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Politica Internazionale
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venerdì 5 giugno 2015
اليونان لا تفسح المجال في القضايا الاجتماعية
هناك
مسافة فوق السياسة، والتي تستجيب لبرنامجه الانتخابي، الذي فاز اليسار
اليوناني، بما في ذلك اقتراح دائني اليونان والحكومة اليونانية. تم
الحكم على مطالب المؤسسات التي تملك المبلغ المستحق من البلاد اليوناني
باهظة جدا بالنسبة لعدد السكان أنه في السنوات الخمس الماضية انه لم يدفع
لذنوبهم مع معاناة الفقر والبؤس الذي أجبر عليه. تم
التعرف على الإصلاحات التي أردنا أن لليونان من قبل حكومة أثينا يؤدي إلى
زيادة معينة في البطالة والفقر، دون ترك أي أمل للشعب اليوناني. لا
نستطيع أن نقول أن السلطة التنفيذية من اليونان يفتقر إلى التماسك:
البرنامج الانتخابي الذي يحدد النصر لم يكن حتى خيانة هذه المرة. ولكنها
ليست دفعت برنامج مواقع يسارية بشكل مفرط، بل هو، بالأحرى، من برنامج الحس
السليم، الذي يريد منع البلاد من الغرق في البؤس الذي لا رجعة فيه، شرط أن
أوروبا يجب أن نفهم تماما، إن لم يكن آخر لتجنب الانجرافات العميقة المضادة للنظام، وعلى استعداد لتولي في القارة كلها. وفقا
لرئيس الحكومة اليونانية، ومقترحات المؤسسات الدائنة لا تأخذ في الاعتبار
التقدم في المفاوضات حتى الآن، وتهدف فقط على مجرد استرداد الديون. في مضمون التدابير التي صممها الدائنين، وتطبيق القيمة المضافة لاثنين من معدلات 11٪ و 23٪. أثينا في الوقت الذي توفر ثلث تأثير أقل من قيمة 6٪. الفرق
في العائدات لتغطية الديون بين اقتراح من الدائنين وإلى أثينا حوالي مليار
دولار، فإن ذلك من شأنه أن تفتقر إلى الاستئناف للرد. اقترح
الدائنين أيضا تخفيضات في المعاشات التقاعدية، ولا سيما ذوي الدخل
المنخفض، والأكثر عددا في البلاد، تماما غير مقبول بصراحة عن الحكومة التي
انتخبت على وجه التحديد لحماية الأقل دخلا. كان عدم جواز المقترحات للدائنين واضحة، لم يكن من الممكن أن يمكن للحكومة أن تتخذ تدابير اليونانية تعارض ذلك إلى عنوانك. والسؤال
هو: المؤسسات التي عقد الائتمان الذي لا يمكن التنبؤ رفض اليونان، ثم هناك
نية لرفع الأزمة التي لديها كما خروجها من منطقة اليورو في أثينا؟ إذا
كان هذا صحيحا فمن غير المفهوم كيف تريد للمضي قدما في مؤسسة أوروبية، منذ
خرج من العملة الموحدة قد يدفع أثينا إلى البحث عن حلفاء آخرين، مثل
موسكو. الآن،
وقد وافقت اليونان على الدفع في شكل مبلغ مقطوع من أربعة أقساط المقررة في
شهر يونيو، أي ما مجموعه مليار ستة ملايين، كما في 30 يونيو. في
الوقت الراهن، بعد ذلك، وقد عقدت أسباب سياسية، وتلك من اليونان،
والمفاوضات في سرير النهر الذي يبقي في الخلفية القضايا المالية، والباقي
من ألمانيا نفسها، وهي عاقدة العزم على فرض جدول زمني للمدفوعات لا لإضعاف
العملة فريدة من نوعها، والآن يبدو الحصول على مزيد من الانتباه إلى حقيقة أن أثينا لا تزال في اليورو، لتجنب رشوة أخرى. إذا
كان من الصعب التنبؤ التطورات العالمية، فمن الأسهل في محاولة لمعالجة
الصعوبات مع الاتحاد الأوروبي ربما أكثر اتحادا من أي وقت مضى، أن الوحدة
التي يسمح بها الأحداث والوضع الراهن، ولكن من الأفضل دائما أن تبدو منقسمة
على المسرح العالمي.
Arabia Saudita ed Israele possibili alleati in un prossimo futuro
Arabia Saudita ed Israele sono due nazioni divise dalla questione palestinese e non intrattengono rapporti diplomatici formali, tuttavia fin dall’inizio delle primavere arabe, che hanno portato alla destabilizzazione della regione e, soprattutto, in concomitanza con la fine dell’isolamento del paese iraniano, nemico comune per differenze di vedute geopolitiche e religiose e per via dell’acquisizione della tecnologia nucleare, che rappresenta una fonte comune di forte preoccupazione, si sono progressivamente avvicinate, prima in modo indiretto ed ora con incontri segreti. Entrambi i paesi, al momento hanno tutto l’interesse per non rendere pubblici gli incontri, al questione palestinese è ancora al centro dei sentimenti delle popolazioni arabe, che considerano il paese israeliano il nemico comune, per cui un rapporto reso pubblico, tra Tel Aviv e Riyadh, potrebbe pregiudicare, a livello di percezione, il ruolo guida dei paesi sunniti che l’Arabia Saudita cerca, sempre di più, di ricoprire. Ma le esigenze convergenti in politica estera stanno avvicinando sempre più i due paesi. Il problema comune principale è costituito dalla questione iraniana: il peso sempre crescente dell’influenza nella regione di Teheran non è gradito in eguale misura dai due stati ed una possibile alleanza, soprattutto in ottica militare, potrebbe essere più vicina di quanto pronosticabile. Israele ha più volte minacciato di bombardare i siti iraniani, per privare il paese della tecnologia in grado di permettergli di arrivare alla bomba nucleare, mentre l’Arabia Saudita, contrapposta all’Iran dalla storica rivalità religiosa, è arrivata a progettare l’acquisto di un ordigno atomico già pronto dal Pakistan, per anticipare Teheran, in vista di un possibile equilibrio del terrore in versione islamica. Un ulteriore aspetto accomuna i due paesi: l’attuale difficile rapporto con gli Stati Uniti, che rappresentano, per entrambi il maggiore alleato. L’intenzione di Obama di portare fuori dall’isolamento l’Iran, per regolamentare il suo accesso alla tecnologia nucleare, seppure per scopi civili, ha prodotto un progressivo allontanamento dall’amministrazione americana da parte di Riyadh e Tel Aviv, che ha prodotto posizioni molto critiche verso Washington, determinando scenari di tensione di difficile gestione in concomitanza con l’emergenza della questione dello Stato islamico. La necessità determinata dall’allontanamento dagli Stati Uniti ha generato la necessità di sviluppare una sorta di diplomazia segreta, che possa aprire la strada per una collaborazione ufficiale; ciò non è al momento possibile per le differenze esistenti accumulate negli anni, ma che le comuni esigenze potrebbero favorire ed accelerare anche in tempi, tutto sommato brevi. In quest’ottica la definizione della questione palestinese, riportata alla ribalta dell’agenda politica israeliana, rappresenta l’ostacolo maggiore, risolto il quale la collaborazione tra i due paesi non avrebbe difficoltà a concretizzarsi in maniera ufficiale. Potrebbe così spiegarsi, con motivazioni di ordine internazionale, ma non mondiale, bensì funzionale agli assetti regionali, il cambiamento repentino di posizione di Benjamin Netanyahu, che in campagna elettorale scartava la soluzione dei due stati, per poi riproporla una volta eletto. La creazione dello Stato di Palestina, potrebbe fare cadere diverse pregiudiziali dai paesi arabi verso Israele ed aprire ad alleanze, accettate anche dalla società civile sunnita, in chiave anti iraniana. Un ulteriore aspetto, da non trascurare, è la sintonia che unisce Tel Aviv e Riyadh nell’avversione dei movimenti quali i Fratelli Musulmani e la vicinanza con il governo militare egiziano. Infine sulla questione siriana, Netanyahu non ha mai nascosto che la convivenza tacita con Assad garantiva ad Israele una certa tranquillità sul confine dei due paesi, tuttavia la possibile eliminazione dal paese siriano del movimento Hezbollah e la fuoriuscita di Damasco dall’orbita di influenza iraniana, anche a favore di un governo sunnita moderato, come sostenuto dall’Arabia Saudita, rappresenta una ulteriore convergenza non da poco per una evoluzione positiva dei rapporti tra i due paesi.
Saudi Arabia and Israel possible allies in the near future
Saudi
Arabia and Israel are two nations divided by the Palestinian issue and
they do not maintain formal diplomatic relations, but from the start of
the Arab spring, which led to the destabilization of the region and,
above all, to coincide with the end of isolation of the country Iran, common
enemy for geopolitical and religious differences of views and by the
acquisition of nuclear technology, which is a common source of concern,
have gradually approached, first indirectly and now with secret
meetings. Both
countries currently have every incentive not to make public meetings,
the Palestinian issue is still the focus of the feelings of the Arab
population, who consider the land of Israel the common enemy, for which a
report made public, between Tel Aviv and
Riyadh, could affect, in terms of perception, the leading role of the
Sunni countries that Saudi Arabia seeks, always more, to cover. But the needs converged in foreign policy are approaching more and more the two countries. The
common problem is constituted by the main Iranian issue: the weight
growing influence in the region Tehran is not appreciated equally by the
two states and a possible alliance, especially in military optics, may
be closer than predictable. Israel
has repeatedly threatened to bomb Iranian sites, depriving the country
of the technology that can enable you to get the nuclear bomb, while
Saudi Arabia, Iran opposed the historic rivalry religious, it came to
plan the purchase of a nuclear device ready by Pakistan, to anticipate Tehran, in view of a possible balance of terror in Islamic version. Another
aspect common to the two countries: the current strained relationship
with the US, which account for both the major ally. The
intention of Obama to bring Iran out of isolation, to regulate its
access to nuclear technology, even for civilian purposes, has produced a
progressive distancing by the American administration from Riyadh and
Tel Aviv, which produced positions very
critical of Washington, leading to scenarios of tension difficult to
manage in conjunction with the emergence of the issue of the Islamic
state. The
need determined by removal from the United States has created the need
to develop a sort of secret diplomacy, which could pave the way for an
official collaboration; it
is currently not possible for the differences accumulated over the
years, but that the common needs could enhance and accelerate even in
times, after all short. In
this context the definition of the Palestinian issue, brought to the
forefront of the political agenda Israel is the greatest obstacle,
resolved that the collaboration between the two countries would be ready
to take the form of an official manner. It
may well explain, for reasons of international order, but not the
world, but serves the regional structure, the sudden change of position
of Benjamin Netanyahu, who during the election campaign discarded the
two-state solution, and then resubmit it once elected. The
creation of the State of Palestine, could bring down several rulings
from Arab countries to Israel and open to alliances, also accepted by
the Sunni civil society, in an anti Iran. A
further aspect not to be overlooked, is the tune that combines Tel Aviv
and Riyadh aversion movements such as the Muslim Brotherhood and the
proximity to the Egyptian military government. Finally
on the Syrian issue, Netanyahu has never hidden that cohabitation with
tacit Assad guaranteed Israel a degree of calm on the border of the two
countries, however, the possible elimination of the country Syrian
movement Hezbollah and the leakage of Damascus orbit of Iranian
influence, also
in favor of a moderate Sunni government, as supported by Saudi Arabia,
is a further convergence is not just for a positive development of
relations between the two countries.
Posibles aliados de Arabia Saudita e Israel en un futuro próximo
Arabia
Saudita e Israel son dos naciones divididas por la cuestión palestina y
que no mantienen relaciones diplomáticas formales, pero desde el
comienzo de la primavera árabe, lo que llevó a la desestabilización de
la región y, sobre todo, para coincidir con el fin del aislamiento del
país Irán, enemigo
común de las diferencias geopolíticas y religiosas de puntos de vista y
por la adquisición de la tecnología nuclear, que es una fuente común de
preocupación, se han acercado poco a poco, primero indirectamente y
ahora con reuniones secretas. Ambos
países que actualmente tienen todos los incentivos para no hacer
reuniones públicas, la cuestión palestina sigue siendo el foco de los
sentimientos de la población árabe, que consideran la tierra de Israel
al enemigo común, para lo cual un informe hecho público, entre Tel Aviv y
Riad, podría afectar, en términos de percepción, el protagonismo de los
países sunitas que Arabia Saudí busca, cada vez más, para cubrir. Pero las necesidades convergieron en la política exterior están acercando cada vez más a los dos países. El
problema común está constituida por la principal cuestión iraní: la
creciente influencia de peso en la región de Teherán no es apreciado por
igual por los dos estados y una posible alianza, especialmente en la
óptica militar, puede estar más cerca de lo predecible. Israel
ha amenazado varias veces para bombardear sitios iraníes, privando al
país de la tecnología que puede permitir que usted consiga la bomba
nuclear, mientras que Arabia Saudita, Irán se opuso a la histórica
rivalidad religiosa, llegó a planear la compra de un
dispositivo nuclear listo en Pakistán, para anticipar Teherán, en vista
de un posible equilibrio del terror en la versión islámica. Otro aspecto común a los dos países: la tensa relación actual con los EE.UU., que representan tanto el principal aliado. La
intención de Obama de llevar a Irán del aislamiento, para regular el
acceso a la tecnología nuclear, incluso para fines civiles, ha producido
un progresivo distanciamiento de la administración estadounidense de
Riad y Tel Aviv, que produjo posiciones muy
crítico de Washington, que lleva a escenarios de tensión difícil de
manejar en conjunto con el surgimiento de la cuestión del estado
islámico. La
necesidad determinada por expulsión de los Estados Unidos ha creado la
necesidad de desarrollar una especie de diplomacia secreta, lo que
podría allanar el camino para una colaboración oficial; en
este momento no es posible que las diferencias acumuladas a lo largo de
los años, pero que las necesidades comunes podría mejorar y acelerar
aún en tiempos, después de todo corto. En
este contexto, la definición de la cuestión palestina, trajo al primer
plano de la agenda política de Israel es el mayor obstáculo, resolvió
que la colaboración entre ambos países estaría listo para tomar la forma
de una manera oficial. Bien
puede explicar, por razones de orden internacional, pero no del mundo,
sino que sirve la estructura regional, el repentino cambio de posición
de Benjamín Netanyahu, que durante la campaña electoral descartó la
solución de dos estados, y luego volver a presentar una vez elegido. La
creación del Estado de Palestina, podría derribar varios fallos de los
países árabes a Israel y abrir a las alianzas, también aceptadas por la
sociedad civil sunita, en una contra Irán. Otro
aspecto que no debe pasarse por alto, es la melodía que combina Tel
Aviv y Riad movimientos de aversión como los Hermanos Musulmanes y la
proximidad al gobierno militar egipcio. Por
último en la cuestión siria, Netanyahu nunca ha ocultado que la
cohabitación con tácita Assad garantizada Israel un grado de calma en la
frontera de los dos países, sin embargo, la posible eliminación del
país el movimiento sirio Hezbollah y la fuga de Damasco órbita de la
influencia iraní, También
a favor de un gobierno sunita moderado, como el apoyo de Arabia
Saudita, es una convergencia más no es sólo para un desarrollo positivo
de las relaciones entre los dos países.
Posibles aliados de Arabia Saudita e Israel en un futuro próximo
Arabia
Saudita e Israel son dos naciones divididas por la cuestión palestina y
que no mantienen relaciones diplomáticas formales, pero desde el
comienzo de la primavera árabe, lo que llevó a la desestabilización de
la región y, sobre todo, para coincidir con el fin del aislamiento del
país Irán, enemigo
común de las diferencias geopolíticas y religiosas de puntos de vista y
por la adquisición de la tecnología nuclear, que es una fuente común de
preocupación, se han acercado poco a poco, primero indirectamente y
ahora con reuniones secretas. Ambos
países que actualmente tienen todos los incentivos para no hacer
reuniones públicas, la cuestión palestina sigue siendo el foco de los
sentimientos de la población árabe, que consideran la tierra de Israel
al enemigo común, para lo cual un informe hecho público, entre Tel Aviv y
Riad, podría afectar, en términos de percepción, el protagonismo de los
países sunitas que Arabia Saudí busca, cada vez más, para cubrir. Pero las necesidades convergieron en la política exterior están acercando cada vez más a los dos países. El
problema común está constituida por la principal cuestión iraní: la
creciente influencia de peso en la región de Teherán no es apreciado por
igual por los dos estados y una posible alianza, especialmente en la
óptica militar, puede estar más cerca de lo predecible. Israel
ha amenazado varias veces para bombardear sitios iraníes, privando al
país de la tecnología que puede permitir que usted consiga la bomba
nuclear, mientras que Arabia Saudita, Irán se opuso a la histórica
rivalidad religiosa, llegó a planear la compra de un
dispositivo nuclear listo en Pakistán, para anticipar Teherán, en vista
de un posible equilibrio del terror en la versión islámica. Otro aspecto común a los dos países: la tensa relación actual con los EE.UU., que representan tanto el principal aliado. La
intención de Obama de llevar a Irán del aislamiento, para regular el
acceso a la tecnología nuclear, incluso para fines civiles, ha producido
un progresivo distanciamiento de la administración estadounidense de
Riad y Tel Aviv, que produjo posiciones muy
crítico de Washington, que lleva a escenarios de tensión difícil de
manejar en conjunto con el surgimiento de la cuestión del estado
islámico. La
necesidad determinada por expulsión de los Estados Unidos ha creado la
necesidad de desarrollar una especie de diplomacia secreta, lo que
podría allanar el camino para una colaboración oficial; en
este momento no es posible que las diferencias acumuladas a lo largo de
los años, pero que las necesidades comunes podría mejorar y acelerar
aún en tiempos, después de todo corto. En
este contexto, la definición de la cuestión palestina, trajo al primer
plano de la agenda política de Israel es el mayor obstáculo, resolvió
que la colaboración entre ambos países estaría listo para tomar la forma
de una manera oficial. Bien
puede explicar, por razones de orden internacional, pero no del mundo,
sino que sirve la estructura regional, el repentino cambio de posición
de Benjamín Netanyahu, que durante la campaña electoral descartó la
solución de dos estados, y luego volver a presentar una vez elegido. La
creación del Estado de Palestina, podría derribar varios fallos de los
países árabes a Israel y abrir a las alianzas, también aceptadas por la
sociedad civil sunita, en una contra Irán. Otro
aspecto que no debe pasarse por alto, es la melodía que combina Tel
Aviv y Riad movimientos de aversión como los Hermanos Musulmanes y la
proximidad al gobierno militar egipcio. Por
último en la cuestión siria, Netanyahu nunca ha ocultado que la
cohabitación con tácita Assad garantizada Israel un grado de calma en la
frontera de los dos países, sin embargo, la posible eliminación del
país el movimiento sirio Hezbollah y la fuga de Damasco órbita de la
influencia iraní, También
a favor de un gobierno sunita moderado, como el apoyo de Arabia
Saudita, es una convergencia más no es sólo para un desarrollo positivo
de las relaciones entre los dos países.
Saudi-Arabien und Israel möglichen Verbündeten in der nahen Zukunft
Saudi-Arabien
und Israel sind zwei Nationen geteilt durch die Palästinenserfrage und
sie nicht formalen diplomatischen Beziehungen aufrecht zu erhalten, aber
von Anfang an des Arabischen Frühlings, die zur Destabilisierung der
Region und vor allem geführt, um mit dem Ende der Isolation des Landes
Iran zusammenfallen, gemeinsamen
Feind aus geopolitischen und religiösen Unterschiede der Ansichten und
durch die Übernahme der Kerntechnik, die eine häufige Quelle von
Interesse ist, wurden nach und nach angefahren, zunächst indirekt und
jetzt mit geheimen Treffen. Beide
Länder haben derzeit allen Grund nicht öffentlichen Sitzungen zu
machen, ist die palästinensische Frage immer noch im Mittelpunkt der
Gefühle der arabischen Bevölkerung, die das Land Israel der gemeinsame
Feind, für die ein Bericht veröffentlicht betrachten, zwischen Tel Aviv und
Riyadh, könnte beeinflussen, im Hinblick auf die Wahrnehmung, die
führende Rolle der sunnitischen Ländern, die Saudi-Arabien sucht, immer
mehr, zu decken. Aber die Bedürfnisse konvergiert in der Außenpolitik nähern sich immer mehr den beiden Ländern. Das
gemeinsame Problem wird durch die Haupt Iran-Frage besteht: das Gewicht
wachsenden Einfluss in der Region Teheran nicht zu gleichen Teilen von
den beiden Staaten und einer möglichen Allianz geschätzt, vor allem in
Militäroptik kann näher als vorhersehbar. Israel
hat wiederholt gedroht, iranische Websites zu bombardieren, zu
berauben, das Land der Technologien, die Ihnen ermöglichen kann, um die
Atombombe zu bekommen, während Saudi-Arabien, Iran gegenüber der
historischen Rivalität religiösen, kam es um den Kauf planen eine
Atombombe fertig Pakistan, zu antizipieren, Teheran, in Hinblick auf
eine mögliche Gleichgewicht des Schreckens in der islamischen Version. Ein
weiterer Aspekt gemeinsam mit den beiden Ländern: die Strom
angespanntes Verhältnis zu den USA, die sowohl für die wichtigsten
Verbündeten erklären. Die
Absicht der Obama den Iran aus der Isolation zu bringen, um den Zugang
zu Nukleartechnologie zu regeln, auch für zivile Zwecke, hat sich eine
fortschreitende Distanzierung von der amerikanischen Verwaltung von Riad
und Tel Aviv, die Positionen produziert produziert sehr
kritisch gegenüber Washington, die zu Szenarien der Spannung schwierig,
im Zusammenhang mit der Entstehung der Frage des islamischen Staates zu
verwalten. Die
von der Entfernung aus den Vereinigten Staaten bestimmt Notwendigkeit
hat die Notwendigkeit, eine Art Geheimdiplomatie, die den Weg für eine
offizielle Zusammenarbeit ebnen könnte entwickeln erstellt; ist
es zur Zeit nicht möglich, die Unterschiede im Laufe der Jahre, aber,
dass die gemeinsamen Bedürfnisse könnte zu verbessern und zu
beschleunigen, auch in Zeiten, schließlich kurz. In
diesem Zusammenhang ist die Definition der Palästinafrage, an die
Spitze der politischen Agenda brachte Israel ist das größte Hindernis,
beschlossen, dass die Zusammenarbeit zwischen den beiden Ländern wäre
bereit, die Form einer offiziellen Art und Weise zu nehmen. Es
kann gut erklären, aus Gründen der internationalen Ordnung, aber nicht
die Welt, sondern dient die regionale Struktur, die plötzliche Änderung
der Position des Benjamin Netanyahu, der im Wahlkampf verworfen die
Zwei-Staaten-Lösung und dann erneut einmal gewählt. Die
Gründung des Staates Palästina, konnte sich mehrere Urteile aus
arabischen Ländern nach Israel zu bringen und zu öffnen, um Allianzen,
auch von der sunnitischen Zivilgesellschaft akzeptiert, in einer Anti
Iran. Ein
weiterer Aspekt nicht zu übersehen, ist die Melodie, die Tel Aviv und
Riad Aversion Bewegungen wie der Muslimbruderschaft und die Nähe zu der
ägyptischen Militärregierung verbindet. Schließlich
über die syrische Frage, hat Netanyahu nie verborgen, dass das
Zusammenleben mit der stillschweigenden Garantie Assad Israel ein
gewisses Maß an Ruhe an der Grenze der beiden Länder ist jedoch die
mögliche Abschaffung des Landes syrischen Bewegung Hisbollah und die
Leckage von Damaskus Umlaufbahn des iranischen Einfluss, auch
zugunsten einer moderaten sunnitischen Regierung, wie von Saudi-Arabien
unterstützt wird, ist eine weitere Konvergenz ist nicht nur für eine
positive Entwicklung der Beziehungen zwischen den beiden Ländern.
L'Arabie Saoudite et Israël alliés possibles dans un avenir proche
Arabie
Saoudite et Israël sont deux nations divisées par la question
palestinienne et ils ne conservent pas de relations diplomatiques
formelles, mais dès le début du printemps arabe, qui a conduit à la
déstabilisation de la région et, surtout, pour coïncider avec la fin de
l'isolement du pays Iran, ennemi
commun des différences géopolitiques et religieuses de points de vue et
par l'acquisition de la technologie nucléaire, qui est une source de
préoccupation commune, ont progressivement approché, d'abord
indirectement, et maintenant avec des réunions secrètes. Les
deux pays ont actuellement tout intérêt à ne pas faire des réunions
publiques, la question palestinienne est toujours au centre des
sentiments de la population arabe, qui considèrent la terre d'Israël
l'ennemi commun, pour lesquels un rapport rendu public, entre Tel Aviv et
Riyad, pourrait affecter, en termes de perception, le rôle de leader
des pays sunnites que l'Arabie saoudite cherche, toujours plus, à
couvrir. Mais les besoins ont convergé dans la politique étrangère approchent de plus en plus les deux pays. Le
problème commun est constitué par la principale question iranienne:
l'influence croissante de poids dans la région de Téhéran est pas
apprécié à parts égales par les deux Etats et une alliance possible,
surtout dans l'optique militaire, peut être plus proche que prévisible. Israël
a menacé à plusieurs reprises de bombarder les sites iraniens, privant
le pays de la technologie qui peut vous permettre d'obtenir la bombe
nucléaire, tandis que l'Arabie saoudite, l'Iran est opposé à la rivalité
historique religieux, il est venu à planifier l'achat de un
dispositif nucléaire prêt par le Pakistan, d'anticiper Téhéran, en vue
d'un possible équilibre de la terreur dans la version islamique. Un
autre aspect commun aux deux pays: les relations tendues avec les
Etats-Unis en cours, qui représentent à la fois le principal allié. L'intention
de M. Obama pour amener l'Iran sortir de l'isolement, de réglementer
l'accès à la technologie nucléaire, même à des fins civiles, a produit
un éloignement progressif par l'administration américaine de Riyad et
Tel-Aviv, qui a produit positions très
critique envers Washington, conduisant à des scénarios de tension
difficile à gérer en collaboration avec l'émergence de la question de
l'Etat islamique. La
nécessité déterminée par l'élimination des États-Unis a créé la
nécessité de développer une sorte de diplomatie secrète, ce qui pourrait
ouvrir la voie à une collaboration officielle; il
est actuellement impossible pour les différences accumulées au fil des
années, mais que les besoins communs pourrait améliorer et accélérer
même en temps, après tout court. Dans
ce contexte, la définition de la question palestinienne, mis au premier
plan de l'agenda politique d'Israël est le plus grand obstacle, résolu
que la collaboration entre les deux pays serait prêt à prendre la forme
d'une manière officielle. Il
peut très bien expliquer, pour des raisons d'ordre international, mais
pas le monde, mais sert de la structure régionale, le changement soudain
de la position de Benjamin Netanyahu, qui, durant la campagne
électorale a écarté la solution à deux Etats, puis le soumettre à
nouveau une fois élu. La
création de l'Etat de Palestine, pourrait faire tomber plusieurs
décisions en provenance des pays arabes en Israël et ouvrir à des
alliances, également accepté par la société civile sunnite, dans une
lutte contre l'Iran. Un
autre aspect à ne pas négliger, est la chanson qui combine de Tel Aviv
et Riyad mouvements d'aversion telles que les Frères musulmans et la
proximité au gouvernement militaire égyptien. Enfin,
sur la question syrienne, Netanyahu n'a jamais caché que la
cohabitation avec tacite Assad garantie Israël un degré de calme à la
frontière des deux pays, cependant, l'élimination possible du pays
mouvement syrien Hezbollah et la fuite de Damas orbite de l'influence
iranienne, également
en faveur d'un gouvernement sunnite modéré, comme soutenu par l'Arabie
Saoudite, est une plus grande convergence est pas seulement pour un
développement positif des relations entre les deux pays.
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