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lunedì 16 novembre 2015
الغرب تتعرض للهجوم من الإرهاب الإسلامي
مرة أخرى، وفرنسا التي ضربها الإسلامية الإرهابي. في حين المتراكمة في الوضع الحالي للحرب ضد الجمهورية الإسلامية، وتتأثر البلاد الفرنسي أيضا عن أسباب السابقة، التي لم تحسم بعد. إذا كنت تشير إلى السلوك الاستعماري، الذي عقد في البلاد في الماضي، قد يبدو ضربا من التحليل التاريخي مرة أخرى أيضا في الوقت المناسب، فمن الصحيح أيضا أن عدم إدماج العديد من الجيل الثالث من الثاني والعربي الفرنسي يفضل أرضا خصبة مثالية لتلك المنظمات المتطرفة، التي ذهبت لملء الفراغ الهوية، بسبب التهميش أكثر تقدمية من مناطق أوسع من أي وقت مضى من هذا الجزء من الشركة الفرنسية. والتماهي مع الإسلام المتطرف هو من القمامة التي تسببها شركة قيمها لم استيعابهم للغاية وانقلبوا حتى عندما كان لتوفير التماهي مع بلد غير قادر على توفير الرفاه قادرة على السماح لقطة لالاجتماعية مغادرة أماكن التهميش. وبطبيعة الحال فإن المشكلة ليست الفرنسية الوحيدة، في هذا الوقت حيث أكثر تشديد التحقيقات بلجيكا أبرز مشاكل مماثلة في مناطق بأكملها من المدينة الأوروبية، وحركة المرور إلى التجنيد في جيش الخلافة مشكلة كبيرة في انكلترا. ما تفتقر كانت حاجة على المدى الطويل لتجنب عدم إدماج أولئك الذين كانوا مواطنين من بلدك، تركت تحت رحمة العالم السفلي، قبل وتخللت أيديولوجيات التطرف الديني بعد. وحول قضية محددة أيضا يدخل الفرنسية للوقاية كافية، من وجهة نظر الأمن، الذي تكرر بعد وقت سابق من الهجمات، وكشف عن جهاز يعمل في أحد الهواة تقريبا، يذهب على سبيل المثال العام في الوقت عملية للقوات الخاصة في المسرح وقعت اثنين بعد ساعات من بدء الهجوم. أبعد من هذه الاعتبارات، يجب علينا أيضا النظر في السياسة الخارجية الفرنسية، التي كانت تدخل عسكري خارج حدودها، دون دعم من الأمم المتحدة، في نظام قانوني لا شك فيه. وكثيرا ما عملت فرنسا لحماية مصالحها، وممارسة الأعمال المسلحة مثل الولايات المتحدة، ولكن كان من التنسيق الدولي اللازم في مجال الوقاية، لحماية بلادهم من الأعمال الإرهابية. باريس ديه لتبرير سلبية معينة من الحلفاء الأوروبيين، وخاصة بعد ما حدث في ليبيا، حيث تدخل عسكري فقط، وليس بدعم من العمل السياسي الضروري، أنتجت وضعا أسوأ، وبالتأكيد من حيث الدولية، التي سادت خلال سقوط نظام. استمر ضعف كبير من الدول الأوروبية أن عدم وجود استراتيجية مشتركة أن يضعهم في وضع الانقسام أمام هذه الظاهرة الإرهابية الإسلامية، ولكنه يدفع أيضا تولي المسؤولية عن هذه الظاهرة، لأنه يفضل أن يفوض إدارة الولايات المتحدة. من سوء حظ الدول الأوروبية أن أوباما، في هذا الشأن، ثبت أنه غير مناسب ليفرض على الرئيس قد يكون اتهم العديد من الأخطاء في نهج إدارة الحرب في العراق وسوريا، ولكن، ربما، كان مع المهام أيضا عالية حتى لأكبر قوة عظمى: الولايات المتحدة. أوروبا كان دائما بعيدا عن القضايا والشرق الأوسط، إذا كنت يمكن أن نفهم استحالة الالتزام العسكري متسقة، ليس مفهومة حتى أنه برر التزام أكبر من جهة النظر الدبلوماسية، دائما محدودة لتأييد الاستراتيجيات الأمريكية دون أن تكون قادرة على تصميم خطة العمل الخاصة بها. هذه الأسباب تبدو بعيدة عن هجمات في باريس، على العكس من ذلك فهي شروط مسبقة، مثل استخدام الأسلحة من قبل الإرهابيين. الآن حاجة لحظة، واحد التي تتطلب الوقت الحاضر، وسوف يحل منع أعمال مناسبة بحق لرؤية من فترة قصيرة جدا. لا يمكنك الخروج من هذه الإجراءات، والحاجة إلى اليقظة والاستخبارات واللوائح الأعمال التي ستصدر، والتي للأسف قد يقلل أيضا سوف الحريات الفردية تسهم في منع تهديدات أخرى، فإن ذلك لن يكون من السهل جدا لمنع. لتصدير إرهاب الدولة الإسلامية في الغرب هو انتصار حتى الآن أكثر وضوحا من المحافظة على مركزها في أراضي العراق أو سوريا، لأنه يسمح للقدرة نشر رسالة راديكالية اسلامية لم يسبق لها مثيل، حتى في ضوء الحاجة المستمرة لتجنيد جديدة العمل من الإرهاب. ولكن إذا كانت هذه الإجراءات التي تستهدف التدخلات التي تعرف بأنها عاجلة ضرورية، بنفس القدر من الأهمية هو البرمجة وتنفيذ استراتيجية من فترة طويلة وطويلة جدا يمكن أن تتعامل على مستوى العالم في حل تلك النقاط التي يتم تفضيل تصدير الإرهاب في المنزل في أوروبا. بالتأكيد القضية السورية تتطلب حلا سريعا: حقيقة أن الغرب وروسيا تضرروا من أعمال الإرهاب، يجب تعزيز الحوار الذي يجب على جميع الأطراف تتخلى عن شيء، لذلك كنت لا تكرار خطر هذه الأيام. الآن والهجمات أصبحت متكررة جدا، وهذا يعني أن قدرة الخلافة لتصدير الحرب ينبغي النظر في واقع الأمر، وهو ضد الحل الوحيد للقضية السورية، على الرغم من أهميتها، ليست كافية. يجب أن نتذكر الوضع في ليبيا وأفريقيا جنوب الصحراء الكبرى، ونيجيريا، والمسألة الكردية، وبالتالي فإن علاقة صعبة مع تركيا (التي كانت في بداية الممولة جنبا إلى جنب مع المملكة العربية السعودية والحركات التي ولدت الخلافة)، وكذلك أن الفلسطينية: مجموعة من الحالات يفلت من السيطرة التي هي الآن للتعامل مع شامل شخصيا من قبل جميع الدول، لم يعد المفوض في واشنطن وهو الدور الذي هو وحده لم يعد قادرا على الوقوف.
venerdì 13 novembre 2015
Curdi e Turchia, le incognite nella lotta allo Stato islamico
I recenti successi dell'armata composta da curdi e yazidi, hanno come scopo la liberazione della città di Mosul, una delle roccaforti principali dello Stato islamico, nel paese irakeno. Le forze guidate dai curdi hanno ormai occupato la vicina città di Sinjar, che è considerata la base ideale per sferrare l’attacco a Mosul. Questa operazione è stata sostenuta, e, quindi, concordata con la forza aerea della coalizione che viene guidata dagli Stati Uniti, che ha operato dall’alto, facilitando il compito delle forze di terra, che operano contro il califfato. L’avanzata dei curdi è stata confermata dal presidente della regione del Kurdistan irakeno, che ha sottolineato la massima importanza della conquista di Mosul, anche in ottica della creazione di una zona di sicurezza sempre più ampia per la regione curda dell’Iraq. L’evoluzione della strategia per conquistare Mosul ha, quindi, subito una variazione rispetto al progetto originario di conquistare direttamente la città e fallito dalla difesa dello Stato islamico. Attualmente è stato optato un avvicinamento più graduale, tramite, appunto, la conquista di Sinjar, che ha come obiettivo quello di tagliare i rifornimenti verso Mosul per favorirne la capitolazione. Nel contempo l’esercito irakeno sta avanzando nell’obiettivo della riconquista di Ramadi, città di circa 450.000 abitanti, la cui caduta, avvenuta lo scorso maggio, è stata considerata una delle più gravi sconfitte per le forze regolari irakene. Se questo è il quadro che si sta evolvendo nel combattimento contro il califfato in Irak, occorre fare alcune considerazioni di carattere politico, valutando le intenzioni turche, sopratutto in considerazione della relativa vicinanza alla frontiera di Ankara del territori nel quale si registra l’avanzata curda. Con il risultato elettorale favorevole conseguito, Erdogan ha ora saldamente il controllo dell’apparato statale, che potrebbe impiegare in modo ancora più mirato nella lotta ai curdi. Questo obiettivo ha segnato la vittoria elettorale del presidente curdo, anche in modo strumentale per non fare focalizzare l’attenzione sullo stato di crisi dell’economia del paese e del suo isolamento a livello internazionale. Tuttavia l’emergenza profughi ha costituito una occasione, permettendo alla Turchia di rilanciare i rapporti con l’Unione Europea, proprio per il ruolo che Ankara sta interpretando nella fase di accoglienza dei migranti, che può diventare anche una sorta di barriera per limitare il flusso migratorio. Una ulteriore occasione per giocare un ruolo internazionale importante è costituito dal vertice del G20 che si svolgerà ad Antalya. Il governo turco vuole presentare un piano per la Siria, che prevede l’invio di una forza di terra di 10.000 effettivi dell’esercito di Ankara, già dalla metà di dicembre, con l’intento di stabilizzare la situazione del paese siriano. L’intenzione ufficiale è quella di fare arretrare le forze dello Stato islamico e di creare una zona cuscinetto, che possa permettere di accogliere i profughi; questa soluzione è gradita all’Unione Europea, che si vedrebbe risolvere, almeno in parte, un problema dal quale non riesce ad uscire. Tuttavia la vicinanza con il teatro delle operazioni da parte delle forze curde, crea interrogativi imbarazzanti sulle reali intenzioni che muovono il governo turco, per il quale, la priorità resta il contenimento di ogni possibile espansione curda ed il contrasto ad una eventuale nascita di uno stato dei curdi indipendente. Per Washington si tratta di un quesito di difficile soluzione: senza i curdi, infatti, impegnati sul terreno contro i militanti islamici, l’obiettivo del contenimento del califfato non sarebbe stato possibile, anche data l’iniziale inconsistenza dell’esercito irakeno, d’altra parte la partecipazione della Turchia sul terreno, contro lo Stato islamico costituirebbe una sorta di bilanciamento dell’Alleanza Atlantica alla Russia, un fattore che potrebbe diventare decisivo nella trattativa sul futuro della Siria senza Assad. La Casa Bianca deve però non commettere l’errore di pensare di sacrificare le ragioni dei curdi, ai quali non hanno offerto le necessarie garanzie durante le recenti repressioni turche. I curdi , fino dalla guerra contro Saddam Hussein hanno offerto una collaborazione determinante alle forze armate del Pentagono, rivelandosi decisivi per le sorti di più di una battaglia. Obama ed il suo governo dovrà dare sfoggio di grande capacità diplomatica sia nei confronti degli avversari, Russia ed Iran, che degli alleati, Turchia e curdi, per comporre un puzzle caratterizzato da sempre maggiori incognite.
Kurds and Turkey, the unknowns in the fight against Islamic state
The
recent successes of the army composed of Kurds and Yazidis, aiming at
the liberation of the city of Mosul, one of the main strongholds of the
Islamic state in the country of Iraq. The forces led by the Kurds have now occupied the nearby town of Sinjar, which is considered the base for the attack in Mosul. This
operation was supported, and, therefore, agreed with the air force of
the coalition which is led by the United States, which operated from
above, facilitating the task of the land forces, which work against the
caliphate. The
advance of the Kurds has been confirmed by the president of the
Kurdistan region of Iraq, which emphasized the utmost importance of the
conquest of Mosul, also in terms of the creation of a security zone
growing for the Kurdish region of Iraq. The
evolution of the strategy to win Mosul has therefore undergone a change
compared to the original plan to conquer the city directly and failed
by the defense of the Islamic state. Currently
it has been chosen a more gradual approach, using, of course, the
conquest of Sinjar, which aims to cut supplies to Mosul to facilitate
the capitulation. At
the same time the Iraqi army is advancing the objective of the
reconquest of Ramadi, a city of about 450,000 inhabitants, whose fall,
which took place last May, was considered one of the worst defeats for
the regular Iraqi forces. If
this is the picture that is evolving in the fight against the caliphate
in Iraq, we need to do some political considerations, assessing the
intentions of Turkey, especially in view of its proximity to the border
of Ankara's territories in which there is the advance of Kurdish . With
the election result achieved favorable, Erdogan has now firmly in
control of the state apparatus, which could take an even more targeted
in the fight against Kurds. This
goal marked the electoral victory of the Kurdish president, in an
instrumental way to do focus attention on the state of crisis in the
economy of the country and its isolation internationally. However,
the refugee emergency constituted an opportunity, allowing Turkey to
boost relations with the European Union, because of the role that Ankara
is playing during the reception of migrants, which can also become a
kind of barrier to limit the flow migratory. A further opportunity to play an important international role consists of the G20 summit to be held in Antalya. The
turkish government wants to present a plan for Syria, which involves
sending a ground force of 10,000 actual army of Ankara, already in
mid-December, with the aim of stabilizing the situation in the country
Syrian. The
official intention is to take back the forces of the Islamic State and
to create a buffer zone, which can afford to take in refugees; this
solution is acceptable to the European Union, which would be seen
solve, at least in part, from which a problem can not get out. However,
the proximity to the theater of operations by Kurdish forces, creates
embarrassing questions about the real intentions that move the turkish
government, for which, the priority remains the containment of any
possible expansion Kurdish and contrast to a possible birth of a state Kurdish independent. For
Washington it is a question difficult to answer: not the Kurds, in
fact, committed on the ground against Islamic militants, the objective
of containment of the Caliphate would not have been possible, given the
initial inconsistency Iraqi army, d ' Instead,
the participation of Turkey in the field, against the Islamic Republic
would constitute a sort of balance of NATO to Russia, a factor that
could become decisive in the negotiations on the future of Syria without
Assad. The
White House, however, must not make the mistake of thinking of
sacrificing the reasons of the Kurds, which did not offer the necessary
guarantees during the recent repression in Turkey. The
Kurds, to the war against Saddam Hussein offered a decisive cooperation
of the armed forces of the Pentagon, proving decisive for the fate of
more than a battle. Obama
and his government will have to give a display of great diplomatic
skills both against opponents, Russia and Iran, which the allies, Turkey
and the Kurds, to compose a puzzle characterized by growing
uncertainty.
Kurdos y Turquía, las incógnitas en la lucha contra el Estado islámico
Los
recientes éxitos del ejército compuesto por kurdos y yazidíes, con
miras a la liberación de la ciudad de Mosul, una de las principales
fortalezas del estado islámico en el país de Irak. Las fuerzas lideradas por los kurdos han ocupado la cercana ciudad de Sinjar, que se considera la base para el ataque en Mosul. Esta
operación fue apoyada, y, por lo tanto, de acuerdo con la fuerza aérea
de la coalición que está dirigido por los Estados Unidos, que operaba
desde arriba, lo que facilita la tarea de las fuerzas de tierra, que
trabajan contra el califato. El
avance de los kurdos ha sido confirmada por el presidente de la región
del Kurdistán de Irak, que hizo hincapié en la gran importancia de la
conquista de Mosul, también en términos de la creación de una zona de
seguridad cada vez mayor para la región kurda de Irak. Por
tanto, la evolución de la estrategia para ganar Mosul ha sufrido un
cambio en comparación con el plan original para conquistar la ciudad
directamente y no por la defensa del estado islámico. Actualmente
se ha optado por un enfoque más gradual, usando, por supuesto, la
conquista de Sinjar, cuyo objetivo es cortar el suministro a Mosul para
facilitar la capitulación. Al
mismo tiempo, el ejército iraquí está avanzando el objetivo de la
reconquista de Ramadi, una ciudad de unos 450.000 habitantes, cuya
caída, que tuvo lugar el pasado mes de mayo, fue considerada una de las
peores derrotas de las fuerzas iraquíes regulares. Si
esta es la imagen que se está desarrollando en la lucha contra el
califato en Irak, que tenemos que hacer algunas consideraciones
políticas, la evaluación de las intenciones de Turquía, especialmente en
vista de su proximidad a la frontera de los territorios de Ankara en la
que no es el avance del kurdo . Con
el resultado de las elecciones logra favorable, Erdogan tiene ahora
firmemente en control del aparato del Estado, lo que podría tardar aún
más específico en la lucha contra los kurdos. Este
gol supuso el triunfo electoral del presidente kurdo, de una manera
fundamental de hacer a centrar la atención sobre la situación de crisis
en la economía del país y su aislamiento internacional. Sin
embargo, la emergencia de refugiados constituye una oportunidad, que
Turquía pueda impulsar las relaciones con la Unión Europea, debido al
papel que Ankara está jugando durante la recepción de los migrantes, que
también puede convertirse en una especie de barrera para limitar el
flujo migración. Una
nueva oportunidad para desempeñar un papel internacional importante
consiste en la cumbre del G20 que se celebrará en Antalya. El
gobierno turco quiere presentar un plan para Siria, que consiste en el
envío de una fuerza terrestre de 10.000 ejército real de Ankara, ya a
mediados de diciembre, con el objetivo de estabilizar la situación en el
país sirio. La
intención oficial es el de recuperar las fuerzas del Estado islámico y
para crear una zona de amortiguación, que puede darse el lujo de
disfrutar de los refugiados; esta
solución es aceptable para la Unión Europea, que se ve a resolver, al
menos en parte, de la que un problema no puede salir. Sin
embargo, la proximidad con el teatro de operaciones de las fuerzas
kurdas, crea preguntas embarazosas sobre las verdaderas intenciones que
mueven el gobierno turco, para lo cual, la prioridad sigue siendo la
contención de cualquier posible ampliación kurda y el contraste para un
posible nacimiento de un estado kurdo independiente. Para
Washington es una pregunta difícil de contestar: no los kurdos, de
hecho, cometido en el suelo contra los militantes islámicos, el objetivo
de la contención del Califato no habría sido posible, dado el ejército
iraquí inconsistencia inicial, d ' En
cambio, la participación de Turquía en el campo, contra la República
Islámica constituiría una especie de equilibrio de la OTAN a Rusia, un
factor que podría llegar a ser decisivo en las negociaciones sobre el
futuro de Siria sin Asad. La
Casa Blanca, sin embargo, no debe cometer el error de pensar de
sacrificar las razones de los kurdos, que no ofrecen las garantías
necesarias durante la reciente represión en Turquía. Los
kurdos, a la guerra contra Saddam Hussein ofreció una colaboración
decisiva de las fuerzas armadas del Pentágono, demostrando decisivo para
la suerte de más de una batalla. Obama
y su gobierno tendrán que dar una muestra de grandes habilidades
diplomáticas tanto contra los opositores, Rusia e Irán, que los aliados,
Turquía y los kurdos, que componen un puzzle que se caracteriza por una
creciente incertidumbre.
Kurden und der Türkei, die Unbekannten im Kampf gegen den islamischen Staat
Die
jüngsten Erfolge der Armee von Kurden und Yeziden zusammengesetzt ist,
mit dem Ziel der Befreiung der Stadt Mosul, einer der wichtigsten
Hochburgen des islamischen Staates im Land des Irak. Die
von den Kurden geführten Truppen sind jetzt besetzt die nahe gelegene
Stadt Sindschar, die als die Basis für den Anschlag in Mosul wird. Dieser
Vorgang wurde unterstützt, und damit mit der Luftstreitkräfte der
Koalition, die von den Vereinigten Staaten, die von oben betrieben wird,
erleichtert die Aufgabe der Landstreitkräfte, die sich gegen das
Kalifat zu arbeiten führte vereinbart. Der
Vormarsch der Kurden wurde von den Präsidenten der Region Kurdistan im
Irak, die größte Bedeutung der Eroberung des Mosul betonte, auch im
Hinblick auf die Schaffung einer Sicherheitszone wächst für die
kurdischen Region des Irak bestätigt. Die
Entwicklung der Strategie nach Mosul zu gewinnen hat daher eine
Änderung gegenüber dem ursprünglichen Plan, die Stadt direkt und konnte
von der Verteidigung des islamischen Staates zu erobern unterzogen. Aktuell
wurde ein schrittweises Vorgehen gewählt, mit, natürlich, um die
Eroberung des Sindschar, die auf Lieferungen nach Mosul schneiden will
die Kapitulation zu erleichtern. Zur
gleichen Zeit die irakische Armee voran das Ziel der Rückeroberung von
Ramadi, einer Stadt mit etwa 450.000 Einwohnern, dessen Fall, der im
vergangenen Mai stattfand, galt als eine der schlimmsten Niederlagen für
die regulären irakischen Streitkräfte. Wenn
dies das Bild, das im Kampf gegen das Kalifat im Irak weiterentwickelt,
um einige politische Erwägungen tun, müssen wir, die Beurteilung der
Absichten der Türkei, insbesondere im Hinblick auf die Nähe zu der
Grenze von Ankaras Gebiete, in denen es der Fortschritt der kurdischen . Mit
günstigen das Wahlergebnis erzielt hat Erdogan nun fest in der
Kontrolle des Staatsapparates, die nehmen könnte ein noch im Kampf gegen
die Kurden ausgerichtet. Dieses
Ziel war der Wahlsieg der kurdischen Präsidenten, in einem
instrumentalen Weg, um die Aufmerksamkeit auf den Zustand der Krise in
der Wirtschaft des Landes und seiner Isolierung international zu tun. Allerdings
bestehen die Flüchtlingskrise eine Gelegenheit, so dass die Türkei die
Beziehungen mit der Europäischen Union zu erhöhen, wegen der Rolle, die
Ankara wird während der Aufnahme von Migranten spielen, die auch eine
Art von Barriere, um den Fluss zu begrenzen zu können Migration. Eine weitere Möglichkeit, eine wichtige internationale Rolle spielen besteht aus dem G20-Gipfel in Antalya statt. Die
türkische Regierung will einen Plan für Syrien, das Senden umfasst eine
Bodenkraft von 10.000 tatsächliche Armee von Ankara, bereits Mitte
Dezember, mit dem Ziel der Stabilisierung der Lage in dem Land, in
Syrien zu präsentieren. Das
offizielle Ziel ist es, die Kräfte des Islamischen Staates
zurückzunehmen und eine Pufferzone, die sich leisten können, nehmen
Flüchtlinge zu schaffen; Diese
Lösung ist akzeptabel, der Europäischen Union, die gesehen wäre zu
lösen, zumindest teilweise, von dem ein Problem kann nicht raus werden. Allerdings
ist die Nähe zum Theater von Operationen durch die kurdischen Kräfte,
schafft peinliche Fragen über die wirklichen Absichten, die die
türkische Regierung zu bewegen, für die die Priorität bleibt die
Eindämmung einer möglichen Expansion kurdischen und Kontrast zu einer
möglichen Geburt eines Staates Kurdische unabhängig. Für
Washington ist es eine Frage schwer zu beantworten: nicht die Kurden in
der Tat, auf dem Boden gegen militante Islamisten begangen, das Ziel
der Eindämmung des Kalifats wäre nicht möglich gewesen, da die
ursprüngliche Inkonsistenz irakischen Armee, d ' Stattdessen
würde die Teilnahme der Türkei an dem Feld, gegen die Islamische
Republik eine Art Gleichgewicht der NATO zu Russland bilden, ein Faktor,
der entscheidend an den Verhandlungen über die Zukunft Syriens ohne
Assad werden könnte. Das
Weiße Haus, darf jedoch nicht den Fehler zu denken zu opfern, die
Gründe der Kurden, die die erforderlichen Garantien während der jüngsten
Repressionen in der Türkei nicht bieten hat zu machen. Die
Kurden, um den Krieg gegen Saddam Hussein bot eine entscheidende
Zusammenarbeit der Streitkräfte des Pentagon, was beweist, entscheidend
für das Schicksal von mehr als einer Schlacht. Obama
und seine Regierung wird, um eine Anzeige des großen diplomatischen
Fähigkeiten sowohl gegen Gegner, Russland und Iran, die die Verbündeten,
die Türkei und die Kurden, um ein Rätsel gekennzeichnet durch wachsende
Unsicherheit komponieren zu geben.
Kurdes et la Turquie, les inconnues dans la lutte contre Etat islamique
Les
récents succès de l'armée composée de Kurdes et Yézidis, visant à la
libération de la ville de Mossoul, l'un des principaux bastions de
l'Etat islamique dans le pays de l'Irak. Les
forces dirigées par les Kurdes ont occupé la ville voisine de Sinjar,
qui est considéré comme la base de l'attaque à Mossoul. Cette
opération a été soutenue, et, par conséquent, d'accord avec l'armée de
l'air de la coalition qui est dirigée par les Etats-Unis, qui a
fonctionné de ci-dessus, ce qui facilite la tâche des forces terrestres,
qui travaillent contre le califat. L'avance
des Kurdes a été confirmée par le président de la région du Kurdistan
irakien, qui a souligné l'importance primordiale de la conquête de
Mossoul, également en termes de la création d'une zone de sécurité de
plus en plus pour la région kurde de l'Irak. L'évolution
de la stratégie pour gagner Mossoul a donc subi un changement par
rapport au plan initial à la conquête de la ville directement et pas par
la défense de l'Etat islamique. Actuellement,
il a été choisi une approche plus progressive, en utilisant, bien sûr,
la conquête de Sinjar, qui vise à couper les approvisionnements à
Mossoul pour faciliter la capitulation. Dans
le même temps l'armée irakienne avance l'objectif de la reconquête de
Ramadi, une ville d'environ 450.000 habitants, dont la chute, qui a eu
lieu en mai dernier, a été considérée comme l'une des pires défaites
pour les forces irakiennes régulières. Si
ceci est l'image qui évolue dans la lutte contre le califat en Irak,
nous devons faire quelques considérations politiques, évaluer les
intentions de la Turquie, compte tenu en particulier de sa proximité de
la frontière des territoires d'Ankara dans lequel il ya de l'avance du
kurde . Avec
le résultat de l'élection atteint favorable, Erdogan a maintenant
fermement le contrôle de l'appareil d'Etat, qui pourrait prendre une
cible encore plus dans la lutte contre les Kurdes. Cet
objectif a marqué la victoire électorale du président kurde, de manière
instrumentale pour faire attirer l'attention sur l'état de crise dans
l'économie du pays et de son isolement international. Cependant,
la crise de réfugiés constituait une occasion, que la Turquie puisse
stimuler les relations avec l'Union européenne, en raison du rôle que
joue Ankara lors de l'accueil des migrants, ce qui peut aussi devenir
une sorte de barrière pour limiter le débit la migration. Une autre occasion de jouer un rôle international important se compose du sommet du G20 qui se tiendra à Antalya. Le
gouvernement turc veut présenter un plan pour la Syrie, qui consiste à
envoyer une force de 10.000 véritable armée d'Ankara au sol, déjà à la
mi-Décembre, dans le but de stabiliser la situation dans le pays
syrienne. L'intention
officielle est de reprendre les forces de l'Etat islamique et de créer
une zone tampon, qui peut se permettre de prendre des réfugiés; cette
solution est acceptable pour l'Union européenne, ce qui serait
considéré résoudre, au moins en partie, à partir de laquelle un problème
ne peut pas sortir. Cependant,
la proximité du théâtre des opérations par les forces kurdes, crée des
questions embarrassantes sur les intentions réelles qui se déplacent le
gouvernement turc, pour lesquels, la priorité reste le confinement de
toute expansion possible kurde et contrairement à une possible naissance
d'un Etat kurde indépendant. Pour
Washington, il est une question difficile à répondre: pas les Kurdes,
en effet, engagé sur le terrain contre les militants islamistes,
l'objectif de confinement du califat aurait pas été possible, étant
donné l'incohérence armée irakienne initiale, d ' Au
lieu de cela, la participation de la Turquie dans le domaine, contre la
République islamique constituerait une sorte d'équilibre de l'OTAN à la
Russie, un facteur qui pourrait devenir décisif dans les négociations
sur l'avenir de la Syrie sans Assad. La
Maison Blanche, cependant, ne doit pas faire l'erreur de penser de
sacrifier les raisons des Kurdes, qui n'a pas offrir les garanties
nécessaires au cours de la récente répression en Turquie. Les
Kurdes, à la guerre contre Saddam Hussein a offert une coopération
décisive des forces armées du Pentagone, prouver décisif pour le sort de
plus d'une bataille. Obama
et son gouvernement devront donner un affichage de grandes compétences
diplomatiques deux contre des adversaires, la Russie et l'Iran, que les
alliés, la Turquie et les Kurdes, pour composer un puzzle caractérisé
par une incertitude croissante.
Curdos e Turquia, as incógnitas na luta contra o Estado islâmico
Os
recentes sucessos do exército composta por curdos e Yazidis, visando a
libertação da cidade de Mosul, uma das principais fortalezas do Estado
islâmico no país do Iraque. As forças lideradas pelos curdos já ocuparam a vizinha cidade de Sinjar, que é considerado a base para o ataque em Mosul. Esta
operação foi apoiada, e, por isso, concordou com a força aérea da
coalizão que é liderada pelos Estados Unidos, que operava a partir de
cima, facilitando a tarefa das forças terrestres, que trabalham contra o
califado. O
avanço dos curdos foi confirmada pelo presidente da região do Curdistão
do Iraque, que enfatizou a extrema importância da conquista de Mosul,
também em termos da criação de uma zona de segurança em expansão para a
região curda do Iraque. A
evolução da estratégia para vencer Mosul, portanto, sofreu uma mudança
em relação ao plano original para conquistar a cidade diretamente e não
pela defesa do Estado islâmico. Atualmente,
ela foi escolhida uma abordagem mais gradual, usando, é claro, a
conquista de Sinjar, que visa cortar o fornecimento de Mosul para
facilitar a capitulação. Ao
mesmo tempo, o exército iraquiano está a avançar o objetivo da
reconquista de Ramadi, uma cidade de cerca de 450.000 habitantes, cuja
queda, que ocorreu em maio passado, foi considerado uma das piores
derrotas para as forças iraquianas regulares. Se
esta é a imagem que está evoluindo na luta contra o califado no Iraque,
precisamos fazer algumas considerações de ordem política, avaliando as
intenções da Turquia, especialmente em vista de sua proximidade com a
fronteira de territórios de Ancara em que há o avanço da curda . Com
o resultado da eleição alcançou favorável, Erdogan tem agora firmemente
no controle do aparelho de Estado, o que poderia levar um alvo ainda
mais na luta contra curdos. Este
objetivo marcou a vitória eleitoral do presidente curdo, de forma
instrumental para fazer foco de atenção sobre o estado de crise na
economia do país e seu isolamento internacional. No
entanto, a emergência de refugiados constitui uma oportunidade, que a
Turquia pudesse impulsionar as relações com a União Europeia, por causa
do papel que Ancara está jogando durante a recepção dos migrantes, o que
também pode se tornar uma espécie de barreira para limitar o fluxo migração. Uma
outra oportunidade de desempenhar um importante papel internacional
consiste na cimeira do G20 que será realizada em Antalya. O
governo turco quer apresentar um plano para a Síria, que envolve o
envio de uma força terrestre de 10.000 exército real de Ankara, já em
meados de Dezembro, com o objectivo de estabilizar a situação no país
síria. A
intenção oficial é para ter de volta as forças do Estado islâmico e
para criar uma zona tampão, o que pode dar ao luxo de tomar refugiados; esta
solução é aceitável para a União Europeia, que seria visto resolver,
pelo menos em parte, a partir do qual um problema não pode sair. No
entanto, a proximidade com o teatro de operações das forças curdas,
cria perguntas embaraçosas sobre as reais intenções que movem o governo
turco, para os quais, a prioridade continua a ser a contenção de
qualquer possível expansão curda e contraste com um possível nascimento
de um estado curdo independente. Para
Washington, é uma pergunta difícil de responder: não os curdos, de
fato, cometido no terreno contra os militantes islâmicos, o objectivo da
contenção do Califado não teria sido possível, dada a inconsistência
exército iraquiano inicial, d ' Em
vez disso, a participação da Turquia no campo, contra a República
Islâmica constituiria uma espécie de equilíbrio da NATO com a Rússia, um
fator que poderia tornar-se decisivo nas negociações sobre o futuro da
Síria sem Assad. A
Casa Branca, no entanto, não devemos cometer o erro de pensar de
sacrificar as razões dos curdos, que não oferecem as garantias
necessárias durante a recente repressão na Turquia. Os
curdos, para a guerra contra Saddam Hussein ofereceu uma colaboração
decisiva das forças armadas do Pentágono, provando decisivo para o
destino de mais de uma batalha. Obama
e seu governo terá que dar uma demonstração de grande habilidade
diplomática ambos contra adversários, a Rússia eo Irã, que os aliados, a
Turquia e os curdos, que compõem um quebra-cabeça caracterizada pela
crescente incerteza.
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