Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
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giovedì 9 luglio 2015
سوف تونس بناء جدار على الحدود مع ليبيا لاحتواء الإرهاب
تونس
تعتزم بناء حاجز مادي، وهو دخول كتل إلى البلاد من الإرهابيين، وفي الوقت
نفسه، يمنع الإفراج عن الأصوليين التونسي للقيام بالرحلة، والتي سوف تسمح
لك لتصبح جزءا من الدولة الإسلامية. ويخطط المشروع لبناء جدار وخندق على الحدود مع ليبيا والتي يمكن أن تؤثر أيضا على خط الحدود مع الجزائر. يجب
أن يكون العمل على تطوير حوالي 168 كم، وينبغي أن تكتمل بحلول نهاية عام
2015. والقصد من ذلك هو منع الاتصال مع المحافظات الثلاث الليبية التي
أسسها الخلافة، والتي من العديد من الجهاديين، الذين لديهم جميع ' الفائدة لزعزعة استقرار البلاد. ويشتبه في أنها، في الواقع، ان الانتحاري الذي ضرب مؤخرا منتجع، وليس عنصر واحد، ولكن كان على اتصال مع الأصوليين الليبي. يقع
تونس بين قوتين التي تذهب في عكس ذلك: من ناحية المؤسسات المدنية
والديمقراطية في البلد، والتي تمكنت من تتبع مسار الديمقراطي، وهو الوحيد
في العالم العربي، وثانيا، كتلة الأصوليين ملحوظا، الذين لم استقال تريد أن تحويل البلاد إلى دولة إسلامية. تونس
بالتالي أرض التناقضات الحادة، ينعكس ليس فقط في شركته، حتى في التوازن
الداخلي الخاص بها، من الصعب إدارة المؤسسات لا يزال صغيرا جدا وليس راسخة
تماما. أهمية بناء الجدار هو على وجه التحديد لمنع اتجاهين التواصل مع الأراضي الخاضعة لسيادة الخلافة. من
جهة هناك ظاهرة التسلل داخل الأراضي التونسية من العناصر التي تقاتل في
المؤسسات الديمقراطية، حدد رمزا من إمكانية حقيقية لإقامة دولة حرة تأثير
أكثر الأصوليين؛ لمثل
هؤلاء الناس وجود تونس الديمقراطي هو مثال الممكن أن يمكن سافر عن طريق
دول أخرى، تتعارض مع المبادئ والنهج الذي تريد أن تؤكد وجود دولة إسلامية. ولكنها
ليست مجرد مشكلة لمؤسسات تونس، وهناك أيضا حركة البيانات الصادرة من
المواطنين التونسيين، الذين يذهبون للانضمام إلى الجيش من الخلافة، ومن ثم
العودة مع مستوى عال من التلقين السياسي والديني الذي ينضم إلى التدريب الجيش، قادرة على تنفيذ هجمات ذات الصلة. ما
يقدر بنحو أربعة آلاف التونسيين هي جزء من لواء الخلافة في ليبيا، وتونس
هي البلد الذي، نسبيا، وقد وفرت المزيد من رجال الميليشيا الى قوات الدولة
الإسلامية، الذين يقاتلون في سوريا والعراق. هذا
يسلط الضوء على كيف أن مسار الديمقراطية في البلاد التونسية معقد للغاية
وتستغرق وقتا طويلا ويتطلب أدوات داخلية خاصة جدا، مثل بناء الجدار على
الحدود. هذا الجدار هو جزء من استراتيجية أكثر تعقيدا، والتي تشارك أيضا إغلاق ثمانين المساجد، منزل الأصوليين. والقصد
من ذلك هو الحد قدر الإمكان من خطر الأصولية الإسلامية لحماية المؤسسات،
وهي مهمة صعبة لتحقيق دون مساعدات ملموسة من القوى الأجنبية، التي ينبغي أن
تركز جهودها الخاصة بشأن حماية تونس، ليس فقط باعتباره رمزا، ولكن كما
أيضا البنك مباشرة في مجال التهديدات المحتملة توجه الأصولي، خصوصا إلى أوروبا.
mercoledì 8 luglio 2015
L'accordo sul nucleare è necessario per lo sviluppo dell'Iran
La speranza iraniana di raggiungere l’accordo sulla questione nucleare entro tempi brevi è motivata dalla necessità di risollevare una economia sulla quale hanno pesato troppo a lungo le sanzioni economiche. Nella società iraniana la speranza di migliorare la propria condizione è molto forte, si tratta di un tessuto sociale molto dinamico, pronto ad accogliere lo sviluppo tanto atteso, malgrado la presenza, spesso invadente, delle autorità religiose. L’accordo sul nucleare è una necessità prima di tutto per il paese iraniano, ma anche gli USA e soprattutto Obama, hanno necessità di chiudere la partita in tempi brevi. Teheran avrebbe autorizzato anche le ispezioni nei siti militari, ma in cambio avrebbe chiesto al fine dell’embargo sull’importazione delle armi, questione che Washington non gradisce, in quanto deve fare fronte alle critiche degli alleati israeliani e sauditi, che con una simile concessione potrebbero alzare ulteriormente la voce. In ogni caso è importante raggiungere al più presto una conclusione che determini la fine delle sanzioni economiche, perché i benefici non potranno essere immediati. Nonostante che l’Iran si sia preparato da tempo a ritornare sul mercato e ad accogliere nuovi investimenti esteri, gli effetti di queste iniziative economiche non potranno vedersi nel breve periodo. In una prima fase la moneta iraniana dovrebbe rivalutarsi, grazie alle esportazioni di materie prime, il paese detiene la quarta riserva mondiale di petrolio e la terza di gas, e permettere così l’afflusso di beni e servizi, anche pregiati, dall’estero. Molto importante è la previsione di investimenti esteri capaci di creare lavoro, la cui cronica mancanza costringe oltre metà della popolazione giovanile alla disoccupazione. Si tratta, nella maggioranza, di potenziali lavoratori qualificati, in grado di essere impiegati nei settori dei servizi, anche se il fattore di maggiore stimolo per la crescita non potrà che essere, nella fase iniziale, il petrolio. Oltre alla stima che riguarda circa 40 milioni di barili già stoccati e pronti ad essere immessi sul mercato, le autorità stanno studiando nuovi sistemi di contratti per attrarre aziende dell’occidente, capaci di fare aumentare la capacità di guadagno del settore. Le sanzioni hanno ridotto la capacità produttiva dell’industria estrattiva, ma gli obiettivi sono di arrivare ad essere in grado di produrre circa cinque milioni di barili entro la fine di questo decennio. Il petrolio unito con lo sblocco dei capitali congelati nelle banche estere, dovrebbe consentire, anche grazie ad un adeguamento tecnologico, il rilancio del settore delle infrastrutture, che permetterebbe anche la svolta al settore strategico dei trasporti e della logistica. Questo flusso di investimenti e di lavoro dovrebbe portare anche alla comparsa del fenomeno dell’inflazione, vista, in questo caso, come aspetto positivo, perché causata da una maggiore produttività e da una maggiore quantità di liquidità messa in circolo nel sistema, a cui dovrebbe corrispondere un aumento del prodotto interno lordo e di conseguenza il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione. Come si vede i cambiamenti attesi riguardano scenari differenti, che non potranno non generare tensioni interne ed investire materie molto delicate quali quelle dei diritti e della legislazione commerciale. Per attirare, infatti, le imprese straniere in maniera massiccia, l’ordinamento giudiziario dovrà adeguarsi alla presenza di aziende di altri paesi e con la necessità di accedere in maniera certa e veloce ai possibili contenziosi che si verificheranno. Anche l’atteggiamento troppo pervasivo delle autorità religiose dovrà subire cambiamenti sufficiente per non essere di intralcio ad uno sviluppo economico, che dovrà essere comunque rispettoso della natura della teocrazia iraniana. Di pari passo dovrà essere rafforzata la sicurezza del paese, soprattutto nei confronti della minaccia dello Stato islamico: è interesse dell’Iran sconfiggere i terroristi del califfato, che sono arrivati, in precedenza, fin quasi alle frontiere del paese, per stabilizzare la regione. I problemi maggiori, dal punto di vista diplomatico, sono dati dalle relazioni con i paesi sunniti e con Israele, che vedono il rientro iraniano sulla scena internazionale, come una minaccia all’attuale situazione, sia politica, che economica. Su questo versante l’Iran dovrà impegnarsi a trovare delle modalità di convivenza che potrebbero fare rendere necessaria la variazione dei paradigmi su cui si è basata fino ad ora la politica estera di Teheran.
The nuclear deal is necessary for the development of Iran
Hope
to reach agreement on the Iranian nuclear issue within a short time is
motivated by the need to revive an economy on which weighed too long
economic sanctions. Iranian
society in the hope of improving their condition is very strong, it is a
very dynamic social fabric, ready to welcome the long-awaited
development, despite the presence, often intrusive, religious
authorities. The
nuclear deal is a need first of all for the country of Iran, but also
the US and especially Obama, they need to close the game quickly. Tehran
also would authorize inspections at military sites, but in return he
would ask the embargo on the import of arms, question that Washington
does not like, because it has to address criticisms of the Saudi and
Israeli allies, who with such a concession could further raise the voice. In
any case it is important to reach a conclusion as soon as possible
which results in the end of economic sanctions, because the benefits
will not be immediate. Although
Iran has prepared a long time to return to the market and to welcome
new foreign investments, the effects of these economic initiatives can
not be seen in the short term. In
a first phase the Iranian currency should revalue, thanks to the export
of raw materials, the country holds the fourth world's oil reserves and
the third gas, and thus allow the flow of goods and services, also fine
from abroad. Most
important is the provision of foreign investments that create jobs,
whose chronic shortage forced more than half of young people to
unemployment. It
is, in the majority, of potential skilled workers, able to be employed
in the service sectors, even if the factor of increased stimulus for
growth may not be that, in the initial phase, oil. In
addition to the estimate that concerns some 40 million barrels already
stored and ready to be placed on the market, the authorities are
investigating new systems contracts to attract Western companies,
capable of increasing the earning capacity of the industry. The
sanctions have reduced the productive capacity of the extractive
industry, but the goals are to get to be able to produce about five
million barrels by the end of this decade. Oil
combined with the release of frozen funds in foreign banks, should
allow, also thanks to a technological upgrade, the revival of the
infrastructure sector, which would also allow the turning to strategic
sector of transport and logistics. This
flow of investments and work should also lead to the appearance of the
phenomenon of inflation, view, in this case, as a positive aspect,
because caused by a higher productivity and a greater amount of liquid
circulated in the system, to which should pay an increase in gross domestic product and therefore the improvement of the living conditions of the population. As
we see the expected changes relate to different scenarios, that they
will not generate internal tensions and invest very delicate matters
such as human rights and trade legislation. To
attract, in fact, foreign companies massively, the judiciary will have
to adapt to the presence of companies from other countries and with the
need to access in a reliable and fast to potential disputes that will
occur. Even
the attitude too pervasive religious authorities will have to be
changed enough to not be a hindrance to economic development, which
still must be respectful of the nature of the Iranian theocracy. Hand
in hand will be strengthened the security of the country, especially
against the threat of the Islamic State: Iran's interest to defeat the
terrorists of the Caliphate, which arrived, earlier, almost to the
borders of the country, to stabilize the region. The
biggest problems, from the diplomatic point of view, are given by the
relations with the Sunni countries and with Israel, which sees the
return of Iran in the international arena, as a threat to the current
situation, both political and economic. On
this front, Iran will have to work to find ways of living together they
could do make it necessary to change the paradigms on which it was
based until now the foreign policy of Tehran.
El acuerdo nuclear es necesaria para el desarrollo de Irán
La
esperanza de alcanzar un acuerdo sobre la cuestión nuclear iraní en
poco tiempo está motivada por la necesidad de reactivar una economía en
la que pesaba sanciones económicas demasiado largos. La
sociedad iraní, con la esperanza de mejorar su condición es muy fuerte,
es un tejido social muy dinámico, listo para dar la bienvenida al
desarrollo tan esperado, a pesar de la presencia, a menudo, las
autoridades religiosas intrusivos. El
acuerdo nuclear es en primer lugar para el país de Irán una necesidad,
sino también los EE.UU. y en especial de Obama, que necesitan para
cerrar el juego rápidamente. Teherán
también autorizaría inspecciones en instalaciones militares, pero a
cambio le pediría el embargo sobre la importación de armas, la pregunta
que Washington no le gusta, porque tiene que hacer frente a las críticas
de los aliados saudíes e israelíes, que con tal concesión podría elevar aún más la voz. En
cualquier caso, es importante para llegar a una conclusión lo antes
posible, lo que se traduce en el fin de las sanciones económicas, ya que
los beneficios no serán inmediatos. Aunque
Irán ha preparado mucho tiempo para volver al mercado y dar la
bienvenida a las nuevas inversiones extranjeras, los efectos de estas
iniciativas económicas no se pueden ver en el corto plazo. En
una primera fase de la moneda iraní debe revaluar, gracias a la
exportación de materias primas, el país cuenta con reservas de petróleo
del cuarto del mundo y el tercer gas, y así permitir que el flujo de
bienes y servicios, también está bien desde el extranjero. Lo
más importante es la disposición de las inversiones extranjeras que
crean puestos de trabajo, cuya escasez crónica obligado a más de la
mitad de los jóvenes al desempleo. Se
trata, en la mayoría, de los posibles trabajadores calificados, capaces
de ser empleados en los sectores de servicios, aunque el factor de
aumento de estímulo para el crecimiento no puede ser que, en la fase
inicial, el petróleo. Además
de la estimación que se refiere a unos 40 millones de barriles ya
almacena o listos para ser colocados en el mercado, las autoridades
están investigando nuevos contratos de sistemas para atraer a las
empresas occidentales, capaces de aumentar la capacidad de ganancia de
la industria. Las
sanciones han reducido la capacidad productiva de la industria
extractiva, pero los objetivos son llegar a ser capaz de producir
alrededor de cinco millones de barriles a finales de esta década. Petróleo
combinado con la liberación de los fondos congelados en bancos
extranjeros, debe permitir, también gracias a una actualización
tecnológica, la reactivación del sector de la infraestructura, lo que
también permitiría el desvío a sector estratégico del transporte y la
logística. Este
flujo de inversiones y el trabajo también debe dar lugar a la aparición
del fenómeno de la inflación, la vista, en este caso, como un aspecto
positivo, porque causada por una mayor productividad y una mayor
cantidad de líquido que circula en el sistema, a la que debe pagar un aumento del producto interno bruto y, por tanto, la mejora de las condiciones de vida de la población. Como
vemos los cambios previstos se refieren a diferentes escenarios, que no
van a generar tensiones internas e invertir cuestiones muy delicadas
como los derechos humanos y la legislación comercial. Para
atraer, de hecho, las empresas extranjeras de forma masiva, el poder
judicial tendrán que adaptarse a la presencia de empresas de otros
países y con la necesidad de acceder de manera confiable y rápida a los
posibles conflictos que se producirán. Incluso
la actitud autoridades religiosas demasiado generalizados tendrá que
ser cambiado lo suficiente como para no ser un obstáculo para el
desarrollo económico, que aún debe ser respetuoso de la naturaleza de la
teocracia iraní. De
la mano se reforzará la seguridad del país, en especial contra la
amenaza del Estado islámico: el interés de Irán para derrotar a los
terroristas del Califato, que llegaron, antes, casi hasta las fronteras
del país, para estabilizar la región. Los
mayores problemas, desde el punto de vista diplomático, están dadas por
las relaciones con los países sunitas y con Israel, que ve el regreso
de Irán en el ámbito internacional, como una amenaza para la situación
actual, tanto política como económica. En
este frente, Irán tendrá que trabajar para encontrar maneras de vivir
juntos que podían hacer que sea necesario cambiar los paradigmas sobre
los que se basaba hasta ahora la política exterior de Teherán.
Das Atomabkommen ist notwendig für die Entwicklung des Iran
Hoffe,
dass eine Einigung über die iranische Atomfrage innerhalb einer kurzen
Zeit wird durch die Notwendigkeit motiviert, eine Wirtschaft, auf dem
gewogen zu lange Wirtschaftssanktionen beleben zu erreichen. Iranischen
Gesellschaft in der Hoffnung auf eine Verbesserung ihrer Lage ist sehr
stark, es ist eine sehr dynamische soziale Gefüge, bereit, die lang
erwartete Entwicklung begrüßen, trotz der Gegenwart, oft aufdringlich,
religiösen Autoritäten. Das
Atomabkommen ist notwendig vor allem für das Land von Iran, aber auch
in den USA und vor allem Obama, um das Spiel zu schnell schließen müssen
sie. Teheran
würde auch Kontrollen an Militäranlagen zu genehmigen, aber im Gegenzug
er das Embargo auf den Import von Waffen fragen würde, in Frage zu
stellen, dass Washington nicht mag, weil es um Kritik an den saudischen
und israelischen Verbündeten, die mit einer solchen Konzession Adresse könnte weiter erhöhen die Stimme. In
jedem Fall ist es wichtig, einen Abschluss so schnell wie möglich, die
am Ende der Wirtschaftssanktionen Ergebnisse zu erreichen, da der Nutzen
nicht unmittelbar bevorsteht. Obwohl
der Iran hat eine lange Zeit, um auf den Markt kommen und neue
ausländische Investitionen willkommen hergestellt wird, können die
Auswirkungen dieser Wirtschaftsinitiativen nicht auf kurze Sicht zu
sehen. In
einer ersten Phase sollte die iranische Währung aufzuwerten, dank dem
Export von Rohstoffen, hält das Land des vierten Weltölreserven und das
dritte Gas, und ermöglichen so den Fluss von Waren und Dienstleistungen,
auch in Ordnung aus dem Ausland. Am
wichtigsten ist die Bereitstellung von ausländischen Investitionen, die
Arbeitsplätze schaffen, deren chronische Mangel gezwungen mehr als die
Hälfte der jungen Menschen, die Arbeitslosigkeit. Es
ist in der Mehrzahl von potentiellen Facharbeiter, in der Lage, in den
Dienstleistungsbereichen verwendet werden, auch wenn der Faktor der
erhöhten Wachstumsimpulse möglicherweise nicht, dass in der
Anfangsphase, Öl. Zusätzlich
zu der Schätzung, dass rund 40 Millionen bereits gespeichert und
bereit, in den Verkehr gebracht werden, Fässer betrifft, werden die
Behörden die Untersuchung neuer Systeme Aufträge an westliche
Unternehmen, zu einer Steigerung der Ertragskraft der Branche zu
gewinnen. Die
Sanktionen haben die Produktionskapazität der mineralgewinnenden
Industrie reduziert, aber die Ziele sind, um in der Lage, etwa fünf
Millionen Barrel bis zum Ende dieses Jahrzehnts zu produzieren. Öl
in Verbindung mit der Freigabe eingefrorener Gelder bei ausländischen
Banken, sollte es ermöglichen, auch dank einer technischen Aufrüstung,
die Wiederbelebung der Infrastrukturbereich, die auch die Hinwendung zu
strategischen Sektor Transport und Logistik ermöglichen würde. Dieser
Fluss von Investitionen und Arbeit sollte auch zum Auftreten des
Phänomens der Inflation, Ansicht, in diesem Fall zu führen, als einen
positiven Aspekt, da durch eine höhere Produktivität und eine größere
Menge an Flüssigkeit in das System zirkuliert verursacht, zu denen noch zahlen einen Anstieg des Bruttoinlandsprodukts und damit die Verbesserung der Lebensbedingungen der Bevölkerung. Wie
wir sehen die erwarteten Änderungen beziehen sich auf die verschiedenen
Szenarien, dass sie nicht erzeugen inneren Spannungen und investieren
sehr heikle Fragen wie Menschenrechte und Wirtschaftsrecht. Um
zu gewinnen, in der Tat, ausländische Unternehmen massiv, der Justiz
muss auf das Vorhandensein von Unternehmen aus anderen Ländern und mit
der Notwendigkeit, in einer zuverlässigen und schnellen, potenzielle
Streitigkeiten, die auftreten, zugreifen anzupassen. Auch
die Haltung zu durchdringenden religiösen Autoritäten müssen genug, um
ein Hindernis für die wirtschaftliche Entwicklung, deren Anwendung noch
Respekt vor der Natur des iranischen Theokratie sein nicht geändert
werden. Hand
in Hand werden die Sicherheit des Landes gestärkt werden, vor allem
gegen die Bedrohung durch den islamischen Staat: Interesse des Iran, die
Terroristen des Kalifats, die kamen früher, fast bis an die Grenzen des
Landes, zur Stabilisierung der Region zu besiegen. Die
größten Probleme, vom diplomatischen Standpunkt aus, sind durch die
Beziehungen zu den sunnitischen Ländern und Israel, die die Rückkehr der
Iran in der internationalen Arena sieht, als eine Bedrohung für die
aktuelle Situation, die politische und wirtschaftliche gegeben. An
dieser Front wird Iran arbeiten müssen, um Formen des Zusammenlebens,
sie könnten dies machen es notwendig, die Paradigmen, auf dem sie
beruhte bisher der Außenpolitik zu ändern Teheran zu finden.
L'accord sur le nucléaire est nécessaire pour le développement de l'Iran
Espoir
de parvenir à un accord sur la question du nucléaire iranien dans un
court laps de temps est motivé par la nécessité de relancer une économie
sur laquelle pesait trop longues sanctions économiques. La
société iranienne dans l'espoir d'améliorer leur état est très fort, il
est un tissu social très dynamique, prête à accueillir le développement
tant attendu, malgré la présence, souvent, les autorités religieuses
intrusives. L'accord
sur le nucléaire est une nécessité tout d'abord pour le pays de l'Iran,
mais aussi aux États-Unis et surtout Obama, ils ont besoin de fermer le
jeu rapidement. Téhéran
aurait également autoriser des inspections sur des sites militaires,
mais en retour, il demanderait à l'embargo sur l'importation d'armes, la
question que Washington ne aime pas, parce qu'il doit répondre aux
critiques des alliés saoudiens et israéliens, qui avec une telle
concession pourrait encore faire entendre la voix. En
tout cas, il est important de parvenir à une conclusion dès que
possible, ce qui se traduit par la fin des sanctions économiques, parce
que les avantages ne seront pas immédiats. Bien
que l'Iran a préparé un long temps de revenir sur le marché et
d'accueillir de nouveaux investissements étrangers, les effets de ces
initiatives économiques ne peuvent pas être vus dans le court terme. Dans
une première phase, la monnaie iranienne devrait réévaluer, grâce à
l'exportation de matières premières, le pays détient des réserves de
pétrole de la quatrième monde et le troisième gaz, et permettre ainsi la
circulation des biens et des services, aussi bien à l'étranger. Le
plus important est la mise à disposition des investissements étrangers
qui créent des emplois, dont la pénurie chronique forcé plus de la
moitié des jeunes au chômage. Il
est, dans la majorité, des travailleurs qualifiés potentiels, capables
d'être employé dans les secteurs des services, même si le facteur de
l'augmentation de relance pour la croissance ne peut être que, dans la
phase initiale, de l'huile. En
plus de l'estimation qui concerne quelque 40 millions de barils déjà
stocké et prêt à être mis sur le marché, les autorités enquêtent sur de
nouveaux contrats de systèmes pour attirer les entreprises occidentales,
capables d'augmenter la capacité de gain de l'industrie. Les
sanctions ont réduit la capacité de production de l'industrie
extractive, mais les objectifs sont d'arriver à être en mesure de
produire environ cinq millions de barils d'ici la fin de cette décennie.
Pétrole
combinée avec la sortie de fonds gelés dans des banques étrangères,
devrait permettre, grâce aussi à une mise à niveau technologique, la
relance du secteur de l'infrastructure, ce qui permettrait aussi au
tournant pour le secteur stratégique du transport et de la logistique. Ce
flux d'investissements et le travail devrait également conduire à
l'apparition du phénomène de l'inflation, vue, dans ce cas, comme un
aspect positif, parce causée par une plus grande productivité et une
plus grande quantité de liquide en circulation dans le système, à
laquelle devrait payer une augmentation du produit intérieur brut et donc l'amélioration des conditions de vie de la population. Comme
nous le voyons les changements attendus se rapportent à différents
scénarios, qu'ils ne seront pas générer des tensions internes et
d'investir les questions très délicates comme les droits humains et la
législation commerciale. Pour
attirer, en fait, les entreprises étrangères massivement, la
magistrature devront s'adapter à la présence d'entreprises d'autres pays
et avec le besoin d'accéder de manière fiable et rapide aux litiges
potentiels qui se produiront. Même
l'attitude des autorités religieuses trop envahissants devra être
changé assez pour ne pas être un obstacle au développement économique,
qui doit encore être respectueux de la nature de la théocratie
iranienne. Main
dans la main sera renforcée la sécurité du pays, en particulier contre
la menace de l'État islamique: l'intérêt de l'Iran de vaincre les
terroristes du califat, qui sont arrivés, plus tôt, presque aux
frontières du pays, pour stabiliser la région. Les
plus gros problèmes, du point de vue diplomatique, sont donnés par les
relations avec les pays sunnites et avec Israël, qui voit le retour de
l'Iran sur la scène internationale, comme une menace à la situation
actuelle, à la fois politique et économique. Sur
ce front, l'Iran aura à travailler pour trouver des façons de vivre
ensemble, ils pourraient ne rendre nécessaire de changer les paradigmes
sur lesquels il se fondait jusqu'à présent la politique étrangère de
Téhéran.
O acordo nuclear é necessária para o desenvolvimento do Irã
Esperamos
chegar a acordo sobre a questão nuclear iraniana dentro de um curto
espaço de tempo é motivada pela necessidade de relançar uma economia em
que pesava sanções econômicas muito tempo. Sociedade
iraniana, na esperança de melhorar a sua condição é muito forte, é um
tecido social muito dinâmico, pronto para acolher o desenvolvimento tão
esperado, apesar da presença, muitas vezes, autoridades religiosas
intrusivas. O
acordo nuclear é uma necessidade antes de tudo para o país do Irã, mas
também os EUA e, especialmente, Obama, que eles precisam para fechar o
jogo rapidamente. Teerã
também iria autorizar inspeções em instalações militares, mas em troca
ele iria pedir o embargo à importação de armas, questionar que
Washington não gosta, porque tem de responder a críticas dos aliados
sauditas e israelenses, que com a referida concessão poderia aumentar ainda mais a voz. Em
qualquer caso, é importante chegar a uma conclusão o mais rapidamente
possível, o que resulta no final das sanções económicas, por causa dos
benefícios não serão imediatos. Apesar
de o Irã tem preparado um longo tempo para voltar para o mercado e para
receber novos investimentos estrangeiros, os efeitos dessas iniciativas
económicas não podem ser vistos no curto prazo. Numa
primeira fase, a moeda iraniana deve reavaliar, graças à exportação de
matérias-primas, o país detém reservas de petróleo do mundo a quarta ea
terceira gás, e, assim, permitir o fluxo de bens e serviços, também
muito bem a partir do estrangeiro. O
mais importante é o fornecimento de investimentos estrangeiros que
criam postos de trabalho, cuja falta crônica forçaram mais de metade dos
jovens para o desemprego. Trata-se,
na maioria, dos potenciais trabalhadores especializados, capazes de ser
utilizados no sector dos serviços, mesmo que o factor de aumento do
estímulo de crescimento não pode ser que, na fase inicial, óleo. Além
da estimativa que diz respeito a cerca de 40 milhões de barris já
armazenados e prontos para serem colocados no mercado, as autoridades
estão investigando novos contratos de sistemas para atrair empresas
ocidentais, capazes de aumentar a capacidade de ganho da indústria. As
sanções têm reduzido a capacidade produtiva da indústria extractiva,
mas os objetivos são chegar a ser capaz de produzir cerca de cinco
milhões de barris até o final desta década. Oil
combinado com a liberação de fundos congelados em bancos estrangeiros,
deve permitir que, também graças a uma atualização tecnológica, o
renascimento do setor de infra-estrutura, o que também permitiria a
viragem para o sector estratégico de transporte e logística. Este
fluxo de investimentos e trabalho deverá também levar ao aparecimento
do fenómeno de inflação, vista, neste caso, como um aspecto positivo,
porque causado por um aumento da produtividade e uma maior quantidade de
líquido circulava no sistema, a qual deve pagar um aumento no produto interno bruto e, portanto, a melhoria das condições de vida da população. Como
podemos ver as mudanças esperadas relacionar com diferentes cenários,
que eles não vão gerar tensões internas e investir assuntos muito
delicados como os direitos humanos e legislação comercial. Para
atrair, de fato, as empresas estrangeiras maciçamente, o Judiciário
terá de se adaptar à presença de empresas de outros países e com a
necessidade de acessar em um confiável e rápido para eventuais litígios
que irão ocorrer. Mesmo
a atitude autoridades religiosas demasiado invasivos terá que ser
mudado o suficiente para não ser um obstáculo para o desenvolvimento
econômico, que ainda deve ser respeitoso com a natureza da teocracia
iraniana. Mão
na mão será reforçada a segurança do país, especialmente contra a
ameaça do Estado Islâmico: interesse do Irã para derrotar os terroristas
do Califado, que chegou, no início, quase às fronteiras do país, para
estabilizar a região. Os
maiores problemas, do ponto de vista diplomático, são dadas pelas
relações com os países sunitas e com Israel, que vê o retorno do Irã na
arena internacional, como uma ameaça para a situação atual, tanto
político e econômico. Nesta
frente, o Irã terá que trabalhar para encontrar formas de convivência
que eles pudessem fazer tornam necessário alterar os paradigmas em que
se baseou até agora a política externa de Teerão.
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