wird das soziale Gefüge aufgeteilt und ägyptischen beeinflusst mit einem offensichtlichen Unfähigkeit, den religiösen Teil des demokratischen Prozesses zu verstehen, muss die Wiederherstellung Bedingungen für eine nationale Aussöhnung. Trotz des gewalttätigen Verhaltens, sind die Streitkräfte das einzige Hindernis für eine endgültige Abbau der Institutionen des Landes in einem autoritären Richtung, was einem Oxymoron in den Handbüchern der Wissenschaft von der Politik. Dieser Fall, soll die Schule in Universitätslehrbücher zu machen, müssen jedoch einen Schritt hin zu einem Zustand des vollständigen Demokratie, weil die Situation nur zu halten, kann kurzfristig Schmerzen der Verwandlung in einen Militärregime in allen Belangen. In diese können nicht als positiv betrachtet werden die Entscheidung, nicht mit einem verbotenen Muslimbrüder als politische Organisation gehen. Dieser Schritt, trotz der Staats-und Regierungschefs der Organisation sind aus dem Spiel, denn eingesperrt, oder noch schlimmer, getötet, berücksichtigt nicht, dass eine mögliche, wenn auch für den Moment entfernte Chance, in den demokratischen Prozess in der politischen Landschaft des Landes engagieren, aber dient auch dazu, das Militär, ein positives Signal in die westlichen Länder zu senden. Die ausländischen Beiträge sind für die funktionelle Wiederherstellung des sozialen Friedens unerlässlich, und der Beginn des Prozesses: Auf der gegenüberliegenden Seite der ägyptischen Streitkräfte sind in einem schwierigen Rechtsstreit mit seinem US-und EU, die die wichtigsten Geldgeber des Landes sind buchstäblich auf den Knien wirtschaftlich engagiert der internen Befriedung. Um die Gefahr einer Unterbrechung der Fluss des Geldes zu erfüllen, hat das Militär eine wichtige Karte zu spielen, die durch das Land die strategische Lage in der israelischen gebildet wird. Die ägyptische Haltung ist von grundlegender Bedeutung Stabilität in der Region und die Position des Militärs ist ein Garant für die Aufrechterhaltung des Status quo von Israel. Gleichzeitig ist Saudi-Arabien zu einer Rückkehr der Bruderschaft dagegen, weil er befürchtet, eine Reflexion innerhalb ihrer politischen Situation. Alle diese Bedingungen, die eine gute, nicht zu vergessen ist, sind in der einflussreichsten arabischen Land fällig, legen nahe, dass, trotz der Drohungen und den richtigen Überzeugungen für die Repression der letzten Tage, die Zukunft Ägyptens bestimmt ist, ein System zu erleben der Regierung, wo radikale Islamisten, im besten Fall wird nur eine marginale Rolle. Aber die Dringlichkeit des Augenblicks sind die Wiederherstellung von Ruhe und Beschleunigung für die Vorbereitung von Neuwahlen bezeugen, dass die Behauptung der säkularen Kräfte, vorzugsweise sektiererische Kräfte mit moderatem verbündet, um ein möglichst breites Spektrum der politischen Landschaft des Landes zu erreichen. Wie für die Radikalen und Extremisten, haben bereits ihre Chance zu regieren und haben schlecht, verschwendet ignorieren die Bedürfnisse des Landes, die vor allem wirtschaftlicher Natur sind, eine allzu fundamentalistischen Religion auf das politische Leben, ein Faktor zu verhängen das löste die Unruhen der letzten Zeit.

Développements Egyptiens

L'évolution de la situation en Egypte, soulève quant à l'avenir de l'État, qui ont beaucoup de connexions et de l'impact inévitable sur la politique internationale. Le resserrement des forces armées, aboutissant à une application violente de la reprise a contesté les diplomates occidentaux, qui avaient été plutôt doux avec le coup d'Etat des militaires parce évoqué un scénario où la puissance de la confession avait pris le dessus. Si la victoire électorale du Mursi, et donc les Frères musulmans, l'Occident a dû prendre acte de la décision du peuple égyptien, l'épilogue du scrutin n'a jamais été aux Etats-Unis je l'ai apprécié à l'UE, qui ont fait le meilleur d'un effectif nettement mauvais match. L'extrême intransigeance est apparu entre le monde laïc et confessionnel a entraîné un état très précaire d'équilibre qui a forcé l'intervention de l'armée, dont la répression est un cas extrême d'une fermeture excessive des islamistes, dans lequel il a joué un rôle pas du tout contrairement secondaire, de plus en plus évident, qui est développé dans le monde sunnite. Ce à quoi nous assistons est un brusque renversement des rôles entre les sunnites et les chiites, où une partie importante de celui-ci a pris un radicalisme de plus en plus intransigeant. Au niveau international, cette dualité est représentée parmi les différents cas présents à partir d'adresses qui ont entrepris des pays alliés, comme l'Arabie saoudite et le Qatar, qui sont situés sur des positions diamétralement opposées en ce qui concerne le paysage égyptien. Sur le plan interne semble pour l'instant difficile de trouver un accord qui met fin aux contrastes profonds qui sont exacerbés par une répression trop violente, le tissu social est divisé et égyptien influencée par une incapacité manifeste à comprendre la partie religieuse du processus démocratique nécessaire pour rétablir l' conditions pour la réconciliation nationale. Malgré le comportement violent, les forces armées sont le seul obstacle à une dégradation définitive des institutions du pays dans une direction autoritaire, ce qui représente un oxymore aux manuels de la science de la politique. Cette affaire, qui vise à faire de l'école dans les manuels universitaires, cependant, doit faire un mouvement vers un état de la démocratie complète, car la situation peut contenir seulement dans la douleur à court terme de sa transformation en un régime militaire à tous les égards. En cela ne peut pas être considérée comme positive la décision de ne pas procéder à une Frères musulmans hors la loi comme une organisation politique. Ce mouvement, en dépit des dirigeants de l'organisation sont hors du jeu, car en prison, ou pire, tué, prend en compte s'oppose pas à une possible, même si pour l'instant infime chance de s'engager dans le processus démocratique dans le paysage politique du pays, mais sert aussi à l'armée d'envoyer un signal positif aux pays occidentaux. Sur le côté opposé les forces armées égyptiennes sont engagés dans un conflit difficile avec sa Etats-Unis et l'UE, qui sont les principaux bailleurs de fonds d'un pays littéralement à genoux économiquement: les apports étrangers sont essentiels pour la récupération fonctionnelle à la paix sociale et le début du processus de pacification interne. Pour répondre à la menace d'une perturbation de la circulation de l'argent, l'armée a une carte importante à jouer, qui est constitué par la position stratégique du pays au sein de l'israélien. L'attitude égyptienne est la stabilité fondamentale de la région et la position de l'armée est une garantie pour le maintien du statu quo d'Israël. Dans le même temps l'Arabie saoudite est opposé à un retour de la Fraternité parce qu'il craint une réflexion au sein de leur situation politique. Toutes ces conditions, ce qui est bon de ne pas oublier, arrivent à maturité dans le pays arabe le plus influent, donnent à penser que, malgré les menaces et les bonnes condamnations pour la répression de ces derniers jours, l'avenir de l'Egypte est appelée à connaître un système de gouvernement où les islamistes radicaux, au mieux, auront un rôle marginal. Mais l'urgence du moment est le retour au calme et la rapidité nécessaires pour préparer de nouvelles élections attestent que l'affirmation de forces séculaires, les forces de préférence sectaires alliés modérés, pour atteindre le spectre le plus large possible sur le paysage politique du pays. En ce qui concerne les radicaux et les extrémistes, ont déjà eu leur chance de gouverner et ont perdu mal, en ignorant les besoins du pays, qui sont principalement de nature économique, d'imposer une religion trop fondamentaliste sur la vie politique, un facteur qui a déclenché les émeutes de ces derniers temps.