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venerdì 23 agosto 2013

伊朗外長說,為你的國家,擁有核裝置是一個危險

伊朗外長穆罕默德·賈瓦德·扎里夫說,擁有原子彈,將威脅到國家安全。發現上有明顯的邊界,因為伊朗已經持續監控的主體,導致後者更嚴厲的經濟制裁,這都造成了嚴重的經濟危機,特別是美國和以色列,多次威脅的先發製人的軍事打擊。然而,除了來了句關於發展核技術的危險和扣留戰爭,伊朗部長說,伊朗有權發展的民用技術是不可剝奪的。最終的本質的意義上說,雖然從反西方言論中解脫出來,恢復到以前的政府,支持相同的概念。剛走上升到力量贏得大選,新總統哈桑·魯哈尼,希望談判了全新的進化,但此刻的位置總是熄火。但新的聲明,直接從政府成員未來可能給上升到兩個讀數:第一,,有是在該國一個新的伊朗願意解決核問題,這是密切相關的經濟問題的解決方案,其中承諾指導表決的決定性因素之一。 ,現在,這個假設是假設,因為談判尚未恢復,所以它是對新政府在德黑蘭的真實意圖,無法作出評估。第二個假設是,反過來說,如果最悲觀的態度,只是有助於獲得更多的時間去到最後建設的原子彈。伊朗在核問題上的關係模式:善意的聲明有這種懷疑是有道理的,沒有任何實際的結果。這是當前世界形勢的分析:伊朗越來越孤立和伊斯蘭教的擴張增長的外交政策似乎遭受了挫折,然後邏輯外交部長的話可能是合法的,特別是如果支持需要減輕制裁,以使經濟的復甦,這是經歷了停滯階段。如果這是真的會觸及伊朗為了打消任何疑問,在這一點上,西方不能否認伊朗選擇專注於原子能,開發和使用技術已經存在的合法性,以便有足夠的巡查,以他的可疑網站在許多國家。之際,其實如果不是到關閉,但至少開始一個旅程,將導致一個對各方都滿意的解決方案,可能是手,定義,已經引起並繼續造成緊張狀態的問題是不容小覷。你必須看到,如果這些條件開始出現,以說服伊朗最持懷疑態度的對手:美國和以色列,尤其是後者必須確信,如果上述條件,不同的態度會發生。

يقول وزير الخارجية الإيراني أن امتلاك قنبلة نووية يشكل خطرا لبلدك

وقال وزير الخارجية الايراني محمد جواد ظريف، لامتلاك القنبلة الذرية سوف تكون تهديدا لأمن البلاد. حدود الاكتشاف على ما هو واضح أن إيران هي بالفعل موضوع الرصد المستمر، والتي أسفرت عن العقوبات الاقتصادية القاسية، والتي تسببت في أزمة اقتصادية حادة، خاصة من قبل الولايات المتحدة وإسرائيل، مع هذا الأخير أكثر هدد مرارا ضربات عسكرية استباقية. ومع ذلك، بالإضافة إلى الجملة عن مخاطر تطوير التكنولوجيا النووية واحتجاز الحرب، قال الوزير الايراني ان ايران لديها الحق في تطوير تقنية مدنية غير قابل للتصرف. في نهاية المطاف شعور أساسي، على الرغم من أن تتحرر من الخطاب المعادي للغرب، والعودة إلى الحكومة السابقة، التي أيدت نفس المفاهيم. وكان صعود إلى السلطة بعد الفوز في الانتخابات، الرئيس الجديد حسن روحاني، من اليسار إلى الأمل في تطور جديد للمفاوضات، ولكن في لحظة الموقف هو دائما المماطلة. لكن البيان الجديد، قادمين مباشرة من عضو في الحكومة قد تؤدي إلى قراءتين: الأولى، أن هناك في البلد رغبة جديدة الإيرانية لحل القضية النووية، والذي يرتبط ارتباطا وثيقا في حل المشاكل الاقتصادية، التي وعد كان واحدا من العناصر الحاسمة التي وجهت للتصويت. هذه الفرضية هو، حتى الآن، في نتائج افتراضية لأن المحادثات لم تستأنف بعد، ولذا فمن المستحيل إجراء تقييم حول النوايا الحقيقية للحكومة الجديدة في طهران. الفرضية الثانية هي، على العكس، إذا كان الموقف الأكثر تشاؤما فقط مفيدة لكسب المزيد من الوقت للوصول إلى البناء النهائي للقنبلة الذرية. وجود هذا الشك له ما يبرره باعتبارها نموذجا للعلاقة التي وضعتها ايران بشأن القضية النووية: إعلانات النوايا الحسنة دون أي نتيجة حقيقية. هو تحليل الوضع العالمي الحالي: إيران معزولة على نحو متزايد ويبدو أن السياسة الخارجية للنمو التوسع في الإسلام تعاني انتكاسة، ثم منطقيا كلام وزير الخارجية قد تكون مشروعة، وخاصة إذا دعمت بسبب الحاجة إلى تخفيف العقوبات للسماح لإنعاش الاقتصاد، الذي يشهد مرحلة من الركود. واذا كان ذلك صحيحا أن أتطرق إلى إيران للسماح بعمليات تفتيش كافية لله المواقع المشبوهة من أجل تبديد أي شك، وعند هذه النقطة الغرب لا يمكن أن ينكر شرعية الخيار الإيراني للتركيز على طاقة الذرية، تطوير واستخدام التكنولوجيا بالفعل موجود في كثير من البلدان. وبهذه المناسبة، في الواقع إن لم يكن لإغلاق، ولكن على الأقل لتبدأ رحلة من شأنها أن تؤدي إلى حل مرض لجميع الأطراف يمكن أن تكون في متناول اليد، وتحديد القضية التي تسببت ولا تزال تتسبب في حالة من التوتر لا ينبغي الاستهانة بها . لديك لمعرفة ما اذا تبدأ هذه الظروف أن يحدث لإقناع المعارضين الأكثر تشككا من إيران: إن الولايات المتحدة وإسرائيل، وخاصة هذا الأخير يجب أن تقتنع، تحدث إذا كانت الشروط المذكورة أعلاه، موقفا مختلفا.

Siria: l'occidente comincia a muoversi contro Assad

L’impiego delle armi chimiche, da parte del regime di Damasco nella recente strage avvenuta in terra siriana, che ha incluso nella tragica contabilità delle vittime diversi civili, tra cui molti bambini, potrebbe essere una risposta ad interventi di gruppi armati provenienti da paesi esteri ed in grado di sovvertire le sorti del conflitto. Si tratterebbe di militari addestrati dalla CIA in campi presenti in territorio giordano, al confine con la Siria, e che comprenderebbero anche personale israeliano. La tempistica dell’uso delle armi chimiche, avvenuta in presenza degli ispettori dell’ONU, potrebbe essere un ulteriore elemento in grado di avvalorare questa ipotesi, come gesto sia disperato, che utilizzato come elemento deterrente contro il concreto inserimento di forze straniere altamente preparate nella guerra civile siriana. L’amministrazione Obama, che porta avanti la sua politica di non intervento, fortemente contraria all’impiego diretto di militari americani, potrebbe così avere trovato un compromesso per entrare in maniera indiretta all’interno della contesa, anche in ragione dei tanti solleciti provenienti da altre potenze occidentali, in primis la Francia, e dall’opinione pubblica americana, specie dal Partito Repubblicano. La possibile evoluzione nel teatro di guerra all’intervento di questi battaglioni, potrebbe essere la creazione di una zona cuscinetto nel sud della Siria, destinata a diventare, probabilmente, una zona di non volo per limitare l’azione degli aerei militari legati alle forze leali ad Assad, che hanno finora consentito di mantenere la supremazia bellica sui ribelli. Un indizio ulteriore di questo sviluppo è stata l’installazione da parte degli USA, sul suolo giordano, di batterie antiaeree fin dal mese di giugno. La tela tessuta dagli americani in maniera discreta, sembra così materializzarsi in modo graduale ma incessante, tanto da diventare una minaccia oggettiva per Assad. Una interpretazione dell’uso delle armi chimiche, secondo alcuni analisti, è la messa in pratica della minaccia del loro impiego proprio a seguito di aggressione esterna. Va anche detto che finora la minaccia di Obama, per innescare un intervento militare statunitense, identificata come la linea rossa da non attraversare e consistente proprio nell’uso delle armi chimiche era rimasta sostanzialmente lettera morta, provocando diverse critiche all’amministrazione di Washington, malgrado sarebbero stati precedentemente identificati fino a tredici casi di attacchi chimici, sebbene praticati con bassa intensità. Tuttavia l’impiego di agenti chimici non è mai stato del tutto dimostrato per l’ostruzionismo praticato dal regime di Damasco ad ispezioni internazionali tese ad accertare la verità. Senza una certificazione ufficiale è molto difficoltoso per Obama derogare dai limiti che gli stessi Stati Uniti si sono imposti riguardo ad un intervento militare, peraltro condizionato anche dalla profonda frammentazione delle forze ribelli, che comprendono fazioni anche spesso in contrasto tra di loro, data la presenza di opposte tendenze, che vanno dalle formazioni laiche fino a radicali islamici vicini ad Al Qaeda. Mentre sul piano internazionale Washington è bloccato dalla azione contraria di Mosca, che tende a proteggere il regime a capo del paese siriano per propri vantaggi geopolitici. La sensazione che traspare dall’evoluzione di questi giorni è che il conflitto della Siria possa essere ad una svolta decisiva, anche se occorre ancora valutare cosa faranno la Russia e l’Iran nel caso l’azione occidentale vedrà un incremento sostanziale e decisamente in grado di provocare la caduta di Assad.

Syria: the West begins to move against Assad

The use of chemical weapons by the regime in Damascus in the recent massacre that took place in the Syrian, which included the tragic accounts of the victims several civilians, including many children, it could be a response to actions of armed groups from foreign countries and able to subvert the tide of the war. This would be military trained by the CIA in the fields on Jordanian territory, on the border with Syria, and that would include Israeli personnel. The timing of the use of chemical weapons, which took place in the presence of UN inspectors, could be an additional element that can support this hypothesis, as both desperate gesture, which is used as a deterrent against the actual insertion of foreign forces in the highly skilled Syrian civil war. The Obama administration, which is pursuing its policy of non-intervention, strongly opposed to the direct use of American military might well have found a compromise to enter indirectly into the contest, also because of the many reminders from other Western powers, primarily France, and by the American public, especially by the Republican Party. The possible evolution in the theater of war to the intervention of these battalions, could be the creation of a buffer zone in southern Syria, destined to become, probably, a no-fly zone to limit the action of military aircraft related to forces loyal Assad, who have so far allowed to maintain military supremacy over the rebels. A further indication of this development was the installation by the United States, on Jordanian soil, of anti-aircraft batteries since June. The cloth woven by the Americans in a discreet way, it seems so materialize in a gradual but relentless, so as to become a threat to Assad objective. One interpretation of the use of chemical weapons, according to some analysts, is the putting into practice of the threat of their use just as a result of external aggression. It should also be said that so far the threat of Obama, to trigger a U.S. military intervention, identified as the red line do not cross and its consistent use of chemical weapons had remained largely a dead letter, causing several criticisms of Washington administration, despite would have been previously identified up to thirteen cases of chemical attack, although practiced with low intensity. However, the use of chemical agents has never been fully demonstrated for the obstructionism practiced by the regime in Damascus to international inspections aimed to ascertain the truth. Without an official certification is very difficult for Obama derogate from the limits that the United States itself are imposed with respect to a military intervention, however, also influenced by the deep fragmentation of the rebel forces, which include factions also often at odds with each other, given the presence contrasting trends, ranging from secular formations up to radical Islamists close to al Qaeda. While the international Washington is blocked by the opposite action of Moscow, which tends to protect the Syrian regime over the land for their own geopolitical advantages. The feeling that emerges from the evolution of these days is that the conflict in Syria could be at a turning point, although it must still be determined what will Russia and Iran in the case of the Western action and definitely will see a substantial increase in degree to cause the fall of Assad.

Siria: Occidente empieza a moverse contra Assad

El uso de armas químicas por el régimen de Damasco en la reciente masacre que tuvo lugar en el sirio, que incluía los trágicos relatos de las víctimas de varios civiles, entre ellos muchos niños, que podría ser una respuesta a las acciones de los grupos armados de países extranjeros y capaz de subvertir el rumbo de la guerra. Esto sería militares entrenados por la CIA en los campos en territorio jordano, en la frontera con Siria, y que incluiría personal israelí. El momento en que el uso de armas químicas, que tuvo lugar en presencia de inspectores de la ONU, podría ser un elemento adicional que puede apoyar esta hipótesis, ya que tanto el gesto desesperado, que se utiliza como un elemento de disuasión contra la inserción real de las fuerzas extranjeras en el altamente cualificados guerra civil siria. La administración Obama, que está llevando a cabo su política de no intervención, se opuso firmemente a la utilización directa del ejército estadounidense podría haber encontrado un compromiso para entrar indirectamente en el certamen, también a causa de los muchos recordatorios de otras potencias occidentales, sobre todo Francia y por el público estadounidense, sobre todo por el Partido Republicano. La posible evolución en el teatro de la guerra a la intervención de estos batallones, podría ser la creación de una zona de seguridad en el sur de Siria, destinada a convertirse, probablemente, de una zona de exclusión aérea para limitar la acción de los aviones militares relacionados con las fuerzas leales Assad, que han permitido hasta ahora para mantener la supremacía militar sobre los rebeldes. Otro indicio de esta evolución fue la instalación de los Estados Unidos, en territorio jordano, las baterías antiaéreas desde junio. La tela tejida por los estadounidenses de una manera discreta, parece tan materializarse en una gradual pero implacable, con el fin de convertirse en una amenaza para el objetivo Assad. Una interpretación de la utilización de armas químicas, según algunos analistas, es la puesta en práctica de la amenaza de su uso sólo como resultado de la agresión externa. También hay que decir que hasta ahora la amenaza de Obama, para provocar una intervención militar de EE.UU., identificada como la línea roja no se cruzan y su uso constante de las armas químicas se ha mantenido en gran medida letra muerta, causando varias críticas de la administración de Washington, a pesar de hubiera sido previamente identificados hasta trece casos de ataques químicos, aunque practicada con baja intensidad. Sin embargo, el uso de agentes químicos nunca ha sido plenamente demostrado por el obstruccionismo practicado por el régimen de Damasco a las inspecciones internacionales encaminadas a averiguar la verdad. Sin una certificación oficial es muy difícil para Obama excepciones a los límites que los propios Estados Unidos se le imponen con respecto a una intervención militar, sin embargo, también influenciado por la profunda fragmentación de las fuerzas rebeldes, que incluyen las facciones a menudo en conflicto entre sí, dada la presencia contrastar tendencias, que van desde las formaciones seculares a los islamistas radicales cercanos a Al Qaeda. Mientras que el Washington internacional está bloqueado por la acción opuesta de Moscú, que tiende a proteger al régimen sirio sobre la tierra por sus propias ventajas geopolíticas. La sensación que se desprende de la evolución de estos días es que el conflicto en Siria podría estar en un punto de inflexión, aunque todavía se debe determinar lo que va a Rusia e Irán en el caso de la acción occidental y sin duda veremos un aumento sustancial en el grado para provocar la caída de Assad.

Syrien: Der Westen beginnt gegen Assad bewegen

Der Einsatz von chemischen Waffen durch das Regime in Damaskus in der jüngsten Massaker in der syrischen nahm, die die tragischen Konten der Opfer mehrere Zivilisten, darunter viele Kinder eingeschlossen, könnte es eine Reaktion auf die Aktionen der bewaffneten Gruppen aus dem Ausland sein und in der Lage, die Flut des Krieges zu untergraben. Dies wäre militärisch von der CIA in den Feldern auf jordanische Gebiet geschult, an der Grenze zu Syrien, und das wäre israelischen Personal gehören. Der Zeitpunkt der Einsatz von chemischen Waffen, die in Anwesenheit von UN-Inspektoren hat, könnte ein zusätzliches Element, das diese Hypothese zu unterstützen, da beide verzweifelten Geste, die als Abschreckung gegen die tatsächlichen Einsetzen der ausländischen Truppen in der hochqualifizierten verwendet werden syrischen Bürgerkrieg. Die Obama-Regierung, die ihre Politik der Nichteinmischung, stark an der direkten Nutzung des amerikanischen Militärs gegenüber liegt vielleicht auch einen Kompromiss geben, indirekt in den Wettbewerb gefunden haben, auch wegen der vielen Erinnerungen aus anderen westlichen Mächte, vor allem Frankreich, und von der amerikanischen Öffentlichkeit, vor allem von der Republikanischen Partei. Die mögliche Entwicklung in der Kriegsschauplatz der Intervention dieser Bataillone, könnte die Schaffung einer Pufferzone im Süden Syriens, bestimmt zu werden, wahrscheinlich, eine Flugverbotszone, um die Aktion von Militärflugzeugen im Zusammenhang mit Kräften, die loyal zu begrenzen Assad, die bisher erlaubt haben, militärische Überlegenheit über die Rebellen halten. Ein weiteres Indiz für diese Entwicklung war die Installation von den Vereinigten Staaten, auf jordanischen Boden, der Flak-Batterien Seit Juni. Das Tuch von den Amerikanern in einer diskreten Weise gewebt, scheint es so zu einer allmählichen, aber unerbittlich, um so eine Bedrohung für Assad Ziel zu materialisieren. Eine Interpretation der Einsatz von chemischen Waffen, nach Ansicht einiger Analysten ist die Umsetzung in die Praxis der Bedrohung durch ihre Verwendung nur als Folge eines Angriffs von außen. Es sollte auch gesagt werden, dass bisher die Drohung von Obama, um eine militärische Intervention der USA auslösen, wie die rote Linie identifiziert sich nicht kreuzen und deren konsequente Einsatz von chemischen Waffen hatte weitgehend toter Buchstabe geblieben, was einige Kritik an Regierung in Washington, trotz würden die zuvor bis zu dreizehn bei chemischen Angriff identifiziert, allerdings mit geringer Intensität praktiziert. Allerdings hat sich der Einsatz von chemischen Mitteln nie vollständig für die Obstruktion durch das Regime in Damaskus geübt, um internationale Inspektionen zielte darauf ab, die Wahrheit zu ermitteln demonstriert. Ohne eine offizielle Zertifizierung ist sehr schwierig für Obama Abweichungen von den Grenzen, die die Vereinigten Staaten selbst in Bezug auf eine militärische Intervention auferlegt werden, aber auch durch die tiefe Fragmentierung der Rebellen, die Fraktionen auch beinhalten oft im Widerspruch zueinander beeinflusst, da die Anwesenheit gegenläufigen Trends, die von säkularen Formationen bis zu radikalen Islamisten in der Nähe von al-Qaida. Während die internationale Washington wird durch die entgegengesetzte Wirkung von Moskau, die das syrische Regime über das Land für ihre eigenen geopolitischen Vorteile schützen neigt blockiert. Das Gefühl, das aus der Entwicklung der in diesen Tagen entsteht, ist, dass der Konflikt in Syrien könnte sich an einem Wendepunkt, obwohl es noch zu bestimmen ist, was Russland und Iran im Falle der westlichen Aktion und wird definitiv eine deutliche Erhöhung der Grad zu sehen , den Sturz des Assad verursachen.

Syrie: l'Occident commence à se retourner contre Assad

L'utilisation d'armes chimiques par le régime de Damas dans le récent massacre qui a eu lieu dans le Golan, qui comprenait les témoignages tragiques des victimes plusieurs civils, dont de nombreux enfants, il pourrait être une réponse aux actions des groupes armés en provenance de pays étrangers et capable de renverser le cours de la guerre. Ce serait militaires formés par la CIA dans les domaines sur le territoire jordanien, à la frontière avec la Syrie, et qui inclurait personnel israéliens. Le moment de l'utilisation d'armes chimiques, qui a eu lieu en présence des inspecteurs de l'ONU, pourrait être un élément supplémentaire pouvant étayer cette hypothèse, à la fois comme un geste désespéré, qui est utilisé comme un moyen de dissuasion contre l'insertion réelle des forces étrangères en travailleurs hautement qualifiés guerre civile syrienne. L'administration Obama, qui poursuit sa politique de non-intervention, fermement opposé à l'utilisation directe des militaires américains pourrait bien avoir trouvé un compromis pour entrer indirectement dans le concours, également en raison des nombreux rappels de d'autres puissances occidentales, principalement la France et par l'opinion publique américaine, en particulier par le Parti républicain. L'évolution possible dans le théâtre de la guerre à l'intervention de ces bataillons, pourrait être la création d'une zone tampon dans le sud de la Syrie, destinée à devenir, probablement, une zone d'exclusion aérienne pour limiter l'action des avions militaires liés à des forces fidèles Assad, qui ont permis jusqu'ici de maintenir la suprématie militaire sur les rebelles. Un autre indice de cette évolution a été la mise en place par les Etats-Unis, sur le sol jordanien, des batteries anti-aériennes depuis Juin. La toile tissée par les Américains d'une manière discrète, il semble donc se matérialiser dans une progressive mais inexorable, afin de devenir une menace pour objectif Assad. Une interprétation de l'utilisation d'armes chimiques, selon certains analystes, est la mise en pratique de la menace de leur utilisation comme un résultat d'une agression extérieure. Il faut dire aussi que, jusqu'ici, la menace d'Obama, pour déclencher une intervention militaire américaine, identifiée comme la ligne rouge ne se croisent pas et son utilisation systématique d'armes chimiques était resté largement lettre morte, provoquant plusieurs critiques de l'administration de Washington, malgré auraient été préalablement identifiés jusqu'à treize cas d'attaque chimique, bien que pratiquée à faible intensité. Cependant, l'utilisation d'agents chimiques n'a jamais été pleinement démontré pour la obstructionnisme pratiqué par le régime de Damas à des inspections internationales visant à établir la vérité. Sans une certification officielle est très difficile pour Obama déroger aux limites que les Etats-Unis eux-mêmes sont imposés par rapport à une intervention militaire, toutefois, également influencé par la profonde fragmentation des forces rebelles, qui comprennent les factions aussi souvent en contradiction les uns avec les autres, compte tenu de la présence tendances contrastées, allant de formations laïques à des islamistes radicaux proches d'Al-Qaïda. Alors que le Washington international est bloqué par l'action opposée de Moscou, qui tend à protéger le régime syrien sur la terre pour leurs propres avantages géopolitiques. Le sentiment qui se dégage de l'évolution de ces jours est que le conflit en Syrie pourrait être à un tournant, mais il faut encore déterminer quelle sera la Russie et l'Iran dans le cas de l'action occidentale et sera certainement voir une augmentation substantielle de degré pour provoquer la chute de Assad.