Politica Internazionale

Politica Internazionale

Cerca nel blog

martedì 5 maggio 2015

الخطر الناجم عن المطالبة الهجوم الدولة الإسلامية في ولاية تكساس

ووقع الهجوم في ولاية تكساس، ضد معرضا لرسومات من محمد، والتي تطالب بها الدولة الإسلامية. أن هذا الادعاء غير صحيح، هناك بعض الشكوك: الخلافة، في واقع الأمر لم يكن المحرض على الهجوم، ولكن سيكون من المناسب العمل على الاستفادة من تأثير وسائل الإعلام. في الواقع هناك، في الوقت الراهن، وصلات ملموسة بين الدولة الإسلامية وقاذفات القنابل، الذين يبدو أن الفرد تماما، لم تصنف في أي حركة. ومع ذلك، فإن المطالبة الأصوليين الإسلاميين لديه للتفكير بجدية: إذا كان ذلك لا هذه المرة يبدو ليكون من الممكن وجود خلايا الخلافة على الاراضي الاميركية، كان صحيحا، مع ذلك، أن هناك الكثير من المواد البشرية قادرة على شن هجمات في اسم 'التطرف الديني. وبالتالي، فإننا نشهد ظاهرة تجنيد في وقت لاحق، بعد أن نفذت الهجوم، وربما، حتى دون إعلام مدخل في تشكيلات الخلافة مرتكبي هذا الفعل. في جوهرها، ودولة إسلامية لديها إمكانية حقيقية لإيجاد فعالية جديدة على الأراضي الأميركية، من دون وضع عمليا لهم الاختبار في وقت مبكر. إننا نواجه حلقة الممكنة لمضاهاة، والتي قد تقود البلاد في الارهاب الامريكي الكامل. تهديدات الدولة الإسلامية، لتنفيذ تفجيرات انتقامية، وأخذ سلاح الجو الأمريكي على ما هو المنطقة التي تعتبر الخلافة ككيان سيادي، يرتبط المشاعر المعادية للولايات المتحدة، والتي لالأصوليين قد يحدث على كل مسلم، حتى لو الجنسية الأمريكية. ويستند هذا الافتراض على الاستراتيجية التي تعتزم الدولة الإسلامية لممارسة ليبدأ في تهديد الولايات المتحدة في أراضيها. وسبقت مذبحة بوسطن هي سابقة يحتمل أن تكون خطرة جدا، والتي لحسن الحظ لم يتم استغلالها، ولكن هذا يفتح فرصا هائلة في تكثيف النضال من قبيل المصادفة أن واشنطن تجري ضد الدولة الإسلامية. حقيقة أن في ذلك الوقت، هدفا رئيسيا للسياسة الخارجية للولايات المتحدة، في سياق الأمن في العالم، هو هزيمة الخلافة، ويعرض أكثر من الولايات المتحدة الهجمات التي يمكن أن تصبح أقل قابلية للتنبؤ. الخطر يمكن أن يأتي من كل من الخلايا النائمة، إما عن طريق عناصر يتصرف من تلقاء أنفسهم. في كلتا الحالتين تصبح السيطرة يست مستحيلة، ولكن من الصعب جدا. إذا تعتزم الدولة الإسلامية أن يعلن هجوما في عمق قلب الولايات المتحدة، قد تجد أتباع الدعاية وحدها عن بعد، ركزت على أهمية فرض الشريعة الإسلامية في العالم الغربي، وهو موضوع النجاح المؤكد لهؤلاء الذين يميلون إلى ' التطرف الإسلامي. بالنسبة للولايات المتحدة فقد حان الوقت لاتخاذ الإجراءات اللازمة في الطريقة الأكثر الممكنة لمنع غيرها من أعمال الإرهاب: ضبط والقمع وحده لا يكفي، تحتاج الى عمل مستمر لإقناع النظام الإسلامي المعتدل لا ينتشر التطرف. المطالبة للهجوم من قبل الخلافة والدولة الإسلامية على الرغم من أنه ربما كان المحرض ولا الجاني، يمثل نقطة تحول لا ينبغي أن البيت الأبيض نقلل من قدرة وسائل الإعلام على أن الخلافة قد أظهرت أكثر مرات، ومن المرجح أن تصبح الوسيلة الرئيسية للتجنيد، من دون خدمة الدولة الإسلامية على أراضيها، ولكن في الخارج، حيث ارتفعت اسعار اسهم ربما تكون أشد زعزعة الاستقرار. يمكن للفرد أن يصبح عضوا في الخلافة، دون أن يطلب، ولكن فقط عن طريق تقاسم أهداف الدولة الإسلامية وممارسة الإرهاب ضد العدو المبين من قبل المتطرفين أو ينظر إلا على هذا النحو. الاعتماد اللاحق للهجوم يصبح الوقت الذي ينص على أن العدو أصيب، وهو عامل يفسر قوة الحركة. SI غير منطقية الابتدائية تقريبا، ولكنه خطير جدا، لأنه يحتمل أن تكون قادرة على وجود فرص كبيرة للهروب من الرقابة التي تمارس عادة لمنع الإرهاب. في الختام هذه الظاهرة، في حين ليست جديدة، يتوقع أن يكون مدعاة للقلق للغاية بالنسبة للحجم الذي قد يستغرق والجواب الذي، لكي تكون فعالة، يجب أن تشمل مجموعة واسعة من الحلول التي تتراوح بين الدبلوماسية الدولية بالتحقيق في المنطقة.

lunedì 4 maggio 2015

Nello Yemen si intensificano i combattimenti

La guerra in corso nello Yemen registra un incremento dei combattimenti; purtroppo quello annunciato tempo fa da sauditi, riguardo la fine dei bombardamenti è stato più volte smentito e gli ultimi casi registrano l’uso degli ordigni a grappolo, secondo quanto denunciato dall'organizzazione per i diritti umani Human Rights Watch. Queste bombe sono incluse nel divieto di uso in alcuni trattati per la loro pericolosità, soprattutto per la popolazione civile, ma l’Arabia Saudita e lo Yemen non hanno mai firmato questi accordi . La decisione di utilizzare questo tipo di bombe significa soltanto che la monarchia saudita ha deciso di innalzare il livello dello scontro, forse per accelerarne la fine. Non è escluso che questa decisione sia in relazione con gli attacchi che i ribelli huthi, hanno cercato di portare fino al confine saudita. L’attacco è stato condotto nei pressi del confine meridionale dell’Arabia Saudita, ed avrebbe provocato una dura risposta delle forze saudita, che avrebbe provocato diverse vittime tra le forze ribelli. La mossa degli huthi potrebbe essere stata dettata dal tentativo di alleggerire la pressione militare e fornire nello stesso tempo una risposta adeguata all’intervento bellico dell’alleanza sunnita. Tuttavia la forza degli huthi appare nettamente inferiore a quanto messo in campo dall’Arabia Saudita e dai suoi alleati, malgrado i ribelli abbiano ancora sotto controllo una parte del territorio yemenita, compresa la capitale del paese. Frattanto la coalizione militare sunnita avrebbe iniziato, contemporaneamente ai bombardamenti aerei, una azione terrestre, con personale militare fatto arrivare via mare ad Aden, per attaccare le posizioni degli sciiti nella zona. Di questo contingente potrebbero anche fare parte le forze speciali saudite, che intendono recuperare posizioni alle milizie avverse, probabilmente in minore tempo, per riuscire a concludere un conflitto, che preventivavano di concludere prima. L’intensificazione dell’impegno dei sauditi ed il grande dispiegamento di forze, segnalano che la campagna contro gli huthi, malgrado quanto messo in campo, non è affatto agevole. La resistenza dei ribelli sciiti, nonostante le grandi perdite e l’assenza di possibilità di rispondere con l’arma aerea, agli attacchi dal cielo, fornisce una percezione di grande difficoltà da parte della coalizione sunnita. L’Arabia, soprattutto, in questo momento ha la necessità di concludere al più presto possibile la campagna yemenita, essenzialmente per due motivi. Il primo è impedire che gli Stati Uniti si pronuncino contro le modalità di questo conflitto, soprattutto per le ricadute sulla popolazione civile; la seconda è impedire che l’Iran intraprenda una azione di appoggio agli huthi, in maniera ufficiale. Questa seconda opzione è la più temuta dalle diplomazie di tutto il mondo, perché potrebbe portare ad un confronto diretto tra i due principali paesi musulmani, alfieri dei due rami in cui si è divisa la religione di Maometto. Per il momento Teheran non ha fatto alcun passo ufficiale, anche se risulta certo che il monitoraggio della situazione è continuo. L’Iran è però soggetto a due forze opposte al riguardo di appoggiare ufficialmente i ribelli huthi. Se da un lato i movimenti sciiti più estremi sono per un appoggio incondizionato agli insorti yemeniti, facendone una questione di appartenenza e di orgoglio religioso, dall’altra parte, l’avvicinarsi della data della firma definitiva sul trattato della questione nucleare impone allo stato iraniano una obbligata prudenza. Una soluzione, seppure di difficile attuazione, potrebbe essere quella di dividere in due zone lo Yemen, una per gli sciiti ed una per i sunniti; tale soluzione dovrebbe essere portata avanti dalle Nazioni Unite ed in maniera provvisoria, senza, cioè, dare alla divisione del paese un assetto definitivo, ma temporaneo, per permettere trattative di pace. Questo espediente, però, potrebbe costituire una sconfitta per i sunniti che puntano al totale controllo del paese; questa motivazione contribuirebbe a spiegare l’aumentata intensità degli attacchi militari, per arrivare ad una conquista definitiva dello Yemen da riconsegnare al governo in esilio a Riyadh. Questo scenario, che è il più probabile, impone all’Iran una azione non ufficiale di sostegno agli huthi, che spiega in modo esauriente la loro capacità di resistenza. Probabilmente Teheran, oltre a fornire armi ed attrezzature, impiega sul campo propri effettivi, sull’esempio di quanto fatto in Siria ed in Iraq. La situazione è così di fatto apparentemente bloccata, nonostante lo sforzo militare sunnita e pare destinata ad andare avanti, con gravi problemi per i civili. Soltanto una azione diplomatica di Washington, nella qualità di alleato dei sauditi e di paese protagonista al tavolo delle trattative sul nucleare iraniano, potrebbe indurre le due parti ad aprire le trattative per un cessate il fuoco ed una successiva sistemazione della questione yemenita.

Yemen fighting intensifies

The ongoing war in Yemen was an increase of the fighting; unfortunately that it announced recently by the Saudis, about the end of the bombing has been repeatedly denied and the last recorded cases the use of cluster bombs, as denounced by the organization Human Rights Human Rights Watch. These bombs are included in the prohibition of the use in some treaties for their danger, especially for the civilian population, but Saudi Arabia and Yemen have not signed these agreements. The decision to use this type of bombs only means that the Saudi monarchy has decided to raise the level of confrontation, perhaps to hasten the end. It is not excluded that this decision is in connection with the attacks that the rebels Huthi, have tried to bring to the Saudi border. The attack was carried out near the southern border of Saudi Arabia, and would provoke a harsh response of the Saudi forces, which would have caused several casualties among the rebel forces. The move of the Huthi may have been dictated by an attempt to ease the military pressure and at the same time provide an adequate response to the war alliance Sunni. However the strength of the Huthi appears well short of what fielded by Saudi Arabia and its allies, despite the rebels have still controlled part of the territory of Yemen, including the capital of the country. Meanwhile, the Sunni coalition military would begin simultaneously to air strikes, a land action, with military personnel did arrive by sea in Aden, to attack the positions of the Shiites in the area. This quota may also be part of Saudi special forces, intending to recover positions adverse to the militias, probably in less time, to be able to conclude a conflict which have budget estimates to conclude first. The intensifying efforts of the Saudis and the large deployment of forces, reported that the campaign against the Huthi, despite what is put in the field, is not at all easy. The resistance of Shiite rebels, despite the great losses and the lack of ability to respond with air power, the attacks from the sky, provides a perception of great difficulty by the Sunni coalition. Saudi, especially, at this time it needs to be concluded as soon as possible the country of Yemen, for two main reasons. The first is to prevent the United States have ruled against how this conflict, especially its impact on the civilian population; the second is to prevent Iran to undertake an action of support for Huthi, in an official manner. This second option is the most feared by diplomats from around the world, it could lead to a direct confrontation between the two major Muslim countries, bishops of the two branches into which is divided the religion of Mohammed. For the time Tehran has not made any official step, although it is certain that the monitoring of the situation is ongoing. Iran, however, is subject to two opposing forces about to officially support the rebels Huthi. While the Shia movements are more extreme for an unconditional support to the insurgents Yemeni, making it a matter of religious belonging and pride, on the other hand, the approaching date of the final signature on the Treaty of the Iranian nuclear issue requires the state a forced prudence. A solution, although difficult to implement, would be to divide into two zones Yemen, one for the Shia and one for the Sunnis; This solution should be carried out by the United Nations and provisionally, without, that is, give the division of the country a final arrangement, but temporary, to allow peace negotiations. This device, however, could be a setback for the Sunnis that point to total control of the country; this motivation would help explain the increased intensity of military strikes, to arrive at a final conquest of Yemen to be returned to the government in exile in Riyadh. This scenario, which is the most likely, Iran imposes an action unofficial support for Huthi, who explain completely how their stamina. Probably Tehran, as well as providing weapons and equipment, employs its workforce in the field, following the example of what was done in Syria and Iraq. The situation is so fact apparently blocked, despite the military effort Sunni and looks set to go ahead, with serious problems for civilians. One of Washington's diplomatic action in his capacity as an ally of the Saudis and the protagonist of the country to the negotiating table on the nuclear Iran could lead the two sides to open negotiations for a ceasefire and a subsequent accommodation of the Yemeni issue.

Yemen intensifica la lucha contra

La guerra en curso en Yemen fue un aumento de los combates; por desgracia que ha anunciado recientemente por los saudíes, sobre el fin de los bombardeos se ha negado en repetidas ocasiones y el último de los casos registrados el uso de bombas de racimo, según denunció la organización de Derechos Humanos Human Rights Watch. Estas bombas están incluidos en la prohibición del uso en algunos tratados por su peligro, especialmente para la población civil, pero Arabia Saudita y Yemen no han firmado estos acuerdos. La decisión de utilizar este tipo de bombas sólo significa que la monarquía saudí ha decidido elevar el nivel de confrontación, tal vez para acelerar el final. No se descarta que esta decisión está en conexión con los ataques que los rebeldes Huthi, han tratado de llevar a la frontera con Arabia Saudita. El ataque se llevó a cabo cerca de la frontera sur de Arabia Saudita, y provocaría una dura respuesta de las fuerzas saudíes, que han causado varias bajas entre las fuerzas rebeldes. La medida de la Huthi puede haber sido dictada por un intento de aliviar la presión militar y, al mismo tiempo, proporcionar una respuesta adecuada a la alianza de guerra suní. Sin embargo, la fuerza de la Huthi aparece muy por debajo de lo que envió por Arabia Saudita y sus aliados, a pesar de que los rebeldes todavía han controlado una parte del territorio de Yemen, incluida la capital del país. Mientras tanto, los militares de la coalición suní comenzaría simultáneamente a los ataques aéreos, una acción de la tierra, con el personal militar llegaron por mar en Adén, para atacar las posiciones de los chiíes en la zona. Esta cuota también puede ser parte de las fuerzas especiales saudíes, con la intención de recuperar posiciones adversas a las milicias, probablemente en menos tiempo, para poder concluir un conflicto que tiene estimaciones presupuestarias para concluir primero. Los esfuerzos de intensificación de los saudíes y el gran despliegue de fuerzas, informó que la campaña contra la Huthi, a pesar de lo que se pone en el campo, no es nada fácil. La resistencia de los rebeldes chiíes, a pesar de las grandes pérdidas y la falta de capacidad para responder con la fuerza aérea, los ataques desde el cielo, proporciona una percepción de gran dificultad por la coalición suní. Arabia, especialmente, en este momento es necesario que se concertará lo antes posible al país de Yemen, por dos razones principales. La primera es para evitar que los Estados Unidos han fallado en contra de cómo este conflicto, especialmente su impacto en la población civil; el segundo es para impedir que Irán para llevar a cabo una acción de apoyo a Huthi, de manera oficial. Esta segunda opción es la más temida por los diplomáticos de todo el mundo, podría dar lugar a un enfrentamiento directo entre los dos principales países musulmanes, obispos de las dos ramas en las que se divide la religión de Mahoma. Por el momento, Teherán no ha hecho ningún paso oficial, si bien es cierto que el seguimiento de la situación está en curso. Irán, sin embargo, está sujeto a dos fuerzas opuestas que van a apoyar oficialmente a los rebeldes huthis. Mientras que los movimientos chiítas son más extremas para un apoyo incondicional a los insurgentes yemeníes, por lo que es una cuestión de pertenencia y orgullo religioso, por el contrario, la fecha se acerca de la firma final sobre el Tratado de la cuestión nuclear iraní requiere el estado una prudencia forzada. Una solución, aunque difícil de implementar, sería dividir en dos zonas de Yemen, uno de los chiítas y otro para los sunitas; Esta solución debe ser llevada a cabo por las Naciones Unidas y con carácter provisional, sin, es decir, dar a la división del país un acuerdo final, pero temporal, para permitir que las negociaciones de paz. Este dispositivo, sin embargo, podría ser un revés para los sunitas que apuntan a un control total del país; esta motivación podría ayudar a explicar el aumento de la intensidad de los ataques militares, para llegar a una conquista definitiva del Yemen para ser devuelto al gobierno en el exilio en Riad. Este escenario, que es el más probable, Irán impone un apoyo no oficial de acción para Huthi, que explica completamente cómo su resistencia. Probablemente Teherán, así como el abastecimiento de armas y equipos, emplea su fuerza de trabajo en el campo, siguiendo el ejemplo de lo que se hizo en Siria e Irak. La situación es tan hecho aparentemente bloqueado, a pesar del esfuerzo militar sunita y parece que va a seguir adelante, con graves problemas para la población civil. Uno de acción diplomática de Washington en su calidad de aliado de los saudíes y el protagonista del país a la mesa de negociaciones en el Irán nuclear podría llevar a ambas partes a entablar negociaciones para un alto el fuego y un alojamiento posterior de la cuestión de Yemen.

Jemen kämpft intensiviert

Die anhaltende Krieg im Jemen war ein Anstieg der Kämpfe; leider, dass es vor kurzem angekündigt, die von den Saudis, um das Ende der Bombenangriffe immer wieder verweigert wurde und die letzten aufgezeichneten Fällen den Einsatz von Streubomben, wie von der Organisation Human Rights Human Rights Watch verurteilte. Diese Bomben sind in dem Verbot der Verwendung in einigen Verträgen für ihre Gefahr, vor allem für die Zivilbevölkerung enthalten, aber Saudi-Arabien und Jemen haben nicht diese Abkommen unterzeichnet. Die Entscheidung, diese Art von Bomben bedeutet nur, dass die saudische Monarchie hat beschlossen, das Niveau der Konfrontation zu erhöhen, vielleicht, um das Ende beschleunigen. Es ist nicht ausgeschlossen, dass diese Entscheidung in Zusammenhang mit den Anschlägen, dass die Rebellen Huthi, haben versucht, an den saudischen Grenze zu bringen. Der Angriff erfolgte in der Nähe der südlichen Grenze von Saudi-Arabien durchgeführt, und würde eine harte Reaktion der Saudi Kräfte, die mehrere Opfer unter den Rebellen geführt hätte provozieren. Der Umzug des Huthi kann durch einen Versuch, die militärischen Druck zu lindern diktiert worden und gleichzeitig eine angemessene Antwort auf die Kriegsallianz Sunniten. Allerdings scheint die Stärke der Huthi auch hinter dem, was von Saudi-Arabien und ihre Verbündeten ins Feld, obwohl die Rebellen noch kontrollierten Teil des Territoriums des Jemen, einschließlich der Hauptstadt des Landes. Unterdessen würde der sunnitischen Koalition Militär gleichzeitig die Luftangriffe zu beginnen, ein Land, Action, mit Militärpersonal hat auf dem Seeweg ankommen in Aden, um die Positionen der Schiiten in der Region anzugreifen. Diese Quote kann auch Teil Saudi-Spezialeinheiten sein, die beabsichtigen, negative Positionen an die Milizen zu erholen, wahrscheinlich in weniger Zeit, um in der Lage, einen Konflikt, der Haushaltsvoranschläge müssen sich schließen, schließen. Die Intensivierung der Bemühungen der Saudis und dem großen Einsatz der Kräfte, berichtet, dass die Kampagne gegen die Huthi, trotz allem, was im Feld gesetzt, ist gar nicht so einfach. Der Widerstand der schiitischen Rebellen, trotz der großen Verluste und die mangelnde Fähigkeit, mit Klimaleistung, die Angriffe aus der Luft reagieren, stellt eine Wahrnehmung der großen Schwierigkeiten durch die sunnitische Koalition. Saudi, vor allem in dieser Zeit muss es so schnell wie möglich das Land des Jemen geschlossen werden, aus zwei Gründen. Die erste ist, verhindern, dass die Vereinigten Staaten haben vor, wie dieser Konflikt, vor allem ihre Auswirkungen auf die Zivilbevölkerung ausgeschlossen; die zweite ist, den Iran zu verhindern, um eine Aktion zur Unterstützung der Huthi verpflichten, in einem offiziellen Art und Weise. Diese zweite Option ist die am stärksten von Diplomaten aus aller Welt gefürchtet, könnte es zu einer direkten Konfrontation zwischen den beiden großen muslimischen Ländern führen, Bischöfe der beiden Zweige, in die aufgeteilt ist die Religion des Mohammed. Für die Zeit Teheran hat keine offizielle Schritt gemacht, auch wenn es sicher ist, dass die Überwachung der Situation ist noch nicht abgeschlossen. Iran ist jedoch vorbehaltlich der zwei entgegengesetzten Kräften zu offiziell unterstützt die Rebellen Huthi. Während die schiitischen Bewegungen sind für eine bedingungslose Unterstützung für die Aufständischen mehr extreme Yemeni, so dass es eine Frage der religiösen Zugehörigkeit und des Stolzes, auf der anderen Seite, das sich annähernde Datum der endgültigen Unterschrift auf dem Vertrag von der iranischen Atomfrage verpflichtet den Staat eine Zwangs Klugheit. Eine Lösung, wenn auch schwierig zu implementieren, wäre es, in zwei Zonen Jemen, eine für die Schiiten und eine für die Sunniten zu teilen; Diese Lösung sollte von den Vereinten Nationen und vorläufig durchgeführt werden, ohne, das heißt, geben der Teilung des Landes eine endgültige Anordnung, aber vorübergehend, um Friedensverhandlungen zu ermöglichen. Dieses Gerät könnte jedoch ein Rückschlag für die Sunniten, die totale Kontrolle über das Land zu weisen; Diese Motivation würde helfen, die erhöhte Intensität der Militärschläge, um zu einem endgültigen Eroberung des Jemen zu gelangen, um die Exilregierung in Riyadh zurückgegeben werden. Dieses Szenario, das die wahrscheinlichste ist, erlegt Iran eine Aktion inoffizielle Unterstützung für Huthi, die völlig ihre Ausdauer zu erklären, wie. Wahrscheinlich Teheran, sowie die Bereitstellung Waffen und Ausrüstung, beschäftigt seine Mitarbeiter auf dem Gebiet nach dem Vorbild dessen, was in Syrien und dem Irak gemacht. Die Situation ist so offensichtlich blockiert Tatsache, trotz der militärischen Anstrengungen Sunniten und dürfte, gehen Sie vor, mit ernsten Problemen für die Zivilbevölkerung. Einer der diplomatische Aktion Washingtons in seiner Eigenschaft als Bundesgenossen der Saudis und der Protagonist des Landes an den Verhandlungstisch auf dem nuklearen Iran könnten die beiden Seiten führen, die Verhandlungen für einen Waffenstillstand und eine anschließende Aufnahme des jemenitischen Thema zu öffnen.

Yémen intensifie la lutte contre

La guerre en cours au Yémen a été une augmentation des combats; malheureusement qu'il a annoncé récemment par les Saoudiens, à propos de la fin de l'attentat a été nié à plusieurs reprises et le dernier cas enregistré l'utilisation de bombes à sous-munitions, comme dénoncé par l'organisation Human Rights Human Rights Watch. Ces bombes sont comprises dans l'interdiction de l'utilisation dans certains traités pour leur danger, surtout pour la population civile, mais l'Arabie saoudite et le Yémen ont pas signé ces accords. La décision d'utiliser ce type de bombes signifie seulement que la monarchie saoudienne a décidé d'élever le niveau de la confrontation, peut-être pour hâter la fin. Il est pas exclu que cette décision est en relation avec les attentats que les rebelles Houthi, ont essayé d'apporter à la frontière saoudienne. L'attaque a été menée près de la frontière sud de l'Arabie saoudite, et provoquerait une réponse dure des forces saoudiennes, qui ont causé plusieurs victimes parmi les forces rebelles. Le déménagement du Houthi a peut-être été dictée par une tentative d'alléger la pression militaire et en même temps apporter une réponse adéquate à l'alliance de guerre sunnite. Cependant, la force de l'Houthi apparaît bien en deçà de ce que alignée par l'Arabie saoudite et ses alliés, malgré les rebelles ont toujours contrôlé une partie du territoire du Yémen, y compris la capitale du pays. Pendant ce temps, les militaires de la coalition sunnite commencerait simultanément à des frappes aériennes, une action de terrain, avec le personnel militaire ne arrivent par mer à Aden, pour attaquer les positions des chiites dans la région. Ce quota peut également faire partie des forces spéciales saoudiennes, avec l'intention de récupérer les positions défavorables aux milices, probablement en moins de temps, être en mesure de conclure un conflit qui ont des estimations budgétaires à conclure en premier. Les intensification des efforts des Saoudiens et le grand déploiement de forces, a indiqué que la campagne contre le Houthi, malgré ce qui est mis dans le domaine, est pas du tout facile. La résistance des rebelles chiites, malgré les lourdes pertes et le manque de capacité à réagir avec la puissance de l'air, les attaques du ciel, offre une perception de la grande difficulté par la coalition sunnite. Arabie, en particulier, à ce moment il doit être conclu dès que possible le pays du Yémen, pour deux raisons principales. La première est d'empêcher les Etats-Unis ont statué contre la façon dont ce conflit, en particulier son impact sur la population civile; la seconde est d'empêcher l'Iran d'entreprendre une action de soutien à Houthi, d'une manière officielle. Cette deuxième option est le plus redouté par les diplomates du monde entier, elle pourrait conduire à une confrontation directe entre les deux grands pays musulmans, les évêques des deux branches dans lesquelles est divisé la religion de Mahomet. Pour le moment, Téhéran n'a pas fait de démarche officielle, mais il est certain que le suivi de la situation est en cours. Cependant, l'Iran est soumis à deux forces opposées au sujet de soutenir officiellement les rebelles Houthi. Alors que les mouvements chiites sont plus extrêmes pour un soutien inconditionnel aux insurgés yéménite, ce qui en fait une question de l'appartenance religieuse et de fierté, d'autre part, la date prochaine de la signature finale sur le traité de la question nucléaire iranienne exige de l'État une prudence forcée. Une solution, bien que difficile à mettre en œuvre, serait de diviser en deux zones Yémen, l'un pour les chiites et les sunnites pour un; Cette solution doit être effectuée par l'Organisation des Nations Unies et à titre provisoire, sans, qui est, lui donner de la division du pays un accord final, mais temporaire, pour permettre aux négociations de paix. Ce dispositif, cependant, pourrait être un revers pour les sunnites qui pointent vers le contrôle total du pays; cette motivation serait aider à expliquer l'intensité accrue des frappes militaires, pour arriver à une conquête définitive du Yémen doit être retourné au gouvernement en exil à Riyadh. Ce scénario, qui est le plus probable, l'Iran impose un soutien officieux d'action pour Houthi, qui expliquent comment complètement leur endurance. Probablement Téhéran, ainsi que de fournir des armes et de l'équipement, emploie sa main-d'œuvre dans le domaine, à l'instar de ce qui a été fait en Syrie et en Irak. La situation est tellement fait apparemment bloqué, malgré l'effort militaire sunnite et semble prête à aller de l'avant, avec de graves problèmes pour les civils. Un de l'action diplomatique de Washington dans sa capacité comme un allié des Saoudiens et le protagoniste du pays à la table des négociations sur le nucléaire iranien pourrait amener les deux parties à ouvrir des négociations pour un cessez-le et un hébergement ultérieur de la question yéménite.

Iêmen intensifica combate

A guerra em curso no Iêmen foi um aumento dos combates; infelizmente, que anunciou recentemente pelos sauditas, sobre o fim dos bombardeios tem sido repetidamente negado ea última casos registrados o uso de bombas de fragmentação, como denunciado pela organização de Direitos Humanos Human Rights Watch. Estas bombas são incluídos na proibição do uso em alguns tratados para o perigo, especialmente para a população civil, mas a Arábia Saudita eo Iêmen não assinaram esses acordos. A decisão de usar este tipo de bombas significa apenas que a monarquia saudita decidiu elevar o nível de confronto, talvez para apressar o fim. Não é de excluir que esta decisão está em conexão com os ataques que os rebeldes Huthi, tentaram trazer para a fronteira saudita. O ataque foi realizado perto da fronteira sul da Arábia Saudita, e provocaria uma resposta dura das forças sauditas, o que teria causado várias baixas entre as forças rebeldes. O movimento do Huthi pode ter sido ditada por uma tentativa de aliviar a pressão militar e ao mesmo tempo dar uma resposta adequada à aliança guerra sunita. No entanto, a força do Huthi aparece bem aquém do que em campo pela Arábia Saudita e seus aliados, apesar de os rebeldes ainda têm controlado parte do território do Iêmen, incluindo a capital do país. Enquanto isso, os militares da coalizão sunita iria começar simultaneamente a ataques aéreos, uma ação de terra, com militares fez chegar por mar em Aden, para atacar as posições dos xiitas na região. Esta quota pode também ser parte de forças especiais sauditas, com a intenção de recuperar posições adversas às milícias, provavelmente em menos tempo, para poder concluir um conflito que tem estimativas orçamentais para concluir em primeiro lugar. Os esforços de intensificação dos sauditas e da grande mobilização de forças, informou que a campanha contra a Huthi, apesar do que é colocado no campo, não é nada fácil. A resistência dos rebeldes xiitas, apesar das grandes perdas ea falta de capacidade de resposta com o poder aéreo, os ataques do céu, fornece uma percepção de grande dificuldade pela coalizão sunita. Arábia, especialmente, neste momento ele precisa ser concluído o mais rapidamente possível, o país do Iêmen, por duas razões principais. O primeiro é para evitar que os Estados Unidos têm como decidiu contra este conflito, em especial o seu impacto sobre a população civil; o segundo é para impedir o Irã de realizar uma ação de apoio para Huthi, de forma oficial. Esta segunda opção é a mais temida por diplomatas de todo o mundo, que poderia levar a um confronto direto entre os dois principais países muçulmanos, bispos dos dois ramos em que se divide a religião de Maomé. Para o tempo de Teerã não fez qualquer passo oficial, embora seja certo que o acompanhamento da situação está em curso. O Irã, no entanto, está sujeito a duas forças opostas sobre a apoiar oficialmente os rebeldes Huthi. Enquanto os movimentos xiitas são mais extremas para um apoio incondicional aos insurgentes iemenita, tornando-se uma questão de pertença religiosa e orgulho, por outro lado, a data se aproximando da assinatura final sobre o Tratado da questão nuclear iraniana exige que o estado a prudência forçado. Uma solução, embora difícil de implementar, seria dividir em duas zonas Iémen, um para os xiitas e os sunitas para um; Esta solução deve ser levada a cabo pelas Nações Unidas e provisoriamente, sem, isto é, dar a divisão do país um acordo final, mas temporária, para permitir que as negociações de paz. Este dispositivo, no entanto, poderia ser um revés para os sunitas que apontam para o controle total do país; esta motivação que ajudaria a explicar o aumento da intensidade dos ataques militares, para chegar a uma conquista final do Iêmen para ser devolvido ao governo no exílio em Riad. Este cenário, que é o mais provável, o Irã impõe um apoio não oficial de acção para Huthi, que explicam completamente como a sua resistência. Provavelmente Teerã, bem como o fornecimento de armas e equipamentos, emprega sua força de trabalho no campo, a exemplo do que foi feito na Síria e no Iraque. A situação é tão verdade aparentemente bloqueado, apesar do esforço militar sunita e parece pronto para ir em frente, com sérios problemas para os civis. Um dos ação diplomática de Washington em sua capacidade como um aliado dos sauditas eo protagonista do país à mesa de negociações sobre o Irã nuclear poderia levar os dois lados para abrir negociações para um cessar-fogo e um alojamento posterior da questão iemenita.