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venerdì 20 marzo 2015

غيرت نتنياهو رأيه ويفتح حل الدولتين

استغرق الأمر 48 ساعة من انتخاب نتنياهو، لأن الفائز في الانتخابات من شأنه أن يعود على نواياها من الحل للشعبين ودولتين. بعد مشيرا إلى أن الدولة الفلسطينية في حال انتخابه لن يكون موجودا، وقال نتنياهو انه يساء فهمها ولم يكن يريد أن يأتي إلى الوفاء بالتزاماتها السابقة. هذا التغيير ليس مفاجئا لأنه هو الوضع الطبيعي للسياسي كان يقول كل شيء ونقيضه للاستفادة منها. وبعد أن وضع الحملة على المخاوف من الإسرائيليين، والإرهاب العربي، والتي يمكن أن تأتي أيضا مع الفلسطينيين، وقد حث الناخبين للذهاب للتصويت، لأن العرب صوتوا بكثافة، تشهد على انتهازية سياسية معتادة ل تعمل بلا ضمير لتحقيق أغراضها. أظهر تقدم المفاوضات مع الفلسطينيين والاميركيين والاستخدام الحكيم للوقف وتذهب، وظيفية فقط لاسترداد الوقت للتقدم في المستوطنات، وهو ما يمثل مثالا واضحا على التكتيكات السياسية القائمة موثوقية للأطراف المقابلة، وخصائص سلوك السياسي إلى حدود غير لائق. بالتأكيد للحصول على حق وطني ،، هذه الأساليب قد يمثل ضمانة حول نوايا DAA السياسة المتبعة، ولكن لحلفاء الولايات المتحدة كانت سببا للتوترات عميقة، أسفرت عن العلاقة السيئة الحالية بين رئيس الوزراء الإسرائيلي والبيت الأبيض. لنتنياهو وجميع إسرائيل لا يكفي أن يكون إلى جانبهم السلطة التشريعية بقوة في يد الحزب الجمهوري في الولايات المتحدة، من دون شكل من أشكال التعايش مع السلطة التنفيذية، فإنه من المستحيل لتنسيق جميع المبادرات اللازمة لحماية البلاد. فقط على هذا الجانب ويستند هذا التحول المثيرة نتنياهو، وقادرة على إعادة فتح المفاوضات قحة ذلك. غير ذات مصداقية؟ يبدو من الصعب إعطاء القروض لنتنياهو، بعد السلوكيات الماضية، والغضب العنيف على سكان قطاع غزة وشجعت استمرار بناء المستوطنات، في تحد لكل الملاءمة السياسية، التي لم تكن لتوسيع الأراضي الإسرائيلية. بعد ما اذا اضطر الى إصدار بيان على طرفي نقيض لنواياه الصادقة الخاصة، يعني أن ضغط البيت الأبيض قد يكون قادرا على تغيير نوايا زعيم الحزب الفائز، كان يمكن أن يكون أيضا على العكس مبادرة لنتنياهو محاولة لكسر العزلة الدولية وتظهر على الساحة الدولية مع قرارات جديدة. أيا كان السبب، أي وقائع ملموسة وعلى قدر من الأهمية ان رئيس الإسرائيلي لن تكون ذات مصداقية وأيضا يمكن أن يخسر، حتى قبل أن يتم تعيينه إجماع داخلي من أولئك الذين صوتوا لتصميمهم على أن يعارض قيام دولة فلسطينية. على ما يبدو، إذن، يبدو أن نتنياهو قد وضعت نفسها في موقف المعارضة واضح، ودعم وجهة نظر مخالفة لواحدة من تلك التي تم انتخابه. وليس من المعقول أن بلغ وزنه نصرا ليس من الواضح تماما حيث تتجلى الحاجة إلى الحفاظ على هذا الملف الشخصي طابع عالمي ممكن. ومع ذلك، هذا البيان هو حالة تبين عدم وجود الأمن، وخاصة فيما يتعلق الساحة الدولية، والتي تحتاج إلى كسب الوقت في انتظار المشاورات. أما بالنسبة للآثار على الفلسطينيين، لا يبدو أن تأكيد قرارات القديمة دخلت حيز التنفيذ: يبدو أن توافر ممثلي فلسطين إلى أن انتهت منذ فترة طويلة ونية للاستئناف أمام محكمة العدل الدولية هي أعراض الأكثر وضوحا. في هذا السياق، فإن الميل إلى إعادة النظر في حل الدولتين، ويمكن أن يكون خطوة في وقت مبكر، لتكون قادرة على القيام ردع الفلسطينيين، أو أن يعلن استحالة التعامل مع هؤلاء الذين يلجأون إلى الهيئات الدولية، والصيغة، وتستخدم بالفعل . فإن السلوك يكون أكثر صعوبة أن تعتمد، مع ذلك، أن البيت الأبيض، أنه بعد نتائج الانتخابات، سيكون لديك لاتخاذ مسار العمل غير مرنة لو تفضلتم بلوغ هدف الدولتين. ومن المفارقات، على الرغم من أن علاقات التحالف، فإن الخصم سيكون أكثر صعوبة على إسرائيل من نتنياهو، التي لا ينبغي تغيير موقفها إن لم يكن وراء زيادة الضغط الأمريكي

Senza democrazia l'Unione Europea è destinata a dissolversi

Risulta evidente che nella pressione a cui l'Unione Europea sottopone la Grecia, manca ogni rispetto della democrazia e della volontà espressa dal popolo greco. Se, da un lato, l’atteggiamento tedesco può essere comprensibile, quale esercizio pratico del potere da parte del componente più forte, e quindi da cui discende l’indirizzo intrapreso, di conseguenza da Bruxelles, meno chiaro è quello degli altri stati, che si sono piegati per una ragione o per l’altra ai voleri di Berlino. Per la Germania la propria leadership indiscussa, che fa dei cittadini degli altri paesi europei quasi dei sudditi dei tedeschi, deve continuamente essere imposta con misure dure e rigide: questo atteggiamento, certamente non condivisibile, rientra nella logica di quell’alleanza sbilanciata che è diventata l’Unione Europea. Certamente meno logica è l’accettazione praticamente incondizionata degli altri partner europei, che dalla lezione greca potevano trarre occasione per fare fronte comune, contro gli indirizzi decisi da Berlino, principalmente per la propria convenienza economica e quindi politica. Una ragione potrebbe essere la volontà, meramente finanziaria, di recuperare le somme prestate ad Atene, in tempi più o meno brevi. Si tratterebbe, però, ancora una volta di una visione a breve termine, pienamente in contrasto con la necessità di programmare sul lungo periodo, proprio per evitare gli errori che ci hanno portato alla crisi. Un’altra ragione, da ascrivere ai paesi che sono o stanno uscendo dalla crisi, come Portogallo ed Irlanda, tra gli altri, di non volere vedere favorita la Grecia, rispetto al trattamento riservato a loro. Siamo di fronte ad una miopia che impedisce di invertire la tendenza di trattare i casi difficoltosi con la dovuta mutualità e solidarietà su cui doveva basarsi l’istituzione europea. Il problema di fondo è che si guarda alla soluzione di questi casi come alla punizione di stati intesi come corpi unici, dove tutti sono responsabili di cattive scelte di governo, ma risulta evidente che questa visione è troppo semplicistica e vuole soltanto facilitare l’analisi di chi deve decidere le sanzioni, senza tenere conto dei disagi a cui sono sottoposti cittadini, vere vittime dei rigori di Bruxelles, che scontano due volte la cattiva amministrazione dei loro rappresentanti: prima con gli effetti diretti di provvedimenti errati all’interno del loro stato, poi con quelli indiretti, che provengono da Bruxelles come sanzione di quelli precedenti. Vi è, quindi, una contraddizione in termini della giustizia sociale e della democrazia, su cui l’Unione Europea dovrebbe basarsi per prendere qualsiasi decisione. Gli organi centrali europei dovrebbero, piuttosto vigilare prima, anziché sanzionare poi, ma questo modus operandi non è ancora stato corretto e proprio da qui trae vantaggio chi riesce ad imporsi soltanto in virtù di valori economici migliori. La necessità di una unione politica non è tanto per creare finalmente un soggetto internazionale forte, cosa comunque non secondaria, ma per arginare comportamenti che non sono stati definiti da provvedimenti legislativi e che si sviluppano soltanto con la forza dell’economia. Quello che deve essere favorito è un approccio alla risoluzione dei problemi che non sia percepito come frutto di decisioni quasi oligarchiche, ma che possa discendere da processi democratici ben definiti, nei quali il cittadino possa essere parte determinante. Si ritorna così alla Grecia: gli elettori hanno espresso una chiara volontà su come il governo ellenico deve comportarsi, per contro si può ragionevolmente dire che quelli tedeschi dovrebbero appoggiare il comportamento dei loro dirigenti, le due posizioni sono all’opposto e non sono da considerare antagonismi politici, quanto nazionali, cioè determinati in base al paese di provenienza; la risoluzione del contrasto dovrebbe essere una sintesi capace di determinare un accordo, che non sia espressione del più forte ma tenga conto delle esigenze del più debole. In questo momento si può tranquillamente dire che questa opzione nell’Unione Europea, considerata patria della democrazia, per alcuni esempio da seguire, non è contemplata. Del resto il caso greco è soltanto quello più attuale: nel recente passato si è imposto leggi ai parlamenti italiano, portoghese e di altri paesi, i cui cittadini hanno visto interrotto il loro volere democraticamente espresso. A Roma si sono insediati tre governi, tra cui quello attuale, che non sono mai stati eletti dal corpo elettorale, per la volontà imposta dall’Unione Europea. Questa situazione non è più sostenibile, senza contrappesi che possano bilanciare il potere finanziario ed economico l’Unione Europea risulta stravolta e facile mira delle critiche anti europeiste, se non si vuole andare verso una rapida dissoluzione dell’istituzione di Bruxelles è meglio correre subito ai ripari.

Without democracy, the European Union is destined to dissolve

It is evident that the pressure at which the European Union submits Greece, lacks any respect for democracy and the will expressed by the people greek. If, on the one hand, the German attitude can be understood as practical exercise of power by the strongest component, and then from whom the direction taken, consequently from Brussels, less clear is what the other states, which have folded for one reason or another to the wishes of Berlin. For Germany, its undisputed leadership, making the citizens of other European countries most of the subjects of the Germans, must continually be imposed tough measures and rigid: this attitude, certainly not acceptable, within the logic of the alliance that has become unbalanced the European Union. Certainly less logic is virtually unconditional acceptance of the other European partners, that the Greek lesson could take occasion to make common cause against the guidelines laid from Berlin, primarily for their own economic benefit, and therefore political. One reason may be the will, purely financial, to recover their money in Athens, in more or less short. It would, however, once again a short-term vision, fully at odds with the need to plan over the long term, just to avoid the mistakes that led to the crisis. Another reason, attributable to the countries that have or are recovering from the crisis, such as Portugal and Ireland, among others, do not want to see favored Greece, compared with the treatment given to them. We are facing a myopia that prevents reverse the tendency to treat difficult cases with due mutuality and solidarity which was to be based on the European institution. The basic problem is that you look to the solution of these cases as to the punishment of bodies were seen as unique, where all are responsible for bad government decisions, but it is clear that this view is too simplistic and just wants to facilitate the analysis of who must decide the penalties, regardless of hardships faced by citizens, real victims of the rigors of Brussels, which were affected twice mismanagement of their representatives: first with the direct effects of incorrect measures within their state, then with indirect ones, that come from Brussels as a sanction than the previous ones. There is, therefore, a contradiction in terms of social justice and democracy, on which the European Union should be based on making any decision. Central bodies Europeans should rather watch first, then rather than punish, but this modus operandi has not yet been corrected and from here takes advantage of those who can establish itself only by economic values ​​best. The need for a political union is not so much to finally create a strong international player, not a minor thing though, but to curb behaviors that were not defined by legislation and that develop only with the strength of the economy. What should be encouraged is an approach to problem solving that is not perceived as the result of decisions almost oligarchic, but likely to be descended from democratic processes well defined, in which the citizen can be a crucial part. You return to Greece: the voters have expressed a clear desire on how the Greek Government must act, on the other hand one can reasonably say that those Germans should support the behavior of their leaders, the two positions are the opposite and are not to be considered political antagonisms, as national, that is determined by the country of origin; the resolution of the conflict should be a synthesis capable of determining an agreement, not an expression of the strong but takes into account the needs of the weakest. Right now you can safely say that this option in the European Union, considered the birthplace of democracy, for some example to follow, is not covered. Moreover, the case is only the most current greek: in the recent past has imposed laws parliaments Italian, Portuguese and other countries, whose citizens have seen broken their will democratically expressed. A Roma have settled three governments, including the current one, that have never been elected by the electorate, for the will set by the European Union. This situation is not sustainable without counterweights that can balance the financial and economic power, the European Union is upset and easy aiming of critical anti-European, if you do not want to go to a rapid dissolution of the institution in Brussels is better to run immediately to shelters.

Sin democracia, la Unión Europea está destinado a disolverse

Es evidente que la presión a la que la Unión Europea sostiene Grecia, carece de respeto por la democracia y la voluntad expresada por el pueblo griego. Si, por un lado, la actitud alemana puede entenderse como ejercicio práctico del poder por el componente más fuerte, y luego de los cuales la dirección tomada, en consecuencia, de Bruselas, a menos claro es lo que los otros estados, que han doblado por una razón u otra a los deseos de Berlín. Para Alemania, su liderazgo indiscutible, por lo que los ciudadanos de otros países de Europa la mayoría de los temas de los alemanes, continuamente deben imponerse medidas duras y rígidas: esta actitud, sin duda no es aceptable, dentro de la lógica de la alianza que se ha vuelto desequilibrado la Unión Europea. Ciertamente menos lógica es la aceptación casi incondicional de los otros socios europeos, que la lección griega podría tener ocasión de hacer causa común contra las directrices marcadas desde Berlín, principalmente para su propio beneficio económico, y por lo tanto político. Una razón puede ser la voluntad, puramente financiera, para recuperar su dinero en Atenas, en más o menos corto. Sería, sin embargo, una vez más una visión de corto plazo, totalmente en desacuerdo con la necesidad de planificar a largo plazo, sólo para evitar los errores que condujeron a la crisis. Otra razón, atribuible a los países que tienen o se están recuperando de la crisis, como Portugal e Irlanda, entre otros, no quieren ver favorecida Grecia, en comparación con el tratamiento que se les da. Estamos frente a una miopía que impide invertir la tendencia a tratar casos difíciles con la debida reciprocidad y solidaridad que debía basarse en la institución europea. El problema básico es que se mira a la solución de estos casos en cuanto a la sanción de cuerpos fueron vistos como único, donde todos son responsables de las decisiones del gobierno malas, pero está claro que esta visión es demasiado simplista y sólo quiere facilitar el análisis de quien debe decidir las sanciones, independientemente de las dificultades que enfrentan los ciudadanos, las víctimas reales de los rigores de Bruselas, que se vieron afectados dos veces la mala gestión de sus representantes: primero con los efectos directos de las medidas incorrectas dentro de su estado, luego con los indirectos, que vienen de Bruselas como una sanción que los anteriores. Existe, por tanto, una contradicción en términos de justicia social y la democracia, en la que la Unión Europea debe basarse en tomar cualquier decisión. Órganos centrales europeos deberían más bien ver primero, entonces en lugar de castigar, pero este modus operandi aún no ha sido corregida y desde aquí se aprovecha de los que pueden establecerse sólo por los valores económicos mejores. La necesidad de una unión política no es tanto para finalmente crear un jugador internacional fuerte, no una cosa menor, sin embargo, pero para frenar conductas que no fueron definidos por la legislación y que se desarrollan sólo con la fuerza de la economía. Lo que debe fomentarse es una aproximación a la solución de problemas que no se percibe como el resultado de decisiones casi oligárquica, pero es probable que desciende de los procesos democráticos bien definidos, en los que el ciudadano puede ser una parte crucial. Volverá a Grecia: los votantes han expresado el deseo claro de cómo el Gobierno griego debe actuar, por otro lado se puede decir razonablemente que los alemanes deberían apoyar el comportamiento de sus líderes, las dos posiciones son lo contrario y no deben ser considerados antagonismos políticos, como nacional, que se determina por el país de origen; la resolución del conflicto debe ser una síntesis capaz de determinar un acuerdo, no una expresión de la fuerte pero tiene en cuenta las necesidades de los más débiles. En este momento se puede decir con seguridad que esta opción en la Unión Europea, considerada la cuna de la democracia, por algún ejemplo a seguir, no está cubierto. Por otra parte, el caso es sólo el griego más reciente: en el pasado reciente ha impuesto leyes parlamentos italiano, portugués y otros países, cuyos ciudadanos han visto roto su voluntad expresada democráticamente. A Roma se han establecido tres gobiernos, incluido el actual, que nunca han sido elegidos por el electorado, por la voluntad fijado por la Unión Europea. Esta situación no es sostenible sin contrapesos que pueden equilibrar el poder financiero y económico, la Unión Europea está molesto y fácil con el objetivo de crítica antieuropeo, si no quieres ir a una rápida disolución de la institución en Bruselas es mejor correr inmediatamente a refugios.

Ohne Demokratie wird die Europäische Union bestimmt sich aufzulösen

Es ist offensichtlich, dass der Druck, mit dem die Europäische Union legt Griechenland, fehlt jegliche Achtung der Demokratie und der Wille des Volkes griechischen ausgedrückt. Wenn auf der einen Seite kann die deutsche Haltung als praktische Ausübung der Macht durch das stärkste Komponente zu verstehen ist, und dann, von der die Richtung, damit von Brüssel, ist weniger klar, was die anderen Staaten, die haben für einen oder anderen Grund auf die Wünsche der Berlin gefaltet. Für Deutschland die unangefochtene Führung, so dass die Bürger anderer europäischer Länder die meisten der Probanden der Deutschen, muss ständig verhängt harte Maßnahmen und starr: diese Haltung, schon gar nicht akzeptabel ist, innerhalb der Logik der Allianz, die aus dem Gleichgewicht geraten ist die Europäische Union. Sicherlich weniger Logik ist nahezu bedingungslose Annahme der anderen europäischen Partnern, dass die griechische Lehre könnte Anlass zu nehmen, um gemeinsam gegen die Richtlinien von Berlin verlegt, in erster Linie für ihre eigenen wirtschaftlichen Vorteil und somit politischen machen. Ein Grund dafür mag der Wille sein, rein finanziellen, ihr Geld in Athen zu erholen, in mehr oder weniger kurz. Es wäre jedoch wieder eine kurzfristige Sicht, ganz im Widerspruch zu der Notwendigkeit, langfristig zu planen, um nur die Fehler, die zu der Krise geführt zu vermeiden. Ein weiterer Grund, entfallen auf die Länder, die haben oder sind aus der Krise, wie Portugal und Irland erholt, unter anderem, wollen nicht begünstigt siehe Griechenland, verglichen mit der Behandlung, die ihnen gegeben. Wir stehen vor einer Kurzsichtigkeit, die umgekehrt die Tendenz, schwierige Fälle mit durch Gegenseitigkeit und Solidarität, die auf dem europäischen Institution basieren war Behandlung verhindert. Das Grundproblem ist, dass man auf die Lösung dieser Fälle in Bezug auf die Bestrafung der Körper aussehen als einzigartig, in dem alle für schlechte Entscheidungen der Regierung verantwortlich sind zu sehen, aber es ist klar, dass diese Ansicht zu simpel und will nur die Analyse zu erleichtern , die die Strafen von Härten von Bürgern konfrontiert, echte Opfer von den Strapazen der Brüssel, die zweimal Missmanagement ihrer Vertreter betroffen waren, entscheiden müssen, unabhängig: zunächst mit den direkten Auswirkungen, durch falsche Maßnahmen innerhalb ihres Staates, dann mit indirekte, die von Brüssel als Sanktion als die vorherigen sind. Es ist daher ein Widerspruch in der sozialen Gerechtigkeit und der Demokratie, auf denen die Europäische Union auf eine Entscheidung beruhen. Zentrale Einrichtungen Europäer sollten nicht zuerst sehen, dann, anstatt zu bestrafen, aber diese Vorgehensweise noch nicht behoben wurde und von hier aus macht sich diejenigen, die sich nur von wirtschaftlichen Werten besten etablieren können. Die Notwendigkeit einer politischen Union ist nicht so sehr, um endlich eine starke internationale Player, nicht eine kleine Sache, aber, aber, um Verhaltensweisen, die nicht durch Gesetz festgelegt wurden und nur diese Entwicklung mit der Stärke der Wirtschaft zu bremsen. Was sollten ermutigt werden, ist ein Ansatz zur Problemlösung, die nicht als das Ergebnis der Entscheidungen fast oligarchischen, aber wahrscheinlich von demokratischen Prozessen gut definiert, in denen sich die Bürger ein wichtiger Bestandteil sein abstammen wahrgenommen wird. Sie kehren in Griechenland: die Wähler haben ein klares Bedürfnis ab, wie die griechische Regierung muss handeln, auf der anderen Seite kann man vernünftigerweise sagen, dass die Deutschen sollten das Verhalten ihrer Führer unterstützt ausgedrückt, sind die beiden Positionen das Gegenteil und werden nicht in Betracht gezogen werden politischen Gegensätze, wie nationale, dass durch das Herkunftsland bestimmt; die Lösung des Konflikts sollte eine Synthese der Lage zu bestimmen eine Vereinbarung, nicht ein Ausdruck der starken, aber berücksichtigt die Bedürfnisse der Schwächsten. Im Moment kann man mit Sicherheit sagen, dass diese Option in der Europäischen Union, als die Wiege der Demokratie, für einige Beispiel zu folgen, ist nicht abgedeckt. Darüber hinaus ist der Fall nur die aktuellste greek: in der jüngsten Vergangenheit hat Gesetze auferlegt Parlamente Italienisch, Portugiesisch und anderen Ländern, deren Bürger haben gesehen gebrochen ihren Willen demokratisch zum Ausdruck. A Roma haben drei Regierungen, darunter die aktuelle, die noch nie von den Wählern gewählt worden, für den Willen der Europäischen Union gesetzt siedelt. Diese Situation ist nicht nachhaltig, ohne Gegengewichte, die die Finanz- und Wirtschaftskraft ausgleichen kann, ist die Europäische Union aufgeregt und einfach mit dem Ziel der kritischen antieuropäische, wenn Sie nicht wollen, um zu einer raschen Auflösung der Institution in Brüssel zu gehen ist besser, sofort zu laufen Unterstände.

Sans démocratie, l'Union européenne est destiné à dissoudre

Il est évident que la pression à laquelle l'Union européenne soutient la Grèce, n'a pas le moindre respect pour la démocratie et la volonté exprimée par le peuple grec. Si, d'une part, l'attitude allemande peut être comprise comme exercice pratique du pouvoir par le composant le plus fort, puis dont la direction prise, par conséquent, de Bruxelles, moins clair, ce est ce que les autres pays, qui ont plié pour une raison ou une autre à la volonté de Berlin. Pour l'Allemagne, son leadership incontesté, ce qui rend les citoyens de la plupart des autres pays européens des sujets des Allemands, doit continuellement être imposé des mesures difficiles et rigide: cette attitude, certainement pas acceptables, dans la logique de l'alliance qui est devenue déséquilibrée l'Union européenne. Certainement moins logique est l'acceptation quasi inconditionnel des autres partenaires européens, que la leçon grecque pourrait prendre occasion de faire cause commune contre les orientations définies de Berlin, principalement pour leur propre avantage économique, et donc politique. Une des raisons peut être la volonté, purement financière, pour récupérer leur argent à Athènes, en plus ou moins court. Il serait, cependant, une fois de plus une vision à court terme, totalement en contradiction avec la nécessité de planifier sur le long terme, juste pour éviter les erreurs qui ont conduit à la crise. Une autre raison, attribuable aux pays qui ont ou se rétablissent de la crise, comme le Portugal et l'Irlande, entre autres, ne veulent pas voir favorisée Grèce, contre le traitement qui leur est donné. Nous sommes confrontés à une myopie qui empêche inverser la tendance à traiter les cas difficiles avec raison mutualité et de solidarité qui devait être basée sur l'institution européenne. Le problème de base est que vous regardez à la solution de ces cas quant à la punition de corps ont été vu comme unique, où tous sont responsables des mauvaises décisions du gouvernement, mais il est clair que ce point de vue est trop simpliste et veut juste faciliter l'analyse des qui doit décider des sanctions, indépendamment de difficultés rencontrées par les citoyens, véritables victimes des rigueurs de Bruxelles, qui ont été touchées deux fois par la mauvaise gestion de leurs représentants: d'abord avec les effets directs des mesures incorrectes dans leur état, puis avec ceux indirects, qui viennent de Bruxelles comme une sanction que les précédents. Il est, par conséquent, une contradiction dans les termes de justice sociale et de démocratie, sur lequel l'Union européenne doit être fondée sur de prendre toute décision. Organismes d'Europe centrale devraient plutôt regarder d'abord, puis plutôt que de punir, mais ce modus operandi n'a pas encore été corrigée et de là tire profit de ceux qui ne peuvent se établir que par des valeurs économiques meilleures. La nécessité d'une union politique ne est pas tant de créer enfin une forte acteur international, pas une chose mineure, cependant, mais à freiner des comportements qui ne sont pas définis par la loi et qui se développent uniquement avec la force de l'économie. Quel devrait être encouragée est une approche de résolution de problèmes qui ne est pas perçue comme le résultat de décisions presque oligarchique, mais susceptible d'être issu de processus démocratiques bien définis, dans lequel le citoyen peut être un élément crucial. Vous revenez à la Grèce: les électeurs ont exprimé une volonté claire sur la façon dont le gouvernement grec doit agir, d'autre part on peut raisonnablement dire que ces Allemands devraient soutenir le comportement de leurs dirigeants, les deux positions sont à l'opposé et ne sont pas à prendre en considération antagonismes politiques, que national, qui est déterminée par le pays d'origine; la résolution du conflit doit être une synthèse capable de déterminer un accord, pas une expression de la forte, mais prend en compte les besoins des plus faibles. En ce moment vous pouvez sans risque dire que cette option dans l'Union européenne, considérée comme le berceau de la démocratie, pour certains exemple à suivre, ne est pas couvert. En outre, le cas ne est que le grec la plus récente: dans le passé récent a imposé des lois parlements italien, portugais et d'autres pays, dont les citoyens ont vu brisé leur volonté démocratiquement exprimée. A Roma se sont installés trois gouvernements, y compris celui en cours, qui ne ont jamais été élus par l'électorat, de la volonté fixé par l'Union européenne. Cette situation ne est pas durable sans contrepoids qui peuvent équilibrer la puissance économique et financière, l'Union européenne est en colère et facile visant des critiques anti-européenne, si vous ne voulez pas aller à une dissolution rapide de l'institution à Bruxelles est préférable d'exécuter immédiatement abris.

Sem democracia, a União Europeia está destinada a dissolver

É evidente que a pressão na qual a União Europeia sustenta a Grécia, carece de qualquer respeito pela democracia e a vontade expressa pelo povo grego. Se, por um lado, a atitude alemã pode ser entendida como exercício prático do poder pelo componente mais forte, e, em seguida, de quem a direção tomada, consequentemente, a partir de Bruxelas, menos claro é o que os outros estados, que ter desistido, por uma razão ou outra, para os desejos de Berlim. Para a Alemanha, a sua liderança incontestável, tornando os cidadãos de outros países europeus, a maioria dos sujeitos dos alemães, deve ser continuamente impostas medidas duras e rígidas: esta atitude, certamente não aceitáveis, dentro da lógica da aliança que se tornou desequilibrado da União Europeia. Certamente menos lógica é a aceitação praticamente incondicional dos outros parceiros europeus, que a lição grega poderia tomar a ocasião para fazer causa comum contra as orientações definidas a partir de Berlim, principalmente para seu próprio benefício econômico e, portanto, político. Uma razão pode ser a vontade, puramente financeira, para recuperar seu dinheiro em Atenas, em mais ou menos curto. Seria, no entanto, mais uma vez, uma visão de curto prazo, totalmente em desacordo com a necessidade de planejar a longo prazo, apenas para evitar os erros que levaram à crise. Outra razão, atribuível aos países que têm ou estão se recuperando da crise, como Portugal e Irlanda, entre outros, não quero ver favorecido Grécia, em comparação com o tratamento dado a eles. Estamos diante de uma miopia que impede reverter a tendência de tratar os casos difíceis, com a devida reciprocidade e na solidariedade que era para ser baseada na instituição europeia. O problema básico é que você olha para a solução desses casos, como para a punição dos corpos foram visto como único, onde todos são responsáveis ​​por decisões governamentais ruins, mas é claro que esta visão é muito simplista e só quer facilitar a análise das que deve decidir as sanções, independentemente das dificuldades enfrentadas pelos cidadãos, vítimas reais dos rigores da Bruxelas, que foram afetadas duas vezes má gestão de seus representantes: primeiro com os efeitos diretos de medidas incorretas dentro de seu estado, em seguida, com os indiretos, que vêm de Bruxelas como uma sanção do que os anteriores. Há, portanto, uma contradição em termos de justiça social e da democracia, em que a União Europeia deve basear-se de tomar qualquer decisão. Organismos europeus centrais devem preferir assistir em primeiro lugar, em seguida, em vez de punir, mas este modus operandi ainda não foi corrigida e daqui aproveita aqueles que podem estabelecer-se apenas por valores econômicos melhores. A necessidade de uma união política não é tanto para finalmente criar um forte player internacional, não é uma coisa menor embora, mas para coibir comportamentos que não foram definidos pela legislação e que se desenvolvem apenas com a força da economia. O que deve ser incentivada é uma abordagem para a resolução de problemas que não é percebida como o resultado de decisões quase oligárquico, mas susceptíveis de serem descendentes de processos democráticos bem definidas, em que o cidadão pode ser uma parte crucial. Você volta para a Grécia: os eleitores manifestaram o desejo claro de como o Governo grego deve agir, por outro lado, pode-se razoavelmente dizer que aqueles alemães devem apoiar o comportamento de seus líderes, as duas posições são o oposto e não devem ser considerados antagonismos políticos, como nacional, que é determinada pelo país de origem; a resolução do conflito deve ser uma síntese capaz de determinar um acordo, não uma expressão do forte, mas leva em conta as necessidades dos mais fracos. Agora você pode dizer com segurança que esta opção na União Europeia, considerada o berço da democracia, há algum exemplo a ser seguido, não é coberto. Além disso, o caso é apenas o grego mais atual: no passado recente impôs leis parlamentos italianos, portugueses e de outros países, cujos cidadãos têm visto quebrado sua vontade democraticamente expressa. A Roma se instalaram três governos, inclusive o atual, que nunca foram eleitos pelo eleitorado, pois a vontade estabelecido pela União Europeia. Esta situação não é sustentável sem contrapesos que pode equilibrar o poder financeiro e econômico, a União Europeia está chateado e fácil com o objetivo de crítica anti-europeia, se você não quer ir para uma rápida dissolução da instituição, em Bruxelas, é melhor correr imediatamente para abrigos.