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giovedì 10 luglio 2014

中國和美國謀求緩和雙方的緊張關係

在此基礎上,這兩個超級大國必須找到基於共同利益的共同點,而不是強調他們的分歧發生了中國國家主席習近平與美國國務卿克里之間的雙邊會晤在北京舉行。中國和美國,每年在一個聯合論壇,其目的是保持兩國之間的對話,一次滿足誰的代表團,發現自己一個時期中,比例分別是由無數的緊張局勢後劃線。然而,會議的結果被允許攜帶到談判投資相互保護條約的起草工作狀態,減少污染物排放和,特別是,已經啟動了地區安全問題的討論,這已經北京和華盛頓之間的外交衝突的基礎上。共享的意識,這兩個國家之間的緊張狀態可以進化成更危險的東西,無論對於中國還是美國,這對於整個地球,帶來了他們各自國家的代表的必要性的信念預留的模式有利於加強合作的對抗。這是一個有趣的出發點,以發展和平關係,從中得出東南亞,爭議的真正癥結的穩定性。中國擔心在亞太地區和黃海擴張美國的政策,美國可能會尋求限制行動在北京舉行。事實上,奧巴馬政府的核心問題是,做很多工作來白宮的重點從正常情況下會受到更大的美國控制區移動到該地區。原因是雙重的:一方面,它涉及到市場,無論是在生產方面和商業的巨大潛力和尚未投;另一種是戰略性地區的海上交通,無論是通過其中但從戰略和軍事一點極其重要。在該地區,還有美國,日本和韓國的歷史盟友,以及新的盟友,如越南,聲稱美國的存在,在這之後中國投入巨資對軍隊的重新武裝。相反,中國認為該地區幾乎是他的專屬區域,至少從國際關係的角度來看,不承認美國的存在。雪上加霜的報告,隨後而來的幾個島嶼的爭議,這是一個清晰的戰略利益,不僅是中國與其他國家,如日本和韓國,而且還涉及到領海線。所有這些因素都導致和引發華盛頓和北京之間的緊張關係,美國首都展開後,無論是在外交和軍事上與我們在該地區的盟友條款。所有這些問題還遠未解決,並在北京論壇上肯定沒有超過,超越克里的發言,誰一個和平的國家誕生的發言毫不遜色,誰拒絕了美國希望遏制中國的擴張。然而,因為它奠定了穩定的過程的基礎,雖然難度大,需要廣泛僅僅維持地球的兩個大國之間的良好關係,這不可避免地遵循了會議不能註冊,作為一個好東西全球和平。

中国と米国は相互の緊張を緩和しよう

2超大国は、共通の利益に基づいて共通点を見つけるのではなく、それらの違いを強調しなければならないということに基づいて中国の胡錦習近平と国務長官、ジョン·ケリーとの間に北京で二国間会議を発生しました。 2国間の対話を維持することを目的とジョイントフォーラムで年に一度会う中国と米国の代表団は、それぞれの比率は非常に多くの緊張が交差された期間の後に自分自身を発見した。しかし、会議の結果は投資の相互保護条約の起草のための交渉の状態に持って来ることができた、汚染物質排出量と削減は、特に、されている地域の安全保障問題の議論を開始した北京とワシントン間の外交衝突に基づいて。共通認識、2つの状態間の緊張状態は、両方の地球全体のために、脇のパターンを設定する必要性信念に、それぞれの国の代表をもたらした中国と米国のために、より危険なものに進化することができます大きなコラボレーションを支持して対立。それは、東南アジア、紛争の本当の核心の安定性を派生元平和的な関係を開発するための興味深い出発点です。中国は、アジア太平洋地域や黄海全体の拡大を米国の政策は、米国が北京で行動を制限するために求めることができることを恐れている。実際には、オバマ政権のために、中心的な問題は、通常より大きなアメリカン制御の対象となったであろう地域から地域にホワイトハウスのフォーカスを移動するあまり何もされている。理由は2つあります。一方では、巨大な潜在で、生産面では、商業的に両方の市場に来て、まだキャストはない。もう一つは、戦略と軍事の観点から非常に大きな重要性の海上交通の通過、両方のための戦略的な地域である。地域では、米国、日本と韓国の歴史的な同盟国だけでなく、中国は軍の再軍備に巨額を投資した後にアメリカの存在、と主張してベトナムなど新同盟国は、もあります。逆に、中国は、少なくとも国際関係の観点から、地域のほとんどの彼の排他的な範囲を考えていると、米国の存在を認めていない。報告を配合することは、その後中国や日本や韓国など他の国々の間だけでなく、領海のラインに関係するだけでなく、明確な戦略興味あるいくつかの島の競合を、来ている。これらすべての要因が発生し、アメリカの資本は地域の同盟国との外交と軍事の両面で、展開された後、ワシントンと北京の間の緊張を高めている。すべてのこれらの問題は遠くから解決され、北京でのフォーラムは確かに平和な国の誕生好意的に話すと中国の拡張主義を格納するためのアメリカの欲望を拒否する者ケリーの声明を越えて、超えていない。それは広くだけで必然的に、次の、地球の二つの主要な状態の間の良好な関係を維持するために必要なことは困難ではあるが、安定化のプロセスのための基礎を、産むので、会議は良いことのようにそれを登録することはできません世界平和。

الصين والولايات المتحدة تسعى إلى تخفيف حدة التوترات المتبادلة

على أساس أن القوتين العظميين أن تجد أرضية مشتركة على أساس المصالح المشتركة، بدلا من التأكيد على وقع خلافاتهم الاجتماع الثنائي في بكين بين الرئيس الصيني شي جين بينغ وزيرة الخارجية الأمريكية، جون كيري. وفود من الصين والولايات المتحدة الأمريكية، الذين يجتمعون مرة في السنة في منتدى المشتركة، والتي تهدف إلى الحفاظ على الحوار بين البلدين، وجدوا أنفسهم بعد الفترة التي كانت عبرت نسب منها من قبل العديد من التوترات . ومع ذلك، سمح للنتائج اجتماعات لجلب إلى حالة من المفاوضات لصياغة معاهدة الحماية المتبادلة للاستثمارات، والحد من الانبعاثات الملوثة، وبوجه خاص، قد شرعت في مناقشة قضايا الأمن الإقليمي، والتي تم على أساس من الاشتباكات الدبلوماسية بين بكين وواشنطن. الوعي المشترك، حالة من التوتر بين الدولتين يمكن أن تتطور إلى شيء أكثر خطورة، سواء بالنسبة للصين والولايات المتحدة، والتي جلبت لكوكب الأرض بأكمله ممثلي بلدانهم إلى الاقتناع بضرورة تخصيص أنماط المواجهة لصالح زيادة التعاون. وهو نقطة الانطلاق للاهتمام لتطوير علاقة سلمية يمكن من خلالها اشتقاق الاستقرار في جنوب شرق آسيا، وجوهر الحقيقي للنزاع. وتخشى الصين أن سياسة الولايات المتحدة من التوسع في جميع أنحاء آسيا والمحيط الهادئ والبحر الأصفر، فإن الولايات المتحدة قد تسعى للحد من العمل في بكين. في الواقع، بالنسبة لإدارة أوباما، فإن السؤال المركزي، أن تفعل الكثير لنقل التركيز من البيت الأبيض إلى المنطقة من المناطق التي كانت عادة تخضع لسيطرة أمريكية أكبر. والسبب هو ذو شقين: من ناحية أنه يأتي إلى الأسواق، سواء من حيث الإنتاج وتجاريا، مع إمكانات هائلة وليس يلقي بعد؛ والآخر هو الأراضي الاستراتيجية لكلا مرور حركة الملاحة البحرية، والتي لها أهمية كبيرة من وجهة نظر الاستراتيجية والعسكرية. في المنطقة، وهناك أيضا حلفاء التاريخية من الولايات المتحدة واليابان وكوريا الجنوبية، فضلا عن حلفاء جدد، مثل فيتنام، مدعيا أن التواجد الأمريكي، وبعد ذلك الصين قد استثمرت مبالغ ضخمة على إعادة تسليح قواتها المسلحة. على العكس، ترى الصين منطقة تقريبا منطقته الحصرية، على الأقل من وجهة نظر العلاقات الدولية ولا يعترف الوجود الأمريكي. يضاعف من التقارير والادعاءات ثم جاء من عدة جزر، والتي هي مصلحة استراتيجية واضحة، وليس فقط بين الصين ودول أخرى مثل اليابان وكوريا الجنوبية، ولكن أيضا فيما يتعلق خط المياه الإقليمية. تسببت كل هذه العوامل وأثارت التوترات بين واشنطن وبكين، بعد أن يتم نشرهم في العاصمة الأمريكية، سواء من حيث الدبلوماسية والعسكرية مع حلفائنا في المنطقة. كل هذه القضايا لا تزال بعيدة عن الحل، وبالتأكيد ليست تجاوزت منتدى في بكين، وراء تصريحات كيري الذي يتكلم بشكل إيجابي ولادة بلد مسالم والذين يرفضون رغبة أميركية لاحتواء التوسعية الصينية. ومع ذلك، فإن الاجتماع لا يمكن تسجيل ذلك على أنه شيء جيد لأنه يضع الأساس لعملية الاستقرار، وإن كان من الصعب، على نطاق واسع في حاجة فقط للحفاظ على علاقات جيدة بين الدول الكبرى وهما من كوكب الأرض، الذي، لا محالة، يتبع السلام العالمي.

La stabilità mondiale in pericolo per la situazione israelo-palestinese

La sempre più complicata situazione tra israeliani e palestinesi ha delle paternità comuni, da ricercare nelle posizioni più estreme dei rispettivi schieramenti. Entrambe sono sfavorevoli ad accordi con la parte avversa ed operano con metodologie simili per ostacolare il processo di pace. C’è da dire che la maggiore rigidità del governo di Tel Aviv non aiuta Abu Mazen a contrastare l’azione degli estremisti di Hamas, che continuano a vedere violato il territorio della Cisgiordania con sempre maggiori insediamenti. Ora si tende ad identificare il fatto scatenante della situazione di crisi nell’uccisione dei tre ragazzi israeliani in Cisgiordania e la successiva vendetta, che ha determinato il rapimento e l’assassinio del ragazzo palestinese ad opera di coloni ultranazionalisti; in realtà questi tragici fatti sono l’epilogo di una politica sbagliata tra le rappresentanze dei due schieramenti, ma soprattutto di Israele, che non si è fermato nell’espansione degli insediamenti e no ha compreso come l’unione politica tra Al Fatah ed Hamas potesse essere una occasione di dialogo. Il governo di Tel Aviv non ha saputo produrre una politica di repressione delle frange più nazionaliste, perché in ostaggio del partito delle colonie, che ha impedito una moratoria allo sviluppo degli insediamenti. Questa motivazione continua da troppo tempo ad essere centrale e determinante nello sviluppo della situazione: i fallimenti di John Kerry, il Segretario di stato USA, stanno a dimostrare l’impotenza della politica internazionale nella questione. Se, da un lato, Israele continua formalmente ad aderire al principio dei due stati su di un territorio, in realtà fa di tutto per andare nella direzione opposta, violando ripetutamente, ed impunemente, i trattati internazionali ed applicando un uso della forza spropositato, diretto contro la globalità del popolo palestinese. Questo atteggiamento costituisce una fonte di esasperazione, che non viene recepita adeguatamente neppure dai media internazionali. Pochi giorni prima dell’assassinio dei tre ragazzi israeliani, cecchini israeliani hanno colpito, uccidendoli, due giovani palestinesi, eppure nessuna enfasi è stata data alla notizia. Con questo non si vuole giustificare assolutamente l’accaduto, che costituisce, anzi, un pretesto per la repressione israeliana. Chi, dei palestinesi, ha compiuto il gesto infame, potrebbe avere calcolato che la risposta di Israele potrebbe influenzare la reazione dei musulmani, anche quelli dello Stato della Siria e del Levante, per scatenare un conflitto regionale dagli esiti imprevisti, ma tra cui potrebbe rientrare una drastica diminuzione della libertà di azione di Tel Aviv. Questa soluzione sarebbe comunque una mossa della disperazione, perché obbligherebbe gli USA a schierarsi al fianco di Israele sul fronte militare, anche se, è noto, che per Obama un tale coinvolgimento sarebbe molto sgradito. Proprio in questa ottica, però, non si può non notare la mancanza di una azione diplomatica americana tesa a raffreddare la situazione, in una panoramica più vasta che comprenda l’iniziativa per impedire un allargamento del conflitto nascente e della possibilità che possa unire le varie situazioni di instabilità dell’area, come la Siria e l’Iraq. Per quanto riguarda Israele, sembra che la sua azione sia concentrata esclusivamente sulla protezione dei propri interessi sul proprio fronte interno, senza considerare le ricadute che queste iniziative possono avere sulla situazione internazionale; Tel Aviv sembra muoversi in un mondo parallelo, limitato ai propri confini o supposti tali, dove opera senza alcuna cautela, caratterizzando la propria azione con una violenza istituzionalizzata, che non esita a comprimere i diritti civili più elementari della popolazione palestinese in modo continuato. La minaccia di un intervento di terra, come rappresaglia al lancio di missili dalla striscia pone il mondo di fronte all’esigenza di schierarsi ed operare in favore della pace per evitare conseguenze sempre più gravi che possano mettere in pericolo gli equilibri mondiali, questo a partire dall’ONU, che, fino ad ora, è rimasto spettatore silente, confermando la propria inutilità come, ormai accade troppo spesso in situazioni analoghe.

Danger to world stability in the Israeli-Palestinian situation

The more complicated the situation between Israelis and Palestinians has the common fatherhood, to be found in the most extreme positions of the respective sides. Both are unfavorable agreements with the other party and work with methods similar to obstruct the peace process. It must be said that the increased rigidity of the government in Tel Aviv Abu Mazen does not help to counteract the action of the extremists of Hamas, who continue to see violated the territory of the West Bank with more and more settlements. Now we tend to identify the fact triggered the crisis in the killing of three young Israelis in the West Bank and the subsequent revenge, which led to the kidnapping and murder of Palestinian boy at the hands of ultra-nationalist settlers; in fact these tragic events are the culmination of a mistaken policy between representatives of the two sides, but especially in Israel, that did not stop the expansion of settlements and not included as a political union between Fatah and Hamas could be an opportunity for dialogue. The government of Tel Aviv has not been able to produce a policy of repression of fringe nationalist party hostage because of the colonies, which prevented a moratorium on the development of the settlements. This motivation continues for too long to be central and decisive role in the development of the situation: the failures of John Kerry, the U.S. Secretary of State, are to demonstrate the impotence of international politics in the matter. If, on the one hand, Israel continues to formally adhere to the principle of two states over a territory, actually does everything to go in the opposite direction, violating repeatedly and with impunity, international treaties and applying a disproportionate use of force, directed against the totality of the Palestinian people. This attitude is a source of exasperation, that is not even properly implemented by the international media. A few days before the murder of the three young Israelis, Israeli snipers shot and killed two young Palestinians, but no emphasis was given to the news. With this absolutely do not want to justify what happened, which is, in fact, a pretext for Israeli repression. Who, of the Palestinians, has made the infamous gesture could have calculated that Israel's response would affect the reaction of the Muslims, even those of the State of Syria and the Levant, to unleash a regional conflict from unexpected outcomes, including but could fall a drastic decrease in the freedom of action of Tel Aviv. This solution would still be a move of desperation, because it would force the U.S. to side with Israel on the military front, although it is known that for Obama such an involvement would be very unwelcome. Precisely in this perspective, however, one can not but notice the lack of an American diplomatic efforts to cool down the tense situation in a more comprehensive overview that includes the initiative to prevent a spillover of the conflict and the rising possibility that it could unite the various instability of the area, such as Syria and Iraq. As for Israel, it seems that his action is focused exclusively on the protection of their interests on their domestic front, without considering the effects that these actions may have on the international situation; Tel Aviv seems to be moving in a parallel world, confined to its borders or alleged to be, where it operates without any caution, characterizing its action with an institutionalized violence, that does not hesitate to squeeze the most basic civil rights of the Palestinian population on a continuous basis. The threat of a ground intervention, in retaliation to rocket fire from the Strip puts the world faced with the need to take sides and act in favor of peace in order to avoid more serious consequences that could endanger the balance of world power, as this by the UN, which, until now, remained silent spectator, confirming its uselessness as now happens too often in similar situations

Peligro para la estabilidad mundial en la situación entre Israel y Palestina

Cuanto más complicada es la situación entre israelíes y palestinos tiene la paternidad común, que se encuentran en las posiciones más extremas de los lados respectivos. Ambos son acuerdos desfavorables con la otra parte y el trabajo con métodos similares a obstruir el proceso de paz. Hay que decir que el aumento de la rigidez del gobierno en Tel Aviv Abu Mazen no ayuda a contrarrestar la acción de los extremistas de Hamas, que siguen viendo violado el territorio de la Ribera Occidental, con más y más asentamientos. Ahora se tiende a identificar el hecho desencadenó la crisis en el asesinato de tres jóvenes israelíes en la Ribera Occidental y la venganza posterior, lo que llevó al secuestro y asesinato del niño palestino a manos de colonos ultranacionalistas; de hecho, estos trágicos acontecimientos son la culminación de una política equivocada entre los representantes de las dos partes, pero especialmente en Israel, que no se detuvo la expansión de los asentamientos y no se incluyen como una unión política entre Fatah y Hamas podría será una oportunidad para el diálogo. El gobierno de Tel Aviv no ha sido capaz de producir una política de represión de la franja de rehenes partido nacionalista debido a las colonias, lo que impidió una moratoria sobre el desarrollo de los asentamientos. Esta motivación se prolonga durante demasiado tiempo para ser el papel central y decisivo en el desarrollo de la situación: los fracasos de John Kerry, el Secretario de Estado de los EE.UU., son demostrar la impotencia de la política internacional en la materia. Si, por un lado, Israel sigue respetando formalmente el principio de dos estados más de un territorio, en realidad hace todo para ir en la dirección opuesta, violando reiteradamente y con total impunidad, los tratados internacionales y la aplicación de un uso desproporcionado de la fuerza, dirigida en contra de la totalidad del pueblo palestino. Esta actitud es una fuente de exasperación, que no está implementada aún adecuadamente por los medios de comunicación internacionales. Pocos días antes del asesinato de los tres jóvenes israelíes, francotiradores israelíes dispararon y mataron a dos jóvenes palestinos, pero no se dio ninguna importancia a la noticia. Con esto absolutamente no quiero justificar lo que pasó, que es, en realidad, un pretexto para la represión israelí. ¿Quién, de los palestinos, ha hecho el gesto infame podría haber calculado que la respuesta de Israel afectaría a la reacción de los musulmanes, incluso los del Estado de Siria y el Levante, para desatar un conflicto regional de los resultados inesperados, incluyendo, pero podría caer una disminución drástica de la libertad de acción de Tel Aviv. Esta solución sería todavía un movimiento de desesperación, ya que obligaría a los EE.UU. a lado con Israel en el frente militar, aunque se sabe que para Obama tal participación sería muy inoportuno. Precisamente en esta perspectiva, sin embargo, uno no puede dejar de notar la falta de un esfuerzos diplomáticos estadounidenses para enfriar la tensa situación en una visión más integral que incluye la iniciativa para evitar una propagación del conflicto y la posibilidad creciente de que podría unir a los distintos la inestabilidad de la zona, como Siria e Irak. En cuanto a Israel, parece que su acción se centra exclusivamente en la protección de sus intereses en su frente interno, sin considerar los efectos que estas acciones pueden tener sobre la situación internacional; Tel Aviv parece estar moviéndose en un mundo paralelo, limitada a sus fronteras o supuesta a ser, en los que opera sin ninguna precaución, caracterizando su acción con una violencia institucionalizada, que no dudó en apretar los derechos civiles más básicos de la población palestina en una base continua. La amenaza de una intervención de suelo, en represalia a los ataques con cohetes desde la Franja pone el mundo enfrenta a la necesidad de tomar partido y actuar en favor de la paz con el fin de evitar consecuencias más graves que podrían poner en peligro el equilibrio del poder mundial, ya que esto por la ONU, que, hasta ahora, se mantuvo silencioso espectador, lo que confirma su inutilidad como ahora sucede con demasiada frecuencia en situaciones similares

Gefahr für die Stabilität in der Welt in den israelisch-palästinensischen Situation

Je komplizierter die Situation zwischen Israelis und Palästinensern hat die gemeinsame Vaterschaft, um in den extremsten Positionen der entsprechenden Seiten gefunden werden. Beide sind ungünstige Vereinbarungen mit der anderen Partei und die Arbeit mit ähnlichen, den Friedensprozess behindern Methoden. Es muss gesagt werden, dass die erhöhte Steifigkeit der Regierung in Tel Aviv Abu Mazen nicht hilft, um die Aktion der Extremisten der Hamas, die zu sehen, verletzt das Gebiet der Westbank mit mehr und mehr Siedlungen weiter entgegenzuwirken. Nun neigen wir dazu, die Tatsache zu identifizieren Auslöser für die Krise in der Ermordung von drei jungen Israelis in der Westbank und die anschließende Rache, die an der Entführung und Ermordung des palästinensischen Jungen in den Händen der ultra-nationalistischen Siedler geführt; in der Tat diese tragischen Ereignisse sind der Höhepunkt einer verfehlten Politik zwischen den Vertretern der beiden Seiten, aber vor allem in Israel, dass der Ausbau der Siedlungen nicht aufhören wollte und nicht als eine politische Union zwischen Fatah und Hamas enthalten könnte eine Chance für Dialog sein. Die Regierung von Tel Aviv war nicht in der Lage, eine Politik der Unterdrückung von Rand nationalistische Partei Geisel wegen der Kolonien, die ein Moratorium für die Entwicklung der Siedlungen verhindert zu produzieren. Diese Motivation weiter zu lange, um zentrale und entscheidende Rolle in der Entwicklung der Lage sein: Die Ausfälle von John Kerry, der US-Außenminister sind, um die Ohnmacht der internationalen Politik in der Sache zu demonstrieren. Wenn auf der einen Seite Israel weiterhin formal dem Prinzip von zwei Staaten über ein Gebiet zu halten, eigentlich tut alles, um in die entgegengesetzte Richtung zu gehen, wiederholt und ungestraft, internationale Verträge verletzt und die Anwendung einen unverhältnismäßigen Einsatz von Gewalt, gerichtet gegen die Totalität des palästinensischen Volkes. Diese Haltung ist eine Quelle der Verzweiflung, die nicht einmal richtig von den internationalen Medien realisiert. Ein paar Tage vor der Ermordung der drei jungen Israelis erschossen israelische Scharfschützen und tötete zwei junge Palästinenser, aber kein Wert wurde auf die Nachricht gegeben. Mit diesem absolut nicht wollen, um zu rechtfertigen, was passiert ist, das ist in der Tat, ein Vorwand für die israelische Repression. Wer, der Palästinenser, hat der berüchtigte Geste konnte berechnet haben, dass Israels Reaktion wäre die Reaktion der Muslime betreffen, auch solche des Staates Syrien und der Levante, um einen regionalen Konflikt aus unerwarteten Ergebnisse zu entfesseln, einschließlich, jedoch fallen könnte eine drastische Abnahme der Handlungsfreiheit von Tel Aviv. Diese Lösung wäre immer noch ein Schritt der Verzweiflung sein, denn es würde die USA zu zwingen, sich mit Israel an der militärischen Front Seite, obwohl bekannt ist, dass Obama für eine solche Beteiligung wäre sehr willkommen. Gerade in dieser Perspektive kann man aber nicht zu bemerken, das Fehlen einer amerikanischen diplomatischen Bemühungen um die angespannte Lage in einem umfassenden Überblick, der die Initiative, um eine Übergreifen des Konflikts und der steigenden Möglichkeit zu verhindern, enthält abkühlen, dass es die verschiedenen vereinen Instabilität der Region, wie Syrien und dem Irak. Was Israel betrifft, so scheint es, dass sein Handeln ausschließlich auf den Schutz ihrer Interessen auf ihrem Inlands konzentriert vor, ohne Berücksichtigung der Auswirkungen, die diese Aktionen können über die internationale Lage haben; Tel Aviv scheint, in einer Parallelwelt zu bewegen, um seine Grenzen beschränkt oder angeblich sein, wo es arbeitet ohne Vorsicht, die Charakterisierung seiner Aktion mit einem institutionalisierten Gewalt, die sich nicht scheut, die grundlegenden Bürgerrechte der palästinensischen Bevölkerung auf einer kontinuierlichen Basis zu quetschen. Die Gefahr einer Intervention Boden, in der Vergeltung, um Raketenbeschuss aus dem Strip bringt die Welt mit der Notwendigkeit, die Seiten, um mehr ernsthafte Konsequenzen, die das Gleichgewicht der Weltmacht gefährden könnten, zu vermeiden und für den Frieden zu wirken konfrontiert, da diese von der UNO, der bis jetzt geschwiegen Zuschauer, bestätigt seine Nutzlosigkeit wie jetzt passiert zu oft in ähnlichen Situationen