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giovedì 9 luglio 2015

سوف تونس بناء جدار على الحدود مع ليبيا لاحتواء الإرهاب

تونس تعتزم بناء حاجز مادي، وهو دخول كتل إلى البلاد من الإرهابيين، وفي الوقت نفسه، يمنع الإفراج عن الأصوليين التونسي للقيام بالرحلة، والتي سوف تسمح لك لتصبح جزءا من الدولة الإسلامية. ويخطط المشروع لبناء جدار وخندق على الحدود مع ليبيا والتي يمكن أن تؤثر أيضا على خط الحدود مع الجزائر. يجب أن يكون العمل على تطوير حوالي 168 كم، وينبغي أن تكتمل بحلول نهاية عام 2015. والقصد من ذلك هو منع الاتصال مع المحافظات الثلاث الليبية التي أسسها الخلافة، والتي من العديد من الجهاديين، الذين لديهم جميع ' الفائدة لزعزعة استقرار البلاد. ويشتبه في أنها، في الواقع، ان الانتحاري الذي ضرب مؤخرا منتجع، وليس عنصر واحد، ولكن كان على اتصال مع الأصوليين الليبي. يقع تونس بين قوتين التي تذهب في عكس ذلك: من ناحية المؤسسات المدنية والديمقراطية في البلد، والتي تمكنت من تتبع مسار الديمقراطي، وهو الوحيد في العالم العربي، وثانيا، كتلة الأصوليين ملحوظا، الذين لم استقال تريد أن تحويل البلاد إلى دولة إسلامية. تونس بالتالي أرض التناقضات الحادة، ينعكس ليس فقط في شركته، حتى في التوازن الداخلي الخاص بها، من الصعب إدارة المؤسسات لا يزال صغيرا جدا وليس راسخة تماما. أهمية بناء الجدار هو على وجه التحديد لمنع اتجاهين التواصل مع الأراضي الخاضعة لسيادة الخلافة. من جهة هناك ظاهرة التسلل داخل الأراضي التونسية من العناصر التي تقاتل في المؤسسات الديمقراطية، حدد رمزا من إمكانية حقيقية لإقامة دولة حرة تأثير أكثر الأصوليين؛ لمثل هؤلاء الناس وجود تونس الديمقراطي هو مثال الممكن أن يمكن سافر عن طريق دول أخرى، تتعارض مع المبادئ والنهج الذي تريد أن تؤكد وجود دولة إسلامية. ولكنها ليست مجرد مشكلة لمؤسسات تونس، وهناك أيضا حركة البيانات الصادرة من المواطنين التونسيين، الذين يذهبون للانضمام إلى الجيش من الخلافة، ومن ثم العودة مع مستوى عال من التلقين السياسي والديني الذي ينضم إلى التدريب الجيش، قادرة على تنفيذ هجمات ذات الصلة. ما يقدر بنحو أربعة آلاف التونسيين هي جزء من لواء الخلافة في ليبيا، وتونس هي البلد الذي، نسبيا، وقد وفرت المزيد من رجال الميليشيا الى قوات الدولة الإسلامية، الذين يقاتلون في سوريا والعراق. هذا يسلط الضوء على كيف أن مسار الديمقراطية في البلاد التونسية معقد للغاية وتستغرق وقتا طويلا ويتطلب أدوات داخلية خاصة جدا، مثل بناء الجدار على الحدود. هذا الجدار هو جزء من استراتيجية أكثر تعقيدا، والتي تشارك أيضا إغلاق ثمانين المساجد، منزل الأصوليين. والقصد من ذلك هو الحد قدر الإمكان من خطر الأصولية الإسلامية لحماية المؤسسات، وهي مهمة صعبة لتحقيق دون مساعدات ملموسة من القوى الأجنبية، التي ينبغي أن تركز جهودها الخاصة بشأن حماية تونس، ليس فقط باعتباره رمزا، ولكن كما أيضا البنك مباشرة في مجال التهديدات المحتملة توجه الأصولي، خصوصا إلى أوروبا.

mercoledì 8 luglio 2015

L'accordo sul nucleare è necessario per lo sviluppo dell'Iran

La speranza iraniana di raggiungere l’accordo sulla questione nucleare entro tempi brevi è motivata dalla necessità di risollevare una economia sulla quale hanno pesato troppo a lungo le sanzioni economiche. Nella società iraniana la speranza di migliorare la propria condizione è molto forte, si tratta di un tessuto sociale molto dinamico, pronto ad accogliere lo sviluppo tanto atteso, malgrado la presenza, spesso invadente, delle autorità religiose. L’accordo sul nucleare è una necessità prima di tutto per il paese iraniano, ma anche gli USA e soprattutto Obama, hanno necessità di chiudere la partita in tempi brevi. Teheran avrebbe autorizzato anche le ispezioni nei siti militari, ma in cambio avrebbe chiesto al fine dell’embargo sull’importazione delle armi, questione che Washington non gradisce, in quanto deve fare fronte alle critiche degli alleati israeliani e sauditi, che con una simile concessione potrebbero alzare ulteriormente la voce. In ogni caso è importante raggiungere al più presto una conclusione che determini la fine delle sanzioni economiche, perché i benefici non potranno essere immediati. Nonostante che l’Iran si sia preparato da tempo a ritornare sul mercato e ad accogliere nuovi investimenti esteri, gli effetti di queste iniziative economiche non potranno vedersi nel breve periodo. In una prima fase la moneta iraniana dovrebbe rivalutarsi, grazie alle esportazioni di materie prime, il paese detiene la quarta riserva mondiale di petrolio e la terza di gas, e permettere così l’afflusso di beni e servizi, anche pregiati, dall’estero. Molto importante è la previsione di investimenti esteri capaci di creare lavoro, la cui cronica mancanza costringe oltre metà della popolazione giovanile alla disoccupazione. Si tratta, nella maggioranza, di potenziali lavoratori qualificati, in grado di essere impiegati nei settori dei servizi, anche se il fattore di maggiore stimolo per la crescita non potrà che essere, nella fase iniziale, il petrolio. Oltre alla stima che riguarda circa 40 milioni di barili già stoccati e pronti ad essere immessi sul mercato, le autorità stanno studiando nuovi sistemi di contratti per attrarre aziende dell’occidente, capaci di fare aumentare la capacità di guadagno del settore. Le sanzioni hanno ridotto la capacità produttiva dell’industria estrattiva, ma gli obiettivi sono di arrivare ad essere in grado di produrre circa cinque milioni di barili entro la fine di questo decennio. Il petrolio unito con lo sblocco dei capitali congelati nelle banche estere, dovrebbe consentire, anche grazie ad un adeguamento tecnologico, il rilancio del settore delle infrastrutture, che permetterebbe anche la svolta al settore strategico dei trasporti e della logistica. Questo flusso di investimenti e di lavoro dovrebbe portare anche alla comparsa del fenomeno dell’inflazione, vista, in questo caso, come aspetto positivo, perché causata da una maggiore produttività e da una maggiore quantità di liquidità messa in circolo nel sistema, a cui dovrebbe corrispondere un aumento del prodotto interno lordo e di conseguenza il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione. Come si vede i cambiamenti attesi riguardano scenari differenti, che non potranno non generare tensioni interne ed investire materie molto delicate quali quelle dei diritti e della legislazione commerciale. Per attirare, infatti, le imprese straniere in maniera massiccia, l’ordinamento giudiziario dovrà adeguarsi alla presenza di aziende di altri paesi e con la necessità di accedere in maniera certa e veloce ai possibili contenziosi che si verificheranno. Anche l’atteggiamento troppo pervasivo delle autorità religiose dovrà subire cambiamenti sufficiente per non essere di intralcio ad uno sviluppo economico, che dovrà essere comunque rispettoso della natura della teocrazia iraniana. Di pari passo dovrà essere rafforzata la sicurezza del paese, soprattutto nei confronti della minaccia dello Stato islamico: è interesse dell’Iran sconfiggere i terroristi del califfato, che sono arrivati, in precedenza, fin quasi alle frontiere del paese, per stabilizzare la regione. I problemi maggiori, dal punto di vista diplomatico, sono dati dalle relazioni con i paesi sunniti e con Israele, che vedono il rientro iraniano sulla scena internazionale, come una minaccia all’attuale situazione, sia politica, che economica. Su questo versante l’Iran dovrà impegnarsi a trovare delle modalità di convivenza che potrebbero fare rendere necessaria la variazione dei paradigmi su cui si è basata fino ad ora la politica estera di Teheran.

The nuclear deal is necessary for the development of Iran

Hope to reach agreement on the Iranian nuclear issue within a short time is motivated by the need to revive an economy on which weighed too long economic sanctions. Iranian society in the hope of improving their condition is very strong, it is a very dynamic social fabric, ready to welcome the long-awaited development, despite the presence, often intrusive, religious authorities. The nuclear deal is a need first of all for the country of Iran, but also the US and especially Obama, they need to close the game quickly. Tehran also would authorize inspections at military sites, but in return he would ask the embargo on the import of arms, question that Washington does not like, because it has to address criticisms of the Saudi and Israeli allies, who with such a concession could further raise the voice. In any case it is important to reach a conclusion as soon as possible which results in the end of economic sanctions, because the benefits will not be immediate. Although Iran has prepared a long time to return to the market and to welcome new foreign investments, the effects of these economic initiatives can not be seen in the short term. In a first phase the Iranian currency should revalue, thanks to the export of raw materials, the country holds the fourth world's oil reserves and the third gas, and thus allow the flow of goods and services, also fine from abroad. Most important is the provision of foreign investments that create jobs, whose chronic shortage forced more than half of young people to unemployment. It is, in the majority, of potential skilled workers, able to be employed in the service sectors, even if the factor of increased stimulus for growth may not be that, in the initial phase, oil. In addition to the estimate that concerns some 40 million barrels already stored and ready to be placed on the market, the authorities are investigating new systems contracts to attract Western companies, capable of increasing the earning capacity of the industry. The sanctions have reduced the productive capacity of the extractive industry, but the goals are to get to be able to produce about five million barrels by the end of this decade. Oil combined with the release of frozen funds in foreign banks, should allow, also thanks to a technological upgrade, the revival of the infrastructure sector, which would also allow the turning to strategic sector of transport and logistics. This flow of investments and work should also lead to the appearance of the phenomenon of inflation, view, in this case, as a positive aspect, because caused by a higher productivity and a greater amount of liquid circulated in the system, to which should pay an increase in gross domestic product and therefore the improvement of the living conditions of the population. As we see the expected changes relate to different scenarios, that they will not generate internal tensions and invest very delicate matters such as human rights and trade legislation. To attract, in fact, foreign companies massively, the judiciary will have to adapt to the presence of companies from other countries and with the need to access in a reliable and fast to potential disputes that will occur. Even the attitude too pervasive religious authorities will have to be changed enough to not be a hindrance to economic development, which still must be respectful of the nature of the Iranian theocracy. Hand in hand will be strengthened the security of the country, especially against the threat of the Islamic State: Iran's interest to defeat the terrorists of the Caliphate, which arrived, earlier, almost to the borders of the country, to stabilize the region. The biggest problems, from the diplomatic point of view, are given by the relations with the Sunni countries and with Israel, which sees the return of Iran in the international arena, as a threat to the current situation, both political and economic. On this front, Iran will have to work to find ways of living together they could do make it necessary to change the paradigms on which it was based until now the foreign policy of Tehran.

El acuerdo nuclear es necesaria para el desarrollo de Irán

La esperanza de alcanzar un acuerdo sobre la cuestión nuclear iraní en poco tiempo está motivada por la necesidad de reactivar una economía en la que pesaba sanciones económicas demasiado largos. La sociedad iraní, con la esperanza de mejorar su condición es muy fuerte, es un tejido social muy dinámico, listo para dar la bienvenida al desarrollo tan esperado, a pesar de la presencia, a menudo, las autoridades religiosas intrusivos. El acuerdo nuclear es en primer lugar para el país de Irán una necesidad, sino también los EE.UU. y en especial de Obama, que necesitan para cerrar el juego rápidamente. Teherán también autorizaría inspecciones en instalaciones militares, pero a cambio le pediría el embargo sobre la importación de armas, la pregunta que Washington no le gusta, porque tiene que hacer frente a las críticas de los aliados saudíes e israelíes, que con tal concesión podría elevar aún más la voz. En cualquier caso, es importante para llegar a una conclusión lo antes posible, lo que se traduce en el fin de las sanciones económicas, ya que los beneficios no serán inmediatos. Aunque Irán ha preparado mucho tiempo para volver al mercado y dar la bienvenida a las nuevas inversiones extranjeras, los efectos de estas iniciativas económicas no se pueden ver en el corto plazo. En una primera fase de la moneda iraní debe revaluar, gracias a la exportación de materias primas, el país cuenta con reservas de petróleo del cuarto del mundo y el tercer gas, y así permitir que el flujo de bienes y servicios, también está bien desde el extranjero. Lo más importante es la disposición de las inversiones extranjeras que crean puestos de trabajo, cuya escasez crónica obligado a más de la mitad de los jóvenes al desempleo. Se trata, en la mayoría, de los posibles trabajadores calificados, capaces de ser empleados en los sectores de servicios, aunque el factor de aumento de estímulo para el crecimiento no puede ser que, en la fase inicial, el petróleo. Además de la estimación que se refiere a unos 40 millones de barriles ya almacena o listos para ser colocados en el mercado, las autoridades están investigando nuevos contratos de sistemas para atraer a las empresas occidentales, capaces de aumentar la capacidad de ganancia de la industria. Las sanciones han reducido la capacidad productiva de la industria extractiva, pero los objetivos son llegar a ser capaz de producir alrededor de cinco millones de barriles a finales de esta década. Petróleo combinado con la liberación de los fondos congelados en bancos extranjeros, debe permitir, también gracias a una actualización tecnológica, la reactivación del sector de la infraestructura, lo que también permitiría el desvío a sector estratégico del transporte y la logística. Este flujo de inversiones y el trabajo también debe dar lugar a la aparición del fenómeno de la inflación, la vista, en este caso, como un aspecto positivo, porque causada por una mayor productividad y una mayor cantidad de líquido que circula en el sistema, a la que debe pagar un aumento del producto interno bruto y, por tanto, la mejora de las condiciones de vida de la población. Como vemos los cambios previstos se refieren a diferentes escenarios, que no van a generar tensiones internas e invertir cuestiones muy delicadas como los derechos humanos y la legislación comercial. Para atraer, de hecho, las empresas extranjeras de forma masiva, el poder judicial tendrán que adaptarse a la presencia de empresas de otros países y con la necesidad de acceder de manera confiable y rápida a los posibles conflictos que se producirán. Incluso la actitud autoridades religiosas demasiado generalizados tendrá que ser cambiado lo suficiente como para no ser un obstáculo para el desarrollo económico, que aún debe ser respetuoso de la naturaleza de la teocracia iraní. De la mano se reforzará la seguridad del país, en especial contra la amenaza del Estado islámico: el interés de Irán para derrotar a los terroristas del Califato, que llegaron, antes, casi hasta las fronteras del país, para estabilizar la región. Los mayores problemas, desde el punto de vista diplomático, están dadas por las relaciones con los países sunitas y con Israel, que ve el regreso de Irán en el ámbito internacional, como una amenaza para la situación actual, tanto política como económica. En este frente, Irán tendrá que trabajar para encontrar maneras de vivir juntos que podían hacer que sea necesario cambiar los paradigmas sobre los que se basaba hasta ahora la política exterior de Teherán.

Das Atomabkommen ist notwendig für die Entwicklung des Iran

Hoffe, dass eine Einigung über die iranische Atomfrage innerhalb einer kurzen Zeit wird durch die Notwendigkeit motiviert, eine Wirtschaft, auf dem gewogen zu lange Wirtschaftssanktionen beleben zu erreichen. Iranischen Gesellschaft in der Hoffnung auf eine Verbesserung ihrer Lage ist sehr stark, es ist eine sehr dynamische soziale Gefüge, bereit, die lang erwartete Entwicklung begrüßen, trotz der Gegenwart, oft aufdringlich, religiösen Autoritäten. Das Atomabkommen ist notwendig vor allem für das Land von Iran, aber auch in den USA und vor allem Obama, um das Spiel zu schnell schließen müssen sie. Teheran würde auch Kontrollen an Militäranlagen zu genehmigen, aber im Gegenzug er das Embargo auf den Import von Waffen fragen würde, in Frage zu stellen, dass Washington nicht mag, weil es um Kritik an den saudischen und israelischen Verbündeten, die mit einer solchen Konzession Adresse könnte weiter erhöhen die Stimme. In jedem Fall ist es wichtig, einen Abschluss so schnell wie möglich, die am Ende der Wirtschaftssanktionen Ergebnisse zu erreichen, da der Nutzen nicht unmittelbar bevorsteht. Obwohl der Iran hat eine lange Zeit, um auf den Markt kommen und neue ausländische Investitionen willkommen hergestellt wird, können die Auswirkungen dieser Wirtschaftsinitiativen nicht auf kurze Sicht zu sehen. In einer ersten Phase sollte die iranische Währung aufzuwerten, dank dem Export von Rohstoffen, hält das Land des vierten Weltölreserven und das dritte Gas, und ermöglichen so den Fluss von Waren und Dienstleistungen, auch in Ordnung aus dem Ausland. Am wichtigsten ist die Bereitstellung von ausländischen Investitionen, die Arbeitsplätze schaffen, deren chronische Mangel gezwungen mehr als die Hälfte der jungen Menschen, die Arbeitslosigkeit. Es ist in der Mehrzahl von potentiellen Facharbeiter, in der Lage, in den Dienstleistungsbereichen verwendet werden, auch wenn der Faktor der erhöhten Wachstumsimpulse möglicherweise nicht, dass in der Anfangsphase, Öl. Zusätzlich zu der Schätzung, dass rund 40 Millionen bereits gespeichert und bereit, in den Verkehr gebracht werden, Fässer betrifft, werden die Behörden die Untersuchung neuer Systeme Aufträge an westliche Unternehmen, zu einer Steigerung der Ertragskraft der Branche zu gewinnen. Die Sanktionen haben die Produktionskapazität der mineralgewinnenden Industrie reduziert, aber die Ziele sind, um in der Lage, etwa fünf Millionen Barrel bis zum Ende dieses Jahrzehnts zu produzieren. Öl in Verbindung mit der Freigabe eingefrorener Gelder bei ausländischen Banken, sollte es ermöglichen, auch dank einer technischen Aufrüstung, die Wiederbelebung der Infrastrukturbereich, die auch die Hinwendung zu strategischen Sektor Transport und Logistik ermöglichen würde. Dieser Fluss von Investitionen und Arbeit sollte auch zum Auftreten des Phänomens der Inflation, Ansicht, in diesem Fall zu führen, als einen positiven Aspekt, da durch eine höhere Produktivität und eine größere Menge an Flüssigkeit in das System zirkuliert verursacht, zu denen noch zahlen einen Anstieg des Bruttoinlandsprodukts und damit die Verbesserung der Lebensbedingungen der Bevölkerung. Wie wir sehen die erwarteten Änderungen beziehen sich auf die verschiedenen Szenarien, dass sie nicht erzeugen inneren Spannungen und investieren sehr heikle Fragen wie Menschenrechte und Wirtschaftsrecht. Um zu gewinnen, in der Tat, ausländische Unternehmen massiv, der Justiz muss auf das Vorhandensein von Unternehmen aus anderen Ländern und mit der Notwendigkeit, in einer zuverlässigen und schnellen, potenzielle Streitigkeiten, die auftreten, zugreifen anzupassen. Auch die Haltung zu durchdringenden religiösen Autoritäten müssen genug, um ein Hindernis für die wirtschaftliche Entwicklung, deren Anwendung noch Respekt vor der Natur des iranischen Theokratie sein nicht geändert werden. Hand in Hand werden die Sicherheit des Landes gestärkt werden, vor allem gegen die Bedrohung durch den islamischen Staat: Interesse des Iran, die Terroristen des Kalifats, die kamen früher, fast bis an die Grenzen des Landes, zur Stabilisierung der Region zu besiegen. Die größten Probleme, vom diplomatischen Standpunkt aus, sind durch die Beziehungen zu den sunnitischen Ländern und Israel, die die Rückkehr der Iran in der internationalen Arena sieht, als eine Bedrohung für die aktuelle Situation, die politische und wirtschaftliche gegeben. An dieser Front wird Iran arbeiten müssen, um Formen des Zusammenlebens, sie könnten dies machen es notwendig, die Paradigmen, auf dem sie beruhte bisher der Außenpolitik zu ändern Teheran zu finden.

L'accord sur le nucléaire est nécessaire pour le développement de l'Iran

Espoir de parvenir à un accord sur la question du nucléaire iranien dans un court laps de temps est motivé par la nécessité de relancer une économie sur laquelle pesait trop longues sanctions économiques. La société iranienne dans l'espoir d'améliorer leur état est très fort, il est un tissu social très dynamique, prête à accueillir le développement tant attendu, malgré la présence, souvent, les autorités religieuses intrusives. L'accord sur le nucléaire est une nécessité tout d'abord pour le pays de l'Iran, mais aussi aux États-Unis et surtout Obama, ils ont besoin de fermer le jeu rapidement. Téhéran aurait également autoriser des inspections sur des sites militaires, mais en retour, il demanderait à l'embargo sur l'importation d'armes, la question que Washington ne aime pas, parce qu'il doit répondre aux critiques des alliés saoudiens et israéliens, qui avec une telle concession pourrait encore faire entendre la voix. En tout cas, il est important de parvenir à une conclusion dès que possible, ce qui se traduit par la fin des sanctions économiques, parce que les avantages ne seront pas immédiats. Bien que l'Iran a préparé un long temps de revenir sur le marché et d'accueillir de nouveaux investissements étrangers, les effets de ces initiatives économiques ne peuvent pas être vus dans le court terme. Dans une première phase, la monnaie iranienne devrait réévaluer, grâce à l'exportation de matières premières, le pays détient des réserves de pétrole de la quatrième monde et le troisième gaz, et permettre ainsi la circulation des biens et des services, aussi bien à l'étranger. Le plus important est la mise à disposition des investissements étrangers qui créent des emplois, dont la pénurie chronique forcé plus de la moitié des jeunes au chômage. Il est, dans la majorité, des travailleurs qualifiés potentiels, capables d'être employé dans les secteurs des services, même si le facteur de l'augmentation de relance pour la croissance ne peut être que, dans la phase initiale, de l'huile. En plus de l'estimation qui concerne quelque 40 millions de barils déjà stocké et prêt à être mis sur le marché, les autorités enquêtent sur de nouveaux contrats de systèmes pour attirer les entreprises occidentales, capables d'augmenter la capacité de gain de l'industrie. Les sanctions ont réduit la capacité de production de l'industrie extractive, mais les objectifs sont d'arriver à être en mesure de produire environ cinq millions de barils d'ici la fin de cette décennie. Pétrole combinée avec la sortie de fonds gelés dans des banques étrangères, devrait permettre, grâce aussi à une mise à niveau technologique, la relance du secteur de l'infrastructure, ce qui permettrait aussi au tournant pour le secteur stratégique du transport et de la logistique. Ce flux d'investissements et le travail devrait également conduire à l'apparition du phénomène de l'inflation, vue, dans ce cas, comme un aspect positif, parce causée par une plus grande productivité et une plus grande quantité de liquide en circulation dans le système, à laquelle devrait payer une augmentation du produit intérieur brut et donc l'amélioration des conditions de vie de la population. Comme nous le voyons les changements attendus se rapportent à différents scénarios, qu'ils ne seront pas générer des tensions internes et d'investir les questions très délicates comme les droits humains et la législation commerciale. Pour attirer, en fait, les entreprises étrangères massivement, la magistrature devront s'adapter à la présence d'entreprises d'autres pays et avec le besoin d'accéder de manière fiable et rapide aux litiges potentiels qui se produiront. Même l'attitude des autorités religieuses trop envahissants devra être changé assez pour ne pas être un obstacle au développement économique, qui doit encore être respectueux de la nature de la théocratie iranienne. Main dans la main sera renforcée la sécurité du pays, en particulier contre la menace de l'État islamique: l'intérêt de l'Iran de vaincre les terroristes du califat, qui sont arrivés, plus tôt, presque aux frontières du pays, pour stabiliser la région. Les plus gros problèmes, du point de vue diplomatique, sont donnés par les relations avec les pays sunnites et avec Israël, qui voit le retour de l'Iran sur la scène internationale, comme une menace à la situation actuelle, à la fois politique et économique. Sur ce front, l'Iran aura à travailler pour trouver des façons de vivre ensemble, ils pourraient ne rendre nécessaire de changer les paradigmes sur lesquels il se fondait jusqu'à présent la politique étrangère de Téhéran.

O acordo nuclear é necessária para o desenvolvimento do Irã

Esperamos chegar a acordo sobre a questão nuclear iraniana dentro de um curto espaço de tempo é motivada pela necessidade de relançar uma economia em que pesava sanções econômicas muito tempo. Sociedade iraniana, na esperança de melhorar a sua condição é muito forte, é um tecido social muito dinâmico, pronto para acolher o desenvolvimento tão esperado, apesar da presença, muitas vezes, autoridades religiosas intrusivas. O acordo nuclear é uma necessidade antes de tudo para o país do Irã, mas também os EUA e, especialmente, Obama, que eles precisam para fechar o jogo rapidamente. Teerã também iria autorizar inspeções em instalações militares, mas em troca ele iria pedir o embargo à importação de armas, questionar que Washington não gosta, porque tem de responder a críticas dos aliados sauditas e israelenses, que com a referida concessão poderia aumentar ainda mais a voz. Em qualquer caso, é importante chegar a uma conclusão o mais rapidamente possível, o que resulta no final das sanções económicas, por causa dos benefícios não serão imediatos. Apesar de o Irã tem preparado um longo tempo para voltar para o mercado e para receber novos investimentos estrangeiros, os efeitos dessas iniciativas económicas não podem ser vistos no curto prazo. Numa primeira fase, a moeda iraniana deve reavaliar, graças à exportação de matérias-primas, o país detém reservas de petróleo do mundo a quarta ea terceira gás, e, assim, permitir o fluxo de bens e serviços, também muito bem a partir do estrangeiro. O mais importante é o fornecimento de investimentos estrangeiros que criam postos de trabalho, cuja falta crônica forçaram mais de metade dos jovens para o desemprego. Trata-se, na maioria, dos potenciais trabalhadores especializados, capazes de ser utilizados no sector dos serviços, mesmo que o factor de aumento do estímulo de crescimento não pode ser que, na fase inicial, óleo. Além da estimativa que diz respeito a cerca de 40 milhões de barris já armazenados e prontos para serem colocados no mercado, as autoridades estão investigando novos contratos de sistemas para atrair empresas ocidentais, capazes de aumentar a capacidade de ganho da indústria. As sanções têm reduzido a capacidade produtiva da indústria extractiva, mas os objetivos são chegar a ser capaz de produzir cerca de cinco milhões de barris até o final desta década. Oil combinado com a liberação de fundos congelados em bancos estrangeiros, deve permitir que, também graças a uma atualização tecnológica, o renascimento do setor de infra-estrutura, o que também permitiria a viragem para o sector estratégico de transporte e logística. Este fluxo de investimentos e trabalho deverá também levar ao aparecimento do fenómeno de inflação, vista, neste caso, como um aspecto positivo, porque causado por um aumento da produtividade e uma maior quantidade de líquido circulava no sistema, a qual deve pagar um aumento no produto interno bruto e, portanto, a melhoria das condições de vida da população. Como podemos ver as mudanças esperadas relacionar com diferentes cenários, que eles não vão gerar tensões internas e investir assuntos muito delicados como os direitos humanos e legislação comercial. Para atrair, de fato, as empresas estrangeiras maciçamente, o Judiciário terá de se adaptar à presença de empresas de outros países e com a necessidade de acessar em um confiável e rápido para eventuais litígios que irão ocorrer. Mesmo a atitude autoridades religiosas demasiado invasivos terá que ser mudado o suficiente para não ser um obstáculo para o desenvolvimento econômico, que ainda deve ser respeitoso com a natureza da teocracia iraniana. Mão na mão será reforçada a segurança do país, especialmente contra a ameaça do Estado Islâmico: interesse do Irã para derrotar os terroristas do Califado, que chegou, no início, quase às fronteiras do país, para estabilizar a região. Os maiores problemas, do ponto de vista diplomático, são dadas pelas relações com os países sunitas e com Israel, que vê o retorno do Irã na arena internacional, como uma ameaça para a situação atual, tanto político e econômico. Nesta frente, o Irã terá que trabalhar para encontrar formas de convivência que eles pudessem fazer tornam necessário alterar os paradigmas em que se baseou até agora a política externa de Teerão.