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venerdì 13 dicembre 2013

巴勒斯坦拒絕美國計劃建立巴勒斯坦國的

巴勒斯坦人拒絕由美國國務卿克里的提議肯定不可能是一個驚喜。美國的計劃,其實,只要,未來巴勒斯坦國的邊界之內會維持一段十五年,以色列軍隊的存在。該提議似乎很荒謬,因為它是在這兩個國家,這已經並仍然有,當然不是友好關係,並設計,以損害主權的正常原則,即它有權之間的聯盟框架每個狀態。目前尚不清楚,那麼,用什麼意圖已經繪華盛頓的計劃,如果不是不可能的制定被接受,也許,目的是討好以色列,也許讓他買的時候,它的擴大定居點的提議領土。誰出來嚴重彼此是白宮,其中,儘管所有的褒獎和支持巴勒斯坦國的決議,終於獨立和主權國家,否認其方案與程序不可接受的呈現。但是,儘管分歧與政府在特拉維夫,華盛頓從來不敢,如果不是在口頭上,阻礙了以色列,甚至在政治層面上,對以色列政府的一面始終保持,雖然它不是最好的合作夥伴奧巴馬。獲取到它,在關鍵時刻,美國不會出軌的事實必須放在一切,甚至是區域平衡,這可能與建立獲得更為穩定的結構的前一個聯盟,以待幾年,國家對巴勒斯坦人。猶太遊說集團,在美國,政府在特拉維夫非常強大,可能擔任音樂會中,通過施加壓力,由於考慮到伊朗人太多的空間,在談判中的核與以色列深深的反對。在美國,然而,皈依與以色列結盟的背後,也拉近他們的視野,他們錯過了機會,一個更加和平的中東和外交政策的一個關鍵因素。巴勒斯坦國家的憲法,是在奧巴馬的外交政策的複雜主食,不明白它怎麼能得到那裡與建議如此薄弱。在支持以色列的軍事存在​​的理由,那麼,只能使事情變得更糟。認為巴勒斯坦人可以遠程相信特拉維夫是不是巴勒斯坦的土地上,雖然在一個主權國家設置,並提供保護,防止其他的敵人,他們代表一個巨大的失敗在外交層面上,這是在其上談判發生的人。這迫使國家的美國秘書返工的新建議,需要更多地考慮巴勒斯坦需求,指著與以色列的所有問題的最終解決,沒有任何延遲。一個解決方案,以對巴勒斯坦領土,這仍然是在該地區脆弱的地緣政治平衡中心的軍事力量存在的必要性,是由來自同一阿巴斯誰表示,他贊成在西岸國際部隊,它是一個合理的建議,它代表了讓步,美國和以色列的需要。但它是從特拉維夫有這種方式了硬化,因為以色列希望繼續與他的部隊駐軍的巴勒斯坦領土。在那一刻,因此,似乎並沒有被商量的餘地,你冒險到美國,錯過了一個重要機會。

ويرفض الفلسطينيون خطة الولايات المتحدة لإقامة دولة فلسطين

رفض الفلسطينيين لمقترح من قبل وزيرة الخارجية الأمريكية ، كيري ، وبالتأكيد لا يمكن أن يكون مفاجأة. الخطة الامريكية ، في الواقع، شريطة أن ، ضمن حدود الدولة الفلسطينية المستقبلية ستبقى لمدة خمسة عشر عاما، وجود القوات المسلحة الإسرائيلية . يبدو الاقتراح سخيف جدا، لأنها مؤطرة في تحالف بين البلدين ، والتي كان لها ، والتي لا تزال ، علاقات بالتأكيد ليست ودية و صمم بحيث يضعف مبدأ السيادة العادية التي يحق لها كل دولة. ليس من الواضح ، إذن، مع ما تم استخلاصها نية خطة واشنطن ، إن لم يكن من المستحيل صياغة اقتراح لتكون مقبولة ، وربما بهدف إرضاء إسرائيل وربما تسمح له لشراء الوقت ل توسيع المستوطنات في الأراضي . الذي يخرج بشدة من بعضهم البعض هو البيت الأبيض ، والتي، على الرغم من كل التصريحات و القرارات الصادرة لدعم الدولة الفلسطينية ، وأخيرا دولة مستقلة وذات سيادة ، وتنفي برامجها مع تقديم برنامج غير مقبول. ولكن بعد ذلك ، على الرغم من الخلافات مع الحكومة في تل أبيب، واشنطن لم يجرؤ أبدا ل ، إن لم يكن في الكلمات، و تعيق إسرائيل ، حتى على المستوى السياسي ، وتبقى دائما على جانب الحكومة الإسرائيلية ، على الرغم من أنه لم يكن أفضل شريك ل أوباما. النزول إلى أنه ، في لحظة حاسمة ، والولايات المتحدة على عدم عرقلة تحالف أن الحقائق يجب أن توضع أمام كل شيء ، وحتى التوازن الإقليمي ، والتي يمكن الحصول على هيكل أكثر استقرارا بكثير مع المؤسسة ، في انتظار لسنوات ، و دولة للفلسطينيين . اللوبي اليهودي وقوية جدا في الولايات المتحدة والحكومة في تل أبيب، قد تصرفت في الحفل، عن طريق الضغط بسبب مساحة كبيرة جدا نظرا للإيرانيين ، في مفاوضات من أجل النووي و تعارض بشدة من قبل اسرائيل. الولايات المتحدة ، ومع ذلك، لجأ راء تحالف مع الإسرائيليين ، وتضييق جدا نظرتهم و أنهم تفويت الفرصة لشرق أوسط أكثر سلاما و عنصرا رئيسيا في السياسة الخارجية. دستور دولة فلسطين ، هي العنصر الرئيسي في مجمع لسياسة أوباما الخارجية و لا أفهم كيف يمكن أن نصل الى هناك مع مقترحات ضعيفة جدا . المبررات لدعم الوجود العسكري الإسرائيلي ، ثم ، لا يمكن إلا جعل الأمور أسوأ. أعتقد أن الفلسطينيين يمكن أن نعتقد بعد أن تل أبيب ليست على أرض فلسطين، على الرغم من أن مجموعة في دولة ذات سيادة ، وتوفير الحماية ضد أعداء آخرين ، إلا أنها تمثل فشلا كبيرا على المستوى الدبلوماسي ، الذي هو واحد الذي التفاوض تأخذ مكان. هذا يفرض على زيرة الخارجية الأمريكية لإعادة صياغة اقتراح جديد يأخذ في الاعتبار أكبر من المطالب الفلسطينية ، لافتا إلى حل نهائي لجميع القضايا مع الاسرائيليين ، من دون أي تأجيل . والحل ، كما إلى ضرورة وجود قوة عسكرية على الأراضي الفلسطينية ، والذي من شأنه أن يكون لا يزال في مركز التوازن الجيوسياسي الهش في المنطقة، ويتكون من نفس عباس الذي قال انه كان في صالح قوة دولية في الضفة الغربية ، فمن اقتراح معقول، وهو ما يمثل تنازلا لاحتياجات كل من الولايات المتحدة وإسرائيل. وإنما هو من تل أبيب أن هناك تشنج من هذا المخرج ، لأن إسرائيل تريد مواصلة مع قواته إلى حامية الأراضي الفلسطينية . في هذه اللحظة ، لذلك، لا يبدو أن هناك مجالا للتفاوض و هل خطر على الولايات المتحدة، لتفويت الفرصة الهامة.

giovedì 12 dicembre 2013

Siria: i possibili sviluppi, dopo l'avanzata dei radicali islamici

L’evoluzione che si sta presentando nel campo dell’opposizione siriana non potrà che giocare a favore di Assad. L’avanzata delle milizie islamico radicali, che ha provocato, la ritirata delle truppe ribelli che si riconoscono in nella lotta per dare alla Siria un futuro democratico, ha avuto come conseguenza immediata il blocco delle forniture non militari, proprio a questa parte degli oppositori di Damasco, con il risultato di indebolirli ulteriormente di fronte alle formazioni facenti capo ai combattenti islamici. Londra e Washington hanno deciso in modo praticamente istantaneo, dopo l’avanzata del Fronte islamico, per evitare che le attrezzature inviate, veicoli, apparati di telecomunicazioni, medicinali e finanziamenti in denaro, potessero finire nelle mani sbagliate. Questo sviluppo giustifica, dunque, la titubanza di Obama nell’attaccare Assad, temendo una Siria ancora più ostile di quella attuale per l’occidente e finisce proprio per favorire il dittatore di Damasco nella sua permanenza al potere. Dall’altro lato, all’interno di una alleanza sempre più lacerata, operano i paesi del Golfo, con in testa l’Arabia Saudita, che preme per una presa di potere da parte dei sunniti, tra le cui fila, però, vi sono diversi elementi riconducibili ad Al Qaeda, che vuole fare del paese siriano il proprio laboratorio politico e militare dal quale lanciare la guerra islamica. Per ora le monarchie del Golfo non hanno interrotto i rifornimenti di armi, verso tutte le parti della ribellione, ritenendo preminente, nella loro visione regionale, la caduta di Assad, per togliere un alleato fondamentale all’Iran e credendo di riuscire a controllarne un ipotetico governo futuro. Questo fatto, oltre a provocare problemi con Washington, appare come un errore di valutazione molto grave per gli sviluppi che potrà presentare. Una Siria, strappata all’influenza dell’Iran, ma divenuta un califfato estremista, non potrà che essere un problema di gestione internazionale per l’occidente, che incolperà le monarchie saudite per l’avventatezza della scelta, mettendo in pericolo un’alleanza duratura, sviluppata con gli USA in maniera strategica; se questo elemento dovesse venire meno, si tratterebbe di un grosso inconveniente, con Al Qaeda vicino ai confini di casa. La valutazione delle monarchie del Golfo potrebbe rientrare in una sorta di gioco d’azzardo, i cui risultati sono tutt’altro che scontati. Per ora il risultato più urgente da raggiungere è rappresentato dalla caduta di Assad, da ottenere con qualunque mezzo, anche attraverso l’impiego di terroristi e miliziani poco affidabili, ma non è impossibile pensare che sia già stata prevista una seconda fase, che contempli l’allontanamento di queste formazioni per l’instaurazione di un governo della Siria liberata, composto da elementi e forze più presentabili nel panorama internazionale. Se questo è il piano saudita, non si può nascondere che presenti grandi incognite: infatti conquistare il paese liberandolo dalle milizie islamiche, ora ben armate, non dovrebbe essere facile, anche se queste non dispongono della forza aerea, contro la quale avrebbero ben poco scampo. In ogni caso per il paese siriano la pace si allontanerebbe ulteriormente. Vi è però la variabile americana, perché in un caso del genere, l’intervento delle forze USA sarebbe quasi obbligato, sia per debellare Al Qaeda da un paese chiave come la Siria, sia per proteggere Israele, sia perché, infine, con l’Iran fuori gioco, non verrebbero messi a repentaglio i nascenti rapporti di collaborazione; inoltre verrebbe recuperato pienamente il rapporto di collaborazione con l’Arabia Saudita, ora pericolosamente incrinato. Resta da valutare il fattore tempo, la Siria e soprattutto la sua popolazione, è in ginocchio, il massiccio esodo dei profughi ha svuotato un paese, riempiendo i campi profughi nelle nazioni circostanti, lasciando in condizioni proibitive per il freddo, persone già duramente provate dal lungo periodo di guerra e che, con la prospettiva di passare da Assad alla sharia, non possono ritornare alle loro case, peraltro nella gran parte distrutte. L’emergenza umanitaria, nelle analisi politiche e militari, viene troppo spesso trascurata e sottovalutata, anche da chi, per ragioni istituzionali, come l’ONU, dovrebbe essere in prima fila per prodigarsi in una qualche soluzione di compromesso. Ma anche questa ipotesi appare lontana, sfumata nei giochi di potere e nella geopolitica che sta dominando la guerra di Siria.

Syria: possible developments after the advance of radical Islamic

The evolution that is presenting itself in the field of the Syrian opposition will not be able to play in favor of Assad. The advance of radical Islamic militia , which resulted in the retreat of the rebel troops who identify with the struggle to give Syria a democratic future , has had as immediate consequence of the blocking of non-military supplies , just in this part of the opponents of Damascus , with the result of further weakening in the face of formations belonging to the Islamic fighters . London and Washington have decided virtually instantaneously after the advance of the Islamic Front , to prevent the equipment sent , vehicles, telecommunications equipment , medicines and cash loans , they could end up in the wrong hands. This development warrants, therefore , the hesitancy in attacking Obama Assad , fearing a hostile Syria even more than at present to the west and ends in order to favor the dictator of Damascus in his time in power . On the other hand , in an alliance increasingly torn operate the Gulf countries , led by Saudi Arabia, which is pushing for a seizure of power by Sunnis , amongst which , however, there are different elements linked to Al Qaeda , which wants to make the country the Syrian political and military laboratory in which to launch Islamic war . For now, the Gulf monarchies have not stopped the supply of arms , to all parts of the rebellion , believing preeminent in their regional vision , the fall of Assad , to remove a key ally of Iran and believed to be able to control a hypothetical future government . This fact, in addition to causing problems with Washington, appears as a very serious error of judgment for developments that may arise. A Syria , ripped the influence of Iran, but has become an extremist caliphate , can only be a matter of international management for the West, which blames the Saudi monarchy for the recklessness of choice , endangering an enduring alliance developed with the U.S. in a strategic way if this item were to be lost, it would be a big inconvenience , with Al Qaeda near the borders of home. The evaluation of the Gulf monarchies could fall into a kind of gambling, the results of which are far from obvious. For now, the results reach most urgent is the fall of Assad , to be obtained by any means , including through the use of terrorists and militants unreliable , but it is not impossible to think that you have already planned a second phase , covering the ' removal of these formations for the establishment of a government of Syria released, composed of the elements and forces more presentable in the international scene . If this is the Saudi plan , you can not hide the fact that no major unknowns : in fact take over the country by liberating the Islamic militias , now well armed , it should not be easy, even if they do not dispose of the air force , against which they would hardly escape . In any case, for the country Syrian peace moves away further. There is , however, the variable American, because in such a case , the intervention of U.S. forces would be almost obliged , both to eradicate Al Qaeda from a key country like Syria, is to protect Israel , and because, finally , with the ' Iran out of the game , would not be put at risk the nascent collaborative relationships ; would also recovered fully collaborative relationship with Saudi Arabia , now dangerously cracked. It remains to consider the time factor, especially Syria and its people , is on its knees , the massive exodus of refugees has emptied a country , filling refugee camps in surrounding nations , leaving prohibitive conditions for the cold, people already sorely tried by the long period of war and, with the prospect of spending by Assad sharia law , they can not return to their homes , however, in large part destroyed. The humanitarian emergency , in military and political analysis , is too often overlooked and underestimated , even by those who , for institutional reasons , such as the UN , should be first in line to lavish some compromise solution. But this assumption seems far away, faded in games of power and geopolitics that is dominating the war in Syria.

Siria: la posible evolución tras el avance del radical islámico

La evolución que se presenta a sí mismo en el campo de la oposición siria no será capaz de jugar a favor de Assad. El avance de la milicia radical islámica , que dio lugar a la retirada de las tropas rebeldes que se identifican con la lucha para dar a Siria un futuro democrático , ha tenido como consecuencia inmediata del bloqueo de los suministros no militares , sólo en esta parte de los opositores de Damasco, con el resultado de un mayor debilitamiento en la cara de las formaciones pertenecientes a los combatientes islámicos . Londres y Washington han decidido de manera prácticamente instantánea tras el avance del Frente Islámico , para evitar que el equipo enviado , vehículos , equipos de telecomunicaciones , los medicamentos y los préstamos en efectivo , que podría terminar en las manos equivocadas . Este desarrollo garantiza , por lo tanto , la dificultad para comenzar a atacar a Obama Assad , por temor a una Siria hostil , incluso más que en la actualidad hacia el oeste y termina con el fin de favorecer el dictador de Damasco en su tiempo en el poder. Por otro lado, en una alianza cada vez más desgarrada operar los países del Golfo , liderados por Arabia Saudita, que está presionando para una toma del poder por los sunitas , entre los cuales , sin embargo, hay diferentes elementos vinculados a Al Qaeda , que quiere convertir al país en el laboratorio político y militar de Siria en la que lanzar la guerra islámica . Por ahora, las monarquías del Golfo no han parado el suministro de armas , a todas las partes de la rebelión , creyendo preeminente en su visión regional, la caída de Assad , para eliminar un aliado clave de Irán y se cree que es capaz de controlar un hipotético futuro gobierno. Este hecho, además de causar problemas con Washington, aparece como un error muy grave de juicio para los desarrollos que puedan surgir. A Siria, arrancó la influencia de Irán, pero se ha convertido en un califato extremista, sólo puede ser una cuestión de la gestión internacional de Occidente, que culpa a la monarquía saudí para la imprudencia de elección , poniendo en peligro una alianza perdurable desarrollado con los EE.UU. de una manera estratégica si este artículo se perdiera , sería un gran inconveniente , con Al Qaeda cerca de las fronteras del hogar. La evaluación de las monarquías del Golfo podría caer en una especie de juegos de azar, cuyos resultados están lejos de ser evidente. Por ahora , los resultados llegan más urgente es la caída de Assad , que se obtenga por cualquier medio, incluso mediante el uso de terroristas y militantes poco fiables , pero no es imposible pensar que ya ha planeado una segunda fase , que abarca el ' eliminación de estas formaciones para el establecimiento de un gobierno de Siria en libertad, compuesto por los elementos y las fuerzas más presentables en la escena internacional. Si este es el plan saudí , no se puede ocultar el hecho de que no hay grandes incógnitas: de hecho tomar el país por la liberación de las milicias islámicas, ahora bien armado , no debe ser fácil, incluso si no disponen de la fuerza aérea, contra la que difícilmente escaparían . En cualquier caso, para el país de paz sirio se aleja aún más . Hay, sin embargo , la variable estadounidense, porque en tal caso, la intervención de las fuerzas estadounidenses sería casi obligada , tanto para erradicar Al Qaeda de un país clave como Siria , es la protección de Israel, y porque , finalmente, con el ' Irán fuera del juego , no se pondría en riesgo las relaciones de colaboración incipientes ; que también se recuperó plenamente relación de colaboración con Arabia Saudita, ahora agrietado peligrosamente. Queda por considerar el factor tiempo, especialmente Siria y su pueblo, está de rodillas , el éxodo masivo de refugiados se ha vaciado un país , llenando los campos de refugiados en los países circundantes , dejando condiciones prohibitivas para el frío , la gente ya duramente probada por el largo período de guerra y , con la perspectiva del gasto por la ley Sharia Assad , no pueden regresar a sus hogares , sin embargo , en gran parte destruido . La emergencia humanitaria , en el análisis militar y político , con demasiada frecuencia se pasa por alto y subestimado, incluso por aquellos que , por razones institucionales, tales como la ONU, deben ser los primeros en prodigar alguna solución de compromiso. Pero esta suposición parece estar muy lejos , se desvaneció en los juegos de poder y la geopolítica que está dominando la guerra en Siria.

Syrien: mögliche Entwicklungen nach dem Vormarsch der radikal-islamischen

Die Entwicklung , die sich auf dem Gebiet der syrischen Opposition präsentiert werden, werden nicht in der Lage, für Assad zu spielen. Der Vormarsch der radikal-islamische Miliz, die in dem Rückzug der Rebellen- Truppen, die mit dem Kampf um Syrien geben eine demokratische Zukunft zu identifizieren , ist als unmittelbare Folge der Blockierung der nicht- militärischen Nachschub hatte , nur in diesem Teil der Gegner führte Damaskus , mit dem Ergebnis der weiteren Abschwächung im Angesicht der Formationen zu den islamischen Kämpfern gehören. London und Washington haben praktisch sofort nach dem Vormarsch der Islamischen Front entschieden , um die Geräte zu vermeiden geschickt , Fahrzeuge , Telekommunikationsgeräte , Medikamente und Cash-Darlehen , sie könnten in die falschen Hände geraten . Diese Entwicklung rechtfertigt, daher die Zurückhaltung in Angriff Obama Assad , aus Angst, eine feindselige Syrien noch mehr als bisher in den Westen und endet , um den Diktator von Damaskus in seiner Zeit an der Macht zu begünstigen. Auf der anderen Seite , in einer Allianz zunehmend zerrissen betreiben die Golfstaaten , Saudi -Arabien, das Schieben ist für eine Machtübernahme durch die Sunniten geführt , darunter , jedoch gibt es verschiedene Elemente , um Al-Qaida , die das Land die syrische politische und militärische Labor, in dem die islamische Kriegs starten machen will verknüpft . Denn jetzt haben die Golfmonarchien nicht stoppte die Lieferung von Waffen , für alle Teile der Rebellion , zu glauben, in ihren regionalen herausragende Vision , dem Sturz des Assad , um einen der wichtigsten Verbündeten des Iran zu entfernen und geglaubt, um in der Lage zu steuern, eine hypothetische sein künftigen Regierung . Diese Tatsache , zusätzlich zu verursachen Probleme mit Washington, erscheint als eine sehr ernste Fehleinschätzung für Entwicklungen , die entstehen können . Ein Syrien , riss den Einfluss des Iran, sondern hat sich zu einer extremistischen Kalifats , kann nur eine Frage der internationalen Management für den Westen, der die saudische Monarchie für die Rücksichtslosigkeit der Wahl wirft , gefährdet eine dauerhafte Allianz mit den USA entwickelt sich in einer strategischen Weg, wenn dieser Artikel waren verloren , wäre es ein großer Nachteil , mit Al-Qaida in der Nähe der Grenzen von zu Hause sein. Die Auswertung der Golfmonarchien könnte in eine Art von Glücksspiel fallen , dessen Ergebnisse sind alles andere als offensichtlich . Denn jetzt, die Ergebnisse zu erreichen dringendsten ist der Fall von Assad , mit allen Mitteln erhalten werden , auch durch den Einsatz von Terroristen und militanten unzuverlässig , aber es ist nicht unmöglich, zu glauben, dass Sie bereits eine zweite Phase geplant haben , für die ' Entfernung dieser Formationen für die Bildung einer Regierung von Syrien veröffentlicht , der Elemente und Kräfte mehr vorzeigbar in der internationalen Szene zusammen. In der Tat übernehmen, das Land durch die Befreiung der islamischen Milizen, die nun gut gerüstet , sollte es nicht einfach sein, auch wenn sie nicht von der Luftwaffe verfügen , gegen die sie kaum entziehen würde : Ist dies der Saudi -Plan , können Sie die Tatsache, dass keine großen Unbekannten nicht verstecken . In jedem Fall ist für das Land syrischen Frieden entfernt sich weiter . Es ist jedoch die variable Amerikaner, da in einem solchen Fall würde die Intervention der US-Streitkräfte fast verpflichtet , sowohl für Al-Qaida von einem Schlüssel- Land wie Syrien zu beseitigen, ist es, Israel zu schützen, und weil schließlich mit dem ' Iran aus dem Spiel , nicht in Gefahr , die im Entstehen begriffenen Kooperationsbeziehungen gesetzt werden , würde auch voll partnerschaftliche Beziehung zu Saudi-Arabien, jetzt gefährlich geknackt erholt. Es bleibt den Zeitfaktor , vor allem Syrien und seine Menschen zu betrachten, ist auf den Knien , die massive Exodus von Flüchtlingen hat ein Land entleert , Füllen Flüchtlingslagern in den umliegenden Nationen , so unerschwinglich Bedingungen für die Kälte, schon Leute schmerzlich durch die bewährte lange Zeit des Krieges und der , mit der Aussicht auf die Ausgaben der Assad Scharia , können sie nicht in ihre Häuser zurückkehren , jedoch zu einem großen Teil zerstört. Die humanitäre Notlage , in der militärischen und politischen Analyse wird zu oft übersehen und unterschätzt , auch von denen, die , aus institutionellen Gründen , wie der UNO , sollte in der ersten Reihe , um etwas Kompromisslösung überhäufen werden . Doch diese Annahme scheint weit weg , in den Spielen der Macht und Geopolitik , die den Krieg in Syrien dominiert verblasst.

Syrie: les évolutions possibles après l'avance de islamiste radical

L'évolution qui se présente dans le domaine de l'opposition syrienne ne sera pas en mesure de jouer en faveur de Assad . L'avance de la milice islamiste , qui a entraîné le retrait des troupes rebelles qui s'identifient à la lutte pour donner un avenir démocratique de la Syrie , a eu comme conséquence immédiate du blocage des approvisionnements non militaires , tout dans cette partie des adversaires de Damas , avec le résultat de nouvel affaiblissement de la face de formations appartenant aux combattants islamistes . Londres et Washington ont décidé presque instantanément après l'avance du Front islamique pour empêcher le matériel envoyé , véhicules , équipements de télécommunications , des médicaments et des prêts de trésorerie , ils pourraient se retrouver dans de mauvaises mains . Cette évolution justifie, par conséquent, l'hésitation à attaquer Obama Assad , craignant une Syrie hostile encore plus qu'à l'heure actuelle à l'ouest et se termine dans le but de favoriser le dictateur de Damas en son temps au pouvoir. D'autre part , dans une alliance de plus en plus déchiré exploiter les pays du Golfe, Arabie saoudite en tête , qui pousse à la prise du pouvoir par les sunnites , parmi lesquels , cependant, il ya différents éléments liés à Al -Qaïda , qui veut faire de ce pays le laboratoire politique et militaire syrienne dans laquelle lancer la guerre islamique . Pour l'instant , les monarchies du Golfe n'ont pas cessé de la fourniture d'armes , à toutes les parties de la rébellion , croyant prééminent dans leur vision régionale , la chute de Assad , à retirer un allié clé de l'Iran et croit être en mesure de contrôler un hypothétique futur gouvernement . Ce fait , en plus de causer des problèmes avec Washington , apparaît comme une très grave erreur de jugement pour les développements qui peuvent survenir. Un Syrie , déchiré l'influence de l'Iran , mais est devenu un califat extrémiste , ne peut être une question de gestion international pour l'Occident , qui accuse la monarchie saoudienne pour l'imprudence de choix , mettant en danger une alliance durable développé avec les États-Unis d'une manière stratégique si cet objet devait être perdu , ce serait un gros inconvénient , à Al-Qaïda , près des frontières de la maison . L'évaluation des monarchies du Golfe pourrait tomber dans une sorte de jeu , dont les résultats sont loin d'être évident . Pour l'instant , les résultats atteignent le plus urgent est la chute de Assad , à obtenir par tous les moyens , y compris par l'utilisation des terroristes et des militants non fiables , mais il n'est pas impossible de penser que vous avez déjà prévu une deuxième phase , couvrant la ' élimination de ces formations pour la mise en place d'un gouvernement de la Syrie publié , composé des éléments et des forces plus présentable sur la scène internationale . Si tel est le plan saoudien , vous ne pouvez pas cacher le fait que pas de grandes inconnues: en effet prendre le pays en libérant les milices islamistes , désormais bien armé , il ne doit pas être facile , même si elles ne disposent pas de l' armée de l'air , contre laquelle ils seraient guère échapper . En tout cas , pour le pays de la paix syrienne s'éloigne davantage. Il est , cependant, la variable américaine , parce que dans un tel cas , l'intervention des forces américaines serait presque obligé , à la fois pour éradiquer Al-Qaïda à partir d'un pays clé comme la Syrie , est de protéger Israël , et parce que, finalement , avec le ' Iran hors du jeu , ne serait pas mis en péril les relations de collaboration naissantes ; serait également récupéré relation pleinement collaboration avec l'Arabie saoudite , dangereusement fissuré. Il reste à considérer le facteur temps , en particulier la Syrie et son peuple , est sur ​​ses genoux , l'exode massif de réfugiés a vidé un pays , remplissant des camps de réfugiés dans les pays environnants , laissant conditions prohibitives pour le froid, les gens déjà à rude épreuve par la longue période de guerre et , dans la perspective des dépenses par la loi Assad charia , ils ne peuvent pas retourner dans leurs foyers , cependant, en grande partie détruite . L'urgence humanitaire , de l'analyse politique et militaire , est trop souvent négligée et sous-estimée , même par ceux qui , pour des raisons institutionnelles , telles que l'ONU , devrait être en première ligne pour prodiguer une solution de compromis . Mais cette hypothèse semble loin , fané dans les jeux de pouvoir et de la géopolitique qui dominent la guerre en Syrie .