Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
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mercoledì 2 ottobre 2013
美國和韓國的新協議防守亂堆
一方面,如果與伊朗恢復外交接觸的過程中,可以讓你一睹解決核問題,朝鮮前線,即使不是立竿見影,甚至短期不會遇到許多積極進展,在國際政治中美國。基於這個假設是近期美國和韓國,需要加強核保護傘,這是亞洲國家從原子平壤的威脅防禦系統的軍事協定。在視覺外交奧巴馬的全球核威懾是通過各種手段要追求的主要方面,如果手段是不夠的,完全的和平,他們可以移動到更緊迫的非軍用的方法,如制裁和孤立或結合這些與防止戰爭,希望有需要使用武器。然而,被認為是在朝鮮半島局勢極不穩定,由於朝鮮的狀態不可靠。美國的意圖是,以開發新的對平壤,提供贊成首爾,無論是在傳統的比較假設攻擊戰略,創造幾十個陸上基地配備攔截器,通過和預防“核攻擊準備在朝鮮的敏感目標發動襲擊。但除了裝備韓國的軍事裝備前沿,精心防禦系統工作,目的是給華盛頓的盟友更大的自主權和對朝鮮的威懾能力。為此,運行控制,現在總部設在華盛頓,他不得不去首爾在2015年,將是一個新的參數,可以預測推遲轉移,以便更好地定義模式的干預的主題。最終目的是得出一個完整的國家的韓國的自衛能力,也因為在核研究領域的戰爭,朝鮮已經在近年來取得的顯著進展。對於美國來說是重要的,以支持他們的盟友,尤其是那些位於熱點,如通過從朝鮮半島的海上航線,但在同一時間,是能夠以帶給他們的戰備水平,以高度能夠應付充分危險,也必須能夠補償減少美軍駐紮在該國的一個潛在的心理因素的充分的自衛能力。當然,它是一個程序,在中期和長期的,都應該讓經濟的儲蓄,以減輕美國軍隊的任務完全形成的盟友。
اتفاقات جديدة الولايات المتحدة وكوريا الجنوبية يتجمع الدفاعية
إذا من ناحية ، مع إيران عملية استئناف الاتصالات الدبلوماسية يمكن أن تسمح لك لالقاء نظرة على الحل، حتى لو لم يكن فوريا أو حتى على المدى القصير ، والقضية النووية على الجبهة الكورية لا تواجه العديد من التطورات الإيجابية في السياسة الدولية الولايات المتحدة. وبناء على هذا الافتراض هو الاتفاقات العسكرية الأخيرة بين الولايات المتحدة و كوريا الجنوبية ، والتي تنطوي على تعزيز مظلة نووية ، وهو نظام دفاع عن البلاد الآسيوية من تهديد بيونغ يانغ النووي . في الدبلوماسية رؤية الردع أوباما النووي العالمي هو أحد الجوانب الأساسية التي يجب اتباعها من قبل جميع الوسائل ، وإذا كانت الوسائل السلمية ليست كافية تماما ، فإنها يمكن أن ننتقل إلى مزيد من الضغط على وسائل غير عسكرية ، مثل العقوبات والعزلة أو الجمع بين هذه مع منع الحرب ، مع الأمل في أن هناك حاجة لاستخدام الأسلحة . ومع ذلك، يعتبر الوضع في شبه الجزيرة الكورية مستقرة إلى حد كبير ، نظرا ل عدم إمكانية الاعتماد على الدولة من كوريا الشمالية . نوايا الولايات المتحدة هي في وضع استراتيجية جديدة ضد هجمات افتراضية من بيونج يانج ، وهو توفير لصالح سيول ، سواء من حيث المقارنة بين التقليدية ، من خلال إنشاء عشرات من القواعد البرية مجهزة اعتراضية ، و على أن من منع ' هجوم نووي من خلال إعداد لشن هجمات على أهداف حساسة في كوريا الشمالية . ولكن بالإضافة إلى تجهيز طليعة المعدات العسكرية الكورية الجنوبية، يعمل على أنظمة دفاعية متطورة ، تهدف واشنطن حليف لإعطاء المزيد من الاستقلالية و قدرة الردع ضد بيونغ يانغ . و تحقيقا لهذه الغاية ، السيطرة على العمليات ، ومقرها الآن في واشنطن ، و كان عليه أن يذهب إلى سيول في عام 2015 ، أن يكون موضوعا ل جدال جديد يمكنه التنبؤ تأجيل نقل ، لتحديد أفضل طرائق التدخل. والقصد النهائي هو التوصل إلى القدرة الكاملة للدفاع الذاتي في البلاد الكورية الجنوبية ، وأيضا بسبب التقدم الملحوظ أن كوريا الشمالية قد حققت في السنوات الأخيرة في مجال الحرب الابحاث النووية . وبالنسبة للولايات المتحدة أنه من المهم لدعم حلفائهم ، وخاصة تلك التي تقع في المناطق الساخنة ، مثل الطريق البحري الذي يمر من شبه الجزيرة الكورية ، ولكن في الوقت نفسه ، أن تكون قادرة على تحقيق مستوى من التأهب العسكري إلى درجة عالية لتكون قادرة على مواجهة الخطر على نحو كاف ؛ أيضا العامل النفسي من القدرة الكاملة للدفاع عن النفس يجب أن تكون قادرة على تعويض عن احتمال خفض القوات الامريكية المتمركزة في البلاد . ومن المؤكد أنه هو البرنامج الذي على المدى المتوسط والطويل على حد سواء يجب أن تسمح فورات اقتصادية ، حليف تشكيلها بالكامل من أجل التخفيف من مهمة القوات المسلحة الأميركية
Israele non si fida del nuovo corso iraniano
La svolta diplomatica impressa dal Presidente iraniano Rohani ai rapporti con gli USA, non impressiona favorevolmente Israele, che non intravede un reale cambiamento nella nuova impostazione politica di Teheran, ma soltanto una ulteriore strategia per guadagnare tempo a favore della costruzione dell’atomica. In sintesi è questa la visione che ha Netanyahu del nuovo corso dell’Iran, che fa temere a Tel Aviv sviluppi negativi sui negoziati per il nucleare iraniano. La provenienza religiosa del nuovo presidente ed il potere ancora saldamente in mano alla guida spirituale Khamenei,costituiscono per Israele indizi più che sufficienti sulle reali intenzioni della teocrazia scita. Netanyahu, da sempre apertamente ostile verso l’Iran e più volte sostenitore della necessità di un attacco preventivo, che possa risolvere una volta per tutte quello che in Israele è ritenuta la minaccia esterna più pericolosa, dimostra di temere un ammorbidimento degli Stati Uniti nei rapporti con l’Iran, destinato ad attenuare le sanzioni e quindi a favorire la ripresa economica iraniana, cui potrebbe conseguire il raggiungimento dell’obiettivo dell’ordigno atomico. Le rassicurazioni di Obama, che, nonostante la soddisfazione per la possibilità di riprendere le relazioni diplomatiche con Teheran, ha confermato l’estrema cautela della Casa Bianca, per la quale non sono sufficienti le rassicurazioni verbali di Rohani, cui dovranno seguire gesti concreti, che possano rassicurare materialmente l’occidente sulle reali intenzioni iraniane di usare l’energia nucleare solo per scopi civili. Gli USA intendono riconoscere questa scelta al paese iraniano, che rientra pienamente nella propria sovranità; al contrario per Israele questa, che viene vista come una concessione, costituisce un atto di debolezza. Tel Aviv non esclude, alla luce di questi sviluppi, la realizzazione di un attacco preventivo anche senza gli USA, qualora i servizi segreti israeliani arrivassero alla conclusione che l’Iran fosse vicino alla bomba atomica. Questa prospettiva, in realtà, è certamente più lontana di qualche mese prima, soprattutto di quando al governo c’era Ahmadinejad; il riavvicinamento tra USA ed Iran permette di scongiurare anche le iniziative singole di Israele, che senza l’aiuto di Washington non è materialmente in grado di condurre una azione militare di tale portata con i suoi, seppure importanti, armamenti. Netanyahu ne è consapevole, ma deve cercare di mantenere un profilo non certo conciliante con le prospettive diplomatiche che si stanno realizzando. Per Israele l’uscita dall’isolamento internazionale che l’Iran sta per raggiungere, significa una nuova posizione internazionale per Teheran, cui viene riconosciuta dagli USA una soggettività internazionale di rilievo specialmente nell’area mediorientale. Per la Casa Bianca si tratta di una mossa obbligata per sbloccare una situazione diplomatica che non gli conviene più, come non conviene a Teheran perseverare ad essere un paese arroccato, involuto e ripiegato su se stesso. Questa coincidenza di interessi mette Israele nella condizione di dovere accettare, seppure controvoglia, un nuovo scenario cui fare fronte. Se per Tel Aviv l’isolamento di Teheran era la condizione ideale, ora il governo israeliano deve rivedere le sue tattiche diplomatiche per affrontare la questione; dalla reazione di Netanyahu sembra che l’esecutivo di cui è a capo, non sembrasse ancora pronto ad affrontare una eventualità che si sta materializzando con grande velocità. Per ora la reazione rabbiosa rivela una grande impreparazione a gestire la situazione, che sarebbe stata meglio interpretata fornendo segnali, anche molto cauti, di ottimismo, fatti di aperture di credito, seppure con tutte le cautele del caso. Se le relazioni tra Iran ed USA avranno, come si spera, sviluppi positivi, in grado di portare una pace duratura tra i due paesi, Israele dovrà rivedere il proprio comportamento, ma il problema è se Netanyahu sarà in grado di modificarlo.
Israel does not trust the Iranian new course
The diplomatic breakthrough impressed by the Iranian President Rohani relations with the U.S., does not impress favorably Israel, who does not see a real change in the new political approach to Tehran, but only a further strategy to gain time for the construction of atomic power . In summary this is the vision that Netanyahu 's new course of Iran, raising fears in Tel Aviv negative developments in the negotiations on the Iranian nuclear issue. The religious origins of the new president and the power still firmly in the hands of a spiritual guide Khamenei , are more than enough clues to Israel about the true intentions of the theocracy growth . Netanyahu has always been openly hostile to Iran several times and supporter of the need for a preemptive strike , that will solve once and for all what in Israel is considered the most dangerous outside threat , fear proves to a softening of the United States in relations with Iran, to soften the sanctions and thus promote economic recovery in Iran, which might result in the achievement of the objective of the bomb atomic . The assurances of Obama, who , in spite of the satisfaction with the possibility of resuming diplomatic relations with Tehran, has confirmed the extreme caution of the White House , for which there are sufficient verbal reassurance of Rohani , which will have to follow specific actions, which may materially reassure the West about the true intentions of Iran use nuclear power only for civilian purposes. The U.S. intends to recognize this choice to the country of Iran , which falls entirely within its sovereignty , in contrast to Israel this , which is seen as a concession , is an act of weakness. Tel Aviv does not exclude, in the light of these developments , the implementation of a preventive attack even without the USA , where the Israeli secret services arrived at the conclusion that Iran was close to the atomic bomb. This perspective , in fact, it is certainly far more than a few months before , especially when the government was Ahmadinejad , the rapprochement between the U.S. and Iran also allows us to avert the individual initiatives of Israel , that without the help of Washington is not physically able to lead a military action of this magnitude with its , albeit important , armaments. Netanyahu is aware of this , but it should try to maintain a profile with some conciliatory diplomatic prospects that are taking place . For Israel, the isolation internationally that Iran is about to reach a new international means to Tehran , which is recognized by the U.S. subjectivity of international importance especially in the Middle East . For the White House it is a forced move to unlock a diplomatic situation does not suit him more , as befits Tehran continue to be a village perched , convoluted and folded back on itself . This coincidence of interests puts Israel in a position of having to accept, albeit reluctantly, a new scenario which to cope. If Tel Aviv for the isolation of Tehran was the ideal condition , now the Israeli government must review its diplomatic tactics to address the issue ; from the reaction of Netanyahu seems that the government of which he is head , did not seem quite ready to face an event that is materializing with great speed. For now, the angry reaction reveals a great lack of preparation to handle the situation , it would be better interpreted by providing signals , also very cautious , optimism , made of overdrafts , even with all due caution . If the relations between Iran and the U.S. will , as we hope , positive developments, able to bring a lasting peace between the two countries, Israel will have to revise their behavior, but the question is whether Netanyahu will be able to modify it.
Israel no confía en el nuevo curso iraní
El avance diplomático impresionado por el presidente iraní Rohani relaciones con los EE.UU. , no impresiona favorablemente Israel , que no ve un cambio real en el nuevo enfoque político de Teherán , pero sólo una estrategia más para ganar tiempo para la construcción de la energía atómica. En resumen, esta es la visión que el nuevo curso de Netanyahu de Irán, aumentando los temores de Tel Aviv evolución negativa de las negociaciones sobre la cuestión nuclear iraní. Los orígenes religiosos del nuevo presidente y el poder sigue estando firmemente en manos de un guía espiritual Jamenei , son más que suficientes indicios de Israel acerca de las verdaderas intenciones del crecimiento teocracia. Netanyahu siempre ha sido abiertamente hostil a Irán varias veces y partidario de la necesidad de un ataque preventivo , que va a resolver de una vez por todas lo que en Israel se considera que la amenaza fuera más peligroso , el miedo resulta un ablandamiento de los Estados Unidos en las relaciones con Irán , para suavizar las sanciones y así promover la recuperación económica en Irán , lo que podría resultar en el logro del objetivo de la bomba atómica. Las garantías de Obama , quien , a pesar de la satisfacción por la posibilidad de reanudar las relaciones diplomáticas con Teherán , ha confirmado la extrema precaución de la Casa Blanca, para el que existen suficientes garantías verbales de Rohani , que tendrá que seguir acciones específicas , que puede tranquilizar materialmente Occidente acerca de las verdaderas intenciones de Irán usar la energía nuclear para fines civiles. Los EE.UU. tiene la intención de reconocer esta opción para el país de Irán, que cae enteramente dentro de su soberanía , a diferencia de Israel esto, que es visto como una concesión, es un acto de debilidad. Tel Aviv no excluye , a la luz de estos acontecimientos , la implementación de un ataque preventivo , incluso sin los EE.UU., donde la llegada de los servicios secretos israelíes a la conclusión de que Irán estaba cerca de la bomba atómica. Esta perspectiva , de hecho , sin duda es mucho más que unos meses antes , sobre todo cuando el gobierno era Ahmadinejad , el acercamiento entre los EE.UU. e Irán también nos permite evitar los iniciativas individuales de Israel , que sin la ayuda de Washington no es físicamente capaz de llevar una acción militar de esa magnitud con su , aunque importantes, los armamentos. Netanyahu es consciente de ello , pero hay que tratar de mantener un perfil con algunas perspectivas diplomáticas conciliadoras que se están produciendo . Para Israel, el aislamiento internacional de que Irán está a punto de llegar a un nuevo medio internacional de Teherán , que es reconocido por la subjetividad de importancia internacional, especialmente en el Medio Oriente EE.UU. . Para la Casa Blanca es un paso obligado para desbloquear una situación diplomática no le conviene más , como corresponde a Teherán seguirá siendo un pueblo encaramado , enrevesado y plegado sobre sí mismo . Esta coincidencia de intereses coloca a Israel en una posición de tener que aceptar , aunque a regañadientes , un nuevo escenario que hacer frente. Si Tel Aviv para el aislamiento de Teherán era la condición ideal, ahora el gobierno israelí debe revisar sus tácticas diplomáticas para resolver el problema , de la reacción de Netanyahu parece que el gobierno de la que es la cabeza , no parecía muy dispuesto a enfrentar un evento que se materializa con gran velocidad. Por ahora, la airada reacción revela una gran falta de preparación para manejar la situación , sería interpretado mejor , proporcionando señales , también muy cauteloso , el optimismo , hecha de sobregiros , incluso con la debida precaución . Si las relaciones entre Irán y los EE.UU. , como esperamos , una evolución positiva , capaz de traer una paz duradera entre los dos países , Israel tendrá que revisar su conducta , pero la pregunta es si Netanyahu podrá modificarlo.
Israel hat kein Vertrauen in das iranische neuen Kurs
Die diplomatische Durchbruch durch den iranischen Präsidenten Rohani Beziehungen mit den USA beeindruckt , nicht positiv beeindrucken Israel , die nicht sehen, eine wirkliche Veränderung in der neuen politischen Ansatz in Teheran , sondern nur eine weitere Strategie , um Zeit für den Bau von Atom- Macht zu gewinnen . Zusammenfassend ist dies die Vision, dass Netanjahus neuen Kurs der Iran , Ängste in Tel Aviv negativen Entwicklungen in den Verhandlungen über das iranische Atomfrage Anhebung . Die religiösen Ursprünge des neuen Präsidenten und die Macht immer noch fest in den Händen eines geistlichen Führer Khamenei , sind mehr als genug Hinweise auf Israel über die wahren Absichten der Theokratie Wachstum. Netanyahu war schon immer offen feindlich gegenüber Iran mehrmals und Unterstützer der Notwendigkeit einer Präventivschlag , das ein für alle Mal , was in Israel zu lösen gilt als die gefährlichste Bedrohung von außen , beweist Angst zu einer Aufweichung der Vereinigten Staaten in den Beziehungen mit dem Iran die Sanktionen zu mildern und damit Förderung der wirtschaftlichen Erholung in Iran, die möglicherweise in der Erreichung des Ziels der Bombe Atom führen. Die Zusicherungen von Obama, die trotz der Zufriedenheit mit der Möglichkeit der Wiederaufnahme diplomatischer Beziehungen mit Teheran , die extreme Vorsicht des Weißen Hauses hat bestätigt , für die es ausreichend verbale Beruhigung Rohani , die haben , um bestimmte Aktionen folgen werden , die können wesentlich beruhigen den Westen über die wahren Absichten des Iran verwenden Kernenergie nur für zivile Zwecke . Die USA beabsichtigt, diese Wahl in das Land des Iran , die vollständig innerhalb seiner Souveränität zu erkennen, im Gegensatz zu Israel dies , was als ein Zugeständnis gesehen wird , ist ein Akt der Schwäche. Tel Aviv schließt nicht aus , im Lichte dieser Entwicklungen , die Umsetzung eines präventiven Angriff auch ohne die USA, wo die israelischen Geheimdienste zu dem Schluss , dass der Iran in der Nähe der Atombombe war angekommen. Diese Perspektive , in der Tat , es ist sicherlich weit mehr als ein paar Monate zuvor, vor allem , wenn die Regierung Ahmadinejad war , die Annäherung zwischen den USA und Iran erlaubt uns auch, die einzelnen Initiativen von Israel abzuwenden , dass ohne die Hilfe von Washington ist nicht körperlich in der Lage , eine militärische Aktion dieser Größenordnung mit seinen , wenn auch wichtige , Waffen zu führen. Netanyahu ist sich dessen bewusst , aber es sollte versuchen, ein Profil mit einigen versöhnlichen diplomatischen Aussichten , die stattfinden, aufrecht zu erhalten. Für Israel ist die Isolierung international , dass der Iran ist dabei, eine neue internationale Einrichtung in Teheran , die von der US- Subjektivität von internationaler Bedeutung vor allem im Nahen Osten erkannt wird erreichen. Für das Weiße Haus ist ein erzwungener Umzug zu entsperren eine diplomatische Situation nicht mehr zu ihm passen , wie es sich für Teheran ein Dorf thront , verworren und zurück auf sich selbst gefaltet werden fortgesetzt. Dieses Zusammentreffen von Interessen setzt Israel in einer Position , die zu akzeptieren , wenn auch widerwillig , ein neues Szenario, das zu bewältigen . Wenn Tel Aviv für die Isolierung von Teheran war die ideale Voraussetzung , jetzt die israelische Regierung muss ihre diplomatischen Taktik zu überprüfen, um das Problem zu lösen ; aus der Reaktion von Netanyahu scheint die Regierung , von denen er den Kopf , schien nicht ganz bereit zu Angesicht ein Ereignis, das mit großer Geschwindigkeit materialisieren wird . Denn jetzt , zeigt die wütende Reaktion einen großen Mangel an Vorbereitung , um die Situation zu bewältigen , wäre es besser , indem sie Signale interpretiert werden , auch sehr vorsichtig , Optimismus, aus Überziehungen , auch mit aller gebotenen Vorsicht . Wenn die Beziehungen zwischen dem Iran und den USA , wie wir hoffen , positiven Entwicklungen in der Lage, einen dauerhaften Frieden zwischen den beiden Ländern zu bringen, wird Israel haben , ihr Verhalten zu korrigieren , aber die Frage ist, ob Netanyahu wird in der Lage sein , ihn zu ändern .
Israël n'a pas confiance dans le nouveau cours iranien
La percée diplomatique impressionné par le président iranien relations Rohani avec les Etats-Unis , n'a pas impressionner favorablement Israël, qui ne voit pas d'un véritable changement dans la nouvelle approche politique de Téhéran , mais seulement une nouvelle stratégie visant à gagner du temps pour la construction de l'énergie atomique . En résumé, c'est la vision que le nouveau cours de Netanyahu de l'Iran , faisant craindre à Tel-Aviv développements négatifs dans les négociations sur la question nucléaire iranienne . Les origines religieuses du nouveau président et le pouvoir reste entre les mains d'un guide spirituel Khamenei , sont plus que suffisamment d'indices à Israël sur les véritables intentions de la croissance de la théocratie. Netanyahu a toujours été ouvertement hostile à l'Iran plusieurs fois et partisan de la nécessité d'une frappe préventive , qui permettra de résoudre une fois pour toutes ce qui en Israël est considéré comme la menace la plus dangereuse à l'extérieur , crainte s'avère un assouplissement des États-Unis dans les relations avec l'Iran, pour adoucir les sanctions et ainsi favoriser la reprise économique en Iran , ce qui pourrait aboutir à la réalisation de l'objectif de la bombe atomique . Les assurances de Obama, qui , en dépit de la satisfaction avec la possibilité de reprendre des relations diplomatiques avec Téhéran , a confirmé l'extrême prudence de la Maison Blanche , pour lesquels il existe assurance verbale suffit de Rohani , qui devront suivre des actions spécifiques , qui peut matériellement rassurer l'Occident sur les véritables intentions de l'Iran d'utiliser l'énergie nucléaire uniquement à des fins civiles . Les États-Unis a l'intention de reconnaître ce choix pour le pays de l'Iran, qui relève entièrement de sa souveraineté , contrairement à Israël, ce qui est considéré comme une concession , est un acte de faiblesse . Tel Aviv n'exclut pas , à la lumière de ces développements , la mise en œuvre d'une attaque préventive , même sans les Etats-Unis , où les services secrets israéliens sont arrivés à la conclusion que l'Iran était proche de la bombe atomique. Cette perspective , en fait , il est certainement beaucoup plus que quelques mois avant , en particulier lorsque le gouvernement était Ahmadinejad, le rapprochement entre les Etats-Unis et l'Iran nous permet également d'éviter les initiatives individuelles d'Israël , que sans l'aide de Washington n'est pas physiquement capable de mener une action militaire de cette ampleur avec son , quoique importants, armements. Netanyahu est conscient de cela , mais il faut essayer de maintenir un profil avec des perspectives diplomatiques conciliantes qui se déroulent . Pour Israël, l'isolement international que l'Iran est sur le point d' atteindre un nouveau moyen internationales à Téhéran, qui est reconnu par la subjectivité US d'importance internationale particulièrement au Moyen-Orient . Pour la Maison Blanche, il s'agit d'un déménagement forcé pour débloquer une situation diplomatique ne lui convient plus , comme il sied à Téhéran continuera d'être un village perché , alambiqué et repliée sur elle-même . Cette coïncidence des intérêts met Israël dans une position d'avoir à accepter , à contrecœur , un nouveau scénario pour y faire face . Si Tel Aviv pour l'isolement de Téhéran était la condition idéale , maintenant que le gouvernement israélien doit revoir ses tactiques diplomatiques pour résoudre le problème , à partir de la réaction de Netanyahou semble que le gouvernement dont il est la tête, ne semble pas tout à fait prêt à faire face un événement qui se matérialise à grande vitesse. Pour l'instant, la réaction de colère révèle un grand manque de préparation de gérer la situation , il serait mieux interprété en fournissant des signaux , également très prudent , l'optimisme, fait des découverts , même avec toute la prudence nécessaire . Si les relations entre l'Iran et les Etats-Unis , comme nous l'espérons , des évolutions positives , capables d'apporter une paix durable entre les deux pays , Israël devront réviser leur comportement , mais la question est de savoir si Netanyahu sera en mesure de le modifier.
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